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Sei Nazioni 2024: la presentazione di Galles-Italia

Ultima giornata del Sei Nazioni 2024. Il Galles ha un’ultima occasione per togliere lo “0” dalla casella delle vittorie, mentre l’Italia insegue il sogno di chiudere in bellezza un Sei Nazioni giocato in crescendo. A livello di classifica, al Galles vincere potrebbe non bastare per superare gli Azzurri: la squadra di Gatland è ferma a 3 punti, con l’Italia a 7, quindi un bonus azzurro (senza le 4 mete gallesi) o un doppio bonus consentirebbe alla squadra azzurra di restare davanti. Come arriva il Galles Warren Gatland ha tenuto la barra dritta nonostante un Sei Nazioni difficilissimo in cui il Galles ha portato a casa solo 3 punti di bonus senza vincere. Proprio il tecnico neozelandese potrebbe essere la vera chiave di questa partita: sta costruendo per il futuro e da alcuni giocatori ha già avuto risposte importanti, e soprattutto non ha mai perso in carriera contro l’Italia. Il Galles arriva all’ultima partita dopo aver messo in grande difficoltà la Francia per 60 minuti: manca la continuità, non la qualità, come dimostrato anche con la grande rimonta contro la Scozia e con la bella partita contro l’Inghilterra. E proprio alla qualità dei suoi interpreti si affiderà questo Galles per provare ad avere ragione dell’Italia. Come arriva l’Italia Gli Azzurri hanno approcciato nel miglior modo possibile quest’ultima settimana di Sei Nazioni: piedi per terra, testa bassa e lavorare. La vittoria contro la Scozia è stata già archiviata, e c’è la consapevolezza di doversi giocare tanto in uno stadio che si preannuncia come sempre caldissimo e contro una squadra che quando è alle corde moltiplica le sue energie. Quesada è riuscito ad allargare ulteriormente la profondità, e anche l’assenza di uno degli uomini simbolo di questa squadra come Capuozzo sembra improvvisamente meno pesante di quanto lo sarebbe stata un po’ di tempo fa. Da un lato, l’Italia deve gestire la pressione di doversi ulteriormente confermare, dall’altro gli Azzurri hanno la consapevolezza di essere ormai una squadra pronta per questo livello anche a livello mentale. Tutte le informazioni per seguire Galles-Italia Galles-Italia, ultima giornata del Sei Nazioni 2024, si giocherà alle 15.15 al Principality Stadium di Cardiff. Diretta su Sky Sport Uno, Tv8 e NOW. L’arbitro del match sarà il francese Mathieu Raynal, coadiuvato dagli assistenti Chris Busby (Irlanda) e Morné Ferreira (Sudafrica). Al TMO l’irlandese Joy Neville. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Cameron Winnett, 14 Josh Adams, 13 George North, 12 Nick Tompkins, 11 Rio Dyer, 10 Sam Costelow, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Tommy Reffell, 6 Alex Mann, 5 Adam Beard, 4 Dafydd Jenkins (c), 3 Dillon Lewis, 2 Elliot Dee, 1 Gareth Thomas A disposizione: 16 Evan Lloyd, 17 Kemsley Mathias, 18 Harri O’Connor, 19 Will Rowlands, 20 Mackenzie Martin, 21 Kieran Hardy, 22 Ioan Lloyd, 23 Mason Grady Italia: 15 Lorenzo Pani, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Riccardo Favretto, 20 Ross Vintcent, 21 Manuel Zuliani, 22 Martin Page-Relo, 23 Leonardo Marin

Italia | 16/03/2024

Italrugby, Lamaro verso il Galles: “Sarà una partita intensa dal punto di vista mentale e fisico”

Roma – Un cielo grigio ed una giornata invernale hanno fatto da contorno al Captain’s Run della Nazionale Italiana Maschile che domani – sabato 16 marzo – alle 14.15 locali (15.15 italiane) affronterà il Galles al Principality Stadium di Cardiff nel match valido per la quinta ed ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su TV8. “Scendiamo sempre in campo per vincere e ne siamo consapevoli. Il miglioramento più grande di questa squadra – ha esordito Michele Lamaro nella conferenza stampa pre-partita – è sull’atteggiamento: quando durante la partita hai la possibilità di prendere in mano le redini, la differenza la fa la voglia di vincere a tutti i costi. Si è vista una evoluzione durante il torneo” “Le partite di rugby dipende come le giochi: più si difende e più tendi ad avere alla lunga meno energie. A parte alcune situazioni ci siamo trovati nella situazione di difendere un po’ meno durante il passato. Quando difendi bene sviluppi anche le energie mentali per riportarle in attacco.” CLICCA QUI PER IL MEDIA BIN FIR “Una o due partite non ti definiscono, bisogna valutare in un periodo più ampio. Stiamo lavorando per colmare ancora di più il gap dalle nostre avversarie. Il primo grande passo è stato quello restare in partita. Il prossimo sarà quello di essere costanti cercando di giocare le partite con la stessa consistenza per tutti gli 80 minuti”. “Mi aspetto una partita dura dal punto di vista fisico e psicologico. E’ bene che noi tutti siamo consapevoli che arriverà un match duro. Noi abbiamo fatto una buona settimana di lavoro: credo che chi riuscirà a rimanere più lucido riuscirà ad avere l’opportunità di vincere il match”.  Ha sottolineato il capitano azzurro.

Italia | 15/03/2024

Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti fra Galles e Italia

Di nuovo Cardiff, di nuovo all’ultima giornata, due anni dopo: il match che chiude il Sei Nazioni 2024 di Galles e Italia riporta alla mente dolci ricordi per il rugby italiano. Nel 2022, nell’ultima sfida giocata al Principality Stadium, gli Azzurri conquistarono il primo successo in trasferta contro il Galles, con la meta allo scadere di Edoardo Padovani propiziata da una giocata strepitosa di Ange Capuozzo. Galles e Italia si sono affrontate 32 volte: il bilancio dice 28 vittorie per i gallesi, 3 per gli Azzurri e un pareggio per 18-18 nel Sei Nazioni 2006. L’Italia ha segnato 500 punti, contro i 1090 subiti dal Galles. Le grandi vittorie Il primo incontro risale al 1994 (29-19 per i padroni di casa al National Stadium di Cardiff, conosciuto oggi come Arms Park). A differenza di Scozia, Irlanda e Francia, nel periodo precedente all’ingresso nel Sei Nazioni gli Azzurri non riuscirono ad ottenere lo scalpo dei gallesi, nonostante un successo sfiorato e mancato per soli 3 punti a Llanelli nel 1998 (23-20). Le vittorie sono arrivate poi nel Sei Nazioni: nel 2003 gli Azzurri di John Kirwan rompono un digiuno di vittorie nel Torneo di 3 anni e vincono a Roma per 30-22. Segnano De Carli, Festuccia e Matthew Phillips, con il solito Diego Dominguez a sigillare il risultato dalla piazzola. Nel 2007, ancora al Flaminio, l’Italia concede il bis: già l’anno precedente a Cardiff gli Azzurri avevano sfiorato il colpaccio pareggiando 18-18, e questa volta non perdonano. La partita è tiratissima: Pez porta avanti l’Italia al piede, poi Robertson risponde alla meta di Shane Williams e chiude il primo tempo 13-7. Nella ripresa gli ospiti ripassano davanti con Rees, e i calci di Hook sembrano chiudere i conti. Al 73’ Ramiro Pez accorcia ancora le distanze per il 16-20, poi al 78’ si inventa un calcetto stupendo per la meta di Mauro Bergamasco, che schiaccia in mezzo ai pali e consegna agli azzurri il secondo successo consecutivo nello stesso torneo. L’ultimo successo risale a due anni fa: a Cardiff l’Italia calcia qualsiasi cosa in mezzo ai pali con Garbisi e Padovani e guida per larghi tratti il match. La meta di Josh Adams a 10 minuti dalla fine sembra far svanire i sogni di gloria azzurri, ma a tempo quasi scaduto Ange Capuozzo si inventa uno slalom strepitoso e appoggia a Padovani la palla del 22-21. L’ultima sfida e le delusioni Quelle tra Galles e Italia sono state spesso sfide molto faticose per gli Azzurri, che solo in alcune occasioni sono riusciti ad essere competitivi, andando vicini al colpaccio e chiudendo il match con qualche rimpianto di troppo. Nel 2009 l’Italia resta in partita fino alla fine grazie ai calci di Marcato ma perde 20-15, e nel 2014 assapora il gusto dell’impresa contro un Galles campione in carica per poi cedere 23-15 nella partita che vede l’esplosione a livello internazionale di Michele Campagnaro. Gli anni successivi purtroppo sono avari di soddisfazioni, anche se nel 2019 l’Italia di O’Shea tiene in scacco per 60 minuti un Galles che poi conquisterà il Grande Slam. Lo stesso farà l’anno successivo il nuovo gruppo guidato da Franco Smith, che in Autumn Cup arriva al 60’ avanti nel punteggio a Llanelli e cede poi negli ultimi minuti. L’ultima sfida, nel 2023 all’Olimpico, forse è quella che fa più male: l’Italia è in forma e sembra anche superiore, ma regala il primo tempo al Galles che ringrazia e va all’intervallo sul 22-3. Nella ripresa è un’altra Italia, ma non bastano le mete di Negri e Brex per completare la rimonta: vince il Galles 29-17, con la meta di Faletau a scavare il solco definitivo.

Italia | 15/03/2024

Six Nations: Full Contact torna su Netflix nel 2025

Six Nations e Netflix hanno confermato l’impegno per una seconda stagione della serie Six Nations: Full Contact dopo il grande successo della prima Prodotta da Box to Box Films, la casa di produzione pluripremiata per il successo internazionale della serie Formula 1: Drive to Survive, la seconda stagione di Six Nations: Full Contact porterà ancora una volta gli appassionati dietro le quinte per offrire loro uno sguardo esclusivo sulle sei migliori Nazionali d’Europa impegnate nel Guinness Sei Nazioni maschile 2024, portando il pubblico sempre più addentro anche alle vite personali di giocatori e tecnici.Il Torneo 2024 ha già regalato alcune sfide appassionanti, arricchendosi di momenti memorabili e finali emozionanti che terranno il pubblico televisivo col fiato sospeso: la vittoria allo scadere con un drop dell’Inghilterra sui Campioni in carica dell’Irlanda, la prima vittoria dell’Italia in casa dopo undici anni dopo lo storico pareggio in Francia, la difesa della Calcutta Cup da parte della Scozia sono solo alcuni dei momenti più emozionanti del Sei Nazioni 2024. Le partite non sono raccontate solo da ogni angolo del campo, ma anche dal santuario degli spogliatoi e dai box degli allenatori, così come dalle parole di amici e familiari microfoni in tribuna.  Le troupe della casa di produzione Box to Box hanno lavorato a partire da gennaio all’interno delle sei Nazionali, documentando la preparazione fisica, mentale ed emotiva delle squadre nel più grande torneo annuale di rugby internazionale. La seconda stagione della serie promette di portare il pubblico come mai prima dentro le vite dei giocatori, mostrandoli sotto punti di vista inediti, dentro e fuori dal campo, catturando momenti significativi delle loro vite in allenamento, ma anche con le famiglie e gli amici.Mentre le Nazionali sono impegnate a sfidarsi per il titolo di migliore squadre dell’Emisfero Nord, il pubblico vivrà le emozioni della prima manifestazione internazionale disputata dopo la Rugby World Cup 2023. Tom Harrison, CEO di Six Nations Rugby, ha dichiarato: “Siamo felici di offrire al pubblico di tutto il mondo una nuova narrazione, intima e senza compromessi, del più grande torneo annuale di rugby al mondo. Dopo gli ottimi riscontri della prima stagione, siamo sicuri che il secondo anno continuerà ad attrarre nuovi spettatori ed a supportare illo sviluppo del Gioco a livello globale".James Gay-Ress, cofondatore di Box to Box e produttore esecutivo della serie, ha aggiunto: “E’ sempre un privilegio avere accesso alla vita altrui, ma è davvero fantastico in questo caso poter documentare il duro lavoro, l’impegno, la strategia che consentono a queste squadre di giocare e competere al più alto livello. Sappiamo quanto i fans abbiano amato vedere i retroscena di tutto ciò e speriamo che le storie che racconteremo fuori dal campo renderanno ancor più affascinante la narrazione di quanto stiamo vedendo quest’anno sul campo da gioco del Sei Nazioni maschile”.La seconda stagione di Six Nations: Full Contact sarà disponibile su Netflix nel 2025.

Italia | 14/03/2024

Sei Nazioni: senza Capuozzo Quesada si affida a Pani, Gatland cambia i centri. L’analisi delle formazioni di Galles-Italia

In vista dell’ultima sfida tra Galles e Italia, un infortunio priva Quesada di Ange Capuozzo. Al suo posto il tecnico rilancia Lorenzo Pani, presente nelle prime due partite di questo Sei Nazioni: l’estremo delle Zebre, per caratteristiche, ha comunque una buona capacità offensiva, pur non avendo la stessa velocità di Capuozzo, e può contribuire maggiormente al gioco al piede e alla liberazione dai 22. Per il resto, il tecnico continua l’alternanza tra i mediani di mischia, con Varney che stavolta parte dall’inizio e Page-Relo a disposizione dalla panchina. Una responsabilità importante per il “9” di Gloucester, perché questa partita possono deciderla le due mediane. Allo stesso modo ritorna titolare Lorenzo Cannone, con Vintcent pronto a subentrare. Sono 5 invece i cambi di Gatland, che stravolge la cerniera dei centri schierando Tompkins e North (all’ultima in Nazionale). Davanti c’è Dee al posto di Elias come tallonatore e Lewis nel ruolo di pilone destro al posto di Assiratti. In terza linea c’è Alex Mann, con capitan Jenkins che si sposta in seconda e Rowlands che parte dalla panchina. Breakdown e placcaggi Si prospetta una battaglia furiosa in mezzo al campo, con un giocatore pronto a svettare su tutti: Tommy Reffell, gran placcatore e dati alla mano il miglior fetcher del Sei Nazioni, con 8 turnover conquistati. Gli Azzurri dovranno sempre garantire un sostegno di qualità al portatore di palla per evitare di finire nelle grinfie del flanker dei Leicester Tigers. In attacco Quesada si affiderà a due ball carrier come Negri e Cannone e ai placcaggi di Michele Lamaro, mentre Gatland punterà soprattutto sul dinamismo e l’esperienza di Wainwright e sul lavoro in mezzo al campo di capitan Jenkins, fondamentale sia in pulizia nel breakdown sia in difesa: è infatti secondo per numero di placcaggi del Torneo (67), dietro solo a Michele Lamaro, che ne ha messi a segno 82. Il reparto arretrato Non è un caso che in vista dell’Italia Gatland abbia modificato la cerniera dei centri, affidandosi all’esperienza di George North e al talento di Tompkins contro una coppia ormai rodata e affiatata come quella formata da Menoncello e Brex. Dall’altro lato, l’assenza di Capuozzo toglie magari un po’ di rapidità alle ripartenze azzurre, ma Lorenzo Pani è un giocatore di ottima tecnica e con un gran piede e sarà comunque coadiuvato dai confermati Lynagh e Ioane. Il triangolo allargato azzurro dovrà essere bravo a mettere sotto pressione Cameron Winnett per poi difendere al meglio contro il pericolosissimo Dyer e il solito Josh Adams che tante volte ha fatto male all’Italia. Per quanto riguarda la mediana, dopo l’ottima prova dell’Olimpico da subentrato Varney ha un’altra occasione da titolare, affiancato al solito Paolo Garbisi. Gli Azzurri dovranno provare a mettere sotto pressione la mediana avversaria, con Williams e Costelow che sono andati in difficoltà contro la Francia. Le panchine Quesada ritorna al 6+2, ritrovando Zuliani – al ritorno da un infortunio – e affidandosi alla capacità di coprire più ruoli dei due trequarti, Page-Relo e Marin. Per quanto riguarda gli avanti, invece, nessuna novità con i soliti Lucchesi, Spagnolo e Zilocchi pronti ad entrare nel secondo tempo. Confermato anche Zambonin, mentre Vintcent garantirà tanta energia nell’ultima mezz’ora. Nel Galles c’è un possibile esordiente, il pilone destro Harri O’Connor, che dovrà vedersela con Spagnolo. Attenzione anche all’impatto che potranno avere giocatori come Rowlands e Hardy dalla panchina. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Cameron Winnett, 14 Josh Adams, 13 George North, 12 Nick Tompkins, 11 Rio Dyer, 10 Sam Costelow, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Tommy Reffell, 6 Alex Mann, 5 Adam Beard, 4 Dafydd Jenkins (c), 3 Dillon Lewis, 2 Elliot Dee, 1 Gareth Thomas A disposizione: 16 Evan Lloyd, 17 Kemsley Mathias, 18 Harri O’Connor, 19 Will Rowlands, 20 Mackenzie Martin, 21 Kieran Hardy, 22 Ioan Lloyd, 23 Mason Grady Italia: 15 Lorenzo Pani, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Ross Vintcent, 21 Manuel Zuliani, 22 Martin Page-Relo, 23 Leonardo Marin

Italia | 14/03/2024

Un Ange a Cardiff

Un viaggio nel tempo, nella dimensione di Galles-Italia, porta, nell’assaggio della prima tappa, al frullare di un’allodola, al vorticare di finte appena accennate e letali, a quel che un musicista chiama improvviso: l’invenzione di Ange Capuozzo – e la deposizione dell’uovo nel nido rosso da parte di un estatico Edoardo Padovani – trascina a quel lungo momento di vertigine, a quel delirio concesso a giocatori e ai perduti innamorati. Quindici anni dopo Murrayfield, un’altra roccaforte si arrendeva agli azzurri. E più che a Edimburgo, era stato nel luogo passato alla storia come Arms Park, poi Millennium, ora Principality – lo stadio che riempie il cuore urbano di Cardiff e tende al massimo le corde del sentimento – che l’Italia aveva subito dure punizioni, scandite da quei canti che sanno commuovere e da un mugghiare della folla che ha il suono del mare che si frange sui ciottoli della spiaggia. Il Galles, terra di bardi e poeti, invita al lirismo.E così, in un altro di marzo giallo di asfodeli sui prati e appiccicati sulle vesti dei tifosi di Cymru, aveva assunto un significato quasi miracoloso il 18-18 dell’annata 2006. La corsa finale, a braccio alzato, del cordobes Pablo Canavosio che percorreva sino in fondo una larga breccia, riportava a quella notizia che ogni buon cronista attende per tutta una vita: l’uomo che morde il cane. Quando alla fine mancava poco più di un quarto d’ora, Steve Jones, dal viso di pugile segnato e dal piede sempre ben calibrato, tagliò via metà del sogno e del clamore. E a lungo si discusse, quella sera, se il bicchiere era mezzo pieno o mezzo vuoto. Vuote, nessun dubbio, erano le pinte che si ammonticchiavano sui tavoli e sui banconi dei pub, nella Main street.La macchina del tempo – inventata da un britannico, Herbert George Wells – permette escursioni gratuite e sempre più profonde, riporta a una serata a Llanelli quando quel buonanima di Marco Bollesan e un gallese vennero rappezzati alla meglio da un medico che si era scusato per l’attesa: era impegnato in un parto.Sempre più indietro, sino ai tour artigianali degli entusiasti giocatori romani che si trovavano di fronte, con un tuffo al cuore, i campioni che avevano solo accarezzato con la mente e con la passione. Uno di loro, ancor oggi, racconta che a Cardiff sul botteghino era affisso questo cartello: “Ingresso 2 sterline; se gioca Barry John, 5”.

Italia | 14/03/2024

Italrugby, Quesada: “Il Galles ha giocato alla pari con tutti gli avversari”

Roma – Annunciata la formazione dell’Italia che affronterà il Galles sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) al Principality Stadium di Cardiff, partita valida per la quinta ed ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024. “Sabato ci attenderà una partita molto difficile. Saremo a Cardiff – ha esordito Gonzalo Quesada nell’incontro stampa odierno - in uno stadio pieno, con un Galles affamato di punti che vuole vincere e che saluterà uno dei suoi più grandi giocatori degli ultimi anni: George North. Dobbiamo fare attenzione, anche perché loro in tutte le partite o quasi hanno sempre avuto la possibilità di giocare alla pari con gli avversari: in particolare nel secondo tempo con la Scozia e nella prima ora delle battaglie contro Inghilterra e Galles. Quindi le sconfitte che sono arrivate non sono proprio così negative e i tre punti raccolti sono lì a testimoniarlo. La pressione sarà su entrambe le squadre”. Sulla settimana post vittoria contro la Scozia ha affermato: “Sono arrivati a tutti tanti messaggi da tutte le parti e devo dire di essere anche contento di questa cosa. Abbiamo festeggiato nelle ore successive alla gara, ma poi è tornato subito il campo al centro di tutto". Sull’assenza di Capuozzo “Ange si è fatto male in occasione di una meta scozzese nel primo tempo. Ha giocato più di metà della partita con contro la Scozia con la frattura del terzo dito della mano sinistra. Ha giocato più di 60 minuti splendidi considerando le sue condizioni. In settimana ha provato con delle protezioni speciali ad allenarsi, ma dopo poco tempo ci siamo resi conto che sarebbe stato impossibile averlo a disposizione”. Sulla scelta di schierare Varney titolare: “I tre mediani di mischia che ho a disposizione hanno tutti, seppur con un profilo diverso, un livello alto con caratteristiche che mi piacciono. Varney domani partirà titolare contro il Galles, come ha fatto Page-Relo contro la Francia: ha le caratteristiche giuste per iniziare questa partita. E poi Page-Relo è anche un calciatore e nell’ultima mezz’ora questa potrebbe essere un’opzione in più anche rispetto a Garbisi” ha concluso Quesada.

Italia | 14/03/2024

Italrugby, il XV per la sfida al Galles

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) affronterà il Galles al Principality Stadium di Cardiff nel quinto ed ultimo turno del Guinness Sei Nazioni 2024, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su TV8. Sarà il confronto numero 33 tra le due squadre, il diciottesimo giocato in Galles e il sedicesimo a Cardiff, con l’ultimo precedente nella capitale gallese che sorride agli Azzurri. Direzione di gara affidata al francese Mathieu Raynal. Triangolo allargato inedito formato da Pani – al rientro nel XV titolare dopo le prime due giornate del Sei Nazioni – Lynagh e Ioane. Coppia di centri confermata con Brex e Menoncello, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Paolo Garbisi e Varney, quest’ultimo in meta contro la Scozia nel turno precedente vinto dall’Italia per 31-29. In terza linea Lorenzo Cannone torna a vestire la maglia numero 8 con capitan Lamaro e Negri a completare il reparto delle terze linee. In seconda linea Niccolò Cannone e Ruzza, mentre in prima linea confermati Ferrari, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Lucchesi, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Vintcent, Zuliani, Page-Relo e Marin. Mancherà Ange Capuzzo: l’estremo italiano, dopo aver effettuato esami strumentali nella settimana post match giocato contro la Scozia, ha riportato una frattura della falange intermedia del terzo dito della mano sinistra che non gli consentirà di essere a disposizione per la partita contro il Galles. Non partiranno con la squadra anche Canali, Ceccarelli, Gesi, Izekor, Mori. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Lorenzo PANI (Zebre Parma, 7 caps) 14 Louis LYNAGH (Harlequins, 1 cap) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 34 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 16 caps) 11 Monty IOANE (Lione 29 caps) 10 Paolo GARBISI (Tolone, 35 caps) 9 Stephen VARNEY (Gloucester, 28 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 18 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 37 caps) – cap 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 54 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 53 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 40 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 52 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 22 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 40 caps) A disposizione 16 Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 21 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 4 caps) 18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 20 caps) 19 Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 7 caps) 20 Ross VINTCENT (Exeter, 3 caps) 21 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 20 caps) 22 Martin PAGE-RELO (Lione, 7 caps) 23 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 8 caps)

Italia | 14/03/2024

Galles-Italia, la magia di Capuozzo, la meta di Padovani: “Un momento incredibile, ma costruito nel tempo”

Una partita indimenticabile, e una meta che resterà nella storia del rugby italiano: Galles-Italia del 2022 è stata decisa dalla marcatura a tempo scaduto di Edoardo Padovani dopo una magia di Ange Capuozzo, ma il trequarti azzurro e del Benetton era stato decisivo già prima, mettendo a segno due calci pesantissimi da metà campo che avevano tenuto gli Azzurri attaccati alla partita. Proprio Padovani ha ricordato quei momenti incredibili: “Penso che l’emozione di quel ricordo non cambierà mai. Quello che è successo quel giorno è ancora difficile da descrivere a parole”. Si entra sempre in campo per vincere, ma quel giorno la squadra sembrava avere qualcosa di più del Galles. Come si arrivò a quella partita? “Già dal mattino si respirava un’aria particolare, come se percepissimo che quello poteva essere davvero il giorno giusto per vincere. Avevamo la percezione di poter fare qualcosa di speciale. Arrivavamo da un Sei Nazioni un po’ complicato, tra alti e bassi. In Irlanda avevamo giocato una partita proibitiva in 15 contro 13 ma senza mai mollare, poi contro la Scozia abbiamo fatto un bel secondo tempo dopo aver sbagliato tanto nel primo, e quella reazione ci aveva fatto capire che giocando così avremmo potuto farcela. C’erano già stati dei segnali, e la vittoria contro il Galles non è arrivata a caso ma dopo un percorso di crescita”. Cosa hai provato durante quei secondi, dalla partenza di Capuozzo alla meta? “Ange aveva già provato una giocata simile 10 minuti prima. Io avevo ricevuto un calcio e avevo servito Ange, che dopo la prima accelerazione era ‘tornato’ verso di me, quindi avevo in mente il tipo di movimento che avrebbe fatto e sapevo quindi quale linea di corsa avrei dovuto prendere per un eventuale sostegno. Il suo guizzo ovviamente è stato decisivo per la meta, io sono riuscito a capire subito dove poteva andare lui e seguirlo”. Dopo la meta cosa è successo? “Non ho capito più niente (ride, ndr). Ma infatti riguardando le immagini si vede che quando schiaccio inizialmente non esulto da quanto sono incredulo, tant’è che quando Monty Ioane viene ad abbracciarmi mi dice ‘Ma ce l’hanno annullata?’. Ero già sotto shock (ride, ndr), e poi avevo paura ci fosse ancora tempo per giocare, avevamo già perso delle partite così. Per fortuna invece è andato tutto bene”. Molti ricordano principalmente la meta, ma quel giorno tu avevi giocato una grande partita, sia lavorando in difesa sia mettendo dentro 2 calci importanti. “Anche per quello è stata una partita speciale per me. In quel periodo avevo lavorato molto sui calci dalla distanza e il lavoro alla fine ha pagato. È stata una doppia soddisfazione, non solo per il successo ma perché personalmente tutto quello per cui avevo lavorato mi aveva portato lì”. La scelta di piazzare da tutte le posizioni fu presa già da prima quindi? “Sì, era nel piano di gioco. Ci eravamo detti di provarci sempre, e alla fine è stata la scelta giusta” In quel Sei Nazioni ci fu una partita molto particolare, con l’Italia che rimase in 13 a Dublino contro l’Irlanda, giocando con grande coraggio nonostante la situazione proibitiva. “Sì, forse quello fu davvero il momento della svolta. Quel giorno difendemmo davvero col cuore e con l’anima, fu parte integrante del percorso che ci ha portato poi a vincere in Galles. Sapevamo che giocare in 13 contro 15 a Dublino con l’Irlanda avrebbe voluto dire non vedere mai più il pallone, ma in qualche modo avremmo dovuto comunque difendere, e quella partita ci ha dato grandi spunti per poi lavorare in seguito”. Questo gruppo può ripetere il successo di due anni fa? È ancora più forte? “Lo vedo molto maturato rispetto a due anni fa, molto più consapevole dei propri mezzi. Un gruppo così si merita queste soddisfazioni e ancora di più. I ragazzi hanno dimostrato di poter lottare contro chiunque in questo torneo. Al di là della vittoria, anche contro Inghilterra e Francia i ragazzi hanno dimostrato di poter essere competitivi per 80 minuti. E anche con l’Irlanda, nonostante il punteggio, alla fine la difesa non ha mai mollato e nonostante il poco possesso è riuscita a rimanere lucida fino alla fine”.

Italia | 13/03/2024

Galles, il XV per la sfida all’Italia

Cardiff – Warren Gatland, Capo Allenatore del Galles, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Italia sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) al Principality Stadium di Cardiff, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su Cielo. Galles15 Cameron Winnett (Cardiff Rugby – 4 caps)14 Josh Adams (Cardiff Rugby – 58 caps)13 George North (Ospreys – 120 caps)12 Nick Tompkins (Saracens – 35 caps)11 Rio Dyer (Dragons – 18 caps)10 Sam Costelow (Scarlets – 11 caps)9 Tomos Williams (Cardiff Rugby – 57 caps)8. Aaron Wainwright (Dragons – 47 caps)7 Tommy Reffell (Leicester Tigers – 17 caps)6 Alex Mann (Cardiff Rugby – 4 caps)5 Adam Beard (Ospreys – 55 caps)4 Dafydd Jenkins (Exeter Chiefs – 16 caps) – Capitano3 Dillon Lewis (Harlequins – 56 caps)2 Elliot Dee (Dragons – 50 caps)1 Gareth Thomas (Ospreys – 29 caps) A disposizione16 Evan Lloyd (Cardiff Rugby – 1 cap)17 Kemsley Mathias (Scarlets – 1 cap)18 Harri O’Connor (Scarlets – uncapped)19 Will Rowlands (Racing 92 – 32 caps)20 Mackenzie Martin (Cardiff Rugby – 2 caps)21 Kieran Hardy (Scarlets – 20 caps)22 Ioan Lloyd (Scarlets – 6 caps)23 Mason Grady (Cardiff Rugby – 10 caps)

Italia | 13/03/2024