©2023 Federazione Italiana Rugby

URC: Zebre, impresa strepitosa. Benetton tradito dall’indisciplina. L’analisi del 2° turno

Weekend a due facce per il rugby italiano: il Benetton cade 42-10 in casa dei Glasgow Warriors campioni in carica dopo una partita difficile, condizionata dai cartellini (un rosso e due gialli) e dalla troppa indisciplina. A Parma, però, le Zebre fanno l’impresa e battono Munster 42-33 dopo una partita piena di emozioni e un secondo tempo pazzesco, conquistando il bottino pieno con 5 punti e portandosi a quota 6 in classifica dopo 2 partite. L’impresa del Lanfranchi A un certo punto la sfida contro Munster sembrava essersi instradata verso il solito copione: Zebre pericolose, volitive, avanti nel punteggio e poi inesorabilmente rimontate. Stavolta non è andata così. La svolta è arrivata un minuto dopo il ritorno in campo nel secondo tempo, sul 28-15 per Munster: Jacopo Trulla capisce prima di tutti che Haley sta per fare un passaggio lento e telefonato, si avventa sul pallone, apre il gas e schiaccia la meta che riapre la partita e squarcia le certezze degli irlandesi. A quel punto il match cambia fisionomia (anche se la squadra di Brunello aveva fatto ottime cose anche nel primo tempo, in particolare la prima meta – strepitosa – sempre marcata da Trulla dopo una grande azione corale) e Licata accorcia per il -1. Il match è di nuovo in bilico, e Alessandro Fusco ripete la magia già fatta nel primo tempo: pallone raccolto dalla ruck, finta e tanti saluti alle guardie ai lati del raggruppamento. E pensare che la sua partita era cominciata con un errore che aveva portato alla prima meta di Munster, ma del resto il mediano azzurro è sempre stato capace di reagire anche nelle situazioni più difficili. Alla fine è stata la partita delle rinascite, come quella di Jacopo Trulla, che aveva finito la scorsa stagione in crescendo, riprendendosi anche la Nazionale dopo 2 anni di assenza, e ha ricominciato questa ancora meglio, con una grande partita e una doppietta decisiva. Le mete di Trulla, Licata e Fusco sono 3 colpi dai quali nemmeno il pugile più esperto potrebbe riprendersi. E le Zebre con l’ingresso di Baronio (come Locatelli, ancora una volta bene i permit players) alzano ulteriormente il ritmo e marcano un'altra meta di pregevolissima fattura con Prisciantelli. Del resto anche contro Cardiff si era vista una squadra messa benissimo in campo e consapevole di ciò che doveva fare: in Galles era mancata l’esecuzione, con i troppi errori individuali che avevano compromesso il match, una volta migliorata quella i risultati si sono visti. La meta dei McCarthy ha messo un po’ di brividi sulle spalle di Brunello, ma tutto sommato le Zebre sono parse in controllo fino alla fine, con la ciliegina sulla torta finale: il calcio di Da Re che toglie pure il bonus difensivo agli irlandesi. Benetton: cartellini decisivi Quella di Glasgow è stata la partita dei cartellini. Che i Warriors, soprattutto in casa, fossero una macchina da guerra si sapeva, ma il 14-7 con cui si stava chiudendo il primo tempo prima del fallo di Scrafton lasciava presagire una partita comunque aperta. Difficile, certo, come del resto doveva essere contro i campioni in carica, ma assolutamente aperta. In 14 i biancoverdi hanno retto finché potevano, accorciando anche le distanze per il 14-10 ma cedendo di netto sotto i colpi degli scozzesi, capaci di muovere il pallone accentuando sempre di più la superiorità numerica, diventata poi impossibile da gestire per il Benetton dopo i gialli a Odogwu e Favretto. Per 5 minuti il Benetton è stato addirittura in 12, e chiaramente è difficile anche valutare una partita di questo tipo. L’indisciplina, però, era stata un problema già nel primo tempo, e i 17 falli totali sono un numero davvero elevato. Tra le note positive ci sono sicuramente – e al di là dei due gialli, presi comunque a risultato già compromesso – Riccardo Favretto e Paolo Odogwu, entrambi costretti a un minutaggio più elevato del previsto: il primo addirittura dall’inizio dopo il problema alla schiena di Snyman, il secondo entrato dopo 10 minuti per l’infortunio di Ratave. Una partita di grande sostanza per entrambi, dopo un periodo caratterizzato da problemi fisici e – per il secondo – da un gravissimo infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi dal dicembre del 2023.

United Rugby Championship | 29/09/2024

WXV: l’Italia cede 19-0 contro la Scozia a Città del Capo

Esordio vincente per la Scozia al WXV 2024: l'Italia cede 19-0 sotto il diluvio di Città del Capo dopo un match combattuto e difficile. Decisive le mete di Rollie, Skeldon e Grant. Bene le Azzurre in mischia, ma scozzesi superiori nel breakdown e nella battaglia in mezzo al campo. L'Italia tornerà in campo venerdì prossimo alle 16 contro il Galles per la seconda giornata del torneo. La cronaca di Italia-Scozia Scozia che parte a ritmi altissimi ed entra subito nei 22 azzurri. Capitan Malcom rinuncia a un primo piazzato e manda le compagne in rimessa laterale ma Giordano intercetta provvidenzialmente il lancio di Skeldon. Al 7' arriva una seconda occasione, e questa volta la Scozia chiama mischia ai 5 metri. Il pacchetto azzurro soffre ma tiene duro e non concede calci di punizione, poi la difesa italiana disinnesca la seconda serie di cariche scozzesi. L'Italia risponde con una bella imbucata di Granzotto, che si fa 60 metri di campo e mette a dura prova la difesa scozzese. La prima vera occasione sfuma però con una touche storta, poi Rigoni manda a lato il primo piazzato della sua partita. L'Italia intanto perde Arrighetti, che non supera il controllo HIA e viene sostituita da Sgorbini. La partita si sblocca dopo 26 minuti. Muzzo viene ammonita per un avanti volontario e sull'azione successiva la Scozia accelera e mette a dura prova un'ottima difesa italiana, che però a un certo punto deve fare i conti con l'inferiorità numerica a viene punita da Chloe Rollie. La Scozia viaggia sulle ali dell'entusiasmo e ritorna subito in attacco con un 50-22 di Nelson: la stessa numero 10 sull'azione successiva si inventa un calcio-passaggio che apre la strada a Coreen Grant, che però sbaglia il controllo e spreca tutto. Le scozzesi spingono ancora e sono brave Granzotto e Mannini a tenere alta Orr dopo l'area di meta. Nel finale di frazione la Scozia trova la seconda meta: segna Lana Skeldon, che finalizza una maul avanzante, poi Nelson chiude il primo tempo sul 14-0 grazie alla trasformazione. Nel secondo tempo Sgorbini suona la carica conquistando subito un tenuto, poi con gli ingressi di Maris e Vecchini la mischia azzurra cresce e mette in difficoltà il pacchetto avversario. La pioggia rende difficile sbloccare ulteriormente il match, che nei primi 20 minuti della ripresa non vede occasioni né da una parte né dall'altra. L'Italia fatica a dare continuità alle sue azioni d'attacco soprattutto a causa della furia scozzese nel breakdown, poi nel finale le ragazze di coach Easson chiudono la partita con Coreen Grant, che riscatta la meta divorata nel primo tempo con la marcatura del 19-0 dopo un gran passaggio di Nelson. Finisce così, con la Scozia che dopo le 3 vittorie dello scorso anno conquista un altro successo nel WXV, mentre l'Italia cercherà il riscatto contro il Galles venerdì prossimo. Cape Town, DHL Stadium, 28 settembre 2024WXV 2 – I giornataItalia v Scozia 0-19 (0-14)Marcatrici: p.t 28’ m. Rollie tr. Nelson (0-7); 41’ m. Skeldon tr. Nelson (0-14), s.t. 37 Grant (0-19)Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Mannini (21’st. Sillari), Rigoni, Granzotto; Stevanin, Stefan (25 st. Capomaggi); Giordano (Cap.), Veronese, Arrighetti (25’pt. Sgorbini); Duca, Tounesi (25’ st. Frangipani); Seye (34’st. Zanette), Gurioli(1’st. Vecchini), Stecca (1’st. Maris, 35' st. Seye). A disposizione: Catellaniall. Giovanni RaineriScozia: Rollie (30' st Scott); Grant, Orr, M. Smith (9' st Thomson), McGhie; Nelson, Mattinson (30' st Brebner-Holden); Gallagher, McLachlan (9'-21' st e 30' st Stewart), Malcolm; Bonar, McIntosh (16' st McMillan); Belisle (30' st Clarke), Skeldon (26' st Martin), Young (34' st Cockburn).all. Bryan Eassonarb: Amelia Luciano (USA)gdl: Precious Pazani (ZIM); Angie Bezuidenhout (SARU)TMO: Chris Assmus (RC)Cartellini: 26’ Giallo ad Aura Muzzo (Italia);Calciatrici: Rigoni (0/1); Nelson (1/1)Player of The Match: Evie Gallagher (SCO)Note: Giornata piovosa, cinquantesimo cap per Giordana Duca e per Rachel Malcolm, esordio per Vittoria Zanette (Azzurra 220)

Italia Femminile | 28/09/2024

WXV: la presentazione di Italia-Scozia

Di nuovo WXV, ma stavolta tra Italia e Scozia non sarà una sfida a distanza. Lo scorso anno le due squadre si sono contese la divisone 2 del Torneo a suon di vittorie, con le scozzesi che hanno prevalso solo per la differenza punti (+55 contro +53) dopo aver concluso con 3 vittorie con bonus così come le Azzurre. Le due squadre si rincontrano dopo la sfida del Sei Nazioni 2024 vinta dalla Scozia 17-10 a Parma. Partita importantissima anche per il ranking: tra il 5° e il 10° posto (occupati proprio da Scozia e Italia) ballano meno di 2 punti, e un successo permetterebbe alle Azzurre non solo di superare le scozzesi, ma di guadagnare tantissime posizioni in base agli altri risultati del WXV. Squadre in campo sabato 28 settembre alle 15 al DHL Stadium di Città del Capo, diretta streaming Rugbypass.tv. Come arriva l’Italia Come raccontato da Aura Muzzo, il match col Giappone (vinto 24-8) ha sbloccato l’Italia, che aveva chiuso il Sei Nazioni con due sconfitte brucianti proprio contro Scozia e Galles, le prossime due avversarie nel WXV. Dopo una prima mezz’ora di difficoltà – ma di ottima difesa, solo 3 punti concessi in quel frangente – l’Italia ha rimesso a posto le cose con una grande reazione e con le doppiette di Muzzo e Ostuni Minuzzi. Contro la Scozia, fisicamente più ostica e capace come l’Italia di rendersi pericolosa con la velocità delle trequarti, servirà qualcosa di più, ma di questo coach Raineri e le Azzurre sono perfettamente consapevoli. Come arriva la Scozia La Scozia arriva al WXV con grande entusiasmo: la squadra di Easson ha demolito il Galles 40-14 nel primo test estivo, mentre nel secondo si è ripetuta battendo le Fiji per 59-15. Due successi che rendono questo match molto complicato per le Azzurre. Contro il Galles il primo tempo è stato alla pari, poi la Scozia ha messo in moto le proprie trequarti (scatenate Emma Orr e Chlroe Rollie, con McGhie che ha dimostrato gran fiuto per la meta) e ha risolto la partita con un punteggio larghissimo. Contro Le Fiji, invece, il match non c’è praticamente mai stato: 3 mete in 20 minuti per scavare il primo solco e reggere la fisiologica reazione delle isolane, poi nella ripresa la Scozia ha completato il lavoro sfiorando quota 60, allo stesso modo in cui aveva preso il largo contro il Galles. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia La sfida tra Italia e Scozia, valida per la prima giornata del WXV 2024 divisione 2, si giocherà sabato 28 settembre alle ore 15 al DHL Stadium di Città del Capo e sarà trasmessa in diretta streaming su RugbyPass, disponibile su sito internet e app. L’arbitra del match sarà la statunitense Amelia Luciano. Le assistenti saranno Precious Pazani (Zimbabwe) e Angie Bezuidenhout (Sudafrica). Al TMO il canadese Chris Assmus. Le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Beatrice Veronese, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Laura Gurioli, 1 Emanuela Stecca A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Gaia Maris, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Francesca Sgorbini, 21 Sofia Catellani, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Scozia: 15 Chloe Rollie, 14. Coreen Grant, 13 Emma Orr, 12 Meryl Smith, 11 Francesca McGhie, 10 Helen Nelson, 9 Caity Mattinson, 8. Evie Gallagher, Rachel McLachlan, 6 Rachel Malcom ©, 5 Sarah Bonar, 4 Fi McIntosh, 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Anne Young A disposizione: 16 Elis Martin, 17 Lisa Cockburn, 18 Elliann Clarke, 19 Louise McMillan, 20 Alex Stewart, 21. Leia Brebner-Holden, 22 Lisa Thomson, 23. Lucia Scott

Italia Femminile | 28/09/2024

Italia, Raineri rivoluziona la prima linea. Scozia, occhio a McGhie, Orr e Rollie

Prima giornata del WXV2: a Città del Capo si sfidano Italia e Scozia, che lo scorso anno si giocarono il trofeo fino all’ultimo punto. Coach Raineri sorprende tutti con una prima linea inedita, con Stecca e Gurioli accanto alla confermata Seye, lo stesso fa dall’altra parte Easson con un XV leggermente rivisitato rispetto a quello titolare e nel quale spicca Francesca McGhie, 2 mete in fotocopia nelle ultime 2 partite, oltre alle solite Orr e Rollie, scatenate durante i test di avvicinamento. A dimostrazione dello spazio dato alle giovani in questo torneo, in lista gara ci sono 5 giocatrici che si sono affrontate già questa estate alle Summer Series Under 20 di Parma: Sara Mannini (unica titolare a Città del Capo), Vittoria Zanette (esordio assoluto per lei), Sofia Catellani, Leia Brebner-Holden e Lucia Scott. La battaglia davanti Tanta curiosità per quello che succederà in prima linea. Nanni Raineri lancia dal primo minuto Emanuela Stecca (pilone sinistro) e Laura Gurioli (tallonatrice) accanto alla confermata Sara Seye: uno schieramento inedito che si troverà di fronte un pacchetto di mischia invece molto esperto. La prima linea scozzese infatti conta 120 caps in tre, con Anne Young a sinistra, Christine Belisle a destra e la solita Lana Skeldon tallonatrice. In questo senso sarà fondamentale, sia in mischia ordinata che in mezzo al campo, il supporto che potranno dare alle altre l’esperienza di Giordana Duca (che festeggerà 50 caps) e la fisicità di Sara Tounesi. In terza linea Raineri ritrova anche Ilaria Arrighetti, affiancata alla capitana Giordano e a Veronese, tra le note più positive della sfida vinta contro il Giappone. Gara di velocità Il gioco dell’Italia si basa da sempre sulla rapidità delle trequarti e sulla ricerca degli spazi. Raineri conferma quasi tutto il reparto trequarti che ha battuto il Giappone, sostituendo Madia con Stevanin e rilanciando dal primo minuto Sara Mannini, al primo cap contro le nipponiche. Le doppiette di Muzzo e Ostuni Minuzzi sono arrivate da azioni corali ben impostate e soprattutto eseguite ad alto ritmo, ma dall’altra parte c’è una squadra in grado di fare lo stesso. Parlando di velocità, grande attenzione andrà posta su Francesca McGhie, un razzo capace di segnare 6 mete in 14 presenze, peraltro 2 identiche nelle ultime partite vinte dalla Scozia contro Galles e Fiji: calcetto di Emma Orr in profondità e l’ala scozzese pronta a bruciare in velocità avversarie che sembravano in largo anticipo. Ogni pallone vagante e ogni calcetto può diventare un pericolo con lei in campo: tutto si giocherà sulle letture difensive del triangolo allargato azzurro. Ostuni Minuzzi, oltre al solito contributo in attacco, dovrà essere sempre posizionata perfettamente, e dovrà essere aiutata da Granzotto, schierata ala ma con caratteristiche anche da estremo. Esperimenti e giovani Entrambi gli allenatori, come già fatto lo scorso anno, approfittano del WXV per provare anche qualcosa di nuovo. Detto di Sara Mannini, principale novità fra le trequarti, Raineri dà una grande occasioni a due giocatrici di prima linea: Stecca e Gurioli, spesso chiuse dalle inamovibili Turani (e anche Maris) e Vecchini (quest’ultima comunque in panchina) e che a Città del Capo avranno l’opportunità di mettersi in mostra. In panchina c’è anche Vittoria Zanette, pilone dell’Italia Under 20 che ha brillato alle Summer Series e unica possibile esordiente del match, mentre Sofia Catellani torna in lista gara a un anno dal suo esordio proprio al WXV. Anche coach Bryan Easson propone delle novità. Sarà interessante infatti vedere la Scozia senza Rhona Lloyd, al suo posto Coreen Grant delle Saracens, mentre in seconda linea c’è Fi McIntosh, al quarto cap. Come l’Italia, anche la Scozia presenta in lista gara delle giocatrici provenienti dalle ultime Summer Series. In panchina c’è infatti la mediana di mischia Brebner-Holden e l’estremo Lucia Scott, entrambe con 2 presenze accumulate nei test estivi. WXV: Le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Beatrice Veronese, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Laura Gurioli, 1 Emanuela Stecca A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Gaia Maris, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Francesca Sgorbini, 21 Sofia Catellani, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Scozia: 15 Chloe Rollie, 14. Coreen Grant, 13 Emma Orr, 12 Meryl Smith, 11 Francesca McGhie, 10 Helen Nelson, 9 Caity Mattinson, 8. Evie Gallagher, Rachel McLachlan, 6 Rachel Malcom ©, 5 Sarah Bonar, 4 Fi McIntosh, 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Anne Young A disposizione: 16 Elis Martin, 17 Lisa Cockburn, 18 Elliann Clarke, 19 Louise McMillan, 20 Alex Stewart, 21. Leia Brebner-Holden, 22 Lisa Thomson, 23. Lucia Scott

Italia Femminile | 27/09/2024

Italia, Muzzo verso il WXV: “Col Giappone ci siamo sbloccate. In campo con tanta adrenalina”

Il buon test vinto col Giappone è il migliore viatico possibile per iniziare l’avventura verso il WXW 2024. In Sudafrica si fa sul serio contro Scozia, Galles e le padrone di casa da affrontare nel giro di 3 settimane. Si parte sabato 28 settembre alle 15 contro la Scozia, una partita alla quale le Azzurre arrivano fiduciose dopo il successo sulle nipponiche, come racconta Aura Muzzo, ala della Nazionale Italiana e del Villorba. Aura, cosa vi portate dietro dal successo col Giappone? “Veniamo da una prova difensiva assolutamente buona contro una squadra che lavora molto in mezzo al campo e poteva metterci in difficoltà. Anche se nei primi 30 minuti siamo state troppo nella nostra metà campo, alla fine la difesa è sempre qualcosa nella quale ci sappiamo battere fino alla fine. Ricordo molte partite in cui abbiamo fatto delle prove difensive di grande valore. In aggiunta, questa volta siamo riuscite a sfruttare meglio le occasioni che creavamo e portare a casa dei punti” Dov’è cambiata la partita a un certo punto? “Forse si è sbloccato qualcosa in noi. Questa estate abbiamo lavorato molto con dei raduni molto intensi a livello fisico e tecnico. C’è stata una presa di consapevolezza rispetto al lavoro fatto, rispetto a chi siamo e vogliamo essere”. In vista della Scozia su cosa bisognerà lavorare? “Sicuramente ci sono delle cose da migliorare. Dobbiamo ancora lavorare nei punti d’incontro. Col Giappone potevamo giocare la palla più velocemente in alcune occasioni e non ci siamo riuscite. Siamo una squadra che fa della velocità il suo punto di forza, e far uscire rapidamente i palloni dalla ruck serve per diventare ancora più pericolose”. Con che spirito affronterete il WXV? “Con tanta adrenalina. Sicuramente c’è molto entusiasmo perché questo torneo ci permette di avere un ulteriore spazio internazionale ed è un modo per giocare di più. Sicuramente il WXV è fondamentale per il lavoro che vogliamo fare in vista per l’anno prossimo: è un modo per prepararci ancora meglio al Sei Nazioni 2025 e di conseguenza anche al Mondiale, ma soprattutto è un modo per perfezionare ulteriormente il modo in cui vogliamo stare in campo, che alla fine è sempre l’espressione di ciò che siamo e che vogliamo essere”. Contro Scozia e Galles al Sei Nazioni sono arrivate due sconfitte. Cosa cambierà rispetto a quelle partite? “Il WXV sarà anche un’opportunità importante per rigiocare queste due partite e fare anche meglio rispetto a com’è andata nell’ultimo Sei Nazioni. Il rugby alla fine è uno sport di opportunità, ogni partita fa storia a sé, ma sicuramente avere una nuova opportunità prima ancora del prossimo Sei Nazioni fa piacere. Alla fine ogni partita ha lo stesso valore”.

Italia Femminile | 25/09/2024

Benetton, pari che sta stretto. Zebre a due facce: l’analisi della 1a giornata di URC

Il Benetton fa e disfa, e alla fine strappa un pari (20-20) allo scadere contro gli Scarlets in un match che sembrava però alla portata dei biancoverdi. A Cardiff le Zebre si rimettono in piedi dopo un brutto primo tempo, ma sprecano troppo e alla fine devono accontentarsi di un punto di bonus difensivo nel 22-17 finale. Benetton: occasione sprecata Il 20-20 di Monigo vale comunque 2 punti, ma dopo il buon primo tempo la squadra di Bortolami ha fatto un passo indietro in una ripresa confusa dove i gallesi sono riusciti con la consueta concretezza a rimettersi in carreggiata e a ribaltare anche il risultato. La meta di Ratave (tra i migliori con Mirco Spagnolo) alla fine è valsa il pareggio, ma Umaga non ha trovato la trasformazione del sorpasso. E pensare che il match sembrava essersi messo bene: nel primo tempo gli Scarlets hanno fatto fatica a reggere il ritmo di un Benetton parso più in palla e capace di portarsi sul 12-0 dopo 35 minuti in pieno controllo. A cambiare la partita, probabilmente, è stata la meta subita nel finale di primo tempo, una di quelle marcature che restano nella testa e che ci si porta negli spogliatoi come un tarlo. La confusione della ripresa, poi, ha giovato più agli Scarlets che al Benetton, mentre ai biancoverdi è mancato l’avanzamento nelle fasi clou della partita, quando la difesa gallese è salita in cattedra con un’eroica resistenza finale all’assalto biancoverde. Tra le note positive sicuramente la prestazione di altissimo livello di Mirco Spagnolo, in campo 80 minuti e devastante in campo aperto e nel breakdown. Sugli scudi anche Onisi Ratave, una spina nel fianco costante per la difesa gallese e autore di 2 delle 3 mete biancoverdi. Ottimo anche Manuel Zuliani, come sempre furioso nel breakdown e autore di 10 placcaggi riusciti, il migliore dei suoi. Col senno di poi, il Benetton paga la scelta di non piazzare in più occasioni nei primi 20 minuti, con gli Scarlets in difficoltà ma comunque bravi a bloccare il match sullo 0-0. Una vittoria sarebbe stata fondamentale soprattutto nell’ottica di un calendario che adesso si prospetta durissimo con Glasgow (in trasferta), Leinster e Sharks una dopo l’altra. Zebre a due facce La prima uscita delle Zebre in quel di Cardiff era iniziata male, è finita con un punto di bonus e un po’ di rimpianti. La sconfitta per 22-17 lascia l’amaro in bocca per le tante occasioni sprecate nel secondo tempo, ma anche buoni segnali per il futuro. La squadra di Brunello è parsa fin da subito messa molto bene in campo, con un piano di gioco preciso e ordinato che però ha pagato i troppi errori individuali e di esecuzione, errori che alla fine sono costati la partita. Tra le note più positive il breakdown: le Zebre riescono a giocare anche 15-20 fasi senza perdere il pallone. Adesso va migliorata la seconda parte del lavoro, quella dell’avanzamento. Dal punto di vista individuale, ottime le prestazioni di alcuni elementi chiave come Trulla e Licata e l’ingresso di capitan Fischetti che ha cambiato l’inerzia della mischia. Molto bene anche i permit players. Bertaccini è cresciuto col passare dei minuti: qualche difficoltà in difesa all’inizio, poi sempre più presente in attacco fino alla bellissima linea di corsa che lo ha portato in meta. Bene anche la prima di Samuele Locatelli, bravo nella battaglia in mezzo al campo contro giocatori molto più esperti di lui e autore della meta del bonus. Da rivedere, appunto, su qualche piccolo errore di esperienza, come i ritardi nell’uscita dalla mischia quando il mediano avversario gioca il pallone. Ma il ragazzo si farà. Ottimo anche l’ingresso del mediano di mischia di Viadana Baronio, che rispetto a Jelic ha dato una marcia in più nel finale. Purtroppo la mediana non ha inciso come avrebbe dovuto, con lo stesso Jelic e Montemauri che non sono riusciti a dare continuità all’attacco delle Zebre. Bene invece l’ingresso di Giacomo Da Re nel finale.

United Rugby Championship | 22/09/2024

Nazionale femminile: due esordienti, giovani all’assalto e tanta esperienza. L’analisi delle convocate al WXV

Coach Nanni Raineri ha fatto le sue scelte: sono 30 le ragazze convocate per la trasferta in Sudafrica dell’Italia femminile, che affronterà Scozia, Galles e le padrone di casa nella divisione 2 del WXV, il nuovo torneo ideato da World Rugby e giunto alla seconda edizione. Raineri continua ad affiancare nuovi giovani talenti al consolidato gruppo di esperte della squadra azzurra, con l’obiettivo di creare una rosa sempre più eterogenea e soprattutto profonda. In questo senso gli infortuni di atlete importanti come D’Incà, Locatelli, Franco, Pilani e Giulia Cavina da un lato rappresentano sicuramente una mancanza importante, dall’altro rappresentano un’opportunità per chi ha giocato meno di farsi vedere. Le avanti Sulla prima linea titolare ci sono pochi dubbi: Silvia Turani, fresca di rinnovo con le Harlequins, è da sempre una garanzia, mentre Sara Seye sta crescendo costantemente e l’esperienza all’estero con le Ealing Trailfinders le sta facendo particolarmente bene. In mezzo, Vittoria Vecchini ha recuperato dall'infortunio e contro il Giappone ha giocato 40 minuti: dovrà quindi essere dosata con cura per evitare un rientro a pieno regime troppo affrettato, ma sicuramente Raineri si affiderà a lei nei momenti più delicati. Nel caso, potrebbe esserci ulteriore spazio per Gaia Maris a sinistra – anche lei una garanzia, con 30 caps a soli 22 anni – con Turani eventualmente spostata a tallonatrice. Per quanto riguarda gli altri posti disponibili sarà una bella lotta, ed è esattamente ciò che serve per aumentare la concorrenza. Laura Gurioli potrebbe proporsi come back-up di Vecchini, mentre Stecca può essere un’altra alternativa nel ruolo di pilone. Presenti anche due esordienti: la tallonatrice Chiara Cheli e il pilone Vittoria Zanette, entrambe reduci dalle fortunate Summer Series Under 20 di Parma. In seconda linea nessuna novità: l’esperienza di Duca e Fedrighi insieme alla potenza fisica di Sara Tounesi rappresentano uno dei punti di forza di questa Nazionale. L’assenza di Locatelli, che poteva giocare anche seconda linea, potrebbe lasciare più spazio ad Alessandra Frangipani, sempre più spesso presente dalla panchina, anche nelle partite più importanti. In terza linea, nonostante le assenze di Franco, Cavina e la stessa Locatelli, la concorrenza sarà ancora una volta furiosa: sono tanti i nomi papabili per i due posti accanto alla capitana Giordano, dall’esperta Arrighetti alle garanzie Sgorbini e Veronese, passando per la rientrante Ranuccini e la capitana dell’Italia Under 20 Errichiello. Le trequarti Il rientro di Nicole Mastrangelo dopo l’infortunio che l’ha costretta a saltare il Sei Nazioni aumenta le opzioni nel reparto per Nanni Raineri, anche considerando che spesso Granzotto viene utilizzata come utility back in altri ruoli (soprattutto ala o estremo, ma alla Capitolina gioca anche centro) e che quindi potrebbe esserci bisogno di un’altra “9” alle spalle di Sofia Stefan, titolare inamovibile. Accanto alla mediana di mischia delle Sale Sharks potrebbe riproporsi la staffetta tra Madia e Stevanin vista nell’ultima stagione: entrambe hanno dimostrato di meritare una maglia da titolare, e in alcune occasioni – come nel secondo tempo col Giappone – Raineri le ha anche utilizzate insieme, con Stevanin centro. Molto dipenderà anche da come il tecnico vorrà utilizzare Sara Mannini, molto bene all’esordio in azzurro come secondo centro, ma che alle Summer Series Under 20 è stata premiata inserita nel Best XV come miglior “10” del Torneo. Per la giovane trequarti di Colorno si prospetta un’avventura in Sudafrica dove dovrà cogliere ogni occasione utile, anche considerando che Sillari rientra da un lunghissimo infortunio e che non potrà giocare tutte le partite e tutte per 80 minuti. Nessun dubbio invece su Beatrice Rigoni, che in assenza della compagna di ruolo si è anche assunta la responsabilità dei piazzati e dalla quale passa gran parte del gioco d’attacco azzurro. Per quanto riguarda il triangolo allargato, Raineri potrebbe approfittare del WXV per provare diverse soluzioni che sopperiscano all’assenza di D’Incà. Contro il Giappone è toccato a Granzotto giocare estremo, ma le alternative sono diverse, considerando che in uno dei due “slot” di ala Aura Muzzo sembra inamovibile: Ostuni Minuzzi potrebbe spostarsi ala con Capomaggi estremo, mentre potrebbe avere un’occasione anche Sofia Catellani (ala/estremo ma anche centro) che ha esordito proprio nel WXV lo scorso anno… da terza linea! In quell’occasione, Giulia Cavina fu costretta ad uscire per infortunio e siccome il Sudafrica era in 13 ma doveva fare la mischia no contest in 8, fu la trequarti del Colorno ad occupare un ruolo per lei inusuale. Le convocate dell’Italia per il WXV Prime lineeChiara CHELI* – Rugby ColornoLaura GURIOLI – Villorba RugbyGaia MARIS – ASM Romagnat RugbySara SEYE – Ealing TrailfindersEmanuela STECCA – Villorba RugbySilvia TURANI – HarlequinsVittoria VECCHINI – Valsugana Rugby PadovaVittoria ZANETTE* – Villorba Rugby Seconde lineeGiordana DUCA -Valsugana Rugby PadovaValeria FEDRIGHI – Rugby ColornoAlessandra FRANGIPANI – Villorba RugbySara TOUNESI – Montpellier Herault Rugby Terze lineeIlaria ARRIGHETTI – Stade Rennais RugbyElena ERRICHIELLO – Unione Rugby CapitolinaElisa GIORDANO – Valsugana Rugby PadovaAlissa RANUCCINI – Rugby ColornoFrancesca SGORBINI – ASM Romagnat RugbyBeatrice VERONESE – Valsugana Rugby Padova Mediane di mischiaFrancesca GRANZOTTO – Villorba RugbyNicole MASTRANGELO – Unione Rugby CapitolinaSofia STEFAN – Sale Sharks Mediane d’aperturaVeronica MADIA – Rugby ColornoEmma STEVANIN – Valsugana Rugby Padova CentriSara MANNINI – Rugby ColornoBeatrice RIGONI – Sale SharksMichela SILLARI – Valsugana Rugby Padova Ali/estremiBeatrice CAPOMAGGI – Villorba RugbySofia CATELLANI – Rugby ColornoAura MUZZO – Villorba RugbyVittoria OSTUNI MINUZZI – Valsugana Rugby Padova

Italia Femminile | 17/09/2024

Una buona Italia batte il Giappone: a Piacenza finisce 24-8

Un'Italia convincente batte 24-8 il Giappone nel test di preparazione al WXV giocato allo Stadio "Beltrametti" di Piacenza. Azzurre brave a resistere nella prima difficile mezz'ora, nella quale le nipponiche hanno fatto valere il loro maggiore rodaggio in virtù delle due amichevoli già disputate ma non sono riuscite a portare a casa più di 3 punti. Dal 30' in poi la partita cambia, la squadra di Raineri prende in mano il match e lo ribalta rapidamente con 2 mete negli ultimi 10 minuti del primo tempo con Muzzo e Ostuni Minuzzi. Nella ripresa le trequarti azzurre mettono in cassaforte il match con altre 2 mete, una a testa. Nel finale a segno Matsumura per la meta della bandiera. La cronaca di Italia-Giappone Il Giappone inizia molto forte e nei primi 10 minuti costruisce 3 occasioni nei 22 italiani: la prima opportunità è vanificata da un'ottima difesa azzurra, la seconda invece da un in avanti di Kawamura che era riuscita ad aprirsi uno spazio per andare a marcare, nella terza sono brave Muzzo e Giordano a trovare un importante turnover su Nduka in una situazione di gioco rotto. Al 17' Otsuka muove il tabellone mettendo a segno i primi 3 punti dalla piazzola. Dopo una prima metà di frazione difficile l'Italia reagisce: l'intercetto di Rigoni ridà luce all'attacco azzurro, poi un bel calcio dalla base di Stefan costringe Nishimura a una liberazione frettolosa, regalando alla squadra di Raineri una touche nei 22 giapponesi. L'indisciplina però punisce le Azzurre, che vengono penalizzate per un fallo in ruck e l'azione sfuma. L'inerzia del match però è cambiata: Giordano , Turani e Veronese fanno strada a contatto, poi Stefan allarga su Rigoni che incrocia all'interno su Muzzo, brava a trovare lo spazio per marcare la meta del vantaggio. Rigoni trasforma per il 7-3. Nel finale l'Italia spinge. Ancora un'altra gran carica di Veronese che si fa 10 metri con 2 giapponesi attaccate, poi Duca trova un primo varco per poi servire Rigoni con un offload: passaggio rapidissimo ancora per Veronese che serve al largo Ostuni Minuzzi, la numero 15 azzurra apre il gas e brucia Matsumura in velocità per la marcatura del 12-3. Allo scadere del primo tempo l'Italia ha un'altra occasione: una prima maul avanzante viene fermata irregolarmente dalle Sakura XV, si va di nuovo in touche con Vecchini che va fino in fondo, ma la meta viene annullata per un'ostruzione di Seye. Nella ripresa l'Italia parte forte. Ancora Veronese dà avanzamento alle Azzurre che arrivano al limite dei 22 giapponesi, poi Stefan sorprende tutti con un calcetto dalla base che innesca la corsa di Vittoria Ostuni Minuzzi, Kagawa legge male il rimbalzo e la giocatrice del Valsugana è più lesta di tutti ad avventarsi sull'ovale e a firmare la sua doppietta personale per il 19-3. La difesa azzurra, costante e concreta per tutta la partita, tiene bene anche di fronte alla reazione del Giappone, che pur affidandosi alla sua consueta rapidità non riesce a sfondare il muro azzurro. Allo scoccare dell'ora di gioco l'Italia chiude la questione. Grande giocata dell'esordiente Mannini che con una bella sponda interna innesca la corsa di Muzzo: il coast to coast dell'ala di Villorba è impossibile da arginare e le Azzurre firmano la quarta meta per il 24-3. Il Giappone ha una bella reazione e al 64' segna con Matsumura, che finalizza una bella serie di cariche delle compagne e marca il 24-8. C'è spazio anche per Michela Sillari, che torna in campo dopo 6 mesi di assenza per infortunio: il match scorre verso l'80' senza particolari brividi. Gurioli va a segno dopo un drive avanzante ma la meta viene annullata per un doppio movimento, e a Piacenza finisce 24-8 per l'Italia che la prossima settimana esordirà nel WXV contro la Scozia. Piacenza, Stadio Walter Beltrametti, 14 settembre 2024Test Match InternazionaleItalia v Giappone 24-8 (12-3) Marcatrici: p.t 16’ cp Otsuka (0-3); 30’ m. Muzzo tr. Rigoni (7-3); 36’m. Ostuni Minuzzi (12-3); s.t. 5’ m. Ostuni Minuzzi tr. Rigoni (19-3); 20’ m. Muzzo (24-3); 24’m. Matsumura (24-8) Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Mannini, Rigoni (11’ st. Stevanin), Granzotto; Madia (31’ st Sillari), Stefan (18’st. Capomaggi); Giordano (Cap.), Sgorbini (14’st. Frangipani), Veronese; Duca, Tounesi (11’ st. Fedrighi); Seye (36’ st. Maris), Vecchini (1’st. Gurioli), Turani (20’st. Stecca).all. Giovanni Raineri Giappone: Nishimura; Kagawa, Furuta, Otsuka, Imakugi; Yamamoto (22’ pt. Matsumura), Tsukui (33’ st. Seo); Nduka (18’st. Nagai), I.Nagata (Cap. 18’ st. Hosokawa), Kawamura; Yoshimura (11’ st. Korai), Sato; N.Nagata (7’ st. Kitano), Taniguchi (20’ st. Kuge), Kato (18’st. Komaki). A disp,all. Lesley McKenzie Arb: Holly Wood (RFU)gdl: Melissa Leboeuf (FFR); Adele Robert (FBRB)TMO: Dan Jones (RFU)Cartellini:Calciatrici: Otsuka (1/2); Rigoni (2/3); Capomaggi (0/1)Player of The Match: Aura Muzzo (Italia)Note: giornata soleggiata, 630 spettatori circa

Italia Femminile | 14/09/2024

La presentazione di Italia-Giappone

Prove generali di WXV: l’Italia ospita il Giappone allo stadio “Beltrametti” di Piacenza in un test di preparazione al Torneo che si disputerà in Sudafrica e che assegnerà anche i posti rimanenti per la Rugby World Cup 2025. Lo scorso anno le due squadre si sono affrontate 2 volte, la prima proprio in un test di preparazione (vinto dalle nipponiche) e la seconda (con vittoria azzurra) proprio nel WXV, dove l’Italia giunse seconda nella divisione 2, vincendo tutte le partite e finendo dietro alla Scozia solo per differenza punti. Il match si disputerà alle ore 14 e sarà trasmesso in diretta streaming su Federugby e sul canale Youtube della FIR. Come arriva l’Italia Dopo un Sei Nazioni chiuso con una sola vittoria, seppur storica in casa dell’Irlanda, l’Italia ha bisogno di ritrovare confidenza col successo, e il test con le Sakura XV potrebbe servire anche a questo, pur considerando che le nipponiche hanno già disputato 2 test e potrebbero essere più avanti nella preparazione. Pur essendo un test, Raineri schiera una formazione molto vicina a quella vista al Sei Nazioni, pur lanciando dal primo minuto l’esordiente Sara Mannini, secondo centro al fianco di Beatrice Rigoni. Del resto, è il momento di fare le ultime valutazioni prima delle importantissime sfide contro Scozia, Galles e Sudafrica. Dal punto di vista del gioco l’Italia insisterà su quella che è ormai la propria strada: velocità e ricerca degli spazi, e contro il Giappone le Azzurre potranno contare anche su una maggiore fisicità. Come arriva il Giappone Le Sakura XV hanno già disputato 2 test contro gli Stati Uniti, il primo pareggiato 17-17 e il secondo perso 11-8. Due risultati comunque non trascurabili contro un’avversaria di livello (7° nel ranking) che dimostrano la crescita di un Giappone che viene a Piacenza per conquistare la prima vittoria di questa stagione 2024-25 prima di scendere in campo nel WXV dove affronteranno le stesse avversarie dell’Italia, seppur in ordine diverso: Sudafrica, Scozia e Galles. Quella del “Beltrametti” è quindi una sfida che di fatto anticipa quella che ci sarà “a distanza” in Sudafrica. Le informazioni per seguire Italia-Giappone La sfida tra Italia e Giappone, prevista sabato 14 settembre alle ore 14, sarà trasmessa in diretta streaming su Federugby e sul canale Youtube della FIR. Il match sarà diretto dall’inglese Holly Wood. Le assistenti saranno la francese Melissa Leboeuf e la belga Adele Robert. Al TMO l’inglese Dan Jones. Le formazioni di Italia-Giappone Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Beatrice Veronese, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alessandra Frangipani, 21 Emma Stevanin, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Giappone: 15 Sora Nishimura, 14 Mele Yua Havili Kagawa, 13 Mana Furuta, 12 Ayasa Otsuka, 11 Komachi Imakugi, 10 Minori Yamamoto, 9 Moe Tsukui, 8 Jennifer Nduka, 7 Iroha Nagata, 6 Masami Kawamura, 5 Otoka Yoshimura, 4 Yuna Sato, 3 Nijiho Nagata, 2 Kotomi Taniguchi, 1 Sachiko Kato A disposizione: 16 Hinata Komaki, 17 Asuka Kuge, 18 Wako Kitano, 19 Sakurako Korai, 20 Kyoko Hosokawa, 21 Ayano Nagai, 22 Anan Seo, 23 Misaki Matsumura

Italia | 14/09/2024

Italia: Raineri lancia un’esordiente e ritrova Sillari contro un Giappone veloce e furioso nel breakdown

Il capo allenatore dell’Italia Nanni Raineri comincia a scoprire le carte in vista del WXV, e lo fa lanciando un’esordiente nella sfida di preparazione contro il Giappone, prevista sabato alle ore 14 al “Beltrametti” di Piacenza: si tratta di Sara Mannini, schierata secondo centro al fianco di Beatrice Rigoni. Mannini aveva già giocato da protagonista le Summer Series Under 20 di Parma, nelle quali era stata inserita nel “Team of the Series” come miglior numero 10. In questa occasione, invece, la duttile trequarti di Colorno giocherà centro. Da segnalare anche l’importantissimo ritorno di Michela Sillari, che parte dalla panchina dopo la rottura del piatto tibiale che l’aveva tenuta fuori dalla fine di marzo. Atletismo e qualità Nell’intervista di avvicinamento al Giappone la prima linea azzurra Sara Seye era stata molto chiara: bisogna lavorare sull’atletismo e sulla tenuta e il test con le Sakura XV sarà il più adatto in questo senso. Le giapponesi, come sempre, sono rapidissime nel riposizionarsi dopo il placcaggio e sono brave a mettere pressione nel punto d’incontro con giocatrici come Nagata e Kawamura. Inoltre, hanno già giocato due test contro gli USA (un pareggio e una sconfitta di misura) e hanno messo in difficoltà le americane proprio nel breakdown e nella velocità. Se davanti le terze linee azzurre (in campo dall’inizio Veronese, Sgorbini e la capitana Giordano) dovranno essere brave farsi valere nella furiosa battaglia nel punto d’incontro che si prospetta al Beltrametti, l’Italia dovrà provare a fare la differenza puntando sulla qualità tecnica delle proprie trequarti, attaccando lo spazio e mettendo in difficoltà il Giappone sul riposizionamento difensivo e sulle letture del gioco. La velocità giapponese Attenzione anche a non commettere troppi falli: le Sakura XV provano spesso a sorprendere l’avversario giocando i calci di punizione alla mano e creando la superiorità numerica con la velocità delle proprie trequarti. Un altro fattore fondamentale sarà il gioco al piede, perché il Giappone quando fa fatica ad avanzare prova spesso a superare la prima linea di difesa con calcetti bassi e insidiosi, solitamente negli angoli o verso il centro dei pali. Nel WVX 2023, infatti, il Giappone aveva messo in grande difficoltà le Azzurre calciando ripetutamente all’interno dei 22 in attacco. Le letture difensive del triangolo allargato azzurro, con Ostuni Minuzzi estremo e Granzotto (anche lei estremo di ruolo) e Muzzo ali saranno importantissime. Fasi statiche e fisicità L’esperienza di Giordana Duca e la fisicità di Sara Tounesi potrebbero essere un altro fattore chiave di un match che si preannuncia tirato e combattuto. La scelta di Raineri far partire dall’inizio la seconda linea fresca di firma col Montpellier è legata proprio alla sua capacità di mettere l’intera squadra sul piede avanzante, e soprattutto contro una squadra che potrebbe soffrire dal punto di vista puramente fisico. Saranno fondamentali le fasi statiche, con il lavoro di Duca, Veronese e Giordano in rimessa laterale e con la spinta della prima linea. Le formazioni di Italia-Giappone Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Beatrice Veronese, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alessandra Frangipani, 21 Emma Stevanin, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Giappone: 15 Sora Nishimura, 14 Mele Yua Havili Kagawa, 13 Mana Furuta, 12 Ayasa Otsuka, 11 Komachi Imakugi, 10 Minori Yamamoto, 9 Moe Tsukui, 8 Jennifer Nduka, 7 Iroha Nagata, 6 Masami Kawamura, 5 Otoka Yoshimura, 4 Yuna Sato, 3 Nijiho Nagata, 2 Kotomi Taniguchi, 1 Sachiko Kato A disposizione: 16 Hinata Komaki, 17 Asuka Kuge, 18 Wako Kitano, 19 Sakurako Korai, 20 Kyoko Hosokawa, 21 Ayano Nagai, 22 Anan Seo, 23 Misaki Matsumura

Italia Femminile | 13/09/2024