©2023 Federazione Italiana Rugby

Progetto Woman in Rugby: il 20 aprile e il 25 maggio partecipa al rilancio della Campagna #IoFaccioLaMaglia!

Dopo i contenuti social pubblicati sui canali della FIR, la campagna #IoFaccioLaMaglia sarà rilanciata in due occasioni durante le quali ciascuno diventerà protagonista! Per partecipare basterà scattare una foto o registrare un video nel quale trasmettere un messaggio sul rugby e gli stereotipi di genere oppure scrivere/comunicare il claim della Campagna IO FACCIO LA MAGLIA o MI PIACE FARE LA MAGLIA e postarla il 20 aprile e il 25 maggio sul proprio profilo social con tag al proprio Club + @Italrugby + #IOFACCIOLAMAGLIA cosicché FIR potrà ricondividere i contenuti sui propri canali. La campagna, che vuole essere un ulteriore supporto alle attività di promozione quotidiane dei Club, conta su tutto il movimento per raggiungere il maggior numero di persone dentro e fuori il mondo rugbistico così da avvicinare tanti al meraviglioso sport della palla ovale. Inoltre, per diffondere ulteriormente la Campagna, in occasione del match Italia vs Scozia del Sei Nazioni Femminile 2024 sarà presente un Photo Booth dedicato a IO FACCIO LA MAGLIA, così come avvenuto durante la seconda partita in casa del Sei Nazioni Maschile 2024, dove sarà possibile scattare una foto o registrare un video da condividere sui social. La Campagna di comunicazione IO FACCIO LA MAGLIA è nata dal progetto Europeo Erasmus plus ‘Woman in Rugby’ (WIR) ed ha come obiettivo il sostegno all’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora circondano lo sport al femminile, nel nostro caso il rugby.  Il lascito del progetto WIR, oltre alle varie azioni portate a termine, vuole essere proprio un gancio con il futuro del rugby femminile italiano, invitando tutta la comunità femminile attuale a far parte di un’unica MAGLIA, che sia rappresentativa di ogni ragazza, di ogni club e di ogni regione.Non sarà sfuggito il gioco di parole con uno degli stereotipi che più comunemente viene utilizzato da chi, ancor oggi in maniera miope, non vuole riconoscere pari opportunità di genere, altro tema culturale che solo lavorando insieme, fianco a fianco, potremo ribaltare con successo duraturo.

Impegno Sociale | 12/04/2024

Rugby Oltre le Sbarre, corso allenatori al carcere “Le Sughere” di Livorno

Dalla C.C. ‘Le Sughere’ di Livorno. È terminato il Corso Sperimentale per Allenatori di Rugby nella Casa Circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno, pensato come step ulteriore all’interno del Progetto ‘Rugby Oltre le Sbarre’ FIR e nato per andare incontro al bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, vinto, tra le diverse realtà di rugby che operano negli istituti penitenziari, anche dalle ‘Pecore Nere’, la squadra che ormai da numerosi anni è attiva nelle ‘Sughere’ con l’idea che lo sport, il rugby, è per le persone, e non le persone per lo sport. Sono state giornate intense: la mattina in aula e pomeriggio in campo, una partecipazione mista di dodici atleti delle Pecore Nere e cinque “esterni”: particolarità che, in linea con l’obiettivo In and Out del ‘Progetto Rugby Oltre le Sbarre’, dimostra sempre dare esiti positivi. Docente del corso l’eccezionale e noto Andrea Di Giandomenico, incaricato dalla FIR di tenere il Corso Sperimentale dal quale poi costruirà un modulo base dedicato ai tecnici che svolgeranno il corso nelle altre carceri vincitrici del bando, ma anche per il futuro progetto nel progetto ‘Allenatori Oltre le Sbarre’. Elevata conoscenza della materia, notevole intuito, fondamentale per la comprensione del contesto di intervento, grande capacità progettuale, rilevante capacità relazionale, assertiva, attrattiva, motivante, doti non comuni in tutti i luoghi, è sembrato che Andrea fosse già stato in contesti simili, mentre era la sua prima volta in assoluto in un istituto penitenziario. Accompagnando i partecipanti in un percorso di impegno, concentrazione, sforzo fisico e mentale, Di Giandomenico ha proposto un corso che ti mette di fronte alle responsabilità di guidare gli altri a dare il massimo per ottenere il risultato, che non è solo vincere, ma riuscire a migliorare, cercare, utilizzare, inventare esercizi per raggiungere lo scopo partendo dalle regole, dai principi del rugby e dalla coesione del gruppo; il tempo, lo spazio, la creatività, il sostegno, la difesa e l'attacco. Una serie di ringraziamenti sono d'obbligo: alla F.I.R., a tutto lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR, alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Livorno, una collaborazione che dura ormai da dieci anni, ai “ragazzi” della squadra old dei Rino..cerotti tutor delle Pecore Nere e al Comitato regionale toscano di Sport e Salute progetto “Sport di tutti – Carceri’’.

Impegno Sociale | 09/04/2024

PROGETTO WIR: WORKSHOP A SCUOLA

Il 27 novembre 2023, la Federazione Italiana Rugby nell’ambito del progetto Europeo Erasmus+ Sport “Woman in Rugby” di cui è partner, ha tenuto un workshop presso la scuola media Angelica Balabanoff a Roma, con circa 190 ragazzi e ragazze dell’ultimo anno. I partecipanti avevano tra i 12 e i 13 anni e sono stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo era composto da due o tre classi e il workshop si è svolto dalle 8.30 alle 13.30. Durante il workshop, i relatori hanno offerto un’esperienza coinvolgente e informativa ai partecipanti. Cristina Tonna, Coordinatrice dell’attività femminile FIR, e Simone Olleia, allenatore della sede territoriale FIR Lazio, hanno condiviso le loro esperienze nel rugby attraverso una presentazione grafica appositamente preparata. Cristina Tonna ha guidato la giornata presentando il programma, che ha incluso una panoramica del progetto, i suoi obiettivi e le attività già svolte. È stato affrontato il tema della difficile accessibilità al rugby femminile a causa degli stereotipi e dei pregiudizi associati, e sono state illustrate le azioni intraprese dalla FIR per superare tali barriere. La parte conclusiva del workshop ha coinvolto un’attività interattiva con l’utilizzo di cartelloni. I relatori hanno approfondito la situazione del rugby femminile in Italia, evidenziando l’importanza di promuovere l’accesso a questo sport per tutti, senza discriminazioni di genere. Hanno enfatizzato il diritto di ognuno di scegliere lo sport che preferisce, senza dover fronteggiare stereotipi o pregiudizi. Da qui è nato il progetto WIR (Women in Rugby), che mira proprio a promuovere l’inclusione delle donne nel rugby. Cristina Tonna ha evidenziato come spesso le ragazze siano erroneamente accusate di non saper lavorare in squadra. Tuttavia, nel contesto del rugby, sia nelle squadre femminili che in quelle maschili, il principio fondamentale è il sostegno reciproco. Ha sottolineato come questo sport insegni e si basi proprio su questo principio di collaborazione e supporto tra i membri della squadra. È essenziale comprendere che uomini e donne possiedono caratteristiche uniche, ognuno con i propri punti di forza e peculiarità. È fondamentale sottolineare che entrambi condividono gli stessi diritti e valori. Sebbene gli uomini possano spesso eccellere per forza fisica, le donne brillano per la loro strategia di gioco. Durante la discussione, i partecipanti hanno espresso una varietà di opinioni: alcuni trovano gli sport femminili altrettanto coinvolgenti di quelli maschili, mentre altri ritengono che alcuni sport siano più appassionanti quando praticati dagli uomini, come nel caso del calcio, mentre altri ancora sono considerati tipicamente femminili, come la danza. Tuttavia, tutti hanno seguito attentamente ciò che i relatori hanno esposto. Cristina Tonna ha condiviso le sfide che molte ragazze affrontano nell’accesso al rugby, spesso trovandosi in club senza spogliatoi dedicati, il che le costringe a rinunciare a giocare o a smettere dopo pochi anni. Ha condiviso la sua esperienza personale di quando giocava a rugby in un’epoca in cui l’idea che le donne potessero praticare questo sport era impensabile. L’evento ha proseguito coinvolgendo attivamente i partecipanti, divisi in gruppi. A ciascun gruppo è stato chiesto di esprimere gli stereotipi vissuti, sia nello sport che nella vita quotidiana, attraverso disegni o messaggi su cartelloni. Le ragazze e i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo a questa attività, che si è conclusa con l’esposizione dei cartelloni da parte dei gruppi. Ogni gruppo ha presentato il proprio lavoro, emergendo così numerosi stereotipi che ragazzi e ragazze affrontano nel mondo dello sport. Alcuni hanno riferito di frasi ricevute come: “sei troppo basso per fare il portiere”; “sei forte per essere una ragazza”; “sei un maschiaccio” (per chi pratica uno sport considerato maschile); e così via. Durante il workshop, sono state ascoltate toccanti testimonianze da giovani ragazze e ragazzi che praticano il rugby. Particolarmente significative sono state le esperienze condivise dalle ragazze appartenenti alla squadra vincitrice dei Campionati Italiani Studenteschi 2023. Questi atleti hanno evidenziato come il rugby favorisca la crescita personale lontano dagli stereotipi e dai pregiudizi, sottolineando anche il valore delle amicizie durature che questo sport promuove nel tempo. Prima dei saluti conclusivi, Simone Olleia ha illustrato il progetto rugby che verrà implementato nelle scuole nei prossimi mesi. In chiusura, i relatori hanno espresso gratitudine alla scuola, agli insegnanti e a tutti i partecipanti per l’incredibile entusiasmo dimostrato durante l’evento. Come segno di apprezzamento verso tutte le classi coinvolte, la FIR ha donato un albero per ciascuna classe attraverso il progetto Treedom. Questa associazione si impegna a piantare alberi nei Paesi in via di sviluppo, contribuendo sia all’economia locale che alla tutela dell’ambiente. Tramite un QR code, è possibile seguire digitalmente la crescita di ciascun albero per tutta la sua vita. Inoltre, alle ragazze è stata consegnata una scheda contenente un codice QR per accedere a un questionario sulla percezione del rugby femminile. La FIR continua a diffondere il questionario e a promuovere l’eliminazione degli stereotipi e la diversità di genere nel mondo dello sport. VIVA IL RUGBY FEMMINILE!

Impegno Sociale | 28/11/2023

WEBINAR ONLINE DEDICATO A TUTTI I TECNICI PROGETTO EUROPEO ERASMUS+ SPORT ‘WOMAN IN RUGBY’

Il 27 novembre si terrà il Seminario ‘Woman in Rugby’ rivolto ai tecnici organizzato nell’ambito del progetto Europeo WIR, cofinanziato dal programma Erasmus+ Sport, che ha l’obiettivo di promuovere il rispetto della diversità di genere e diffondere il rugby femminile. La conferma di partecipazione deve essere trasmessa all’email responsabilitasociale@federugby.it entro il 21 novembre p.v. Farà seguito invio del link ZOOM. Il Seminario sarà svolto sulla piattaforma ZOOM dalle ore 18:30 alle ore 20:00 e avrà il seguente programma: Ore 18:30 – saluti istituzionali di Daniele Pacini, Direttore Tecnico FIR Ore 18:35 – intervento di Cristina Tonna, Coordinatrice Attività Femminile, ‘Presentazione del Progetto WIR’ Ore 19:00 – intervento di Andrea Di Giandomenico, Responsabile Formazione Allenatori, ‘Contesti e principi dell’allenamento nel settore femminile’ Ore 19:40 – spazio per domande e momento di confronto tra i partecipanti Ore 20:00 – chiusura dei lavori

Impegno Sociale | 16/11/2023

FESTE DEL RUGBY FEMMINILE, PROSEGUE IL TOUR IN ITALIA

Roma - Prosegue il programma, fitto di eventi, delle feste del rugby femminile, nell'ambito del progetto "Rugby per tutti, sempre attivi", che hanno già fatto tappa in diverse regioni italiane e che continueranno fino a fine novembre. Dopo il successo della tappa d'esordio del 24 settembre a Messina, dove ha partecipato anche la terza linea Azzurra Giada Franco, le feste hanno toccato lo scorso 30 settembre Imperia, Teramo e Cuneo. L'impegno per la diffusione e la rappresentazione del rugby per ragazzi e ragazze è dunque continuo e conta, soprattutto nella sua declinazione al femminile, sui dati in crescita per quanto riguarda le giovani che si affacciano per la prima volta a questa disciplina.  Durante le Feste si coniuga divertimento e formazione, sensibilizzando anche i più grandi, grazie a incontri con adulti e giocatrici di tutte le età.  Il focus rimane ovviamente il rugby femminile, con un piano che agisce su cinque linee d'intervento: Promuovere l’attività sportiva e l’esercizio fisico in favore degli over65 Promuovere l’attività sportiva e l’esercizio fisico in favore dei ceti fragili Supportare gruppi interessati da crisi umanitarie, flussi migratori e/o i richiedenti asilo Supportare persone affette o in recupero da disturbi del disagio sociale e/o psichico e/o comportamentale Diffondere lo Sport tra la popolazione femminile. Per ciascuna di queste linee, ad eccezione di quella relativa alla diffusione del rugby nella popolazione femminile e sull'abbattimento del gender gap, è prevista una parte di formazione rivolta a tecnici e dirigenti dei club, nonché una parte di attività fisica erogata gratuitamente. Nella quinta linea di intervento (gender gap) è prevista una parte di formazione che passa anche  dall'organizzazione delle feste del rugby al femminile. Queste ultime sono 13 in diverse regioni italiane e vengono realizzate a forma di tour sotto l'hashtag comune a tutte le tappe "No Ragazze? No Rugby". FIR è inoltre lieta di potersi avvalere della preziosa collaborazione di Terres Des Homes (per la formazione riguardo la linea gender gap), di Save The Children (per la formazione riguardo la linea disagio socioeconomico e migranti), ma anche dei proff. Panzarino e Lombardi dell'Accademia Nazionale di Cultura Sportiva (per la linea Over 65) e di Francesco Grossi (per la linea disturbi del disagio sociale e/o psichico e/o comportamentale). Il progetto realizzato dalla FIR si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: promuovere l’attività fisica accrescendo la consapevolezza dei suoi benefici; rendere il Rugby accessibile a tutti e a tutte, con un occhio di riguardo alla sua diffusione nel Sud Italia; favorire l’invecchiamento attivo contrastando la sedentarietà; supportare gruppi socioeconomici fragili, migranti e/o richiedenti asilo e/o rifugiati per crisi umanitarie, persone con disabilità e/o con disturbi riconducibili al disagio sociale e/o psichico e/o comportamentale; colmare il gender gap nello sport, in particolare nel rugby, contribuendo a contrastare gli stereotipi di genere e ad aumentare le praticanti donne; favorire un cambiamento individuale e collettivo culturale e attraverso percorsi di formazione e attività di sensibilizzazione; formare i tecnici dei Club su tematiche sociali e inclusive; aumentare il numero di tesserati e di partecipanti alla pratica del rugby Inoltre, i risultati che FIR si attende da tale progetto prevedono di creare una realtà tale da prevedere che:  vengano incluse di circa 975 persone appartenenti a categorie che hanno maggiore difficoltà di accesso allo sport; i referenti di progetto individuati dai Club acquisiscano competenze organizzative con ricadute positive nel Club; tutta la comunità del Club acquisisca nuova consapevolezza sul ruolo del rugby per generare un impatto positivo inclusivo, contrastare le discriminazioni e gli stereotipi di genere; il club diventi uno spazio aperto a tutta la cittadinanza, un polo educativo che offre accoglienza, competenza, formazione e favorisce un cambiamento culturale sul territorio. Le giornate proseguiranno il prossimo 7 ottobre con un evento a Verona (che vedrà anche la presenza delle atlete della Nazionale Femminile U20) e uno a Cisterna di Latina.  Tutte le informazioni sono consultabili qui IL CALENDARIO COMPLETO: 24 settembre: Messina Rugby 2016 ASD 30 settembre: Imperia Rugby ASD 30 settembre: ASD Teramo Rugby Femminile 2009 30 settembre: ASD Cuneo Pedona 7 ottobre: Rugby West Verona Rugby Union ASD 7 ottobre: Cisterna Rugby ASD 15 ottobre: ASD Rugby Orio 22 ottobre: ASD Valle d'Itria RUGBY 27 ottobre: Olbia Rugby 1982 ASD 28-29 ottobre: ASD Rimini Rugby 4 novembre: US Rugby Benevento 25-26 novembre: ASD Foligno Rugby 25-26 novembre: ASD Rugby Lucca

Impegno Sociale | 09/10/2023

“RUGBY PER TUTTI SEMPRE ATTIVI”, UN NUOVO LOGO PER RIUNIRE LE PROGETTUALITA’

Roma - I valori del rugby e gli ambiti di intervento del progetto “Rugby per tutti sempre attivi” confluiscono in un logo sviluppato dalla Federazione Italiana Rugby insieme a Irida Produzioni, con l’obiettivo di unire sotto un’identità visiva unica e riconoscibile dall’intero movimento le progettualità che, nel corso della stagione 2022/23, sono state avviate e finanziate da FIR per tramite di Sport&Salute per promuovere un più ampio accesso alla pratica del rugby. Quasi seicentomila euro sono stati investiti e messi a disposizione dei Club per le linee di sviluppo legate alla pratica del rugby attraverso progetti dedicati a Over65, Disagio socioeconomico, Migranti e crisi umanitarie, disturbi del disagio sociale, psichico, comportamentale o disabilità, coinvolgendo nei processi di formazione partner di primo piano come Terres Des Hommes, Save the Children, l'Accademia Nazionale di cultura Sportiva con il Prof Michele Panzarino e il dott. Roberto Lombardi e favorendo un incremento dell’offerta sportiva e inclusiva a titolo gratuito per i partecipanti, acuendo il ruolo dei Club affiliati come reali erogatori di servizi per la comunità.

Impegno Sociale | 09/06/2023

SCOPRIAMO CHI SONO I PARTNER DEL PROGETTO WOMAN IN RUGBY

Capofila del progetto, il Valsugana Rugby Padova nasce nel 1982. In più di trent'anni di attività, il Valsu è riuscito ad avvicinare allo sport migliaia di giovani, aiutando le famiglie nell'educazione e nella crescita dei propri figli attraverso la palla ovale. L'ultima nata tra le grandi società padovane, oggi, con quasi 500 atleti tesserati, un centinaio di dirigenti, tecnici e collaboratori, strutture ben attrezzate, ma soprattutto la dedizione dei volontari e l'entusiasmo delle famiglie, il Valsu è diventato non solo il più grande club di rugby di Padova e provincia, ma soprattutto una delle più belle realtà del rugby italiano. Verso la metà degli anni Ottanta viene avviato anche il settore Juniores, mentre le infrastrutture si arricchiscono progressivamente di vari ambienti. Con il nuovo millennio irrompe sulla scena il settore Minirugby, che diventa ben presto l'anima pulsante del club, capace di avvicinare allo sport centinaia di bambini e di riempire gli scaffali della club house di coppe prestigiose, come quelle del Trofeo Topolino. Grazie a questo crescente successo, negli ultimi anni sono arrivati due titoli nazionali Under 16 e Under 18, la storica promozione del First XV al Top12 nel 2018, la nascita delle squadre junior e senior femminili, vincitrici per tre anni di fila del campionato nazionale, la convocazione di numerosi giocatori con le selezioni nazionali giovanili e femminili. Il Valsu ha una presenza importante a livello locale e nazionale, anche attraverso l'organizzazione di un torneo con più di 1000 partecipanti ogni anno. Il settore femminile, nello specifico, è presente con circa 90 tesserate, dall'under 14 fino alla serie A; 11 di queste atlete stanno giocano per la nazionale italiana nel "6 nazioni femminile". Il 3 giugno 2023 le atlete del Valsugana conquistano nuovamente il Titolo di Campione d’Italia dell’Eccellenza Femminile. Per conoscere meglio il Valsugana Rugby clicca qui Federazione Italiana Rugby La Federazione Italiana Rugby (FIR) è una Federazione Sportiva Nazionale appartenente al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) che regolamenta e governa l'attività rugbistica in Italia. Fondata nel 1928 per regolamentare, promuovere e sviluppare il gioco, la Vision della FIR nel ‘far sì che i valori culturali e sportivi del rugby contribuiscano in maniera significativa al processo educativo degli italiani’; mentre la Mission è ‘promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby, in modo da espandere capillarmente ed affermare - in collaborazione con i Club - un prodotto attrattivo, inclusivo, di grande valore educativo e sportivo che esalta il sacrificio individuale a favore del gruppo’. I valori fondanti del rugby riconosciuti da FIR e che caratterizzano l’intero movimento rugbstico italiano sono la Sportività, il Divertimento, il Sostegno, il Coraggio, il Rispetto e la Tradizione. Da sempre consapevole dell’impatto generato dai propri valori nella società civile, FIR, ritenendosi una Organizzazione responsabile, promuove scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale. Tra le varie progettazioni, FIR è impegnata nella promozione della parità di genere attraverso il gioco del rugby. Per raggiungere questo obiettivo, la FIR ha anche siglato una partnership con Terre des Hommes per collaborare alla campagna Indifesa con il progetto #iogiocoallapari e per sensibilizzare il mondo dello sport sull’uguaglianza di genere.  La Squadra Nazionale Femminile è all’ottavo posto nel mondo e partecipa al più prestigioso torneo internazionale dell'emisfero settentrionale, il Sei Nazioni. I risultati della Nazionale Femminile stanno sostenendo la crescita del movimento rugbistico femminile in Italia e le atlete stanno diventando testimonial di empowerment femminile e diritto di praticare liberamente qualsiasi sport. Federazione Rumena di Rugby La Federazione Rumena di Rugby (FRR) è l'organismo di governo del rugby a 15 in Romania. Istituita nel 1931, fu nel 1934 tra i membri fondatori della Federazione Internazionale Amatori di Rugby (FIRA), oggi Rugby Europe. Sotto la sua giurisdizione operano le nazionali maschile e femminile a XV nonché quelle analoghe a VII. La FRR sviluppa programmi di rugby femminile a livello nazionale in collaborazione con il Ministero dello Sport. Negli ultimi anni i programmi di rugby che coinvolgono le donne sono aumentati grazie al sostegno del programma "Get into Rugby". Questo programma, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione ha introdotto il rugby femminile nelle scuole primarie e secondarie. La Nazionale di rugby a 15 femminile della Romania (in romeno Echipa națională de rugby feminin a României) è anche nota come Ghindele (ghiande). Costituitasi nel 2007 sotto la giurisdizione della Federația Română de Rugby, esordì sulla scena internazionale nel corso del Trofeo femminile FIRA di quell'anno. Ad oggi la squadra occupa la 40ª posizione del ranking World Rugby. Inoltre, la FFR vanta una valida squadra di 7s Femminile. Per conoscere meglio la Federazione Rumena di Rugby clicca qui Club Sportivo Aurora Baicoi Il CS Aurora Baicoi è un club di rugby per bambini, fondato nel febbraio 2012, nella città rumena di Baicoi (18.000 abitanti, 80 km a nord di Bucarest). L’obiettivo principale è quello di costruire un club di rugby che possa agire da elemento di sostegno per i bambini svantaggiati e da ponte sociale tra tutti i membri della comunità. Sebbene a Baicoi non si sia mai giocato a rugby, il club è riuscito a trasformare il rugby in un elemento di autentico interesse per la comunità al punto che ora ci sono circa 100 bambini e bambine (dai 7 ai 17 anni) che si allenano presso il club che sono divisi in 3 gruppi di età: U10, U12 e U14. Pur essendo nuovo sulla scena del rugby, il CS Aurora è riuscito a conquistare diversi trofei, i più importanti: vice-campioni nazionali U10 nel 2012, campioni primaverili del campionato U12 di Bucarest, campioni autunnali del campionato U12 di Bucarest, campioni autunnali del Campionato Bucarest U10 nel 2013 e vice-campioni nazionali U14 nel 2015. Il club si dedica allo stesso modo a un programma sportivo e sociale. In particolare, il rugby è uno strumento che coinvolge i bambini e i giovani (in particolare quelli con un background sociale problematico) nella zona in cui si trova la società con l'obiettivo di integrarli nella comunità. Ogni volta che il club riesce ad ottenere dei fondi, realizzano anche interventi di assistenza sociale per i bambini svantaggiati del club o per le loro famiglie (donazioni di cibo, opportunità di lavoro, sostegno materiale o finanziario per mitigare le difficoltà di vita).  Per conoscere meglio il Club Sportivo Aurora Baicoi clicca qui

Impegno Sociale | 02/03/2023

KICK-OFF DEL PROGETTO, UNA GIORNATA AL VALSUGANA RUGBY

Uno degli aspetti positivi dei progetti Erasmus+ è l’opportunità di incontrare i partner con i quali si collabora. Per questo è importante il kick-off meeting che è la prima vera occasione per i partecipanti al progetto di interagire tra di loro, dopo tante call ed e-mail a distanza. Come previsto dal progetto, l’incontro iniziale di WIR si è tenuto nella sede del Capofila del progetto, il Valsugana Rugby situato nella città di Padova. Al meeting, organizzato nella giornata del 28 febbraio 2023, hanno partecipato due referenti del Valsugana Rugby, tra cui il Presidente, due della FIR, tra cui la Coordinatrice dell’attività femminile, un referente per la FFR e una per il Club Sportivo Aurora Baicoi. Dopo un pranzo a base di tipica cucina italiana, e padovana in particolare, organizzato dal Presidente del Valsu in un ristorante vicino al Club, il gruppo si è diretto alla Club House del Valsugana dove si è tenuto il meeting. Prima però è d’obbligo una visita guidata al Club a cura del Presidente che racconta come la società è cresciuta in questi anni. Dopo una passeggiata sul campo, l’incontro è pronto a partire con il primo intervento dell’agenzia Ecos, consulente del progetto, che presenta le attività e gli obiettivi di WIR. Seguono, come da agenda seguente, le presentazioni delle proprie realtà e della percezione del rugby femminile nei lori paesi da parte di Valsugana, FIR, FFR e Club Sportivo Aurora Baicoi. Dopo una breve pausa per apprezzare la caffetteria della Club House e confrontarsi sulle diverse situazioni presenti nei propri territori, il meeting prosegue con l’aggiornamento sulle attività in corso dei partner, sulla parte legata alla comunicazione del progetto e sugli aspetti amministrativi e finanziari. Agenda: 15.00 Presentations - Project Presentation - Valerio Di Tommaso  - Lead Partner presentation - Valsugana Rugby  - Partner presentation FIR, FRR, AURORA BAICOI  16.00 - Discussions - Partner Committments and roles  - Executive actions and comunication  - Executive Timetable  17.30 - Administrative and Financial - Grant Agreement and SYGMA Platform  - Budget distribution  - Reporting  18.30 End of the meeting Lo scambio fra maglie dei Club e la foto di rito sanciscono la fine del meeting con la promessa di rivedersi presto in Romania.

Bandi Europei e Nazionali | 28/02/2023

LA FIR IN PRIMA LINEA PER IL PROGETTO WOMAN IN RUGBY

La Federazione Italiana Rugby è partner del progetto Woman in Rugby che ha lo scopo di promuovere l’educazione nello sport attraverso il rugby e combattere qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, con particolare attenzione alla parità di genere.  Woman in Rugby è il  progetto Erasmus+ Sport  che vede impegnate oltre alla Federazione Italiana Rugby, la Federazione Rumena Rugby ed i Club di Valsugana Rugby Padova e Sportivo Aurora Baicoi.Il Progetto, cofinanziato dal programma europeo Erasmus+, prevede l'organizzazione di attività educative e informative nelle scuole secondarie di primo e secondo grado in Italia ed in Romania e nei due Club partecipanti al progetto, per promuovere e incentivare la diffusione del Gioco femminile, far crescere una nuova visione del Rugby che favorisca l'integrazione delle donne ed abbatta al contempo lo stereotipo del rugby come sport per soli uomini valorizzandone la sua funzione ludica ed educativa. "Woman in Rugby" mira a incoraggiare un maggior livello di attività fisica per le ragazze, la loro leadership, la socialità e l'intuizione, tutte doti applicabili con successo anche fuori dal campo da gioco in termini di pianificazione del tempo, gestione delle relazioni sociali e aumento dell'autostima. Insieme ai propri partner, la Federazione Italiana Rugby  promuove un contest per l’ideazione di un progetto grafico che sia in grado di comunicare la “vision” che è alla base del progetto comunitario, attraverso la realizzazione di un logo dedicato a "Woman in Rugby" che racchiuda le finalità che il progetto si prefigge di raggiungere. La partecipazione al contest è gratuita ed aperta a tutti le persone fisiche a partire dagli studenti e dalle studentesse degli Istituti scolastici primari e secondari che prendono parte al Progetto. Per partecipare è necessario inviare la proposta grafica insieme all’apposito form di partecipazione raggiungibile al seguente link entro e non oltre il giorno 15 Aprile 2023. CLICCA QUI PER PARTECIPARE AL CONTEST.

Impegno Sociale | 20/02/2023

IL PROGETTO: RUGBY PER TUTTI SEMPRE ATTIVI

Il Progetto mira a promuovere la pratica sportiva del Rugby tra gruppi a rischio di esclusione, contribuendo all'espansione dell'offerta sportiva inclusiva e sensibilizzando sui suoi benefici. Tutte le attività del Progetto sono gratuite per i partecipanti. Gli obiettivi specifici includono la promozione dell'attività sportiva, rendere il rugby accessibile a tutti, sostenere l'invecchiamento attivo, sostenere le aree svantaggiate, colmare il gender gap nello sport, promuovere un cambiamento culturale e aumentare la partecipazione. Ha una durata di dodici mesi, da gennaio a dicembre 2023, con l'inizio effettivo delle attività sportive programmato per marzo 2023.Il progetto coinvolge un totale di 107 club, che collaboreranno per fornire attività sportive gratuite ai beneficiari delle diverse linee di intervento, distribuiti in tutta Italia con particolare attenzione per le regioni del Sud. Il Progetto è suddiviso in cinque linee di intervento: Over 65 - Flow Rugby: Promozione dell'attività sportiva e dell'esercizio fisico tra gli Over 65. Disagio Socio-economico: Promozione dell'attività sportiva e del benessere tra i ceti fragili. Migranti e Crisi Umanitarie: Supporto a gruppi interessati da crisi umanitarie, flussi migratori e richiedenti asilo. Disturbi del Disagio Sociale/Psichico/Comportamentale e Disabilità: Supporto a persone affette o in recupero da disturbi sociali, psichici o comportamentali, nonché a persone con disabilità. Gender Gap: Promozione dello sport tra la popolazione femminile e ricerca sulle barriere specifiche che le giovani donne incontrano nella pratica del rugby. Il Progetto vede una collaborazione attiva con i vari club di rugby che si impegneranno su specifiche categorie di beneficiari delineate nelle varie linee di intervento. Mentre i club si occuperanno dell'organizzazione pratica sul campo, la Federazione Italiana Rugby (FIR) avrà il ruolo cruciale di garantire la formazione appropriata, con il supporto di rilevanti partner sociali come Save the Children e Terre des Hommes, oltreché una comunicazione pervasiva degli obiettivi e delle attività di Progetto. Un'attenzione particolare sarà rivolta ai segmenti Over 65 e al Gender Gap: per entrambe queste categorie, sono previste speciali "Feste del Rugby", eventi di gioco, di consapevolezza e di promozione che incoraggeranno l’avvicinamento al rugby, dimostrando come sia praticabile da tutti, indipendentemente dall'età o dal genere. Inoltre, per affrontare e comprendere meglio le sfide legate alla partecipazione delle giovani donne nel rugby, la FIR ha commissionato all'Università degli Studi Milano-Bicocca una ricerca sociologica che analizzerà le principali motivazioni, così come le barriere, che influenzano l'adesione dell’universo femminile a questo sport. Una volta conclusa, i risultati di tale indagine verranno condivisi e discussi in un Convegno dedicato, fornendo spunti e direzioni per future iniziative. L’obiettivo principale del Progetto è quella di utilizzare il rugby come mezzo per promuovere valori fondamentali quali il benessere fisico, l'inclusione sociale e la parità di genere. Con il coinvolgimento di numerosi club e di una vasta platea di beneficiari, sia diretti che indiretti (le comunità territoriali), si genererà un impatto positivo e duraturo nelle diverse aree d'intervento previste.

Impegno Sociale | 30/01/2023