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Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti tra Italia e Inghilterra

È l’unica squadra del Sei Nazioni contro la quale l’Italia non ha mai vinto: l’Inghilterra. Gli Azzurri hanno disputato in totale 30 partite contro gli inglesi, segnando 356 punti e subendone 1197. Oltre alle 24 sfide disputate nel Sei Nazioni, Italia e Inghilterra si sono affrontate per 3 volte al Mondiale, una volta durante le qualificazioni mondiali e in due test match, nel 1996 e nel 2019. In teoria, tra i precedenti ci sarebbe un pari per 15-15 nel 1986 a Roma, ma solo la Federazione Italiana riconobbe il “cap” e di conseguenza il match non è inserito tra gli incontri ufficiali.

Il primo incontro ufficiale risale al Mondiale 1991, con l’Inghilterra che vinse 36-6 in una partita segnata dalle polemiche. Gli inglesi erano strafavoriti e sulla carta avrebbero dovuto dominare il match, ma gli Azzurri misero in campo una prestazione coraggiosa, che la stampa inglese definirà “ostruzionistica” tra le polemiche. Nel 1995 le due squadre si incontrarono nuovamente alla Coppa del Mondo, e gli Azzurri fecero ancora meglio andando vicini all’impresa e perdendo 27-20.

A un passo dall’impresa

Quella del 1995 è solo la prima di tante partite che gli Azzurri andarono vicini a vincere, mancando di poco il bersaglio. Nel 2008 al Flaminio l’Inghilterra rischiò di farsi raggiungere nel finale, con gli Azzurri che ritornarono sotto il break al 76’ con una meta di Picone e non riuscirono a completare una clamorosa rimonta, perdendo 23-19. Nel 2012, nella neve dell’Olimpico, gli Azzurri andarono ancora più vicini al colpaccio: inglesi avanti 6-0 con due calci di Farrell, poi Venditti riportò sotto l’Italia con la prima meta del match, e il clamoroso intercetto di Tommaso Benvenuti ribaltò il risultato alla fine del primo tempo. Nella ripresa l’intercetto di Hodgson su un calcio di liberazione di Masi cambiò l’inerzia del match, con Farrell che mise a segno i calci del definitivo 19-15.

A Twickenham

L’Italia ha fatto la voce grossa anche nel tempio del rugby inglese: un anno dopo l’impresa sfiorata di Roma, gli Azzurri guidati da Jacques Brunel misero in grandissima difficoltà l’Inghilterra, ancora una volta ancorata ai calci di Farrell. L’Italia segnò con McLean, grazie a uno splendido calcio-passaggio di Orquera, e si porto a soli 4 punti degli inglesi, per poi sprecare tante occasioni e cedere 18-11. Quanto accadde nel 2017 però fu ancora più incredibile. Conor O’Shea e sul suo staff sfruttarono una zona grigia del regolamento, non facendo entrare i giocatori azzurri nel raggruppamento: in questo modo, non poteva formarsi la linea del fuorigioco, e gli italiani erano liberi di andare a disturbare gli inglesi. L’Inghilterra, guidata da Eddie Jones, andò completamente nel pallone, con gli Azzurri che chiusero il primo tempo in vantaggio con un drop di Allan e una meta di Venditti. Nella ripresa gli inglesi reagirono segnando due volte, ma la meta di Campagnaro li costrinse a sudare fino alla fine: soltanto negli ultimi 10 minuti la squadra di Eddie Jones riuscì a chiudere la partita, ma nonostante la vittoria per 36-15 il giorno dopo si parlò soltanto di come gli Azzurri avevano messo nel sacco l’Inghilterra.

L’ultima sfida

Ancora a Twickenham, l’Italia ha giocato il suo ultimo match contro l’Inghilterra nel Sei Nazioni 2023. Dopo un primo tempo di grande sofferenza, chiuso sotto 19-0, gli Azzurri guidati da Kieran Crowley hanno reagito alla grande, segnando due volte con Riccioni e Fusco e riaprendo la partita. Purtroppo, il distacco creatosi nella prima frazione ha fatto la differenza, con l’Inghilterra che è riuscita a vincere per 31-14.

I Centurioni FIR arricchiscono la giornata di Italia v Inghilterra

Mauro Bergamasco e Leonardo Ghiraldini sono i Centurioni FIR che sabato 3 febbraio saranno allo Stadio Olimpico di Roma per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024.

Le due leggende azzurre saranno dalla mattina ospiti dello stand FIR (ore 11.30) e successivamente della House of Peroni Nastro Azzurro all’interno del Villaggio (ore 12.30), per incontrare i fans presenti all’Olimpico per il debutto nel Torneo, condividendo ricordi ed esperienze delle loro straordinarie carriere internazionali.

Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati per incontrare due degli atleti protagonisti della storia più recente del rugby italiano e rivivere insieme le tante, indimenticabili giornate vissute all’Olimpico sostenendo la Nazionale. 
Dopo la partita, sui canali social di FIR, Mauro e Leonardo offriranno il proprio punto di vista sull’incontro con uno speciale contenuto di analisi dedicato alla prima partita del Sei Nazioni.

Sabato 9 marzo, giorno di Italia v Scozia, seconda e ultima gara interna dell’Italia nel Torneo 2024, saranno invece Andrea Lo Cicero e Marco Bortolami a rappresentare la ristretta comunità dei Centurioni azzurri all’Olimpico. 

I Centurioni FIR
1. Alessandro Troncon – 102 caps
2. Andrea Lo Cicero – 103 caps
3. Martin Castrogiovanni- 119 caps
4. Sergio Parisse – 142 caps
5. Marco Bortolami – 112 caps
6. Mauro Bergamasco – 106 caps
7. Alessandro Zanni – 119 caps
8. Leonardo Ghiraldini – 107 caps
9. Sara Barattin – 116 caps

Italia, due cambi per l’Inghilterra

Lo staff medico della Nazionale italiana rugby maschile informa che Ange Capuozzo e Edoardo Iachizzi non saranno a disposizione per il match contro l’Inghilterra.

Il trequarti azzurro non potrà scendere in campo a causa di una gastroenterite, la seconda linea della Nazionale ha sofferto il riacutizzarsi di un trauma pregresso alla spalla sinistra.

Con il numero 14 scenderà in campo Lorenzo Pani, mentre in panchina saranno presenti con il numero 20 l’esordiente Alessandro Izekor e con il numero 23 Federico Mori.

Questa la formazione che scenderà in campo:

Allan; Pani, Brex, Menoncello, Ioane; Garbisi P., Garbisi A; Cannone L., Lamaro (cap), Negri; Ruzza, Cannone N.; Ceccarelli, Lucchesi, Fischetti

A disposizione: Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Izekor, Zuliani, Varney, Mori

All. Quesada

Avis nuovo top sponsor della Federazione Italiana Rugby

La F.I.R – Federazione Italiana Rugby e Avis, brand di rent-a-car parte di Avis Budget Group, hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo di sponsorizzazione che li vedrà collaborare per tutto il corso dell’anno, fino al 31 dicembre 2024. La partnership è stata annunciata oggi durante la conferenza stampa di vigilia del match contro l’Inghilterra che darà il via al percorso degli azzurri del rugby nell’edizione 2024 del prestigioso trofeo del Sei Nazioni. 

Grazie a questo accordo Avis diventa “Top Sponsor” della Squadra Nazionale Italiana maggiore Maschile, Under 20 e Femminile di rugby per tutto il 2024 e il logo del brand sarà applicato sulla parte posteriore sinistra del pantaloncino da gara delle squadre. 

In occasione delle partite casalinghe che la squadra Maschile disputerà durante il Sei Nazioni e nei test match autunnali, così come per quelle dell’Under 20 e delle Squadre Nazionali Femminili, Avis sarà presente sui cartelloni pubblicitari, sugli impianti LED presenti a bordocampo e sul maxischermo degli impianti sportivi dove è previsto anche il passaggio di uno spot.

Inoltre, Avis metterà a disposizione della Federazione Italiana Rugby le sue migliori soluzioni di mobilità a breve e medio termine, le quali saranno utilizzate per gli spostamenti dello staff e della dirigenza e per il trasporto di materiali. 

Siamo fieri di aver avviato questa nuova collaborazione, che ci lega ad uno sport di cui condividiamo valori come lealtà, rispetto e lavoro di squadra.  Iniziare questo percorso con un partner prestigioso come la Federazione Italiana Rugby ci consente di valorizzare ulteriormente il legame con l’universo sportivo che, come Avis Budget Group, stiamo consolidando attraverso partnership con altre realtà anche a livello internazionale. Siamo convinti che affrontare ogni sfida in totale sinergia, nello sport come nel business, sia fondamentale per ottenere i migliori risultati.”  ha dichiaratoGianluca Testa, Managing Director, Southern Europe, U.K. and European Central Operations di Avis Budget Group.

“Avis è un’azienda leader a livello internazionale nel proprio settore e siamo entusiasti di darle il benvenuto tra i top-sponsor della nostra Federazione. Come Avis, anche il rugby italiano è impegnato a sfidare alla pari, con correttezza e decisione, i propri competitor e siamo orgogliosi di poter annoverare un nuovo, grande brand tra i principali sponsor della nostra Federazione. Lo sviluppo del rugby italiano passa anche dalla nostra capacità di legarci a grandi realtà come Avis grazie a una proposta commerciale e di comunicazione sempre innovativa e accattivante, che sappia valorizzare positivamente l’investimento delle aziende che puntano sul nostro sport e sulla maglia azzurra. Siamo entusiasti di scendere in campo nel Guinness Sei Nazioni Maschile e U20 che si accingono ad iniziare con un nuovo partner di altissimo profilo ad affiancare sul kit gara chi già da anni è al nostro fianco come Vittoria Assicurazioni, Macron, Frecciarossa e Suzuki” ha detto il Presidente FIR Marzio Innocenti.

Sei Nazioni Under 20 2024: la preview di Italia-Inghilterra

Qualche anno fa sarebbe stato impensabile. Adesso, invece, Italia-Inghilterra Under 20 è una sfida all’insegna dell’equilibrio. Da due anni, infatti, Italia e Inghilterra chiudono il Sei Nazioni under 20 appaiate al terzo posto: 13 punti nel 2022, con gli inglesi che chiusero davanti per differenza punti, 15 nel 2023, quando furono gli Azzurrini a conquistare il podio con lo stesso criterio. Nella gestione Brunello il bilancio con l’Inghilterra è di 2 vittorie (entrambe in casa, una al Sei Nazioni e una alle Summer Series) e 2 sconfitte, lo scorso anno a Gloucester (con 2 punti di bonus) e nel 2021 a Cardiff. Si gioca venerdì 2 febbraio allo stadio Monigo di Treviso: calcio d’inizio alle 20.15.

Come arriva l’Italia

Gli Azzurrini arrivano all’inizio del Torneo con tanta fiducia e grandi aspettative: si sono tolti la soddisfazione di vincere l’ultima amichevole con la Francia, e giocatori importanti come Botturi, Gallorini e Casilio portano con sé l’esperienza del 2023, con un grande Sei Nazioni e un Mondiale in chiaroscuro. La squadra di Brunello sa di dover partire subito bene se vuole confermare gli ultimi risultati: la mischia sarà ancora una volta il fondamentale al quale si ancoreranno gli Azzurrini, che però saranno chiamati a dare più concretezza anche dietro, contro una squadra come l’Inghilterra che proverà ad attaccare gli spazi e sfinire l’Italia sul ritmo.

Come arriva l’Inghilterra

Dopo un Sei Nazioni 2023 meno esaltante di quello che si pensava, chiuso proprio dietro all’Italia, l’Inghilterra ha giocato un ottimo Mondiale conquistando le semifinali, pur senza riuscire a salire sul podio. Molti elementi della formazione di coach Mapletof hanno già fatto esperienza in Premiership, mentre altri sono stati protagonisti delle due vittorie in amichevole della selezione Under 20 inglese contro Bath e Oxford a gennaio. L’Inghilterra arriva a Treviso con grande fiducia, e voglia di prendersi un po’ di rivincite in uno stadio dove ha perso per due volte consecutive.

Tutte le informazioni per seguire Italia-Inghilterra Under 20

La sfida tra Italia e Inghilterra under 20 si giocherà venerdì 2 febbraio alle 20.15 e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport e in streaming su NOW. L’arbitro del match sarà il francese, Evan Urruzmendi. Gli assistenti saranno il connazionale Benoit Rousselet e lo scozzese Ian Kenny. Al TMO il francese Thomas Charabas. Prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di Manrico Marchetto, leggenda trevigiana ed azzurra (terzo marcatore di tutti i tempi in Nazionale), scomparso domenica sera.

Sei Nazioni U20 2024 – Le formazioni di Italia-Inghilterra

Italia Under 20: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Lorenzo Casilio, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Piero Gritti, 5 Giacomo Milano, 4 Tommaso Redondi, 3 Marcos Gallorini, 2 Nicholas Gasperini, 1 Federico Pisani

A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Davide Ascari, 19 Samuele Mirenzi, 20 Cesare Zucconi, 21 Mattia Jimenez, 22 Francesco Imberti, 23 Patrick De Villiers

Inghilterra Under 20: 15 Ben Redshaw, 14 Toby Cousins, 13 Ben Waghorn, 12 Sean Kerr, 11 Alex Wills, 10 Rory Taylor, 9 Archie McParland, 8 Zach Carr, 7 Henry Pollock, 6 Finn Carnduff (c), 5 Junior Kpoku, 4 Olamide Sodeke, 3 Billy Sela, 2 Craig Wright, 1 Asher Opoku-Fordjour 

A disposizione: 16 Jacob Oliver, 17 Scott Kirk, 18 James Halliwell, 19 Joe Bailey, 20 Nathan Michelow, 21 Ben Douglas, 22 Josh Bellamy, 23 Ollie Spencer

Guinness Sei Nazioni, Italia tra sorprese e continuità. Inghilterra, prima linea da 206 caps: l’analisi delle formazioni

Comincia il Guinness Sei Nazioni 2024 dell’Italia. Tante conferme e qualche sorpresa da parte di Gonzalo Quesada, che contro l’Inghilterra farà il suo esordio da capo allenatore degli Azzurri. Il tecnico lancia Alessandro Garbisi dal primo minuto al fianco del fratello Paolo: il più giovane dei fratelli Garbisi, infatti, conosce meglio di tutti il pacchetto di mischia azzurro, formato in gran parte da giocatori del Benetton, e il tecnico lo ha ritenuto il più adatto ad iniziare il nuovo corso. Quesada è stato costretto anche a fare due cambi dell’ultimo minuto: fuori Capuozzo causa gastroenterite, dentro Pani, con Mori in panchina. Fuori anche Iachizzi per un problema alla spalla, al suo posto Izekor, al possibile esordio. Dall’altra parte, Steve Borthwick si affida a una prima linea di consolidata esperienza: Marler, George e Stuart insieme fanno 206 presenze, e dalla panchina è pronto ad aggiungerne altre 107 l’inossidabile Cole. Qualche sorpresa in più invece fra i trequarti, dove Mitchell e Freeman saranno tra i più pericolosi, ma occhio anche all’esperto Slade, che con Daly e Ford forma anche una batteria di piazzatori che potrebbe punire severamente ogni fallo dell’Italia.

La battaglia davanti

Come accaduto nelle ultime sfide, l’Inghilterra proverà ad imporsi dal punto di vista fisico, cercando di trovare subito possesso e avanzamento per impedire che l’Italia possa allargare il campo e fare il suo gioco. In questo senso, Quesada si è affidato a un pacchetto di mischia ormai rodato, con il rientrante Lucchesi ad affiancare Fischetti e Ceccarelli in prima linea, e ha optato per una panchina con 6 avanti per avere più freschezza e ricambi possibili in un match che si preannuncia durissimo dal punto di vista fisico. L’Inghilterra schiera una prima linea espertissima con Marler, George e Stuart. Inoltre, bisognerà fare molta attenzione alla panchina, con il possibile esordiente Mirco Spagnolo che potrebbe trovarsi di fronte l’inossidabile Dan Cole, alla presenza numero 108 con la maglia dell’Inghilterra.

Le opzioni dietro

Se davanti le scelte di Quesada sono state in continuità con le ultime apparizioni dell’Italia, dietro il tecnico ha riservato la vera sorpresa di questa formazione, con Alessandro Garbisi che ha superato la concorrenza di Varney e Page-Relo e partirà dall’inizio. Insieme a lui ci sarà il fratello Paolo, con Tommaso Allan estremo a fungere da doppia apertura come già visto in molte occasioni nel 2023. A Ioane verrà chiesto di inventare in attacco, con Lorenzo Pani che garantirà grande potenza nel gioco al piede e inventiva in attacco, mentre il rientrante Menoncello torna di fianco al solito Brex, su cui la difesa azzurra farà come sempre grande affidamento.

Proprio quella dei centri sarà una sfida molto particolare, visto che l’Inghilterra schiera un esordiente assoluto – Fraser Dingwall, protagonista della scalata di Northampton in vetta alla classifica di Premiership – e un espertissimo e ritrovato Henry Slade. Sempre a proposito dei Saints, gli azzurri non dovranno mai perdere di vista Alex Mitchell e Tommy Freeman: il primo, mediano di mischia, sta aprendo in due le tutte difese della Premiership, mentre il secondo – ala – sta segnando mete a raffica: 11 in stagione tra campionato e coppe. Per evitare che l’Inghilterra acceleri sarà importante far giocare sotto ritmo Mitchell insieme a Ford, giocatore di talento ed esperienza, ma al rientro da un infortunio.

Le panchine

Proprio nell’ottica di una battaglia furiosa davanti, l’apporto di chi entrerà a partita in corso sarà fondamentale. Detto della possibile sfida Spagnolo-Cole, dall’altra parte il rientrante Zilocchi si troverà di fronte Ellis Genge. Nel suo 6+2, Quesada ha portato in panchina anche Zambonin, che sarà fondamentale come ulteriore opzione in rimessa laterale nella ripresa, quando gli inglesi potrebbero aver intuito i lanci azzurri. Presente un altro possibile esordiente: Alessandro Izekor. A chiudere il reparto degli avanti c’è Manuel Zuliani, una furia nel breakdown.

Borthwick ha invece scelto una seconda linea con 3 caps (Alex Coles) e una terza esordiente, giovane ma molto promettente: Chandler Cunningham-South degli Harlequins, 20 anni. In mediana, Quesada si affiderà al ritmo che potrà imporre Varney e al piede e alla potenza fisica di Federico Mori, mentre Borthwick punterà sulla grande esperienza di Danny Care e sul talento degli esordienti Fin Smith e Immanuel Feyi-Waboso.

Le formazioni di Italia-Inghilterra

Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Lorenzo Pani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti

A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Alessandro Izekor, 21 Manuel Zuliani, 22 Stephen Varney, 23 Federico Mori

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Henry Slade, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Ethan Roots, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Joe Marler

A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Ellis Genge, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Danny Care, 22 Fin Smith, 23 Immanuel Feyi-Waboso

Italrugby, il XV per la sfida all’Inghilterra. Ruzza raggiunge quota 50 caps

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Inghilterra sabato 3 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma, match valido per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 che sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8.

Sarà il confronto numero 31 tra le due squadre, l’undicesimo in Italia e il settimo allo Stadio Olimpico di Roma con direzione di gara che sarà affidata a Paul Williams.

Nella prima Italia targata Quesada il triangolo allargato sarà formato da Allan – che ha consolidato il ruolo di estremo nel suo club e toccherà quota 80 caps in maglia Azzurra – Capuozzo e Ioane. Coppia di centri formata da Brex e il rientrante Menoncello dopo l’infortunio nel Test Match pre Mondiale. Chiavi della mediana affidate ai fratelli Garbisi con Paolo e Alessandro che tornano insieme dal primo minuto dopo il match vinto contro l’Uruguay nella Rugby World Cup.

In terza linea – insieme a capitan Lamaro – spazio per Negri e Lorenzo Cannone. In seconda linea con Niccolò Cannone scenderà in campo Federico Ruzza che raggiunge l’importante traguardo dei 50 caps con la Nazionale Maggiore Maschile.  

In prima linea, insieme a Ceccarelli e Fischetti, rientra Gianmarco Lucchesi dopo un lungo infortunio che lo ha costretto a saltare il 2023 con la Nazionale.

Pronti a subentrare dalla panchina Nicotera, l’esordiente Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Iachizzi, Zuliani, Varney, Pani.

“E’ stata una settimana intensa di lavoro. C’è grande entusiasmo in tutto il gruppo per l’esordio al Sei Nazioni. Lo staff e tutti i giocatori hanno mostrato un grande impegno cercando di immergersi rapidamente in metodologie nuove. Affronteremo la terza squadra della RWC 2023 in un torneo emozionante, a casa nostra in uno Stadio Olimpico farà sentire il suo supporto. Focus sulla nostra prestazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo” ha dichiarato Gonzalo Quesada.

Questa la formazione che scenderà in campo:

15 Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps)

14 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps)

13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps)

12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps)

11 Monty IOANE (Lione 25 caps)

10 Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps)

9 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps)

8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps)

7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) – cap

6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps)

5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps)

4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps)

3 Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps)

2 Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps)

1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps)

A disposizione

16 Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps)

17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente)

18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

19 Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

20 Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps)

21 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps)

22 Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps)

23 Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps)

Guinness Sei Nazioni, via alla collaborazione istituzionale FIR/Ministero del Turismo

Con la partita di sabato 3 febbraio, che vedrà sfidarsi Italia e Inghilterra nel turno inaugurale del Guinness Sei Nazioni allo Stadio Olimpico di Roma, inizia la collaborazione istituzionale tra il ministero del Turismo e la Federazione Italiana Rugby. 

Il dicastero sarà infatti partner dei due incontri interni della Nazionale Italiana nel Torneo Sei Nazioni. Il più antico e prestigioso dei tornei rugbistici genera un indotto che va dai 27 ai 37 milioni di euro per Roma, da sempre una delle tappe più gradite dai tifosi di tutta Europa.  

Lo sport costituisce un asset strategico per il turismo e il Sei Nazioni, nello specifico, rappresenta una grande occasione di promozione grazie alla copertura capillare garantita dai broadcaster e dai media di tutto il mondo. 

In quest’ottica, anche la Venere di Open to Meraviglia sarà presente sui maxischermi dello Stadio Olimpico per omaggiare le bellezze italiane.

“Il rugby è uno sport che sta diventando un’importante leva di crescita economica per le città che ospitano gli azzurri. Ancora una volta la dimostrazione di quanto il connubio tra sport e turismo sia vincente, nonché strategico per destagionalizzare i flussi turistici” commenta così il ministro Daniela Santanchè.

Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha detto: “Proseguire nello sviluppo delle collaborazioni con le maggiori istituzioni nazionali è capitale per continuare ad accrescere la visibilità del Gioco in Italia e per dare concretezza alla nostra mission, contribuendo a contaminare positivamente la società italiana con i valori caratterizzanti del nostro sport. Il Sei Nazioni è un asset turistico prezioso per Roma e per l’Italia e la collaborazione con il dicastero guidato dall’Onorevole Santanchè non potrà che contribuire alla sua ulteriore valorizzazione”. 

Sei Nazioni Under 20: i precedenti tra Italia e Inghilterra

Un altro appuntamento con la storia. Negli ultimi 2 anni la sfida fra Italia e Inghilterra ha assunto tutto un altro significato, dopo le 2 storiche vittorie ottenute dagli Azzurrini nel 2022: prima al Sei Nazioni, poi alle Summer Series in Italia. In Inghilterra sanno bene che le partite con l’Italia non si possono più sottovalutare, come dimostrato anche dalla bella prestazione degli Azzurrini nel 2023, che non ha portato alla vittoria ma ha comunque consentito loro di guadagnare 2 punti di bonus.

Gli highlights dell’ultimo scontro diretto nel Sei Nazioni U20

Italia-Inghilterra under 20: i precedenti
Le due squadre si sono affrontate 21 volte in competizioni ufficiali, con due vittorie azzurre e 19 inglesi. La prima sfida risale al Sei Nazioni under 20 2008, con l’Inghilterra che vinse 22-13 a Genova. Da allora, la selezione giovanile inglese ha sempre conquistato il successo fino al 2022, quando per due volte l’Italia di Massimo Brunello ribaltò il pronostico. L’ultima sfida risale al Sei Nazioni 2023, con l’Inghilterra che parte fortissimo e gli Azzurrini che rimangono sempre attaccati alla partita, pagano qualche errore difensivo di troppo ma con una meta a tempo scaduto conquistano 2 punti di bonus, pur perdendo 32-25.

Le vittorie del 2022
A Monigo, seconda giornata del Sei Nazioni under 20 2022, vento e pioggia rendono il match tirato e combattuto in mezzo al campo. L’Italia parte forte, Pani si vede annullare una meta per un precedente in avanti, poi Teneggi muove il tabellone dalla piazzola. L’Inghilterra prova a rispondere, ma sbatte contro un muro azzurro che reggerà per tutta la partita, lasciandola clamorosamente a zero punti segnati. Nella ripresa un altro calcio di Teneggi porta gli Azzurrini sul 6-0, poi è ancora difesa (con un mezzo miracolo di Mey che al 47’ conquista un tenuto su un 3 contro 1 dell’Inghilterra), mischia dominante e alla fine tanta, tantissima gioia per il primo storico successo contro gli inglesi.

Cinque mesi dopo, sempre a Treviso nella finale per il 3° posto delle Summer Series, l’Italia si ripete in una partita completamente diversa dalla precedente. Inghilterra avanti con la meta di Carr Smith, poi un avanti volontario su un pallone di Cuoghi che avrebbe mandato in mezzo ai pali Passarella regala la meta tecnica agli Azzurrini. Nonostante l’inferiorità numerica, nel giro di un minuto l’Inghilterra segna due volte con Fletcher e Stephens: sembra finita, ma l’Italia rialza la testa e ritorna sotto con la marcatura di Scramoncin, dopo una maul avanzante, poi alla mezz’ora l’imbucata di Ross Vintcent vale il sorpasso azzurro. Alla fine del primo tempo la squadra di Brunello segna ancora con una splendida azione di Lazzarin e va all’intervallo sul 29-19. Nella ripresa una punizione di Teneggi e un drop di Pani aumentano il vantaggio, poi c’è tanta difesa: segnano Ilione al 50’ e Lockett al 68’, ma l’Italia tiene, segna ancora con Sante dalla piazzola e alla fine vince 38-31, conquistando il terzo posto alle Summer Series.

Italia, l’emozione di Lucchesi: “Tornare in campo sarebbe un secondo esordio”

Nel dicembre del 2022 si era rotto il legamento crociato anteriore e il legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, dopo una lunga riabilitazione è tornato in campo col Benetton, e adesso sgomita per riprendersi la maglia azzurra: Gianmarco Lucchesi è tornato a lavorare con l’Italia, convocato da Gonzalo Quesada per l’esordio contro l’Inghilterra. Un’emozione incredibile dopo un 2023 difficilissimo, e tanta voglia di riprendere il percorso interrotto più di un anno fa: “Fisicamente sto molto bene, ma soprattutto ritornare è un’emozione incredibile. Sono fiero dell’opportunità che ho avuto e spero di poter scendere in campo con la maglia azzurra. A livello fisico ovviamente saranno dei test importanti per me, ma spero di poter aiutare la squadra e di esprimere il mio miglior rugby se me ne verrà data l’opportunità”.

Per le emozioni che stai provando, sarebbe praticamente un secondo esordio per te?

“Sì, è passato davvero tanto tempo. Purtroppo ho saltato anche il Mondiale, un evento importantissimo che capita solo ogni 4 anni. Tornare in campo avrebbe per me un grande significato, soprattutto dal punto di vista emotivo”.

Manchi in azzurro dal novembre del 2022, che squadra hai ritrovato dopo tutto questo tempo?

“Il gruppo ha fatto molta esperienza nel 2023. Alcune sono state positive, altre negative, ma in ogni caso a questo livello si imparano tante cose, e questo porta tutti ad avere una consapevolezza diversa, sia nella capacità di affrontare le settimane di preparazione, sia in campo. Il gruppo comunque è rimasto molto simile, e c’è un bellissimo rapporto tra di noi. Molti li conosco fin dalle nazionali giovanili, è un gruppo coeso che vuole dimostrare tanto e togliersi di dosso le ultime due partite del Mondiale”.

C’è il rischio di portarsi dietro le ‘tossine’ delle sconfitte contro All Blacks e Francia?

“No, non ho questa percezione. Vogliamo dare il massimo e giocare il nostro miglior rugby. Ovviamente sappiamo quanto siano state complicate quelle due partite, ma sappiamo anche che quanto successo non deve in alcun modo condizionare quello che verrà”.

Contro l’Inghilterra le fasi statiche saranno di vitale importanza. Come state lavorando su questo aspetto?

“Ci stiamo focalizzando molto sulle fasi statiche. Vogliamo tornare ad essere l’Italia di un po’ di anni fa, che in mischia sapeva essere performante e che era riconosciuta per il suo drive avanzante. Stiamo lavorando molto per migliorare. Poi anche il breakdown sarà fondamentale, è uno degli aspetti su cui stiamo lavorando di più. In particolare vogliamo rendere il punto d’incontro il più veloce possibile in attacco, in modo da avere dei palloni più veloci in uscita dalle ruck che aiutino l’attacco e mettano in difficoltà le difese nel riposizionarsi. Ormai è un aspetto imprescindibile nel rugby moderno”.

Le assenze importanti nei primi 5 uomini (Riccioni, Ferrari e Lamb, ndr) non rischiano di complicare questo lavoro di miglioramento della mischia?

“Sicuramente sono assenze importanti, ma penso anche che siamo un gruppo valido qualitativamente, con più profondità nei ruoli. Penso quindi che le assenze si possano gestire bene, facendo comunque delle buone prestazioni”.