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Italrugby, Quesada: “Il Galles ha giocato alla pari con tutti gli avversari”

Roma – Annunciata la formazione dell’Italia che affronterà il Galles sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) al Principality Stadium di Cardiff, partita valida per la quinta ed ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024. “Sabato ci attenderà una partita molto difficile. Saremo a Cardiff – ha esordito Gonzalo Quesada nell’incontro stampa odierno - in uno stadio pieno, con un Galles affamato di punti che vuole vincere e che saluterà uno dei suoi più grandi giocatori degli ultimi anni: George North. Dobbiamo fare attenzione, anche perché loro in tutte le partite o quasi hanno sempre avuto la possibilità di giocare alla pari con gli avversari: in particolare nel secondo tempo con la Scozia e nella prima ora delle battaglie contro Inghilterra e Galles. Quindi le sconfitte che sono arrivate non sono proprio così negative e i tre punti raccolti sono lì a testimoniarlo. La pressione sarà su entrambe le squadre”. Sulla settimana post vittoria contro la Scozia ha affermato: “Sono arrivati a tutti tanti messaggi da tutte le parti e devo dire di essere anche contento di questa cosa. Abbiamo festeggiato nelle ore successive alla gara, ma poi è tornato subito il campo al centro di tutto". Sull’assenza di Capuozzo “Ange si è fatto male in occasione di una meta scozzese nel primo tempo. Ha giocato più di metà della partita con contro la Scozia con la frattura del terzo dito della mano sinistra. Ha giocato più di 60 minuti splendidi considerando le sue condizioni. In settimana ha provato con delle protezioni speciali ad allenarsi, ma dopo poco tempo ci siamo resi conto che sarebbe stato impossibile averlo a disposizione”. Sulla scelta di schierare Varney titolare: “I tre mediani di mischia che ho a disposizione hanno tutti, seppur con un profilo diverso, un livello alto con caratteristiche che mi piacciono. Varney domani partirà titolare contro il Galles, come ha fatto Page-Relo contro la Francia: ha le caratteristiche giuste per iniziare questa partita. E poi Page-Relo è anche un calciatore e nell’ultima mezz’ora questa potrebbe essere un’opzione in più anche rispetto a Garbisi” ha concluso Quesada.

Italia | 14/03/2024

Italrugby, il XV per la sfida al Galles

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) affronterà il Galles al Principality Stadium di Cardiff nel quinto ed ultimo turno del Guinness Sei Nazioni 2024, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su TV8. Sarà il confronto numero 33 tra le due squadre, il diciottesimo giocato in Galles e il sedicesimo a Cardiff, con l’ultimo precedente nella capitale gallese che sorride agli Azzurri. Direzione di gara affidata al francese Mathieu Raynal. Triangolo allargato inedito formato da Pani – al rientro nel XV titolare dopo le prime due giornate del Sei Nazioni – Lynagh e Ioane. Coppia di centri confermata con Brex e Menoncello, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Paolo Garbisi e Varney, quest’ultimo in meta contro la Scozia nel turno precedente vinto dall’Italia per 31-29. In terza linea Lorenzo Cannone torna a vestire la maglia numero 8 con capitan Lamaro e Negri a completare il reparto delle terze linee. In seconda linea Niccolò Cannone e Ruzza, mentre in prima linea confermati Ferrari, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Lucchesi, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Vintcent, Zuliani, Page-Relo e Marin. Mancherà Ange Capuzzo: l’estremo italiano, dopo aver effettuato esami strumentali nella settimana post match giocato contro la Scozia, ha riportato una frattura della falange intermedia del terzo dito della mano sinistra che non gli consentirà di essere a disposizione per la partita contro il Galles. Non partiranno con la squadra anche Canali, Ceccarelli, Gesi, Izekor, Mori. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Lorenzo PANI (Zebre Parma, 7 caps) 14 Louis LYNAGH (Harlequins, 1 cap) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 34 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 16 caps) 11 Monty IOANE (Lione 29 caps) 10 Paolo GARBISI (Tolone, 35 caps) 9 Stephen VARNEY (Gloucester, 28 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 18 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 37 caps) – cap 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 54 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 53 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 40 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 52 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 22 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 40 caps) A disposizione 16 Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 21 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 4 caps) 18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 20 caps) 19 Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 7 caps) 20 Ross VINTCENT (Exeter, 3 caps) 21 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 20 caps) 22 Martin PAGE-RELO (Lione, 7 caps) 23 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 8 caps)

Italia | 14/03/2024

Galles-Italia, la magia di Capuozzo, la meta di Padovani: “Un momento incredibile, ma costruito nel tempo”

Una partita indimenticabile, e una meta che resterà nella storia del rugby italiano: Galles-Italia del 2022 è stata decisa dalla marcatura a tempo scaduto di Edoardo Padovani dopo una magia di Ange Capuozzo, ma il trequarti azzurro e del Benetton era stato decisivo già prima, mettendo a segno due calci pesantissimi da metà campo che avevano tenuto gli Azzurri attaccati alla partita. Proprio Padovani ha ricordato quei momenti incredibili: “Penso che l’emozione di quel ricordo non cambierà mai. Quello che è successo quel giorno è ancora difficile da descrivere a parole”. Si entra sempre in campo per vincere, ma quel giorno la squadra sembrava avere qualcosa di più del Galles. Come si arrivò a quella partita? “Già dal mattino si respirava un’aria particolare, come se percepissimo che quello poteva essere davvero il giorno giusto per vincere. Avevamo la percezione di poter fare qualcosa di speciale. Arrivavamo da un Sei Nazioni un po’ complicato, tra alti e bassi. In Irlanda avevamo giocato una partita proibitiva in 15 contro 13 ma senza mai mollare, poi contro la Scozia abbiamo fatto un bel secondo tempo dopo aver sbagliato tanto nel primo, e quella reazione ci aveva fatto capire che giocando così avremmo potuto farcela. C’erano già stati dei segnali, e la vittoria contro il Galles non è arrivata a caso ma dopo un percorso di crescita”. Cosa hai provato durante quei secondi, dalla partenza di Capuozzo alla meta? “Ange aveva già provato una giocata simile 10 minuti prima. Io avevo ricevuto un calcio e avevo servito Ange, che dopo la prima accelerazione era ‘tornato’ verso di me, quindi avevo in mente il tipo di movimento che avrebbe fatto e sapevo quindi quale linea di corsa avrei dovuto prendere per un eventuale sostegno. Il suo guizzo ovviamente è stato decisivo per la meta, io sono riuscito a capire subito dove poteva andare lui e seguirlo”. Dopo la meta cosa è successo? “Non ho capito più niente (ride, ndr). Ma infatti riguardando le immagini si vede che quando schiaccio inizialmente non esulto da quanto sono incredulo, tant’è che quando Monty Ioane viene ad abbracciarmi mi dice ‘Ma ce l’hanno annullata?’. Ero già sotto shock (ride, ndr), e poi avevo paura ci fosse ancora tempo per giocare, avevamo già perso delle partite così. Per fortuna invece è andato tutto bene”. Molti ricordano principalmente la meta, ma quel giorno tu avevi giocato una grande partita, sia lavorando in difesa sia mettendo dentro 2 calci importanti. “Anche per quello è stata una partita speciale per me. In quel periodo avevo lavorato molto sui calci dalla distanza e il lavoro alla fine ha pagato. È stata una doppia soddisfazione, non solo per il successo ma perché personalmente tutto quello per cui avevo lavorato mi aveva portato lì”. La scelta di piazzare da tutte le posizioni fu presa già da prima quindi? “Sì, era nel piano di gioco. Ci eravamo detti di provarci sempre, e alla fine è stata la scelta giusta” In quel Sei Nazioni ci fu una partita molto particolare, con l’Italia che rimase in 13 a Dublino contro l’Irlanda, giocando con grande coraggio nonostante la situazione proibitiva. “Sì, forse quello fu davvero il momento della svolta. Quel giorno difendemmo davvero col cuore e con l’anima, fu parte integrante del percorso che ci ha portato poi a vincere in Galles. Sapevamo che giocare in 13 contro 15 a Dublino con l’Irlanda avrebbe voluto dire non vedere mai più il pallone, ma in qualche modo avremmo dovuto comunque difendere, e quella partita ci ha dato grandi spunti per poi lavorare in seguito”. Questo gruppo può ripetere il successo di due anni fa? È ancora più forte? “Lo vedo molto maturato rispetto a due anni fa, molto più consapevole dei propri mezzi. Un gruppo così si merita queste soddisfazioni e ancora di più. I ragazzi hanno dimostrato di poter lottare contro chiunque in questo torneo. Al di là della vittoria, anche contro Inghilterra e Francia i ragazzi hanno dimostrato di poter essere competitivi per 80 minuti. E anche con l’Irlanda, nonostante il punteggio, alla fine la difesa non ha mai mollato e nonostante il poco possesso è riuscita a rimanere lucida fino alla fine”.

Italia | 13/03/2024

Galles, il XV per la sfida all’Italia

Cardiff – Warren Gatland, Capo Allenatore del Galles, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Italia sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) al Principality Stadium di Cardiff, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su Cielo. Galles15 Cameron Winnett (Cardiff Rugby – 4 caps)14 Josh Adams (Cardiff Rugby – 58 caps)13 George North (Ospreys – 120 caps)12 Nick Tompkins (Saracens – 35 caps)11 Rio Dyer (Dragons – 18 caps)10 Sam Costelow (Scarlets – 11 caps)9 Tomos Williams (Cardiff Rugby – 57 caps)8. Aaron Wainwright (Dragons – 47 caps)7 Tommy Reffell (Leicester Tigers – 17 caps)6 Alex Mann (Cardiff Rugby – 4 caps)5 Adam Beard (Ospreys – 55 caps)4 Dafydd Jenkins (Exeter Chiefs – 16 caps) – Capitano3 Dillon Lewis (Harlequins – 56 caps)2 Elliot Dee (Dragons – 50 caps)1 Gareth Thomas (Ospreys – 29 caps) A disposizione16 Evan Lloyd (Cardiff Rugby – 1 cap)17 Kemsley Mathias (Scarlets – 1 cap)18 Harri O’Connor (Scarlets – uncapped)19 Will Rowlands (Racing 92 – 32 caps)20 Mackenzie Martin (Cardiff Rugby – 2 caps)21 Kieran Hardy (Scarlets – 20 caps)22 Ioan Lloyd (Scarlets – 6 caps)23 Mason Grady (Cardiff Rugby – 10 caps)

Italia | 13/03/2024

Italrugby, Page-Relo: “La mentalità di questo gruppo uno degli aspetti importanti”

Roma – Prosegue la marcia di avvicinamento della Nazionale Italiana Rugby Maschile verso il match contro il Galles in calendario al Principality Stadium di Cardiff sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) valido per la quinta giornata del Guinness Sei Nazioni che chiuderà l’edizione 2024 del torneo, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e TV8. Giornata tra campo e palestra per gli Azzurri che, dopo la giornata di attività di recupero e riunioni, tornano al lavoro presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, quartier generale dell’Italia durante il Guinness Sei Nazioni 2024. “Contro la Scozia abbiamo mostrato una grande prestazione. Siamo stati bravi in attacco – ha dichiarato Martin Page-Relo nell’incontro stampa odierno – e solidi in difesa. La mentalità che ha questa squadra è uno degli aspetti importanti: siamo stati in svantaggio ma non abbiamo mai mollato”. “Cerco di dare sempre del mio meglio al servizio della squadra. Sono contento per il calcio per Nacho ma sono ancor più felice per il risultato che abbiamo raggiunto come squadra. Questo gruppo è speciale e c’è tanta armonia anche fuori dal campo. Un gruppo unito sa raggiungere risultati importanti nel rettangolo di gioco”. “I miei idoli? Sicuramente mi ispiro a Aaron Smith. E’ un giocatore che ho sempre ammirato. Al di là delle aspettative personali l’obiettivo resta la prossima partita in Galles cercando di conquistare un nuovo risultato importante” ha sottolineato il mediano di mischia azzurro. Questa la lista aggiornata degli atleti convocati: Piloni Pietro CECCARELLI (Perpignan, 32 caps) Simone FERRARI (Benetton Rugby, 52 caps) Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 40 caps) Marco RICCIONI (Saracens, 26 caps) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 4 caps) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 20 caps) Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 21 caps) Luca BIGI (Zebre Parma, 48 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 22 caps) Seconde Linee Matteo CANALI (Zebre Parma, esordiente) Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 40 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 53 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 7 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 18 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 2 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 2 caps) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 37 caps)  Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 54 caps) Ross VINTCENT (Exeter, 3 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 20 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 8 caps) Martin PAGE-RELO (Lione, 7 caps) Stephen VARNEY (Gloucester, 28 caps) Mediani di Apertura Paolo GARBISI (Tolone, 35 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 8 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 34 caps) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 16 caps) Federico MORI (Bayonne, 17 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 19 caps) Monty IOANE (Lione 29 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Louis LYNAGH (Harlequins, 1 cap) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 7 caps)

Italia | 12/03/2024

Italia, Fischetti: “Col Galles piedi per terra, non ci sentiamo favoriti”

Dopo la grande vittoria contro la Scozia, l’Italia si è subito rimessa in carreggiata: c’è da preparare l’ultima partita del Sei Nazioni 2024, a Cardiff contro il Galles, per provare a chiudere in bellezza un Torneo che ha dato grandissime soddisfazioni agli Azzurri. Come spiega Danilo Fischetti, pilone sinistro dell’Italia e delle Zebre, il difficile viene adesso. Bisognerà confermarsi in uno stadio caldissimo e contro una squadra che ha bisogno di vincere per non chiudere senza vittorie: “Dobbiamo pensare soltanto a noi adesso. Nessuno si è ‘seduto’ dopo la vittoria con la Scozia, anzi, siamo tutti motivati a fare ancora di più per ottenere un altro risultato. Credo che la pressione sia più dalla nostra parte, perché dobbiamo confermarci, ma la vittoria contro la Scozia non è arrivata a caso. È stata frutto di un percorso”. La chiave del match è stata l’aver continuato a giocare anche sotto nel punteggio (prima 3-14, poi 10-22). Cosa è successo in quei momenti? “Sapevamo che la partita sarebbe stata ancora molto lunga e avevamo tutto il tempo di ritornare in partita. Noi eravamo sicuri delle nostre potenzialità e del lavoro che avevamo fatto in settimana. Ci siamo detti semplicemente di continuare a giocare come sapevamo e di correggere le cose che non stavano funzionando: ad esempio, eravamo un po’ troppo stretti sul punto d’incontro. La Scozia è stata bravissima a sfruttare le occasioni che ha avuto, ma comunque ci sono state 2 mete nate da degli episodi più che da una nostra sofferenza in difesa. La Scozia è la squadra che fa più offload, ha dei giocatori in grado di controllare anche dei palloni difficili com’è successo nella prima meta, e questo garantisce loro una grande continuità in attacco. Nonostante la difficoltà, però, siamo sempre stati in controllo, e questo ci ha permesso di restare attaccati alla partita”. Sia in svantaggio sia quando poi siete passati in vantaggio, avete continuato a giocare come se la partita fosse 0-0. Quanto ha contato questo atteggiamento? “È un po’ la nostra forza. Sapevamo di essere una squadra completa che può passare tanto tempo a difendere ma che può anche essere pericolosa in attacco, con delle qualità che ci permettono di portare a casa dei punti decisivi. È importante saper fare entrambe le cose: sia giocare il nostro rugby indipendentemente dal risultato, sia adattarsi a quelli che sono i momenti chiave della partita, quindi sapere quando giocare, quando calciare, quando fare una determinata cosa. In questo senso Gonzalo (Quesada, ndr) ci sta dando una grande mano”. Se la Scozia avesse vinto a Roma oggi avrebbe possibilità di vincere il Sei Nazioni battendo l’Irlanda: questo fa capire la portata della vostra vittoria… “Certo, in questo momento la Scozia è una delle squadre più forti del mondo. Hanno un attacco di grandissima qualità con dei giocatori chiave con Russell e Van der Merwe che possono fare la differenza, e poi sono completi anche in difesa. Potevano davvero vincere il Sei Nazioni, quindi batterli è qualcosa di importante”. Com’è stato giocare di fronte a 70mila persone, con 55mila tifosi italiani scatenati? “Bellissimo, è stata una di quelle giornate che vorrei rivivere ogni volta che scendo in campo. Chiaramente mentre giochi sei abbastanza ‘in bolla’, quindi non percepisci molto, ma quando al 60’ sono uscito invece ho davvero sentito tutto il tifo che arrivava dagli spalti. Come ho vissuto il finale? In generale quando esco vivo malissimo le partite (ride, ndr), le subisco al 100%, non sto mai fermo e non riesco a stare seduto. Diciamo che faccio molto casino (ride, ndr)”. L’Italia ha sempre avuto il problema della continuità. A delle grandi partite sono spesso seguite delle prestazioni non all’altezza: questa volta non è successo. Cosa è cambiato? “Vero, non sempre dopo una bella partita stiamo riusciti a proporre una prestazione dello stesso livello della precedente, ma se guardiamo il Sei Nazioni di quest’anno siamo cresciuti tanto sotto questo aspetto. Con l’Inghilterra abbiamo fatto una buona partita ottenendo un punto di bonus, con l’Irlanda alla fine non è andata così male: certo, un 36-0 brucia sempre, ma a livello difensivo abbiamo fatto una prova importante, la difesa non ha ceduto nonostante il pochissimo possesso, soprattutto considerando la forza dell’avversario. Poi con la Francia siamo andati a pochi millimetri dalla vittoria, per poi battere la Scozia: questo dimostra quanto siamo cresciuti da questo punto di vista. Volendo non considerare l’Irlanda, sono comunque 3 partite su 4 di grande livello”. Contro il Galles inciderà più la pressione che avranno loro di dover vincere per forza o quella che avrete voi di dovervi confermare ancora di più? “Noi dobbiamo restare con i piedi per terra e concentrarci su quello che dobbiamo fare, non ci sentiamo assolutamente favoriti perché sappiamo quanto i 70mila del Principality Stadium saranno una grande spinta per loro. Stiamo studiando il Galles, sappiamo che abbiamo delle possibilità importanti, ma intanto dobbiamo costruire la nostra prestazione: se riusciremo a fare la prestazione che abbiamo in mente, il risultato sarà poi una conseguenza. Della pressione che possono avere i gallesi in questo momento non deve interessarci, perché quella c’è anche su di noi: dopo aver pareggiato in Francia e aver battuto la Scozia la pressione su di noi forse è ancora maggiore”.

Italia | 12/03/2024

Guinness Six Nations, la conferenza stampa allo Stadio Olimpico di coach Quesada e Capitan Lamaro dopo la vittoria sulla Scozia

(Photo by Federugby/Federugby via Getty Images) Roma – Sereni, felici, ma con pensieri e parole già proiettate sul turno finale di un Torneo che sabato prossimo a Cardiff potrebbe scrivere un’altra pagina da ricordare per il rugby italiano: Gonzalo Quesada e Mitch Lamaro si presentano così ai giornalisti nella sala stampa di uno Stadio Olimpico che esternamente continua a ospitare una festa per migliaia di tifosi arrivati da tutto il Paese. Gonzalo Quesada, head-coach Italia, sulla trasformazione della mentalità in un tempo così limitato dal suo incarico. “Il merito più grande è dei ragazzi, e di tutto lo staff. Lavoriamo molto, ho passato settimane a convincere i giocatori del loro potenziale, io non ho trasformato niente. Abbiamo vinto contro una squadra forte, arrivata qui ancora in corsa per giocarsi il successo nel Torneo, e lo abbiamo fatto con un’ottima disciplina difensiva, con tanto cuore e tanto coraggio, ma anche e soprattutto con un gioco strutturato, gestendo bene le scelte nelle zone del campo e a seconda del momento della partita. Stiamo mantenendo l’identità coraggiosa costruita negli ultimi tempi dalla squadra, ma allo stesso tempo strutturando il nostro gioco con elementi nuovi. Come allenatore sono naturalmente felicissimo, ma so anche che c’è ancora tanto potenziale inespresso, ed il nostro obiettivo è quello riuscire a farlo quanto prima. Trovarsi sotto 14 a 3 contro una squadra del livello della Scozia non è stato facile ma non abbiamo mollato mai niente continuando a credere di poterci costruire la nostra partita fino in fondo. Vedere le lacrime di giocatori e staff è stato qualcosa di molto profondo, dobbiamo fare ancora di più per consolidare conquiste come questa”. Michele Lamaro, Capitano Italia, sulle 24 fasi difensive nell’ultimo possesso scozzese: “Nel 2013 – ultima vittoria interna degli Azzurri nel Torneo, ndr – avevo 14 anni ed ero allo stadio a festeggiare con tutta la gente. Devo dire che dal campo quelle fasi sembravano di più, di sicuro aver difeso così lungamente senza commettere un fallo è qualcosa di incredibile, che deve renderci particolarmente orgogliosi per il lavoro fatto”. GQ sul cambio di inerzia del match nel secondo tempo: “Il segreto per noi dello staff è poter contare su un gruppo di giocatori pazzi, il cui caso più preoccupante è proprio quello del Capitano. Il livello di impegno è incredibile, stiamo lavorando a qualcosa di complesso e di lungo da costruire, un’identità ed una firma italiana sul nostro gioco, un progetto collettivo, che coinvolge pienamente chi gioca e tutto lo staff. Però ripeto, io non ho trasformato niente, la Federazione, le Franchigie e tutti i Club che ho visitato sento che stanno condividendo un obiettivo comune sentendosi parte di questo progetto, sta a tutti noi lavorare restando focalizzati su questo, a partire dalla settimana prossima in Galles, dove non intendiamo lasciare nulla di intentato per centrare un altro traguardo importantissimo”. ML sullo stato d’animo della squadra nell’arco di tutta la partita: “Abbiamo lavorato tanto negli ultimi anni sulla capacità di restare agganciati alla partita anche quando le situazioni non sono quelle sperate. La differenza alla fine la fa sempre il livello con cui ci si prepara a questo tipo di partite, la tenuta di testa, e noi oggi eravamo con la testa giusta fino alla fine della gara”. GQ sul fattore-chiave del match: “Contro la Scozia è stato difficile scegliere la squadra, le opzioni sono per nostra fortuna tante e quando sono entrati i cambi questo si è dimostrato pienamente. Dalla prima riunione coi ragazzi a Verona siamo usciti con dei lavori di gruppo e con l’identificazione dei focus del nostro percorso, stiamo rispettando quanto ci siamo impegnati a fare e questo è per tutti noi un segnale molto forte sul piano della consapevolezza”.  GQ su Garbisi ed il nuovo incidente sul tee al momento del primo calcio: “Intanto va detto che almeno oggi lo stadio era aperto, perché farla cadere in uno stadio chiuso è davvero da record mondiale. Paolo è un leader vero, il suo sorriso dopo la trasformazione che sembrava la replica di quella di Lille è emblematica della forza del suo carattere. Se considerate come ha gestito al piede alcune situazioni, prendendo spesso decisioni meno comode di quello che avrebbe potuto, questo dà la misura del giocatore e della persona, per noi un punto di riferimento vero”. ML sulla continuità del rendimento della squadra: “È presto per dire a che punto siamo, il match col Galles potrà darci risposte importanti su questo. Stasera festeggiamo di sicuro, però è sempre quello che si fa domani a determinare la consistenza di una squadra, non il passato da celebrare, e il nostro domani ora è la strada verso Cardiff”.

Italia | 09/03/2024

Guinness Six Nations, l’Italia batte 31 a 29 la Scozia davanti ad uno Stadio Olimpico gremito

Roma – L’Italia di Gonzalo Quesada scrive una delle pagine più belle nella storia del rugby italiano superando una Scozia durissima per 31 a 29 al termine di un match ruvido, fisico, giocato a ritmi elevati per tutti gli 80 minuti di fronte ad uno Stadio Olimpico mai così pieno di gente e di passione vera. Dopo la prima frazione chiusa sotto per 16 a 22, con gli scozzesi efficaci nel breakdown e nell’uno-contro-uno, nel secondo tempo gli Azzurri tornano in campo motivatissimi, più performanti in fase di conquista e nelle letture difensive, arrivando a costruire un +9 che nel finale al cardiopalma ha garantito la vittoria tenendo a distanza il ritorno degli HIghlanders. Di Brex,  Lynagh e Varney le marcature pesanti italiane, mentre Garbisi firmava un eloquente 5 su 6 dalla piazzola, splendida risposta all’incredibile epilogo di Lille. Dopo 9 anni l'Italia torna a battere la Scozia: all'Olimpico gli Azzurri si impongono 31-29 con una grandissima rimonta. Dopo aver subito 2 mete nei primi 11 minuti la squadra di Quesada ha reagito alla grande, restando sempre attaccata alla partita e poi ribaltando il risultato con un secondo tempo strepitoso, e soprattutto con una grande difesa che a tempo scaduto ha tenuto per oltre 20 fasi l'assalto finale scozzese. Fondamentale anche la disciplina: solo 5 falli contro i 12 scozzesi. Italia a segno con Brex, Lynagh e Varney, 3 piazzati e 2 trasformazioni di Garbisi e un piazzato di Page-Relo. La cronaca di Italia-Scozia L'Italia parte bene, va subito a mettere pressione sul calcio d'inizio e con Menoncello conquista il tenuto che vale il 3-0 di Paolo Garbisi. La Scozia risponde attaccando per linee dirette, con Huw Jones e Dempsey tra i più attivi, poi un rimpallo favorisce la corsa di Kinghorn sul lato destro: offload per Russell che tiene il pallone con un numero da giocoliere e innesca l'azione della squadra di Townsend. Redpath arriva corto, poi Zander Fagerson trova la marcatura del 3-7 con trasformazione di Russell. Gli ospiti insistono e innescano spesso Van der Merwe sul lato sinistro, Menoncello lo ferma con un gran placcaggio, ma Horne e Russell cambiano subito fronte di gioco, si propone Kinghorn che serve a Steyn la meta del 3-14. Nel momento più difficile l'Italia ha una grande reazione. Rimessa laterale vinta bene nei 22 scozzesi, Nicotera esce palla in mano e serve Page-Relo, che con uno splendido grubber buca la difesa scozzese e lancia la corsa di Brex, che marca in mezzo ai pali. Garbisi trasforma per il 10-14. Una Scozia battagliera nel punto d'incontro si riporta a +7 col piede di Russell, poi al 28' va a segno per la terza meta con Pierre Schoeman, sugli sviluppi di una maul: il merito principale è ancora di Russell, che trova il 50:22 che riporta gli scozzesi in attacco, poi la maul fa il resto fino alla marcatura del pilone sinistro. L'Italia risponde col piede di Garbisi per il 13-22, poi Brex fa un miracolo su Christie lanciato in meta. A un minuto dalla fine Page-Relo riporta gli Azzurri sotto il break, poi la squadra di Quesada sfiora il vantaggio con un Lynagh e Capuozzo: il primo intercetta un passaggio sbagliato da Russell e calcia poi il pallone nei 22 avversari, il secondo lo raccoglie ma viene tenuto alto da Van der Merwe sulla linea di meta. Nel secondo tempo la Scozia comincia a mille: Huw Jones trova il buco all'altezza dei 10 metri e trova il sostegno di Horne per la meta, che però viene annullata per un intervento senza palla di Schoeman su Vintcent. La squadra di Quesada reagisce: Ioane si accende e semina due avversari, poi Garbisi trova un calcetto splendido per la corsa di Lynagh, che marca la meta del 21-22. Il mediano azzurro colpisce il palo sulla trasformazione e la Scozia resta davanti. Il match si fa più confuso, la tensione fa aumentare gli errori in mezzo al campo da parte di entrambe le squadre. Quesada fa i primi cambi al 50' con Zilocchi, Lucchesi e Varney, la mischia tiene bene e conquista anche un calcio di punizione che riporta l'Italia in attacco, poi al 57' Vintcent apre la difesa scozzese e viene placcato a un passo dalla linea di meta: gli Azzurri non si scompongono, muovono pazientemente il pallone e marcano con Stephen Varney. Garbisi trasforma per il 28-22. La reazione scozzese è affidata a Kinghorn, che si propone più volte in aggiunta alla linea dei trequarti per creare la superiorità numerica. Al 66' sembra trovare lo spazio ma Menoncello lo ferma con un gran placcaggio che gli fa perdere il pallone. Ci prova poi Van der Merwe, servito ancora da Kinghorn e placcato da Capuozzo. Dopo una grande prova difensiva, l'Italia risponde e conquista un altro calcio di punizione: Garbisi è preciso e segna il 31-22 a 7 minuti dal termine. La Scozia si getta all'assalto, rinuncia a un calcio piazzabile e cerca il bersaglio grosso, trovando al 78' con la carica di Skinner dopo una serie di raccogli e vai. Russell trasforma per il 31-29. Il finale è tesissimo: l'assalto della Scozia dura oltre 20 fasi, ma l'Italia regge con grandissimo coraggio, arretra ma non crolla mai, e alla fine riconquista il pallone che vale la vittoria. Dopo 9 anni, l'Italia torna a battere la Scozia. All'Olimpico finisce 31-29. Roma, Stadio Olimpico - sabato 9 marzo 2024 | kick-off ore 15:15Guinness Six Nations, IV giornataITALIA v SCOZIA 31-29 (p.t. 16-22)Marcatori: PT 1’ c.p. Garbisi (3-0); 6’ m. Fagerson, t. Russell (3-7); 11’ m. Steyn, t. Russell (3-14); 14’ m. Brex, t. Garbisi (10-14); 24’ Russell (10-17); 28’ m. Schoeman, n.t. (10-22); 34’ c.p. Garbisi (13-22); 39’ c.p. Page-Relo (16-22). ST 44’ m. Lynagh, n.t. (21-22); 58’ m. Varney, t. Garbisi (28-22); 73’ c.p. Garbisi (31-22); 79’ m. Skinner, t. Russell (31-29)Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh (70’ Federico Mori), 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello (79’ Leonardo Marin), 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo (50’ Stephen Varney), 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri (58’ Lorenzo Cannone), 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone (72’ Andrea Zambonin), 3 Simone Ferrari (50’ Giosuè Zilocchi), 2 Giacomo Nicotera (50’ Gianmarco Lucchesi), 1 Danilo Fischetti (58’ Mirco Spagnolo)Head Coach: Gonzalo QuesadaScozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne (58’ Ali Price), 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (70’ Jamie Ritchie) (cc), 6 Andy Christie ((58’ Matt Fagerson), 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist (69’ Sam Skinner), 3 Zander Fagerson (69’ Millar-Mills), 2 George Turner (58’ Ewan Ashman), 1 Pierre Schoeman (58’ Alec Hepburn)Head Coach: Gregor TownsendArbitro: Angus Gardner (RA)Assistenti: Karl Dickson e Adam Leal (RFU)TMO: Marius van der Westhuizen (SARU)Cartellini: Calciatori: Garbisi (ITA) 5/6; Russell (SCO) 4/5; Page-Relo 1/1Player of the Match: Juan Ignacio Brex (ITA)Note: giornata soleggiata, terreno di gioco in perfette condizioni, , presente in tribuna la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Spettatori 69.800

Italia | 09/03/2024

Confermato il calendario del Guinness Sei Nazioni Maschile 2025

L'Italia debutta in Scozia, l'8 febbraio prima a Roma con il Galles Il calendario dei match del 2025 Guinness Sei Nazioni è stato confermato, consentendo ora ai sostenitori di assicurarsi i biglietti per il prossimo Campionato che inizierà a Parigi sotto le luci del venerdì sera del 31 gennaio, con la Francia che farà ritorno allo Stade de France per ospitare il Galles.Il primo turno di incontri, tanto atteso dai tifosi, vedrà la Scozia ospitare l'Italia e l'Inghilterra viaggiare a Dublino per affrontare l'Irlanda, entrambe le partite in programma per sabato 1 febbraio.Cinque imprevedibili e avvincenti turni di intrattenimento sportivo d'elite culmineranno con il Super Sabato il 15 marzo, con tre incontri consecutivi che potrebbero decidere il titolo del 2025. L'Italia ospiterà l'Irlanda nella prima partita della giornata, seguita da una delle più grandi rivalità dello sport, il Galles contro l'Inghilterra a Cardiff, prima di concludersi a Parigi con la partita tra Francia e Scozia.Il Guinness Sei Nazioni maschile è un punto fermo nel calendario dei sostenitori ogni singolo anno e continua a coinvolgere sempre più appassionati. Nel 2023, solo la copertura televisiva ha attirato 130 milioni di tifosi che si sintonizzavano per seguire lo svolgersi degli eventi, un aumento di +2,0 milioni rispetto all'anno precedente. Nel 2024, il Campionato è trasmesso in 190 mercati internazionali e si prevede di evidenziare una continua crescita dell’audience.Per quanto riguarda quest'anno, il Torneo del 2025 vedrà la BBC e ITV condividere la copertura nel Regno Unito, mentre S4C offrirà opzioni in lingua gallese. France Télévisions sarà la casa del Campionato per i tifosi francesi, RTE e Virgin Media copriranno nuovamente le partite in Irlanda. In Italia, Sky Italia continuerà la propria copertura del Torneo nel 2025.  Commentando le partite del Guinness Sei Nazioni 2025, Tom Harrison, CEO del Six Nations Rugby, ha dichiarato: "Il Guinness Men’s Six Nations è un appuntamento fisso ogni anno, offrendo spettacoli di grande successo per i fan di tutto il mondo. Il Torneo non delude mai nell'offrire emozioni imprevedibili ed esperienze attese dai fan e poi apprezzate. L'annuncio dei prossimi match è sempre atteso con grande interesse dai tifosi, e con i biglietti ora disponibili per i match del 2025, insieme a una copertura televisiva estesa delle partite, i fan possono già iniziare ad anticipare ciò che li attende, mentre si svolgono i restanti round del Torneo di quest’anno.  Per informazioni sul Guinness Men’s Six Nations del 2025 e su come assicurarsi i biglietti, visita www.sixnationsrugby.com/it Calendario Guinness Sei Nazioni 2025 - tutti gli orari sono espressi nel fuso italiano I giornata31.01.25 – ore 21.15Francia v Galles01.02.25 – ore 15.15Scozia v Italiaore 17.45Irlanda v Inghilterra  II giornata08.02.25 – ore 15.15Italia v Galles ore 17.45Inghilterra v Francia09.02.25 - ore 16.00 Scozia v Irlanda III giornata22.02.25 – ore 15.15Galles v Irlandaore 17.45Inghilterra v Scozia 23.02.25 - ore 16.00Italia v Francia  IV giornata08.03.25 – ore 15.15Irlanda v Francia ore 17.45Scozia v Galles09.03.25 – ore 16.00Inghilterra v Italia  V giornata15.03.25 – ore 15.15Italia v Irlandaore 17.45Galles v Inghilterra ore 21.00Francia v Scozia

Italia | 09/03/2024

Sei Nazioni 2024: la presentazione di Italia-Scozia

Il Sei Nazioni 2024 entra nella fase decisiva: 2 partite in 7 giorni decideranno il destino delle formazioni impegnate, sancendo la positività o la negatività della loro campagna primaverile. Contro la Scozia, in un Olimpico sold out, l’Italia è chiamata a confermare la bella prova di Lille e a dare continuità alle sue prestazioni. Di fronte c’è una squadra che può ancora vincere il Sei Nazioni, ma per farlo deve tornare da Roma con 5 punti. È il giorno di Italia-Scozia, calcio d’inizio alle 15.15 di sabato, diretta Sky Sport Uno, Cielo e NOW. Come arriva l’Italia Tra la delusione per la vittoria sfiorata e la soddisfazione per un risultato storico, l’Italia arriva al match con tanta voglia di confermarsi dopo il pari con la Francia. Quella dell’Olimpico sarà una prova di maturità per gli Azzurri, che hanno bisogno di più prestazioni consecutive di livello per poter fare il salto di qualità. Sarebbe fondamentale portare a casa altri punti e provare ad arrivare alla sfida di Cardiff con un vantaggio, psicologico e di classifica, nei confronti del Galles (appaiato all’Italia a 3 punti) e fare in modo che tutta la pressione sia su di loro. Quesada ritrova elementi importantissimi come Negri e Lorenzo Cannone (che parte dalla panchina) e lancia Lynagh dal primo minuto, provando a sparigliare un po’ le carte e a togliere riferimenti a una Scozia ormai ben rodata. Come arriva la Scozia Il Sei Nazioni 2024 degli scozzesi finora è stato sicuramente positivo, pur con qualche ombra: il punto di bonus mancato col Galles, al quale gli scozzesi hanno concesso una rimonta insperata riuscendo a vincere di un soffio, e il controverso finale del match perso con la Francia hanno compromesso il cammino verso un titolo che manca dal 1999 (quando si chiamava ancora “Cinque Nazioni”). Per la squadra di Townsend (seconda a 9 punti, con l’Irlanda prima a 15) è l’ultima chiamata: deve vincere col bonus e poi sperare che l’Irlanda non faccia altrettanto contro l’Inghilterra, per poi provare a giocarsi tutto con gli irlandesi all’ultima giornata. Per farlo, però, servirà una grande prestazione contro un’Italia che ha dimostrato grande solidità difensiva e che non sarà facile da superare. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia La sfida tra Italia e Scozia di sabato 9 marzo alle 15.15 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno (canale 201), in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e in streaming su NOW e Cielotv.it. Ampio pre-partita a partire dalle 14.30. L’arbitro del match sarà l’australiano Angus Gardner, gli assistenti saranno gli inglesi Karl Dickson e Adam Leal. Al TMO il sudafricano Marius van der Westhuizen (Sudafrica). Le formazioni di Italia-Scozia Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe

Italia | 09/03/2024