Categoria: Italia
Italrugby, Quesada: “Ci aspetta una dura sfida contro il Sudafrica”
Torino – Annunciata la formazione dell’Italia che affronterà il Sudafrica a Torino sabato 15 novembre alle 13.40 all’Allianz Stadium di Torino, nel secondo Test Match degli Azzurri delle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai Sport e Raiplay. “Siamo tutti ambiziosi, sia staff che giocatori – ha dichiarato Gonzalo Quesada nella conferenza di annuncio formazione – e quindi sappiamo che se abbiamo fatto bene possiamo fare ancora meglio e vogliamo fare meglio. Soprattutto perché la sfida che arriva a Torino sabato sarà ancora più dura” “La formazione del Sudafrica è una bellissima squadra con grandi individualità. Sappiamo come lavorano loro: nella settimana prima della Francia hanno già comunicato internamente il gruppo dei 23 che avrebbero giocato contro l’Italia. Si sono preparati già tutta la settimana scorsa insieme, magari facendo opposizione ai compagni scelti per giocare con la Francia. E così hanno lavorato assieme per utilizzare pienamente le due settimane per arrivare pronti alla nostra partita, affinando gli automatismi. Ecco perché non vedo troppi punti di debolezza nella loro formazione. “Dovremo provare a metterli sotto pressione per vedere se tutti questi giocatori, che hanno giocato poco insieme e che hanno poca familiarità tra loro, riescono a rimanere fluidi ed esprimere il loro potenziale. Hanno tanti giocatori capaci di fare la differenza individualmente, ma sta a noi metterli sotto pressione perché questo è un gruppo che non ha mai giocato insieme, non hanno mai condiviso una partita, potrebbero non avere molti automatismi. Il rugby, in fondo, è un gioco fatto di connessione”. “In inglese si dice expect the unexpected, aspettati l’inatteso, e per noi quello è stato un po’ il tema della settimana: hanno sempre qualche innovazione pronta. Già con questa con la panchina che hanno scelto iniziano a far vedere un po’ di unexpected” ha sottolineato Quesada.
Italia | 13/11/2025
Italrugby, il XV per la sfida al Sudafrica
Torino – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà il Sudafrica sabato 15 novembre alle 13.40 all’Allianz Stadium di Torino nella secondo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTv, Rai Sport e Rai Play. Sarà il confronto numero 19 tra le due squadre, il terzo nel 2025 – dopo le due partite giocate nel Tour Estivo 2025 a Pretoria e Port Elizabeth – e il nono in Italia. Un solo cambio nel XV titolare rispetto alla partita vinta contro l’Australia per 26-19 a Udine lo scorso sabato 8 novembre con l’inserimento in prima linea di Riccioni al posto di Ferrari. Triangolo allargato formato da Capuozzo, Ioane e Lynagh con entrambe le ali azzurre in meta nella partita di esordio stagionale dell’Italia. Coppia di centri consolidata formata da capitan Brex e Menoncello, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Paolo Garbisi e Stephen Varney, quest’ultimo nominato Player of the Match nella vittoria contro i Wallabies. In terza linea insieme a Lorenzo Cannone – con la maglia numero otto – ci saranno Zuliani e Vintcent. In seconda linea Zambonin e Niccolò Cannone, mentre in prima linea dal primo minuto scenderanno in campo Riccioni, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina insieme a Ferrari e Allan – unici due reduci della storica vittoria contro il Sudafrica nel 2016 a Firenze – ci saranno Di Bartolomeo, Spagnolo, Ruzza, Favretto, Odiase – che ha collezionato i suoi due caps azzurri proprio contro gli Springboks nel Tour Estivo 2025 – e Page-Relo. Arbitrerà il match il neozelandese James Doleman. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 29 caps) 14 Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 8 caps) 13 Juan Ignacio BREX (Toulon, 47 caps) – capitano 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 32 caps) 11 Monty IOANE (Lione, 40 caps) 10 Paolo GARBISI (Toulon, 48 caps) 9 Stephen VARNEY (Exeter Chiefs, 35 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 31 caps) 7 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 36 caps) 6 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 18 caps) 5 Andrea ZAMBONIN (Exeter Chiefs, 13 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 56 caps) 3 Marco RICCIONI (Saracens, 35 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Stade Français, 35 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Northampton Saints 56 caps) A disposizione 16 Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, 4 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 18 caps) 18 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 67 caps) 19 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 65 caps) 20 Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 7 caps) 21 David ODIASE (Zebre Parma, 2 caps) 22 Martin PAGE-RELO (Bordeaux, 19 caps) 23 Tommaso ALLAN (Perpignan, 86 caps)
Italia | 13/11/2025
Italia, Allan: “Dopo l’Australia arriviamo carichi al Sudafrica, ma teniamo i piedi per terra”
Dopo il grande successo sull’Australia gli Azzurri sono attesi da un impegno ancora più duro, il Sudafrica campione del mondo, che ha appena battuto in 14 la Francia a Parigi. Come spiega Tommaso Allan, trequarti dell’Italia e di Perpignan, servirà lavorare ancora meglio per presentarsi nelle migliori condizioni possibili al match di sabato 15 novembre all’Allianz Stadium di Torino: “Siamo davvero felici di ciò che abbiamo ottenuto e ci siamo giustamente goduti il weekend dopo una partita davvero impegnativa, ma sappiamo che ci sono ancora tante cose da migliorare per poter affrontare la miglior squadra al mondo. Ciò che abbiamo fatto contro l’Australia è la base su cui lavorare per migliorare ancora e arrivare pronti alla sfida con gli Springboks”. Il Sudafrica arriva a Torino in un grande momento, dopo aver battuto la Francia con un uomo in meno. Come avete iniziato a preparare la partita? “Sappiamo che sono in grande forma e che sarà una partita difficilissima. Abbiamo già iniziato a studiarli riguardando il match con la Francia mentre eravamo in treno, poi arrivati a Torino abbiamo lavorato sui dettagli: come attaccano, come difendono, siamo andati a fondo per capire come impostare la nostra partita. Continueremo a studiarli per capire come possiamo metterli sotto pressione. Sappiamo che sarà una sfida molto tosta. Oltre ad essere i migliori al mondo, dopo quello che hanno fatto questo weekend saranno ancora più carichi”. Rispetto al tour estivo, nel quale l’Italia ha giocato con una formazione diversa dal solito tra infortuni e giocatori a riposo, sarà una partita diversa? “Sì. Quella di quest’estate è stata un’esperienza importante per i ragazzi che avevano giocato un po’ meno, ed è servita ad arricchire ulteriormente la profondità, un aspetto che per quanto riguarda il Sudafrica è fondamentale: sappiamo che loro potrebbero schierare tre XV dello stesso livello. Del resto, sono i campioni del mondo per una ragione. Noi però siamo contenti dei risultati che abbiamo ottenuto e arriviamo molto carichi”. Rispetto all’Australia, che difendeva molto bassa sulla linea del raggruppamento “aspettando” gli Azzurri e chiudendo tutti i canali, il Sudafrica difende in maniera diametralmente opposta ed è iperaggressivo. Come ci si approccia a due stili di gioco così diversi in poco tempo? “Dobbiamo prepararci mentalmente a quello che arriverà. In questa settimana ci alleneremo simulando proprio una difesa che sale ‘sparata’ come quella del Sudafrica per arrivare il più pronti possibile alla sfida di sabato. Sappiamo che gli Springboks difendono in modo completamente diverso dall’Australia, sale molto alta ed è molto aggressiva, puntando sulla fisicità dei suoi giocatori per creare avanzamento anche in difesa e non concedere nulla agli avversari. Lavoreremo molto per contrastare questo aspetto del loro gioco”. Un altro fattore chiave sarà il gioco al piede. L’Australia calciava poco, il Sudafrica molto di più… “Sì, il Sudafrica è la squadra che calcia di più. In particolare, usa spesso i calci dalla base del numero 9 per andare a mettere pressione agli avversari nel gioco aereo, ma si affida molto anche al 10. Lavoreremo molto sulla ricezione delle palle alte perché sarà un aspetto fondamentale di questa partita, non solo dal punto di vista difensivo: anche noi dovremo calciare molto bene per non concedere loro palloni facili con i quali contrattaccarci. Hanno dei trequarti molto abili nel ripartire e non dobbiamo concedere loro possessi agevoli”. Dal punto di vista dell’approccio come si mantiene l’equilibrio tra l’entusiasmo della vittoria con l’Australia e la necessità di mantenere la calma in vista di una partita ancora più difficile? “Devo dire che questo gruppo ha raggiunto una maturazione tale che non c’è stato nemmeno bisogno di parlarne né di dirci che dobbiamo mantenere i piedi per terra, perché abbiamo piena consapevolezza della difficoltà del prossimo impegno. Dall’altra parte, sappiamo cosa siamo in grado di fare e non vogliamo accontentarci: abbiamo vinto una partita importante, ma stiamo già pensando al Sudafrica. Quindi è stato abbastanza facile gestire questo aspetto, i ragazzi sono già tutti focalizzati sul futuro. Sabato ci siamo goduti il post-partita, ma poi il focus si è immediatamente spostato sul Sudafrica: sappiamo di dover alzare ulteriormente l’asticella per competere con una squadra così, migliorando il nostro gioco, la nostra difesa e tutto ciò che con l’Australia non è stato perfetto. Dobbiamo fare ancora di più per arrivare pronti a sabato”. L’anno scorso all’Allianz Stadium l’Italia giocò una delle migliori partite di sempre tra quelle disputate con gli All Blacks. La speranza è che Torino cominci a portare bene… “Assolutamente sì, anzi, speriamo di poter fare ancora meglio. È uno stadio bellissimo, e mi dispiace davvero non aver potuto giocare contro gli All Blacks a causa di un infortunio. Speriamo che come a Udine ci sia tanta gente a fare il tifo per noi e a spingerci a rimanere in partita dal primo minuto all’80’. Siamo davvero molto carichi”.
Italia | 12/11/2025
Italrugby, Riccioni: “Ho lavorato molto sull’aspetto mentale. Sudafrica? Abbiamo una grande sfida davanti a noi”
Torino – Giornata intensa di lavoro per la Nazionale Italiana Maschile che prosegue la preparazione verso il Test Match contro il Sudafrica, secondo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series in calendario sabato 15 novembre alle 13.40 all’Allianz Stadium di Torino. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e Rai. Prima parte della mattinata dedicata al lavoro collettivo sul campo del CUS Torino con il gruppo che poi si è spostato in palestra chiudendo l’allenamento nella tarda mattinata. “Avremo una sfida molto grande. Contro l’Australia – ha esordito Marco Riccioni nell’incontro stampa odierno – abbiamo lavorato bene e offerto una buona prestazione. Nella review abbiamo comunque visto delle cose che possono essere migliorate. Per vedere questi miglioramenti il Sudafrica è una grande opportunità” “Ho lavorato molto sulla mia crescita dal punto di vista dell’approccio mentale a partire dalla fine dello scorso Sei Nazioni. Ho iniziato un percorso con una mental coach. Mi rendevo conto di non riuscire a performare e di essere “bloccato” in alcune situazioni. Forse dalle aspettative che mi creavo. Ci sto lavorando tanto. Sono in un momento della mia carriera in cui penso tanto alla perfomance, a prescindere dall’essere titolare o meno: lavoro per essere a disposizione del gruppo. Spero di mettere in pratica tutti questi insegnamenti che sto apprendendo”. Sempre sull’approccio mentale: “Quesada ci mette sempre nelle condizioni di rendere al meglio. Anche l’incontro con Julio Velasco, ad esempio: per noi è stato incredibile. Sta a noi prendere quello che arriva, lavorarci e trasformarlo in qualcosa di importante” ha sottolineato il pilone Azzurro.
Italia | 11/11/2025
Sliding doors azzurre: quella touche rubata, la storia, la festa. George Biagi ricorda Italia-Sudafrica del 2016
Stadio Artemio Franchi di Firenze, 19 novembre 2016. Il tempo è scaduto, l’Italia è davanti 20-18 contro il Sudafrica, ha sognato di chiudere la partita con una maul finita fuori prima di schiacciare, e deve difendere l’ultimo possesso degli Springboks, che partono da una rimessa laterale nei propri 5 metri e devono risalire il campo. L’assalto, però, finisce prima di iniziare: George Biagi ci mette la manona, Gori va su Allan che calcia fuori e scatena la festa della prima storica vittoria contro il Sudafrica. Un momento magico, unico: “Percepivamo quanto il Sudafrica fosse sotto pressione e ormai non sapesse più quali opzioni utilizzare per uscire da quella situazione. Ricordo la touche finale: c’eravamo io, Sergio Parisse, Bibi Quaglio e Simone Ferrari. Eravamo pronti a saltare con Sergio, poi siamo riusciti a leggere in anticipo la loro giocata e a capire che Mbonambi avrebbe lanciato davanti, quindi sono saltato io e siamo riusciti a rubare il pallone e calciarlo fuori. Lì per lì forse non ci siamo resi conto del significato di battere il Sudafrica, lo abbiamo capito gradualmente. Ricordo la grande festa nello spogliatoio, è stato un momento veramente speciale, ma ricordo anche il silenzio incredibile quando siamo entrati in quello del Sudafrica: erano distrutti, non credo di aver mai visto uno spogliatoio così” racconta Biagi, oggi direttore sportivo delle Zebre. L’obiettivo “Già prima dei test di novembre avevamo messo nel mirino la partita contro il Sudafrica” ricorda Biagi: “Conor O’Shea fece un ottimo lavoro perché la settimana prima avevamo preso una batosta contro gli All Blacks e lui fu bravo a gestirla nel modo giusto: riguardammo quella partita una sola volta, tutti insieme e senza pause, e poi non ne parlammo più. Decidemmo di concentrarci subito sul Sudafrica perché sapevamo che avremmo avuto un’occasione unica. E poi avevamo nello staff Brendan Venter che conosceva le dinamiche di gioco degli Springboks e capì come avrebbero interpretato quella partita: sapevamo che loro non avevano un piano B e che avrebbero puntato tutto sulla fisicità e sull’avanzamento palla in mano. Sapevamo che nel momento in cui saremmo riusciti a togliere loro quelle certezze, dimostrandoci all’altezza in mischia e nello scontro fisico, li avremmo messi in difficoltà, e così è stato, anche grazie al nostro gioco al piede con Canna, McLean, Padovani e Benvenuti e alla nostra pressione difensiva. Ricordo un placcaggio devastante di Simone Favaro su Koch. A quel punto loro sono andati in difficoltà, hanno cominciato a tirarsi palloni in faccia e a concederci campo e occasioni”. Equilibrio Il match è equilibratissimo: alla meta del solito Habana risponde la maul azzurra con Van Schalkwyk, con Canna e Padovani che al piede firmano il primo vantaggio della squadra di O’Shea. La partita di George Biagi, partito dalla panchina, comincia anche prima del previsto, perché al 27’ si fa male Van Schalkwyk, e il seconda linea azzurro deve entrare a freddo: “A quel punto non ho pensato molto all’ingresso anticipato o ad altro, sia perché ero carichissimo, sia perché in realtà è meglio partire al 27’ che magari a 5’ dalla fine con il risultato in bilico senza il tempo di entrare in partita. Sapevo che ci stavamo giocando una partita importante e avevo voglia di dare tutto” racconta Biagi. Il Sudafrica nel finale di primo tempo segna con De Allende, ma la partita è sempre in bilico, e lo sarà fino alla fine. Gli Azzurri tornano negli spogliatoi sotto 10-12 e consapevoli di potercela davvero fare: “Ci siamo detti che eravamo in partita, che dovevamo continuare a fare ciò che stavamo facendo e che la pressione era tutta su di loro. Sapevamo che rimanendo attaccati al risultato avremmo avuto altre occasioni per segnare e che loro avrebbero potuto perdere la testa”. Il punto di rottura È esattamente quello che succede. Nel secondo tempo l’Italia domina la partita e quando al 56’ Venditti passa di forza sul lato sinistro e schiaccia la meta del pareggio (con Canna a firmare la trasformazione del sorpasso) gli Azzurri – e anche gli Springboks – si rendono conto che quello è il punto di rottura, dal quale non si torna più indietro: “È la meta che spezza la partita. In qualche modo è diventata iconica nella storia del nostro rugby: tutti ricordiamo Giamba che asfalta Jantjies e va a segnare. Poi ricordo anche quei passi che fece per andare a segnare il più in mezzo possibile. Certo, ne avesse fatto uno in più sarebbe stato ancora meglio (ride, ndr). Ma va detto che quel giorno Carlo (Canna, ndr) metteva dentro tutto. Alla fine sono quelle giornate in cui vinci perché sono tutti al meglio, funziona tutto e giocano tutti alla grande: del resto è l’unico modo che avevamo per battere il Sudafrica”. Cosa ci lascia quell’Italia-Sudafrica Rivedendo la partita a 9 anni di distanza sono cambiate tante cose, sia per l’Italia che per il Sudafrica. Da quella sconfitta gli Springboks hanno cominciato la loro rivoluzione con Rassie Erasmus, che li ha portati a vincere due titoli mondiali di fila. Anche gli Azzurri in questi 9 anni hanno attraversato fasi molti diverse tra loro: alcune complicate, altre di crescita, altre meravigliose. Insomma, sono cambiate tante cose, ma quel risultato rimane e rimarrà sempre: “È stato un risultato storico. Non so se realmente è stata compresa la grandezza di quello che avevamo fatto. Si ricorda sempre che quel Sudafrica era in crisi, ma in campo c’erano tanti giocatori che 3 anni dopo avrebbero vinto la Coppa del Mondo, e poche squadre dell’Emisfero Nord in questi 9 anni sono riusciti a battere gli Springboks. È un risultato che ricordo sempre con grande orgoglio, soprattutto pensando al fatto che oggi il Sudafrica sta dominando il rugby mondiale. È una partita che secondo me ha fatto la storia del nostro movimento” chiude Biagi.
Italia | 11/11/2025
Italrugby, Ruzza: “Contro il Sudafrica importante essere lucidi nelle varie situazioni di gioco”
Torino – Primo giorno di lavoro a Torino per la Nazionale Italiana Maschile in preparazione al Test Match contro il Sudafrica, seconda partita per gli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita contro i campioni del Mondo, in programma sabato 15 novembre alle 13.40 all’Allianz Stadium, sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e sui Rai. Mattinata di lavoro sul campo del Cus Torino per la squadra guidata da Gonzalo Quesada che ha svolto la prima parte sul campo con un allenamento collettivo mirato al consolidamento delle tattiche di gioco verso il prossimo Test Match, mentre nella seconda parte il gruppo si è diviso in reparti tra palestra e sedute di skills. “Le due vittorie contro l’Australia nel 2022 e 2025 – ha esordito Federico Ruzza nell’incontro stampa odierno – sono diverse ma hanno qualcosa in comune. Anche la partita a Firenze è stata una partita molto solida dove siamo stati in vantaggio per gran parte della partita. Sabato scorso invece abbiamo inseguito un po’ di più, ma siamo stati bravi a reagire a un episodio sfortunato restando uniti, concentrati e mostrando l’atteggiamento giusto. Siamo rimasti in partita con solidità, precisione e voglia di riprendere il controllo della partita”. “Penso che possiamo essere ancora un po’ più precisi: in una situazione anche io sono stato coinvolto e potevo fare meglio. Conosciamo il valore del Sudafrica e bisognerà essere ancora più incisivi. Credo che in generale sia stata una prestazione di qualità contro l’Australia, ma possiamo fare ancora qualcosina in più nel disturbare il gioco avversario. E’ sempre giusto cercare di volersi migliorare e dare sempre di più”. “Contro il Sudafrica ho giocato contro qualche anno fa. Sicuramente sabato bisognerà fare ancora un passo in più. Conosciamo che tipo di squadra è il Sudafrica e in ogni partita prova sempre a portare qualcosa di diverso. Tutti parlano dell’aspetto fisico e della loro consistenza, ma non bisogna dimenticarsi che sono una squadra imprevedibile. Quello che potrà fare la differenza è la lucidità con cui affronteremo le varie situazioni di gioco” ha sottolineato Federico Ruzza.
Italia | 10/11/2025
Italrugby, iniziato il raduno verso la sfida al Sudafrica
Torino – Iniziato ufficialmente il raduno della Nazionale Italiana Maschile a Torino verso il secondo Test Match delle Quilter Nations Series. Gli Azzurri, sabato 15 novembre alle 13.40, all’Allianz Stadium affronteranno il Sudafrica con diretta del match in programma su Sky Sport e Rai. L’Italia ha raggiunto Torino nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 9 novembre, dopo la vittoria contro l’Australia per 26-19 al Bluenergy Stadium di Udine nell’esordio stagionale. Nella lista dei convocati, verso la sfida ai campioni del Mondo in carica, figura il nome di David Odiase con Giacomo Ferrari – terza linea delle Zebre – che è stato invitato a prendere parte al raduno dell’Italia verso il match di sabato. Questo il calendario delle partite dell’Italia nelle Quilter Nations Series: Italia v Australia 26-19, Udine – Bluenergy Stadium Italia v Sudafrica – 15.11.25 – Torino, Allianz Stadium – ore 13.40 Italia v Cile – 22.11.25 – Genova, Stadio L. Ferraris – ore 21.10 Questa la lista dei giocatori convocati: Piloni Simone FERRARI (Benetton Rugby, 67 caps) Danilo FISCHETTI (Northampton Saints 56 caps) Muhamed HASA (Zebre Parma 3 caps) Marco RICCIONI (Saracens, 35 caps) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 18 caps) Tallonatori Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, 4 caps) Pablo DIMCHEFF (Colomiers Rugby, 2 caps) Giacomo NICOTERA (Stade Français, 35 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 56 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 7 caps) Enoch OPOKU GYAMFI (Bath, esordiente) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 65 caps) Andrea ZAMBONIN (Exeter Chiefs, 13 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 31 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 7 caps) David ODIASE (Zebre Parma, 2 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 36 caps) Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 18 caps) Mediani di mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 18 caps) Martin PAGE-RELO (Bordeaux, 19 caps) Stephen VARNEY (Exeter Chiefs, 35 caps) Mediani di apertura Tommaso ALLAN (Perpignan, 86 caps) Giacomo DA RE (Zebre Parma, 5 caps) Paolo GARBISI (Toulon, 48 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Toulon, 47 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 16 caps) Damiano MAZZA (Zebre Parma, esordiente) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 32 caps) Ali/Estremi Mirko BELLONI (Zebre Parma, 2 caps) Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 29 caps) Monty IOANE (Lione, 40 caps) Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 8 caps) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 8 caps) Edoardo TODARO (Northampton Saints, esordiente) Invitato Giacomo FERRARI (Zebre Parma, esordiente) Atleti non considerati per infortunio: Matteo CANALI (Zebre Parma, 2 caps) Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 20 caps) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 48 caps) Dino LAMB (Canon Eagles, 12 caps) Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 33 caps) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 65 caps) Ivan NEMER (Benetton Rugby, 16 caps) Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 17 caps)
Italia | 10/11/2025
Italrugby, Azzurri in viaggio verso Torino. Garbisi: “Italia coraggiosa contro l’Australia”
Udine – Esordio stagionale con vittoria per la Nazionale Italiana Maschile che al Bluenergy Stadium di Udine ha battuto con il risultato di 26-19 l’Australia nel primo dei tre Test Match di novembre che vedrà gli Azzurri protagonisti nelle Quilter Nations Series. Un match sbloccato dai calci piazzati di Paolo Garbisi che ha visto l’Australia ribaltare il risultato con gli Azzurri che nel secondo tempo hanno mostrato una grande reazione realizzando due mete con Lynagh e Ioane che hanno portato al successo della squadra guidata da Gonzalo Quesada. “Abbiamo visto una bella Italia dal primo minuto. Era una cosa che ci eravamo prefissati dall’inizio – ha dichiarato Paolo Garbisi nel post partita del match contro l’Australia – e volevamo iniziare bene. Abbiamo perso un po’ il possesso verso la fine del primo tempo facendo qualche errore di troppo nella disciplina, nei punti d’incontro andando a concedere qualche opportunità in più a loro che, da grande squadra, hanno sfruttato. “Siamo riusciti a rimanere sempre incollati al punteggio. Quando passano i minuti e sei ancora lì attaccato, inizi a crederci. Abbiamo sfruttato al meglio la superiorità numerica nel secondo tempo e siamo stati bravi in difesa a reggere contro l’attacco australiano. E’ stata una Italia coraggiosa, abbastanza precisa, con tanto cuore ma con alcune cose da mettere al proprio posto per la prossima partita”. CLICCA QUI per il Media Bin FIR “Vedere che potevamo colpire in attacco e che eravamo sempre vicini nel punteggio ha fatto sì che ci credessimo fino alla fine. Abbiamo continuato a seguire il nostro piano di gioco e alla fine questo ha pagato. Vogliamo controllare tutto quello che è in nostro controllo: gli episodi che accadono non ci riguardano” ha sottolineato il mediano di apertura dell’Italia. Gli Azzurri nella mattinata odierna si sposteranno in treno verso Torino dove a partire dalla mattinata di lunedì 10 novembre inizieranno la preparazione verso il secondo Test Match di novembre in programma contro il Sudafrica – terza partita contro i campioni del Mondo in carica nel 2025 – all’Allianz Stadium di Torino sabato 15 novembre alle 13.40 con diretta su Sky Sport e Rai. Questo il calendario della Nazionale Italiana Maschile per le Quilter Nations Series: Italia v Australia 26-19, Udine – Bluenergy Stadium Italia v Sudafrica – 15.11.25 – Torino, Allianz Stadium – ore 13.40 Italia v Cile – 22.11.25 – Genova, Stadio L. Ferraris – ore 21.10
Italia | 09/11/2025
Quesada: “Rimaniamo umili, tutto il movimento alle spalle di questo gruppo”
Il CT: “Gestito i momenti chiave con maturità”. Brex: “Sostegno del pubblico fondamentale” Gonzalo Quesada analizza la partita nella conferenza stampa che, al Bluenergy Stadium di Udine, fa seguito alla vittoria sull’Australia nel primo test-match delle Quilter Nations Series, affiancato dal capitano di giornata Ignacio Brex.“Credo che, in certi momenti, abbiamo avuto alcune difficoltà per mantenere il possesso, ma la difesa ha lavorato molto bene, senza frenesia, mantenendo una grande organizzazione per tutto l’incontro. Abbiamo sfruttato al meglio ogni pallone che abbiamo avuto, spingendo l’Australia a commettere falli e mettendo i punti che servivano quando servivano, senza cercare la meta a tutti i costi, rimanendo sempre in partita. Da questo punto di vista la gestione del match da parte della squadra è stata perfetta, così come la performance di Paolo Garbisi dalla piazzola, con una percentuale di realizzazione del 100%”:“La nostra rimessa laterale è stata importante per creare pressione e situazioni d’attacco importanti - ha proseguito Quesada - e la scelta di lasciare Zambonin in campo sino alla fine, facendo entrare Ruzza come terza linea perchè le seconde linee avevano ancora maggiore freschezza rispetto alle terze, ci ha assicurato alcuni possessi fondamentali nei minuti finali”. https://youtu.be/16cesrRG_iA “Questa squadra sta arrivando alla propria maturità, questa sera ha vinto una partita che in passato forse non sarebbe stata in grado di vincere e di questo va dato merito ai giocatori, che lavorano per continuare a migliorarsi, ed tutti coloro che in FIR hanno costruito un processo per metterli in queste condizioni. Forse ci manca un po’ di profondità in alcuni ruoli, in terza linea abbiamo perso Negri e Lamaro in settimana ma in questo reparto siamo ben coperti, il lavoro che dobbiamo portare avanti è quello di ampliare la profondità della rosa, ed è quello che abbiamo fatto portando volti nuovi al tour estivo in Sudafrica, inserendo giovani, continuando a lavorare come Federazione per costruire il futuro.Ora dobbiamo rimanere umili e sapere che davanti a noi ci sono squadre di altissimo livello, e che tutto il movimento sostiene questa Nazionale. Diamo a questa vittoria il valore che merita - ha detto Quesada - sapendo che abbiamo battuto una grande squadra, disputando un’eccellente prestazione”.“Grande merito per il risultato di questa sera va a Brex ed a tutto il gruppo dei leader, che hanno costruito questa vittoria: insieme abbiamo fatto un lavoro profondo sulla cultura e il carattere di questa squadra e la capacità di gestire questi incontri. Senza essere perfetti, abbiamo gestito con efficacia i momenti i chiave della partita, dando fiducia alla strategia che avevamo disegnato per questa gara. Ora troviamo, in questa vittoria, quel che serve per affrontare il Sudafrica tra una settimana a Torino: sarà ancora più dura della sfida contro gli All Blacks dell’anno scorso allo Stadium” ha concluso il CT.Il capitano azzurro Brex ha dichiarato: “A metà tempo abbiamo parlato e ci siamo detti di mantenere maggiore attenzione sui punti d’incontro. Il messaggio era di rallentare i palloni, abbiamo fatto un grande lavoro in questo senso. Il risultato è figlio di come abbiamo preparato la partita in settimana. Voglio ringraziare il pubblico, abbiamo avuto quasi venticinquemila italiani che ci hanno sostenuto e ci hanno dato una grande energia, sono stati importantissimi nella vittoria di oggi e li aspettiamo a Torino, dove avremo ancor più bisogno di loro”.
Italia | 08/11/2025
Quilter Nations Series: un’Italia strepitosa batte l’Australia 26-19
Tre anni dopo è di nuovo Italia: l'Australia cade per la seconda volta, stavolta a Udine, battuta 26-19 dopo una partita giocata a ritmi altissimi. La squadra di Quesada soffre nel primo tempo, rimane attaccata nel punteggio grazie ai piazzati di un perfetto Paolo Garbisi e domina i Wallabies nella ripresa: decidono le mete di Lynagh e Ioane, player of the match per uno strepitoso Stephen Varney, ma tutti gli Azzurri hanno giocato una partita di altissimo livello. Nella ripresa l'Australia non riesce quasi mai a rendersi pericolosa, andando a segno con una fiammata di Carter Gordon ma senza più dare continuità alle propria iniziative offensive. L'Italia tornerà in campo sabato prossimo alle 13.40 contro il Sudafrica all'Allianz Stadium di Torino. La cronaca di Italia-Australia L'inizio dell'Italia è furioso: prima un turnover conquistato da Nicotera, poi un gran placcaggio di Brex su Gordon e al 5' la prima vera iniziativa offensiva con la solita imbucata di Menoncello a dare il via all'azione. Wallabies arretranti e in fuorigioco, Capuozzo attacca la linea e viene tenuto alto ma si torna indietro per il vantaggio e Paolo Garbisi mette dentro i primi punti del match. L'Australia accusa il colpo e fatica a reagire. Ioane vince di nuovo la battaglia aerea con Gordon, si riprende il pallone e poi con un grubber trova la velocità di Capuozzo. Kellaway è in anticipo ma Vintcent lo costringe ad annullare nella propria area di meta. Il pallone è portato dentro ed è quindi mischia per gli Azzurri: arriva il calcio di punizione grazie all'ottimo lavoro di Ferrari contro Bell e Garbisi mette dentro il piazzato del 6-0. L'Australia risponde con una fiammata di Carter Gordon, che attacca la linea sul canale centrale e sorprende la difesa azzurra. Pallone allargato bene per Toole che entra nei 22 ma sbatte contro l'ottima difesa azzurra: arriva il solito turnover di Zuliani che disinnesca la prima azione dei Wallabies. Come preventivabile i ritmi sono altissimi e la battaglia in mezzo al campo è durissima: al 20' arriva il primo fallo azzurro con Brex che cerca il turnover su Paisami dopo aver messo le mani sul prato. La squadra di Schmidt rinuncia ai pali e va in touche: la scelta paga perché la maul avanza e Fassler finalizza per la prima meta del match. Kellaway non trasforma e l'Italia rimane in vantaggio: al 22' è 6-5. Dopo un inizio difficile l'Australia alza il ritmo: Carter Gordon mette in difficoltà il triangolo allargato azzurro con una serie di calcetti insidiosi e gli avanti fanno strada palla in mano. L'Italia però è brava a risistemarsi in difesa, traccia una riga al limite del 22 e tiene i Wallabies fuori dalla zona rossa fino a recuperare palla. Dall'altra parte è ancora Ioane a mettere sotto pressione Gordon nel gioco aereo, grazie a degli ottimi up&under da parte di Garbisi. I Wallabies mettono in difficoltà gli Azzurri soprattutto in touche, con Frost e Hooper clienti scomodissimi per Zambonin e Vintcent. Al 31' una finta di Jake Gordon apre al secondo vero break dell'Australia, che si presenta in zona rossa a suon di cariche degli avanti: al 32' Bell riesce ad andare oltre per la meta del sorpasso. Kellaway trasforma e i Wallabies si portano sul 12-6. Nel momento più difficile del primo tempo l'Italia reagisce: Ioane e Zuliani sono come sempre i più pericolosi, e proprio in occasione di un break del flanker azzurro Tupou ostacola Fischetti in sostegno. Brace fischia un altro calcio di punizione e Garbisi mette a segno il 12-9. L'ultima occasione è dell'Italia: pallone recuperato da Fischetti e rispedito nei 22 avversari da Menoncello, Toole sbaglia il calcio di liberazione e regala il pallone a Ioane, poi Varney cerca Lynagh sul lato sinistro ma la difesa dei Wallabies si ricompatta e riconquista l'ovale. Il primo tempo si chiude sul 12-9 per l'Australia. Il primo squillo della ripresa è azzurro, con una mischia avanzante e poi Ioane che trova l'ennesimo break ma perde l'ovale a contatto. Un errore di Suaalii però riporta l'Italia in attacco. Touche vinta da Zambonin e calcio di punizione guadagnato: la posizione è defilata ma Paolo Garbisi è preciso, 12-12. Al 51' l'Australia ritorna in vantaggio: carica di Wilson su Zuliani, il pallone scoppia e Carter Gordon lo raccoglie, salta Ioane e segna in mezzo ai pali. Brace, dopo un check con il TMO, non ravvisa gli estremi dell'in avanti e convalida la marcatura del 19-12. L'Italia reagisce e lo fa con una maul avanzante. Il fallo di Wilson regala un calcio di punizione alla squadra di Quesada, che torna nei 22 australiani. Arriva un secondo fallo, e gli Azzurri colpiscono: Garbisi attacca per vie centrali e viene placcato alto, l'azione però prosegue e Varney allarga su Lynagh che con una giocata strepitosa batte Kellaway e marca in bandierina. Arriva anche il cartellino giallo per Suaalii dopo il fallo di Suaalii. Garbisi è perfetto e trasforma dall'angolo per il 19-19. È il momento migliore dell'Italia: si accende Capuozzo, poi Varney sorprende tutti e attacca dalla base del raggruppamento. Gli Azzurri sono di nuovo nei 22, Varney e Garbisi continuano ad imporre un ritmo altissimo e uno scatenato Monty Ioane trova lo spazio per passare in mezzo a due e marcare la meta del 26-19, con Garbisi ancora perfetto dalla piazzola. L'Australia reagisce e al 65' ritorna nei 22 con un'altra serie di cariche, trascinata dal neoentrato Valetini: la difesa azzurra è strepitosa, con Vintcent, Zuliani e Spagnolo strepitosi nel respingere colpo su colpo ogni tentativo dei Wallabies. AL 69' è ancora Spagnolo a conquistare un turnover fondamentale su Potter. Al 71' l'Italia va vicinissima a chiudere la partita: strepitoso intercetto di Ruzza che arriva fino all'ingresso dei 22 avversari e poi non trova un offload per Menoncello che sarebbe stato decisivo. Poi ancora Ruzza e Spagnolo trovano al 74' un altro turnover fondamentale che riporta gli Azzurri in attacco, ma dopo un lungo multifase Valetini conquista il tenuto sulla carica di Lorenzo Cannone. Nel finale l'Australia ritorna in attacco con un calcio di punizione, ma è proprio Lorenzo Cannone a riscattarsi conquistando il turnover che mette la parola "fine" alla partita. L'Italia batte 26-19 l'Australia e conquista il secondo successo consecutivo contro i Wallabies.Udine, Bluenergy Stadium - sabato 8 novembre 2025Quilter Nations SeriesItalia v Australia 26-19Marcatori: p.t. 6’ cp. Garbisi P. (3-0); 11’ cp. Garbisi P. (6-0); 20’ m. Faessler (6-5); 32’ m. Bell tr. Kellaway (6-12); 37’ cp. Garbisi P. (9-12); s.t. 9’ cp. Garbisi P. (12-12); 11’ m. Gordon C. tr. Kellaway (12-19); 18’ m. Lynagh tr. Garbisi P. (19-19); 22’ m. Ioane tr. Garbisi P. (26-19)Italia: Capuozzo; Lynagh, Brex (cap), Menoncello (40’ st. Marin), Ioane; Garbisi P., Varney (23’ st. Page-Relo); Cannone L., Zuliani (27’ st. Izekor), Vintcent (30’ st. Ruzza); Zambonin, Cannone N.; Ferrari (9’ st. Riccioni), Nicotera (23’ st. Di Bartolomeo), Fischetti (23’ st. Spagnolo)all. QuesadaAustralia: Kellaway; Toole, Suaalii, Paisami (30’ st. Daugunu), Potter; Gordon C. (15’ st. Edmed), Gordon J. (35’ st. Lonergan); Wilson (cap, 31’ st. Samu), McReight, Hooper; Williams (23’ st. Valetini), Frost; Tupou (7’ st. Nonggorr), Faessler (23’ st. Pollard), Bell (1’ st. Ross)all. Schmidtarb. BraceCartellini: 18’ st. giallo Suaalii (Australia)Calciatori: Garbisi P. (Italia) 6/6; Kellaway (Australia) 2/3Player of the Match: Varney(Italia)Note: 23.191 spettatori, serata tiepida e terreno in ottime condizioni.
Italia | 08/11/2025
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