Categoria: United Rugby Championship
URC: Benetton, un successo fondamentale. Le Zebre reggono finché possono. L’analisi del 14° turno
Nella 14esima giornata di United Rugby Championship arriva il secondo successo consecutivo per il Benetton, che batte anche Cardiff 20-19 dopo un match tiratissimo e si porta al settimo posto in classifica, in piena zona playoff. A Pretoria le Zebre provano a replicare la grande partita di Durban con gli Sharks, ma alla lunga le assenze, l’altitudine e la potenza fisica e tecnica dei Bulls fanno la differenza fino la 63-24 finale. Benetton: sofferenza e rimonta Non era cominciata bene a Treviso, con Cardiff capace di portarsi subito sul 14-3 nei primi 5 minuti con le mete di Botham e Bevan. A incidere, più che la forza dei gallesi, sono gli errori dei biancoverdi che sprecano tantissime occasioni per segnare, accorciano con la meta di uno strepitoso Albornoz ma non sfruttano poi i 10 minuti di superiorità numerica concessi da un cartellino giallo a Donnell. Paradossalmente, la meta del sorpasso arriva alla fine del primo tempo, quando Cardiff recupera la sua seconda linea, con un drive straripante che porta Ollie Davidson a concedere la meta di punizione per il 17-14 con cui si chiude il primo tempo e che rende giustizia a quanto fatto dalla squadra di Bortolami, che chiuderà il match con 23 difensori battuti e 9 linebreaks. Di questi, 10 sono i difensori battuti da un devastante Mendy, con 5 linebreaks e 118 metri guadagnati. Favretto è il giocatore con più carries, mentre il miglior placcatore è un incredibile Albornoz, praticamente ovunque. Nella ripresa, complice anche la pioggia battente, entrambe le squadre non riescono a mettere punti sul tabellone per buona parte del tempo. Il Benetton non sfrutta il secondo vantaggio numerico (giallo a Jennings sugli sviluppi della meta di punizione) ma nemmeno concede vere occasioni a Cardiff, che rimane attaccato alla partita in attesa dell’occasione giusta, mentre i biancoverdi sprecano troppo. I gallesi prendono il sopravvento in mischia ordinata, che nel primo tempo era stata invece porto sicuro della squadra di Bortolami, ma non riescono a costruire delle piattaforme utili a mettere in pericoloso la squadra di casa. Al 67’ arriva però quello che sembra il punto di svolta della partita: un errore di Umaga concede un calcio di punizione a Cardiff, che va in rimessa e segna con Lloyd. La partita però gira di nuovo, perché a girare è la mischia ordinata, che torna ad essere dominata dal Benetton con Spagnolo e Ferrari: calcio di punizione guadagnato a metà campo e missile di Albornoz per il 20-17 finale. Un successo magari non esaltante, e propiziato da una prestazione superba dell’argentino, ma fondamentale in ottica playoff. Troppi Bulls per le Zebre Si sapeva che a Pretoria sarebbe stata, se possibile, ancor più dura che a Durban. La prima parte del match coi Bulls ricorda quella del sabato precedente, con i padroni di casa che partono forte (mete di Petersen e Burger) e le Zebre che rispondono stando attaccate alla partita (meta di Trulla e drop di Fusco per il 14-10). La chiave del match sta nella furiosa pressione dei Bulls, che costringono i giocatori delle Zebre a partire da fermi, rendendo più difficile l’avanzamento, e nella grande fisicità dei sudafricani che trovano avanzamento costante e mettono alle corde la squadra di Brunello. Alla fine basta un singolo errore per rompere l’equilibrio della partita, e lo dimostra Jacobs quando rompe un placcaggio e vola direttamente in mezzo ai pali. Nella ripresa si vede una grande reazione delle Zebre, a segno con Montemauri dopo 40 secondi – e dopo l’ennesima invenzione di Prisciantelli – e poi con Di Bartolomeo, ma nel finale di frazione i Bulls vengono fuori di prepotenza: le Zebre probabilmente pagano i grandi sforzi di questi 7 giorni e le assenze (Dominguez si è infortunato contro gli Sharks, e Ruggeri e Paea sono stati costretti a rinunciare alla vigilia del match) e alla fine cedono. Finisce 63-24, con 4 mete che arrivano negli ultimi 20 minuti.
News | 30/03/2025
Sei Nazioni Femminile, URC, Serie A Elite Maschile, Super Rugby: il palinsesto ovale del fine settimana
Sarà un fine settimana ricco di appuntamenti per gli appassionati di rugby, quello che conclude il mese di marzo: saranno infatti tante le partite trasmesse in tv.Si comincia sabato 29 marzo alle 9:35 del mattino con la sfida di Super Rugby tra Reds e Western Force, trasmessa in diretta su Sky Sport Arena. La programmazione Sky del sabato prosegue con Bulls v Zebre alle 13:45, Francia v Scozia (seconda giornata del Guinness Women’s Six Nations) alle 14, Galles v Inghilterra alle 17:45 e Benetton v Cardiff Blues alle 20:35. Sempre sabato 29 marzo, la sfida tra Viadana e Petrarca di Serie A Elite Maschile sarà trasmessa in diretta in chiaro su Rai Sport (calcio d’inizio alle 14). Domenica 30 marzo sarà invece il giorno delle Azzurre di coach Roselli, che alle 16 ospiteranno l’Irlanda allo Stadio Lanfranchi di Parma nella loro prima sfida casalinga nel Guinness Sei Nazioni. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Arena e in simulcast in chiaro anche su Rai 2. Tutte le altre gare di Serie A Elite Maschile saranno invece trasmesse in differita sul canale YouTube della Federazione Italiana Rugby. Il palinsesto del weekend Sabato 29 marzo Ore 9:35, Super Rugby, in diretta su Sky Sport ArenaReds v Western ForceOre 13:45, United Rugby Championship, in diretta su Sky Sport MaxBulls v Zebre Parma Ore 14:00, Serie A Elite Maschile, in diretta su Rai SportRugby Petrarca v Rugby Viadana 1970Ore 14:00, Guinness Women’s Six Nations, in diretta su Sky Sport ArenaFrancia v ScoziaOre 17:45, Guinness Women’s Six Nations, in diretta su Sky Sport ArenaGalles v InghilterraOre 20:35, United Rugby Championship, in diretta su Sky Sport ArenaBenetton Rugby Treviso v Cardiff Blues Domenica 30 marzoOre 16:00, Guinness Women’s Six Nations, in diretta su Sky Sport Arena e in simulcast in chiaro su Rai 2Italia v Irlanda
Campionati | 27/03/2025
URC: Benetton trascinato da Izekor e Odogwu. Zebre beffate per un punto, ma grande partita a Durban. L’analisi della 13a giornata
Nella 13° giornata di United Rugby Championship il Benetton torna a vincere battendo 21-18 Edimburgo in una sfida complicatissima, decisa dalla meta di Izekor a un minuto dalla fine dopo aver inseguito per gran parte del match. Un successo fondamentale per i biancoverdi in ottica playoff, che superano proprio gli scozzesi in classifica. A Durban le Zebre vanno vicinissime all’impresa e alla quarta vittoria consecutiva contro degli Sharks pieni di Springboks ma messi in difficoltà dai ragazzi di Brunello, che si confermano ancora una volta pienamente competitivi anche in un match che sulla carta si prospettava difficilissimo. I sudafricani soffrono tantissimo e rimontano nel finale grazie alla loro fisicità, vincendo 35-34, ma le Zebre conquistano comunque altri due punti di bonus, nonostante il rimpianto di essere arrivati a un passo da un altro grande successo. Benetton, sofferenza e vittoria Una partita difficilissima, con Edimburgo che a un certo punto è parso padrone del campo ma non è riuscito a chiudere la partita, e con il Benetton bravo a soffrire e a rimontare nel finale. Fanno la differenza la meta di Alessandro Izekor, con quella falcata che è ormai il suo marchio di fabbrica, e la grande prestazione del rientrante Paolo Odogwu, che ancora una volta dimostra di essere decisivo quando la condizione fisica glielo consente. La meta di McCann nel primo tempo indirizza subito il match dalla parte degli scozzesi, che si sono affidati tantissimo al piede di un ottimo Thompson, bravo ad ispirare la meta del compagno e a mettere pressione al Benetton con i suoi calci. L’asse Smith-Mendy nel finale di primo tempo firma la meta del sorpasso, ma prima che il tempo scada Thompson firma il piazzato dell’11-13 dell’intervallo. La ripresa è molto combattuta a metà campo, con poche occasioni e tanti errori da una parte e dall’altra nei momenti decisivi. La rolling maul scozzese però fa la differenza al 48’, con Ashman che finalizza, e a quel punto il Benetton entra nella fase più difficile della sua partita. La squadra di Bortolami però non perde la testa, tiene duro e con l’ingresso di Albornoz ritrova fluidità in attacco: l’argentino ispira con una grande giocata la meta di Odogwu, poi il finale diventa un vero e proprio assalto. Menoncello è come sempre tra i più attivi, e proprio il miglior giocatore del Sei Nazioni 2024 (e tra i candidati al premio di MVP anche quest’anno) in qualche modo è decisivo, perché Mosese Tuipulotu lo colpisce direttamente in faccia con un placcaggio alto. È rosso diretto, con Umaga che spreca il piazzato del sorpasso, ma i biancoverdi non mollano e continuano ad insistere: lo stesso Umaga si fa perdonare ridando vita a un pallone buttato nella propria metà campo, Odogwu trova uno splendido break e Izekor apre il gas per mancare in bandierina la meta che vale la vittoria per 21-18 su Edimburgo. Sharks-Zebre: fisicità e velocità Da una parte la prorompente fisicità degli Sharks, che partono furiosamente e segnano due mete in 12 minuti a suon di cariche degli avanti e mettono in difficoltà la mischia italiana conn la prima linea tutta Springboks Nché-Mbonambi-Koch. Dall’altra parte però c’è la grande capacità delle Zebre di attaccare gli spazi in velocità. La squadra di Brunello, ispirata da un Geronimo Prisciantelli in stato di grazia, mette in evidenza tutte le falle della difesa sudafricana e ribalta tutto con un clamoroso 17-0 di parziale. Proprio Prisciantelli si alterna con Montemauri in cabina di regia togliendo riferimenti agli Sharks, e la rapidità con cui le Zebre muovono il pallone crea spesso la superiorità numerica al largo. Succede in occasione della prima meta di Gesi, che apre la rimonta che porta al 17-14 con la marcatura di Ferrari e il piazzato di Montemauri dopo un fallo da cartellino giallo di Mapimpi. In 14, però, gli Sharks si affidano al loro uomo più rappresentativo, quello in grado di risolvere partite così: Siya Kolisi, che sorprende tutti partendo dalla base di una maul avanzante, evita il placcaggio di Gregory e segna la meta che indirizza il primo tempo, perché poco dopo Koch firma la marcatura del 28-17 con cui si chiude il primo tempo, anche se Gesi e Dominguez prima costruiscono (su altra intuizione di Prisciantelli) e poi si divorano una meta che sembrava già fatta. L’impressione è che gli Sharks, seppur fisicamente superiori, non abbiano la continuità necessaria per sfruttarla e siano costretti ad andare a fiammate. Quando cala il ritmo, poi, la loro difesa sale in maniera disordinata, e contro una squadra che sa accelerare il gioco come le Zebre le cose si complicano particolarmente. Prisciantelli, poi, è incontenibile, e nel giro di 4 minuti si mette in proprio segnando le due mete che ribaltano la partita. Nel finale purtroppo la fisicità degli Sharks fa la differenza, con la mischia che mette in difficoltà la prima linea delle Zebre – ammonito Hasa – e Hooker che marca la meta che decide il match a 6 minuti dalla fine, con la trasformazione di Hendrikse che firma il 35-34 finale. Detto di Prisciantelli, grande prestazione anche da parte di Ruggeri e del solito Paea, mentre Alessandro Gesi si dimostra pericolosissimo in attacco, ma pesa l’errore (diviso a metà con il compagno) sul pallone perso da Dominguez alla fine del primo tempo.
News | 23/03/2025
URC: Zebre, prova di maturità superata. Benetton rimontato a Galway. L’analisi della 12a giornata
Un weekend a due facce quello delle franchigie italiane impegnate nella dodicesima giornata di United Rugby Championship. Le Zebre conquistano la terza vittoria consecutiva, la quinta stagionale, nella partita forse più carica di aspettative e per questo più difficile da gestire. Contro i Dragons la squadra di Brunello ha dovuto gestire un inedito ruolo da favorita che l’ha effettivamente messa in difficoltà all’inizio, ma alla distanza è venuta fuori la maggiore qualità delle Zebre rispetto ai gallesi: alla fine il risultato è di 31-21, ma soprattutto la distribuzione dei punti è di 5-0. Il distacco tra le due squadre adesso è di 18 punti. Il Benetton cade a Galway contro un Connacht mai domo, che rimonta 15 punti di svantaggio e vince 38-30 dopo una partita piena di cambi di fronte in cui i biancoverdi hanno sofferto i lunghi multifase irlandesi. Il 5-0 finale in termini di punteggio è eccessivo per quanto si è visto in campo, con la squadra di Bortolami che comunque era parsa superiore per buona parte del match. Zebre, vittoria di maturità Inizio difficile per le Zebre, che faticano a riproporre l’intensità delle partite con Ulster ed Edimburgo e concedono 3 mete nel primo tempo a dei Dragons tecnicamente e tatticamente non eccezionali ma estremamente combattivi. Le marcature gallesi arrivano più da errori estemporanei che da una reale sofferenza difensiva, tant’è che poi nel secondo tempo i Dragons non riusciranno più a trovare soluzioni offensive, chiudendo i secondi 40 minuti con 0 punti segnati. D’altra parte, nel primo tempo la squadra di Brunello riesce solo a tratti a proporre il suo gioco, ma bastano due fiammate per tenere aperta la partita: una bella maulavanzante e finalizzata da Licata e un bellissimo break di Stavile, ispirato ancora da un sottomano di Licata. Due mete decisive per non perdere terreno nei primi 40 minuti, anche perché nella ripresa è tutta un’altra storia. Le Zebre tornano quelle viste nelle partite precedenti: combattive, perfette in difesa e pericolose in attacco. Alla squadra di Brunello bastano 85 secondi per pareggiare nel secondo tempo con Prisciantelli, dopo un’azione nella quale gli avanti hanno fatto la differenza, in particolare Nasove con uno splendido break. A quel punto la partita cambia: i Dragons pur continuando ad avere un buon possesso (sarà 59-41% per i gallesi la statistica finale) non trovano più spazi con i trequarti né riescono a trovare metri in avanzamento con il pacchetto di mischia. Le Zebre invece continuano a premere, sprecano una grande occasione con Garcia ma colpiscono al 60’ con Paea, ancora una volta dopo una serie di fasi in avanzamento. Nel finale, dopo il cartellino giallo a Fusco, una sola vera occasione per i Dragons, ben neutralizzata dalle Zebre, ormai specializzate negli assalti finali. A tempo quasi scaduto il piede di Prisciantelli toglie anche il punto di bonus ai Dragons per il 31-21 finale. Non la vittoria più brillante, ma quella che rende meglio l’idea della maturità raggiunta da questa squadra, capace di vincere dimostrandosi più forte dell’avversaria e sfruttando tutte le opportunità anche in un match dove ha avuto meno possesso e territorio. Ancora una partita di altissimo livello per Licata e Stavile (premiato anche come player of the match) mentre Prisciantelli mette insieme come sempre numeri importanti: una meta e un calcio di punizione che valgono 8 punti totali, 4 difensori battuti, 2 clean breaks, 3 offload. Ottima anche la mischia, nel primo ma soprattutto nel secondo tempo con Rizzoli e Pitinari protagonisti. Benetton beffato in rimonta Non era cominciata bene per il Benetton, colpito due volte in pochi minuti da Treacy e Bolton. Nel momento più difficile però i biancoverdi sono cresciuti tantissimo, e soprattutto sono riusciti a nascondere il pallone a Connacht, che in fase difensiva ha sofferto le fiammate della squadra di Bortolami, capace di segnare 3 volte in 12 minuti con Mendy, Uren e Zanon, aggiungendo anche il piazzato di Albornoz per un clamoroso 27-0 di parziale in meno di un quarto d’ora. La chiave del match sta tutta nel possesso: senza palla Connacht ha fatto tantissima fatica, ma con l’ovale in mano è invece riuscita a lavorare ai fianchi il Benetton logorandolo con i suoi lunghissimi multifase. Il possesso è stato deciso soprattutto dalle battaglie aeree: il Benetton le ha vinte praticamente tutte nel primo tempo con Matt Gallagher, quando poi gli irlandesi sono riusciti a riconquistarsi l’ovale anche nel gioco aereo poi la partita è cambiata. È quello che è successo nel secondo tempo, dopo che nel finale della prima frazione Boyle era riuscito ad accorciare. Nella ripresa, infatti, gli irlandesi sono andati subito a segno con Hurley-Langton, hanno avuto molto più spesso il possesso e soprattutto hanno invertito l’inerzia della mischia ordinata, nel primo tempo dominata dal Benetton. I biancoverdi segnano solo 3 punti nella ripresa, prima che le mete di Bolton e Devine ribaltassero definitivamente il match. Guardando alle singole prestazioni, Mendy è stato tra i migliori: sempre elusivo e pericoloso in attacco. Bene in ottica azzurra anche Izekor, protagonista della seconda meta e tra i migliori in attacco con 4 difensori battuti. Gallagher era partito male, facendosi sorprendere da Treacy in occasione della prima meta, poi però ha tirato fuori un’ottima prestazione: quasi sempre vincente nella battaglia aerea, ottimo piede e solita concretezza in mezzo al campo
Campionati | 02/03/2025
URC: doppia gioia per Benetton e Zebre. L’analisi dell’11esima giornata
Weekend di festa per entrambe le franchigie: Benetton e Zebre portano a casa due vittorie nell’11esima giornata di United Rugby Championship. Una grande iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni dell’Italia al Sei Nazioni. Il Benetton torna a vincere e batte 34-19 Ulster in una partita difficile, come da pronostico, ma nella quale i biancoverdi hanno dimostrato di avere qualcosa in più. La squadra di Bortolami porta a casa una sfida tirata dopo una bella rimonta, domina il secondo tempo e conquista 5 punti importantissimi per la corsa ai playoff. In una partita difficile è la disciplina a fare la differenza: 17 falli irlandesi (e 3 gialli) contro i soli 7 del Benetton, che sale al 7° posto a quota 28 punti. A Edimburgo delle Zebre eroiche conquistano il secondo successo consecutivo in trasferta, in una partita condotta fin dai primi minuti ma che stava per sfuggire di mano a causa dei due cartellini a Prisciantelli (giallo) e Volpi, espulso. La squadra di Brunello si è ritrovata a difendere un vantaggio di soli 5 punti con 2 uomini in meno, sfoderando una difesa strepitosa e battendo Edimburgo 22-17 dopo una grande partita. La squadra di Brunello sale a quota 20 punti in classifica con 4 vittorie. Benetton, gran colpo contro Ulster Non è stata una partita facile, perché Ulster si è rivelata come sempre una squadra di grande fisicità e qualità, ma il Benetton ha meritatamente conquistato un successo importantissimo per 34-19. La squadra di Bortolami va subito sotto con la meta di Doak, nata da una grande accelerazione irlandese, ma pareggia subito con la bella intuizione di Gallagher, bravo a calciare più volte il pallone dopo il primo intercetto e a non raccoglierlo per evitare la rimonta degli avversari. Sul 7-7 il Benetton però concede due mete con due errori evitabili: prima Albornoz si fa intercettare un passaggio troppo telefonato da Lowry, poi la meta di Stockdale nasce da una liberazione di Uren che non trova la rimessa laterale. Dopo una mezz’ora difficile, però, viene fuori tutt’altro Benetton: segna Mendy dopo un assalto lunghissimo e il primo tempo si chiude sul 17-19. Un altro segnale importante è dato dalla mischia, perché pur nelle difficoltà dei primi 40’ il pacchetto biancoverde ha sempre tenuto bene. La ripresa è equilibratissima: nessun punto per 25 minuti, ma l’impressione è che il Benetton abbia qualcosa in più, anche perché Ulster commette falli su falli e prende 3 cartellini gialli. Il primo, a McCann al 43’, non viene sfruttato dai biancoverdi, che però si rifanno con i successivi. Al 56’ va fuori Timoney e Albornoz piazza per il sorpasso, poi al 63’ viene ammonito Moore per un avanti volontario: il Benetton va in rimessa e con una maul devastante chiude la questione per il 27-19. La panchina ha fatto la differenza: ottimi gli ingressi di Favretto, Spagnolo, Kingi e Koroyadi. Player of the match per Alessandro Izekor, solita partita furiosa di Manuel Zuliani, Zilocchi miglior placcatore con 11 interventi. Prestazione molto solida anche da parte di Matt Gallagher, bravissimo in occasione della prima meta e sempre concreto nei suoi interventi difensivi. L’impresa di Edimburgo Nonostante le iniziali difficoltà in mischia, poi risolte, la difesa delle Zebre si è mostrata ancora una volta stabile e compatta. Edimburgo ha fatto un’enorme fatica in attacco, trovando spazi più con delle fiammate pericolosissime ma isolate che con un reale avanzamento costante. La squadra di Brunello ha chiuso la partita con 218 placcaggi riusciti, un numero clamoroso, dal quale svettano i 23 di un Bautista Stavile sempre più importante negli equilibri della terza linea zebrata. La meta di Trulla, nata da un’invenzione di Licata prima e Garcia poi, che creano un 3 contro 1 a quel punto impossibile da difendere per Edimburgo, ha messo subito la partita sul binario giusto, perché per quanto gli scozzesi si siano resi pericolosi non sono mai riusciti ad avere realmente in mano il match. Proprio Gonzalo Garcia, magari a volte eccessivamente esuberante, ma fondamentale nel gioco offensivo delle Zebre, è stato l’autore della seconda meta che ha mandato le Zebre all’intervallo in vantaggio. Nella ripresa la difesa italiana è rimasta sempre compatta, pur faticando quando gli scozzesi attaccavano gli spazi. Le Zebre hanno tenuto bene anche nel gioco al piede, riuscendo a non farsi sovrastare nella battaglia area e dai numerosi up&under degli scozzesi. Quando la meta di Di Bartolomeo, nata da una maul devastante, sembrava aver chiuso i giochi, è arrivato però l’unico vero errore difensivo delle Zebre: un break troppo facile concesso al velocissimo Vellacott che ha portato prima al giallo a Prisciantelli e poi alla meta di Crosbie. Sul 22-17 le Zebre si sono poi ritrovate anche in 13 per il cartellino rosso a Volpi, e quando Edimburgo sembrava poter davvero ribaltare la partita hanno tirato fuori una difesa strepitosa. Con 2 uomini in più la squadra di Brunello ha tenuto benissimo, e dopo il primo assalto scozzese non ha più concesso occasioni. Oltre a Prisciantelli, player of the match, sono tanti i giocatori delle Zebre che meritano una menzione: dal solidissimo Krumov a un arrembante Trulla, fino al sempre più decisivo Licata, in un momento di forma strepitoso.
Campionati | 16/02/2025
Comunicato Stampa della FIR sulla Franchigia Federale Zebre Rugby
Il Consiglio Federale della FIR, nel corso della riunione di venerdì 7 febbraio presso la Sala Giunta del CONI a Roma, ha esaminato la manifestazione d’interesse ricevuta in rapporto alla possibile privatizzazione della Franchigia federale Zebre Rugby. Il Presidente federale, nell’invitare l’organo di governo del rugby italiano ad esprimersi sulla manifestazione d’interesse ricevuta da un’entità riferibile al territorio di Parma, ha ringraziato le istituzioni regionali e comunali, le imprese ed i soggetti privati che si sono prontamente attivate per presentare una proposta per rilevare Zebre Rugby. Il Consiglio, analizzata la documentazione pervenuta, ha preso atto di come quanto proposto risultasse solo parzialmente rispondente ai requisiti e deliberato di conseguenza di non dare seguito, auspicando al contempo che l’interesse palesato dalle realtà politiche e imprenditoriali del territorio possa costituire un punto di partenza per una più strutturata partecipazione all’assetto finanziario-amministrativo della Franchigia, nonché al consolidamento e sviluppo nell’attuale contesto. La Federazione Italiana Rugby continuerà pertanto a detenere il 100% delle quote di Zebre Rugby e la partecipazione della Franchigia, con sede presso lo Stadio “Sergio Lanfranchi” di Parma, alle manifestazioni internazionali BKT United Rugby Championship ed EPCR, garantendo la continuità aziendale e un’acuita coerenza con la mission sportiva, per una ancor maggiore aderenza e valorizzazione del progetto tecnico federale di alta prestazione.
United Rugby Championship | 07/02/2025
URC: Zebre, che impresa a Belfast. Il Benetton cade a Swansea
Un weekend a due facce quello che anticipa il Sei Nazioni 2025: il Benetton cade a Swansea dopo una partita caduta progressivamente nelle mani degli Ospreys, le Zebre fanno l’impresa a Belfast battendo Ulster dopo una partita strepitosa. La decima giornata di URC si chiude con il Benetton comunque in piena lotta playoff (decimo a un solo punto da Edimburgo, ottavo) mentre le Zebre salgono a quota 16 e si allontanano ulteriormente dai Dragons, ultimi a 8 punti. Decisive, a Belfast, le mete di Stavile e Da Re e il piazzato di Montemauri nel primo tempo, oltre a una difesa strepitosa e una mischia dominante. Impresa Zebre Le Zebre si presentavano a Belfast in condizioni difficili, a causa delle tante assenze (11 infortunati) e delle condizioni climatiche che in teoria avrebbero dovuto favorire Ulster. I padroni di casa, però, sbattono contro una difesa strepitosa della squadra di Brunello, che non concede punti per 60 minuti, gioca un primo tempo equilibrato (chiuso in vantaggio 3-0 col piede di Montemauri, ma avrebbero meritato anche di più) senza prendere punti nemmeno in 14 per 10 minuti a causa del giallo a Stavile, e poi deborda nella ripresa. La mischia è strepitosamente dominante, mentre Gonzalo Garcia trascina i compagni con una partita da campione – sarà meritatamente player of the match – ed è protagonista sia nella meta di Stavile, bravo a finalizzare con la sua fisicità, sia in quella di Da Re che trova un buco strepitoso nei 22 avversari, dopo un primo break di Licata. Sul 15-0 la reazione di Ulster era preventivabile, e lì viene fuori ancora una volta l’ottima difesa delle Zebre che pur concedendo qualcosa riesce a mantenere il vantaggio. Segna due volte il pilone destro Corrie Barrett, ma Ulster non riesce a costruire un’ultima azione pericolosa, arenandosi al limite dei 22 delle Zebre e venendo sopraffatto da una grande difesa dei ragazzi di Brunello, che vincono 15-14 e conquistano il terzo successo stagionale, il primo in trasferta. Detto di Garcia migliore in campo, è difficile trovare qualcuno che nelle Zebre abbia demeritato. Mischia strepitosa e dominante con Buonfiglio e Hasa da applausi, mentre Luca Bigi si fa 75 minuti da grande leader in campo. Da segnalare un’altra grande prestazione di Giovanni Licata, ormai una certezza, così come di uno Stavile sempre più determinante in attacco e in difesa (ma deve mettere a posto la disciplina) e di un Canali sempre più concreto e sicuro in sala macchina. Prestazione in crescendo per Da Re, un po’ in difficoltà nel primo tempo e invece una sicurezza nella ripresa, e autore di una meta rivelatasi alla fine decisiva. Bene anche l’esordio da titolare di Alessandro Gesi, ma tutti hanno meritato in una vittoria storica. Benetton: serata difficile Partita strana a Swansea, dove il Benetton parte benissimo, sfiora la meta con Gallo che si vede annullare una marcatura da maul per un in avanti proprio al momento di schiacciare, poi va ancora vicino alla segnatura con Izekor che commette un in avanti nei 22 gallesi. Gli Ospreys segnano alla prima occasione con Walsh, il Benetton accusa il colpo e non riesce più a trovare quell’avanzamento costante che aveva avuto nei primi 10 minuti. Progressivamente, il match finisce nelle mani dei gallesi, anche a causa dei troppi placcaggi sbagliati (29 in totale, per una percentuale di efficacia che non supera il 76%) e degli Ospreys che prendono coraggio e sfoderano una difesa sempre più concreta col passare dei minuti. L’uno-due con le mete di Kasende e Williams nel giro di 5 minuti è il secondo e decisivo colpo, e nonostante la reazione nel secondo tempo il Benetton non riesce più a rientrare in partita, fino a subire un passivo molto pesante, forse anche troppo: 43-0 per gli Ospreys.
Campionati | 27/01/2025
Comunicato stampa FIR sulle manifestazioni d’interesse per Zebre Rugby S.r.L.
La Federazione Italiana Rugby informa che oggi 15 gennaio alle ore 12, secondo quanto disposto dal Consiglio Federale del 17 dicembre 2024, sono scaduti i termini per la presentazione di manifestazioni d’interesse per l’acquisizione da parte di terzi dell’intero capitale sociale di Zebre Rugby S.r.L. Alla scadenza dei termini risulta pervenuta una proposta, che sarà oggetto di accurata analisi da parte dell’organo di governo del rugby italiano in vista del Consiglio Federale del 7 febbraio 2025 presso la sede di Roma.
Campionati | 15/01/2025
Il Benetton esce alla distanza. Smith e Brex trascinano i biancoverdi contro le Zebre: l’analisi del secondo derby
Una partita durissima, alla fine della quale il Benetton porta a casa 5 punti in un tiratissimo derby contro le Zebre. La squadra di Bortolami esce alla distanza e domina gli ultimi 20 minuti nonostante l’inferiorità numerica: prima il rosso a Spagnolo, poi il giallo a Izekor, ma proprio nel momento più difficile gli ospiti sono stati in grado di prendere in mano la partita e ribaltarla, vincendo alla fine 24-12. Merito soprattutto della grande prestazione di Rhyno Smith e dell’ingresso di Nacho Brex a partita in corso, vero crocevia di una partita che fino al 60’ è stata equilibratissima. Alle Zebre non bastano l’ennesima grande partita di Licata e una prestazione di altissimo livello di Giulio Bertaccini, che in teoria sarebbe un permit ma che quest’anno non ha mai sfigurato a livello URC. L’attacco della squadra di Brunello si è affidato tantissimo alle invenzioni di Garcia e Prisciantelli, con quest’ultimo che però ha commesso due errori gravi mancando la touche su due calci di punizione a favore. Dall’altra parte ancora una volta protagonista Zuliani e Menoncello, elementi imprescindibili per i biancoverdi, il recupero del miglior giocatore del Sei Nazioni – oltre a quelli di Lamaro, Albornoz e Lorenzo Cannone dalla panchina – rappresenta la vera differenza tra il match d’andata e quello di ritorno. In difesa 17 placcaggi per Tommaso di Bartolomeo, all’ennesima conferma, mentre per il Benetton il miglior placcatore è Maile (16), autore di una doppietta. Ritmo Un derby molto diverso da quello dell’andata: ritmi molto più alti, meno errori e grande intensità negli impatti. Come preventivabile dopo le dichiarazioni della vigilia, che manifestavano grande delusione nonostante la vittoria, l’inizio del Benetton è furioso. Rhyno Smith sfiora due volte la meta, ma prima perde il pallone in avanti al momento di schiacciare, poi nella seconda occasione viene fermato da uno strepitoso salvataggio di Bertaccini, che quasi si ribalta per fermare il sudafricano ma ci riesce. Dopo la sfuriata iniziale però il match diventa molto equilibrato: le Zebre segnano una grandissima meta con Fischetti dopo l’invenzione della coppia argentina Garcia-Prisciantelli, mentre il Benetton si affida alle fasi statiche e segna 2 volte con la maul, finalizzata da Maile. Mancano punti al piede da entrambe le parti: Smith sbaglia le due trasformazioni, mentre Da Re spreca due calci di punizione non impossibili. Le Zebre sembrano poter fare la differenza nel gioco aperto, sfruttando i tanti placcaggi sbagliati del Benetton (79% di efficacia nel match) e la debordante capacità offensiva di Gesi, che prima segna la meta del controsorpasso dopo l’ennesima invenzione di Garcia, poi si dimostra migliorato anche in difesa con un grande intervento nel breakdown su Lynagh. La svolta Quando Mirco Spagnolo viene espulso per un “croc roll” al 57’ tutto sembra andare dalla parte delle Zebre, in vantaggio e con l’uomo in più, anche perché 4 minuti dopo gli uomini in più diventano due a causa del cartellino giallo a Izekor. È effettivamente il momento della svolta, ma per il Benetton, che con un’azione d’attacco furiosa – guidata e finalizzata dal subentrato Brex, altro giocatore insostituibile per i trevigiani – ribaltano una partita che a quel punto sembrava essersi messa malissimo. Il Benetton dimostra di avere maggiori energie, perché nel finale gestisce benissimo l’inferiorità numerica (che diventa parità dopo il rientro di Izekor e il giallo a Paea) e nel finale con grande cinismo trova anche la quarta meta che vale il punto di bonus. Una dimostrazione di forza importante per i biancoverdi, che rischiavano di perdere fiducia dopo la prestazione non esaltante dell’andata, e che adesso possono proiettarsi nel modo migliore verso la sfida di Champions Cup contro Bristol. Dall’altra parte le Zebre possono dirsi da un lato soddisfatte, perché nei due derby hanno dimostrato di poter giocare alla pari contro una formazione sulla carta più forte, dall’altra parte però i rimpianti sono tanti, considerando che la squadra di Brunello è stata vicina a vincere entrambe le partite. La prima, soprattutto, ma anche la seconda, considerando la doppia superiorità numerica non sfruttata.
News | 28/12/2024
Il derby di ritorno di URC tra Zebre vogliose di riscatto e Benetton che sogna il colpo esterno in diretta su Sky
Sarà un derby combattuto, quello che si giocherà domani alle 16:00 allo stadio Sergio Lanfranchi di Parma, in diretta su Sky Sport. La Benetton vorrà mostrare un gioco migliore rispetto a quello mostrato la scorsa settimana, sebbene l'11-10 finale abbia sorriso ai biancoverdi, mentre le Zebre hanno l'obiettivo di mettersi alle spalle la rimonta subita all'ultimo secondo, magari sfruttando il fattore pubblico, che riempirà le tribune dello stadio parmigiano. Nella partita che celebra i 50 caps di Simone Gesi con la maglia delle Zebre, e il rientro in campo del capitano Azzurro e dei Leoni Michele Lamaro, saranno presenti ben ventotto atleti internazionali, ventidue dei quali aventi caps in Azzurro. Sarà dunque l'occasione per dimostrarsi all'altezza di una sfida che ormai è diventata una classica della fine dell'anno. Le Zebre al momento hanno conquistato 12 punti in classifica, vincendo tra le mura amiche contro Munster e Ospreys. Sono invece 18 i punti della Benetton, frutto dei successi contro Sharks, Dragons e Zebre, e del pareggio all'esordio con gli Scarlets. Prima del fischio iniziale di Zebre Parma v Benetton Rugby verrà osservato un minuto di silenzio in memoria di Chiara Moscardi, sorella dell'ex capitano della Nazionale U20 ed ex Zebre Matteo, tragicamente scomparsa lo scorso 17 dicembre all'età di 26 anni.Qui di seguito le formazioni scelte da Massimo Brunello e Marco Bortolami per il derby di ritorno. *ha conseguito caps internazionali** ha conseguito caps internazionali con la maglia dell'Italia Zebre Parma 15. Geronimo Prisciantelli14. Scott Gregory13. Giulio Bertaccini (Permit Valorugby)**12. Fetuli Paea*11. Simone Gesi**10. Giacomo Da Re**9. Gonzalo Garcia*8. Giovanni Licata**7. Bautista Stavile6. Giacomo Ferrari5. Andrea Zambonin**4. Leonard Krumov3. Ion Neculai2. Tommaso Di Bartolomeo1. Danilo Fischetti (Capitano)**A disposizione: 16. Luca Bigi**17. Luca Rizzoli18. Muhamed Hasa19. Matteo Canali20. Samuele Locatelli (Permit Rugby Viadana)21. Thomas Dominguez22. Filippo Drago23. Giovanni Montemauri Benetton Rugby 15 Rhyno Smith14 Louis Lynagh**13 Tommaso Menoncello**12 Malakai Fekitoa*11 Onisi Ratave10 Tomas Albornoz*9 Alessandro Garbisi**8 Michele Lamaro (Capitano)**7 Manuel Zuliani**6 Alessandro Izekor**5 Federico Ruzza**4 Niccolò Cannone**3 Giosué Zilocchi**2 Siua Maile*1 Thomas Gallo* A disposizione: 16 Agustin Creevy*17 Mirco Spagnolo**18 Simone Ferrari**19 Riccardo Favretto**20 Lorenzo Cannone**21 Andy Uren22 Leonardo Marin**23 Juan Ignacio Brex**
Campionati | 27/12/2024
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