©2023 Federazione Italiana Rugby

Accreditamento Enti di Accoglienza Servizio Civile Universale: Richiedilo entro il 15 Ottobre!

Come già avvenuto negli anni scorsi, anche quest’anno è possibile fare richiesta di accreditamento per diventare sede di accoglienza dei volontari di Servizio Civile Universale, per tutti i Club che ancora non sono accreditati, grazie all’Accordo tra FIR e Opes. Ad oggi risultano essere 117 i Club accreditati come sedi di accoglienza di Servizio Civile Universale e 41 tra le società, i Comitati e la sede nazionale che al momento ospitano i 92 volontari e volontarie attivi che concluderanno il loro anno di Servizio Civile a settembre. In seguito, arriveranno nuovi giovani nei 54 Club, Comitati e sede nazionale che hanno aderito al progetto nel 2023 e che hanno ricevuto più di 300 domande di candidatura. Ulteriori 16 Club hanno completato l’iter di accreditamento per riceverli nel 2025. Per avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare la pagina del sito dedicata al Servizio Civile su Federugby.it, dove è possibile scaricare la presentazione del progetto e la modulistica necessaria. Nel caso in cui siate interessati a partecipare vi invitiamo a contattare l’Ufficio Responsabilità Sociale inviando una e-mail a responsabilitasociale@federugby.it che sarà a vostra disposizione per guidarvi nella procedura di accreditamento. La scadenza prevista per accreditarsi è il 15 ottobre. Il Servizio Civile è un progetto promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale che permette ai giovani tra i 18 e i 28 anni e 364 giorni di vivere un’esperienza unica, sia dal punto di vista professionale che umano, che li porta a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese, ad assistere i cittadini più fragili o ad avvicinarsi a settori come l’educazione, lo sport sociale ed il turismo sostenibile. 

FIR per il Sociale | 05/08/2024

FIR per favorire l’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport con il progetto europeo SAME

Venerdì 12 luglio presso la sede di Ecos si è svolto il kick-off meeting del nuovo progetto europeo nel quale FIR è partner, finalizzato all’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport. Il progetto, coordinato da Ecos, organizzazione con la quale FIR collabora da tempo in ambito di progettazione europea, è una azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport che vede la collaborazione tra Ecos, FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi. SAME - Sports Activities for Mental Enhancement è un progetto della durata di 18 mesi volto a favorire l’integrazione comunitaria di 50 giovani rifugiati di guerra (principalmente dall’Ucraina) recentemente stabiliti a Roma, fornendo loro opportunità sicure e arricchenti, aiutandoli a superare i traumi della guerra e dell’esilio, attraverso attività sportive strutturate da coach formati sulla salute mentale e sulla mediazione culturale, valorizzando il loro benessere psicofisico, aiutandoli ad adattarsi nella comunità ospitante, creando nuovi legami attraverso gli sport di squadra con i giovani del posto ed ampliando così le loro reti sociali in un periodo cruciale per lo sviluppo sociale e per la crescita personale, consentendo loro di adattarsi al nuovo ambiente. Tutti i risultati del progetto saranno condivisi con altri club sportivi e parti interessate, nonché con i servizi di salute mentale e organizzazioni del terzo settore legate ai giovani e alla migrazione, al fine di condividere facilmente buone pratiche e un modello replicabile in altre comunità locali e nazionali dell’UE. Ne corso del meeting i partner hanno raccontato le loro esperienze nell’ambito delle tematiche trattate dal progetto e hanno delineato insieme gli obiettivi e le fasi successive da dover implementare nel corso dei prossimi mesi.

Bandi Europei e Nazionali | 18/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, al Trofeo Illumia vince il Rugby

C.C. Rocco D’Amato, Bologna – 22 giugno 2024 Continua a collezionare successi in giro per l’Italia il progetto Rugby Oltre le Sbarre che, grazie alla dedizione di arbitri, allenatori e Club, diffonde lo sport della palla ovale in istituti penitenziari e strutture dedicate alla rieducazione e risocializzazione.  L’ultimo traguardo ottenuto è la qualifica di arbitro da parte di 21 atleti/detenuti della squadra ‘Giallo Dozza’, attiva nella C.C. di Bologna dal 2013. Gli atleti, guidati dall’ex Arbitro internazionale Carlo Damasco, attuale Coordinatore tecnico del Progetto C.N.A. Arbitri Oltre Le sbarre FIR, e dall’Arbitro FIR Massimo Celli, hanno partecipato al corso nei mesi scorsi e sostenuto il 22 giugno l’esame per diventare arbitro a tutti gli effetti. Una qualifica che potranno utilizzare sia durante la detenzione, nel caso in cui sussistano le condizioni previste dalle normative in tema di permessi di uscita, sia al termine della stessa, come già avvenuto per altri detenuti partecipanti al progetto. Dopo l’esame, nel pomeriggio, i nuovi arbitri sono scesi sul campo del carcere, insieme al resto dei compagni di squadra, per disputare il Trofeo Illumia contro i ‘Cinghiali del Setta Rugby’ davanti ai propri familiari che hanno potuto assistere alla vittoria dei loro figli, fratelli, fidanzati, mariti, amici. Infatti, la squadra ‘Giallo Dozza’, che milita da diversi anni in serie C, ha sconfitto la squadra ospite che non ha potuto far altro che constatare la superiorità tecnica della squadra di casa, stimolata costantemente dal loro allenatore Fiorenzo Guermandi con suggerimenti di gioco dalla panchina. I ragazzi del ‘Giallo’ corrono come siluri e non lasciano al caso neanche un punto, giocando in maniera pulita e organica. Al termine della partita, tra le strette di mano e gli abbracci con i familiari e i ‘Cinghiali del Setta’, ormai da tempo amici del Giallo Dozza, non è mancato il consueto Terzo Tempo, preceduto da un momento di saluti da parte dei dirigenti della società Giallo Dozza Bologna, del capo della Polizia Penitenziaria dell’istituto e dei referenti dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR presenti. Ospite della giornata l’ex Azzurro Andrea Gritti che si è complimentato con le due squadre per la partita vista in campo e, in particolare con il Giallo Dozza, per le doti tecniche. Il progetto Rugby Oltre le Sbarre della C.C. di Bologna, quest’anno finanziato dal bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, rappresenta un fiore all’occhiello del progetto federale che si auspica possa diffondersi a macchia d’olio in tutte le strutture penitenziarie italiane affinché il Rugby possa portare valori, serenità e spirito di gruppo a coloro che vogliono rimediare al loro vissuto e costruire una nuova vita.

Impegno Sociale | 10/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, Una giornata con le Pecore Nere

Il racconto di una volontaria di Servizio Civile FIR Il 15 giugno 2024, ho avuto l'opportunità di partecipare per la prima volta a un evento speciale intitolato ‘Giornata dello Sport’ nella Casa Circondariale di Livorno "Le Sughere". Questo evento è stato organizzato con cura e ha previsto due partite: la prima è stata quella di calcio, dove i detenuti hanno sfidato una rappresentativa calcistica della CGIL  e la seconda quella di  rugby, dove la squadra, conosciuta come ‘Pecore Nere’, ha affrontato una selezione di giocatori Old provenienti da varie realtà toscane. Per i detenuti, questa giornata non è stata solo un'occasione per dedicarsi allo sport, ma anche un prezioso momento per riabbracciare le proprie famiglie, con le quali, di solito, durante l’anno possono solamente avere dei colloqui. Questo aspetto ha reso l'evento ancora più significativo, poiché ha permesso loro di condividere momenti di gioia e divertimento con i propri cari. Dopo la partita di calcio, terminata 8 a 2, il presidente del comitato toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, ha dato il via alla partita introducendo l'evento con un breve discorso, poi ha poi passato la parola all’arbitro internazionale Carlo Damasco, il quale ha guidato la partita con grande maestria, condividendo la sua esperienza attraverso una telecronaca appassionata e coinvolgente. Grazie alla regola del carcere per cui è vietato portare oggetti elettronici, inclusi i telefoni, all’interno della struttura, ho avuto la fortuna di vivere l’intera esperienza in modo più autentico, immergendomi completamente nell'atmosfera e nell'energia dell'evento. La realtà che da esterna, contagiata da immagini e storie negative, mi sono creata si è ribaltata quando ho visto la scena di un giocatore che, dopo essere stato placcato in modo brusco, veniva aiutato a rialzarsi proprio da chi lo aveva placcato e dopo una pacca sulla spalla hanno proseguito il gioco.  Un altro momento molto bello è stato quando negli ultimi minuti della partita l’arbitro di gara ha ceduto la sua maglia e il fischietto a uno dei giocatori delle Pecore Nere, di nome Davide, permettendogli di fare il suo debutto come arbitro dopo essersi diplomato, qualche settimana prima, al corso tenuto in carcere.  Al termine della partita che si è conclusa, con il punteggio di 2 mete a 1, c’è stato il discorso di ringraziamento del direttore del carcere e successivamente una breve cerimonia di premiazione curata dall’ Associazione Amatori Rugby Toscana.  Alla fine di tutto, i “ragazzi” del TERZO TEMPO sono arrivati con un grande buffet, composto da riso, pizza, ciambelle e per finire una deliziosa granita al limone, portando un’atmosfera di festa e di convivialità che ha subito contagiato tutti i presenti. Quando è arrivato il momento di andare, sono uscita da quel posto con un sorriso sulle labbra. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere una realtà nuova e di incontrare persone straordinarie che mi hanno raccontato le esperienze. Sono profondamente grata al Servizio Civile in F.I.R. per avermi dato l’opportunità di vivere questa bellissima esperienza.

FIR per il Sociale | 18/06/2024

Rugby Oltre le Sbarre, il racconto dell’ex azzurro Javier Dragotto

Comincia con l’appuntamento di oggi alle ore 19:00 il ciclo di incontri dedicati al Progetto federale ‘Rugby Oltre le Sbarre’. Il racconto della attività progettuali, lo scambio delle buone pratiche, gli approfondimenti di natura procedurale, e tanto altro, saranno al centro di questi incontri, che punteranno sullo scambio delle diverse esperienze presenti e passate, utile a chi è già attivo, e a chi inizierà a breve, un percorso che attraverso il rugby vuole offrire una opportunità di revisione del proprio vissuto e costruire una nuova vita. Organizzato dall’Ufficio Responsabilità Sociale della FIR, l’evento odierno avrà come protagonista la Fundation Espartanos di cui scopriremo l’impegno nelle carceri argentine attraverso il racconto dell’ex Azzurro Javier Dragotto. Prenderanno parte la dibattito, oltre ai Club attivi nel progetto federale, i Referenti di Sport e Salute Stefano Gobbi, Responsabile Politiche Sociali e Terzo Settore, Mattia Federico e Luisa Pollara, staff Sport in Carcere. Per avere maggiori informazioni sul progetto, sull’appuntamento di oggi e su quelli futuri scrivere a responsabilitasociale@federugby.it .

Azzurri per il sociale | 11/06/2024

Bingham Cup, a Roma il mondiale di rugby inclusivo dal 22 maggio

 Presso la sala della “Protomoteca” del Campidoglio si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’XI edizione della “Bingham Cup – Roma 2024”, il torneo di rugby amatoriale LGBTQIA+ più importante al mondo, davanti alle massime autorità capitoline, della Regione e dello Sport italiano. A sottolineare il valore sociale della “Bingham Cup”, la presentazione del campionato mondiale di rugby inclusivo cade nella data, il 17 maggio, che le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno istituito come Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Presenti all’evento, moderato dal giornalista Daniele Piervincenzi: l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli, il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, il Presidente del Comitato Organizzatore della “Bingham Cup – Roma 2024), Gianmarco Forcella, Antonio Parrilla (Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Mario Colamarino (Presidente del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”). La “Bingham Cup”, prende il nome da Mark Bingham, il rugbista eroe statunitense morto nello schianto del volo United 93 l’11 settembre 2001, e, dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione che avrà luogo mercoledì 22 maggio alle 19.30 a Roma nella suggestiva location del Palatiziano, dal 23 al 26 maggio oltre 3.500 rugbisti e più di 100 squadre provenienti da quattro continenti daranno vita al torneo, su otto campi collocati nell’area del quartiere EUR. «È stato un onore supportare questa candidatura, Roma ha un appeal internazionale legato ai grandi eventi e al turismo, inoltre con la Bingham Cup si aggiunge un messaggio sociale fortissimo – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato – È surreale pensare che nel 2024 in Italia e nel mondo esistano ancora forme di esclusione e che il voler vivere apertamente la propria sessualità possa portare all’esclusione dalla pratica sportiva. La Capitale e il rugby hanno un rapporto unico, Roma è la casa del rugby italiano e siamo orgogliosi che questo evento si disputerà su numerosi impianti, dei quali ben tre comunali. La Bingham Cup sarà un grande evento internazionale che porterà migliaia di persone, atleti e appassionati nella nostra città». «Avere la possibilità di ospitare a Roma un evento mondiale importante come la Bingham Cup è motivo di orgoglio per l’intero movimento del rugby italiano – ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti – Ancora una volta voglio esprimere un concetto importante: il nostro sport, fatto di impegno e sacrificio, è di tutti ed è per tutti. Per questo plaudo alla scelta di organizzare un’importante manifestazione come la Bingham Cup, che accoglie in Italia atlete e atleti appartenenti alla comunità LGBTQIA+ provenienti da tutto il mondo, a ulteriore riprova dello spirito di fratellanza e di coesione che vogliamo sostenere ogni volta in cui c’è la possibilità di farlo». Un torneo particolarmente importante, che muove un’importante fetta di turismo sportivo e che da mettere insieme non è sicuramente semplice: più di 100 squadre, 3500 partecipanti e tante migliaia di tifosi che seguiranno le partite – ha detto il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli – C’è, dunque, bisogno di una rete organizzativa molto diffusa e capillare e anche in questo vedo l’aspetto dell’inclusività e della partecipazione. Siamo orgogliosi che questo torneo si tenga nella nostra Regione e rinnoviamo il nostro sostegno a questa bella iniziativa. «La Bingham Cup – ha dichiarato Antonio Parrilla, Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è un evento la cui parole d’ordine sono inclusione e coesione e tutto questo si incastra perfettamente con il progetto che stiamo portando avanti con molti Paesi: “Combating hate speech in sport” promosso dal Consiglio d’Europa e che vuole combattere il fenomeno dei discorsi d’odio nello sport con il claim “Sport is respect”. Lo sport è rispetto e i discorsi di odio che partono dal disprezzo non possono esistere». «Siamo fieri e non vediamo l’ora di poter celebrare, per la prima volta a Roma, un evento che siamo sicuri segnerà un importante momento di sport – ha detto il Presidente del Comitato Organizzatore, Gianmarco Forcella – Sarà un’occasione imperdibile non solo per godere di uno spettacolo sportivo unico nel suo genere, ma anche per promuovere, oltre ai valori intrinseci del rugby come rispetto dell’avversario, rispetto delle regole e sostegno, anche quelli di inclusione e diversità. Non vediamo l’ora di accogliere così tante persone nella Città Eterna e di far conoscere a tutti la nostra realtà». I campi di gara Stadio delle Tre Fontane (Via delle Tre Fontane 5, Roma) Dabliu EUR (Viale Egeo, 98, 00144 Roma RM) Rugby Roma Olimpic (Via di Tor Pagnotta, 351, 00143 Roma RM Stadio Alfredo Berra (Via Giuseppe Veratti, 00146 Roma Stadio del rugby di Corviale (Via Degli Alagno, 37, 00148 Roma RM Polisportiva Ostiense (Lungotevere Dante, 3, 00146 Roma RM

Impegno Sociale | 17/05/2024

FIR e Fondazione Telethon insieme per la campagna 5×1000 a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare

“Il tuo 5x1000 a Fondazione Telethon: insieme, possiamo arrivare alla meta” è la campagna di comunicazione di Fondazione Telethon per destinare il proprio 5x1000 alla ricerca scientificasulle malattie genetiche rare. La campagna, on air da maggio a settembre, è stata organizzata in collaborazione con FIR, la Federazione Italiana Rugby, che ha aderito al progetto rendendo protagonisti dell’iniziativa cinque giocatori della nazionale italiana: Michele Lamaro, Tommaso Menoncello, Lorenzo e Niccolò Cannone e Ignacio Brex. Insieme a loro, Carlo, un bambino di 11 anni di Treviso affetto da SMA, l’atrofia muscolare spinale. “La collaborazione tra Fondazione Telethon e la Federazione Italiana di Rugby si fonda sui valori comuni che legano sport e ricerca, ovvero sulla consapevolezza di affrontare quotidianamente sfide importanti che si vincono solo grazie al gioco di squadra. Perché, nel rugby come nella ricerca, nessuno vince da solo. Si arriva alla meta solo lottando insieme, per il bene della squadra, per il bene della comunità. Solo insieme è possibile vincere la partita contro le malattie genetiche rare. E la FIR è un partner di grande valore con cui farlo”, ha detto il Presidente di Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo. Quella tra Fondazione Telethon e Federazione Italiana Rugby è un’alleanza siglata, nel 2019, da un protocollo d’intesa grazie al quale la FIR e gli atleti delle Squadre Nazionali saranno coinvolti direttamente e attivamente nelle campagne di raccolta pubblica occasionale di fondi e nelle attività di sensibilizzazione sulle malattie genetiche rare organizzate da Fondazione Telethon. “La partnership con Telethon rappresenta un fiore all’occhiello per le nostre strategie di responsabilità sociale e siamo felici di poter offrire un contributo concreto alla ricerca contro le malattie generiche rare mettendo la maglia della nostra Nazionale, il simbolo che unisce tutto il mondo sportivo italiano, al servizio della campagna  del 5x1000 di Fondazione Telethon. Questa collaborazione mi rende orgoglioso come Presidente della Federazione Italiana Rugby e sempre più fiducioso sull’evoluzione della ricerca come medico” ha commentato il dott. Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby. La campagna del 5x1000 di Fondazione Telethon è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa presso lo Stadio Olimpico di Roma, organizzata dalla FIR per la revisione dell’attività della Federazione in programma nei mesi invernali del 2024.

Azzurri per il sociale | 08/05/2024

FIR e Vittoria Assicurazioni insieme per portare in meta la prevenzione dei tumori femminili 

Sabato 20 aprile la Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosserà la maglia speciale Vittoria For Women -The Numbers of Prevention. A disposizione il VittoriaBus per le visite senologiche gratuite e riaperta la raccolta fondi, con anche la messa all’asta delle maglie personalizzate, a supporto della prevenzione. Vittoria Assicurazioni ha presentato oggi, venerdì 19 aprile, il progetto Vittoria For Women – The Numbers of Preventionrealizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Specchio dei tempi a supporto della prevenzione. Protagonista dell’iniziativa la maglia speciale che tutte le giocatrici della Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosseranno domani, sabato 20 aprile, nel pre-partita della sfida Italia-Scozia, ultimo appuntamento casalingo del Sei Nazioni Femminile 2024.La maglia “parlante” avrà il compito di sensibilizzare il pubblico che assisterà all’incontro, e in generale la popolazione, sulla prevenzione delle malattie oncologiche femminili. Come esplicitato anche nel claim che accompagna il progetto “I numeri delle Azzurre, per i numeri della prevenzione”, a ogni numero di maglia delle rugbiste è stato associato un dato ufficiale per ricordare come l’adozione di pratiche e accorgimenti virtuosi possa rivelarsi la migliore attenzione che qualsiasi persona possa dedicare a se stessa.  “Per guardare al futuro la prevenzione gioca un ruolo cruciale. Proteggersi prima che si verifichi un evento è, infatti, fondamentale se non si vuole rischiare di essere sopraffatti e – in alcuni casi vinti – da forze maggiori. Ecco perché non smetteremo mai come Compagnia di smuovere le coscienze e rendere sia le donne che gli uomini più consapevoli e informati affinché possano prendere decisioni positive non solo per se stessi, ma anche per tutte le persone che stanno loro accanto”, afferma Matteo Campaner, Direttore Generale di Vittoria Assicurazioni. Vittoria For Women – The Numbers of Prevention rientra nelle diverse campagne messe in atto da Vittoria Assicurazioni per consolidare il suo impegno verso la collettività tramite azioni tangibili rivolte, in particolar modo, alle donne. Iniziative che sono racchiuse sotto un unico brand: Vittoria for Women.   “Il messaggio che vogliamo trasmettere attraverso il Vittoria for Women - The Numbers of Prevention è il valore inestimabile della prevenzione, prioritaria in qualsiasi periodo dell’anno. Vogliamo testimoniare con evidenze reali e positive come essere tempestivi nella diagnosi e, quindi, nella cura, può realmente salvare una vita”, spiega Luciano Chillemi, Responsabile Comunicazione Istituzionale e Customer Care di Vittoria Assicurazioni.  “Con Vittoria Assicurazioni e con i suoi vertici il rapporto va, da tempo, ben oltre la semplice partnership sportiva e commerciale. Abbiamo trovato dei compagni di strada preziosi, che condividono con noi il modo di intendere la vita e lo sport dentro e fuori dal campo. Per FIR l’impegno concreto nel mondo che ci circonda è fondamentale per assolvere al compito di influenzare positivamente la società. Come Presidente FIR sono orgoglioso che la nostra Nazionale Femminile, un fiore all’occhiello del rugby italiano, possa contribuire a sensibilizzare sempre più donne all’importanza della prevenzione oncologica. Come medico con oltre quarant’anni di esperienza, sono riconoscente a Vittoria Assicurazioni e alle nostre Azzurre per aver fatto squadra nel divulgare un messaggio tanto importante”, dichiara Marzio Innocenti, Presidente della FIR. Dalle ore 15:00 fino alla conclusione del match, inoltre, fuori dallo stadio Sergio Lanfranchi di Parma, sarà presente anche il VittoriaBus, un centro di prevenzione e informazione itinerante acquistato grazie alla raccolta fondi avviata nel 2023 durante il Vittoria For Women Tour e la Vittoria For Women Run, che, gestito dalla Fondazione Specchio dei tempi, sarà adibito a sala medica per una visita senologica gratuita per tutti i tifosi e non. Raccolta fondi che viene ufficialmente riaperta in occasione di questa giornata e che, oltre ai consueti canali come il sito web o le donazioni in loco, vedrà la messa all’asta delle maglie personalizzate delle giocatrici azzurre. In particolare le maglie tecniche potranno essere aggiudicate in vari momenti: sia dopo la partita del 20 aprile che in occasione delle sei tappe del Vittoria for Women Tour in programma dal 26 giugno con la prima tappa di Milano Marittima fino al 27 luglio con la tappa finale in Campania.  “I numeri sono sempre importanti. Dicono la verità. E i numeri della prevenzione che spiccano sulle maglie delle giocatrici consentono di avere chiara l’efficacia di un’azione sul territorio. L’offrire la prevenzione, quasi porta a porta, annulla l’ostacolo della distanza fra la gente e la sanità. E sopperisce, in numerose regioni italiane, a reti di prevenzione che hanno una capillarità molto relativa, comunque insufficiente. L’esperienza ci dice che queste azioni salvano realmente vite. L’anno scorso sono state alcune decine le donne avviate prontamente alle cure dopo i controlli dei ginecologi sui nostri ambulatori mobili. Quest’anno siamo pronti a continuare così, pronti a salvare altre decine di vite”, asserisce Angelo Conti, Vice President Operations della Fondazione Specchio dei tempi. “Sono molto felice che il nostro main sponsor sostenga le donne con una campagna così importante. La prevenzione riguarda tutte noi ed è bene accendere una luce su una questione che spesso viene sottovalutata, ma che, solo grazie all’aumento della consapevolezza, può salvare vite e ridurre l’incidenza del cancro nella società. Per questo vestiremo nel riscaldamento la maglia con i numeri della prevenzione, perché siamo convinte che portare sul terreno di gioco un messaggio così importante possa essere un vero e proprio invito a prendersi cura di se stessi. Infine, vorrei rivolgere un invito a tutte le persone che verranno a seguirci sabato al Lanfranchi: prendetevi 10 minuti e approfittate della presenza del VittoriaBus. Una visita senologica può salvarvi la vita. Noi dal canto nostro ce la metteremo tutta per condividere questo messaggio e per diffondere la cultura della cura di sé in campo e fuori”, commenta Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Italiana Femminile di Rugby. Vittoria for Women Vittoria for Women è un progetto articolato che si compone di molte iniziative guidate dallo stesso file rouge: il benessere delle donne. Come il bando sociale AssiCuriamo Insieme, giunto quest’anno alla seconda edizione, che promuove progetti attivi sui temi della lotta contro la violenza di genere e della prevenzione delle malattie femminili. Oppure il Vittoria for Women Tour in partenza a giugno per il secondo anno consecutivo: un viaggio itinerante organizzato con la Fondazione Specchio dei tempi e la FIR nella cornice del Trofeo Italiano di Beach Rugby per sensibilizzare sul tema della prevenzione oncologica con la possibilità di effettuare una visita senologica gratuita presso il VittoriaBus. O ancora, in continuità con la responsabilità assunta nei mesi più caldi dell’anno, la Vittoria for Women Run, l’annuale corsa aziendale che, dallo scorso anno, è stata aperta a tutta la città di Milano. I numeri della prevenzione delle maglie della Vittoria for Women - The Numbers of Prevention: 1 milione di donne guarda al futuro dopo 5 anni dalla diagnosi (fonte Sole 24 Ore - Aigom) Ogni 2 anni fai una mammografia per prevenire il tumore (fonte Ministero della Salute) 3 screening sono indispensabili per prevenire i tumori femminili (fonte Ministero della Salute) 4 febbraio giornata mondiale per la lotta contro il cancro (fonte Ministero della Salute) 5 sono i tumori ginecologici (fonte Gruppo San Donato) 6 milioni di persone si sono salvate grazie alla prevenzione (fonte AIRC) Solo il 7% dei tumori al seno sono causati da fattori ereditari (fonte IOV - Istituto Oncologico Veneto) In 8 casi su 10 il tumore al seno inizia con un nodulo (fonte LILT) 9 donne su 10 sopravvivono al tumore al seno (fonte AIRC) Servono 10 minuti per fare l’autopalpazione (fonte La Repubblica) 11 anni l’età in cui viene offerta in Italia la vaccinazione per il papilloma virus (fonte Ministero della Salute) 12 punti definiscono le priorità della lotta ai tumori (fonte Salute Donna Onlus) In 13 anni sono state salvate 268 mila vite dai tumori (fonte AIOM) Il 14% delle nuove diagnosi ogni anno è un tumore al seno (fonte AIRC) Il 15% delle donne italiane fuma, aumentando il rischio di un tumore (fonte AIOM) L’HPV 16 è il principale ceppo responsabile del tumore al collo dell’utero (fonte EpiCentro) Sono 17 le sostanze che favoriscono lo sviluppo di un tumore (fonte Humanitas) 18 mila casi di tumore in più sono stati diagnosticati dal 2020 (fonte AIRC) Già dai 19 anni è consigliabile eseguire l’autopalpazione ogni mese (fonte AIRC) 20 settembre giornata mondiale dei tumori ginecologici (fonte ASL Piemonte/Biella) Oltre il 21% dei fattori di rischio dei tumori si può eliminare modificando lo stile di vita (fonte Ministero della Salute) Il 22% delle donne over 70 è colpito dal tumore al seno (fonte IOV – Istituto Oncologico Veneto) Nel ‘23 i tumori più frequenti sono stati quelli alla mammella (fonte AIRC)

Azzurri per il sociale | 19/04/2024

Progetto Woman in Rugby: il 20 aprile e il 25 maggio partecipa al rilancio della Campagna #IoFaccioLaMaglia!

Dopo i contenuti social pubblicati sui canali della FIR, la campagna #IoFaccioLaMaglia sarà rilanciata in due occasioni durante le quali ciascuno diventerà protagonista! Per partecipare basterà scattare una foto o registrare un video nel quale trasmettere un messaggio sul rugby e gli stereotipi di genere oppure scrivere/comunicare il claim della Campagna IO FACCIO LA MAGLIA o MI PIACE FARE LA MAGLIA e postarla il 20 aprile e il 25 maggio sul proprio profilo social con tag al proprio Club + @Italrugby + #IOFACCIOLAMAGLIA cosicché FIR potrà ricondividere i contenuti sui propri canali. La campagna, che vuole essere un ulteriore supporto alle attività di promozione quotidiane dei Club, conta su tutto il movimento per raggiungere il maggior numero di persone dentro e fuori il mondo rugbistico così da avvicinare tanti al meraviglioso sport della palla ovale. Inoltre, per diffondere ulteriormente la Campagna, in occasione del match Italia vs Scozia del Sei Nazioni Femminile 2024 sarà presente un Photo Booth dedicato a IO FACCIO LA MAGLIA, così come avvenuto durante la seconda partita in casa del Sei Nazioni Maschile 2024, dove sarà possibile scattare una foto o registrare un video da condividere sui social. La Campagna di comunicazione IO FACCIO LA MAGLIA è nata dal progetto Europeo Erasmus plus ‘Woman in Rugby’ (WIR) ed ha come obiettivo il sostegno all’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora circondano lo sport al femminile, nel nostro caso il rugby.  Il lascito del progetto WIR, oltre alle varie azioni portate a termine, vuole essere proprio un gancio con il futuro del rugby femminile italiano, invitando tutta la comunità femminile attuale a far parte di un’unica MAGLIA, che sia rappresentativa di ogni ragazza, di ogni club e di ogni regione.Non sarà sfuggito il gioco di parole con uno degli stereotipi che più comunemente viene utilizzato da chi, ancor oggi in maniera miope, non vuole riconoscere pari opportunità di genere, altro tema culturale che solo lavorando insieme, fianco a fianco, potremo ribaltare con successo duraturo.

Impegno Sociale | 12/04/2024

Rugby Oltre le Sbarre, corso allenatori al carcere “Le Sughere” di Livorno

Dalla C.C. ‘Le Sughere’ di Livorno. È terminato il Corso Sperimentale per Allenatori di Rugby nella Casa Circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno, pensato come step ulteriore all’interno del Progetto ‘Rugby Oltre le Sbarre’ FIR e nato per andare incontro al bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, vinto, tra le diverse realtà di rugby che operano negli istituti penitenziari, anche dalle ‘Pecore Nere’, la squadra che ormai da numerosi anni è attiva nelle ‘Sughere’ con l’idea che lo sport, il rugby, è per le persone, e non le persone per lo sport. Sono state giornate intense: la mattina in aula e pomeriggio in campo, una partecipazione mista di dodici atleti delle Pecore Nere e cinque “esterni”: particolarità che, in linea con l’obiettivo In and Out del ‘Progetto Rugby Oltre le Sbarre’, dimostra sempre dare esiti positivi. Docente del corso l’eccezionale e noto Andrea Di Giandomenico, incaricato dalla FIR di tenere il Corso Sperimentale dal quale poi costruirà un modulo base dedicato ai tecnici che svolgeranno il corso nelle altre carceri vincitrici del bando, ma anche per il futuro progetto nel progetto ‘Allenatori Oltre le Sbarre’. Elevata conoscenza della materia, notevole intuito, fondamentale per la comprensione del contesto di intervento, grande capacità progettuale, rilevante capacità relazionale, assertiva, attrattiva, motivante, doti non comuni in tutti i luoghi, è sembrato che Andrea fosse già stato in contesti simili, mentre era la sua prima volta in assoluto in un istituto penitenziario. Accompagnando i partecipanti in un percorso di impegno, concentrazione, sforzo fisico e mentale, Di Giandomenico ha proposto un corso che ti mette di fronte alle responsabilità di guidare gli altri a dare il massimo per ottenere il risultato, che non è solo vincere, ma riuscire a migliorare, cercare, utilizzare, inventare esercizi per raggiungere lo scopo partendo dalle regole, dai principi del rugby e dalla coesione del gruppo; il tempo, lo spazio, la creatività, il sostegno, la difesa e l'attacco. Una serie di ringraziamenti sono d'obbligo: alla F.I.R., a tutto lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR, alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Livorno, una collaborazione che dura ormai da dieci anni, ai “ragazzi” della squadra old dei Rino..cerotti tutor delle Pecore Nere e al Comitato regionale toscano di Sport e Salute progetto “Sport di tutti – Carceri’’.

Impegno Sociale | 09/04/2024