Il progetto SAME (Sport Against Marginalization and Exclusion) è stato protagonista il 23 febbraio allo Stadio Olimpico in occasione del match Italia vs Francia del Sei Nazioni 2025.
Nato all’interno del programma Erasmus+ Sport, il progetto, che vede tra i partner FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi, è coordinato dal capofila Ecos e mira a favorire l’integrazione di giovani rifugiati di guerra attraverso attività sportive seguite da allenatori formati alla salute mentale e alla mediazione culturale.
Al fine di presentare il progetto e promuoverlo tra i Centri di Accoglienza che ospitano i giovani che dovranno poi partecipare ai programmi sportivi di rugby inclusi nelle attività di progetto, il 23 febbraio è stata organizzata una giornata di sport e integrazione. Dopo la presentazione del progetto sul Palco Peroni a cura dei partner, i minori dei Centri di Accoglienza coinvolti nel progetto e le loro famiglie hanno partecipato alle attività sportive nell’area Rugby per Tutti, dove hanno provato il rugby con la guida dei tecnici federali presenti. Sul Palco Peroni, il Presidente di Ecos, Valerio di Tommaso, e il Dott. Santo Rullo, psichiatra che guida Next, sono stati accolti dal Presidente del Comitato Regionale Lazio Rugby, Maurizio Amedei, e hanno raccontato gli obiettivi e gli sviluppi del progetto. Le attività sportive hanno coinvolto i minori dei Centri che si sono divertiti ad entrare in contatto con la palla ovale, sconosciuta a molti di loro.
La giornata è proseguita con la partecipazione delle 160 persone coinvolte nel progetto presenti all’evento alla partita Italia vs Francia, che, anche se caratterizzata dalla sconfitta della squadra di casa, ha rappresentato per i giovani coinvolti un’occasione di crescita e di riflessione. A fine partita tutti alla festa al Villaggio Peroni Terzo Tempo. Infatti, l’inclusione sociale è il cuore pulsante del progetto SAME, che non si limita a promuovere il rugby come sport, ma come veicolo per creare opportunità di dialogo, coesione e integrazione.
Il progetto SAME si dimostra un esempio virtuoso di come lo sport possa essere un motore di cambiamento, capace di abbattere le barriere e costruire ponti tra le diverse realtà sociali.
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