Sabato scorso, lo Stadio Olimpico di Roma è stato teatro non solo della sfida tra Italia e Galles per il Sei Nazioni, ma anche di un’iniziativa speciale dedicata ai bambini autistici e alle loro famiglie. Grazie all’impegno dell’Ufficio Responsabilità Sociale della Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con Sport e Salute che ha reso possibile l’allestimento della Quiet Room, sette giovani rugbisti del progetto “Rugby e Autismo” della società Primavera Rugby di Roma hanno vissuto una giornata indimenticabile.
Dalle 13, la Quiet Room è stata un rifugio sicuro per accogliere i giovani atleti con i rispettivi genitori e permettere loro di vivere l’esperienza del grande rugby in un ambiente protetto e adatto alle loro esigenze. Uno spazio pensato per ridurre stimoli eccessivi e offrire un luogo di tranquillità nel cuore della confusione dello Stadio Olimpico.
Tutti i partecipanti sono stati accolti dai Consiglieri Federali Erika Morri, Leonardo Ghilardini e da Daniela De Angelis, Referente Strategia e Responsabilità Sociale della FIR, per un breve momento istituzionale inaugurale di questa nuova attività.
Ma l’emozione più grande è arrivata poco prima del fischio d’inizio: tre bambini del progetto hanno avuto l’onore di accompagnare i giocatori della Nazionale Italiana in campo per l’esecuzione dell’inno nazionale. Un momento di grande intensità che ha riempito di gioia non solo loro, ma anche le loro famiglie, presenti sugli spalti a tifare.
L’iniziativa ha rappresentato un passo avanti significativo per rendere il rugby sempre più inclusivo e accessibile a tutti, dimostrando ancora una volta come lo sport possa essere un potente strumento di integrazione sociale.
Esperienze come questa si ripeteranno in futuro: già dalla prossima partita del Sei Nazioni in programma domenica 23 febbraio fra Italia e Francia, la Quiet Room si riattiverà per accogliere altri giovani rugbisti con disabilità, permettendo a sempre più bambini di vivere l’emozione del grande rugby in un ambiente accogliente e su misura per loro.
La Federazione Italiana Rugby ha regalato a questi bambini e ai loro genitori una giornata che resterà nei loro cuori: la loro felicità e l’orgoglio nei loro occhi è stata la vera vittoria di sabato.
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