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Annunciato il calendario dell’Autumn Nations Series 2024

Argentina, Georgia e Nuova Zelanda le avversarie dell’Italia 21 test match tra le grandi Nazioni dell’Emisfero Sud in visita ai Paesi dell’Emisfero Nord Si parte il 2 novembre a Twickenham con la sfida tra Inghilterra e Nuova Zelanda L’Italia affronterà l’Argentina il 9 novembre, la Georgia il 17 novembre per chiudere contro gli All Blacks il 23 novembre L’edizione 2024 delle Autumn Nations Series, la finestra internazionale del grande rugby,  prenderà il via sabato 2 novembre a Twickenham con l’attesissima sfida tra l’Inghilterra e la Nuova Zelanda. I tre fine settimana che seguiranno si apriranno sempre con una ricca anteprima il venerdì: l’8 novembre sarà l’Irlanda, detentrice del trofeo delle Sei Nazioni 2024, ad ospitare gli All Blacks. L’Italia debutterà contro l’Argentina, che attualmente precede di un posto gli Azzurri nel ranking World Rugby, sabato 9 novembre; domenica 17  novembre Lamaro e compagni affronteranno la Georgia a due anni di distanza dalla sfida infuocata di Batumi per poi chiudere il trittico autunnale ricevendo sabato 23 novembre, alle ore 21.10 in prime time, i vice-campioni del Mondo della Nuova Zelanda. 21 test match in totale giocati nell’arco di quattro settimane; Irlanda – Australia, in programma all’Aviva Stadium di Dublino domenica 30 novembre,  calerà il sipario sull’edizione 2024 degli ANS. Copertura televisiva garantita da TNT Sport nel Regno Unito ed Irlanda, da France Television per il territorio francese e per il mercato italiano interamente affidata a Sky Italia. Il calendario Sabato 2 novembreLondra, Twinkenham Stadium ( h. 15.10 locali)Inghilterra v All Blacks Edimburgo, Scottish Gas Murrayfield (17.40 locali)Scozia v Fiji Venerdì 8 novembre Dublino, Aviva Stadium ( h. 20.10 locali)Irlanda v All Blacks Sabato 9 novembreLondra, Twickenham Stadium (h. 15.10 locali)Inghilterra v Australia Sede da definire, h. 18.40 localiItalia v Argentina Parigi, Stade de France (h. 21.10 locali)Francia v Giappone Domenica 10 novembre Cardiff, Principality Stadium ( h. 13.40 locali)Galles v Fiji Edimburgo, Scottish Gas Murrayfield (16.10 locali)Scozia v Sudafrica Venerdì 15 novembreDublino, Aviva Stadium (h. 20.10 locali)Irlanda v Argentina Sabato 16 novembre Edimburgo, Scottish Gas Murrayfield (15.10 locali)Scozia v Portogallo Londra, Twickenham Stadium (h. 17.40 locali)Inghilterra v Sudafrica Parigi, Stade de France (h. 21.10 locali)Francia v All Blacks Domenica 17 novembre Sede da definire, 14.40 localiItalia v Georgia Cardiff, Principality Stadium ( h. 16.10 locali)Galles v Australia Venerdì 22 novembre Parigi, Stade de France (h. 21.10 locali)Francia v Argentina Sabato 23 novembreDublino, Aviva Stadium (h. 15.10 locali)Irlanda v Fiji Cardiff, Principality Stadium ( h. 17.40 locali)Galles v Sudafrica Sede da definire, ore 21.10 localiItalia v All Blacks Domenica 24 novembre Edimburgo, Scottish Gas Murrayfield (h. 13.40 locali)Scozia v Australia Londra, Twickenham Stadium (h. 16.10 locali)Inghilterra v Giappone Domenica, 30 novembre Dublino, Aviva Stadium (h. 15.10 locali)Irlanda v Australia

Italia | 22/04/2024

Lutto per il rugby italiano: scomparso Fabio Trentin, Azzurro 354

La Federazione Italiana Rugby ha appreso con profonda tristezza della scomparsa di Fabio Trentin, Azzurro n. 354, avvenuta nella giornata di lunedì 15 aprile a soli sessantacinque anni. Trentin, mediano d’apertura del Petrarca Padova nella prima metà degli Anni ’80, aveva conquistato con il club della sua città natale due titoli di Campione d’Italia, nel 1980 e nel 1984. Con la Nazionale aveva vissuto il periodo del passaggio di consegne tra l’aquilano Ponzi e la giovane stella del Rovigo Bettarello, che come lui avrebbe esordito in azzurro nel 1979: per Trentin il debutto era arrivato a Makarska, contro il Marocco, durante la gestione di Pierre Villepreux, che lo aveva lanciato in occasione dei Giochi del Mediterraneo in Croazia.   Sempre nel 1979 aveva collezionato altre tre presenze, contro Francia, Polonia e Unione Sovietica, mettendo a segno diciassette punti nove dei quali decisivi nella vittoria centrata contro il XV polacco a Sachacewz, in Coppa Europa.L’ultima apparizione, dalla panchina, era arrivata dalla panchina il 12 aprile del 1981 a Braila, sempre in Coppa Europa, quando l’Italia era stata fermata sul 35-9 dalla Romania. Conclusa la carriera agonistica si era affermato come architetto, trasferendosi a Milano e avviando un fiorente studio professionale. Da tempo, Trentin combatteva contro una grave malattia. Alla sua famiglia e alla sua Società vanno le più profonde condoglianze del Presidente federale Innocenti - che con Trentin aveva condiviso il tricolore del 1984 - del Consiglio e dell’intera struttura federale. In memoria dell’Azzurro n. 354 un minuto di silenzio verrà osservato sabato 20 aprile a Parma in occasione di Italia v Scozia del Guinness Sei Nazioni Femminile e, nel weekend, su tutti i campi d’Italia.

Italia | 16/04/2024

Tommaso Menoncello MVP del Guinness Sei Nazioni 2024

Roma – Tommaso Menoncello ha vinto il premio di miglior giocatore del Guinness Sei Nazioni 2024.  Il trequarti azzurro – classe 2002 in forza al Benetton Rugby con 17 caps e 5 mete segnate con la maglia dell’Italia – ha ricevuto l’importante riconoscimento raccogliendo il 33% delle preferenze, su un totale di circa 146.000 voti dei fan a chiusura del sondaggio del Guinness Sei Nazioni, superando in classifica il centro irlandese Bundee Aki, l’inglese Ben Earl e lo scozzese Duhan Van der Merwe. Menoncello diventa così il secondo Azzurro a ricevere il premio di MVP del Torneo dopo Andrea Masi nel 2011, un traguardo che si aggiunge all’essere diventato il giocatore più giovane in assoluto a marcare una meta nella storia del ”Championship” in occasione di Francia-Italia nel 2022 e che rende il trequarti dei Leoni il più giovane MVP del 6 Nazioni. Il numero 12 dell’Italia è stato inserito di conseguenza nel XV ideale del Guinness Sei Nazioni 2024 insieme al capitano dell’Italia, Michele Lamaro con la maglia numero sette di openside flanker.  “Questo è un riconoscimento che condivido con tutta la squadra. Ogni singolo membro del team ha dato il meglio di se stesso per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati. Personalmente sono orgoglioso di ricevere questo premio. Dal mio infortunio nel Test Match pre Mondiale in Irlanda mi ero prefissato di provare a tornare più forte di prima. Il sostegno costante che ho ricevuto da staff e giocatori mi ha aiutato tanto per arrivare fino a qui. Nel torneo appena concluso abbiamo raggiunto risultati importanti che per noi non sono un punto di arrivo ma un importante base per lavorare verso il futuro” ha dichiarato Tommaso Menoncello dopo aver ricevuto il premio.  https://www.youtube.com/watch?v=feImrbnr0Jc “Il premio vinto da Tommaso Menoncello è un ulteriore riconoscimento per un giocatore che, dopo la delusione legata alla sua mancata partecipazione al Mondiale a causa dell’infortunio, ha lavorato tanto per tornare al suo massimo livello rappresentando l’Italia. Sono contento e fiero per questo risultato che ha raggiunto. Si tratta di un valore aggiunto per una squadra che ha espresso una grande etica del lavoro dove tutti, staff e giocatori, hanno dato un contributo incredibile per questo Sei Nazioni storico. Tutto questo per noi è uno stimolo ulteriore per proseguire a lavorare e a crescere, andando migliorare il nostro rugby e a rinforzare ancora di più la nostra identità di squadra e la nostra cultura in vista delle prossime sfide che ci attendono nei prossimi mesi” ha commentato Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile.

Italia | 05/04/2024

E’ di Lorenzo Pani la meta più bella del Guinness Sei Nazioni 2024

E’ di Lorenzo Pani, estremo azzurro delle Zebre Parma, la miglior meta del Guinness Sei Nazioni 2024. La marcatura dell’estremo fiorentino al Galles il 16 marzo scorso al Principality, fondamentale per il successo di Lamaro e compagni,  è stata la più votata del Torneo dagli appassionati, coronando non solo la prestazione individuale del 21enne trequarti delle Zebre ma anche il miglior Sei Nazioni nella storia della Nazionale Maggiore Maschile conclusosi con 2 vittorie, contro Scozia e Galles, e un pareggio a Lille contro la Francia. Una azione – quella conclusa da Pani al minuto 46 della sfida contro i Dragoni al Principality Stadium di Cardiff lo scorso 16 marzo – partita da una touche di Nicotera poco prima del centrocampo sul lato mancino d’attacco che ha visto il suo epilogo sul versante opposto al termine di un’azione corale studiata in allenamento dallo staff azzurro. L’azione è stata premiata con il 64% delle preferenze, a testimonianza della qualità dell’azione finalizzata da Pani, preferita a una delle mete realizzate dall’ala scozzese van der Merwe all’Inghilterra, capace di raccogliere il 16% delle preferenze.   "La meta segnata contro il Galles è frutto di un grande lavoro di squadra, così come altre marcature segnate dall'Italia nel Sei Nazioni. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto raccogliendo l'assist da Ioane. Stiamo lavorando tanto per raggiungere risultati importanti e continueremo a farlo, insieme allo staff, con l'obiettivo di mostrare la miglior versione di noi stessi" ha dichiarato Lorenzo Pani commentando la notizia. 

Italia | 03/04/2024

Marco Fuser lascia il rugby giocato: “E’ stato un viaggio incredibile”

Roma – Marco Fuser, Azzurro numero 625, ha annunciato il ritiro dal rugby giocato. Seconda linea dalle doti fisiche importanti – alto 198 cm per 116 kg – ha disputato  la sua ultima partita con il Valorugby Emilia nel match vinto dagli emiliani 31-13 contro i Rangers Vicenza in Serie A Elite Maschile. Nato a Villorba il 9 marzo del 1991 – 41 caps con la Nazionale Italiana Rugby Maschile conditi con una meta segnata nel Sei Nazioni contro la Scozia nel Sei Nazioni 2016 – ha esordito con la maglia Azzurra nella tournee estiva del 2012 nel match vinto 25-16 a Toronto contro il Canada. “E’ stato un viaggio incredibile. Ho avuto la fortuna di vivere esperienze memorabili e incontrato persone stupende grazie al rugby. Dalle esperienze con il Mogliano, Benetton Rugby, Newcastle, Massy e Valorugby passando per le 41 presenze con la Nazionale – che rappresentano un traguardo importantissimo per me – ho avuto l’opportunità di crescere come giocatore ma soprattutto come uomo. Porterò con me ogni singolo ricordo e gli insegnamenti che la palla ovale mi ha dato. Adesso inizia un nuovo capitolo della mia vita professionale dove spero di poter mettere in pratica tutti gli insegnamenti che questo magnifico sport mi ha fornito” ha dichiarato Fuser.

Italia | 20/03/2024

Guinness Sei Nazioni, Tommaso Menoncello candidato MVP del Torneo

Il centro dell’Italia e della Benetton Rugby Tommaso Menoncello è tra i quattro candidati al titolo di miglior giocatore del Guinness Sei Nazioni 2024 annunciati oggi dall’organizzazione del Torneo. Il trequarti italiano, sempre titolare nei cinque incontri del Sei Nazioni 2024, è stato l’Azzurro ad aver ottenuto più metri dopo il contatto di ogni altro compagno (79 metri) e, insieme all’ala Monty Ioane, uno dei due Azzurri ad aver portato palla per oltre 300 metri totali (303), registrando un 42% di avanzamento dominante palla in mano e il 71% di successo nella conquista della linea del vantaggio insieme al compagno e terza linea Ross Vincent. Il ventunenne trevigiano è anche l’atleta ad aver effettuato il maggior numero di placcaggi dominanti (otto) e vinto il maggior numero di turn-over, quattro, di ogni altro trequarti nel Torneo insieme al compagno di reparto Ignacio Brex. Insieme a Menoncello sono candidati anche l’ala scozzese Duhan van der Merwe, il numero otto dell’Inghilterra Ben Earl e il centro dell’Irlanda vincitrice del Torneo, Bundee Aki. Si vota sino alla mezzanotte di domenica 24 marzo sul sito del Sei Nazioni. Menoncello è il terzo italiano candidato al titolo di MVP del Guinness Sei Nazioni dopo Andrea Masi - unico italiano a vincere il titolo, nel 2011 - ed allo storico capitano della Nazionale Sergio Parisse, candidato nel 2008, 2012 e 2015.  

Italia | 19/03/2024

Italia: un Sei Nazioni in crescendo, una squadra giovane e tanta voglia di confermarsi. L’analisi del Torneo azzurro

Come detto anche da capitan Lamaro nella conferenza stampa di Cardiff, questo Sei Nazioni deve essere un punto di partenza e non di arrivo, per continuare a crescere e guadagnarsi il rispetto di tutti. Ma se chi ben comincia è già a metà dell’opera, questa Italia ha iniziato più che bene: 2 vittorie contro Scozia e Galles, un pareggio in trasferta con la Francia e una sconfitta col bonus con l’Inghilterra. Da rivedere la sconfitta con l’Irlanda, dove comunque si sono viste delle buone cose a livello difensivo che sono state poi il punto di partenza per i risultati delle 3 partite successive. Il quinto posto finale, paradossalmente, sta un po’ stretto agli Azzurri, che hanno chiuso a un solo punto di ritardo dalla Scozia, a 3 dall’Inghilterra e a 4 dalla Francia, in una classifica cortissima. La squadra di Quesada, però, ha anche distanziato notevolmente il Galles, fermo a 4 punti contro gli 11 dell’Italia. Un Sei Nazioni in crescendo Che l’Italia potesse fare un bel Sei Nazioni lo si era capito fin dalla prima giornata: il primo tempo contro l’Inghilterra, davanti ai 57.000 spettatori dell’Olimpico, aveva fatto capire tutte le potenzialità degli Azzurri, rimontati ma mai domi, come dimostra la grande difesa contro un avversario che voleva chiudere la partita e la successiva meta a tempo scaduto di Ioane, che è valsa il primo punto del Torneo. Contro l’Irlanda la squadra di Quesada ha vissuto il pomeriggio più difficile del Sei Nazioni: il 36-0 finale è stato bruciante, ma ha comunque dato segnali importanti al tecnico, in particolare sulla fase difensiva, diventata poi il vero punto di forza dell’Italia, già dalla partita successiva. A Lille, la Francia era scesa in campo con un solo obiettivo: demolire fisicamente gli avversari con la forza dei propri avanti (oltre 100 kg di differenza), ma la squadra di Galthié ha sbattuto contro un muro azzurro, capace di chiudere la porta ai giganti francesi e di sporcare tutti i palloni nel breakdown, rendendo impossibile il lavoro di Lucu, Jalibert e poi Ramos, passato apertura. Chiaramente il rosso a Danty alla fine del primo tempo ha inciso, ma sarebbe riduttivo collegare il pareggio dell’Italia (con Garbisi che è andato a un millimetro da una vittoria storica) solo alla superiorità numerica. Il risultato nasce prima di tutto da una grande difesa e da una grande lucidità di tutto il gruppo, e solo dopo dai maggiori spazi concessi dai francesi, che comunque erano parsi molto nervosi a prescindere dall’espulsione. In ogni caso, l’Italia è cresciuta di partita in partita sotto tutti gli aspetti: difesa, capacità di sfruttare le occasioni, mentalità, e soprattutto in mischia e touche, un po’ balbettanti all’inizio e molto più solide alla fine del Torneo, come dimostrano le grandi prestazioni di Fischetti e Ferrari di fronte a una prima linea gallese in grande sofferenza. La svolta Quella di Lille è stata la partita della svolta, quella dell’Olimpico (sold out con 70.000 spettatori) è stata invece la prova che la squadra di Quesada faceva sul serio: di fronte c’era una Scozia che doveva vincere per restare in corsa per il Sei Nazioni (e la successiva sconfitta dell’Irlanda le avrebbe dato ragione) e che ha giocato una grande partita, provando con le giocate di Russell a innescare il dinamismo di Kinghorn e la furia di Van der Merwe e Steyn. Di fronte però c’era un’Italia molto diversa a livello di testa: nonostante lo svantaggio di 14-3 prima e di 22-10 poi, gli Azzurri hanno continuato a fare la loro partita senza scomporsi, mettendo sempre più pressione alla Scozia e battendola con un grandissimo secondo tempo. Ciliegina sulla torta: la difesa sulle 24 fasi di assalto finale della Scozia, arresasi di fronte al muro azzurro. Il resto è storia recente: a Cardiff l’Italia ha tenuto il Galles a 0 punti per 60 minuti, una cosa riuscita a ben pochi da quelle parti, dominando la partita e mettendola poi in cassaforte con i calci di Page-Relo e Garbisi. Le due mete subite nel finale bruciano un po’, ma possono essere comunque utili per ricordare a una squadra giovanissima quanto al Sei Nazioni – e a livello internazionale in generale – basti poco per cambiare tutto, da una parte e dall’altra. Confermarsi Ora l’obiettivo è confermare quanto fatto vedere in questo Sei Nazioni 2024. Il primo passo sarà il tour estivo, storicamente ostico per l’Italia, che vedrà 3 partite contro 3 formazioni molto difficili da affrontare, soprattutto in trasferta: Tonga, Samoa e Giappone. L’ultimo tour, nel 2022, non è andato benissimo, e proprio per questo fare una bella estate in termini di risultati e prestazioni sarà importante per continuare il percorso di crescita di questa squadra, oltre ad essere un’occasione per allargare ulteriormente la rosa. Anche perché a novembre arriveranno Argentina e All Blacks, rispettivamente quarta e seconda dell’ultima Rugby World Cup: due squadre contro le quali gli Azzurri dovranno dimostrare di essere davvero diventati grandi.

Italia | 18/03/2024

Ranking World Rugby, gli Azzurri salgono all’ottavo posto

La vittoria di Cardiff sul Galles nel turno conclusivo del Guinness Sei Nazioni maschile lancia l’Italia all’ottavo posto del ranking internazionale. Gli Azzurri di Quesada scavalcano proprio il Galles, che scivola al decimo posto, superato anche dall’Australia.  Per la Nazionale maschile si tratta del posizionamento più alto mai raggiunto, e toccato per una sola settimana nel marzo del 2007 proprio grazie all’indimenticabile vittoria colta sempre sul Galles al Flaminio di Roma.In un anno l’Italia ha conquistato sei posizioni nel ranking, passando dalla quattordicesima posizione occupata a conclusione del Torneo 2023 all’attuale ottava piazza con cui gli Azzurri si presenteranno al via della finestra internazionale estiva che li vedrà sfidare in trasferta a luglio Tonga, Samoa e Giappone.  I Campioni del Mondo in carica del Sudafrica restano in vetta, seguiti dall’Irlanda che ha confermato il titolo nel Guinness Sei Nazioni maschile. Concluso il Torneo maschile, prende il via nel weekend il Guinness Women’s Six Nations: l’Italia debutta nel Sei Nazioni 2024 da settima forza del ranking, trovando subito sulla propria strada, domenica 24 marzo a Parma, l’Inghilterra che guida costantemente la graduatoria mondiale da ormai un quadriennio. 

Italia | 18/03/2024

Galles-Italia 21-24, Lamaro e Quesada in conferenza: “Felici e consapevoli, ora dobbiamo continuare a lavorare”

Gonzalo Quesada e Michele Lamaro parlano in conferenza stampa dopo la vittoria per 21-24 al Principality Stadium di Cardiff, che conclude un Guinness Men’s Six Nations importante per l’Italia, che centra tre risultati utili (un pareggio a Lille con la Francia, una vittoria a Roma con la Scozia e quella di oggi con il Galles) e mostra un ottimo stato di forma.“La scorsa settimana ci eravamo detto che sarebbe stata una grande opportunità per fare la nostra storia, abbiamo festeggiato a Roma dopo la Scozia, ma con la testa a questa partita. Ora abbiamo un altro step da fare: tornare al club e finire al meglio la stagione. In 24 anni di storia non ci era mai capitato di vivere così tanti successi, quindi è doveroso anche celebrare il momento prendendo tutto ciò che c’è da prendere in questo Sei Nazioni” dice Lamaro, a cui fa eco coach Quesada: “Siamo un bellissimo gruppo, soprattutto a livello umano. Sono arrivato 5 mesi fa e ho lavorato tanto con questo staff e questi giocatori perché lavorare con questa squadra è stato per me un’opportunità. Ogni settore dello staff e ogni membro del gruppo squadra ha lavorato al meglio. Mitch (Lamaro, ndr.) è uno dei migliori capitani con cui abbia mai lavorato”.Sui dettagli della partita Quesada è chiaro “Abbiamo segnato la meta di Pani nel secondo tempo con un’azione nata da un lancio di gioco, un movimento che avevamo studiato in settimana. La difesa è stata incredibile, abbiamo segnato due bellissime mete, quindi voglio fare i complimenti ai ragazzi”.Lamaro torna poi sulla costruzione e sul percorso: “Dopo il mondiale avevo detto che non erano le due ultime partite a definirci. Allo stesso modo non sono queste due ultime partite a definirci. Dobbiamo lavorare ancora tanto: dobbiamo continuare a spingere in questa direzione, consapevoli che non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale. Dobbiamo costruire qualcosa di solido e che possiamo usare a nostro favore. Dobbiamo lavorare tanto con il club quanto con la nazionale. Lo sport è così: non conta ciò che abbiamo fatto oggi, ma quello che faremo da domani”.

Italia | 16/03/2024

Sei Nazioni 2024: una grande Italia espugna Cardiff. Galles battuto 24-21

L'Italia chiude con una grande vittoria il Sei Nazioni 2024: gli Azzurri espugnano il Principality Stadium di Cardiff battendo il Galles 24-21 dopo una partita dominata, nonostante la rimonta finale dei padroni di casa. Una grande mischia trascina la squadra di Quesada, con un Fischetti scatenato, poi Ioane e Pani scavano un solco incolmabile per i gallesi, che segnano con Dee e provano a spingere fino alla fine. Garbisi e Page-Relo allungano ancora al piede e rendono vana la rimonta gallese con le mete di Rowlands e Grady a tempo scaduto. L'Italia chiude il torneo con 2 vittorie e un pareggio, che insieme al punto di bonus difensivo fatto con l'Inghilterra valgono 11 punti in classifica, il miglior risultato di sempre. La cronaca di Galles-Italia Il match comincia con un lungo ping-pong tattico al piede. La prima accelerazione è di Ioane, che evita il placcaggio di Costelow e crea il primo pericolo per la difesa gallese, poi al 4' è Lynagh a seminare il panico sul lato destro. Il Galles recupera il pallone, ma subisce la pressione azzurra e Fischetti conquista il tenuto che vale i primi 3 punti col piede di Garbisi. Il match è molto tattico, ma l'Italia tiene bene in difesa e al 13' allunga ancora con Garbisi, dopo un altro turnover conquistato da Lamaro su Josh Adams. Al 18' sale in cattedra anche la mischia azzurra, con Fischetti che mette in grande difficoltà Lewis, poi Lorenzo Cannone trova un offload strepitoso per Menoncello che serve Ioane e poi Ruzza al largo. La difesa gallese si ancora ai 5 metri, poi Varney allarga su Brex da primo in piedi, sostegno di Garbisi che apre la strada all'imbucata di Ioane: 0-11 Italia al 20'. La squadra di Gatland prova a reagire affidandosi al talento dei suoi interpreti, con un bel buco di Tomos Williams col sostegno di Adams, ma c'è il solito placcaggio tranciante di Nicotera a cui segue un altro turnover di Lamaro. La seconda metà del primo tempo vede tanta battaglia in mezzo al campo, con le due formazioni che rispondono colpo su colpo nel punto d'incontro e l'Italia che non sfrutta una buona occasione alla mezz'ora con Cannone che forza troppo un riciclo, ma al 38' è la squadra di Gatland a sprecare una grande occasione con Tompkins che perde il pallone in avanti nei 22 dopo il placcaggio raddoppiato di Lucchesi e Garbisi. A inizio ripresa continua la sfida al piede tra Garbisi e Pani e Costelow e Winnett, ed è proprio su un pallone raccolto dai gallesi che prende vita la prima azione d'attacco del primo tempo. North apre bene su Rio Dyer sul lato sinistro, l'ala gallese accelera e trova l'offload su Tomos Williams, ben placcato da Varney e Fischetti. L'Italia tiene bene in difesa al limite dei propri 22 e l'azione si esaurisce con un fallo in attacco, poi riparte e trova l'accelerata della seconda meta: Garbisi riesce a servire Ioane sotto pressione, l'ala azzurra buca ancora una volta la difesa gallese e serve Pani, che con una finta esterno-interno brucia Adams e marca la seconda meta. Garbisi trasforma per il 18-0. Gatland gioca la carta Grady per Tompkins, mentre Quesada risponde con un triplo cambio: dentro Zilocchi, Vintcent e Page-Relo. Brex frena il contrattacco gallese con un altro turnover dopo un gran placcaggio di Pani su North. Al 61' Vintcent fa un miracolo su Williams già lanciato in meta dopo la bella azione di Dyer, poi nel breakdown Zuliani scava e recupera il pallone. Pochi minuti dopo il Galles ci prova con la maul, avanzante ma fermata a due metri dalla linea di meta: i padroni di casa continuano a spingere con una serie di cariche e marcano con Elliot Dee. La squadra di Gatland perde coraggio, sfrutta due falli dell'Italia per tornare nei 22 ma spreca tutto con un in avanti di Martin. Dall'altra parte Garbisi risponde con un calcio da 40 metri per il 21-7. Al 73' ci pensa Martin Page-Relo a chiudere la partita con un gran calcio da metà campo che vale il 24-7. Nel finale il Galles ha una bella reazione d'orgoglio e dopo un lungo assalto marca con Will Rowlands, poi a tempo scaduto attacca dai propri 22 e con un bel calcio di Hardy mette in moto la corsa di Mason Grady, che anticipa tutti col piede e vola in mezzo ai pali per il 24-21 finale che rende meno amaro il punteggio per la squadra di Gatland, ma al fischio finale è l'Italia a festeggiare: gli Azzurri chiudono il Sei Nazioni 2024 con due vittorie e un pareggio, mentre il Galles finisce ultimo con 4 punti di bonus. Cardiff, Principality Stadium, 16 marzo 2024Guinness Men’s Six Nations– V GiornataGalles v Italia 21-24 (0-11)Marcatori: p.t. 6’ cp. Garbisi (0-3); 13’ cp Garbisi (0-6); 20’ m. Ioane (0-11) s.t. 6’st. m. Pani tr. Garbisi (0-18); 24’ st. m. Dee tr. Costelow (7-18); 31’st. cp. Garbisi (7-21); 73’st. cp. Page-Relo (7-24); 39’ st. m. Rowlands tr. I.Lloyd (14-24); 42’st. m. Grady tr. I.Lloyd (21-24)Galles: Winnett; Adams, North, Tompkins (8’st. Grady), Dyer; Costelow (33’st. I.Lloyd), Williams (23’st. Hardy); Wainwright, Reffell, Mann; Beard (12’ st. Rowlands), Jenkins (Cap), Lewis (33’st O’Connor); Dee (33’st. E.Lloyd), Thomas (33’st. Mathias)all. Warren GatlandItalia: Pani; Lynagh, Brex, Menoncello, Ioane (35’st. Marin); Garbisi, Varney (11’st. Page-Relo); L.Cannone (11’ st. Vintcent), Lamaro (Cap), Negri (20’st. Zuliani); Ruzza, N.Cannone (35’st. Favretto); Ferrari (11’st. Zilocchi), Nicotera (30’-40’pt. Lucchesi; 18’st. Lucchesi), Fischetti (18’st. Spagnolo)all. Gonzalo Quesadaarb: Mathieu Raynal (FFR)gdl: Chris Busby (IRFU); Morné Ferreira (SARU)TMO: Joy Neville (IRFU)Cartellini: nessunoCalciatori: Garbisi (4/5); Costelow (1/1); Page-Relo (1/1); I.Lloyd (2/2)Player of the match: Juan Ignacio Brex (ITA)Note: 74500 spettatori, sostituzione temporanea 30’-40’ pt. Nicotera-Lucchesi per HIA

Italia | 16/03/2024