©2023 Federazione Italiana Rugby

Guinness Sei Nazioni 2024, nel villaggio al Foro Italico lo stand Mondo Ovale Responsabile

Il Guinness Sei Nazioni dell’Italia è pronto a partire dallo Stadio Olimpico di Roma, dove il 3 febbraio gli Azzurri di Quesada ospiteranno l’Inghilterra, medaglia di bronzo all’ultima Coppa del Mondo (calcio d’inizio alle 15:15, diretta su Sky Sport e TV8).
Come ogni anno l’area del villaggio attorno allo Stadio Olimpico accoglierà decine di migliaia di tifosi che potranno godersi l’atmosfera del pre e post partita tra musica e colori. 

Tra i tanti eventi che animeranno l’area del Foro Italico hanno grande valore le iniziative relative al tema della Responsabilità Sociale. 

In particolare, al Foro Italico sarà presente lo stand Mondo Ovale Responsabile, che ospiterà numerose attivazioni aperte al pubblico tra cui una mostra fotografica dedicata ai progetti sociali che hanno coinvolto club, nazionali e diversi partner su tutto il territorio italiano. 

Prenderanno vita molte attività che coinvolgeranno il pubblico e che sensibilizzeranno sul tema delle tante aree di intervento in ambito sociale. 

Sono partner delle iniziative di Responsabilità Sociale Opes che promuoverà la possibilità di svolgere il Servizio Civile presso la sede centrale FIR, presso i Comitati Regionali o presso i 53 club accreditati come sedi di accoglienza (scadenza del bando il 15 febbraio), e Treedom. La partnership tra FIR e Treedom vedrà la nascita di un progetto volto alla piantumazione di 300 alberi in Kenya, Camerun, Colombia, Guatemala, Tanzania e Malawi, con lo scopo di assorbire CO2, ma anche di sostenere le famiglie degli agricoltori dei paesi in cui questi alberi sorgeranno.

Ci saranno inoltre occasioni per raccontare le emozioni che si vivono nel seguire dal vivo il Guinness Sei Nazioni e in cui i tifosi potranno venire a contatto con i progetti sociali messi in atto da FIR.

FIR e Suzuki rinnovano la top sponsorship

– La FIR –  Federazione Italiana Rugby sceglie Suzuki come Partner per la stagione sportiva 2024 

– Il logo di Suzuki, con l’inconfondibile S, presente sui pantaloncini sulle divise delle Nazionali, accompagnerà le Azzurre e gli Azzurri in tutti gli incontri di quest’anno, a partire dal Torneo Guinness Sei Nazioni 2024

– Suzuki sul kit gara a partire da Italia v Inghilterra U20 di venerdì 2 febbraio a Treviso e nella sfida di sabato 3 all’Olimpico di Roma

– La Casa di Hamamatsu condivide i valori del rugby e in questa disciplina ritrova lo spirito e gli ideali tipici della cultura giapponese

La Federazione Italiana Rugby e Suzuki sono pronte ad affrontare fianco a fianco la quarta stagione sportiva insieme.

L’iconica “S” Suzuki apparirà sulle divise con cui le Nazionali Maggiori Maschile e Femminile e la Nazionale U20 Maschile disputeranno tutte le partite dell’anno, a partire dagli incontri del prestigioso Torneo Sei Nazioni.  

Sabato prossimo, 03 febbraio, prende il via l’avventura della Nazionale Italiana Maggiore Maschile nell’edizione 2024 del Guinness Sei Nazioni e Suzuki sarà accanto degli Azzurri che scenderanno in campo alle ore 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Inghilterra con l’inconfondibile logo Suzuki presente sui pantaloncini della divisa.

Ogni match dell’Italia nell’ambito del Sei Nazioni verrà trasmesso da Sky e TV8 e di seguito riportiamo il calendario:

sabato 3 febbraio: Italia – Inghilterra
domenica 11 febbraio: Irlanda – Italia
domenica 25 febbraio: Francia – Italia
sabato 09 marzo: Italia – Scozia
sabato 16 marzo: Galles – Italia

Gli incontri casalinghi della Nazionale Maggiore Maschile si disputeranno allo Stadio Olimpico di Roma e Suzuki incontrerà gli oltre 55.000 tifosi che parteciperanno agli eventi grazie alla presenza nel Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village con uno stand espositivo in cui i visitatori potranno ammirare Jimmy con livrea esclusiva FIR-Six Nations.

Valori condivisi
Suzuki è fiera di poter abbinare il suo nome ai campioni della Nazionale Italiana di Rugby e più in generale al mondo della palla ovale, che gode di un’immagine positiva e suscita grande interesse da parte del pubblico, senza alcuna distinzione di età o di genere.

La Federazione Italiana Rugby seleziona accuratamente le aziende con cui collaborare e con Suzuki ha trovato un’autentica affinità. La FIR ha visto nella Casa di Hamamatsu una realtà dalla lunga storia, legata in modo profondo alle proprie radici eppure dinamica e capace di rinnovarsi, pronta ad assecondare i desideri di chi ama una vita attiva all’aria aperta e con una costante attenzione all’ambiente.

Dal canto suo, Suzuki ritrova nel movimento rugbistico e nei suoi giocatori l‘impegno, la passione, il rispetto delle regole e il senso di lealtà che ispirano da sempre sua presenza nel motorsport, a due come a quattro ruote.

Verso Italia-Inghilterra U20: le scelte di Brunello e Mapletoft

Comincia il Sei Nazioni U20 dell’Italia, che a Treviso (calcio d’inizio alle 20.15 di venerdì 2 febbraio) cerca la rivincita con l’Inghilterra dopo la sconfitta dello scorso anno e dopo aver vinto 2 delle ultime 3 partite disputate contro gli inglesi. L’Inghilterra proverà a sporcare quanto più possibile i possessi azzurri, provando ad “inquinare” le fasi statiche per evitare che gli avanti possano trovare abbrivio e fare strada. Per questo Brunello vuole avere più opzioni possibili in rimessa laterale, con Gritti schierato in terza linea e Redondi in seconda, e si affida a una prima linea che già nel 2023 ha dimostrato di poter essere dominante. Dall’altra parte, il capo allenatore dell’Inghilterra Mark Mapletoft ha a disposizione dei giocatori che stanno già muovendo i loro primi passi in Premiership, e schiera una formazione di alto livello soprattutto fra i trequarti: il tecnico ha già dichiarato di voler puntare su un rugby veloce e basato sulla ricerca degli spazi.

Le scelte di Brunello

Brunello schiera Mirko Belloni come estremo, con Scalabrin ed Elettri alle ali. Per quanto riguarda i centri, ci sono tante aspettative su Nicola Bozzo, già visto con la maglia di Perpignan. Al suo fianco Zanandrea (classe 2005) è chiamato a dare avanzamento e fisicità al reparto. La fluidità della manovra dipenderà molto dal ritmo che Lorenzo Casilio riuscirà ad imporre: il player of the match della storica vittoria contro il Sudafrica nell’ultimo Mondiale under 20 sarà affiancato in mediana da Pucciariello, confermato dopo la buona prestazione dell’amichevole di gennaio contro la Francia.

Le opzioni in touche

Brunello schiera nuovamente Piero Gritti in terza linea, assicurandosi quindi almeno due opzioni sicure in rimessa laterale insieme a Redondi, affiancato in seconda linea da Giacomo Milano, che dovrà invece dare ulteriore fisicità e spinta al pacchetto di mischia. Insieme a Gritti e al capitano Botturi ci sarà Luca Bellucci, che prende la maglia numero 7 che negli ultimi 2 anni è stata di David Odiase, uno che ha lasciato il segno in questa Nazionale.

La battaglia davanti

Come già visto nelle ultime annate, la mischia sarà ancora una volta un’arma importantissima nelle mani dell’Italia. In prima linea il c.t. Azzurro si affida a 3 nomi già molto conosciuti: Marcos Gallorini è stato di gran lunga il miglior pilone del precedente Sei Nazioni, ma dovrà confermarsi sapendo di avere tutte le luci dei riflettori puntate su di lui. Al suo fianco il tallonatore Nicholas Gasperini, anche lui molto presente nel 2023, insieme al pilone sinistro Federico Pisani, che può giocare in entrambi i ruoli e si è già ritagliato un ruolo da protagonista all’ultimo Mondiale, sostituendo lo squalificato Aminu.

Inghilterra: pericoli ed esperienza

Tra i 23 in lista gara nel match di Treviso, tanti hanno già fatto un po’ di esperienza ad alti livelli: Redshaw, Willis, McParland, Pollock, Cardnuff, Opoku e Spencer hanno già esordito in Premiership, così come Douglas in Challenge Cup, mentre altri come Waghorn, Kerr, Taylor, Carr, Wright, Kirk, Bailey, Michelow hanno comunque giocato delle partite nella Premiership Rugby Cup, la Coppa Nazionale inglese. In particolare, l’estremo Redshaw – anche per via dell’emergenza infortuni dei Newcastle Falcons – ha già disputato 436 minuti con la prima squadra in questa stagione, segnando anche una meta in Challenge Cup contro Perpignan. Sarà uno dei ragazzi da tenere maggiormente d’occhio, insieme a un reparto trequarti che cercherà di aprire più spazi possibile nella difesa azzurra: “Abbiamo cercato di spingerci oltre i nostri limiti, affidandoci ai nostri principi fondamentali di velocità e di attacco dello spazio”.

Sei Nazioni U20 2024 – Le formazioni di Italia-Inghilterra

Italia Under 20: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Lorenzo Casilio, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Piero Gritti, 5 Giacomo Milano, 4 Tommaso Redondi, 3 Marcos Gallorini, 2 Nicholas Gasperini, 1 Federico Pisani

A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Davide Ascari, 19 Samuele Mirenzi, 20 Cesare Zucconi, 21 Mattia Jimenez, 22 Francesco Imberti, 23 Patrick De Villiers

Inghilterra Under 20: 15 Ben Redshaw, 14 Toby Cousins, 13 Ben Waghorn, 12 Sean Kerr, 11 Alex Wills, 10 Rory Taylor, 9 Archie McParland, 8 Zach Carr, 7 Henry Pollock, 6 Finn Carnduff (c), 5 Junior Kpoku, 4 Olamide Sodeke, 3 Billy Sela, 2 Craig Wright, 1 Asher Opoku-Fordjour 

A disposizione: 16 Jacob Oliver, 17 Scott Kirk, 18 James Halliwell, 19 Joe Bailey, 20 Nathan Michelow, 21 Ben Douglas, 22 Josh Bellamy, 23 Ollie Spencer

Nazionale Under 20, Brunello disegna l’Italia per l’esordio nel Sei Nazioni 2024

Venerdì sera a Treviso grande attesa per lo scontro con l’Inghilterra, kick-off alle 20:15 con diretta su Sky Sport 

Treviso – A poco più di 48 ore dall’esordio nel Sei Nazioni 2024, la Nazionale Under 20 di Massimo Brunello prende forma con l’annuncio del XV titolare chiamato a scendere in campo allo Stadio Monigo contro i pari età dell’Inghilterra.

Il tecnico rodigino, dopo i positivi warm-up test contro Irlanda e Francia giocati tra dicembre e gennaio, finalizza il lavoro di questi giorni di raduno nella Marca mixando conferme e novità assolute, con quattro ragazzi classe 2005 titolari dal primo minuto e tanti esordienti anche tra i 2004. 

Tra gli avanti solidità e affiatamento garantiti dal trio di prima linea Pisani-Gasperini-Gallorini, già protagonisti sia al Torneo 2023, sia al Mondiale sudafricano di luglio. In seconda centimetri, chili e freschezza nella coppia Redondi-Milano, entrambi nati nel 2005, mentre in terza Capitan Botturi con il numero 8 viene affiancato dai flanker Bellucci e Gritti, quest’ultimo trevigiano doc e figlio d’arte (il papà Andrea fu protagonista da seconda linea sia in maglia Benetton che in maglia Azzurra a cavallo tra gli anni ’90 e i primi 2000).

In mediana tanta curiosità per la prima da titolare di Martino Pucciariello, numero 10 – a sua volta figlio d’arte dell’ex pilone Azzurro Federico (8 caps, due volte Campione in Heineken Cup con gli irlandesi del Munster) – chiamato a prendere in mano la regia della squadra in assenza di Simone Brisighella, ancora fermo ai box per il lungo infortunio. A far coppia con l’italo-argentino il numero 9 Casilio, punto fisso nei meccanismi della squadra dopo l’ottimo 2023 mandato in archivio.

Elettri e Bozzo danno continuità col passato in una linea veloce che per il resto manda in scena per la prima volta il 2005 Zanandrea al centro, Scalabrin all’ala e Mirko Belloni ad estremo.

In panchina cinque avanti, due mediani e un trequarti, confermando che il focus della partita sarà inevitabilmente sui primi otto uomini.

I ragazzi li vedo pronti, abbiamo buone sensazioni in vista del matchi”, commenta Massimo Brunello. “Sappiamo che sarà durissima, noi abbiamo il nostro solito obiettivo, essere competitivi dal primo all’ultimo minuto, restare sempre dentro la partita, e ovviamente provare a farla nostra se se ne presenterà l’occasione. Dovremo essere pronti a reggere lo scontro individuale, a vincerlo fisicamente, riuscendo a tenere sotto controllo la capacità inglese di muovere la palla nello spazio. Sicuramente dovremo evitare di commettere errori grossolani, l’anno scorso a Gloucester ci sono costati il match e questo nessuno di noi lo ha dimenticato”.

“La responsabilità da Capitano la sento, eccome, soprattutto pensando di giocare in uno stadio come quello di Monigo, sempre pieno di un pubblico molto competente”, dice la sua Jacopo Botturi, nuovo skipper degli Azzurrini. “Mentalmente so di dover reggere tanta pressione, ma questo tipo di pressione è di quelle che mi piacciono tanto, e che tanti ragazzi come me sognerebbero di dover gestire. Con l’Inghilterra conterà tanto giocare il nostro rugby senza commettere errori stupidi, li abbiamo studiati sui loro punti deboli sia in attacco che in difesa e sappiamo cosa dobbiamo fare”. Lunedì sera il suo ventesimo compleanno, festeggiato chiedendo una sola cosa ai compagni: “Ho chiesto di regalarmi e regalarci questa vittoria, non c’è niente che desidero di più”.

La direzione della gara – trasmessa in diretta esclusiva su Sky Sport, broadcaster ufficiale della competizione – è affidata al francese Evan Urruzmendi, assistito dal connazionale Benoit Rousselet e dallo scozzese Ian Kenny. Quarto Uomo l’italiano Alex Frasson.

Lasciano temporaneamente il raduno, per la scrematura prevista da 29 a 26 giocatori come imposto dai protocolli Six Nations, BINIFrancesco (2004, Rugby Rovigo Delta), PADOAN Vittorio (2004, Casale Rugby), MIDENA Mattia (2005, Rugby Paese).

Prima degli inni nazionali previsto un minuto di silenzio in memoria di Manrico Marchetto, leggenda trevigiana ed azzurra (terzo marcatore di tutti i tempi in Nazionale) scomparsa domenica sera nella sua città dopo una malattia dal decorso tanto breve quanto spietato.


La formazione ufficializzata:

15. BELLONI Mirko (2004, Verona Rugby)
14. SCALABRIN Marco (2004, Rugby Vicenza) 
13. ZANANDREA Federico (2005, Mogliano Veneto Rugby)
12. BOZZO Nicola (2004, USA Perpignan) 
11. ELETTRI Lorenzo (2004, Rugby Rovigo Delta) 
10. PUCCIARELLO Martino (2004, CUS Milano Rugby) 
9. CASILIO Lorenzo (2004, Rugby Vicenza)  | v. Capitano
8. BOTTURI Jacopo (2004, Petrarca Rugby) | Capitano
7. BELLUCCI Luca (2004, Rugby Roma Olimpic)
6. GRITTI Piero (2005, ASM Clérmont Auvergne) 
5. MILANO Giacomo (2005, UR Capitolina) 
4. REDONDI Tommaso (2005, Verona Rugby)
3. GALLORINI Marcos (2004, Mogliano Veneto Rugby)
2. GASPERINI Nicholas (2004, Rugby Viadana 1970)
1. PISANI Federico (2004, Verona Rugby)

a disposizione
16. SICILIANO Valerio (2004, CA Briviste Corrèze)
17. PELLICCIOLI Sergio (2005, Rugby Lyons)
18. ASCARI Davide (2004, Rugby Colorno 1975)
19. MIRENZI Samuele (2004, VII Rugby Torino)
20. ZUCCONI Cesare (2004, Cavalieri U.R. Prati Sesto)
21. JIMENEZ Mattia (2004, Rugby Petrarca)
22. IMBERTI Francesco (2004, CUS Torino)
23. DE VILLIERS Patrick (2004, Rugby Noceto FC)


SIX NATIONS U20 2024 | calendario Italia (ora locale Italia)

02.02.2024 – ore 20:15 
ITALIA U20 v INGHILTERRA U20

09.02.2024 – ore 20:15 
IRLANDA U20 v ITALIA U20

23.02.2024 – ore 21:00 
FRANCIA U20 v ITALIA U20

08.03.2024 – ore 20:15
ITALIA U20 v SCOZIA U20

15.03.2024 – ore 20:30 
GALLES U20 v ITALIA U20


SEI NAZIONI U20 2024 | giocatori selezionati primi due turni:

ASCARI Davide (2004, Rugby Colorno 1975) | prima linea

BELLONI Mirko (2004, Verona Rugby) | ala

BELLUCCI Luca (2004, Rugby Roma Olimpic) | terza linea

BETTINI Pietro (2005, Rugby Parabiago) | prima linea

BINI Francesco (2004, Rugby Rovigo Delta) | ala

BOTTURI Jacopo (2004, Petrarca Rugby) | terza linea – CAPITANO

BOZZO Nicola (2004, USA Perpignan) | centro

CASILIO Lorenzo (2004, Rugby Vicenza) | mediano di mischia

D’ALESSANDRO Olmo (2004, Biarritz Olympique) | terza linea

DE VILLIERS Patrick (2004, Rugby Noceto FC) | centro

ELETTRI Lorenzo (2004, Rugby Rovigo Delta) | centro/ala

FUSARI Ferdinando (2004, Rugby Roma Olimpic 1930) | centro

GALLORINI Marcos (2004, Mogliano Veneto Rugby) | prima linea

GASPERINI Nicholas (2004, Rugby Viadana 1970) | prima linea

GRITTI Piero (2005, ASM Clérmont Auvergne) | seconda linea/terza linea

IMBERTI Francesco (2004, CUS Torino) | estremo

JIMENEZ Mattia (2004, Rugby Petrarca) | mediano di mischia

MIDENA Mattia (2005, Rugby Paese) | seconda linea

MILANO Giacomo (2005, UR Capitolina) | terza linea

MIRENZI Samuele (2004, VII Rugby Torino) | seconda linea

PADOAN Vittorio (2004, Casale Rugby) | prima linea

PELLICCIOLI Sergio (2005, Rugby Lyons) | prima linea

PISANI Federico (2004, Verona Rugby) | prima linea

PUCCIARELLO Martino (2004, CUS Milano Rugby) | mediano di apertura

REDONDI Tommaso (2005, Verona Rugby) | seconda linea

SCALABRIN Marco (2004, Rugby Vicenza) | ala

SICILIANO Valerio (2004, CA Briviste Corrèze) | prima linea

ZANANDREA Federico (2005, Mogliano Veneto Rugby) | centro

ZUCCONI Cesare (2004, Cavalieri U.R. Prati Sesto) | terza linea


Lo staff della Nazionale Under 20 2023-2024:

Commissario TecnicoMassimo BRUNELLO 

Tecnico AvantiRoberto SANTAMARIA 

Tecnico Trequarti: Mattia DOLCETTO

Team ManagerAndrea SACCÀ

Responsabile Preparazione FisicaMassimo ZAGHINI

Assistente Preparazione Fisica: Mario DISETTI 

Responsabile Logistica e CoordinamentoEnnio CAPPELLETTI

Area Medica: Giorgio DI GIACOMO – Leonardo ROLDAN – Stefano JACOTTI

FisioterapistiMatteo POLINI – Lorenzo GAI

Video Analyst:Dario VALENTE

Ugo Gori, la “fox” Twickenham: “Un colpo di genio. Peccato non aver vinto”

Il 26 febbraio 2017, a Twickenham, l’Italia sfiorò un colpaccio che avrebbe avuto dell’incredibile, mettendo in crisi l’Inghilterra con una tattica molto particolare. Tutto il mondo, quel giorno, parlò della “fox”, la strategia ideata dallo staff azzurro basata su una zona grigia del regolamento. Gli inglesi andarono in crisi, chiusero il primo tempo in svantaggio e riuscirono a prendere il largo soltanto negli ultimi 10 minuti, chiudendo con un 36-15 che però non rispecchiava del tutto quanto successo in campo. Quel giorno a Londra c’era anche Edoardo “Ugo” Gori, che ricorda le emozioni di quel match: “Fu una strategia geniale, che poi portò addirittura a un cambio di regolamento. L’idea fu di coach Venter, l’allenatore della difesa, che aveva trovato questa ‘zona grigia’ nel regolamento: se placcavi un giocatore senza rimanere a terra con lui la ruck non esisteva più, quindi potevamo avanzare e disturbare gli avversari. Abbiamo impostato tutta la partita su questa cosa, e funzionò, e fu un peccato non essere riusciti a vincere. Avevamo un difensore sull’asse della ruck e le due guardie ai lati, e poi il numero 9 – che in quel caso ero io – doveva fare il giro e disturbare l’attacco inglese”.

Come avevate preparato la partita in settimana, sapendo di proporre una tattica molto particolare?

“È stata una settimana particolare, perché comunque si trattava di una cosa che nessuno di noi aveva mai fatto. Anche a livello tattico andava applicata in modo diverso a seconda delle zone del campo. Farlo troppo vicini alla nostra linea di meta, ad esempio, sarebbe stato molto rischioso perché agli inglesi sarebbe bastato fare un pick&go per passare. Durante la settimana avevamo avuto nei problemi nel capire come difenderci in queste situazioni, e non sapevamo se in partita avrebbe funzionato. Saremmo andati ad affrontare un’Inghilterra fortissima, a Twickenham, con una strategia così particolare: non eravamo sicuri di ciò che sarebbe accaduto, perché la partita avrebbe potuto diventare molto difficile”.

gli highlights di Inghilterra v Italia 2017

Invece ha funzionato, e loro non se lo aspettavano…

“Sì, nel primo tempo non ci hanno capito niente. Chiaramente prima di scendere in campo abbiamo parlato con gli arbitri, che ci hanno confermato che il regolamento ci avrebbe permesso di andare oltre il raggruppamento e che se lo avessimo fatto non ci avrebbe fischiato contro, e gli inglesi non riuscivano a tirarsene fuori. Peccato per le 2 mete prese a inizio secondo tempo che li hanno rimessi in partita. Mi è dispiaciuto molto anche non poter rientrare nel secondo tempo, perché non avevo superato il protocollo concussion nonostante stessi bene. Purtroppo ai tempi il test era solo in inglese, e una parte consisteva nel sentire 10 parole – in quel caso in inglese – slegate l’una dall’altra e ripeterle più volte in un breve periodo di tempo, per poi ripeterle nuovamente alla fine del test. Il mio inglese non era perfetto e alla fine non riuscii a superare il test, fu un peccato perché pensavo di stare bene”.

Nonostante quelle 2 mete l’Italia rimase in partita fino alla fine. Ci credevate?

“Sì, bisogna sempre crederci e quella fu una partita dove rimanemmo attaccati al risultato fino alla fine, e fu un peccato non riuscire a portarla a casa. Sarebbe stato bello. Questa è la peculiarità delle squadre britanniche, che magari rispetto a noi latini hanno questa capacità di stare sempre ‘dentro’ la partita, anche in momenti di grande difficoltà. Noi li abbiamo fatti soffrire tanto con un gioco completamente diverso dal solito, ma sono riusciti a tirarsene fuori”.

Però dopo la partita si parlava più della “fox” che del risultato…

“Dalla stampa estera non fu molto apprezzato, perché lo consideravano un modo per ‘uccidere’ la partita, e infatti subito dopo cambiarono le regole. Lo capisco, perché se tutte le squadre avessero usato questo sistema sarebbe stato difficile giocare a rugby. Sapevamo che sarebbe stata una strategia da usare ‘una tantum’, ma quando affronti avversari così forti è giusto provare ad usare tutti i mezzi che hai a disposizione. L’abbiamo studiata molto bene, e secondo me fu un colpo di genio perché ci permise di essere competitivi contro una squadra molto più forte”.

Italia Under 20, Niccolò Cannone agli Azzurrini: “Non smettete mai di sognare, e ascoltate gli allenatori”

Come da tradizione, il Sei Nazioni under 20 si svolgerà in concomitanza con il Torneo seniores. Sarà una grande vetrina per i migliori talenti d’Europa, e per l’Italia sarà anche l’occasione di confermare i grandi progressi fatti a livello giovanile negli ultimi anni. Quella dell’under 20 è un’esperienza unica e fondamentale per la crescita, come raccontato da Niccolò Cannone, seconda linea dell’Italia e del Benetton: “Quelli in under 20 sono stati degli anni stupendi e importantissimi per la mia crescita, me li porterò sempre dietro. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, siamo arrivati tra i primi 8 del Mondo battendo Argentina e Scozia, eravamo un gruppo affiatato e sono molto felice di aver trascorso molto tempo lì”

Cosa ti ha lasciato quell’esperienza?

“Tantissimo. Sono gli anni più importanti per chi vuole costruirsi una carriera, bisogna cercare di assorbire quante più informazioni possibili e mettere minuti nelle gambe per poter crescere. Credo che per un ragazzo sia fondamentale giocare il più possibile. Poi comunque per un ragazzo è il primo approccio al livello internazionale, seppur giovanile. Ricordo quando al Mondiale 2017 giocammo contro gli All Blacks under 20, fu una bellissima esperienza: è il primo trampolino di lancio verso l’alto livello”.

Com’è stato poi il salto tra i “grandi”?

“Sicuramente è stato un salto importante, anche lì sono stato fortunato a giocare molto sia con il Petrarca sia da permit col Benetton. Il lavoro che ho fatto quotidianamente a Treviso, poi, è stato fondamentale per la mia crescita. E poi con tanti miei compagni ci siamo ritrovati insieme in Nazionale maggiore, è una cosa bellissima ed è anche frutto dall’ottimo lavoro fatto in questi anni. Avere un gruppo giovane e molto coeso, fatto da gente che si conosce da tanto tempo, è sicuramente un valore aggiunto”.

Il momento più bello della tua esperienza in under 20?

“Mi viene in mente la meta contro gli All Blacks al Mondiale, un momento di grande prestigio personale per quanto riguarda la mia carriera giovanile. Quell’anno poi battemmo anche l’Irlanda con Tronky (Troncon, ndr), che poi ho ritrovato anche qui a Treviso”.

Cosa diresti ai ragazzi dell’under 20, che quest’anno si approcciano alla loro prima grande esperienza internazionale?“Gli direi di non smettere mai di sognare, di allenarsi il più possibile, ascoltare tutti gli allenatori e poi crederci sempre. Non bisogna mai smettere di crederci, sono sempre stato convinto che dopo tanti sacrifici e tante rinunce i risultati poi arrivano sempre. È stata la mia filosofia”.

“Frutta in guscio. Dentro c’è l’Italia”, Italrugby testimonial campagna MASAF

La Nazionale di rugby testimonial della campagna di promozione per i prodotti della filiera della frutta in guscio, promossa da Masaf, Ismea e FIR. “Lavoriamo per valorizzare un alimento sano e nutriente”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo, questa mattina, alla conferenza stampa di presentazione degli spot dedicati, che si è tenuta al Centro Giulio Onesti di Roma, dove gli azzurri, in vista del Sei Nazioni, hanno effettuato la preparazione. 

Il claim della campagna è “Dentro c’è l’Italia” e la creatività utilizzata esaltano lo stretto binomio prodotto-territorio di origine. “In ogni guscio c’è il frutto delle migliori qualità che l’Italia è in grado di esprimere: le caratteristiche uniche del suo territorio e del microclima in cui nasce, il know-how con cui è coltivato, raccolto e portato sulle nostre tavole”, ha aggiunto il ministro. 

Il payoff “buona, sicura e ricca di benessere” richiama, invece, alle ottime proprietà organolettiche dei prodotti della filiera, al rigoroso sistema di controlli che l’Italia garantisce e alle numerose proprietà che rendono la frutta in guscio un alleato per il nostro benessere.  

In apertura di lavori il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati ha dato il benvenuto ai presenti a nome del Presidente CONI Malagò e ricordato “il lungo legame esistente tra la Nazionale Italiana Rugby e il nostro Centro di Preparazione Olimpica. Siamo felici di vedere gli Azzurri del rugby tornare nella loro casa di sempre per preparare il Sei Nazioni e abbiamo messo in campo le nostre migliori risorse per far sì che possano lavorare nel migliore dei modi”

Marco Mezzaroma, Presidente di Sport&Salute, ha detto: “Con la FedeRugby c’è un rapporto consolidato e che è sempre più una vera sintonia di intenti, come attesta questo impegno per promuovere la corretta alimentazione che rappresenta uno dei nostri obiettivi societari. Stiamo preparandoci ad ospitare all’Oljmpico due partite sold-out che, come sempre, si riveleranno feste di sport anche grazie al villaggio per il terzo tempo che stiamo allestendo all’esterno dello stadio”.

“Con la campagna “Frutta in guscio. Dentro c’è l’Italia” continua il nostro lavoro di squadra teso a rafforzare sia il legame tra una sana alimentazione e lo sport che lo stretto binomio esistente tra le nostre eccellenze e territori di origine – ha commentato il Commissario Straordinario ISMEA Livio Proietti – Una buona educazione alimentare passa anche attraverso il consumo della frutta in guscio che, grazie alla versatilità che la contraddistingue, ben si presta a coadiuvare l’alimentazione degli sportivi, oltre ad essere materia prima privilegiata nella raffinata arte pasticcera. Sono certo che campagne informative come questa ci permettono di esaltare le nostre eccellenze, dalla tavola allo sport” ha dichiarato il Commissario ISMEA Livio Proietti.

Lo spot ufficiale FIR/MASAF/Ismea per la promozione della frutta in guscio italiana

“Sono stato un atleta e esercito come medico da quasi quarant’anni – ha detto il Presidente della FIR Marzio Innocenti – e conosco bene l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, la benzina migliore per ogni sportivo e, ancor più, per gli atleti d’elite. Un aspetto della preparazione a cui anche il nostro staff tecnico e sanitario è particolarmente attento e che, se possibile, acuisce il valore della scelta della nostra Nazionale quale testimonial per la valorizzazione della frutta in guscio da parte del Ministro Lollobrigida, che ringrazio per la vicinanza che insieme ai colleghi di Governo sta dimostrando al nostro sport. Una collaborazione impreziosita dalla presenza nella campagna di comunicazione del Professor Rinaldo, un’eccellenza che il rugby ha regalato al Paese e uno straordinario ambasciatore del nostro sport nel mondo. Un amico che, ancora oggi, continua ad essermi preziosamente vicino nello sviluppo dei nostri rapporti internazionali, offrendomi gli stessi preziosi consigli con cui, giovane professore associato che aveva appena appeso le scarpe da gioco al chiodo e profondo conoscitore dello spogliatoio del Petrarca, mi accolse anni fa al mio arrivo a Padova come giocatore e studente universitario”.

“La dimostrazione di voler associare sempre di più lo sport con la salute e l’alimentazione è la presentazione di questo spot, dove i protagonisti – oltre alla nazionale italiana di rugby – sono una eccellenza del prodotto italiano, la frutta in guscio. Sono convinto che questa campagna saprà sollecitare l’attenzione di chi la guarderà e mi auguro possa essere trasmessa nelle scuole e nelle università per educare alla cura della salute attraverso la sana alimentazione, utilizzando lo sport anche per la sua capacità di essere uno straordinario, efficace e profondo strumento di comunicazione e di diffusione del messaggio positivo. Questo è un altro contributo che diamo allo sport che educa, che è capace di darsi delle regole che siano finalizzate al grande obiettivo di tutti noi: il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle comunità”, ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

La campagna di promozione muove dall’esigenza di fare sistema tra le piccole realtà che contraddistinguono il settore, moltiplicando le occasioni di confronto, scambio e aggregazione tra gli operatori della filiera. Inoltre, valorizza le produzioni distintive della Penisola, spesso poco conosciute, e che portano, spesso, a rivolgersi più facilmente al prodotto di importazione. 

Una politica di rilancio che passa anche attraverso il racconto dei territori di origine, delle caratteristiche identitarie e distintive dei prodotti e dell’impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale dei produttori. 

Il backstage degli spot FIR/Ismea/Masaf al “Monigo” di Treviso

Nel corso della conferenza è stato trasmesso un video di saluto del Professor Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm water prize e già nazionale di rugby, che ha ricordato come questo “sport richiede forza, costanza e intelligenza, un impegno continuo a cui è chiamato il corpo, con energia garantita dalla frutta in guscio”.

“Oggi, insieme al ministro Abodi, agli atleti della nazionale di rugby e la federazione, che ringrazio, rinnoviamo il connubio tra sport e alimentazione per promuovere la conoscenza della frutta a guscio italiana, delle sue qualità nutrizionali e delle sue potenzialità di mercato, settore per il quale abbiamo stanziato 14 milioni di euro – ha aggiunto il ministro Lollobrigida – . Non è la prima volta che collaboriamo con gli Azzurri. Lo abbiamo fatto in occasione dei mondiali di Rugby in Francia, quando a Lione abbiamo lanciato un evento per sostenere la candidatura della Cucina italiana a Patrimonio Unesco e insieme, ancora, lanciamo un progetto promozionale a supporto del settore per ribadire che sport e alimentazione possono viaggiare insieme”.

Per questo, al villaggio Olimpico, saranno anche distribuite duemila confezioni di frutta secca, con il coinvolgimento degli studenti Alberghieri, e saranno proiettati gli spot sui maxi-schermi dell’area hospitality e all’interno dello stadio.

“Con la campagna “Frutta in guscio. Dentro c’è l’Italia” continua il nostro lavoro di squadra teso a rafforzare sia il legame tra una sana alimentazione e lo sport che lo stretto binomio esistente tra le nostre eccellenze e territori di origine – ha commentato il Commissario Straordinario ISMEA Livio Proietti – Una buona educazione alimentare passa anche attraverso il consumo della frutta in guscio che, grazie alla versatilità che la contraddistingue, ben si presta a coadiuvare l’alimentazione degli sportivi, oltre ad essere materia prima privilegiata nella raffinata arte pasticcera. Sono certo che campagne informative come questa ci permettono di esaltare le nostre eccellenze, dalla tavola allo sport”.

Nel corso della conferenza è stato trasmesso un video di saluto del Professor Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm water prize e già nazionale di rugby, che ha ricordato come questo “sport richiede forza, costanza e intelligenza, un impegno continuo a cui è chiamato il corpo, con energia garantita dalla frutta in guscio”

Italia U20, parla Botturi: “Abbiamo imparato dagli errori del Mondiale”

Sta per cominciare anche l’avventura dell’Italia Under 20, che dopo gli ultimi risultati si presenta ai nastri di partenza del Sei Nazioni under 20 2024 con grandi aspettative e con un nuovo capitano: Jacopo Botturi, già numero 8 degli Azzurrini nel 2023 e protagonista delle tante importanti vittorie ottenute dalla squadra di Massimo Brunello. Quello del capitano è un ruolo diverso e una responsabilità importante, che però non lo spaventa: “La sto vivendo in maniera tranquilla. Non sento l’ansia da prestazione che potrebbe esserci in questi casi, ed è merito del gruppo: percepisco la loro stima, quindi diventa tutto più facile”.

Jacopo, percepite le aspettative legate ai risultati ottenuti negli ultimi anni?

“Sentiamo la responsabilità di dover confermare, e se possibile anche migliorare, i risultati ottenuti dall’Under 20 in questi anni, ma è ciò che vogliamo fare. Le aspettative sono molto alte, sia da parte di noi giocatori, sia da parte dello staff. L’obiettivo è sempre quello di migliorare i risultati dell’Italia di anno in anno, cercando di lavorare sulle cose che in precedenza non hanno funzionato”.

Quella dello scorso anno (sconfitta per 32-25 in Inghilterra, con 2 punti di bonus, ndr) è stata una partita caratterizzata da alti e bassi. Cosa vi ha insegnato?

“È stata una partita un po’ sfortunata, ma che ci ha insegnato tanto su come affrontare poi le sfide successive, imparando dagli errori che abbiamo fatto. Dopo quella partita abbiamo lavorato tanto anche sull’analisi video, proprio per migliorare il più possibile”.

Ripensando al 2023, cosa potevate fare meglio?

“Sicuramente il Mondiale poteva andare in maniera diversa. La partita con l’Argentina purtroppo è stata condizionata dal cartellino rosso: ci ha scombussolati e siamo andati giù di testa. Contro Georgia e Fiji potevamo fare meglio soprattutto a livello mentale, e ancora adesso rimpiangiamo quelle due partite. Riassumendo, il problema è stato più mentale che tecnico, ma sono tutti insegnamenti che possiamo applicare adesso”.

Come ogni anno, in Under 20 c’è un ricambio generazionale. Chi ti ha colpito di più dei nuovi arrivati?

“Devo dire che sono tutti delle risorse importanti. Gritti e Redondi sono un ottimo aiuto nella gestione della touche, Giacomo Milano è fisicamente forte, e anche Zanandrea ci darà maggiore fisicità nei trequarti, ma alla fine tutti i nuovi arrivi possono darci una grande mano”.

Guinness Sei Nazioni 2024, Olimpico verso un doppio sold-out

L’Italrugby entra nella settimana che porta Lamaro e compagni al debutto di sabato 3febbraio allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Inghilterra (ore 15.15, diretta TV8 e Sky Sport), primo turno del Guinness Sei Nazioni, ed il pubblico del rugby è pronto a tornare in forze nella Capitale per sostenere gli Azzurri nel doppio appuntamento casalingo del 2024.

A cinque giorni dal debutto nella venticinquesima edizione del Torneo, con Gonzalo Quesada alla prima uscita da CT della Nazionale, sono oltre centoventimila i biglietti già venduti per le due partite interne dell’Italia che, dopo la sfida inaugurale contro il XV della Rosa, tornerá davanti ai propri tifosi nella quarta giornata, il 9 marzo, quando all’Olimpico sarà di scena la Scozia in una delle grandi classiche del Torneo.

Per la gara contro l’Inghilterra, medaglia di bronzo alla Rugby World Cup francese dello scorso autunno, gli Azzurri troveranno a sostenerli un Olimpico vestito a festa, con il pubblico destinato a crescere sino al calcio d’inizio, con i biglietti disponibili ancora in vendita online su TicketOne e botteghini dello Stadio Olimpico aperti dalla mattina di sabato 3 febbraio.

Italia, cinque esordienti e ritorni importanti: i convocati per il Guinness Sei Nazioni

Le convocazioni del nuovo capo allenatore dell’Italia Gonzalo Quesada in preparazione al Sei Nazioni 2024, come preannunciato alla vigilia, sono all’insegna della continuità ma non mancano nomi nuovi che alimenteranno ulteriormente la competitività: Nocera, Rizzoli, Spagnolo, Izekor e Vintcent sono i 5 esordienti scelti dal tecnico argentino, ma insieme a loro ritornano in azzurro ragazzi assenti da tanto come Zilocchi e Zanon, e altri al rientro da un infortunio come Menoncello e Lucchesi.

Gli avanti

In prima linea Quesada deve far fronte a due assenze molto pesanti: Simone Ferrari e Marco Riccioni. A destra, quindi, spazio al sempre affidabile Ceccarelli. Insieme a lui si contenderanno il posto il rientrante Giosuè Zilocchi – che manca in Azzurro dal Sei Nazioni 2022 – e l’esordiente Matteo Nocera. A sinistra confermatissimo Danilo Fischetti, il più esperto dei piloni azzurri, quest’anno tornato in Italia dopo l’esperienza in Premiership. Dietro di lui sfida da esordienti, con Mirco Spagnolo e Luca Rizzoli a contendersi un posto in squadra. Per quanto riguarda i tallonatori, il ritorno di Lucchesi alimenta la concorrenza, con Giacomo Nicotera che rimane un punto fermo della Nazionale e Marco Manfredi che cercherà di ritagliarsi spazio.

In seconda linea Quesada non rinuncia agli inossidabili Niccolò Cannone e Federico Ruzza (che nella prossima partita in cui sarà impiegato toccherà quota 50 caps in Azzurro), mentre l’assenza di Dino Lamb potrebbe aprire la strada a un maggiore impiego per Edoardo Iachizzi e Andrea Zambonin. In terza linea la concorrenza si fa ancora più furiosa, se possibile: confermati Negri, Lamaro, Lorenzo Cannone e Zuliani, si aggiungono Izekor (inizio di stagione straripante per lui al Benetton), Vintcent (diventato una presenza fissa nei 23 di Exeter in Premiership e in Champions) e Favretto, che potrebbe tornare utile anche in seconda linea.

I trequarti

Nessuna novità in mediana, se non l’assenza di Fusco che sta recuperando dal suo infortunio. Sarà interessante capire come Quesada gestirà le gerarchie del numero 9: nel Benetton Alessandro Garbisi si è dimostrato back-up affidabile alle spalle di Uren, mentre Varney dopo una stagione difficile è tornato a giocare con grande continuità a Gloucester (11 presenze su 14, di cui 7 da titolare) e lo stesso sta facendo Page-Relo a Lione che riesce a ricoprire più ruoli in alcuni casi si è anche assunto la responsabilità dei piazzati.

Per quanto riguarda i mediani d’apertura, Paolo Garbisi e Allan rappresentano una garanzia assoluta. Entrambi ricoprono stabilmente anche un altro ruolo – rispettivamente primo centro ed estremo – e starà a Quesada scegliere come e dove impiegarli, ma entrambi saranno certamente protagonisti. Dalla posizione in cui sarà schierato Allan dipenderà anche il ruolo di Ange Capuozzo, che come sempre potrà fare l’estremo o l’ala. Nel triangolo allargato il ritorno di Gesi, macchina da mete con le Zebre in questo inizio di stagione, aumenta ulteriormente la concorrenza, insieme ai confermati Ioane, Pani e Bruno. Mancherà invece Paolo Odogwu, fermato da un infortunio dopo un ottimo inizio di stagione col Benetton.

Quello dei centri è il reparto che ha visto le modifiche più radicali: confermato il solo Nacho Brex, con 3 ritorni importanti. Tommaso Menoncello ha recuperato dall’infortunio che lo ha costretto a saltare la Rugby World Cup 2023, e a Treviso ha dimostrato di essere subito tornato ad alti livelli. Tornano in azzurro anche Federico Mori e Marco Zanon: il primo è tornato in campo a novembre e dal quel momento ha giocato tutte le partite di Bayonne in Top 14, il secondo si è rivelato fondamentale in maglia Benetton, contribuendo con una doppietta all’importante successo dei Leoni contro Edimburgo.

Italia: i convocati in preparazione al Sei Nazioni 2024

Piloni

Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps)

Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps)

Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente)

Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente)

Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente)

Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

Tallonatori

Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps)

Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps)

Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps)

Seconde Linee

Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps)

Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps)

Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps)

Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

Terze Linee

Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps)

Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap)

Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente)

Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps)

Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps)

Ross VINTCENT (Exeter, esordiente)

Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps)

Mediani di Mischia

Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps)

Martin PAGE-RELO (Lione, 4 caps)

Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps)

Mediani di Apertura

Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps)

Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps)

Centri

Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps)

Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps)

Federico MORI (Bayonne, 13 caps)

Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps)

Ali/Estremi

Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps)

Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps)

Monty IOANE (Lione 25 caps)

Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap)

Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps)