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Sei Nazioni U20: Italia battuta nel finale. A Treviso passa il Galles 20-18

A Treviso il Galles conquista la prima vittoria del suo Sei Nazioni under 20 battendo in rimonta l'Italia per 20-18. La squadra di Roberto Santamaria parte meglio ma non riesce a sfruttare le tante occasioni create nel primo tempo, i gallesi portano a casa la partita grazie al proprio drive e a una grande prestazione di Harry Thomas. Per gli Azzurrini a segno Ducros e Casartelli, al 70 Ford riporta in vantaggio i gallesi dalla piazzola mentre nel finale Fasti manca il calcio del controsorpasso per questione di centimetri. L'Italia under 20 tornerà in campo sabato 22 febbraio sempre a Treviso contro la Francia. La cronaca di Italia-Galles L'Italia parte forte. Enoch Opoku fa valere tutta la sua fisicità e dopo 30 secondi mette le mani sul primo pallone della sua partita: calcio di punizione e Fasti mette dentro i primi 3 punti del match. La pressione italiana è furiosa: splendido calcio di Beni per l'imbucata di Todaro, placcato al limite dei 22, il mediano degli Azzurrini è furbo ad evidenziare il fuorigioco dei gallesi muovendo subito il pallone e guadagnando il calcio di punizione. Si va in touche ma la difesa gallese risponde con una bella difesa da drive e sventa il pericolo, poi al 12' Fasti non trova i pali dalla linea dei 10 metri. L'Italia però è dominante nel punto d'incontro e continua a interrompere ogni tentativo di multifase del Galles. Al 16', dopo un lungo assalto, trova finalmente la meta che sblocca il match. Lunga serie di cariche che costringono la difesa ospite al fallo, poi grande intuizione di Pietramala che trova con un bel cross-kick Ducros, bravo ad anticipare Boshoff e a schiacciare in bandierina per l'8-0. Il Galles risponde con un bel 50:22 trovato da Wilde. La maul, inizialmente avanzante, viene fermata da una buona difesa azzurra. Nel momento della battaglia con gli avanti gli Azzurrini rispondono presente e respingono una serie di cariche vicinissime alla propria linea di meta, poi però Wilde allarga su Bowen che con un bel cambio di direzione salta Pietramala e marca per l'8-5. Alla mezz'ora il Galles completa la rimonta e passa in vantaggio con la sua arma migliore, la rolling maul, timonata e chiusa da Harry Thomas. Nel momento più difficile l'Italia si ritrova. Milano vince una rimessa importante, Opoku e Casartelli fanno strada palla in mano e Beni viene placcato da Trevett in posizione di fuorigioco. Gli Azzurrini decidono di giocare il calcio di punizione alla mano, e la scelta paga perché Nelson Casartelli trova la forza e lo spazio per schiacciare in mezzo ai pali: il primo tempo si chiude con la squadra di Santamaria in vantaggio per 15-10 con la trasformazione di Fasti. Gran battaglia in mischia a inizio ripresa. Il Galles prova a consolidare la superiorità del proprio pacchetto con un primo calcio di punizione conquistato al 42', ma gli Azzurrini rispondono immediatamente vincendo la mischia successiva. Al 47' i gallesi rinunciano ai pali per giocarsi tutto in rimessa laterale con il proprio drive, che avanza e arriva in fondo con Thomas, ma Anthony Miranda salva tutto mettendo la mano sotto al pallone prima che il tallonatore gallese possa schiacciare. Due minuti dopo il Galles ci riprova e stavolta Thomas riesce a schiacciare per la terza meta, con il neoentrato Ford che trasforma per il 15-17. La risposta dell'Italia è affidata ancora a Casartelli e Opoku, che con due cariche devastanti riportano i compagni nei 22. Arriva un altro calcio di punizione, con tanto di richiamo ufficiale dell'arbitro per i troppi falli, e Fasti mette dentro i punti del 18-17. Al 58' il Galles ritorna in attacco e va a segno con Gemine dopo una bella iniziativa di Bowen, ma la meta viene annullata per un precedentemente placcaggio alto di Scott su Pelliccioli. Il match diventa sempre più combattuto, con tanti palloni rubati da una parte e dall'altra e tanta battaglia in mezzo al campo. Al 70' il Galles ritorna davanti con il piede di Ford dopo un fallo azzurro nel punto d'incontro. A 2 minuti dalla fine Faissal sfiora una meta clamorosa intercettando un pallone a metà campo col piede e battendo in velocità Ford nella rincorsa: l'ovale rimbalza fino all'area di meta ma l'ala azzurra non riesce a schiacciare per un soffio. L'Italia però continua a lottare nel punto d'incontro e proprio quando il tempo sta per scadere conquista un calcio di punizione che può valere la partita: Fasti però non trova i pali per questione di centimetri ed è il Galles a festeggiare. Treviso, Stadio Monigo, 7 febbraio 2025 U20 Six Nations – II giornata Italia v Galles 18-20 (15-10)Marcatori: p.t. 2’ cp. Fasti (3-0); 16’m. Ducros (8-0); 25’ m. Bowen (8-5); 31’ m. Thomas (8-10); 40’ m. Casartelli tr. Fasti (15-10) s.t. 10’ m. Thomas tr. Ford (15-17); 14’ cp. Fasti (18-17);  28’ cp. Ford (18-20)Italia: Pietramala (20’ st. Celi); Ducros, Zanandrea (29’ st Ioannucci), Todaro, Faissal; Fasti, Beni (23’st Sari); Milano (Cap), Casartelli (29’st. Bianchi), Miranda; Opoku-Gyamfi (temp. 14’-25 pt. Midena; 29’st Midena), Redondi; Vallesi (20’st Bolognini), Caiolo-Serra (29’st Casiraghi), Pelliccioli (20’ st.Brasini)all. Roberto SantamariaGalles: Delnevo (29’st Evans); Boschoff, Roberts, Emanuel, Bowen; Wilde (6’st Ford), Franklin (20’st. Davies); Minto, Beddall (Cap), Gwynne (temp. 3’-14’pt. Jones; 29’st Jones); Gemine, Jenkins (29’st Cottle); Scott (20’st. Pritchard), Thomas (22’ st. Hurley), Trevett (8’st Emanuel).all. Richard Whiffinarb: Morgan White (HKCR)assistenti: Eoghan Cross (IRFU); Peter Martin (IRFU)TMO: Tual Trainini (FFR)Cartellini: nessunoCalciatori: Fasti (3/6); Wilde (0/2); Ford (2/2)Player of The Match: Harry Thomas (Galles)Note: Serata freddaPunti in classifica: Italia 1 ; Galles 4

Italia U20 | 07/02/2025

Sei Nazioni under 20: la presentazione di Italia-Galles

L’Italia under 20 fa il suo esordio casalingo nella seconda giornata del Sei Nazioni di categoria: a Monigo, Treviso, arriva il Galles, reduce da una brutta sconfitta per 63-19 in Francia, mentre gli Azzurrini sono partiti bene vincendo 22-10 in Scozia. La squadra di Santamaria è in cerca di conferme, mentre i gallesi sono in cerca di riscatto. Calcio d’inizio di Italia-Galles alle 20.15 di venerdì 7 febbraio, diretta Rai/Sky. Come arriva l’Italia under 20 Dopo una partenza complicata, contro la Scozia gli Azzurrini hanno fatto la differenza nel secondo tempo, dominando nei secondi 40 minuti e portando a casa un primo importante successo. La squadra di Santamaria ha mostrato un reparto trequarti di grande talento, con Ducros e Faissal capaci di battere sempre il primo avversario e con i centri Todaro e Zanandrea bravi a dare avanzamento in attacco e sicurezza in difesa. Per continuare su questa squadra c’è però bisogno che anche il reparto degli avanti faccia un salto di qualità: a Edimburgo i primi 8 si sono accesi a intermittenza, e contro una squadra come il Galles che punta tantissimo sul drive e sugli avanti sarà necessario salire di livello per evitare di far scivolare la partita nelle mani degli avversari. La rimonta di Edimburgo testimonia comunque un’ottima condizione fisica di una squadra che sa crescere nel corso degli 80 minuti, e potrebbe essere fondamentale di fronte a un Galles che invece in Francia è andato fuori giri, crollando dopo 50 minuti di battaglia. Come arriva il Galles under 20 “Il risultato non dice tutto e non riflette ciò che si è visto in campo. Per 50 minuti siamo stati in partita, poi abbiamo preso un paio di decisioni che non hanno avuto il successo sperato. Sì, le ruote del carro si sono staccate quando abbiamo cercato di rincorrere la partita, ma penso ci siano stati dei segnali davvero buoni da parte della squadra su cui contare per il futuro” ha spiegato il capo allenatore del Galles Richard Whiffin. E in effetti, per tutto il primo tempo e nella prima parte della ripresa il Galles ha tenuto testa a una Francia che come sempre parte tra le favorite per vincere il Sei Nazioni under 20. A Monigo bisognerà aspettarsi una squadra altrettanto combattiva, che vorrà provare a fare subito la differenza per evitare di dover rincorrere come accaduto in Francia. Dall’altra parte, starà all’Italia cercare di mandare fuori giri i gallesi ed evitare che possano prendere in mano il match. Tutte le informazioni per seguire Italia-Galles under 20 La sfida tra Italia e Galles, valida per la seconda giornata del Sei Nazioni under 20, si giocherà venerdì 7 febbraio alle ore 20.15 allo Stadio Monigo di Treviso, e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Max e in chiaro su Rai Sport e in diretta streaming su NOW e Rai Play. L’arbitro sarà Morgan White (Hong Kong) coadiuvato dagli assistenti Eoghan Cross e Peter Martin (entrambi irlandesi) mentre al TMO ci sarà il francese Tual Trainini. Le formazioni di Italia-Galles under 20 Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Christian Brasini, 18 Nicola Bolognini, 19 Mattia Midena, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Giulio Sari, 22 Pietro Celi, 23 Riccardo Ioannucci Galles: 15 Scott Delnevo, 14 Aidan Boshoff, 13 Osian Roberts, 12 Steffan Emanuel, 11 Tom Bowen, 10 Harri Wilde, 9 Logan Franklin, 8 Evan Minto, 7 Harry Beddall (Capitano), 6 Deian Gwynne, 5 Dan Gemine, 4 Kenzie Jenkins, 3 Sam Scott, 2 Harry Thomas, 1 Louie Trevett A disposizione: 16 Saul Hurley, 17 Ioan Emanuel, 18 Jac Pritchard, 19 Tom Cottle, 20 Ryan Jones, 21 Sion Davies, 22 Harri Ford, 23 Elijah Evans

Italia U20 | 07/02/2025

Sei Nazioni: Quesada fa un solo cambio, Gatland rilancia Faletau. L’analisi delle formazioni di Italia-Galles

Fiducia totale da parte di Gonzalo Quesada nella squadra che ha debuttato a Edimburgo. Contro il Galles, l’Italia cambia un solo giocatore nel XV titolare (Niccolò Cannone al posto di Lamb, comunque in panchina) mentre in panchina Jacopo Trulla prende il posto di Simone Gesi. Di fatto, un solo vero cambio nei 23 con le due seconde linee che si scambiano di posto. Il tecnico azzurro tira dritto nelle decisioni più importanti: confermati Paolo Garbisi e Allan di nuovo in campo contemporaneamente con Capuozzo ala, confermata una terza linea molto sollecitata in difesa a Edimburgo con Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone e soprattutto confermata una prima linea che ha messo in grande difficoltà la Scozia, con i piloni Fischetti e Ferrari grandi protagonisti. La risposta di Gatland Dall’altra parte Warren Gatland riconsegna la maglia numero 8 al grande escluso di Francia-Galles: Taulupe Faletau. Dietro Eddie James prende il posto dell’infortunato Watkin. Scala in panchina Wainwright, titolare la scorsa settimana, mentre finisce fuori dai 23 Tommy Reffell. Pochi cambi quindi anche per il capo allenatore dei gallesi che prosegue dritto per la sua strada dopo aver schierato anche a Parigi una formazione molto più improntata sul gioco alla mano, che ha calciato pochissimo e ha cercato di tenere sempre vivo il pallone. Confermato Ben Thomas all'apertura, un giocatore che in realtà nasce come centro e che potrebbe diventarlo a partita in corso con l'ingresso di Dan Edwards, l'altro 10, dalla panchina. Placcatori e ballcarrier Prima chiave del match: la difesa. In campo ci saranno i 5 migliori placcatori del primo turno del Sei Nazioni: da un lato Negri (26 placcaggi riusciti), Lamaro e Nicotera (20 per entrambi), dall’altro Jenkins (24) e Morgan (21). Sia l’Italia sia il Galles si sono distinte per il gran numero di placcaggi, ma entrambe le formazioni hanno fatto fatica ad essere avanzanti in difesa. Gli Azzurri ci sono riusciti a tratti, soprattutto nel secondo tempo, mettendo insieme comunque 17 placcaggi dominanti, di cui 4 di Negri e altrettanti di Nicotera. Il Galles ci è riuscito molto meno, con soli 6 placcaggi dominanti. La squadra di Quesada dovrà far valere nuovamente questa differenza per vincere la battaglia davanti. A proposito di battaglia, l’Italia potrà cercare di fare la differenza in mischia, dopo il 100% di efficacia della prima giornata e l’ottima prestazione di Fischetti e Ferrari, capaci di mettere in difficoltà piloni di altissimo livello come Schoeman e Zander Fagerson. Gli uomini chiave Proprio Sebastian Negri potrebbe essere uno degli uomini chiave del match dell’Olimpico. Entrambe le squadre possono contare un pacchetto di mischia molto dinamico ma senza tantissimi ballcarrier, e il terza linea del Benetton e della Nazionale con la sua fisicità può davvero fare la differenza, non solo in difesa ma anche in attacco. In questo senso, un aiuto importante può arrivare anche dai trequarti, con Tommaso Menoncello che si è spesso dimostrato in grado di rompere di forza la linea difensiva avversaria e di guadagnare metri a contatto con l’avversario. I numeri del centro azzurro parlano da soli: 33 metri guadagnati dopo aver evitato il primo placcaggio (meglio di lui solo Graham) e soprattutto 17 metri guadagnati a contatto con l’avversario, numeri da giocatore di mischia, eppure Menoncello è un centro. L’attacco All’Olimpico riuscirà a fare la differenza la squadra che meglio dell’altra sarà riuscita in questa settimana a mettere a posto le cose che non hanno funzionato in attacco. Italia e Galles sono le squadre con meno ingressi nei 22 nella prima giornata, solo 5: gli Azzurri sono riusciti ad andare a segno grazie alla grande precisione dalla piazzola di Allan e all’intuizione di Brex, mentre i gallesi non hanno portato a casa punti, anche perché la Francia ha costruito il suo vantaggio in pochissimo tempo e di conseguenza anche andare per i pali non era più una soluzione possibile. Per avere possessi di qualità saranno fondamentali le fasi statiche. Già detto della mischia, che può essere una piattaforma importante per gli Azzurri, ci si giocherà tantissimo in rimessa laterale: Federico Ruzza ha dominato la touche a Edimburgo – 9 palloni portati giù – e in generale i lanci azzurri sono stati buoni (un solo errore di Nicotera all’inizio) ma non sarà facile vincere la battaglia con Jenkins, giocatore sempre ostico da affrontare in rimessa. Talenti in attesa Entrambe le squadre hanno giocato di grande talento e fantasia in grado di sbloccare la situazione: ci si aspetta tanto da Ange Capuozzo, che però dovrà essere più servito rispetto a quanto fatto a Edimburgo, mentre Paolo Garbisi e Nacho Brex dovranno velocizzare il più possibile la manovra per rendere più evidenti gli spazi che ogni tanto la difesa gallese tende a lasciare. Dall’altra parte il numero 9 Tomos Williams è stato capace di rendere giocabili tanti palloni resi difficili dall’asfissiante difesa francese, ma campioni come Liam Williams e Josh Adams non sono riusciti a lasciare il segno e questo ha contribuito allo “0” finale nella casella dei punti. Le formazioni di Italia-Galles Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla Galles: 15 Liam Williams, 14 Tom Rogers, 13 Nick Tompkins, 12 Eddie James, 11 Josh Adams, 10 Ben Thomas, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Jac Morgan (Capitano), 6 James Botham, 5 Dafydd Jenkins, 4 Will Rowlands, 3 Henry Thomas, 2 Evan Lloyd, 1 Gareth Thomas A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Keiron Assiratti, 19 Freddie Thomas, 20 Aaron Wainwright, 21 Rhodri Williams, 22 Dan Edwards, 23 Blair Murray

Italia | 06/02/2025

Italia, Ferrari verso il Galles: “Sarà fondamentale la battaglia in mischia. Da Edimburgo ci portiamo dietro anche cose positive”

Dopo Edimburgo per l’Italia è già il momento di mettere da parte il rammarico per un match che all’ora di gioco era in perfetta parità e di concentrarsi sulla seconda sfida del Sei Nazioni, la prima in casa contro il Galles. Per il match dell’Olimpico (squadre in campo sabato alle 15.15, diretta Rai/Sky) gli Azzurri dovranno mettere a posto le cose che non hanno funzionato in Scozia, ma anche valorizzare ulteriormente i punti di forza che hanno messo in difficoltà anche gli scozzesi a Murrayfield, come spiega Simone Ferrari, pilone dell’Italia e del Benetton e protagonista di una grande prestazione in mischia. Simone, come procede la preparazione al match contro il Galles? “Abbiamo cominciato a studiarlo, soprattutto per capire come essere più incisivi in attacco, fase in cui non ci siamo espressi come volevamo. Ci sono state delle imprecisioni nei lanci di gioco e delle palle perse a contatto, tutte cose che ci sono costate la partita ma sulle quali lavoreremo in settimana. Dalla Scozia però ci portiamo dietro anche delle cose positive come la precisione nei placcaggi, la difesa da drive e le fasi statiche, in mischia siamo andati bene e vogliamo ripeterci”. Hai parlato di dettagli, quindi sono tutti errori risolvibili? “Sì, sono stati tutti errori molto ‘semplici’, per così dire. Da un lato è positivo perché è possibile correggerli, dall’altro fanno ancora più arrabbiare perché essendo cose risolvibili avremmo potuto evitarle già in Scozia e ottenere un risultato migliore. Dall’altro lato, come detto, è però importante continuare anche a valorizzare le cose che sono andate bene. Penso alla difesa da maul: sappiamo che il drive gallese è tra i migliori al mondo e che sicuramente proveranno a metterci in difficoltà in questo frangente, e dovremo essere bravi a rispondere”. Parlando della mischia, a Edimburgo si è visto un pacchetto stabile, avanzante e anche in grado di creare situazioni in cui poter fare punti… “Sì, siamo migliorati molto ed era tra i nostri obiettivi arrivare a poter usare la mischia come un’arma offensiva. È un lavoro che viene da lontano, con Andrea Moretti stiamo lavorando dal 2021, e siamo arrivati fino a qui dando sempre il massimo, anche passando da momenti difficili, da arate che abbiamo preso e che però ci hanno fatti crescere. È arrivato il momento di raccogliere dei frutti, anche se non siamo i giocatori più pesanti in assoluto possiamo ottenere dei risultati in mischia chiusa”. Anche perché i titolari della Scozia erano Schoeman e Zander Fagerson, di certo non gli ultimi arrivati… “Esatto, il lavoro è stato di tutti contro un pacchetto molto forte. C’era anche Cherry che è un tallonatore molto ruvido ed esperto, per cui siamo riusciti a coglierli impreparati. Noi in settimana avevamo provato delle cose che hanno funzionato in partita ma non solo grazie alle prime linee: il lavoro che hanno fatto dietro Ruzza, Lamb e poi Cannone è stato fondamentale, così come quello delle terze linee. La mischia nasce dal lavoro di tutti e 8, non bisogna mai dimenticarlo”. Cosa ti aspetti dalla mischia del Galles, soprattutto dal tuo lato? “Hanno dei piloni sinistri molto forti come Gareth Thomas, che conosciamo bene perché lo incontriamo ogni anno in URC, mentre magari Nicky Smith lo affrontiamo di meno perché gioca ai Leicester Tigers, ma è un pilone molto esperto e con la Francia è arrivato al 50esimo cap. Credo che la mischia gallese sarà molto più pronta rispetto a quella vista nel 2024, anche grazie all’arrivo dagli Harlequins di Adam Jones (nuovo allenatore della mischia gallese, ndr) che sicuramente avrà portato qualcosa di nuovo”. A livello mediatico molti all’estero definiscono Italia-Galles come uno spareggio per il cucchiaio di legno. Come affrontate questa situazione? “Molti dicono che adesso l’Italia ha guadagnato maggiore rispetto, e forse da una parte è vero ma non è proprio così. Nel senso che in molti continuano a dare per scontato che l’Italia possa prendere il cucchiaio di legno, mentre quando succede ad altre squadre come il Galles l’anno scorso lo vivono ancora come un’onta. Il rispetto che abbiamo guadagnato dobbiamo sempre rigiocarcelo ogni sabato. Noi sappiamo di star facendo una buona preparazione e sappiamo di poter contare anche su un Olimpico pieno che ci spingerà ulteriormente”.

Italia | 06/02/2025

Sei Nazioni U20: l’Italia si affida a Faissal e Ducros. Galles: occhio a Thomas. L’analisi delle formazioni

Per la sfida di venerdì 7 febbraio contro il Galles il capo allenatore dell’Italia Roberto Santamaria conferma in blocco il XV che ha battuto la Scozia la scorsa settimana. In particolare, occhi puntati sui protagonisti del match di Edimburgo, le due ali Faissal e Ducros e i centri Todaro e Zanandrea, tra i migliori della prima giornata anche numeri alla mano. Sono 3 invece i cambi in panchina con Midena, Sari e Ioannucci che subentrano a Melegari, Bellotto e Ndoumbe Lobe. Il Galles invece cambia 4 giocatori nella formazione titolare: dentro Louie Trevett, pilone sinistro dei Bristol Bears, al posto di Ioan Emanuel, mentre Dan Gemine sostituisce in seconda linea l’infortunato Nick Thomas. Gli altri 2 cambi sono nel reparto trequarti, con il centro Osian Roberts che sostituisce Evans mentre Tom Bowen giocherà ala al posto di Harry Rees-Weldon. Battaglia Attenzione a non farsi ingannare troppo dal risultato. Il Galles ha perso 63-19 all’esordio con la Francia, sì, ma i Bleus hanno preso davvero il largo solo negli ultimi 30 minuti dopo una prima parte di match in cui il punteggio è sempre stato in bilico. Questo significa, da un lato, che l’Italia può far valere un maggiore atletismo, considerando che ha battuto la Scozia venendo fuori alla distanza, dall’altro significa anche il Galles ha delle qualità che non possono essere sottovalutate, in particolare davanti. Attenzione soprattutto al drive e al suo timoniere, il tallonatore Harry Thomas, autore di una doppietta: la prima meta, appunto, l’ha segnata finalizzando una maul avanzante, la seconda invece l’ha portata a casa mettendosi in proprio con una carica vincente. Il tallonatore gallese è davvero un giocatore completo: sempre presente in ruck e 2 turnover conquistati. Sicuramente l’avanti più pericoloso. La battaglia davanti sarà fondamentale, considerando che – come dichiarato alla vigilia da Nelson Casartelli – l’Italia dovrà fare molto di più rispetto a quanto fatto vedere a Edimburgo. La mischia è stato il fondamentale che ha funzionato meno contro la Scozia, mentre il Galles proverà ad ancorarsi proprio a quella per restare attaccato alla partita: importantissima quindi la doppia sfida tra Pellicioli e Scott e tra Vallesi e Trevett. In rimessa laterale gli Azzurrini dovranno provare a fare la differenza, considerando che il Galles sarà senza il suo faro in seconda linea, Nick Thomas, vincitore di ben 7 touche contro la Francia. Tanto lavoro quindi sulle spalle di Redondi e Milano, mentre Opoku è chiamato a dare avanzamento e fisicità alla squadra in mezzo al campo. La sfida al largo L’Italia può contare su due ali che nel secondo tempo hanno messo a ferro e fuoco la difesa gallese: da Jules Ducros è partita la splendida meta di Beni, mentre Malik Faissal ha sempre battuto il primo avversario (3 linebreaks totali, il migliore della prima giornata) anche quando gli Azzurrini hanno giocato dal lato chiuso e con spazi limitati. Alle due schegge azzurre si aggiungono anche i due centri, Todaro e Zanandrea, decisivi a Edimburgo con una meta a testa e due prestazioni di grande qualità. Todaro ha conquistato anche il premio di player of the match, mentre Zanandrea è stato il giocatore con più carries della prima giornata, ben 12. Il Galles proverà a rispondere soprattutto con la fisicità e la vena realizzativa di Aidan Boshoff, ala magari meno veloce di quelle azzurre ma particolarmente prestante e difficile da placcare. È un giocatore in grado di rompere il primo placcaggio e di mettere quindi in difficoltà la retroguardia avversaria. Attenzione anche all’estremo, Scott Delnevo, il gallese con più metri guadagnati nella prima giornata e il quarto in generale (dietro a 3 francesi) con 69. In generale, immaginando una partita molto chiusa e combattuta in mezzo al campo, è probabile che le principali intuizioni possano arrivare proprio dal triangolo allargato di entrambe le formazioni. Sei Nazioni under 20: Le formazioni di Italia-Galles Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Christian Brasini, 18 Nicola Bolognini, 19 Mattia Midena, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Giulio Sari, 22 Pietro Celi, 23 Riccardo Ioannucci Galles: 15 Scott Delnevo, 14 Aidan Boshoff, 13 Osian Roberts, 12 Steffan Emanuel, 11 Tom Bowen, 10 Harri Wilde, 9 Logan Franklin, 8 Evan Minto, 7 Harry Beddall (Capitano), 6 Deian Gwynne, 5 Dan Gemine, 4 Kenzie Jenkins, 3 Sam Scott, 2 Harry Thomas, 1 Louie Trevett A disposizione: 16 Saul Hurley, 17 Ioan Emanuel, 18 Jac Pritchard, 19 Tom Cottle, 20 Ryan Jones, 21 Sion Davies, 22 Harri Ford, 23 Elijah Evans

Italia U20 | 05/02/2025

Italia U20, Casartelli: “Con la Scozia siamo entrati in campo ragazzi e ne siamo usciti uomini”

Dopo un primo tempo di sofferenza l’Italia under 20 ha conquistato il primo successo nel Sei Nazioni di categoria battendo la Scozia 22-10 con una bella ripresa. Un match a due facce che da un lato lascia grande soddisfazione, considerando che si tratta della quinta vittoria consecutiva contro gli scozzesi (che non vincono dal 2020 con gli Azzurrini), dall’altro – come racconta Nelson Casartelli, terza linea dell’Italia under 20 e del Rugby Paese – lascia ai ragazzi la consapevolezza di dover ancora migliorare delle cose in vista del Galles, seconda sfida del torneo (venerdì 7 febbraio alle 20.15) che vedrà la squadra di Roberto Santamaria giocare il suo primo incontro casalingo: “All’inizio abbiamo sentito un po’ la pressione: l’esordio, l’essere fuori casa, il nuovo gruppo. Per tanti ragazzi era il primo Sei Nazioni, quindi era anche comprensibile. Una volta tornati negli spogliatoi però ci siamo sbloccati e nel secondo tempo abbiamo fatto le cose che sappiamo fare bene”. Nelson, che cosa vi siete detti nello spogliatoio? “Ci siamo sempre posti un obiettivo: entrare in campo ragazzi e uscirne uomini, quindi non potevamo mollare né abbassare il nostro livello. Anche il modo in cui abbiamo difeso a tempo scaduto, non concedendo alla Scozia la meta, fa capire quanto noi volessimo raggiungere quell’obiettivo. Sicuramente ci sono delle cose da migliorare e che col Galles dovremo fare meglio, ma bisogna considerare, come detto, anche la tensione della prima partita. Magari abbiamo fatto delle cose con un po’ di foga, come la scelta di piazzare alla fine quando potevamo andare in touche per cercare il bonus, ma volevamo prenderci subito quei punti per chiudere la partita e vincere, e alla fine ci siamo riusciti. Nelle prossime partite sicuramente sapremo gestire meglio queste situazioni”. A Treviso arriva un Galles reduce da una brutta sconfitta (63-19 contro la Francia), come si approccia un match contro una “belva ferita”? “Sono le partite più pericolose, perché sai che di fronte avrai una squadra che vorrà dimostrare di non essere quella che si è vista in Francia. Verranno a Treviso con il coltello fra i denti, ma noi li aspetteremo e saremo pronti. Il nostro obiettivo è lo stesso che ci siamo posti per la partita con la Scozia: entrare in campo come ragazzi e uscire dal campo come uomini, più uniti di prima, senza mollare mai e giocando tutti gli 80 minuti come sappiamo fare”. Avete iniziato a studiare il Galles? Quali sono le cose su cui avete posto maggiore attenzione? “Il Galles è una squadra che punta molto sul workrate, sul lavoro: è in grado di passare tanto tempo nella metà campo avversaria e sa mettere pressione in ruck. Inoltre, i gallesi hanno due ali molto forti che possono innescare. Dall’altro lato, sappiamo che anche noi possiamo mettere loro pressione nel punto d’incontro, una cosa che sappiamo fare molto bene, e credo che la nostra difesa possa competere con il loro attacco. Dobbiamo fare le cose per bene, chiaramente, ma siamo fiduciosi”. Contro la Scozia i trequarti hanno fatto la differenza, mentre la mischia è andata un po’ a fasi alterne, come mai? “Non abbiamo lavorato tutti e 8 insieme e abbiamo avuto problemi nell’ingaggio, abbiamo preso anche dei calci per questo. Questo ha pesato molto e ci stiamo lavorando tantissimo, anche con il Benetton con cui stiamo facendo degli allenamenti. Dobbiamo mettere pressione al momento giusto, subito dopo l’ingaggio, e soprattutto lavorare sempre tutti e 8 insieme. È l’obiettivo principale che ci siamo posti a livello tecnico verso la partita con il Galles”. Farete degli allenamenti congiunti con il Benetton, così come li avevate fatti con la Nazionale Seniores, quanto vi stanno aiutando? “Tantissimo. Con i ragazzi del Benetton rimasti a Treviso faremo sia un lavoro collettivo sia di reparto, sono momenti molto utili perché permettono di confrontarsi con giocatori esperti che disputano ogni settimana tornei di alto livello. Ci danno consigli, ci aiutano a crescere e a capire cosa possiamo migliorare. Durante gli allenamenti con l’Italia Seniores mi sono trovato particolarmente bene con Manuel Zuliani: abbiamo lo stesso ruolo e per me è un riferimento, mi piace il modo in cui utilizza le sue caratteristiche, il modo in cui corre, placca, mette le mani”.

Italia U20 | 05/02/2025

Guinness Sei Nazioni 2025: i precedenti tra Italia e Galles

Italia-Galles è la partita della verità: dopo aver vinto per due volte consecutive in trasferta gli Azzurri vogliono sbloccarsi anche in casa, dove invece non battono i gallesi dal 2007. I successi del 2022 (22-21 con la magia di Capuozzo per la meta di Padovani) e del 2024 (un 24-21 che non rende del tutto l’idea della grande prestazione dei ragazzi di Quesada) sono stati infatti intervallati dalla brutta sconfitta casalinga del 2023, 17-29 nonostante le tantissime occasioni create dall’Italia. All’Olimpico, gli Azzurri cercano il colpo definitivo per confermare quanto fatto vedere in Galles e per dimenticare definitivamente quel pomeriggio di due anni fa a Roma. I precedenti tra Italia e Galles Italia e Galles si sono affrontate 33 volte: il bilancio dice 28 vittorie per i gallesi, 4 per gli Azzurri e un pareggio per 18-18 nel Sei Nazioni 2006. L’Italia ha segnato 524 punti, contro i 1111 subiti dal Galles. Il primo incontro risale al 1994 (29-19 per i padroni di casa al National Stadium di Cardiff, conosciuto oggi come Arms Park). A differenza di Scozia, Irlanda e Francia, nel periodo precedente all’ingresso nel Sei Nazioni gli Azzurri non riuscirono ad ottenere lo scalpo dei gallesi, nonostante un successo sfiorato e mancato per soli 3 punti a Llanelli nel 1998 (23-20). Le vittorie a Roma Le vittorie sono arrivate poi nel Sei Nazioni: nel 2003 gli Azzurri di John Kirwan rompono un digiuno di vittorie nel Torneo di 3 anni e vincono a Roma per 30-22. Segnano De Carli, Festuccia e Matthew Phillips, con il solito Diego Dominguez a sigillare il risultato dalla piazzola. Nel 2007, ancora al Flaminio, l’Italia concede il bis: già l’anno precedente a Cardiff gli Azzurri avevano sfiorato il colpaccio pareggiando 18-18, e questa volta non perdonano. La partita è tiratissima: Pez porta avanti l’Italia al piede, poi Robertson risponde alla meta di Shane Williams e chiude il primo tempo 13-7. Nella ripresa gli ospiti ripassano davanti con Rees, e i calci di Hook sembrano chiudere i conti. Al 73’ Ramiro Pez accorcia ancora le distanze per il 16-20, poi al 78’ si inventa un calcetto stupendo per la meta di Mauro Bergamasco, che schiaccia in mezzo ai pali e consegna agli azzurri il secondo successo consecutivo nello stesso torneo. Le imprese di Cardiff Seguono anni difficili, dove l’Italia fa fatica ad imporsi contro una nazionale gallese che sotto la guida di Gatland vincerà 4 volte il Sei Nazioni (3 col Grande Slam) e che si imporrà ai massimi livelli mondiali. Gli Azzurri alternano brutte sconfitte a grandi partite come quella del 2014 (23-15 a Cardiff contro un Galles reduce dallo Slam dell’anno precedente, partita nella quale esplode Michele Campagnaro che diventa Player of the match nonostante la sconfitta) ma non riesce a trovare la vittoria fino al 2022. Sempre a Cardiff, gli Azzurri giocano una grandissima partita difensiva, Garbisi e Padovani sono dei cecchini dalla piazzola e tengono il match sempre appeso a un filo. La meta di Josh Adams a 10 minuti dalla fine sembra far svanire i sogni di gloria azzurri, ma a tempo quasi scaduto Ange Capuozzo si inventa uno slalom strepitoso e appoggia a Padovani la palla del 22-21. Se quello del 2022 è stato il successo del cuore e della capacità di non mollare mai, quello del 2024 è invece un dominio senza appello: l’Italia fa la partita, si porta davanti col piede di Garbisi e Ioane segna la meta che chiude il primo tempo sullo 0-11. I gallesi, tenuti a 0 a casa loro, provano a reagire ma nella ripresa non possono nulla contro quella che sarà premiata come la meta più bella del torneo: praticamente tutti i trequarti toccano il pallone, poi Ioane apre la strada a Pani che con una finta si libera di Winnett e schiaccia per lo 0-18. Elliott Dee trova la meta che riapre il match, ma l’Italia gestisce il momento di difficoltà con grande maturità e con i calci di Garbisi e Page-Relo chiude definitivamente la questione. Le mete di Rowlands e Grady arrivano tardi e servono solo a rendere meno amaro il punteggio, ma è l’Italia a vincere 24-21 e a chiudere così il miglior Sei Nazioni della sua storia.

Italia | 04/02/2025

Sei Nazioni U20 2025: i precedenti tra Italia e Galles

La seconda giornata del Sei Nazioni under 20 2025 vedrà l’Italia ospitare il Galles allo Stadio Monigo di Treviso per la prima partita in casa degli Azzurrini. Si tratta del match numero 23 tra le due formazioni da quando, nel 2008, vennero alla luce il Sei Nazioni e il Mondiale di categoria. Sei Nazioni U20 2025: i precedenti tra Italia e Galles Su 22 partite, il bilancio è di 4 vittorie dell’Italia e 18 del Galles. La prima sfida tra le due formazioni risale al 2008, con il Galles che vinse 33-11 a Newport. Le due formazioni si sono affrontate 17 volte nel Sei Nazioni (13-4 per i gallesi il parziale), mentre il Galles ha sempre vinto sia ai Mondiali sia nelle Summer Series. L’ultima sfida è stata vinta dal Galles con una clamorosa rimonta, 27-15 dopo essere stati sotto 0-15 all’intervallo, mentre l’ultima vittoria dell’Italia è dell’anno precedente: nel 2023 gli Azzurrini vinsero 29-25, segnando 5 mete e conquistando 5 punti fondamentali per raggiungere uno storico podio nel Sei Nazioni under 20. Le vittorie più belle Delle 4 vittorie ottenute contro il Galles, 2 sono arrivate in trasferta, in 2 sfide rimaste nella storia del rugby giovanile italiano: nel 2018 l’Italia condusse il match dall’inizio alla fine con mete di Mancini Parri e Luccardi e i piazzati di Rizzi, vincendo 18-7. Nel 2020 gli Azzurrini riuscirono a ripetersi: il Galles andò in vantaggio al 4’ con la meta trasformata di Sam Costelow, ma da quel momento non riuscirono più a muovere il tabellone. L’Italia invece andò a segno con Drudi al 12’ e poi con 4 piazzati di Paolo Garbisi fissò il punteggio sul 17-7 finale. Player of the match di quella serata fu Stephen Varney. Come detto, l’ultima partita casalinga è stata vinta dall’Italia, che si è imposta 29-25 in rimonta nella quarta giornata del Sei Nazioni Under 20 2023: Azzurrini in vantaggio con Alessandro Gesi e con una meta tecnica guadagnata dalla mischia, risposta del Galles con mete di Huges e La Rua per 15-12 gallese all’intervallo. Nella ripresa segna ancora Houston per il 22-12, ma a quel punto l’Italia reagisce e cambia marcia: segnano Gallorini, Aminu e Artruso, mentre il Galles andrà a segno solo un’altra volta col piede di Edwars. La squadra di Brunello, grazie al 29-25 finale, conquisterà punti importantissimi per conquistare uno storico terzo posto. L’ultima sfida L’ultimo incontro tra Galles e Italia si è invece rivelato, purtroppo, una grande occasione sprecata. L’Italia sembrava in totale controllo del match, essendo andata a segno subito con un piazzato di Pucciariello, poi con la meta del solito Gallorini e al 36’ addirittura con una meta di punizione ottenuta con la solita mischia straripante. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, però, gli Azzurrini non sfruttano la superiorità numerica derivata dal cartellino giallo per chiudere la partita. Anzi, il Galles ritorna sotto e incredibilmente rimonta: accorcia le distanze con due maul avanzanti finalizzate da Thomas al 46’ da Beddall al 59’, poi passa addirittura in vantaggio al 67’ con Stone, che finalizza con un tuffo in bandierina la serie di cariche dei compagni. Nel finale l’Italia cede e subisce altre due mete con Young e Ford per il 27-15 finale che vale addirittura il bonus per il Galles. L’Italia, forte delle due vittorie precedenti, riuscirà a mantenere il quarto posto pur perdendo l’opportunità di raggiungere il secondo podio consecutivo.

Italia U20 | 03/02/2025

Sei Nazioni: la Scozia passa 31-19 contro un’Italia combattiva a Murrayfield

La Scozia batte l'Italia 31-19 nella prima giornata del Sei Nazioni 2025, dopo un match a due facce con i padroni di casa dominanti nel primo tempo e gli Azzurri bravi a reagire nella ripresa, rimettendo in piedi una partita difficile. Nel finale la squadra di Townsend è uscita alla distanza con le due mete di Huw Jones (tripletta per lui, considerando anche la marcatura del primo tempo) che hanno chiuso il match dopo la meta del pareggio di Brex. A Murrayfield la squadra di Quesada resta sempre attaccata alla partita, anche quando nel primo tempo la Scozia gioca a ritmi altissimi, mette punti sul tabellone con Allan e nella ripresa trova anche il pareggio. Alla fine, dopo il break scozzese, l'assalto degli Azzurri avrebbe meritato miglior fortuna almeno per il punto di bonus. La cronaca di Scozia-Italia La Scozia parte fortissimo con la prima imbucata di Van der Merwe che sfugge a Brex sul lato sinistro e dà il via a un lungo multifase. Arriva il primo calcio di punizione, Cherry lo gioca alla mano, Russell allarga su Kinghorn che viene fermato da Ioane, arriva però il capitano Darge che con un'altra carica riesce ad arrivare fino in fondo. Russell trasforma per il 7-0. Anche l'azione della seconda meta parte da Van der Merwe dopo una bella invenzione di Russell, l'ala della Scozia apre lo spazio a sinistra e trova Huw Jones che arriva in mezzo ai pali per il 14-0. L'Italia reagisce con un bell'up&under calciato e poi ripreso da Paolo Garbisi, Brex poi con un altro calcio trova l'angolo sinistro e manda in confusione la difesa scozzese. Menoncello sembra riuscire a recuperare l'ovale in tempo, ma l'assistente segnala la rimessa laterale. Pur non riuscendo ancora creare occasioni la squadra di Quesada riesce a trovare la quadra per mettere la sabbia negli ingranaggi degli scozzesi, che non hanno più l'avanzamento di prima. Un secondo e importante aiuto arriva dal piede di Tommaso Allan, che al 21' piazza da 40 metri e trova i primi punti dell'Italia: 14-3. L'Italia è in partita, e lo dimostra al 23' con Brex che sale benissimo e va a prendersi Graham con un gran placcaggio. L'ala scozzese non lascia mai il pallone e concede un altro calcio di punizione agli Azzurri, che accorciano ulteriormente il risultato con Allan. La Scozia prova a riprendere il ritmo dei primi 15 minuti, va vicina alla meta con Russell che viene fermato da un grandissimo intervento di Lorenzo Cannone. Al 29' però i padroni di casa trovano la terza meta con Ben White dopo un riciclo di Cherry in uscita dalla maul. Russell non trasforma e la Scozia conduce 19-6. Nonostante il primo tempo difficile la difesa dell'Italia non molla mai: prima Paolo Garbisi salva nei suoi 22 con un gran tenuto, poi Ferrari e Nicotera fanno muro sulla carica di Darge e gli fanno scoppiare il pallone delle mani. Sulla mischia successiva l'Italia mette un punto importante, avanzando e conquistando il penalty. Allan va ancora per i pali e firma il 19-9 con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa la Scozia prova ancora ad insistere, tenendo sempre vivo il pallone e cercando di mettere in difficoltà l'Italia sul ritmo. La difesa azzurra però è ancora buona. Al 43' una serie di placcaggi avanzanti mette in grande difficoltà la Scozia: prima Fischetti, poi Nicotera, poi arriva Menoncello che conquista il tenuto che vale un altro calcio di punizione dalla linea dei 10 metri. Allan mette dentro anche questo e porta l'Italia sotto il break: 19-12. La partita è cambiata, la Scozia non avanza più ed è costretta a forzare la giocate: al 46' Brex capisce in anticipo ciò che sta per fare Russell, gli intercetta il passaggio e si trova davanti un'autostrada per volare in mezzo ai pali. È la meta del pareggio. Il colpo sveglia la Scozia che con una bella sfuriata si riporta nei 22 e conquista un importante calcio di punizione. Russell però rinuncia ai pali, va in rimessa laterale ma trova ancora una volta un'Italia coraggiosissima in difesa, con Fischetti che recupera palla ai 5 metri sulla carica di Matt Fagerson. Coach Townsend è costretto a cambiare: fuori McDowall, dentro Tom Jordan che è un mediano che può giocare anche centro. Con il doppio play in campo la Scozia prova a rendersi più imprevedibile e al 61' sfrutta il primo errore azzurro nel secondo tempo. Azione da mischia ordinata con Kinghorn che apre su Graham, capace di seminare 3 avversari e aprire lo spazio a metà campo. Arriva in sostegno Huw Jones che conclude l'azione per il 26-19. La Scozia riprende coraggio e al 66' allunga nel punteggio con un'altra azione da mischia ordinata: Russell ispira il primo avanzamento con Graham che prova a buttarsi dentro, poi Horne cambia lato e dall'altra parte Huw Jones riesce a battere Ioane e Menoncello per segnare il 31-19. Nel momento più difficile l'Italia reagisce bene: decisivi i subentrati, con Vintcent (già autore di un gran salvataggio su Graham), Zuliani e Gesi che seminano il panico nella difesa scozzese. Al 73' Garbisi attacca la linea e serve Menoncello, che a sua volta trova Gesi: l'ala delle Zebre sta per tuffarsi in meta ma viene fermato da Darge che gli sradica il pallone dalle mani. Il finale è un assalto azzurro, ma la Scozia tiene e impedisce all'Italia di portare a casa il bonus difensivo: finisce 31-19 per i padroni di casa, che conquistano 5 punti. Edimburgo, Murrayfield Stadium, 1 febbraio 2025Guinness Men’s Six Nations – I giornataScozia v Italia  31-19 (19-9)Marcatori: p.t. 4’ m. Darge tr. Russell (7-0); 9’ m. Jones tr. Russell (14-0); 21’cp. Allan (14-3); 24’ cp. Allan (14-6) 30’m White (19-6); 40’ cp. Allan (19-9) s.t. 5’st cp. Allan (19-12); 7’st. m. Brex tr Allan (19-19); 20’ m. Jones tr Russell (26-19); 27’ m Jones (31-19)Scozia: Kinghorn; Graham (33’st Rowe), Jones, McDowall (16’st Jordan), Van Der Merwe; Russell (Co-Cap), White (16’st Horne); M.Fagerson, Darge (Co-Cap), Ritchie (10’st Dempsey); Gilchrist, J.Gray (16’st Brown) ; Z.Fagerson (28’st. Hurd), Cherry (10’st Ashman), Schoeman (11’st Sutherland).all. Gregor TownsendItalia: Allan; Capuozzo, Brex, Menoncello, Ioane (27’ st Gesi); P.Garbisi, Page-Relo (22’st. A. Garbisi); L. Cannone (14’st VIntcent), Lamaro (Cap, 22’st Zuliani), Negri; Ruzza (3’-14’st temporanea N. Cannone), Lamb (14’st N.Cannone); Ferrari (10’st Riccioni), Nicotera (10’st Lucchesi), Fischetti (27’st Rizzoli)all. Gonzalo Quesadaarb: Karl Dickson (RFU)assistenti: Luke Pearce (RFU); Damian Schneider (UAR)TMO: Marius Jonker (SARU)Cartellini: nessunoCalciatori: Russell (3/5); Allan (5/5)Player of The Match: Huw Jones (Scozia)Note: Esordio per Luca Rizzoli, Azzurro 745Punti in classifica: Scozia 5; Italia 0 

Italia | 01/02/2025

Sei Nazioni 2025: la presentazione di Scozia-Italia

L’Italia fa il suo esordio al Sei Nazioni 2025 al Murrayfield di Edimburgo, contro la Scozia. Le due squadre hanno terminato l’ultimo torneo vicinissime in classifica: gli scozzesi 4° con 12 punti, gli Azzurri 5° con 11. Del resto, anche all’Olimpico il distacco tra le due squadre era stato ridottissimo, con la squadra di Quesada che ha vinto per 31-29. A un anno di distanza le due squadre tornano ad incontrarsi nel primo match del 2025: la Scozia ha voglia di ambire a qualcosa di più dei soli “successi di tappa” e provare a fare classifica, per usare una metafora ciclistica, mentre l’Italia deve confermare quanto di buono fatto vedere nel 2024. In palio anche la Cuttitta Cup, detenuta dagli Azzurri dopo il successo di Roma. Come arriva la Scozia Negli ultimi anni la squadra di Gregor Townsend è diventata sempre più quotata anche per una possibile vittoria finale, e proprio per questo la partita d’esordio – peraltro in casa – vedrà sicuramente una Scozia aggressiva fin da subito. Il 2024 degli scozzesi è stato particolare: la sfortunata sconfitta con la Francia, con una meta annullata allo scadere, aveva permesso all’Irlanda di prendere il largo in classifica, ma la Scozia era comunque rimasta in corsa per vincere il Sei Nazioni. Proprio la sfida di Roma del 2024 – vinta dagli Azzurri – si è rivelata decisiva, in negativo, per la Nazionale del Cardo, che non è riuscita a sfruttare la clamorosa sconfitta dell’Irlanda a Twickenham contro l’Inghilterra e ha perso la grande occasione di giocarsela fino all’ultimo. L’estate è stata di sperimentazione, con un tour americano che ha permesso a Townsend di allargare ulteriormente la rosa, mentre a novembre la Scozia ha fatto il suo battendo Fiji, Portogallo e Australia ma cedendo alla distanza contro il Sudafrica. Il match di Edimburgo sarà carico di pressione per la Scozia, che deve rispondere alla sconfitta dell’Olimpico e soprattutto deve fare subito punti per non uscire fuori dalla lotta per il Sei Nazioni. Come arriva l’Italia Come dichiarato da Gonzalo Quesada, bisognerà essere bravi a gestire le aspettative: ora tutti hanno gli occhi sull’Italia, sanno come giocano e sanno quanto può essere pericolosa. Quello di Murrayfield è già un primo esame importante, contro una squadra che a Roma ha perso e che vuole provare a vincere il Sei Nazioni. L’Italia si presenta ai nastri di partenza con un gruppo ancora molto giovane ma che sta cominciando a mettere insieme un numero notevole di cap: questo mix di freschezza ed esperienza è stato alla base degli ultimi successi degli Azzurri, che ora dovranno provare a ripetere quanto fatto vedere in un 2024 pieno di soddisfazioni. Saranno due i fattori chiave del match di Edimburgo: la solidità difensiva e l’imprevedibilità in attacco. L’Italia dovrà evolvere ulteriormente il proprio gioco offensivo per evitare gli avversari possano leggere in anticipo le giocate dei trequarti: Gonzalo Quesada ha parlato di novità già in cantiere durante le Autumn Nations Series, e probabilmente si vedranno proprio a Murrayfield. Tutte le informazioni per seguire Scozia-Italia La sfida del 1° febbraio alle 15.15 tra Scozia e Italia, valida per la prima giornata del Sei Nazioni 2025, sarà trasmessa in diretta tv su Rai 2 e Sky Sport Uno e Rai 2 e in streaming su Rai Play e NOW. L’arbitro del match sarà l’inglese Karl Dickson, coadiuvato dal connazionale Luke Pearce e dall’argentino Damian Schneider. Al TMO il sudafricano Marius Jonker, al bunker il connazionale Marius van der Westhuizen. Le formazioni di Scozia-Italia Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Darcy Graham, 13 Huw Jones, 12 Stafford McDowall, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (Co-Capitano), 9 Ben White, 8 Matt Fagerson, 7 Rory Darge (Co-Capitano), 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Dave Cherry, 1 Pierre Schoeman. A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Rory Sutherland, 18 Will Hurd, 19 Gregor Brown, 20 Jack Dempsey, 21 George Horne, 22 Tom Jordan, 23 Kyle Rowe Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Simone Gesi

Italia | 01/02/2025