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Edoardo Gori lascia il rugby giocato: “Viaggio incredibile, ricorderò ogni istante in Azzurro”

Roma – Ultimi 80 minuti nella carriera rugbistica da giocatore per Edoardo “Ugo” Gori.

Classe 1990, 69 caps con la maglia della Nazionale Maggiore Maschile, il mediano di mischia con più presenze nell’era post Troncon ha annunciato il suo ritiro dal rugby giocato in occasione del match tra il suo Colomiers – squadra in cui milita da 5 anni – e il Valence Romans in calendario venerdì 17 maggio e valido per l’ultima giornata del Pro D2.

Un percorso lungo 15 anni che ha visto “Ugo” vestire le maglie di Gispi Prato, Benetton e Colomiers. L’esordio in maglia Azzurra nella “sua” Toscana in occasione del Test Match Italia-Australia nel 2010, appena ventenne. Il lavoro con 3 CT diversi: Mallett, Brunel e O’Shea. Due le Rugby World Cup a cui ha preso parte (2011 e 2015), mentre 7 le mete segnate nell’arco dei suoi anni vissuti con la maglia della Nazionale Maggiore con la sua ultima presenza nel Sei Nazioni 2019 nella gara interna contro il Galles.

“Edoardo è stato un punto di riferimento per la maglia azzurra per quasi un decennio, portando un contributo di passione, talento, allegria e voglia di vincere alla Nazionale. Lo ricordo, giovanissimo, al suo esordio a Firenze e, da conterraneo, posso solo immaginare il suo entusiasmo e la sua gioia nel vestire per la prima volta la maglia dell’Italia sul prato del Franchi. L’ultima partita è sempre un momento delicato, denso di emozioni, di ricordi che si sovrappongono l’uno con l’altro. Auguro a Edoardo, o meglio a Ugo, di vivere gli ultimi minuti da giocatore di rugby con lo stesso sorriso con cui ha giocato tutte le sue partite, dai primi passi con i suoi Cavalieri Prato ai più grandi palcoscenici internazionali dove, con la Nazionale, è stato protagonista. Insieme a tutto il rugby italiano lo ringrazio per quanto ha dato all’azzurro” ha detto il Presidente della FIR, Marzio Innocenti

“E’ stato un viaggio incredibile. Ho ancora vivo nella mia mente il momento che ho indossato la maglia azzurra con le nazionali giovanili, il primo cap con la Nazionale Maggiore. Tutti i momenti vissuti insieme ai miei compagni durante il Sei Nazioni, l’emozione della Rugby World Cup e la storica vittoria contro il Sudafrica. Ho apprezzato tutti i momenti che ho trascorso in raduno, anche quelli che magari avresti voglia di dimenticare ma che fanno parte della vita di uno sportivo e che se presi nel verso giusto ti aiutano a crescere. La Nazionale mi ha dato tanto e ho dato tutto me stesso onorando la maglia ogni singolo minuto in allenamento e in campo. Ringrazio tutto lo staff che ha creduto in me e che mi ha concesso di vestire i colori azzurri. Auguro ad ogni rugbista di poter vivere queste emozioni che porterò con me per il resto della vita” ha dichiarato Edoardo Gori.

Campionati, le sedi delle Finali Giovanili 2024

Roma – I campionati nazionali 2023/24 si apprestano ad emettere i propri verdetti e, nel fine settimana del 18/19 maggio, entrano nella loro fase più calda con le semifinali d’andata della Serie A Maschile, i playout della Serie B, le semifinali di ritorno dell’Under 18 che definirà le due squadre che si contenderanno il titolo di Campione d’Italia Juniores.

La Federazione Italiana Rugby, dopo aver ufficializzato le sedi Casale sul Sile per la Finale di Serie A Elite Femminile del 25 maggio e di Parma per la gara che assegnerà il tricolore di Serie A Elite Maschile il 2 giugno, ha definito la pianificazione di due dei quattro appuntamenti conclusivi della stagione.

Il “San Michele” di Calvisano tornerà ad essere anche quest’anno teatro della Finale del Campionato Italiano Under 18 maschile sabato 25 maggio alle ore 17.

Pasian di Prato,in provincia di Udine, lo stadio del Club locale ospiterà sabato 1 giugno a partire dalle 16 le fasi finali del Campionato U16 Maschile, valido per il “Trofeo Mario Lodigiani”.

Le sedi della Finale del Campionato Italiano di Serie A Maschile e della Finale del Campionato Italiano di Serie A Femminile 2023/24 saranno ufficializzate successivamente al completamento dei rispettivi turni di semifinale. 

Tre arbitri italiani designati nella corsa ai play-off in URC

Roma – Sarà un altro weekend da ricordare per il gruppo arbitrale italiano.

Per la prima volta in URC – nella penultima giornata di campionato che potrà dare indicazioni importanti per i play-off – saranno presenti tre arbitri italiani.

Gianluca Gnecchi, recentemente designato anche per i giochi Olimpici di Parigi, sarà il direttore di gara in Edimburgo-Munster venerdì 17 maggio.

Sabato 18 maggio sarà il turno di Federico Vedovelli che alle 18.05 dirigerà il match tra Connacht e DHL Stormers, mentre nella serata alle 20.35 Andrea Piardi sarà l’arbitro di Ulster-Leinster.

Sempre il fischietto bresciano il 25 maggio volerà a Londra al Tottenham Hotspur Stadium per la finale di Champions Cup tra Leinster e Tolosa dove è stato designato come assistente arbitrale. Nella stessa partita il Citing Commissioner sarà Stefano Marrama.

Zebre Parma, il XV per l’ultima gara casalinga della stagione

Parma, 16 maggio 2024 – Rientrate a Parma da Edimburgo, le Zebre hanno aperto lunedì mattina la settimana di allenamenti in vista dell’ultima gara casalinga della stagione.

Venerdì 17 maggio il XV di coach Roselli scenderà in campo allo Stadio Lanfranchi di Parma nel 17° e penultimo turno di BKT United Rugby Championship; alle ore 20:35 il calcio di inizio della sfida con gli Scarlets, match che sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Arena e sulla piattaforma NOW. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della partita sull’account Twitter delle Zebre con l’hashtag #ZEBvSCA.

A due giornate dal termine della stagione, un successo interno permetterebbe ai gialloblù di scavalcare i Gallesi, i quali sono attualmente terzultimi in classifica a quota 17 punti, due in più rispetto alla franchigia ducale.

Nel corso della loro storia, Zebre e Scarlets si sono affrontate 16 incontri ufficiali: la formazione di Llanelli è uscita vincitrice in tutti i precedenti, fatta eccezione di un pareggio per 16-16 giusto al Lanfranchi il 25 ottobre 2013.

Dopo i successi di quest’anno contro Sharks e Oyonnax, Licata e compagni sono dunque a caccia di un altro storico traguardo. Rispetto alla gara di sette giorni fa sono sei i cambi nel XV titolare che vedrà alcuni spostamenti in mezzo al campo: Muhamed Hasa scivola a destra della prima linea, Lorenzo Pani all’ala.

Giovanni Montemauri è confermato in posizione di regia e Geronimo Prisciantelli a estremo. Tornano Luca Morisi, al rientro dall’infortunio muscolare alla gamba, ma anche Leonard Krumov, Danilo Fischetti e Alessio Sanavia, lasciati a riposo la settimana scorsa.

Turno di riposo per Simone Gesi e Taina Fox-Matamua. Sei avanti e due trequarti compongono una panchina di energia e consistenza.

Le dichiarazioni del capo allenatore Fabio Roselli: “Arriviamo all’ultima partita in casa contro una squadra che sta vivendo un momento di difficoltà ma che gioca un rugby molto fisico in grado di mettere in difficoltà i propri avversari. Gli Scarlets si mostrano a tratti indisciplinati: per noi sarà importante il controllo del turnover e il possesso di palla. Siamo consapevoli dell’importanza della partita e sappiamo che abbiamo bisogno di una grande prestazione per rimettere le Zebre sulla giusta strada e finire al meglio la stagione. Ci teniamo a onorare il club e tutti i nostri sostenitori: in questa cornice di emozione, ci sarà anche la cinquantesima presenza di Andrea Zambonin. Siamo molto orgogliosi del suo percorso”.

Dirigerà l’incontro lo Scozzese Sam Grove-White, alla sua 44° presenza nel torneo, la sesta con in campo gli atleti della franchigia ducale. Gli assistenti di gara saranno Clara Munarini e Alberto Favaro, mentre il TMO designato Colin Brett della federazione scozzese.

I convocati per la sfida tra Zebre Parma e Scarlets in programma venerdì 17 maggio alle ore 20:35 italiane allo Stadio Lanfranchi di Parma e valevole per il 17° turno di BKT United Rugby Championship 2023/24:

15. Geronimo Prisciantelli (35)

14. Jacopo Trulla (55)

13. Luca Morisi (12)

12. Enrico Lucchin (66)

11. Lorenzo Pani (29)

10. Giovanni Montemauri (10)

9. Gonzalo Garcia (19)

8. Giovanni Licata (Cap) (70)

7. Davide Ruggeri (23)

6. Giacomo Ferrari (20)

5. Andrea Zambonin (49)

4. Leonard Krumov (105)

3. Muhamed Hasa (25)

2. Giampietro Ribaldi (34)

1. Danilo Fischetti (55)

A disposizione:

16. Tommaso Di Bartolomeo (4)

17. Alessio Sanavia (8)

18. Juan Pitinari (32)

19. David Sisi (102)

20. Matteo Canali (11)

21. Thomas Dominguez (11)

22. Fetuli Paea (10)

23. Bautista Stavile (8)

All. Fabio Roselli

Non disponibili per infortunio: Luca Andreani, Iacopo Bianchi, Luca Bigi, Paolo Buonfiglio, Ben Cambriani, Dylan De Leeuw, Marco Manfredi, Ion Neculai, Matteo Nocera, Luca Rizzoli, Guido Volpi

Arbitro: Sam Grove-White (Scottish Rugby Union)

Assistenti: Clara Munarini (Federazione Italiana Rugby) e Alberto Favaro (Federazione Italiana Rugby)

TMO: Colin Brett (Scottish Rugby Union)

Serie A Elite Femminile, aperto il ticketing per la Finale Scudetto del 25 maggio

È aperta da giovedì 16 maggio la biglietteria per la Finale del Campionato Italiano di Serie A Elite Femminile 2023/24, che si giocherà allo Stadio Eugenio di Casale Sul Sile (TV) il 25 maggio alle 17.30. 
L’incontro sarà trasmesso in diretta su DAZN.
La partita che assegnerà il titolo di Campione d’Italia Femminile vedrà affrontarsi le Campionesse in carica della stagione 2022/23 del Valsugana Rugby Padova e le vicecampionesse dell’Arredissima Villorba Rugby: un vero e proprio replay della finale dello scorso anno, che premiò la squadra di coach Bezzati nella sfida-scudetto disputata a  Mogliano Veneto.
Per acquistare i biglietti della Finale si potrà contattare la società ospitante, il Rugby Casale, inviando una mail a segreteria@rugbycasale.it, o contattando il 3207117534. 

Qui di seguito le tariffe dei biglietti della Finale di Serie A Elite Femminile 2023/24.

Intero: 10€
Ridotto (12-18 anni): 5€
U12: Gratuito

Serie A Elite Femminile, D’Incà, Stevanin e Ostuni Minuzzi si sfidano per il titolo di MVP

Mentre la Serie A Elite Femminile si appresta ad entrare nella parte decisiva della propria stagione, con le Campionesse in carica del Valsugana Rugby Padova e il Villorba pronte a sfidarsi nella Finale scudetto del 25 maggio a Casale sul Sile (DAZN, ore 17.30), tre Azzurre protagoniste del Guinness Sei Nazioni 2024 dell’Italia di Nanni Raineri si sfideranno per il titolo di MVP del massimo campionato nazionale 2023/24, con gli appassionati chiamati dalle ore 9 del 16 maggio alle 12 del 21 maggio ad esprimere la propria preferenza sul sito della Federazione Italiana Rugby.

Tutte e tre le candidate, nominate da un panel indipendente di giornalisti di settore, si ritroveranno da avversarie nella Finale scudetto di Casale sul Sile, giorno in cui sarà svelata la vincitrice, che verrà premiata nel corso del cerimoniale post-gara insieme alla Player of the Match “Rebecca Braglia” della sfida per il titolo, in un testa-a-testa tutto interno alla giovanissima linea dei trequarti dell’Italia per la prima edizione del sondaggio che eleggerà la miglior giocatrice italiana della stagione.

Alyssa D’Incà, ventiduenne centro-ala delle Ricce di Villorba e vincitrice del riconoscimento per la miglior meta del Guinness Women’s Six Nations 2024, dovrà vedersela con le compagne di Nazionale Emma Stevanin – apertura del Valsugana e detentrice del “Braglia” come MVP della Finale 2023 – e Vittoria Ostuni Minuzzi, estremo padovana classe 2001, punto fermo della linea arretrata delle campionesse d’Italia del Valsugana.   

Le candidate

Alyssa D’Incà sta conducendo una stagione di altissimo livello. Premiata con il riconoscimento per la meta più bella del Sei Nazioni 2024, la trequarti di Villorba ha trascinato a suon di mete la sua squadra fino alla finale scudetto. A soli 22 anni è in lizza anche per il premio di miglior giocatrice della Serie A Elite Femminile 23/24.

Emma Stevanin ha vinto il premio MVP “Rebecca Braglia” nella finale scudetto del campionato 2022/23 in cui il suo Valsugana si è imposto proprio su Villorba. la trequarti classe 2002, impiegata sia come mediana d’apertura che come primo o secondo centro, è stata protagonista di una stagione importante, in cui le Valsugirls, campionesse in carica, hanno vinto tanto, concludendo le due fasi regolari al primo posto in classifica.

Vittoria Ostuni Minuzzi è un’altra delle giocatrici di Valsugana protagoniste della cavalcata in questa Serie A Elite. L’estremo/ala nata a Camposampiero nel 2001 ha segnato tanto e ha contribuito a vittorie importanti per la sua squadra, dimostrandosi sempre determinante e decisiva per l’andamento delle Campionesse d’Italia in carica di coach Bezzati. 

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È di Alyssa D’Incà la meta più bella del Sei Nazioni Femminile 2024

Sei Nazioni ha annunciato oggi la vincitrice del premio “Try Of The Championship” per l’edizione 2024 del Guinness Women’s Six Nations 2024. A trionfare è la trequarti centro/ala di in forza a Villorba Alyssa D’Incà (26 caps in Azzurro), con la seconda meta segnata lo scorso 14 aprile a Parigi, nella sfida con la Francia.
La corsa di D’Incà, abile a ricevere un passaggio da Emma Stevanin all’interno dei propri 10 metri e a schiacciare in meta dopo uno slalom di sessanta metri, è stata dunque premiata con un ambito riconoscimento che fa il paio con quello vinto da Lorenzo Pani nell’edizione al maschile dello stesso riconoscimento (il trequarti delle Zebre con la meta segnata a Cardiff nell’ultimo turno del Guinness Men’s Six Nations).

La meta di Alyssa D’Incà, vincitrice del premio Try of the Championship

Le altre candidate per il premio Try of the Championship del Guinness Women’s Six Nations erano Annaëlle Deshaye (Francia), per la meta segnata con l’Italia; Ellie Kildunne (Inghilterra) per la sua marcatura contro il Galles e Abby Dow (Inghilterra) per la meta segnata all’Irlanda. A vincere alla fine però è stata la ventiduenne azzurra, autrice di tre mete nel corso del Torneo.

Benetton, un successo storico contro la fisicità Sudafricana. Le Zebre cedono alla distanza: l’analisi del 16esimo turno di URC

Per la prima volta il Benetton vince in Sudafrica, e lo fa nella giornata forse più importante della sua storia recente, in una sfida che valeva tantissimo per la corsa ai playoff: i biancoverdi soffrono la grande fisicità degli Sharks, vanno sotto nel punteggio ma restano sempre attaccati alla partita, fino alla strepitosa rimonta finale. Decide Jacob Umaga, prima col calcio di punizione che ha riportato la squadra di Bortolami sotto break, poi con la meta al 79’ (propiziata da una bella giocata di Zanon) che è valsa il -1, infine con la trasformazione del sorpasso per il 25-24 finale. A Durban il Benetton ottiene 4 punti d’oro e resta tra le prime 8 dello United Rugby Championship a 2 giornate dalla fine. Nulla da fare per le Zebre, che restano in partita per 60 minuti contro un Edimburgo che schiera la miglior formazione possibile e dilaga nel finale vincendo 40-14.

Un successo strepitoso

Il Benetton ha dimostrato come a volte si possano superare anche i propri limiti. Gli Sharks – imbottiti di Springboks e di campioni del mondo – hanno puntato tutto sulla propria fisicità, per poi allargare al momento giusto sfruttando le gambe di giocatori come Kok, Fassi e Mapimpi. La strategia è parsa funzionare per un’ora, ma il Benetton non ha mai mollato nonostante le energie si riducessero ad ogni assalto dei sudafricani. La squadra di Bortolami ha saputo ancorarsi ai propri punti di forza: una maul avanzante (e a segno con Lucchesi), una disciplina pazzesca (solo 2 calci di punizione concessi in tutta la partita) e la solita capacità di restare sempre attaccata alla partita, anche quando la doppietta di Kok sembrava aver chiuso i giochi.

La coppia Brex-Menoncello e l’ingresso di Zanon

Tanti i biancoverdi che si sono distinti nel durissimo pomeriggio di Durban, in particolare i centri: l’intesa della coppia Brex-Menoncello ha rappresentato un pericolo costante per la difesa degli Sharks, che ha ceduto proprio di fronte a una giocata congiunta dei due che ha portato alla meta del miglior giocatore del Sei Nazioni 2024. Ottimo ingresso ancora una volta di Marco Zanon, che nonostante la concorrenza dei due Azzurri e di Fekitoa è riuscito quest’anno a ritagliarsi spazi importanti facendosi trovare sempre pronto: è sua la giocata che porta alla meta di Umaga al 79’, e già prima si era più volte reso pericoloso. Bene come sempre Niccolò Cannone con 14 placcaggi e Sebastian Negri, chiamato a un compito durissimo contro un pacchetto di avanti pesantissimo. Menzione anche per l’esordiente Destiny Aminu, passato in una settimana da Mogliano a Durban, entrato già nel primo tempo per l’infortunio di Zani e bravo a reggere contro una mischia fortissima, e per l’immortale Dewaldt Duvenage, che ha gestito alla perfezione gli ultimi 20 minuti dopo una stagione da allenatore-giocatore.

Zebre altalenanti a Edimburgo

Sulla carta, soprattutto vedendo la formazione schierata da Edimburgo, sembrava una partita proibitiva per le Zebre, che però in Scozia hanno dato tutto mettendo in difficoltà la squadra di casa. La squadra di Roselli è stata brava a limitare Van Der Merwe e in generale a tenere gli scozzesi nel gioco aperto ma ha ceduto davanti, concedendo ben 3 mete direttamente da maul. Questa è stata la chiave della vittoria di Edimburgo, che era stata messa in difficoltà dalle fiammate delle Zebre, a segno con una grande imbucata di Prisciantelli nel primo tempo e con Trulla nella ripresa, dopo un gran passaggio di Montemauri. Proprio i 3 citati sono stati tra i migliori delle Zebre, insieme a Zambonin e Licata. La squadra di Roselli ha ceduto alla distanza pagando il gap fisico tra le due formazioni e soprattutto i troppi errori quando la partita era ancora aperta.

Serie A Elite Maschile: Rugby Petrarca supera Rovigo 24-22 ed è in Finale Scudetto

Rovigo – Lo Stadio Battaglini di Rovigo ha emesso questo pomeriggio il secondo verdetto del week end.

Rugby Petrarca supera i padroni di casa della Femi-CZ Rugby Rovigo 24-22 e strappa il lasciapassare per la Finale del 2 giugno: allo Stadio Lanfranchi di Parma affronterà il Rugby Viadana 1970 per la conquista del Titolo di Campione d’Italia Assoluto Maschile 2023/24.

Grande emozione per l’ingresso in campo solitario di Capitan Ferro, celebrato per le 200 partite in maglia rossoblù con un applauso di tutto lo stadio, parte petrarchina compresa.

Primi minuti con gli ospiti molto aggressivi sul breakdown, la difesa rodigina resta però sul pezzo e non regala metri facili agli avversari.

Al 9’ il primo strappo è di segno nero: gli avanti di casa recuperano palla attorno alla metà campo, ma non recuperano sul gioco al piede favorendo una exit tra Lyle e Bellini che la stessa ala trasforma nella prima marcatura pesante pressando sul tentativo mal riuscito di liberazione al piede di Sarto. Lyle converte, 0-7.

Padova non alza il piede dall’acceleratore annusando nell’aria il momento difficile dei Bersaglieri, che sono iper-sollecitati difensivamente sulle percussioni verticali avversarie.

Al 17’ il dominio patavino porta ulteriori punti in cassaforte: incursione degli avanti nei 22 in attacco, palla sventagliata larghissima da Lyle su Scagnolari che lascia sul posto il difensore tuffandosi in bandierina per la

seconda meta. Lyle è impeccabile dall’angolo, 0-14.

Per la Femi-CZ lo schiaffo fa da sveglia, e allo scavallo del primo quarto per la prima volta i rossoblù muovono palla efficacemente in territorio patavino sfiorando la marcatura e piantando la bandierina oltre la metà campo.

Alla mezz’ora il carattere rodigino salta fuori su una serie di iniziative uno-contro-uno che spezzano la gabbia difensiva ospite spedendo in meta Diederich Ferrario, bravissimo a pestare sulle gambe fino al tocco vincente sotto i pali resistendo a quattro placcatori. Dogliani converte, 7-14.

Il momentum è tutto per i padroni di casa, spinti da un Battaglini incendiato sulle tribune straripanti: Rovigo trova sempre più confidenza sul breakdown, con la coppia Chillon-Dogliani a dettare i tempi per il lancio di una linea veloce guidata da un Diederich Ferrario indemoniato: proprio il centro argentino al 36’ decide di sezionare la difesa con una corsa basculante che toglie gli appoggi all’opposizione, segnando una meta spettacolare poi trasformata da Dogliani per il 14 a 14 che manda le squadre al riposo.

Il flow della prima frazione non cambia, con la Femi-CZ a macinare metri sfiancando una difesa che sembra già in apnea: una meta sfiorata nei primissimi minuti diventa poi il penalty che al 47’ manda Dogliani a centrare i pali da una trentina di metri centrali. Primo vantaggio rodigino e match che in questa fase resta saldo in mano rossoblù, 17-14.

La panchina padovana cambia le carte davanti cercando di girare l’inerzia in fase di possesso, ma la difesa di casa è lucida e non registra cedimenti rilevanti, trovando campo in attacco fino al fallo forzato a terra dei patavini al 47’ che però Dogliani spedisce fuori.

Al 56’ il Petrarca torna a giocare nei 22 in attacco con un multifase ben costruito, che porta le maglie nere a cinque metri dalla meta, con azione disinnescata, però, dal bel lavoro degli avanti polesani.

Anche la panchina dei Bersaglieri dà ampio spazio ai cambi e al 58’ il Petrarca ottimizza la pressione nei 22 rodigini con una bella combinazione al largo, per la meta di  De Masi sotto l’acca che Lyle converte facilmente, 17-21.

Padova è nuovamente al 100% dentro la partita, che le due squadre affrontano in un ultimo quarto a viso aperto in tutte le fasi di gioco.

Rovigo tiene il possesso e al 66’ si guadagna un penalty che la squadra decide di giocare in touche: il drive è potente e ben timonato, spinto dall’urlo del Battaglini fino alla meta firmata da Cadorini, mentre Dogliani sbaglia da posizione facile per il parziale di 22 a 21.

Al 73’ fase di ping pong al piede, con Rovigo che non riesce a uscire dalla pressione commettendo poi un in-avanti davanti ai propri pali: mischia chiusa ad ingaggio ospite, i rossoblù non tengono e Piardi assegna il penalty che 3’ più tardi Lyle consegna morbido in mezzo ai pali per il nuovo contro-sorpasso, 22-24.

Ultimi minuti al cardiopalmo: Rovigo attacca palla in mano esplorando il doppio fronte, Padova fatica nei ripiazzamenti ma riesce a tenere la linea, poi l’ultimo minuto, con un in-avanti petrarchino che regala l’ultima palla buona all’attacco di casa.

Palla agli avanti, che lavorano un lunghissimo multifase nei 22 padovani: col fiato sospeso in extra-time la palla esce dalla parte rossoblù ma un passaggio gestito male lascia al Petrarca l’ultimo possesso buono per calciare fuori liberando tutta la gioia che merita la qualificazione alla Finale del 2 giugno.

Rovigo, Stadio “Mario Battaglini” – domenica 12 maggio 2024, ore 17.00
PlayOff Serie A Elite, Terza giornata – diretta RaiSport & DAZN
FEMI-CZ Rovigo v Petrarca Rugby 22–24 (14-14)

Marcatori p.t. 9’ m. Bellini tr. Lyle (0-7), m. Scagnolari tr. Lyle (0-14), 30’ m. Diederich Ferrario tr. Dogliani (7-14), 36’ m. Diederich Ferrario tr. Dogliani (14-14); s.t. 47’ c.p. Dogliani (17-14), 58’ m. De Masi tr. Lyle (17-21), 67’ m. Cadorini (22-21), 76’ c.p. Lyle (22-24)
FEMI-CZ Rovigo: Sperandio; Vaccari (65’ Lertora), Diederich Ferrario, Uncini, Sarto; Dogliani, Chillon (57’ Bazan Vélez); Casado Sandri (65’ Cosi), Sironi (68’ Casado Sandri), Meggiato (71’ Lubian), Ferro (cap.) (54’ Zottola), Steolo; Swanepoel (62’ Lastra Masotti), Giulian (54’ Cadorini), Leccioli (62’ Quaglio).
all. Lodi
Petrarca Rugby: Lyle; Scagnolari (75’ De Sanctis), De Masi, Broggin, Bellini; Fernandez (54’ Citton), Tebaldi; Trotta (cap.), Nostran (62’ Vunisa), Casolari (47’ Romanini); Ghigo (54’ Michieletto), Galetto; Hughes (47’ Montilla T.), Luus (47’ Bizzotto), Borean (56’ Brugnara).
all. Marcato
Arb. Andrea Piardi
AA1 Franco Rosella, AA2 Alex Frasson
Quarto Uomo: Francesco Meschini
Quinto Uomo: Mirco Sergi
TMO: Claudio Blessano
Calciatori: Dogliani (FEMI-CZ Rovigo) 3/5; Lyle (Petrarca Rugby) 4/4
Cartellini:
Note: Campo in buone condizioni, giornata calda circa 28°. 200 presenze in maglia rossoblù per il Capitano Matteo Ferro. Presenti allo Stadio 2950 spettatori.
Punti conquistati in classifica: (FEMI-CZ Rovigo) 1, (Petrarca Rugby) 4
Player of the Match: Tito Tebaldi (Petrarca Rugby)

Serie A Elite maschile – play off 2023/24

Girone 1
I Giornata: Rugby Viadana  – Rugby Colorno 1975, 33-10 (Riposa Valorugby Emilia)
II Giornata: Valorugby Emilia – Rugby Colorno 1975, 22-17 (Riposa Rugby Viadana)
III Giornata: Rugby Viadana – Valorugby Emilia, 18-16 (Riposa Rugby Colorno 1975)
Classifica: Rugby Viadana  9; Valorugby Emilia 5; Rugby Colorno 1975 1

Girone 2
I Giornata: Femi-CZ R. Rovigo – Mogliano Veneto Rugby, 29-12 (Riposa Rugby Petrarca)
II Giornata: Rugby Petrarca – Mogliano Veneto Rugby, 31-21 (Riposa Femi-CZ R. Rovigo)
III Giornata: Femi-CZ R. Rovigo – Rugby Petrarca, 22-24 (Riposa Mogliano Veneto)
Classifica: Rugby Petrarca 9; Femi-CZ R. Rovigo 5; Mogliano Veneto Rugby 0

Serie A Femminile, squilli di Volvera e Puma Bisenzio e nell’andata delle semifinali

Le Semifinali di andata di Serie A Femminile regalano spunti importanti e mettono due squadre in testa ai pronostici per l’accesso alla finale che assegnerà il titolo il prossimo 2 giugno.
A Frascati è Volvera ad avere la meglio, schiantando la squadra di casa con un netto 7-46.
Nella seconda semifinale a spuntarla sono Le Puma Bisenzio, che tra le mura amiche battono con il risultato di 20-18 le ragazze del Neapolis Campania Felix.
Volvera dunque mette una seria ipoteca sull’accesso alla finale, mentre bisognerà aspettare il match di ritorno per capire chi, tra Bisenzio e Neapolis sorriderà e passerà il turno.
Le semifinali di ritorno si disputeranno la prossima settimana.

Qui il quadro delle semifinali di andata:

Lupi Frascati v Volvera Rugby 7-46
Le Puma Bisenzio v Neapolis Campania Felix 20-18