©2023 Federazione Italiana Rugby

Fino al 15 ottobre è ancora possibile fare richiesta di accreditamento come enti di accoglienza del Servizio Civile Universale

Fino al 15 ottobre le società interessate possono fare richiesta di accreditamento per diventare sede di accoglienza dei volontari di Servizio Civile, grazie all’accordo tra FIR e Opes. Il Club dovrà presentare richiesta di accreditamento una sola volta in quanto diventato ‘’ente di accoglienza di servizio civile’’ resterà accreditato per sempre. Tra club, comitati e sede nazionale, ad oggi risultano essere accreditati in 132 come sedi di accoglienza di Servizio Civile Universale. Numero che cresce ogni anno in seguito alle nuove richieste che, durante la finestra di apertura della procedura di accreditamento, arrivano da parte dei Club. L’analisi dei dati ad oggi a disposizione mostra la crescente diffusione del progetto tra le società di rugby italiane. Per approfondire i dati recenti sul servizio civile nel mondo rugbistico italiano clicca QUI Vivere il mondo del rugby attraverso il Servizio Civile offre la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di esperienza e di immergersi in un’avventura indelebile, come raccontano i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato. Massimiliano – Volontario SCU 2023 SEDE CENTRALE“Il ruolo di operatore volontario presso la Federazione Italiana Rugby, oltre ad aver avuto un ruolo specifico nell’Ufficio Responsabilità Sociale, mi ha permesso di vivere le partite del 6 Nazioni da bordocampo e di partecipare alla preparazione e al lavoro che si nasconde dietro al torneo.” Camilla – Volontaria SCU 2023 SEDE CENTRALE“Essere volontaria presso la Federazione Italiana Rugby mi ha permesso di assistere molte persone e ampliare le mie conoscenze del rugby. Inoltre, mi ha offerto l’opportunità di comprendere l’importanza dell’inclusione e attenzione al pubblico disabile durante le partite del 6 Nazioni, dove ho dato anche una mano nell’organizzazione. Per avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare la pagina del sito dedicata al Servizio Civile su Federugby.it, dove è possibile scaricare la presentazione del progetto e la modulistica necessaria. Nel caso in cui siate interessati a partecipare vi invitiamo a contattare l’Ufficio Responsabilità Sociale inviando una e-mail a responsabilitasociale@federugby.it che sarà a vostra disposizione per guidarvi nella procedura di accreditamento.

Impegno Sociale | 03/10/2024

Rugby Oltre le Sbarre, presentato il nuovo progetto del carcere di San Gimignano

Il numero delle carceri italiane in cui si gioca a rugby si arricchisce di una nuova realtà grazie all’impegno dell’Amatori Rugby Toscana, già attiva da tempo nella Casa Circondariale Le Sughere di Livorno. La nota società toscana, fiore all’occhiello di Rugby Oltre le Sbarre, ha trasmesso l’impegno e l’importanza del progetto ad un gruppo di appassionati, allenatori e non, che ogni domenica mattina, da marzo scorso, si recano nella Casa di Reclusione di Ranza a San Gimignano per far conoscere il gioco della palla ovale e i suoi valori tra i detenuti. Il progetto è stato ufficialmente presentato il 20 settembre nella sala del Consiglio del Comune di San Gimignano alla presenza delle istituzioni comunali e regionali, del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e della Polizia penitenziaria. Il Sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, e l’Assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli, hanno mostrato grande sostegno all’ingresso del rugby all’interno di una realtà carceraria di Alta sicurezza, quale è quella di Ranza. Presenti anche il Presidente del Comitato Regionale Toscano, Riccardo Bonaccorsi, i referenti dell’Ufficio Responsabilità Sociale della FIR che coordinano il progetto a livello nazionale, il Presidente dell’Amatori Rugby Toscana, Stefano Maganzi, e i referenti delle squadre OLD Toscane che partecipano, insieme alla squadra della C.C. Le Sughere ‘Le Pecore Nere’ al Campionato OLD Toscano. Largo spazio alle testimonianze di chi entra ogni settimana nell’istituto Ranza e Le Sughere, tra gli altri Leonardo Panci e Maurizio Berti, protagonisti fondamentali per la riuscita del progetto. Tra i racconti, l’emozione degli atleti detenuti nel ricevere i tesserini FIR, segno del loro ingresso nella famiglia del rugby italiano. Haka è il nome scelto per la squadra, che gli allenatori auspicano in futuro possa entrare, come la sua sorella livornese, a far parte del Campionato OLD toscano. L’istituto Ranza in provincia di Siena si unisce alle altre 17 realtà carcerarie all’interno delle quali si gioca a rugby in Italia.

Impegno Sociale | 25/09/2024

Pubblicato il Report ‘L’impatto di Mondovale Responsabile 2023’

La Responsabilità Sociale (CSR) è alla base delle strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile. Consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per le persone che si avvicinano alla palla ovale, si promuovono scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale ritenendo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e i principi di cittadinanza della società civile. Aderendo al modello di Sport quale attore per lo sviluppo sociale promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile], si adottano scelte socialmente responsabili che rispondano alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile in rispetto delle generazioni di domani. Rispondendo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile (Organizzazioni no profit, Onlus, Enti e Ministeri) il rugby diventa strumento di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare cittadini migliori. “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore della Federazione nel quale si muovono tutte le progettualità che, in coerenza con i valori del rugby e con i principi di equità, promuovono e sviluppano un gioco inclusivo aperto a tutti e a tutte. È stato redatto, a cura del settore Strategia e Responsabilità Sociale, il primo report ‘l’impatto di Mondovale Responsabile 2023’ che valorizza le azioni e i progetti di CSR della FIR e dei suoi Club che hanno generato per il movimento rugbistico italiano nel 2023 un valore economico pari a 1.485.247€. Per leggere e scaricare il report clicca QUI.

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2024

Accreditamento Enti di Accoglienza Servizio Civile Universale: Richiedilo entro il 15 Ottobre!

Come già avvenuto negli anni scorsi, anche quest’anno è possibile fare richiesta di accreditamento per diventare sede di accoglienza dei volontari di Servizio Civile Universale, per tutti i Club che ancora non sono accreditati, grazie all’Accordo tra FIR e Opes. Ad oggi risultano essere 117 i Club accreditati come sedi di accoglienza di Servizio Civile Universale e 41 tra le società, i Comitati e la sede nazionale che al momento ospitano i 92 volontari e volontarie attivi che concluderanno il loro anno di Servizio Civile a settembre. In seguito, arriveranno nuovi giovani nei 54 Club, Comitati e sede nazionale che hanno aderito al progetto nel 2023 e che hanno ricevuto più di 300 domande di candidatura. Ulteriori 16 Club hanno completato l’iter di accreditamento per riceverli nel 2025. Per avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare la pagina del sito dedicata al Servizio Civile su Federugby.it, dove è possibile scaricare la presentazione del progetto e la modulistica necessaria. Nel caso in cui siate interessati a partecipare vi invitiamo a contattare l’Ufficio Responsabilità Sociale inviando una e-mail a responsabilitasociale@federugby.it che sarà a vostra disposizione per guidarvi nella procedura di accreditamento. La scadenza prevista per accreditarsi è il 15 ottobre. Il Servizio Civile è un progetto promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale che permette ai giovani tra i 18 e i 28 anni e 364 giorni di vivere un’esperienza unica, sia dal punto di vista professionale che umano, che li porta a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese, ad assistere i cittadini più fragili o ad avvicinarsi a settori come l’educazione, lo sport sociale ed il turismo sostenibile. 

FIR per il Sociale | 05/08/2024

FIR per favorire l’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport con il progetto europeo SAME

Venerdì 12 luglio presso la sede di Ecos si è svolto il kick-off meeting del nuovo progetto europeo nel quale FIR è partner, finalizzato all’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport. Il progetto, coordinato da Ecos, organizzazione con la quale FIR collabora da tempo in ambito di progettazione europea, è una azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport che vede la collaborazione tra Ecos, FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi. SAME - Sports Activities for Mental Enhancement è un progetto della durata di 18 mesi volto a favorire l’integrazione comunitaria di 50 giovani rifugiati di guerra (principalmente dall’Ucraina) recentemente stabiliti a Roma, fornendo loro opportunità sicure e arricchenti, aiutandoli a superare i traumi della guerra e dell’esilio, attraverso attività sportive strutturate da coach formati sulla salute mentale e sulla mediazione culturale, valorizzando il loro benessere psicofisico, aiutandoli ad adattarsi nella comunità ospitante, creando nuovi legami attraverso gli sport di squadra con i giovani del posto ed ampliando così le loro reti sociali in un periodo cruciale per lo sviluppo sociale e per la crescita personale, consentendo loro di adattarsi al nuovo ambiente. Tutti i risultati del progetto saranno condivisi con altri club sportivi e parti interessate, nonché con i servizi di salute mentale e organizzazioni del terzo settore legate ai giovani e alla migrazione, al fine di condividere facilmente buone pratiche e un modello replicabile in altre comunità locali e nazionali dell’UE. Ne corso del meeting i partner hanno raccontato le loro esperienze nell’ambito delle tematiche trattate dal progetto e hanno delineato insieme gli obiettivi e le fasi successive da dover implementare nel corso dei prossimi mesi.

Bandi Europei e Nazionali | 18/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, al Trofeo Illumia vince il Rugby

C.C. Rocco D’Amato, Bologna – 22 giugno 2024 Continua a collezionare successi in giro per l’Italia il progetto Rugby Oltre le Sbarre che, grazie alla dedizione di arbitri, allenatori e Club, diffonde lo sport della palla ovale in istituti penitenziari e strutture dedicate alla rieducazione e risocializzazione.  L’ultimo traguardo ottenuto è la qualifica di arbitro da parte di 21 atleti/detenuti della squadra ‘Giallo Dozza’, attiva nella C.C. di Bologna dal 2013. Gli atleti, guidati dall’ex Arbitro internazionale Carlo Damasco, attuale Coordinatore tecnico del Progetto C.N.A. Arbitri Oltre Le sbarre FIR, e dall’Arbitro FIR Massimo Celli, hanno partecipato al corso nei mesi scorsi e sostenuto il 22 giugno l’esame per diventare arbitro a tutti gli effetti. Una qualifica che potranno utilizzare sia durante la detenzione, nel caso in cui sussistano le condizioni previste dalle normative in tema di permessi di uscita, sia al termine della stessa, come già avvenuto per altri detenuti partecipanti al progetto. Dopo l’esame, nel pomeriggio, i nuovi arbitri sono scesi sul campo del carcere, insieme al resto dei compagni di squadra, per disputare il Trofeo Illumia contro i ‘Cinghiali del Setta Rugby’ davanti ai propri familiari che hanno potuto assistere alla vittoria dei loro figli, fratelli, fidanzati, mariti, amici. Infatti, la squadra ‘Giallo Dozza’, che milita da diversi anni in serie C, ha sconfitto la squadra ospite che non ha potuto far altro che constatare la superiorità tecnica della squadra di casa, stimolata costantemente dal loro allenatore Fiorenzo Guermandi con suggerimenti di gioco dalla panchina. I ragazzi del ‘Giallo’ corrono come siluri e non lasciano al caso neanche un punto, giocando in maniera pulita e organica. Al termine della partita, tra le strette di mano e gli abbracci con i familiari e i ‘Cinghiali del Setta’, ormai da tempo amici del Giallo Dozza, non è mancato il consueto Terzo Tempo, preceduto da un momento di saluti da parte dei dirigenti della società Giallo Dozza Bologna, del capo della Polizia Penitenziaria dell’istituto e dei referenti dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR presenti. Ospite della giornata l’ex Azzurro Andrea Gritti che si è complimentato con le due squadre per la partita vista in campo e, in particolare con il Giallo Dozza, per le doti tecniche. Il progetto Rugby Oltre le Sbarre della C.C. di Bologna, quest’anno finanziato dal bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, rappresenta un fiore all’occhiello del progetto federale che si auspica possa diffondersi a macchia d’olio in tutte le strutture penitenziarie italiane affinché il Rugby possa portare valori, serenità e spirito di gruppo a coloro che vogliono rimediare al loro vissuto e costruire una nuova vita.

Impegno Sociale | 10/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, Una giornata con le Pecore Nere

Il racconto di una volontaria di Servizio Civile FIR Il 15 giugno 2024, ho avuto l'opportunità di partecipare per la prima volta a un evento speciale intitolato ‘Giornata dello Sport’ nella Casa Circondariale di Livorno "Le Sughere". Questo evento è stato organizzato con cura e ha previsto due partite: la prima è stata quella di calcio, dove i detenuti hanno sfidato una rappresentativa calcistica della CGIL  e la seconda quella di  rugby, dove la squadra, conosciuta come ‘Pecore Nere’, ha affrontato una selezione di giocatori Old provenienti da varie realtà toscane. Per i detenuti, questa giornata non è stata solo un'occasione per dedicarsi allo sport, ma anche un prezioso momento per riabbracciare le proprie famiglie, con le quali, di solito, durante l’anno possono solamente avere dei colloqui. Questo aspetto ha reso l'evento ancora più significativo, poiché ha permesso loro di condividere momenti di gioia e divertimento con i propri cari. Dopo la partita di calcio, terminata 8 a 2, il presidente del comitato toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, ha dato il via alla partita introducendo l'evento con un breve discorso, poi ha poi passato la parola all’arbitro internazionale Carlo Damasco, il quale ha guidato la partita con grande maestria, condividendo la sua esperienza attraverso una telecronaca appassionata e coinvolgente. Grazie alla regola del carcere per cui è vietato portare oggetti elettronici, inclusi i telefoni, all’interno della struttura, ho avuto la fortuna di vivere l’intera esperienza in modo più autentico, immergendomi completamente nell'atmosfera e nell'energia dell'evento. La realtà che da esterna, contagiata da immagini e storie negative, mi sono creata si è ribaltata quando ho visto la scena di un giocatore che, dopo essere stato placcato in modo brusco, veniva aiutato a rialzarsi proprio da chi lo aveva placcato e dopo una pacca sulla spalla hanno proseguito il gioco.  Un altro momento molto bello è stato quando negli ultimi minuti della partita l’arbitro di gara ha ceduto la sua maglia e il fischietto a uno dei giocatori delle Pecore Nere, di nome Davide, permettendogli di fare il suo debutto come arbitro dopo essersi diplomato, qualche settimana prima, al corso tenuto in carcere.  Al termine della partita che si è conclusa, con il punteggio di 2 mete a 1, c’è stato il discorso di ringraziamento del direttore del carcere e successivamente una breve cerimonia di premiazione curata dall’ Associazione Amatori Rugby Toscana.  Alla fine di tutto, i “ragazzi” del TERZO TEMPO sono arrivati con un grande buffet, composto da riso, pizza, ciambelle e per finire una deliziosa granita al limone, portando un’atmosfera di festa e di convivialità che ha subito contagiato tutti i presenti. Quando è arrivato il momento di andare, sono uscita da quel posto con un sorriso sulle labbra. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere una realtà nuova e di incontrare persone straordinarie che mi hanno raccontato le esperienze. Sono profondamente grata al Servizio Civile in F.I.R. per avermi dato l’opportunità di vivere questa bellissima esperienza.

FIR per il Sociale | 18/06/2024

Progetto Woman in Rugby: il 20 aprile e il 25 maggio partecipa al rilancio della Campagna #IoFaccioLaMaglia!

Dopo i contenuti social pubblicati sui canali della FIR, la campagna #IoFaccioLaMaglia sarà rilanciata in due occasioni durante le quali ciascuno diventerà protagonista! Per partecipare basterà scattare una foto o registrare un video nel quale trasmettere un messaggio sul rugby e gli stereotipi di genere oppure scrivere/comunicare il claim della Campagna IO FACCIO LA MAGLIA o MI PIACE FARE LA MAGLIA e postarla il 20 aprile e il 25 maggio sul proprio profilo social con tag al proprio Club + @Italrugby + #IOFACCIOLAMAGLIA cosicché FIR potrà ricondividere i contenuti sui propri canali. La campagna, che vuole essere un ulteriore supporto alle attività di promozione quotidiane dei Club, conta su tutto il movimento per raggiungere il maggior numero di persone dentro e fuori il mondo rugbistico così da avvicinare tanti al meraviglioso sport della palla ovale. Inoltre, per diffondere ulteriormente la Campagna, in occasione del match Italia vs Scozia del Sei Nazioni Femminile 2024 sarà presente un Photo Booth dedicato a IO FACCIO LA MAGLIA, così come avvenuto durante la seconda partita in casa del Sei Nazioni Maschile 2024, dove sarà possibile scattare una foto o registrare un video da condividere sui social. La Campagna di comunicazione IO FACCIO LA MAGLIA è nata dal progetto Europeo Erasmus plus ‘Woman in Rugby’ (WIR) ed ha come obiettivo il sostegno all’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora circondano lo sport al femminile, nel nostro caso il rugby.  Il lascito del progetto WIR, oltre alle varie azioni portate a termine, vuole essere proprio un gancio con il futuro del rugby femminile italiano, invitando tutta la comunità femminile attuale a far parte di un’unica MAGLIA, che sia rappresentativa di ogni ragazza, di ogni club e di ogni regione.Non sarà sfuggito il gioco di parole con uno degli stereotipi che più comunemente viene utilizzato da chi, ancor oggi in maniera miope, non vuole riconoscere pari opportunità di genere, altro tema culturale che solo lavorando insieme, fianco a fianco, potremo ribaltare con successo duraturo.

Impegno Sociale | 12/04/2024

Rugby Oltre le Sbarre, corso allenatori al carcere “Le Sughere” di Livorno

Dalla C.C. ‘Le Sughere’ di Livorno. È terminato il Corso Sperimentale per Allenatori di Rugby nella Casa Circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno, pensato come step ulteriore all’interno del Progetto ‘Rugby Oltre le Sbarre’ FIR e nato per andare incontro al bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, vinto, tra le diverse realtà di rugby che operano negli istituti penitenziari, anche dalle ‘Pecore Nere’, la squadra che ormai da numerosi anni è attiva nelle ‘Sughere’ con l’idea che lo sport, il rugby, è per le persone, e non le persone per lo sport. Sono state giornate intense: la mattina in aula e pomeriggio in campo, una partecipazione mista di dodici atleti delle Pecore Nere e cinque “esterni”: particolarità che, in linea con l’obiettivo In and Out del ‘Progetto Rugby Oltre le Sbarre’, dimostra sempre dare esiti positivi. Docente del corso l’eccezionale e noto Andrea Di Giandomenico, incaricato dalla FIR di tenere il Corso Sperimentale dal quale poi costruirà un modulo base dedicato ai tecnici che svolgeranno il corso nelle altre carceri vincitrici del bando, ma anche per il futuro progetto nel progetto ‘Allenatori Oltre le Sbarre’. Elevata conoscenza della materia, notevole intuito, fondamentale per la comprensione del contesto di intervento, grande capacità progettuale, rilevante capacità relazionale, assertiva, attrattiva, motivante, doti non comuni in tutti i luoghi, è sembrato che Andrea fosse già stato in contesti simili, mentre era la sua prima volta in assoluto in un istituto penitenziario. Accompagnando i partecipanti in un percorso di impegno, concentrazione, sforzo fisico e mentale, Di Giandomenico ha proposto un corso che ti mette di fronte alle responsabilità di guidare gli altri a dare il massimo per ottenere il risultato, che non è solo vincere, ma riuscire a migliorare, cercare, utilizzare, inventare esercizi per raggiungere lo scopo partendo dalle regole, dai principi del rugby e dalla coesione del gruppo; il tempo, lo spazio, la creatività, il sostegno, la difesa e l'attacco. Una serie di ringraziamenti sono d'obbligo: alla F.I.R., a tutto lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR, alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Livorno, una collaborazione che dura ormai da dieci anni, ai “ragazzi” della squadra old dei Rino..cerotti tutor delle Pecore Nere e al Comitato regionale toscano di Sport e Salute progetto “Sport di tutti – Carceri’’.

Impegno Sociale | 09/04/2024

PROGETTO WIR: WORKSHOP A SCUOLA

Il 27 novembre 2023, la Federazione Italiana Rugby nell’ambito del progetto Europeo Erasmus+ Sport “Woman in Rugby” di cui è partner, ha tenuto un workshop presso la scuola media Angelica Balabanoff a Roma, con circa 190 ragazzi e ragazze dell’ultimo anno. I partecipanti avevano tra i 12 e i 13 anni e sono stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo era composto da due o tre classi e il workshop si è svolto dalle 8.30 alle 13.30. Durante il workshop, i relatori hanno offerto un’esperienza coinvolgente e informativa ai partecipanti. Cristina Tonna, Coordinatrice dell’attività femminile FIR, e Simone Olleia, allenatore della sede territoriale FIR Lazio, hanno condiviso le loro esperienze nel rugby attraverso una presentazione grafica appositamente preparata. Cristina Tonna ha guidato la giornata presentando il programma, che ha incluso una panoramica del progetto, i suoi obiettivi e le attività già svolte. È stato affrontato il tema della difficile accessibilità al rugby femminile a causa degli stereotipi e dei pregiudizi associati, e sono state illustrate le azioni intraprese dalla FIR per superare tali barriere. La parte conclusiva del workshop ha coinvolto un’attività interattiva con l’utilizzo di cartelloni. I relatori hanno approfondito la situazione del rugby femminile in Italia, evidenziando l’importanza di promuovere l’accesso a questo sport per tutti, senza discriminazioni di genere. Hanno enfatizzato il diritto di ognuno di scegliere lo sport che preferisce, senza dover fronteggiare stereotipi o pregiudizi. Da qui è nato il progetto WIR (Women in Rugby), che mira proprio a promuovere l’inclusione delle donne nel rugby. Cristina Tonna ha evidenziato come spesso le ragazze siano erroneamente accusate di non saper lavorare in squadra. Tuttavia, nel contesto del rugby, sia nelle squadre femminili che in quelle maschili, il principio fondamentale è il sostegno reciproco. Ha sottolineato come questo sport insegni e si basi proprio su questo principio di collaborazione e supporto tra i membri della squadra. È essenziale comprendere che uomini e donne possiedono caratteristiche uniche, ognuno con i propri punti di forza e peculiarità. È fondamentale sottolineare che entrambi condividono gli stessi diritti e valori. Sebbene gli uomini possano spesso eccellere per forza fisica, le donne brillano per la loro strategia di gioco. Durante la discussione, i partecipanti hanno espresso una varietà di opinioni: alcuni trovano gli sport femminili altrettanto coinvolgenti di quelli maschili, mentre altri ritengono che alcuni sport siano più appassionanti quando praticati dagli uomini, come nel caso del calcio, mentre altri ancora sono considerati tipicamente femminili, come la danza. Tuttavia, tutti hanno seguito attentamente ciò che i relatori hanno esposto. Cristina Tonna ha condiviso le sfide che molte ragazze affrontano nell’accesso al rugby, spesso trovandosi in club senza spogliatoi dedicati, il che le costringe a rinunciare a giocare o a smettere dopo pochi anni. Ha condiviso la sua esperienza personale di quando giocava a rugby in un’epoca in cui l’idea che le donne potessero praticare questo sport era impensabile. L’evento ha proseguito coinvolgendo attivamente i partecipanti, divisi in gruppi. A ciascun gruppo è stato chiesto di esprimere gli stereotipi vissuti, sia nello sport che nella vita quotidiana, attraverso disegni o messaggi su cartelloni. Le ragazze e i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo a questa attività, che si è conclusa con l’esposizione dei cartelloni da parte dei gruppi. Ogni gruppo ha presentato il proprio lavoro, emergendo così numerosi stereotipi che ragazzi e ragazze affrontano nel mondo dello sport. Alcuni hanno riferito di frasi ricevute come: “sei troppo basso per fare il portiere”; “sei forte per essere una ragazza”; “sei un maschiaccio” (per chi pratica uno sport considerato maschile); e così via. Durante il workshop, sono state ascoltate toccanti testimonianze da giovani ragazze e ragazzi che praticano il rugby. Particolarmente significative sono state le esperienze condivise dalle ragazze appartenenti alla squadra vincitrice dei Campionati Italiani Studenteschi 2023. Questi atleti hanno evidenziato come il rugby favorisca la crescita personale lontano dagli stereotipi e dai pregiudizi, sottolineando anche il valore delle amicizie durature che questo sport promuove nel tempo. Prima dei saluti conclusivi, Simone Olleia ha illustrato il progetto rugby che verrà implementato nelle scuole nei prossimi mesi. In chiusura, i relatori hanno espresso gratitudine alla scuola, agli insegnanti e a tutti i partecipanti per l’incredibile entusiasmo dimostrato durante l’evento. Come segno di apprezzamento verso tutte le classi coinvolte, la FIR ha donato un albero per ciascuna classe attraverso il progetto Treedom. Questa associazione si impegna a piantare alberi nei Paesi in via di sviluppo, contribuendo sia all’economia locale che alla tutela dell’ambiente. Tramite un QR code, è possibile seguire digitalmente la crescita di ciascun albero per tutta la sua vita. Inoltre, alle ragazze è stata consegnata una scheda contenente un codice QR per accedere a un questionario sulla percezione del rugby femminile. La FIR continua a diffondere il questionario e a promuovere l’eliminazione degli stereotipi e la diversità di genere nel mondo dello sport. VIVA IL RUGBY FEMMINILE!

Impegno Sociale | 28/11/2023