©2023 Federazione Italiana Rugby

Featured

Sei Nazioni femminile: Italia beffata nel finale, il Galles passa 22-20

Il Galles rompe un digiuno di vittorie che durava da un anno e batte l’Italia 22-20 al Principality Stadium di Cardiff: Azzurre beffate dalla meta di Tuipulotu al 78′ dopo una grande rimonta firmata dalle mete di Granzotto e Stevanin nella ripresa. L’Italia evita l’ultimo posto grazie al punto di bonus difensivo che le consente di salire a quota 7 in classifica, ma resta il rimpianto per un match che a un certo punto sembrava pienamente alla portata.

La cronaca di Galles-Italia

Il Galles fissa un primo punto in mischia ordinata, con Prys che guadagna il calcio di punizione che consente alle padrone di casa di entrare per la prima volta nei 22. Il drive è avanzante, ma in qualche modo la squadra di Raineri riesce a fermalo, poi inizia una lunga serie di cariche con il numero di fasi che supera la doppia cifra: la difesa azzurra difende piantata sulla propria linea di meta e tiene bene, poi Rigoni si immola sulla carica di Phillips e le strappa il pallone quando sta per marcare. La risposta azzurra arriva nel gioco aperto. Grande azione di Muzzo sull’out sinistro, la difesa gallese concede il fallo e Rigoni porta le Azzurre nei 22 gallesi. La maul dell’Italia avanza e conquista altri due calci di punizione, poi però spreca tutto con un fallo in attacco che consente al Galles di salvarsi.

Al 15′ sono le padrone di casa a passare in vantaggio: rimessa laterale in zona d’attacco, Phillips lancia una “furba” su Butchers e riceve poi di nuovo il pallone dopo aver tagliato fuori Stefan nel 2 contro 1. Muzzo prova disperatamente a fermare la tallonatrice gallese, che però riesce a schiacciare per il 5-0, con Bevan che colpisce il palo sulla trasformazione. Sul calcio di ripresa del gioco però l’Italia risponde subito: D’Incà strappa il pallone dalle mani di Bluck e poi serve all’esterno la corsa di Vittoria Ostuni Minuzzi, che marca la meta del pareggio. Dalla piazzola Rigoni centra i pali e firma il sorpasso.

La partita è combattutissima in mezzo al campo, col Galles che prova a sfruttare la propria superiorità in mischia ma spreca tanto in rimessa laterale, e l’Italia che risponde affidandosi soprattutto agli avanzamenti di Sgorbini e al ritmo imposto da Sofia Stefan. Al 34′ il Galles sembra vicinissimo a marcare di nuovo: mischia a 5 metri avanzante, ma l’arbitra Barrett-Theron punisce il movimento irregolare di Phillips e concede il penalty all’Italia. Nel finale di primo tempo la squadra di Raineri ritorna in attacco, Rigoni buca la difesa gallese con un bel break, conquista un calcio di punizione ed è lei stessa a mandarlo in mezzo ai pali per il 5-10 con cui si chiudono i primi 40′.

La ripresa comincia con un Galles molto aggressivo: ancora un lungo multifase con le avanti, come nel primo tempo, ma questa volta è brava Prys a trovare il varco per marcare la meta del sorpasso, con la trasformazione di Bevan per il 12-10. L’Italia inizia a fare fatica in rimessa laterale, fondamentale che invece nel primo tempo aveva funzionato, poi George riporta il Galles in attacco con uno splendido 50-22. Inizia la solita serie di cariche delle padrone di casa, che conquistano il calcio di punizione del 15-10. Nel momento più difficile l’Italia trova una grandissima risposta: incrocio di Ostuni Minuzzi con Muzzo che entra nei 22, poi Stefan attacca il lato chiuso con D’Incà e poi Granzotto, che accelera e schiaccia in bandierina per il pareggio.

Al 59′ Butchers trova un gran varco sorprendendo la difesa azzurra a corto di guardie ai lati del raggruppamento, la flanker gallese poi spreca tutto con una corsa orizzontale che permette all’Italia di riposizionarsi, poi l’in avanti di Neumann chiude l’azione. Dall’altra parte un placcaggio alto della stessa Neumann su Muzzo consente alle Azzurre di andare in touche ai 5 metri: stavolta è l’Italia ad avanzare con le proprie giocatrici di mischia, al momento di allargare però Stefan sbaglia la misura del passaggio su Muzzo e l’azione sfuma. La meta però è nell’aria perché l’Italia continua a spingere e al 70′ passa in vantaggio: ancora un’altra azione al largo con Muzzo che rientra verso l’interno e assorbe tre giocatrici gallesi, Stefan è velocissima ad attaccare ancora il lato chiuso su Stevanin che marca in bandierina: 15-20 Italia a 10′ dalla fine.

Il finale è un assalto gallese: ancora un 50-22 di Lleucu George riporta le padrone di casa in attacco, le avanti ricominciano a tambureggiare fase dopo fase, l’Italia si salva con un grandissimo placcaggio di Fedrighi su Kelsey Jones ma concede un’altra mischia per un in avanti. Il pacchetto azzurro tiene, ma il Galles alla fine va oltre con la carica di Sisilia Tuipulotu che marca in mezzo ai pali per il 22-20 con trasformazione di George. Nel finale Muzzo conquista un tenuto, ma Stevanin viene punita per un placcaggio alto: il Galles vince l’ultima rimessa laterale, butta fuori il pallone e festeggia un successo importantissimo dopo un lungo periodo di crisi. L’Italia chiude a un passo dalla seconda vittoria consecutiva, ma cede 22-20.

Cardiff, Principality Stadium, 27 aprile 2024
Guinness Women’s Six Nations– V Giornata
Galles v Italia 22-20 (5-10)
Marcatori: p.t 15’ m. Phillips (5-0); 17’ m. Ostuni Minuzzi tr. Rigoni (5-7); 38’ cp. Rigoni (5-10). s.t. 3’ m. Pyrs tr. Bevan (12-10); 11’ cp. Bevan (15-10); 15’ m. Granzotto (15-15); 29’ m. Stevanin (15-20); 37 m. Tuipulotu tr. George (22-20).
Galles: Hesketh; Neumann, H.Jones (Cap); Bluck, Cox; George, Bevan (34’ st. S. Jones);  Evans, Callender, Butchers; Fleming (30’st Hopkins), John (18’ st. Williams); Tuipulotu, Phillips (21’st. K. Jones); Pyrs (27’st. Rose). A disposizione: Constable, Terry, Metcalfe
all. Ioan Cunningham
Italia: Capomaggi (11’st. Granzotto); Muzzo, D’Incà, Rigoni, Ostuni Minuzzi; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap); Sgorbini (34’st. Locatelli), Arrighetti; Duca, Tounesi (19’st. Fedrighi); Seye (1’st. Gai); Vecchini, Turani. A disposizione: Gurioli, Maris, Veronese, Madia
all. Giovanni Raineri
arb: Aimee Barrett-Theron (SARU)
gdl: Sara Cox (RFU); Chelsea Gillespie (SRU)
TMO: Rachel Horton (RA)
Cartellini: 39’st. giallo Emma Stevanin (ITA)
Calciatori: Bevan (2/3); George (1/1); Rigoni (2/4)
Player of the match: Gwenllian Pyrs (WAL)
Note: 10.592 spettatori, record per un match femminile in Galles, centesimo cap in Azzurro per Lucia Gai (ITA)

Featured

BKT United Rugby Championship: Benetton torna in zona playoff. Zebre, che peccato.

Un successo sofferto, ottenuto allo scadere, ma fondamentale per il Benetton che batte 18-14 Connacht e si riporta tra le prime 8 nella classifica di United Rugby Championship. Il match di Monigo è sembrato seguire lo stesso copione della sfida della settimana scorsa contro gli Scarlets, con una bella partenza dei biancoverdi alla quale è seguita una grande beffa nel finale. Questa volta, però, la squadra di Bortolami è riuscita a contro-rimontare quando tutto sembrava finito: ci aveva provato prima Umaga, con un drop terminato a lato di pochissimo, poi ci è riuscito Alessandro Izekor che con la sua falcata è andato via sull’out di destra e ha schiacciato in bandierina la meta che vale una vittoria pesantissima. Peccato invece per le Zebre, sconfitte 20-13 dai Dragons in una partita parsa però alla portata dei ragazzi di Roselli.

Benetton: difesa e placcaggi

Ancora una volta il player of the match è stato Nacho Brex, dopo i due premi conquistati nelle vittorie azzurre al Sei Nazioni contro Scozia e Galles. L’Italo-argentino è stato come sempre decisivo in difesa, con alcuni dei suoi tipici placcaggi “a tagliola” fondamentali per interrompere le lunghe azioni d’attacco di Connacht. Grande partita anche da parte di Toa Halafihi, con 20 placcaggi e tanto lavoro in mezzo al campo. Proprio la difesa è stata come sempre la chiave del successo che interrompe una striscia negativa di 3 sconfitte. Da rivedere ancora invece l’attacco: bene i biancoverdi durante il multifase, poi però al momento di allargare il gioco e sfruttare i pochi spazi concessi da Connacht la troppa frenesia ha impedito ai giocatori di Bortolami di chiudere prima la partita, con un paio di occasioni sprecate prima da Niccolò Cannone e poi da Menoncello.

Zebre, che peccato

Gli ultimi 20 minuti del match di Newport rappresentano un doppio rimpianto: le Zebre hanno sfiorato il pareggio, che avrebbe completato una bella rimonta, e soprattutto hanno fatto capire che la partita contro i Dragons poteva essere assolutamente portata a casa. Il bel lavoro degli avanti ha compensato le imprecisioni in mediana, anche se nel finale l’ingresso di Fusco ha reso più dinamico il gioco delle Zebre. Alla fine la meta di Hasa ha permesso alla franchigia di Parma di portare a casa un punto di bonus che ha evitato il sorpasso in classifica dei Dragons, ma resta il rimpianto di aver mancato un successo che sarebbe stato un importante viatico verso gli ottavi di Challenge Cup.

E adesso le Coppe

Domenica 7 aprile le Zebre affronteranno infatti gli Sharks, stavolta in Sudafrica, nella sfida degli ottavi di Challenge Cup. In URC, a Parma, la squadra di Roselli si era imposta 12-6, ma in terra sudafricana è dura per tutti. La possibilità di giocarsi il passaggio del turno ci sono tutte, ma servirà più calma e soprattutto meno nervosismo rispetto a quanto visto a Newport. Il giorno prima, sabato 6 aprile, il Benetton ospiterà a Treviso i Lions, battuti 15-10 nella sfida di novembre in campionato: i biancoverdi potranno quindi contare anche sulla forza di un Monigo sempre caldo, 16esimo uomo nei momenti più difficili. Sono due sfide alla portata delle franchigie italiane, che possono e devono sognare uno storico doppio accesso ai quarti di finale.

Featured

Sei Nazioni U20: Italia battuta in rimonta a Cardiff. Il Galles passa 27-15

Si chiude con una sconfitta il Sei Nazioni Under 20 dell’Italia, battuta dal Galles 27-15 all’Arms Park di Cardiff. Gli Azzurrini avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per 15-0, per poi cedere nella ripresa ai padroni di casa che trovano la seconda vittoria del loro Torneo, ma restano dietro all’Italia in classifica per differenza punti. Partita molto spezzettata che alla lunga è finita nelle mani dei gallesi, bravi a sfruttare il loro drive avanzante. La squadra di Brunello chiude al quarto posto un Sei Nazioni Under 20 comunque positivo, con due vittorie contro Francia e Scozia.

La cronaca di Galles-Italia

L’Italia parte bene con 2 calci di punizione conquistati nel breakdown nei primi 90 secondi che le consentono di entrare per la prima volta nei 22 gallesi. I padroni di casa commettono un altro fallo e Pucciariello mette dentro i 3 punti. Dopo una fase di studio sale in cattedra la mischia azzurra, che a 5 metri dalla linea di meta comincia a mettere sotto una pressione furiosa il Galles: arriva un calcio di punizione, Botturi chiede di nuovo mischia, l’Italia gioca il pallone per un paio di fasi e poi Gallorini trova il varco per marcare. Il Galles risponde affidandosi a una bella maul avanzante, arriva a un metro dalla linea ma è strepitoso Bellucci a mettere le mani sul pallone strappandolo dalle mani di Wood.

Tante interruzioni e gioco spezzettato nella seconda parte della prima frazione. Il Galles continua ad affidarsi ad un ottimo drive che però non concretizza il proprio avanzamento, mentre dall’altra gli Azzurrini sfruttano l’indisciplina gallese per riportarsi in attacco. A fare la differenza è ancora una volta la mischia: Gallorini e Pisani e mettono in croce Morse e Hire, e al 36′ il pacchetto azzurro tracima e conquista direttamente la meta tecnica. Morse paga la sofferenza di un intero primo tempo con il cartellino giallo, ed è 15-0 Italia. Il Galles ha un’ultima occasione per segnare prima dell’intervallo, la maul è ancora avanzante ma – dopo una battaglia furiosa dove volano scarpe e caschetti – Botturi e Siciliano mettono le mani sul pallone e conquistano il turnover.

A inizio ripresa è la mischia gallese a prendere il sopravvento e a guadagnare due calci di punizione di fila che portano i padroni di casa ai 5 metri. La maul è ancora avanzante e Mirenzi, autore dell’ultimo fallo, paga per tutti con il cartellino giallo. Il Galles insiste andando di nuovo in rimessa e stavolta va fino in fondo con Harry Thomas: Ford non trasforma e si resta 15-5, proprio quando Morse rientra in campo. L’Italia supera bene i 10 minuti di inferiorità numerica, ma paga ancora una volta contro la forte maul gallese, che al 60′ frutta la seconda meta con il capitano Beddall.

La squadra di casa prende coraggio e continua a spingere, al 66′ rinuncia ai pali per cercare la meta del sorpasso e la trova in bandierina con Kodi Storne dopo un gran passaggio di Davies. Ford trasforma da posizione difficile e il Galles è davanti 19-15. La partita gira e al 72′ il Galles trova la quarta meta, ancora una maul avanzante e una bella azione degli avanti, poi Davies gioca su Ford che allarga bene su Matty Young per il 24-15. Nel finale sono ancora i padroni di casa a spingere, con Ford che chiude la partita dalla piazzola. Finisce 27-15, con il Galles che grazie alla rimonta del secondo tempo conquista la seconda vittoria del suo Sei Nazioni Under 20 e chiude appaiata all’Italia in classifica, anche se gli Azzurrini rimangono davanti per una miglior differenza punti.

Cardiff, Arms Park, 15 marzo 2024
U20 Men’s Six Nations– V Giornata
Galles U20 v Italia U20 27-15 (0-15)
Marcatori: p.t.3’ cp. Pucciariello (0-3); 15’ m. Gallorini (0-8)36’ pt. Meta di Punizione Ita (0-15)  s.t. 6’ m. Thomas (5-15);  19’ m. Beddall tr. Ford (12-15); 27’st. m.Stone tr. Ford (19-15); 31’ m. Young (24-15); 36’st. cp. Ford (27-15)
Galles U20: Young; Anderson (39 pt- 6’ st. Morris, 7’ st. Stone), Evans, Page, Boschoff; Ford (36’st Price), Lewis (21’ st’ Davies); M.Morse (36’ st. Cannon), Beddall, De La Rua; Thomas, Green (9’st. Thomas); Hire (10’st. Scott), Wood (3’ st. Thomas), J.Morse (10’st. Morris)
all. 
Richard Whiffin
Italia U20: Belloni; Scalabrin, Zanandrea (72′ De Villiers), Bozzo, Elettri (36’ st. Imberti); Pucciariello, Casilio (30’ st. Jimenez); Botturi (Cap), Bellucci, Zucconi (67′ Milano); Gritti, Mirenzi (16’st Midena) Gallorini (5’st Ascari), Siciliano (20’st. Gasperini), Pisani (67′ Pelliccioli)
all. Massimo Brunello
arb: Reuben Keane (RA)
gdl: Jeremy Rozier (FFR); Saba Abulashvili (GRU)
TMO: Andrew McMenemy (SRU)
Cartellini: 36’ pt. Giallo J.Morse (WAL); 6’ st. Giallo Mirenzi (ITA)
Calciatori: Pucciariello (1/2); Ford (3/5)
Player of the match: Morgan Morse (WAL)

Featured

Sei Nazioni U20: l’Italia batte anche la Scozia. A Treviso finisce 47-14

L’Italia Under 20 trova la seconda vittoria consecutiva nel Sei Nazioni battendo nettamente la Scozia 47-14, nonostante un primo tempo difficile e chiuso in svantaggio 7-14. Nella ripresa la squadra di Brunello ha cambiato marcia, segnando 4 mete in 12 minuti e portando a casa il bottino pieno da una partita che sembrava essersi messa male nella prima frazione. Azzurrini a segno con le doppiette di Gritti e Gasperini e con Belloni, Scalabrin e De Villiers, con Pucciariello che mette dentro 6 trasformazioni su 7.

La cronaca

L’Italia parte forte, mette le tende nei 22 scozzesi e dopo 8 minuti di assalto passa in vantaggio con la carica vincente di Piero Gritti, dopo un bel break di Jimenez. La Scozia risponde provando a mettere pressione al piede, con alcuni calci di Patterson che però vengono ben letti dalla difesa azzurra, mentre Hocking e Coates si rivelano più efficaci e trovano degli angoli importanti per restare in attacco. Proprio un calcio di Coates riporta l’Italia sulla linea dei 5 metri, Jimenez prova a liberare ma viene stoppato da McVie, che marca la meta del pareggio con trasformazione dello stesso Coates.

L’Italia sfiora la meta del nuovo vantaggio, poi la Scozia sul ribaltamento di fronte trova la seconda marcatura. Offload di Gwynn per Watson che apre il gas, si libera di 3 avversari sul lato sinistro e marca in bandierina. Coates trasforma per il 7-14. I troppi errori di handling (9 nel primo tempo) condizionano gli Azzurrini, che faticano a trovare spazi e chiudono il primo tempo in svantaggio, nonostante una mischia che come sempre si dimostra dominante.

La ripresa comincia con una lunga battaglia tattica al piede tra le due squadre, poi l’Italia accelera, spinge e comincia a mandare in affanno una difesa scozzese che gradualmente perde l’ordine che l’aveva contraddistinta nel primo tempo. Gli scozzesi provano ad arginare l’offensiva azzurra con due falli di fila, poi Piero Gritti sorprende tutti partendo dalla base del raggruppamento e trovando la meta del 14-14. La squadra di Brunello prende coraggio e continua a spingere, e gli ingressi di Casilio, Pisani e Gallorini danno una marcia in più: Pucciariello gioca un calcio di punizione veloce a metà campo e poi apre su Scalabrin, gli Azzurrini tornano nei 22 e guadagnano un altro calcio di punizione. Sugli sviluppi dell’azione Scalabrin si accende e arriva corto, poi Gasperini raccoglie e marca per il 21-14, con trasformazione di Pucciariello dalla linea laterale.

Adesso il match è nelle mani degli Azzurrini. Lorenzo Casilio trova uno splendido 50:22 che riporta ancora una volta l’Italia in attacco: la maul avanza fino ai 5 metri, poi gli avanti iniziano una serie di raccoglie e vai che porta Gasperini a marcare la meta della doppietta personale e soprattutto del bonus offensivo. Pucciariello trasforma per il 28-14. L’Italia spinge ancora, mette ancora una volta a ferro e fuoco i 22 scozzesi e segna per la quinta volta con l’imbucata di Mirko Belloni. La squadra di Brunello gestisce senza affanni il finale di partita e segna la sesta meta con Marco Scalabrin, che conquista al volo un calcio di Lorenzo Casilio. Pucciariello trasforma per il 40-14. A tempo scaduto c’è gloria anche per Patrick De Villiers, che servito da un bell’offload di Bini trova una grande accelerazione, rompe due placcaggi e segna la settima meta. Pucciariello mette dentro anche questa e fissa il punteggio sul definitivo 47-14: 5 punti per l’Italia, che sale a quota 10 in classifica.

Treviso, Stadio Comunale di Monigo, 8 marzo 2024
U20 Men’s Six Nations– IV Giornata
Italia U20 v Scozia U20 47-14 (7-14)
Marcatori: p.t. 7’ m. Gritti tr. Pucciariello (7-0); 16’ m. Mcvie tr. Coates (7-7); 25’ m. Watson tr. Coates (7-14)s.t. 10’ m. Gritti tr. Pucciariello (14-14); 15’ st. m. Gasperini tr. Pucciariello (21-14); 19’ st. m. Gasperini tr. Pucciariello (28-14); 22’ st. m. Belloni (33-14); 37’ m. Scalabrin tr. Pucciariello (40-14); 40’ m. De Villiers tr. Pucciariello
Italia U20: Belloni (24’ st. Bini); Scalabrin, Fusari, Bozzo (24’st. De Villiers), Imberti; Pucciariello, Jimenez (11’ st. Casilio); Botturi (Cap, 24’st. Milano), Bellucci (28’ st. Paganin), Zucconi; Gritti, Midena; Ascari (9’ st. Gallorini), Gasperini (24’ st. Padoan), Pelliccioli (11’st. Pisani)
all. Massimo Brunello
Scozia U20: Hocking; Doyle, Gwynn, Thomson, Watson (1’st. Ventisei); Coates (16’ st. Urwin), Patterson (11’ st. Lock); Currie, Douglas (24’ st. Morris), Hart (Cap, 24’ st. Coulston); Burke, Mcvie; Norrie (25’ st. Whitefield); Blyth-Lafferty (25’ st. Parry); Deans (16’ st. Smyth)
allKenny Murray
arb: Saba Abulashvili (GRU)
gdl: Eoghan Cross (IRFU); Ben Breakspear (WRU)
TMO: Ian Davies (WRU)
Cartellini: Luke Coulston (SCO)
Calciatori: Pucciariello (6/7); Coates (2/2)
Player of the match: Piero Gritti (ITA)
Note: Serata fresca, 5000 spettatori 

Alyssa D’Incà candidata al premio Player Of The Tournament del Sei Nazioni Femminile 2024

Sei Nazioni ha comunicato nel pomeriggio la lista delle atlete candidate per il premio di Player of The Tournament al termine dell’edizione 2024 del Guinness 2024. Nella shortlist di quattro candidate c’è anche l’azzurra Alyssa D’Incà (Villorba Rugby, 26 caps), che in questa edizione ha giocato tutti i 400 minuti a disposizione, mettendo a segno tre mete e vincendo il premio Try Of The Round per la marcatura siglata nella quarta giornata con la Scozia. L’ala-centro delle Azzurre, classe 2002, è diventata imprescindibile nelle rotazioni di coach Raineri, che la impiega ininterrottamente da 12 partite consecutive (senza averla mai sostituita). Partita nelle prime tre gare del Sei Nazioni Femminile come ala, con la maglia numero 11, la ventiduenne è stata schierata come secondo centro nelle ultime due partite, contro Scozia e Galles.

Le votazioni saranno aperte fino alle 23 italiane del 7 maggio. Assieme a D’Incà sono candidate l’Irlandese Aoife Wafer, la francese Romaine Menager e l’inglese Ellie Kildunne. 

Si potrà effettuare la procedura di votazione a questo link.

Nazionale Femminile U20, le convocate per il raduno di Rimini

Il responsabile tecnico della Nazionale Italiana Femminile U20, Diego Saccà, ha diramato la lista delle convocate per il raduno che si terrà a Rimini dal 3 al 5 maggio.
Dopo quello di Calvisano, è il secondo raduno in preparazione delle Summer Series che si terranno in Italia nel mese di luglio e che vedranno impegnate proprio le Azzurrine.
Nel gruppo delle convocate figurano giocatrici che hanno partecipato, come invitate o come convocate, ai raduni della Nazionale Femminile Maggiore: atlete come Sofia Catellani (che ha esordito con la maglia Azzurra della Maggiore in Sudafrica nel corso del WXV), Giada Corradini, Silvia Fent, Elena Errichiello (anche lei con un cap in Azzurro) e Sara Mannini (convocata per la sfida tra Italia e Scozia del 20 aprile, quarta giornata del Sei Nazioni Femminile senza scendere in campo) figurano infatti nella lista di 32 atlete che si ritroveranno in Romagna per lavorare in collettivo. Come loro, anche diverse atlete che hanno vestito la maglia dell’Italia nel Festival U18 che si è disputato in Galles, a Colwyn Bay.

Qui di seguito la lista delle atlete convocate:

Francesca ANDREOLI (Rugby Colorno)
Alia Antonietta BITONCI (Valsugana Rugby Padova)
Martina BUSANA (Villorba Rugby)
Erika CAMPIGOTTO (Benetton Rugby Treviso)
Anna CARNEVALI (Rugby Colorno)
Sofia CATELLANI (Rugby Colorno)
Elisa CECATI (Volvera Rugby)
Chiara CHELI (Rugby Colorno)
Angelica CITTADINI (Unione Rugby Capitolina)
Greta COPAT (Villorba Rugby)
Giada CORRADINI (Rugby Colorno)
Elettra COSTANTINI (Valsugana Rugby Padova)
Alessia DELLA SALA (Rebels Rugby VI Est)
Gaia DOSI (Rugby Colorno)
Elena ERRICHIELLO (Unione Rugby Capitolina)
Martina FARINA (Unione Rugby Capitolina)
Silvia FENT (Benetton Rugby Treviso)
Alice FORTUNA (Rebels Rugby VI Est)
Rubina Emma GRASSI (RC Toulon)
Mascia JELIC (Rugby Colorno)
Antonella MAIONE (Neapolis Campania Felix)
Sara MANNINI (Rugby Colorno)
Lucie Jeannie MOIOLI (I Centurioni Rugby)
Sara NEGRONI (Unione Rugby Capitolina)
Aregash PELLIZZON (Benetton Rugby Treviso)
Mihaela PIRPILIU (Rugby Rovato)
Matilde ROMERSA (Rugby Calvisano)
Desiree SPINELLI (I Puma Bisenzio)
Margherita TONELLOTTO (Valsugana Rugby Padova)
Alice VISMAN (Valsugana Rugby Padova)
Vittoria ZANETTE (Villorba Rugby)
Vittoria ZENI (Valsugana Rugby Padova)

Il Sei Nazioni dell’Italia femminile: un’impresa storica e un po’ di rimpianti

Si è concluso il Sei Nazioni femminile 2024, vinto ancora una volta dall’Inghilterra sulla Francia. L’Italia ha chiuso al quinto posto, con una vittoria e 4 sconfitte (di cui 2 col bonus), davanti al Galles ma dietro a Irlanda e Scozia. Non mancano i rimpianti, soprattutto considerando che l’Irlanda – battuta dalle Azzurre a Dublino per la prima volta nella storia – alla fine ha raggiunto il podio del Sei Nazioni, conquistando anche la qualificazione al Mondiale 2025. Le Azzurre, invece, dovranno passare dal WXV (dove saranno nella divisione 2) per staccare il biglietto per l’Inghilterra.

L’impresa di Dublino

Proprio la sfida con l’Irlanda è stata quella in cui l’Italia ha espresso al meglio il suo potenziale: una partita rimessa in piedi nonostante una partenza difficile, nella quale la squadra di Raineri si è dimostrata superiore in tutti i fondamentali. Un successo che anche a livello mediatico – complice la collocazione nel giorno di Pasqua – ha avuto una eco importate anche al di fuori dell’ambiente rugbistico. Nonostante il brivido finale con la meta di Corrigan che ha riaperto i giochi al 78’, l’Italia ha sempre dato l’impressione di avere in mano la partita.

Alti e bassi

Come sottolineato anche da coach Raineri, spesso è mancata la costanza negli 80 minuti. L’Italia ha alternato grandi cose a errori che alla fine hanno compromesso delle partite pienamente alla portata delle Azzurre. Detto della vittoria di Dublino, tra le cose migliori di questa Italia c’è sicuramente il primo tempo contro l’imbattibile Inghilterra, con il risultato ancora sullo 0-0 dopo mezz’ora, e la ripresa di Parigi contro la Francia, quando con una reazione d’orgoglio e due mete di Alyssa D’Incà la squadra di Raineri ha fatto vedere ottime cose. Purtroppo nella giornata decisiva, la quarta, la Scozia è stata brava a togliere il possesso all’Italia, impedendole di fare il proprio gioco e trascinando la partita in una battaglia fisica nella quale alla fine hanno avuto la meglio. Alti e bassi anche a Cardiff, con l’Italia che ha dimostrato di essere superiore a livello tecnico, ma ha pagato la fisicità delle gallesi e il loro dominio in mischia.

Le migliori

È stato un altro grande Sei Nazioni per Sara Tounesi, che ha chiuso il Torneo con 57 placcaggi, quinto posto assoluto in graduatoria. La seconda/terza linea delle Sale Sharks è stata come sempre un elemento imprescindibile, soprattutto in difesa, così come lo è stata Francesca Sgorbini, grande lavoratrice in mezzo al campo che finalmente è riuscita a giocare per intero (ha saltato solo la Francia per un colpo al naso) un Sei Nazioni dopo tanti infortuni.

Per quanto riguarda le trequarti, la gestione del gioco e il carisma di Sofia Stefan si sono rivelati ancora una volta fondamentali per il gruppo azzurro. Questo è stato anche il Sei Nazioni dell’esplosione di Emma Stevanin, capace di rendere al meglio sia da apertura che da centro e di togliersi anche la soddisfazione di una meta al Millennium. Alyssa D’Incà si è confermata straripante in attacco, con 3 mete tra Francia e Scozia una più bella dell’altra, così come dall’altra parte Aura Muzzo ha sempre fatto bene.

Sara, la luce nei suoi occhi

Molti nomi veneti finiscono in “n”, un marchio doc, sostengono quelli che vedono in quel territorio un lungo patrimonio di storia e di passione.
Sara Barattin, trevigiana della Marca, fa parte di questa tradizione sanguigna e generosa. Andrea di Giandomenico, già commissario tecnico delle ragazze, ha detto di lei una cosa bellissima: “Appartiene alla terra”, nel senso che ha sempre saputo calcarla, conoscerne le radici, passarla tra le dita come faceva il Gladiatore.
Compagne di avventura in lunghi anni d’azzurro e il nuovo ct Nanni Raineri hanno parlato del suo sguardo, del suo sorriso, del suo pianto in quel momento sacro, non ancora inquinato, che nel rugby sono gli inni nazionali. I gallesi piangono, gli argentini piangono, Sara ha sempre pianto ed è capitato 116 volte, da quel lontano esordio con la Germania al momento dell’addio e di un record che, a occhio, terrà per molto tempo, come tutti i primati preziosi.
Sara rimane proprio in quel suo sguardo vigile, degno del suo ruolo (il mediano di mischia può essere uno scorridore e un guardiano di mandria), continua a rimanere presente nelle sue statistiche che assomigliano a collezioni (15 mete e un argento universitario a Kazan in un altro formato, quello a 7, che ha voluto sperimentare) e in quel suo essere pioniera di un gioco che vuole imporsi, nelle Red Panthers di Treviso, nel Casale che l’ha vista tra le madri fondatrici, oggi nel Villorba che, nell’anno che la porterà al 38° compleanno, la vede ancora protagonista.
A Cardiff, ultima tappa di un’annata sospesa tra il brillante e il complicato, molte penseranno a lei, a cosa avrebbe detto prima di lasciare gli spogliatoi, di avviarsi verso il prato. Occhi fermi prima di bagnarli di lacrime.

Serie A Elite Maschile, Femi-CZ Rovigo batte Mogliano 29-12 nel primo turno dei playoff

La Femi-CZ Rovigo si aggiudica il derby veneto contro i trevigiani del Mogliano Veneto nella prima giornata del Girone 2 dei play-off, rimontando nella ripresa il passivo di 3-12 e conquistando il diritto a disputare in casa anche la terza, decisiva sfida del prossimo dodici maggio, quando al “Battaglini” arriveranno gli eterni rivali del Petrarca Rugby.

In difficoltà nel primo tempo, con gli uomini di Caputo bravi a tenere il campo per quasi un’ora, i Campioni d’Italia in carica escono alla distanza – l’ingresso del veterano Chillon come mediano di mischia è cruciale nel cambio di passo del XV guidato da Alessandro Lodi – e costringono Mogliano a cadere nell’indisciplina: Dogliani dalla piazzola e due mete Cadorini e Vaccari cambiano le sorti della gara, con Mogliano in inferiorità per i gialli a Baldino, Avaca e Ferrarin.

Il successo contro Mogliano regala ai Campioni d’Italia una settimana di recupero e la seconda sfida play-off sempre davanti ai propri tifosi: per i rossoblù prossimo appuntamento, decisivo per la qualificazione alla finale scudetto, il prossimo 12 maggio in casa contro il Petrarca che, domenica prossima, ospiterà proprio Mogliano.
   
Playoff – Girone 1 – I giornata – 27.04.24
Rugby Viadana 1970 v HBS Colorno 33-10 (5-0)
Classifica: Rugby Viadana 1970 punti 5; HBS Colorno e Valorugby Emilia* 0*una in meno

Playoff – Girone 2 – I giornata – 28.04.24
Femi-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby 29-12 (4-0)
Classifica: Femi-CZ Rovigo punti 4; Mogliano Veneto e Petrarca Rugby* 0. 

Calendario Play-OffPlay-off – II giornata
Girone 1 – 04.05.24 – ore 17.00
Valorugby Emilia v HBS Colorno
Girone 2 – 05.05.24 – ore 17.30
Petrarca Rugby v Mogliano Veneto Rugby

Play-off – III giornata
Girone 1 – 11.05.24 – ore 17.00
Rugby Viadana 1970 v Valorugby Emilia
Girone 2 – 12.05.24 – ore 17.00
Femi-CZ Rovigo v Petrarca Rugby

Rovigo, Stadio “Mario Battaglini” – domenica 28 aprile 2024
PlayOff Serie A Elite, Prima giornata – diretta RaiSport & DAZN
FEMI-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby 29–12 (3-12)
Marcatori p.t 9’ m. Peruzzo tr. Ferrarin (0-7), 14’ c.p. Dogliani (3-7), 17’ m. Zanandrea (3-12); s.t 4’ c.p. Dogliani (6-12), 46’ m. Cadorini tr. Dogliani (13-12), 60’ c.p. Dogliani (16-12), 63’ c.p. Dogliani (19-12), 65’ c.p. Dogliani (22-12), 77’ m. Vaccari tr. Chillon (29-12)
FEMI-CZ Rovigo: Sperandio; Sarto, Diederich Ferrario (cap), Uncini (72’ Lertora), Vaccari; Dogliani, Bazan Vélez (54’ Chillon); Casado Sandri, Lubian (46’ Sironi), Meggiato; Zottola (64’ Cosi), Steolo (51’ Ferro); Swanepoel (63’ Lastra Masotti), Giulian (42’ Cadorini), Leccioli (57’ Quaglio).
all. Lodi
Mogliano Veneto Rugby: Avaca G.; Peruzzo (26’ Ceccato-36’ Peruzzo), Dal Zilio (72’ Garbisi), Zanatta, Zanandrea (63’ Vanzella); Ferrarin, Fabi (50’ Battara); Kingi, Finotto, Marini (54’ Grant); Baldino (cap), Carraro (61’ Brevigliero); Avaca E. (50’ Ceccato), Frangini (61’ Sangiorgi), Aminu (66’ Gentile)
all. Caputo
Arb. Manuel Bottino
AA1 Filippo Russo, AA2 Filippo Bertelli
Quarto Uomo: Mirco Sergi
Quinto Uomo: Giona Righetti
TMO: Stefano Pennè
Calciatori: Dogliani (FEMI-CZ Rovigo) 6/6, Chillon (FEMI-CZ Rovigo) 1/1; Ferrarin (Mogliano Veneto Rugby) 1/3
Cartellini: 26’ giallo ad Avaca E. (Mogliano Veneto Rugby), 43’ giallo a Baldino (Mogliano Veneto Rugby), 77’ giallo ad Avaca G. (Mogliano Veneto Rugby), 80’ a giallo a Ferrarin (Mogliano Veneto Rugby)
Note: Campo in buone condizioni, giornata nuvolosa circa 20°, presenti allo Stadio circa 2400 spettatori.

Punti conquistati in classifica: (FEMI-CZ Rovigo) 4, (Mogliano Veneto Rugby) 0

Player of the Match: Lautaro Casado Sandri (FEMI-CZ Rovigo) 


Benetton, 2 punti agrodolci. Zebre sprecone: l’analisi della 15esima giornata di URC

Nella 15esima giornata di United Rugby Championship i 2 punti conquistati in casa di Ulster – che però vince 38-34 – consentono al Benetton di rimanere comunque in zona playoff, pur scendendo all’ottavo posto. Adesso la squadra di Bortolami deve concentrarsi sulla semifinale di Challenge Cup contro Gloucester, poi sarà il momento del tour in Sudafrica: prima gli Sharks poi i Bulls, per giocarsi punti decisivi per l’accesso alla fase finale. Le Zebre giocano un buon primo tempo contro la capolista Glasgow, restando attaccate nel punteggio col piede di Dominguez. Nella ripresa però la squadra di Franco Smith prende il largo e alla fine vince con un punteggio anche troppo pesante: 40-9.

Benetton battuto nel gioco aereo

Cinque mete a cinque tra Ulster e Benetton: in una partita divertente e tirata alla fine sono decisive le trasformazioni, con i biancoverdi che pagano la giornata no al piede di Umaga. A Belfast partita giocata a ritmi da playoff, col Benetton che parte fortissimo e forse a lungo andare paga l’eccessivo dispendio di energie contro un Ulster più cinico nei momenti decisivi: i nordirlandesi hanno avuto la meglio soprattutto nel gioco aereo, col grande lavoro di Baloucoune e Stockdale che ha consentito loro di recuperare tanti palloni e di guadagnare metri su metri in attacco con i calci di Cooney e Burns. 

Aspetti positivi ce ne sono tanti, a cominciare dalla grande reazione che ha portato a riaprire una partita che sembrava chiusa con le mete di Halafihi e Nemer (con una marcatura di grande furbizia e scaltrezza, approfittando di un’incertezza nordirlandese nella propria area di meta) in 8 minuti. Purtroppo, è stato ancora il gioco aereo ad essere decisivo: un errore nella ricezione nel calcio di rinvio dopo la segnatura di Nemer ha permesso ad Ulster di ritornare subito in attacco e di marcare con Izuchukwu la meta che ha di fatto deciso la partita. Alla fine, la meta a tempo scaduto di Albornoz permette al Benetton di conquistare anche il secondo punto di bonus, che consente di tenere dietro Edimburgo in classifica e di restare almeno ottavi, ma per come la squadra di Bortolami aveva cominciato il match si poteva aspirare anche a una vittoria.

Buone Zebre nel primo tempo

La squadra di Roselli ha fatto quello che poteva contro un Glasgow in forma stellare che sogna il secondo titolo di URC dopo quello del 2015, quando ancora si chiamava Pro12. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Franco Smith ha provato a scappare, le Zebre sono rimaste attaccate alla partita portandosi sul 9-21 con i calci di Dominguez, poi a inizio secondo tempo una bella iniziativa di Trulla – che conquista un turnover a 5 metri dalla linea di meta scozzese – concede alla squadra di Roselli l’occasione di riaprire definitivamente il match. Non arrivano però i punti, poi Glasgow va dall’altra parte e chiude la questione con uno scatenato Kyle Steyn.

Comunicato Stampa del Consiglio Federale sui Campionati Nazionali

Roma – Il Consiglio Federale della FIR, riunito sabato 27 aprile in video-conferenza, ha deliberato il blocco delle retrocessioni per la stagione corrente nei Campionati Maschili di Serie A Elite e Serie A, con conseguente rimodulazione dei Campionati Maschili 2024/25.

La determinazione è stata assunta dall’organo di governo del rugby italiano a conclusione di un approfondito processo di consultazioni e confronti con le Società e con i principali portatori d’interesse, nell’intento di garantire al movimento le migliori opportunità di competizione e la massima coerenza con il progetto tecnico federale.

In base alla delibera assunta dal Consiglio, la Serie A Elite Maschile 2024/25 sarà formata da dieci squadre, mantenendo dunque per la stagione 2023/24 una promozione dalla Serie A, la cui fase finale prenderà il via con il turno di semifinale il prossimo 19 maggio. 

Similmente, il blocco delle retrocessioni dalla Serie A alla Serie B comporterà un ampliamento della seconda divisione nazionale dalle attuali trentasei squadre alle quaranta previste per il 2024/25.

La Serie B 2023/24, infine, manterrà inalterato il numero di promozioni verso la Serie A 2024/25, qualificando alla categoria superiore la prima classificata di ciascuno dei quattro gironi, mentre la fase di Play-out tra le quattro ultime classificate di ciascun girone determinerà la retrocessione in Serie C della sola perdente del turno conclusivo.

Invariate le promozioni dalla Serie C, la Serie B 2024/25 risulterà, di conseguenza, ampliata a cinquanta squadre partecipanti. 

Serie A Elite Maschile, il Rugby Viadana apre i playoff battendo Colorno 33-10

Femi-CZ Rovigo riceve Mogliano al “Battaglini” nel primo turno del Girone 2

Sono del Rugby Viadana i primi punti dei play-off scudetto 2024. Allo “Zaffanella” i leoni gialloneri superano per 33-10 l’HBS Colorno di Umberto Casellato, ma dopo aver messo a segno tre mete nei primi venti minuti i padroni di casa allenati da Gilbert Pavan devono aspettare le ultime battute di gara per portare a casa il punto bonus.

Partenza fortissima dei mantovani, che vanno in meta con Locatelli – sarà man of the match a fine partita – e replicano rapidamente con Baronio e Luccardi: Colorno riesce a prendere le misure e, nell’ora che segue, contiene i padroni di casa che sembrano dover rinunciare al punto di bonus sino allo scadere quanto Antonio Denti, avanti veterano dei gialloneri, percuote per le vie centrali e schiaccia la marcatura che proietta i viadanesi in vetta al girone uno dei playoff. 

Con la vittoria davanti al pubblico di casa il Rugby Viadana conquista anche il diritto a disputare in casa la terza e ultima giornata dei play-off: l’11 maggio, allo “Zaffanella”, arriverà il Valorugby Emilia per l’ultima, decisiva partita che darà un nome alla prima finalista della Serie A Elite Maschile.

Domani alle 16, al “Battaglini”, derby veneto per aprire il Girone 2: di fronte i Campioni d’Italia in carica della Femi-CZ Rovigo e il Mogliano Veneto Rugby, qualificatosi in extremis ai play-off dopo essere stati a lungo in corsa per la salvezza, con le due squadre che oggi hanno completato l’avvicinamento alla prima partita della post-season.

Marco Caputo, capo allenatore del Mogliano Veneto Rugby, commenta: “All’inizio della stagione credo che nessuno al di fuori del nostro gruppo di giocatori e del nostro staff credesse effettivamente che avremmo potuto qualificarci per i playoff. Ma abbiamo lavorato molto duramente per questa opportunità e abbiamo fiducia nelle nostre capacità e nel nostro modello di gioco. Non vogliamo sprecare questa meravigliosa opportunità che abbiamo davanti a noi domenica. Conosciamo lo stile di gioco di Rovigo. Sappiamo che hanno un tipo di gioco che li ha portati  avanti e in alto molto bene e per molto tempo, e che sono una società con lunga storia e tradizione nel rugby italiano. Sono il punto di riferimento e il club contro cui ogni squadra in Italia si misura. Ma, con il giusto rispetto per l’avversario, andremo in campo con l’ambizione e la convinzione che se riusciremo a gestire bene le nostre basi di gioco fondamentali, allora potremo renderci pericolosi e difficili da fermare. La differenza in questa partita è che dovremo farlo meglio e più a lungo, fino al fischio finale. Ma domenica arriveremo sicuramente con molto entusiasmo e  pronti a giocare”.

Risponde Davide Giazzon, assistente allenatore dei Campioni in carica della Femi-CZ Rovigo: “I play-off sono un mini campionato dove tutto si azzera e dove tutti faranno il possibile per vincere, non ci sono primi o ultimi della classe. È stata una bella settimana di lavoro fisico e tecnico in campo, ma anche di studio al video per capire al meglio chi è Mogliano. Sarà una partita nella quale dovremo stare attivi per 80 minuti, i ragazzi hanno dimostrato in passato che quando giocano assieme possono fare grandi cose”.

Playoff – Girone 1 – I giornata – 27.04.24
Rugby Viadana 1970 v HBS Colorno 33-10
Classifica: Rugby Viadana 1970 punti 5; HBS Colorno e Valorugby Emilia* 0*una in meno

Playoff – Girone 2 – I giornata
28.04.24 – ore 16.00 – diretta RaiSport/DAZN
Femi-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby
Riposa: Petrarca Rugby

Tabellino
Viadana, Stadio “L. Zaffanella” – Sabato 27 Aprile 2024
Serie A Elite, semifinali Play-off – I giornata
Rugby Viadana 1970 v HBS Rugby Colorno (22-3)
Marcatori: p.t. 6’ m. Locatelli (5-0), 11’ c.p. Hugo (5-3), 15’ m. Baronio tr. Roger Farias (12-3), 21’ m. Luccardi tr. Roger Farias (19-3), 29’ c.p. Roger Farias (22-3); s.t. 44’ c.p. Roger Farias (25-3), 57’ c.p. Roger Farias (28-3), 78’ m. Lovotti tr. Hugo (28-10), 80’ m. Denti (33-10)
Rugby Viadana 1970: Sauze (53’ Ciardullo), Bronzini, Morosini (73’ Madero), Jannelli, Ciofani, Roger Farias, Baronio (68’ Gregorio), Ruiz, Wagenpfeil (54’ Boschetti), Locatelli, Lavorenti (62’ Catalano), Schinchirimini, Mignucci (40’ Oubina), Luccardi (62’ Denti), Mistetta (53’ Fiorentini)
all. Gilberto Pavan
HBS Colorno Rugby: Van Tonder, Leaupepe, Ceballos, Pavese (61’ Pescetto), Batista, Hugo, Del Prete (68’ Palazzani), Koffi, Broglia (51’ Mbanda), Manni (45’ Ruffolo), Van Vuren (45’ Popescu), Butturini, Arbelo (54’ Leso), Ferrara (45’ Rosario), Franceschetto (54’ Lovotti)
all. Umberto Casellato
Arb. Riccardo Angelucci (Livorno)
Assistenti: Alex Frassson (Treviso), Federico Boraso (Rovigo)
Quarto Uomo: Simone Boaretto (Rovigo)
TMO: Stefano Roscini (Milano)
Cartellini: 71’ giallo Palazzani (HBS Rugby Colorno), 76’ Locatelli (Rugby Viadana 1970), 77’ Schinchirimini (Rugby Viadana 1970)
Calciatori: (Rugby Viadana 1970) (HBS Rugby Colorno)
Note: giornata mite e soleggiata, circa 23°, campo in perfette condizioni. Spettatori 3500 circa.
Punti conquistati in classifica: Rugby Viadana 1970 5 – HBS Rugby Colorno 0
Man of the Match: Samuele Locatelli (Rugby Viadana 1970)

Ultime dalle sedi
Rovigo, Stadio “Mario Battaglini” – domenica 28 aprile 2024, ore 16.00
Playoff Serie A Elite Maschile, I giornata – diretta RaiSport/DAZN
Femi-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby
Femi-CZ Rovigo: Sperandio; Sarto, Diederich Ferrario (cap), Uncini, Vaccari; Dogliani, Bazan Vélez; Casado Sandri, Lubian, Meggiato; Zottola, Steolo; Swanepoel, Giulian, Leccioli.
a disposizione: Cadorini, Quaglio, Lastra Masotti, Ferro, Sironi, Cosi, Chillon, Lertora.
all. Lodi
Mogliano Veneto Rugby: Avaca G.; Peruzzo, Dal Zilio, Zanatta, Zanandrea; Ferrarin, Fabi; Kingi, Finotto, Marini; Baldino (cap), Carraro; Avaca E., Frangini, Aminu
a disposizione: Sangiorgi, Gentile, Ceccato, Brevigliero, Grant, Battara, Garbisi, Vanzella
all. Caputo
arb. Bottino (Roma)

Galles v Italia, Raineri e Giordano: “Persa un’opportunità, ma orgogliosi di aver lottato per 80 minuti”

C’è amarezza, ma anche la consapevolezza di aver messo tutto in campo, nelle parole della Capitana Elisa Giordano e di coach Nanni Raineri alla fine della partita con il Galles, finita 22-20 per le padrone di casa al Principality Stadium di Cardiff: “Abbiamo perso un’opportunità – dice Raineri, ma le ragazze hanno messo il massimo in campo ed esprimendo il loro gioco. Sono state esemplari in una partita dura, in cui hanno dovuto fronteggiare la fisicità del Galles”.
Sul livello del gioco Raineri spiega: “Il nostro possesso palla è stato altalenante e non ci ha permesso di giocare il nostro rugby: siamo state per gran parte della partita in difesa e di conseguenza abbiamo dovuto impiegare energie per frenare le avversarie. Volevamo senz’altro giocare di più il pallone e in parte ci siamo riuscite”.
Giordano parla di come ha visto la partita dal campo: “Quando il Galles ha avuto la capacità di portarci indietro lo ha fatto. Sicuramente abbiamo fatto meno errori rispetto alle altre partite, ma il loro gioco al piede ci ha punite”.
Ora, a fine torneo, è tempo di bilanci. A parlarne è coach Raineri: “Non lo vediamo come un fallimento perché c’è stata una crescita, tanto nostra quanto delle altre nazioni: il livello si sta alzando sempre di più. Ovvio che non siamo soddisfatti di quanto fatto sinora, ma continuiamo a lavorare perché il gruppo sta mostrando progressi anche se ad oggi il rammarico di non aver portato a casa queste ultime due partite c’è. Siamo comunque state a lottare per 80 minuti in due partite consecutive e sono sicuro che per i prossimi appuntamenti la squadra avrà fatto tesoro di queste esperienze e avrà fame di riscatto”.