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Italrugby, Ruzza: “Concesso troppo contro l’Inghilterra. Focus sulla prossima partita”

Roma – Primo giorno di lavoro sul campo per la Nazionale Italiana Maschile in preparazione a Italia-Irlanda, quinta ed ultima partita del Guinness Sei Nazioni 2025 in calendario sabato 15 marzo alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma con diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su Rai 2. Mattinata dedicata al recupero, mentre nel pomeriggio per il gruppo azzurro – nel CPO Giulio Onesti, quartier generale dell’Italia durante il torneo – è prevista una seduta di lavoro in palestra e una sul campo per iniziare a lavorare sugli schemi verso il prossimo match. “L’errore del singolo spesso è dato dalla mancanza di un lavoro di gruppo. Sicuramente nelle ultime partite – ha esordito Federico Ruzza nell’incontro stampa odierno – non siamo stati efficaci in difesa e non siamo sul piede avanzante: è li che dobbiamo ritrovarci nelle nostre posizioni. Quando ti senti in difficoltà a volte diventa più complicato fare la scelta giusta”. “Con l’Inghilterra abbiamo concesso un paio di falli evitabili e questo ci ha messo sotto pressione. Non siamo stati disciplinati in alcuni momenti e questo ci ha portato ad affrontare situazioni che potevamo evitare”. Focus sull’Irlanda: “In settimana gli allenamenti in campo saranno rivolti a riprodurre certe situazioni di pressione per trovare soluzioni che ti ritrovi il sabato in partita. Nonostante le cose non siano andate bene, con la palla in mano riusciamo a esprimere qualità specialmente quando gli avanti riescono a dare palloni ai trequarti e questo dobbiamo riproporlo più a lungo durante la partita” ha sottolineato Ruzza. I giornataScozia v Italia 31-19 II giornataItalia v Galles 22-15 III giornataItalia v Francia 24-73 IV giornataInghilterra v Italia 47-24 V giornata15.03.25 – ore 15.15Italia v Irlanda – Roma, Stadio Olimpico Questa la lista dei convocati dell’Italia: PiloniSimone FERRARI (Benetton Rugby, 63 caps)Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 51 caps) Muhamed HASA (Zebre Parma, esordiente)Marco RICCIONI (Saracens, 33 caps) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 13 caps)Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 23 caps) Tallonatori Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, esordiente)Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 32 caps)Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 32 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 51 caps)Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 6 caps) Dino LAMB (Harlequins, 11 caps)Federico RUZZA (Benetton Rugby, 63 caps) Terze LineeLorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 27 caps)Michele LAMARO (Benetton Rugby, 47 caps)Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 62 caps)Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 13 caps)Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 31 caps) Mediani di MischiaAlessandro GARBISI (Benetton Rugby, 16 caps)Martin PAGE-RELO (Lione, 17 caps)Stephen VARNEY (Vannes, 31 caps) Mediani di AperturaTommaso ALLAN (Perpignan, 85 caps)Paolo GARBISI (Toulon, 46 caps)Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 13 caps) CentriGiulio BERTACCINI (Valorugby Emilia, 1 cap) Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 45 caps)Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 27 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 17 caps) Ali/EstremiAnge CAPUOZZO (Stade Toulousain, 27 caps)Simone GESI (Zebre Parma, 3 caps) Monty IOANE (Lione, 38 caps)Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 14 caps) Atleti non considerati per infortunio Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 5 caps)Paolo ODOGWU (Benetton Rugby, 6 caps)Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 9 caps)

Italia | 11/03/2025

Linee di meta: Nicola Bolognini, Federico Zanandrea, Emanuele Pegoraro, Guido D’Addario

“Ho fatto tutto il percorso delle giovanili nel Monti Rugby Rovigo Junior, dove ho conosciuto Emanuele Pegoraro, il mio allenatore durante gli anni dell’under 14. È stato per me importantissimo perché mi ha fatto capire il vero significato di questo sport, mi ha fatto appassionare ancora di più mettendo sempre al primo posto il divertimento dei ragazzi” – Nicola Bolognini “Ho cominciato a giocare a Villorba, ma sono arrivato presto al Benetton, già in under 6. Il mio riferimento è stato Guido D’Addario, che è stato il mio allenatore in Benetton dall’under 12 fino all’under 17. Gli devo molto” – Federico Zanandrea Nicola Bolognini e Federico Zanandrea vengono da due grandi realtà del rugby italiano: Rovigo e Benetton. E soprattutto, hanno trovato due allenatori in grado di guidarli non solo a livello tecnico, ma anche umano ed educativo, contribuendo a farli arrivare fino all’Italia under 20. Nicola Bolognini, pilone dell’Italia under 20 e del Rugby Badia, è cresciuto nel Monti Rugby Rovigo Junior e deve tanto a Emanuele Pegoraro, che ha giocato a Rovigo e poi in Serie A fino ai primi anni 2000, ha smesso presto a causa di una serie di infortuni, e poi ha iniziato subito la carriera di allenatore, prima a Badia – dove aveva fatto gli ultimi anni da giocatore – per poi tornare a Rovigo, dove allena da oltre 15 anni. “Il Monti Rugby Rovigo Junior è parte di una realtà dove si vive di rugby, basta vedere le partite della prima squadra e il calore della tifoseria. Fino all’under 14 lavoriamo principalmente con ragazzi di Rovigo o zone limitrofe, poi in under 16 e in under 18 integriamo le squadre che magari non riescono ad avere un gruppo completo. Ci troviamo quindi ad avere un gruppo anche di 60 giocatori con i quali si può fare anche una doppia squadra, cerchiamo di essere il fulcro del movimento della zona, come Treviso, Padova, Verona”. “Ho allenato Nicola in under 14, dove si fa il passaggio al gioco ‘reale’, molto vicino a quello seniores” racconta Pegoraro: “A pelle ho avuto l’impressione di avere davanti un ragazzo volenteroso, costante, ma soprattutto molto intelligente: capiva tutto subito, si adattava velocemente alle situazioni. E poi non mancava mai a un allenamento, doveva essere proprio malato non per venire. Il suo comportamento era un esempio e uno stimolo anche per gli altri ragazzi. Era bravo anche a scuola, faceva il liceo scientifico a Rovigo e ha sempre avuto buoni voti. Era sempre allegro e felice, portava tanta positività in campo, poi quando era il momento di lavorare seriamente invece era il primo a dare il 100% portandosi dietro anche gli altri. Ho allenato anche suo fratello minore, che aveva lo stesso atteggiamento, e questo fa capire anche l’importanza di avere una famiglia come la loro, in grado di dare un’impostazione e un’educazione giusta”. La presenza di giocatori che fin da subito danno l’impressione di avere un rugby nel DNA rende ancora più importante il ruolo dell’allenatore, che deve inserire comunque questi ragazzi in un contesto di squadra affinché migliorino ancora e migliorino contemporaneamente anche gli altri: “In under 14 si vede tanto la differenza fisica, quindi si può anche impostare il gioco dando la palla al ragazzo più grosso, ma non servirebbe a crescere. Personalmente e anche a livello di club, a Rovigo abbiamo sempre cercato di inserire questi giocatori in un contesto che valorizzi tutti: i più bravi devono dare l’esempio e devono contribuire anche a far crescere tutti gli altri, anche se magari il risultato immediato non arriva. La crescita è più importante del risultato della singola partita. Faccio un esempio: se a inizio stagione ho 20 ragazzi il mio obiettivo deve essere quello di averne 25 l’anno successivo, non 15 perché alcuni si perdono per strada. Poi magari non tutti diventano dei campioni come Nicola o come Mirko Belloni, che ho allenato sempre in under 14 e che adesso viene invitato ai raduni da Gonzalo Quesada, ma la cosa importante è dare a tutti gli strumenti per crescere non solo nel rugby ma nella vita”. Per Federico Zanandrea, centro del Mogliano e dell’Italia under 20, il principale riferimento è stato Guido D’Addario, ex giocatore, adesso allenatore e fino all’anno scorso anche responsabile del settore giovanile del Benetton: “Col rugby è stato amore a prima vista. Mia mamma mi portò a una partita di mio fratello quando avevo 6 anni, il giorno dopo ho iniziato a giocare anch’io. Ho fatto tutto il minirugby a Mogliano, poi sono passato in Benetton fino alla Serie A, poi ho smesso a causa di un infortunio e sono rimasto nel mondo del rugby come allenatore. Ho iniziato con il minirugby ed è stato come innamorarsi di nuovo di uno sport che già amavo. Lavorare con i bambini è bellissimo. In questo periodo ho conosciuto ragazzi come Federico Zanandrea, Piero Gritti e Giulio Sari” racconta D’Addario: “A Treviso le giovanili sono importantissime. Abbiamo la doppia squadra in tutte le categorie, a volte nei più piccoli anche di più. Inoltre a inizio stagione facciamo una settimana gratuita di stage che serve sia a far ricominciare i nostri tesserati sia a far avvicinare bambini e bambine nuovi: arrivano in tantissimi ed è compito nostro provare a conquistarli”. “Federico aveva questa capacità di essere tranquillissimo nei momenti di svago e iper-concentrato e competitivo durante gli allenamenti e le partite. Era così in under 10 ed è così ancora oggi. Aveva già le caratteristiche che lo hanno portato fino all’Italia under 20: era molto forte nell’uno contro uno, sul quale comunque ha fatto un grande lavoro per migliorarsi sempre di più. Chiaramente quando hai dei ragazzi così forti devi insegnare loro anche ad inserirsi in un contesto di gruppo. La sua bravura nell’uno contro uno e la sua capacità di risolvere le cose da solo all’inizio gli ha reso più difficile gestire le superiorità e giocare con i compagni, ma ha fatto un grande lavoro di apprendimento. E in questo secondo me il ruolo dell’allenatore è importantissimo: è vero che l’obiettivo è segnare la meta e quindi se la segna da solo il ragazzo pensa che vada bene lo stesso, ma è importante fargli capire che quando si cresce e le fisicità si livellano se non si impara a leggere le situazioni diventa tutto più difficile. Per fare un esempio, a livello di Mondiale o Sei Nazioni under 20 il due contro uno non lo risolvi sempre battendo il tuo avversario, devi giocare col compagno, e Federico ha fatto un grande lavoro su questo”. D’Addario, che fino all’anno scorso è stato anche responsabile di tutto il settore giovanile, ha poi raccontato come il Benetton unisce la parte di crescita tecnica a quella educativa e umana: “Nel minirugby più che di allenatori si parla di educatori. È giusto insegnare fin da subito l’importanza del lavoro, ma la cosa più importante è che si divertano e crescano in un ambiente sano. A Treviso abbiamo tanti numeri e questo aumenta anche la competizione all’interno dei gruppi, e il nostro obiettivo deve essere fare in modo che tutti i ragazzi possano rimanere nell’ambito del rugby, come giocatori ma anche come allenatori o arbitri, ad esempio. A tutti i ragazzi, compreso Federico, ho fatto fare il corso da arbitri e quello da allenatore: c’è chi chiaramente prova a fare tutto il percorso da giocatore per arrivare all’alto livello, ma anche chi può costruirsi una strada alternativa. Molti ragazzi usciti dalle giovanili del Benetton allenano, alcuni arbitrano, e questa per noi è la vera vittoria: tenerli il più possibile legati al mondo del rugby e al nostro movimento”.

dalla base | 11/03/2025

Bollettino Medico Nazionale Italiana Maschile

Lo staff medico della Nazionale Italiana Maschile ha condiviso il seguente bollettino medico al termine di Inghilterra v Italia, partita valida per la quarta giornata del Guinness Sei Nazioni 2025. Matt Gallagher ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Il giocatore ritornerà al Benetton Rugby per continuare il percorso riabilitativo con lo staff medico del suo club in sinergia con quello della Nazionale.

Italia | 11/03/2025

Italia U20, capitan Milano: “Con l’Irlanda ci giochiamo il podio. Il gruppo è cresciuto partita dopo partita”

Un Sei Nazioni vissuto in altalena e un’ultima partita che deciderà il destino dell’Italia under 20: contro l’Irlanda gli Azzurrini inseguono il secondo podio della loro storia dopo quello del 2023 dopo un torneo particolare, equilibratissimo e in cui è ancora tutto il gioco per il terzo posto. I ragazzi di Santamaria sono consapevoli della grande importanza del match, e lo è anche il capitano Giacomo Milano, capitano dell’Italia under 20 e terza linea del Rugby Noceto, con 3 presenze stagionali nella franchigia delle Zebre: “Non ci nascondiamo, sappiamo che con questa partita ci giochiamo il podio, così come potremmo finire dietro perché la classifica è cortissima. Sono 4 partite che stiamo insieme, il gruppo ormai si è formato e insieme stiamo benissimo. Sicuramente c’è un po’ di stanchezza perché è stato un torneo duro e veniamo da un match contro la squadra più forte del Sei Nazioni, ma c’è anche tanta voglia di chiudere bene in una partita importantissima in cui possiamo fare la storia, quindi ci stiamo preparando al meglio”. Contro l’Inghilterra c’è stato un cambio di passo dopo la sconfitta con la Francia, cos’è successo? “L’Inghilterra è una squadra molto strutturata, conoscevamo la loro fisicità e la loro capacità di attaccare per linee dirette in maniera efficace, siamo stati bravi a studiarla bene e a ‘destrutturarla’, facendo ciò che ci eravamo prefissati in settimana e riscattandoci dopo la bruttissima sconfitta contro la Francia, contro la quale invece non eravamo riusciti a fare quello che avevamo programmato. Credo abbia inciso anche il tanto tempo che abbiamo passato insieme e il percorso che stiamo facendo insieme agli allenatori e con tutto il gruppo dei giocatori, un lavoro importante che spero possa dare i suoi frutti anche contro l’Irlanda”. Con questa classifica (Galles terzo a 8 punti, poi Italia a 6, Scozia e Galles a 5, ndr) tutte le squadre possono giocarsi il podio? Come vivete la pressione di quest’ultima giornata? “Il Sei Nazioni under 20 è da sempre un torneo molto equilibrato, quindi l’ultima partita è sempre decisiva per la classifica finale. Chiaramente è difficile non pensare a quanto la sfida con l’Irlanda sia importante, ma dobbiamo pensare a noi stessi e a fare ciò che ci riesce meglio, questa è la cosa che conta di più”. Dove l’Irlanda può mettervi in difficoltà? “L’Irlanda è una squadra tecnicamente molto preparata e strutturata, a livello di impostazione è una via di mezzo tra Inghilterra e Francia. Sono molto bravi a sfruttare le opportunità, sono una squadra molto cinica quindi non dobbiamo concedere occasioni facili”. Dove invece l’Italia può mettere in difficoltà l’Irlanda? “Possiamo provare a destrutturarla come abbiamo fatto contro l’Inghilterra, studiandoli bene potremmo metterli in difficoltà e fare in modo di avere anche noi del possesso e delle opportunità per far vedere il nostro gioco. Sono certo che possiamo fare bene”. Alla luce di questi risultati, forse il rimpianto più grande riguarda la partita col Galles… “Sì, purtroppo è un grande rimpianto. Forse affrontandoli adesso sarebbe finita diversamente, perché il gruppo diventa veramente coeso dopo la terza-quarta partita, anche perché avevamo tanti nuovi innesti. Purtroppo avevamo le due partite più importanti all’inizio, con la Scozia è andata bene, col Galles no. Infatti credo che dal punto di vista tecnico la miglior partita che abbiamo fatto sia stata contro proprio la Scozia perché era la prima partita e quindi questo rendeva le cose più difficili. Col Galles ci siamo andati vicini e alla fine ci è sfuggita la vittoria per un calcio, ma alla fine anche queste sconfitte ti insegnano e ti portano a volerti rifare. Ovviamente era una partita importante e c’è tanto rammarico, ma adesso dobbiamo pensare al presente e all’Irlanda”. Cosa farà la differenza in quest’ultima giornata per la corsa al podio? “Nel Sei Nazioni under 20 tutte le squadre ripartono un po’ da zero e cambiano tanti giocatori, nel giro di cinque partite di livello così alto si diventa praticamente un’altra squadra, in particolare nelle ultime due partite: proprio per questo credo faccia la differenza chi cresce meglio, più in fretta e con il gruppo più coeso. Il nostro gruppo sa giocare bene insieme, al di là delle singole individualità, e con il tempo siamo cresciuti e migliorati”.

Italia U20 | 11/03/2025

Nazionale Femminile U18, le convocate per il raduno in preparazione del test di Villorba del 16 marzo con il Galles

Il Responsabile tecnico della Nazionale Italiana U18 Femminile, Diego Saccà, ha diramato la lista delle atlete convocate e invitate per il raduno in preparazione del test con le pari età del Galles che si terrà il 16 marzo alle 14 presso lo stadio comunale di Villorba (partita con ingresso libero).  Si tratta di un test importante contro una nazionale che, al pari dell’Italia, prenderà parte al Festival Sei Nazioni U18 che si terrà ad aprile a Londra.  Coach Saccà ha convocato 27 atlete, a cui si aggiunge l’invitata classe 2008 Gaia Coletto Il raduno inizierà il 13 marzo a Villorba. Le atlete si alleneranno e prepareranno una sfida di alto livello, che è propedeutica alle gare ufficiali che saranno chiamate a disputare.  Qui di seguito la lista delle atlete convocate  Aisosa Precious AIFUWA (Dorica Rugby)Giulia ANGELI (Rugby Colorno F.C.)Alice ANTONAZZO (Rugby Colorno F.C.)Lia ARDESI (Rugby Rovato)Cristina ARQUA' (C.U.S. Genova)Hajar BRUSADIN (Benetton Rugby Treviso)Alessia BUONO (Neapolis Campania Felix)Elisa BURCHIELLI (US Roma Rugby)Agata BUSETTO (Villorba Rugby)Margherita CARRARO (CUS Milano Rugby)Celeste CORTINI (Romagna RFC)Irene FIORILLO (I Puma Bisenzio Rugby)Luce FLORIDIA (Volvera Rugby)Elena GIORGETTI (Unione Rugby Capitolina)Kristin Camilla KONE (CUS Milano Rugby)Martina MARINI (Rugby Rovato)Lara PETRETTI (Rugby Lucca)Anita PIETROBON (Villorba Rugby)Elisa PILAT (Villorba Rugby)Beatrice POCCHETTO (Rugby Valdobbiadene Segusino)Lavinia PRATICHETTI (Unione Rugby Capitolina)Chiara RYAN (Amatori Catania Pol. Etnea)Ania ROSINI (Rugby Colorno F.C.)Cecilia STAFOGGIA (US Roma Rugby)Denise Jennifer STEAD (CUS Milano Rugby)Ameighowan Winslet UDOGIE (Rebels Rugby Vi.Est)Maddalena VEGETTI (CUS Milano Rugby) ATLETE INVITATE Gaia COLETTO (Benetton Rugby Treviso)

Italia U18 femminile | 10/03/2025

Italia Femminile, le convocate per il raduno in preparazione delle prime due sfide del Guinness Women’s Six Nations 2025

Il CT della Nazionale Italiana Femminile di Rugby, Fabio Roselli, ha diramato la lista delle atlete convocate e invitate per il raduno in preparazione delle prime due sfide del Guinness Women’s Six Nations 2025 contro Inghilterra (a York il 23 marzo) e Irlanda (a Parma il 30 marzo).  Si tratta di 36 atlete, tra convocate e invitate, che si ritroveranno a Parma il 15 marzo e che inizieranno a lavorare fin da subito per preparare la trasferta in casa delle Red Roses campionesse in carica e numero 1 del ranking mondiale, e quella del 30 marzo allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma contro l'Irlanda  Qui di seguito la lista delle atlete convocate per il raduno del 15 marzo a Parma: Natascia AGGIO (Valsugana Rugby Padova, esordiente)Alia BITONCI (Valsugana Rugby Padova, esordiente)Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby, 19 caps)Giada CORRADINI (Rugby Colorno, esordiente)Alyssa D’INCA’ (Villorba Rugby, 26 caps)Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 52 caps)Valeria FEDRIGHI (Rugby Colorno, 58 caps)Giada FRANCO (Rugby Colorno, 32 caps)Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 11 caps)Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 16 caps)Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 13 caps)Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno, 51 caps)Veronica MADIA (Rugby Colorno, 52 caps)Sara MANNINI (Rugby Colorno, 4 caps)Gaia MARIS (Valsugana Rugby Padova, 32 caps)Aura MUZZO (Villorba Rugby, 49 caps)Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 37 caps)Alessia PILANI (Rugby Colorno, 7 caps)Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 79 caps)Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 27 caps)Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby, 28 caps)Desiree SPINELLI (Benetton Rugby Treviso, esordiente)Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 13 caps)Sofia STEFAN (Sale Sharks, 91 caps)Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 19 caps)Sara TOUNESI (Montpellier Herault Rugby, 43 caps)Silvia TURANI (Harlequins, 37 caps)Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 31 caps)Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 22 caps)Vittoria ZANETTE (LOU Rugby, 1 cap) ATLETE INVITATEGaia BUSO (Rugby Colorno, 2 caps)Sofia CATELLANI (Rugby Colorno, 3 caps)Chiara CHELI (Rugby Colorno, esordiente)Mascia JELIC (Rugby Colorno, esordiente)Elisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova, 69 caps)Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 87 caps)

Italia Femminile | 10/03/2025

Sei Nazioni U20 2025: i precedenti tra Italia e Irlanda

L’ultimo tabù da rompere per l’Italia under 20: l’Irlanda al Sei Nazioni. Gli Azzurrini hanno già sconfitto gli irlandesi una volta, al Mondiale 2017, ma mai in questo torneo, pur essendoci andati vicini in diverse occasioni, tra cui la sfida di Monigo dello scorso anno. I precedenti tra Italia e Irlanda under 20 Italia e Irlanda under 20 si sono sfidate 21 volte in partite ufficiali, con 19 vittorie irlandesi, una italiana e un pareggio. La prima volta tra le due squadre è stata anche la prima volta assoluta degli Azzurrini al Sei Nazioni di categoria, nel 2008, con l’Irlanda che vinse 6-0. L’unico pareggio risale al 2013: 25-25 a L’Aquila. Al Sei Nazioni gli Azzurrini non hanno mai vinto, mentre sono riusciti a conquistare il successo nel 2017 al Mondiale di categoria. L’impresa del 2017 All’AIA Arena di Kutaisi, in Georgia, un’Italia con dentro tanti ragazzi oggi punti fermi della Nazionale maggiore, da Fischetti a Lamaro passando per Riccioni e Niccolò Cannone, esordisce col botto al Mondiale 2017 e batte l’Irlanda nella prima giornata della fase a gironi. Gli Azzurrini partono fortissimo e segnano con Fischetti dopo una maul avanzante e poi con Bianchi dopo una grande azione di Cioffi, l’Irlanda accorcia con un piazzato di Dean, a cui risponde Rizzi con il drop del 15-3. Nella ripresa gli irlandesi accelerano furiosamente e segnano due volte in 5 minuti con Nash. Dean trova la seconda trasformazione che vale il pareggio, poi al 67’ con un altro piazzato porta in vantaggio l’Irlanda. A 4 minuti dalla fine l’Italia ritorna davanti: grande azione di Zanon che trova il buco e poi con un offload serve l’accorrente Cioffi, che prima segna e poi trasforma per il 22-21. Nel finale l’Irlanda ha l’occasione di vincere la partita, ma Ciaran Frawley (oggi a Leinster) manca il calcio del controsorpasso a tempo scaduto. Le ultime sfide Al Sei Nazioni l’Italia viene da due sconfitte con bonus: nel 2023 (ultima volta in casa) perse 44-27 segnando però 4 mete con Quattrini, Botturi, Mey e Gasperini. Nel 2024, invece, sfiorò una clamorosa impresa a Cork perdendo di misura 23-22, con un assalto finale al cardiopalma che però non portò i punti sperati dopo le mete di uno scatenato Scalabrin (doppietta) e Piero Gritti, con due trasformazioni e un penalty di Pucciariello. L’ultima sfida in assoluto risale al Mondiale 2024, dove purtroppo gli Azzurri persero 55-15 in un match dominato dagli irlandesi, a segno con Sheahan, Murphy, O’Connell, Treacy, Berman (tripletta) e Naughton (doppietta). Per l’Italia mete di Elettri e Bellucci.

Italia U20 | 10/03/2025

Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village si prepara all’ultimo grande appuntamento del Torneo Sei Nazioni

Sabato 15 marzo, lo Stadio Olimpico di Roma accoglierà il pubblico per la partita finale Italia vs Irlanda. Un Terzo Tempo unico con la presenza dell’ospite  internazionale Steve Aoki: dj set, ottima birra e sano divertimento, in perfetto stile Peroni Nastro Azzurro. Roma, 10 marzo 2025 – In occasione dell’ultima partita dell’Italrugby in casa contro l’Irlanda il prossimo 15 marzo, Peroni Nastro Azzurro e la Federazione Italiana Rugby riapriranno le porte dell’attesissimo Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village. Gli Azzurri affronteranno i campioni in carica, regalando ai tifosi l’ultima grande sfida allo Stadio Olimpico. Per la terza volta in questa edizione del Sei Nazioni 2025, il Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village accoglierà i tifosi di entrambe le squadre in un ambiente dinamico ed emozionante, per celebrare insieme la chiusura del torneo in grande stile grazie all’atmosfera di festa e pura convivialità che solo il Terzo Tempo sa regalare.  Tutta l’area sarà allestita per offrire al grande pubblico un’esperienza unica e vivere una giornata imperdibile all’insegna di musica e divertimento, con il partner musicale RDS 100% Grandi Successi - che dal palco del Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village offrirà un palinsesto ricco di momenti di intrattenimento – e con la presenza dell’ospite speciale Steve Aoki: noto dj, artista e producer americano di fama mondiale, che farà ballare tutti con la sua musica.  A celebrare la collaborazione tra Peroni Nastro Azzurro e la Federazione Italiana Rugby, anche per questo appuntamento The House of Peroni Nastro Azzurro sarà al centro dell’esperienza e cuore pulsante del villaggio, dando a tutti gli appassionati l’opportunità di immergersi in uno spazio ricco di emozioni, dove scoprire tutte le referenze del brand accompagnate da una food experience dal sapore tipicamente italiano.  All'interno di The House of Peroni Nastro Azzurro, inoltre, sarà presente il corner dedicato a FIR per festeggiare i 25 anni della partecipazione dell’Italia al torneo Sei Nazioni: un’esposizione di maglie, pezzi iconici e memorabilia della Federazione che hanno segnato le tappe più importanti dell’Italrugby e che permetteranno di vivere un autentico viaggio nel tempo, immergendosi nella storia della Nazionale italiana. La giornata di festa si concluderà con la performance di Steve Aoki. Tra i protagonisti della scena musicale internazionale, l’artista si è esibito in alcuni dei più famosi festival nel mondo: tra cui Coachella, Ultra Music Festival, Lollapalooza, Tomorrowland e altri. Vanta oggi un seguito di quasi 3 miliardi di streaming, 3 singoli di platino, 6 singoli d’oro e oltre 10 presenze record nella top 10 radiofoniche. Aoki porterà la sua energia esplosiva e la sua inconfondibile electronic dance music a Roma, per accompagnare tutto il Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village con la sua musica e concludere questa edizione in grande stile regalando una serata indimenticabile. Tutti i possessori di biglietto avranno l'opportunità di accedere al villaggio dalle 10:00 alle 20:00, vivendo un’esperienza esclusiva in un ambiente ricco di emozioni, all'insegna di sport, musica e divertimento.

Italia | 10/03/2025

Inghilterra-Italia, Quesada e Lamaro in conferenza: “Primo tempo buono, poi tanti errori: il carattere è giusto ma dobbiamo lavorare bene per l’Irlanda”

Dopo la sconfitta per 47-24 di Twickenham contro l’Inghilterra, Il CT dell’Italia Maschile Gonzalo Quesada e il Capitano Michele Lamaro analizzano in conferenza gli aspetti più significativi della gara appena terminata. “Abbiamo fatto un buon primo tempo – dice Quesada -, ma concediamo mete troppo facili ai nostri avversari. C’è stato comunque un approccio migliore rispetto alla sfida con la Francia. Analizzeremo il secondo tempo, in cui abbiamo concesso tre mete nei primi 15 minuti, commettendo troppi errori in prima fase. Sappiamo che Inghilterra e Francia sono squadre difficili da paragonare, ma abbiamo visto tutto ciò che possiamo migliorare, rimanendo insieme e lavorando duro. Il sistema difensivo funziona solo se la linea non sbaglia placcaggi. Abbiamo fatto errori di riposizionamento o di mancata copertura della larghezza. Siamo stati un po’ stretti nel primo tempo e lontani dai principi di base, faticando individualmente: questi sforzi ci hanno tolto un po’ di energia, ma questi errori individuali e collettivi sono statipagati cari”. Sul gioco offensivo: “Segniamo belle mete come quella di oggi di Ross (Vintcent, ndr.), ma onestamente abbiamo segnato tre mete anche nello scorso turno: siamo dispiaciuti di non aver conquistato il bonus offensivo. Abbiamo fatto un primo tempo migliore che con la Francia. Sono contento del fatto che non abbiamo guardato a cosa non andava restando uniti. Dobbiamo trovare soluzioni in questi pochi giorni per preparare la partita con l’Irlanda perché abbiamo una squadra di altissimo livello e dobbiamo trovare soluzioni in difesa. Analizzeremo la sequenza tra il 42’ e il 52’, perché ha deciso la gara. Dal 52’ all’80 ‘poi siamo tornati in ritmo gara, ma ormai la partita era chiusa”. Lamaro fa eco al CT: “A metà tempo sentivamo di poter fare la partita, ma ovviamente tra il dire e il fare ci sono gli avversari. Nei primi minuti siamo tornati a mettere pressione ma poi abbiamo finalizzato subito le loro due mete. C’è stata un po’ troppa incostanza e consistenza nelle cose che facciamo in difesa ma anche in attacco. Non possiamo più permetterci di fare buone cose e subito dopo sbagliare”. Su questo aspetto torna Quesada: “Giochiamo con grandissime squadre. Quando hai avversari così, abbiamo opportunità solo se siamo al 100/110% e loro no. Lo sappiamo quando giochiamo contro Francia, Inghilterra o Irlanda e sappiamo che ognuno deve essere al massimo e che ci dobbiamo avvicinare alla partita perfetta per poter competere”. Lamaro parla poi dell’amarezza: “Una sconfitta è una sconfitta: non ci sono sconfitte buone o onorevoli, ma da ognuna bisogna imparare, perché altrimenti si resta impantanati. Una sconfitta viene resa meno amara solo se si riesce a conquistare il bonus e noi non ci siamo riusciti, avendo squadre dietro di noi che stanno facendo punti. Abbiamo avuto opportunità, ma non siamo riusciti a segnare la quarta meta. Dopo un po’ inizia a essere frustrante perdere, ma noi crediamo nel nostro cammino e continuiamo a seguirlo. Pochissime squadre riescono sempre ad essere al 100%, ma dobbiamo fare ciò per stare in partita e avere opportunità in futuro”. Chiosa, infine, Quesada: “Sono abbastanza orgoglioso de primo tempo, anche se abbiamo subito due mete da situazioni che avevamo analizzato. Arrivavamo dopo un KO pesante contro la Francia e sono orgoglioso di come l’abbiamo preparata. A questo livello non puoi avere un blackout di 10’, ma c’è molto di positivo e molto da imparare: credo che siamo su buona strada. Chiediamo molto a questo gruppo, ma sappiamo che hanno le qualità per dare il 100% ed essere competitivi”.

Italia | 09/03/2025

Sei Nazioni: l’Italia cede all’Allianz Stadium 47-24

Nella quarta giornata del Sei Nazioni l'Italia gioca un grande primo tempo, poi cede nella ripresa a un'Inghilterra furiosa che vince 47-24 a Twickenham e conquista il terzo successo consecutivo. Gli Azzurri rispondono colpo su colpo nei primi 40 minuti con Capuozzo e Vintcent, con l'estremo azzurro protagonista assoluto, la squadra di Borthwick chiude il primo tempo davanti 21-17 e poi segna 3 mete a inizio ripresa chiudendo la partita. Gli Azzurri accorciano con la meta di Menoncello ma nel finale vengono puniti da Ben Earl per il 47-24 finale. L'Italia, che rimane quinta in classifica a quota 4 punti, sfiderà l'Irlanda nell'ultima giornata del Sei Nazioni, mentre l'Inghilterra affronterà il Galles. La cronaca di Inghilterra-Italia Tanto gioco al piede nei primi minuti, con l'Italia che risponde bene al ping pong tattico dei padroni di casa. Menoncello conquista un bel tenuto a metà campo su Earl, ma la prima azione degli Azzurri sfuma, dall'altra parte Daly riparte subito palla in mano, poi Freeman sul lato destro sfugge a Brex e rimette dentro per Curry. Arriva in sostegno Willis che carica e va oltre per la prima meta del match. L'Inghilterra insiste ancora con Freeman che prova a superare Capuozzo, poi arriva un Menoncello furioso dal lato chiuso e lo ferma. Al 9' i padroni di casa perdono Lawrence per un infortunio, al suo posto Marcus Smith, con Borthwick che deve ridisegnare il reparto arretrato. L'Inghilterra prova a mettere pressione agli Azzurri con i calci dalla base di Mitchell e con le cariche degli avanti, ma la squadra di Quesada tiene e alla prima occasione colpisce. Primo calcetto di Garbisi ben recuperato da Brex, poi palla allargata su Ioane che con un secondo calcetto innesca la corsa di Capuozzo, che brucia Sleightholme sulla corsa e segna. Garbisi trasforma e pareggia per il 7-7. Sulla reazione dell'Inghilterra gli Azzurri resistono bene, con Gallagher che salva a 5 metri dalla linea di meta intercettando un offload di Freeman all'esterno. La squadra di Quesada risponde colpo su colpo, con Brex e Gallagher che mettono pressione dopo i calci italiani e Ioane che vince spesso la battaglia aerea contro Sleightholme. Al 23' Garbisi non trova il piazzato del possibile vantaggio. L'Inghilterra invece rinuncia ai pali da posizione piazzabile e va in rimessa laterale: Itoje si stacca dalla maul ma finisce in un nugolo di maglie azzurre e viene tenuto alto. Un minuto dopo però gli inglesi trovano la seconda meta: Daly mette un gran pallone nell'angolo, Freeman si inserisce nello spazio e arriva prima di tutti sul pallone, per poi schiacciare in meta per il 14-7. Gli Azzurri, dopo un momento di difficoltà, reagiscono con una fiammata micidiale ad opera ancora una volta di Ange Capuozzo, che trova lo spazio occupato da George e apre in due la difesa inglese, poi serve Vintcent che con una gran corsa vola in meta per il pareggio. La reazione inglese è furiosa: Mitchell batte velocemente un calcio di punizione e dà ritmo alla manovra dei padroni di casa, poi Fin Smith apre su Dingwall che resiste al placcaggio di Brex e riesce a servire Marcus Smith. Il numero 23 inglese a quel punto innesca la corsa di Sleightholme in bandierina per il 21-14, con trasformazione di Fin Smith. L'Italia risponde subito e accorcia le distanze col piede di Garbisi, poi Menoncello costringe all'errore Mitchell schiaffeggiandogli via il pallone dalle mani. È mischia per gli Azzurri, che guadagnano un vantaggio con Fischetti che mette in difficoltà Stuart, il successivo drive dopo la touche viene però arginato dagli inglesi, che chiudono il primo tempo in vantaggio 21-17. L'Italia comincia il secondo tempo in attacco, ma dopo 10 fasi Fischetti viene punito per un fallo in attacco e l'azione sfuma. La prima risposta dell'Inghilterra invece è letale: grande carica di Stuart a mettere i compagni sul piede avanzante, poi Tom Curry con un offload innesca la corsa di Marcus Smith che supera Capuozzo e segna la quarta meta: 28-17. La squadra di Borthwick imprime una forte accelerazione alla partita, fa strada con una maul avanzante che gli Azzurri riescono ad arginare ma poi Tom Curry trova la carica vincente per il 35-17. Al 53' è Itoje a ispirare la meta di Sleightholme dopo un bell'assist di George. Dopo la sfuriata l'Inghilterra gestisce il vantaggio, l'Italia spinge ma commette qualche errore di troppo nei 22 inglesi, anche se al 71' riesce ad andare a segno con Menoncello dopo una grandissima azione di Zuliani, che batte 3 avversari e viene fermato a un passo dalla linea di meta, poi Page-Relo serve il centro azzurro per il 42-24. Nel finale gli Azzurri provano ad attaccare dai propri 22 alla ricerca del punto di bonus, ma vengono puniti da Ben Earl per il 47-24 finale. Londra, Twickenham Stadium 9 marzo 2025Guinness Men’s Six Nations IV giornataInghilterra v Italia 47-24 (21-17)Marcatori: p.t. 3’ Willis tr. F. Smith (7-0); 14’m. Capuozzo tr P.Garbisi (7-7);  27’ m. Freeman tr. F.Smith (7-14); 31’ m. Vintcent tr. P. Garbisi (14-14); 35’ m. Sleightholme tr F.Smith (21-14); 38’ cp. P.Garbisi (21-17)s.t.  3’ m. M. Smith tr. F.Smith (28-17); 7’ m. T. Curry tr. F.Smith (35-17); 12’ m. Sleightholme tr. F. Smith (42-17); 31’ m. Menoncello tr. Paolo Garbisi (42-24); 41’ m. Earl (47-24)Inghilterra: Daly; Freeman, Lawrence (8’pt. M. Smith), Dingwall (33’st temporanea Hill), Sleightholme; F.Smith, Mitchell (24’st Van Poortvliet); Willis (4’st  B.Curry), Earl (10’st Cunningham-South), T.Curry (15’st Hill, 19’ st. Earl); Chessum, Itoje (Cap); Stuart (20’st Heyes), George (13’st Cowan-Dickie), Genge (20’st Baxter)all. Steve BorthwickItalia: Capuozzo (30’st Allan); Ioane, Brex, Menoncello, Gallagher (37’ st. temporanea Capuozzo); P.Garbisi, Varney (15’st Page-Relo); Vintcent (10’st L.Cannone), Lamaro (Cap, 10’st Zuliani), Negri; Ruzza, N (29’st Favretto). Cannone; Riccioni (9’st Ferrari), Nicotera (10’st Lucchesi), Fischetti (20’st Spagnolo)all. Gonzalo Quesadaarb: Andrew Brace (IRFU)assistenti: Pierre Brousset (FFR); Hollie Davidson (SRU)TMO: Mike Adamson (SRU)Cartellini: nessunoCalciatori: F. Smith (6/7); P.Garbisi (4/5)Player of The Match: Ollie Chessum (Inghilterra)Note: Centesimo cap per Jamie George (Inghilterra)Punti in classifica: Inghilterra 5; Italia 0

Italia | 09/03/2025