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URC: doppia gioia per Benetton e Zebre. L’analisi dell’11esima giornata

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Weekend di festa per entrambe le franchigie: Benetton e Zebre portano a casa due vittorie nell’11esima giornata di United Rugby Championship. Una grande iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni dell’Italia al Sei Nazioni. Il Benetton torna a vincere e batte 34-19 Ulster in una partita difficile, come da pronostico, ma nella quale i biancoverdi hanno dimostrato di avere qualcosa in più. La squadra di Bortolami porta a casa una sfida tirata dopo una bella rimonta, domina il secondo tempo e conquista 5 punti importantissimi per la corsa ai playoff. In una partita difficile è la disciplina a fare la differenza: 17 falli irlandesi (e 3 gialli) contro i soli 7 del Benetton, che sale al 7° posto a quota 28 punti.

A Edimburgo delle Zebre eroiche conquistano il secondo successo consecutivo in trasferta, in una partita condotta fin dai primi minuti ma che stava per sfuggire di mano a causa dei due cartellini a Prisciantelli (giallo) e Volpi, espulso. La squadra di Brunello si è ritrovata a difendere un vantaggio di soli 5 punti con 2 uomini in meno, sfoderando una difesa strepitosa e battendo Edimburgo 22-17 dopo una grande partita. La squadra di Brunello sale a quota 20 punti in classifica con 4 vittorie.

Benetton, gran colpo contro Ulster

Non è stata una partita facile, perché Ulster si è rivelata come sempre una squadra di grande fisicità e qualità, ma il Benetton ha meritatamente conquistato un successo importantissimo per 34-19. La squadra di Bortolami va subito sotto con la meta di Doak, nata da una grande accelerazione irlandese, ma pareggia subito con la bella intuizione di Gallagher, bravo a calciare più volte il pallone dopo il primo intercetto e a non raccoglierlo per evitare la rimonta degli avversari. Sul 7-7 il Benetton però concede due mete con due errori evitabili: prima Albornoz si fa intercettare un passaggio troppo telefonato da Lowry, poi la meta di Stockdale nasce da una liberazione di Uren che non trova la rimessa laterale. Dopo una mezz’ora difficile, però, viene fuori tutt’altro Benetton: segna Mendy dopo un assalto lunghissimo e il primo tempo si chiude sul 17-19. Un altro segnale importante è dato dalla mischia, perché pur nelle difficoltà dei primi 40’ il pacchetto biancoverde ha sempre tenuto bene.

La ripresa è equilibratissima: nessun punto per 25 minuti, ma l’impressione è che il Benetton abbia qualcosa in più, anche perché Ulster commette falli su falli e prende 3 cartellini gialli. Il primo, a McCann al 43’, non viene sfruttato dai biancoverdi, che però si rifanno con i successivi. Al 56’ va fuori Timoney e Albornoz piazza per il sorpasso, poi al 63’ viene ammonito Moore per un avanti volontario: il Benetton va in rimessa e con una maul devastante chiude la questione per il 27-19. La panchina ha fatto la differenza: ottimi gli ingressi di Favretto, Spagnolo, Kingi e Koroyadi. Player of the match per Alessandro Izekor, solita partita furiosa di Manuel Zuliani, Zilocchi miglior placcatore con 11 interventi. Prestazione molto solida anche da parte di Matt Gallagher, bravissimo in occasione della prima meta e sempre concreto nei suoi interventi difensivi.

L’impresa di Edimburgo

Nonostante le iniziali difficoltà in mischia, poi risolte, la difesa delle Zebre si è mostrata ancora una volta stabile e compatta. Edimburgo ha fatto un’enorme fatica in attacco, trovando spazi più con delle fiammate pericolosissime ma isolate che con un reale avanzamento costante. La squadra di Brunello ha chiuso la partita con 218 placcaggi riusciti, un numero clamoroso, dal quale svettano i 23 di un Bautista Stavile sempre più importante negli equilibri della terza linea zebrata. La meta di Trulla, nata da un’invenzione di Licata prima e Garcia poi, che creano un 3 contro 1 a quel punto impossibile da difendere per Edimburgo, ha messo subito la partita sul binario giusto, perché per quanto gli scozzesi si siano resi pericolosi non sono mai riusciti ad avere realmente in mano il match. Proprio Gonzalo Garcia, magari a volte eccessivamente esuberante, ma fondamentale nel gioco offensivo delle Zebre, è stato l’autore della seconda meta che ha mandato le Zebre all’intervallo in vantaggio.

Nella ripresa la difesa italiana è rimasta sempre compatta, pur faticando quando gli scozzesi attaccavano gli spazi. Le Zebre hanno tenuto bene anche nel gioco al piede, riuscendo a non farsi sovrastare nella battaglia area e dai numerosi up&under degli scozzesi. Quando la meta di Di Bartolomeo, nata da una maul devastante, sembrava aver chiuso i giochi, è arrivato però l’unico vero errore difensivo delle Zebre: un break troppo facile concesso al velocissimo Vellacott che ha portato prima al giallo a Prisciantelli e poi alla meta di Crosbie. Sul 22-17 le Zebre si sono poi ritrovate anche in 13 per il cartellino rosso a Volpi, e quando Edimburgo sembrava poter davvero ribaltare la partita hanno tirato fuori una difesa strepitosa. Con 2 uomini in più la squadra di Brunello ha tenuto benissimo, e dopo il primo assalto scozzese non ha più concesso occasioni. Oltre a Prisciantelli, player of the match, sono tanti i giocatori delle Zebre che meritano una menzione: dal solidissimo Krumov a un arrembante Trulla, fino al sempre più decisivo Licata, in un momento di forma strepitoso.