Autore: Claudia Parola
Italia U20, Gallorini: “Con l’Inghilterra abbiamo preso un bello schiaffo, ma dobbiamo rialzarci”
Il Sei Nazioni Under 20 dell’Italia non è iniziato nel migliore dei modi: gli Azzurrini sono stati battuti 36-11 dall’Inghilterra a Treviso nella prima giornata. Il punteggio forse è anche eccessivo per quello che si è visto in campo, ma sul risultato hanno pesato tantissimo le 3 mete subite dal 20’ al 40’ del primo tempo, che hanno scavato un solco incolmabile: “Dal punto di vista fisico è stata una partita molto dura, anche il ritmo è stato molto più alto. Noi abbiamo iniziato molto forte, nei primi 20 minuti siamo partiti a cannone e abbiamo avuto delle occasioni per segnare che non abbiamo sfruttato, poi ci siamo un po’ spenti” ha spiegato Marcos Gallorini, pilone destro dell’Italia Under 20. Avete ceduto fisicamente? “Secondo me no, a livello fisico c’eravamo. Il colpo è stato più mentale che fisico, è stata una questione di testa e dobbiamo migliorare tanto sotto questo aspetto. Ci è mancato il cinismo, a questo livello basta un attimo per farsi sfuggire di mano la partita, gestire male un episodio può cambiare tutto, dal passare in vantaggio al perdere di 20 punti. Siamo passati dal poter fare una meta con Scalabrin a subirne una subito dopo, sono quelle situazioni che dobbiamo imparare a gestire meglio a livello di testa”. La battaglia in mischia è stata molto dura, tra alti e bassi… “Dobbiamo fare i complimenti alla mischia dell’Inghilterra. Ci hanno studiati e hanno lavorato sui nostri punti deboli, anche se alla fine abbiamo avuto 3 calci di punizione a testa. Noi possiamo e dobbiamo fare meglio, proprio a livello di reparto. Chiaramente ogni anno cambiano tanti giocatori, quindi non è sempre facile adattarsi subito. In touche non è andata malissimo: ci sono stati alcuni lanci non perfetti, ma a livello di tecnica c’eravamo. Abbiamo patito il fatto che loro avessero 10-15 cm di differenza”. Con quale stato d’animo si va in Irlanda? “Si va con tanta voglia di rifarsi, con la consapevolezza di quello che avremmo potuto fare già venerdì scorso e dovremo fare. Dobbiamo lavorare sui dettagli: contro l’Inghilterra le cose, nel complesso, ci sono anche venute bene, ma abbiamo fatto degli errori nei particolari. Un passaggio un po’ troppo basso, una posizione non corretta, tutte piccole cose che alla fine portano a vanificare l’azione. A livello di occasioni create siamo stati alla pari. La differenza l’ha fatta la concretezza: loro su 6 occasioni hanno segnato 5 volte, noi su 6 occasioni abbiamo fatto una meta”. Qual è il vostro obiettivo adesso? “Abbiamo preso un bello schiaffo, ma adesso dobbiamo rialzarci. L’obiettivo resta quello di fare il miglior risultato possibile, il Sei Nazioni è appena iniziato. Possiamo ancora eguagliare o migliorare i risultati dell’anno scorso”. Dopo essere stato protagonista già lo scorso anno, adesso sei un leader del gruppo. Come ti fa sentire? “Sono onorato di avere questa possibilità. Un leader si distingue non solo per come parla ma soprattutto per quello che fa in campo. Penso ad Odiase l’anno scorso, quando lo vedevi placcare veniva voglia di dare ancora di più. Voglio riuscire ad essere questo per i miei compagni, dare il massimo e dare l’esempio per tutti”.
Italia U20 | 06/02/2024
Quando gli Azzurrini… diventano grandi! I successi con l’Under 20 degli attuali protagonisti della Nazionale
Danilo Fischetti, Marco Riccioni, Niccolò Cannone, Michele Lamaro, Marco Zanon: cos’hanno in comune? Erano tutti in campo il 31 maggio del 2017 a Kutaisi, Georgia, nel pomeriggio della prima storica vittoria dell’Italia under 20 contro l’Irlanda, al Mondiale di categoria. In panchina c’era Alessandro Troncon, oggi allenatore dell’attacco del Benetton. In quel Mondiale, gli Azzurrini conquistarono il miglior piazzamento della loro storia, ottavi, sfiorando il settimo posto nella finalina persa 25-24 col Galles. Tanti ragazzi che oggi indossano la maglia della Nazionale maggiore hanno ottenuto risultati importantissimi con l’Italia under 20, contribuendo a scrivere una storia tanto recente quanto importante della più importante nazionale giovanile azzurra. Quella dell’AIA Arena fu la partita della svolta, alla quale il ciclo successivo di Fabio Roselli diede ulteriore continuità: nel 2018 arrivarono 2 vittorie al Sei Nazioni, con una storica vittoria in casa del Galles e un netto successo a Bari contro la Scozia. A capitanare quel gruppo c’era proprio Michele Lamaro, che nel 2021 diventerà poi capitano della Nazionale maggiore. Al Mondiale in Argentina gli Azzurrini confermarono il piazzamento dell’anno precedente, conquistando l’ottavo posto e battendo prima la Scozia e poi i Pumas padroni di casa nel girone, mancando le semifinali per un solo punto. In quel gruppo, oltre ai già citati Fischetti e Cannone, c’erano anche Matteo Nocera, Edoardo Iachizzi e Alessandro Fusco. Nuovi talenti Nel 2019 Fabio Roselli lancia tantissimi nuovi talenti, a cominciare da Paolo Garbisi, che con una grande prestazione guida gli Azzurrini al successo contro la Scozia nel Sei Nazioni 2019. Accanto a Garbisi, in mediana c’è Alessandro Fusco. Presenti anche Jacopo Trulla, Gianmarco Lucchesi, il già citato Nocera e Federico Mori. Al Mondiale in Argentina si aggiunge anche Ange Capuozzo, “scoperto” in un amichevole a Grenoble e grande protagonista dell’estate dell’Italia, che sfiora un clamoroso successo contro l’Inghilterra, poi batte Scozia e Georgia aggiudicandosi il nono posto. Nel 2020, prima che il Covid ponga anticipatamente fine al Sei Nazioni under 20, l’Italia vince per la seconda volta in Galles: Paolo Garbisi si conferma giocatore di una maturità impressionante (e a ottobre dello stesso anno esordirà in Nazionale maggiore), Varney è premiato player of the match e Manuel Zuliani fa conoscere al mondo la sua furia nel breakdown. Sono tanti però i giocatori di quella squadra che sarebbero poi arrivati in Nazionale maggiore: Lorenzo Cannone, Riccardo Favretto, Andrea Zambonin, Filippo Alongi e i già citati Lucchesi e Mori. L’era Brunello La pandemia tiene in stallo l’attività internazionale under 20 per un anno e mezzo, al di là di alcune amichevoli. L’Italia torna ufficialmente in campo nel giugno nel 2021 in un Sei Nazioni stranissimo: si gioca nella bolla di Cardiff, in un Arms Park deserto. L’Italia demolisce la Scozia e sfiora il successo contro la Francia, chiudendo al quinto posto: è il Torneo di Leonardo Marin, Tommaso Menoncello, Alessandro Garbisi, Simone Gesi, Ion Neculai, Lorenzo Pani, Luca Rizzoli, Mirco Spagnolo, Ross Vintcent. E poi ancora Drago, Ferrari, Genovese, Hasa, presenti oggi nelle franchigie. Quel torneo, seppur altalenante dal punto di vista dei risultati, permette a molti di loro di acquisire l’esperienza necessaria per imporsi ad alto livello. Nel frattempo, nel 2022 l’Italia under 20 esplode: 3 vittorie nel Sei Nazioni under 20 (Inghilterra, Scozia e Galles) e poi le Summer Nations Series chiuse al terzo posto, battendo la Georgia e poi ancora Scozia e Inghilterra. I capitani di quella squadra sono Giacomo Ferrari al Sei Nazioni e Ross Vintcent alle Summer Series, mentre si impone uno scatenato François Mey, insieme a un Lorenzo Pani ancora più protagonista. Il 2023 degli Azzurrini è stato altrettanto soddisfacente, con uno storico podio conquistato al Sei Nazioni ottenendo punti in tutte le 5 partite, nella speranza che tanti ragazzi tra gli autori di quella stagione possano arrivare al più presto ad alti livelli.
Italia U20 | 05/02/2024
Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti tra Italia e Inghilterra
È l’unica squadra del Sei Nazioni contro la quale l’Italia non ha mai vinto: l’Inghilterra. Gli Azzurri hanno disputato in totale 30 partite contro gli inglesi, segnando 356 punti e subendone 1197. Oltre alle 24 sfide disputate nel Sei Nazioni, Italia e Inghilterra si sono affrontate per 3 volte al Mondiale, una volta durante le qualificazioni mondiali e in due test match, nel 1996 e nel 2019. In teoria, tra i precedenti ci sarebbe un pari per 15-15 nel 1986 a Roma, ma solo la Federazione Italiana riconobbe il “cap” e di conseguenza il match non è inserito tra gli incontri ufficiali. Il primo incontro ufficiale risale al Mondiale 1991, con l’Inghilterra che vinse 36-6 in una partita segnata dalle polemiche. Gli inglesi erano strafavoriti e sulla carta avrebbero dovuto dominare il match, ma gli Azzurri misero in campo una prestazione coraggiosa, che la stampa inglese definirà “ostruzionistica” tra le polemiche. Nel 1995 le due squadre si incontrarono nuovamente alla Coppa del Mondo, e gli Azzurri fecero ancora meglio andando vicini all’impresa e perdendo 27-20. A un passo dall’impresa Quella del 1995 è solo la prima di tante partite che gli Azzurri andarono vicini a vincere, mancando di poco il bersaglio. Nel 2008 al Flaminio l’Inghilterra rischiò di farsi raggiungere nel finale, con gli Azzurri che ritornarono sotto il break al 76’ con una meta di Picone e non riuscirono a completare una clamorosa rimonta, perdendo 23-19. Nel 2012, nella neve dell’Olimpico, gli Azzurri andarono ancora più vicini al colpaccio: inglesi avanti 6-0 con due calci di Farrell, poi Venditti riportò sotto l’Italia con la prima meta del match, e il clamoroso intercetto di Tommaso Benvenuti ribaltò il risultato alla fine del primo tempo. Nella ripresa l’intercetto di Hodgson su un calcio di liberazione di Masi cambiò l’inerzia del match, con Farrell che mise a segno i calci del definitivo 19-15. A Twickenham L’Italia ha fatto la voce grossa anche nel tempio del rugby inglese: un anno dopo l’impresa sfiorata di Roma, gli Azzurri guidati da Jacques Brunel misero in grandissima difficoltà l’Inghilterra, ancora una volta ancorata ai calci di Farrell. L’Italia segnò con McLean, grazie a uno splendido calcio-passaggio di Orquera, e si porto a soli 4 punti degli inglesi, per poi sprecare tante occasioni e cedere 18-11. Quanto accadde nel 2017 però fu ancora più incredibile. Conor O’Shea e sul suo staff sfruttarono una zona grigia del regolamento, non facendo entrare i giocatori azzurri nel raggruppamento: in questo modo, non poteva formarsi la linea del fuorigioco, e gli italiani erano liberi di andare a disturbare gli inglesi. L’Inghilterra, guidata da Eddie Jones, andò completamente nel pallone, con gli Azzurri che chiusero il primo tempo in vantaggio con un drop di Allan e una meta di Venditti. Nella ripresa gli inglesi reagirono segnando due volte, ma la meta di Campagnaro li costrinse a sudare fino alla fine: soltanto negli ultimi 10 minuti la squadra di Eddie Jones riuscì a chiudere la partita, ma nonostante la vittoria per 36-15 il giorno dopo si parlò soltanto di come gli Azzurri avevano messo nel sacco l’Inghilterra. L’ultima sfida Ancora a Twickenham, l’Italia ha giocato il suo ultimo match contro l’Inghilterra nel Sei Nazioni 2023. Dopo un primo tempo di grande sofferenza, chiuso sotto 19-0, gli Azzurri guidati da Kieran Crowley hanno reagito alla grande, segnando due volte con Riccioni e Fusco e riaprendo la partita. Purtroppo, il distacco creatosi nella prima frazione ha fatto la differenza, con l’Inghilterra che è riuscita a vincere per 31-14.
Italia | 02/02/2024
Sei Nazioni Under 20 2024: la preview di Italia-Inghilterra
Qualche anno fa sarebbe stato impensabile. Adesso, invece, Italia-Inghilterra Under 20 è una sfida all’insegna dell’equilibrio. Da due anni, infatti, Italia e Inghilterra chiudono il Sei Nazioni under 20 appaiate al terzo posto: 13 punti nel 2022, con gli inglesi che chiusero davanti per differenza punti, 15 nel 2023, quando furono gli Azzurrini a conquistare il podio con lo stesso criterio. Nella gestione Brunello il bilancio con l’Inghilterra è di 2 vittorie (entrambe in casa, una al Sei Nazioni e una alle Summer Series) e 2 sconfitte, lo scorso anno a Gloucester (con 2 punti di bonus) e nel 2021 a Cardiff. Si gioca venerdì 2 febbraio allo stadio Monigo di Treviso: calcio d’inizio alle 20.15. Come arriva l’Italia Gli Azzurrini arrivano all’inizio del Torneo con tanta fiducia e grandi aspettative: si sono tolti la soddisfazione di vincere l’ultima amichevole con la Francia, e giocatori importanti come Botturi, Gallorini e Casilio portano con sé l’esperienza del 2023, con un grande Sei Nazioni e un Mondiale in chiaroscuro. La squadra di Brunello sa di dover partire subito bene se vuole confermare gli ultimi risultati: la mischia sarà ancora una volta il fondamentale al quale si ancoreranno gli Azzurrini, che però saranno chiamati a dare più concretezza anche dietro, contro una squadra come l’Inghilterra che proverà ad attaccare gli spazi e sfinire l’Italia sul ritmo. Come arriva l’Inghilterra Dopo un Sei Nazioni 2023 meno esaltante di quello che si pensava, chiuso proprio dietro all’Italia, l’Inghilterra ha giocato un ottimo Mondiale conquistando le semifinali, pur senza riuscire a salire sul podio. Molti elementi della formazione di coach Mapletof hanno già fatto esperienza in Premiership, mentre altri sono stati protagonisti delle due vittorie in amichevole della selezione Under 20 inglese contro Bath e Oxford a gennaio. L’Inghilterra arriva a Treviso con grande fiducia, e voglia di prendersi un po’ di rivincite in uno stadio dove ha perso per due volte consecutive. Tutte le informazioni per seguire Italia-Inghilterra Under 20 La sfida tra Italia e Inghilterra under 20 si giocherà venerdì 2 febbraio alle 20.15 e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport e in streaming su NOW. L’arbitro del match sarà il francese, Evan Urruzmendi. Gli assistenti saranno il connazionale Benoit Rousselet e lo scozzese Ian Kenny. Al TMO il francese Thomas Charabas. Prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di Manrico Marchetto, leggenda trevigiana ed azzurra (terzo marcatore di tutti i tempi in Nazionale), scomparso domenica sera. Sei Nazioni U20 2024 - Le formazioni di Italia-Inghilterra Italia Under 20: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Lorenzo Casilio, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Piero Gritti, 5 Giacomo Milano, 4 Tommaso Redondi, 3 Marcos Gallorini, 2 Nicholas Gasperini, 1 Federico Pisani A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Davide Ascari, 19 Samuele Mirenzi, 20 Cesare Zucconi, 21 Mattia Jimenez, 22 Francesco Imberti, 23 Patrick De Villiers Inghilterra Under 20: 15 Ben Redshaw, 14 Toby Cousins, 13 Ben Waghorn, 12 Sean Kerr, 11 Alex Wills, 10 Rory Taylor, 9 Archie McParland, 8 Zach Carr, 7 Henry Pollock, 6 Finn Carnduff (c), 5 Junior Kpoku, 4 Olamide Sodeke, 3 Billy Sela, 2 Craig Wright, 1 Asher Opoku-Fordjour A disposizione: 16 Jacob Oliver, 17 Scott Kirk, 18 James Halliwell, 19 Joe Bailey, 20 Nathan Michelow, 21 Ben Douglas, 22 Josh Bellamy, 23 Ollie Spencer
Italia U20 | 02/02/2024
Guinness Sei Nazioni, Italia tra sorprese e continuità. Inghilterra, prima linea da 206 caps: l’analisi delle formazioni
Comincia il Guinness Sei Nazioni 2024 dell’Italia. Tante conferme e qualche sorpresa da parte di Gonzalo Quesada, che contro l’Inghilterra farà il suo esordio da capo allenatore degli Azzurri. Il tecnico lancia Alessandro Garbisi dal primo minuto al fianco del fratello Paolo: il più giovane dei fratelli Garbisi, infatti, conosce meglio di tutti il pacchetto di mischia azzurro, formato in gran parte da giocatori del Benetton, e il tecnico lo ha ritenuto il più adatto ad iniziare il nuovo corso. Quesada è stato costretto anche a fare due cambi dell'ultimo minuto: fuori Capuozzo causa gastroenterite, dentro Pani, con Mori in panchina. Fuori anche Iachizzi per un problema alla spalla, al suo posto Izekor, al possibile esordio. Dall’altra parte, Steve Borthwick si affida a una prima linea di consolidata esperienza: Marler, George e Stuart insieme fanno 206 presenze, e dalla panchina è pronto ad aggiungerne altre 107 l’inossidabile Cole. Qualche sorpresa in più invece fra i trequarti, dove Mitchell e Freeman saranno tra i più pericolosi, ma occhio anche all’esperto Slade, che con Daly e Ford forma anche una batteria di piazzatori che potrebbe punire severamente ogni fallo dell’Italia. La battaglia davanti Come accaduto nelle ultime sfide, l’Inghilterra proverà ad imporsi dal punto di vista fisico, cercando di trovare subito possesso e avanzamento per impedire che l’Italia possa allargare il campo e fare il suo gioco. In questo senso, Quesada si è affidato a un pacchetto di mischia ormai rodato, con il rientrante Lucchesi ad affiancare Fischetti e Ceccarelli in prima linea, e ha optato per una panchina con 6 avanti per avere più freschezza e ricambi possibili in un match che si preannuncia durissimo dal punto di vista fisico. L’Inghilterra schiera una prima linea espertissima con Marler, George e Stuart. Inoltre, bisognerà fare molta attenzione alla panchina, con il possibile esordiente Mirco Spagnolo che potrebbe trovarsi di fronte l’inossidabile Dan Cole, alla presenza numero 108 con la maglia dell’Inghilterra. Le opzioni dietro Se davanti le scelte di Quesada sono state in continuità con le ultime apparizioni dell’Italia, dietro il tecnico ha riservato la vera sorpresa di questa formazione, con Alessandro Garbisi che ha superato la concorrenza di Varney e Page-Relo e partirà dall’inizio. Insieme a lui ci sarà il fratello Paolo, con Tommaso Allan estremo a fungere da doppia apertura come già visto in molte occasioni nel 2023. A Ioane verrà chiesto di inventare in attacco, con Lorenzo Pani che garantirà grande potenza nel gioco al piede e inventiva in attacco, mentre il rientrante Menoncello torna di fianco al solito Brex, su cui la difesa azzurra farà come sempre grande affidamento. Proprio quella dei centri sarà una sfida molto particolare, visto che l’Inghilterra schiera un esordiente assoluto – Fraser Dingwall, protagonista della scalata di Northampton in vetta alla classifica di Premiership – e un espertissimo e ritrovato Henry Slade. Sempre a proposito dei Saints, gli azzurri non dovranno mai perdere di vista Alex Mitchell e Tommy Freeman: il primo, mediano di mischia, sta aprendo in due le tutte difese della Premiership, mentre il secondo – ala – sta segnando mete a raffica: 11 in stagione tra campionato e coppe. Per evitare che l’Inghilterra acceleri sarà importante far giocare sotto ritmo Mitchell insieme a Ford, giocatore di talento ed esperienza, ma al rientro da un infortunio. Le panchine Proprio nell’ottica di una battaglia furiosa davanti, l’apporto di chi entrerà a partita in corso sarà fondamentale. Detto della possibile sfida Spagnolo-Cole, dall’altra parte il rientrante Zilocchi si troverà di fronte Ellis Genge. Nel suo 6+2, Quesada ha portato in panchina anche Zambonin, che sarà fondamentale come ulteriore opzione in rimessa laterale nella ripresa, quando gli inglesi potrebbero aver intuito i lanci azzurri. Presente un altro possibile esordiente: Alessandro Izekor. A chiudere il reparto degli avanti c’è Manuel Zuliani, una furia nel breakdown. Borthwick ha invece scelto una seconda linea con 3 caps (Alex Coles) e una terza esordiente, giovane ma molto promettente: Chandler Cunningham-South degli Harlequins, 20 anni. In mediana, Quesada si affiderà al ritmo che potrà imporre Varney e al piede e alla potenza fisica di Federico Mori, mentre Borthwick punterà sulla grande esperienza di Danny Care e sul talento degli esordienti Fin Smith e Immanuel Feyi-Waboso. Le formazioni di Italia-Inghilterra Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Lorenzo Pani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Alessandro Izekor, 21 Manuel Zuliani, 22 Stephen Varney, 23 Federico Mori Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Henry Slade, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Ethan Roots, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Joe Marler A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Ellis Genge, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Danny Care, 22 Fin Smith, 23 Immanuel Feyi-Waboso
News | 02/02/2024
Sei Nazioni Under 20: i precedenti tra Italia e Inghilterra
Un altro appuntamento con la storia. Negli ultimi 2 anni la sfida fra Italia e Inghilterra ha assunto tutto un altro significato, dopo le 2 storiche vittorie ottenute dagli Azzurrini nel 2022: prima al Sei Nazioni, poi alle Summer Series in Italia. In Inghilterra sanno bene che le partite con l’Italia non si possono più sottovalutare, come dimostrato anche dalla bella prestazione degli Azzurrini nel 2023, che non ha portato alla vittoria ma ha comunque consentito loro di guadagnare 2 punti di bonus. https://www.youtube.com/watch?v=8j69GvU4EtU Gli highlights dell'ultimo scontro diretto nel Sei Nazioni U20 Italia-Inghilterra under 20: i precedentiLe due squadre si sono affrontate 21 volte in competizioni ufficiali, con due vittorie azzurre e 19 inglesi. La prima sfida risale al Sei Nazioni under 20 2008, con l’Inghilterra che vinse 22-13 a Genova. Da allora, la selezione giovanile inglese ha sempre conquistato il successo fino al 2022, quando per due volte l’Italia di Massimo Brunello ribaltò il pronostico. L’ultima sfida risale al Sei Nazioni 2023, con l’Inghilterra che parte fortissimo e gli Azzurrini che rimangono sempre attaccati alla partita, pagano qualche errore difensivo di troppo ma con una meta a tempo scaduto conquistano 2 punti di bonus, pur perdendo 32-25. Le vittorie del 2022A Monigo, seconda giornata del Sei Nazioni under 20 2022, vento e pioggia rendono il match tirato e combattuto in mezzo al campo. L’Italia parte forte, Pani si vede annullare una meta per un precedente in avanti, poi Teneggi muove il tabellone dalla piazzola. L’Inghilterra prova a rispondere, ma sbatte contro un muro azzurro che reggerà per tutta la partita, lasciandola clamorosamente a zero punti segnati. Nella ripresa un altro calcio di Teneggi porta gli Azzurrini sul 6-0, poi è ancora difesa (con un mezzo miracolo di Mey che al 47’ conquista un tenuto su un 3 contro 1 dell’Inghilterra), mischia dominante e alla fine tanta, tantissima gioia per il primo storico successo contro gli inglesi. Cinque mesi dopo, sempre a Treviso nella finale per il 3° posto delle Summer Series, l’Italia si ripete in una partita completamente diversa dalla precedente. Inghilterra avanti con la meta di Carr Smith, poi un avanti volontario su un pallone di Cuoghi che avrebbe mandato in mezzo ai pali Passarella regala la meta tecnica agli Azzurrini. Nonostante l’inferiorità numerica, nel giro di un minuto l’Inghilterra segna due volte con Fletcher e Stephens: sembra finita, ma l’Italia rialza la testa e ritorna sotto con la marcatura di Scramoncin, dopo una maul avanzante, poi alla mezz’ora l’imbucata di Ross Vintcent vale il sorpasso azzurro. Alla fine del primo tempo la squadra di Brunello segna ancora con una splendida azione di Lazzarin e va all’intervallo sul 29-19. Nella ripresa una punizione di Teneggi e un drop di Pani aumentano il vantaggio, poi c’è tanta difesa: segnano Ilione al 50’ e Lockett al 68’, ma l’Italia tiene, segna ancora con Sante dalla piazzola e alla fine vince 38-31, conquistando il terzo posto alle Summer Series.
News | 01/02/2024
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