Un weekend a due facce quello che anticipa il Sei Nazioni 2025: il Benetton cade a Swansea dopo una partita caduta progressivamente nelle mani degli Ospreys, le Zebre fanno l’impresa a Belfast battendo Ulster dopo una partita strepitosa. La decima giornata di URC si chiude con il Benetton comunque in piena lotta playoff (decimo a un solo punto da Edimburgo, ottavo) mentre le Zebre salgono a quota 16 e si allontanano ulteriormente dai Dragons, ultimi a 8 punti. Decisive, a Belfast, le mete di Stavile e Da Re e il piazzato di Montemauri nel primo tempo, oltre a una difesa strepitosa e una mischia dominante.
Impresa Zebre
Le Zebre si presentavano a Belfast in condizioni difficili, a causa delle tante assenze (11 infortunati) e delle condizioni climatiche che in teoria avrebbero dovuto favorire Ulster. I padroni di casa, però, sbattono contro una difesa strepitosa della squadra di Brunello, che non concede punti per 60 minuti, gioca un primo tempo equilibrato (chiuso in vantaggio 3-0 col piede di Montemauri, ma avrebbero meritato anche di più) senza prendere punti nemmeno in 14 per 10 minuti a causa del giallo a Stavile, e poi deborda nella ripresa. La mischia è strepitosamente dominante, mentre Gonzalo Garcia trascina i compagni con una partita da campione – sarà meritatamente player of the match – ed è protagonista sia nella meta di Stavile, bravo a finalizzare con la sua fisicità, sia in quella di Da Re che trova un buco strepitoso nei 22 avversari, dopo un primo break di Licata. Sul 15-0 la reazione di Ulster era preventivabile, e lì viene fuori ancora una volta l’ottima difesa delle Zebre che pur concedendo qualcosa riesce a mantenere il vantaggio. Segna due volte il pilone destro Corrie Barrett, ma Ulster non riesce a costruire un’ultima azione pericolosa, arenandosi al limite dei 22 delle Zebre e venendo sopraffatto da una grande difesa dei ragazzi di Brunello, che vincono 15-14 e conquistano il terzo successo stagionale, il primo in trasferta.
Detto di Garcia migliore in campo, è difficile trovare qualcuno che nelle Zebre abbia demeritato. Mischia strepitosa e dominante con Buonfiglio e Hasa da applausi, mentre Luca Bigi si fa 75 minuti da grande leader in campo. Da segnalare un’altra grande prestazione di Giovanni Licata, ormai una certezza, così come di uno Stavile sempre più determinante in attacco e in difesa (ma deve mettere a posto la disciplina) e di un Canali sempre più concreto e sicuro in sala macchina. Prestazione in crescendo per Da Re, un po’ in difficoltà nel primo tempo e invece una sicurezza nella ripresa, e autore di una meta rivelatasi alla fine decisiva. Bene anche l’esordio da titolare di Alessandro Gesi, ma tutti hanno meritato in una vittoria storica.
Benetton: serata difficile
Partita strana a Swansea, dove il Benetton parte benissimo, sfiora la meta con Gallo che si vede annullare una marcatura da maul per un in avanti proprio al momento di schiacciare, poi va ancora vicino alla segnatura con Izekor che commette un in avanti nei 22 gallesi. Gli Ospreys segnano alla prima occasione con Walsh, il Benetton accusa il colpo e non riesce più a trovare quell’avanzamento costante che aveva avuto nei primi 10 minuti. Progressivamente, il match finisce nelle mani dei gallesi, anche a causa dei troppi placcaggi sbagliati (29 in totale, per una percentuale di efficacia che non supera il 76%) e degli Ospreys che prendono coraggio e sfoderano una difesa sempre più concreta col passare dei minuti. L’uno-due con le mete di Kasende e Williams nel giro di 5 minuti è il secondo e decisivo colpo, e nonostante la reazione nel secondo tempo il Benetton non riesce più a rientrare in partita, fino a subire un passivo molto pesante, forse anche troppo: 43-0 per gli Ospreys.
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