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Sliding doors azzurre: quella touche rubata, la storia, la festa. George Biagi ricorda Italia-Sudafrica del 2016

Stadio Artemio Franchi di Firenze, 19 novembre 2016. Il tempo è scaduto, l’Italia è davanti 20-18 contro il Sudafrica, ha sognato di chiudere la partita con una maul finita fuori prima di schiacciare, e deve difendere l’ultimo possesso degli Springboks, che partono da una rimessa laterale nei propri 5 metri e devono risalire il campo. L’assalto, però, finisce prima di iniziare: George Biagi ci mette la manona, Gori va su Allan che calcia fuori e scatena la festa della prima storica vittoria contro il Sudafrica. Un momento magico, unico: “Percepivamo quanto il Sudafrica fosse sotto pressione e ormai non sapesse più quali opzioni utilizzare per uscire da quella situazione. Ricordo la touche finale: c’eravamo io, Sergio Parisse, Bibi Quaglio e Simone Ferrari. Eravamo pronti a saltare con Sergio, poi siamo riusciti a leggere in anticipo la loro giocata e a capire che Mbonambi avrebbe lanciato davanti, quindi sono saltato io e siamo riusciti a rubare il pallone e calciarlo fuori. Lì per lì forse non ci siamo resi conto del significato di battere il Sudafrica, lo abbiamo capito gradualmente. Ricordo la grande festa nello spogliatoio, è stato un momento veramente speciale, ma ricordo anche il silenzio incredibile quando siamo entrati in quello del Sudafrica: erano distrutti, non credo di aver mai visto uno spogliatoio così” racconta Biagi, oggi direttore sportivo delle Zebre. L’obiettivo “Già prima dei test di novembre avevamo messo nel mirino la partita contro il Sudafrica” ricorda Biagi: “Conor O’Shea fece un ottimo lavoro perché la settimana prima avevamo preso una batosta contro gli All Blacks e lui fu bravo a gestirla nel modo giusto: riguardammo quella partita una sola volta, tutti insieme e senza pause, e poi non ne parlammo più. Decidemmo di concentrarci subito sul Sudafrica perché sapevamo che avremmo avuto un’occasione unica. E poi avevamo nello staff Brendan Venter che conosceva le dinamiche di gioco degli Springboks e capì come avrebbero interpretato quella partita: sapevamo che loro non avevano un piano B e che avrebbero puntato tutto sulla fisicità e sull’avanzamento palla in mano. Sapevamo che nel momento in cui saremmo riusciti a togliere loro quelle certezze, dimostrandoci all’altezza in mischia e nello scontro fisico, li avremmo messi in difficoltà, e così è stato, anche grazie al nostro gioco al piede con Canna, McLean, Padovani e Benvenuti e alla nostra pressione difensiva. Ricordo un placcaggio devastante di Simone Favaro su Koch. A quel punto loro sono andati in difficoltà, hanno cominciato a tirarsi palloni in faccia e a concederci campo e occasioni”. Equilibrio Il match è equilibratissimo: alla meta del solito Habana risponde la maul azzurra con Van Schalkwyk, con Canna e Padovani che al piede firmano il primo vantaggio della squadra di O’Shea. La partita di George Biagi, partito dalla panchina, comincia anche prima del previsto, perché al 27’ si fa male Van Schalkwyk, e il seconda linea azzurro deve entrare a freddo: “A quel punto non ho pensato molto all’ingresso anticipato o ad altro, sia perché ero carichissimo, sia perché in realtà è meglio partire al 27’ che magari a 5’ dalla fine con il risultato in bilico senza il tempo di entrare in partita. Sapevo che ci stavamo giocando una partita importante e avevo voglia di dare tutto” racconta Biagi. Il Sudafrica nel finale di primo tempo segna con De Allende, ma la partita è sempre in bilico, e lo sarà fino alla fine. Gli Azzurri tornano negli spogliatoi sotto 10-12 e consapevoli di potercela davvero fare: “Ci siamo detti che eravamo in partita, che dovevamo continuare a fare ciò che stavamo facendo e che la pressione era tutta su di loro. Sapevamo che rimanendo attaccati al risultato avremmo avuto altre occasioni per segnare e che loro avrebbero potuto perdere la testa”. Il punto di rottura È esattamente quello che succede. Nel secondo tempo l’Italia domina la partita e quando al 56’ Venditti passa di forza sul lato sinistro e schiaccia la meta del pareggio (con Canna a firmare la trasformazione del sorpasso) gli Azzurri – e anche gli Springboks – si rendono conto che quello è il punto di rottura, dal quale non si torna più indietro: “È la meta che spezza la partita. In qualche modo è diventata iconica nella storia del nostro rugby: tutti ricordiamo Giamba che asfalta Jantjies e va a segnare. Poi ricordo anche quei passi che fece per andare a segnare il più in mezzo possibile. Certo, ne avesse fatto uno in più sarebbe stato ancora meglio (ride, ndr). Ma va detto che quel giorno Carlo (Canna, ndr) metteva dentro tutto. Alla fine sono quelle giornate in cui vinci perché sono tutti al meglio, funziona tutto e giocano tutti alla grande: del resto è l’unico modo che avevamo per battere il Sudafrica”. Cosa ci lascia quell’Italia-Sudafrica Rivedendo la partita a 9 anni di distanza sono cambiate tante cose, sia per l’Italia che per il Sudafrica. Da quella sconfitta gli Springboks hanno cominciato la loro rivoluzione con Rassie Erasmus, che li ha portati a vincere due titoli mondiali di fila. Anche gli Azzurri in questi 9 anni hanno attraversato fasi molti diverse tra loro: alcune complicate, altre di crescita, altre meravigliose. Insomma, sono cambiate tante cose, ma quel risultato rimane e rimarrà sempre: “È stato un risultato storico. Non so se realmente è stata compresa la grandezza di quello che avevamo fatto. Si ricorda sempre che quel Sudafrica era in crisi, ma in campo c’erano tanti giocatori che 3 anni dopo avrebbero vinto la Coppa del Mondo, e poche squadre dell’Emisfero Nord in questi 9 anni sono riusciti a battere gli Springboks. È un risultato che ricordo sempre con grande orgoglio, soprattutto pensando al fatto che oggi il Sudafrica sta dominando il rugby mondiale. È una partita che secondo me ha fatto la storia del nostro movimento” chiude Biagi.

Italia | 11/11/2025

Italrugby, Ruzza: “Contro il Sudafrica importante essere lucidi nelle varie situazioni di gioco”

Torino – Primo giorno di lavoro a Torino per la Nazionale Italiana Maschile in preparazione al Test Match contro il Sudafrica, seconda partita per gli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita contro i campioni del Mondo, in programma sabato 15 novembre alle 13.40 all’Allianz Stadium, sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e sui Rai. Mattinata di lavoro sul campo del Cus Torino per la squadra guidata da Gonzalo Quesada che ha svolto la prima parte sul campo con un allenamento collettivo mirato al consolidamento delle tattiche di gioco verso il prossimo Test Match, mentre nella seconda parte il gruppo si è diviso in reparti tra palestra e sedute di skills. “Le due vittorie contro l’Australia nel 2022 e 2025 – ha esordito Federico Ruzza nell’incontro stampa odierno – sono diverse ma hanno qualcosa in comune. Anche la partita a Firenze è stata una partita molto solida dove siamo stati in vantaggio per gran parte della partita. Sabato scorso invece abbiamo inseguito un po’ di più, ma siamo stati bravi a reagire a un episodio sfortunato restando uniti, concentrati e mostrando l’atteggiamento giusto. Siamo rimasti in partita con solidità, precisione e voglia di riprendere il controllo della partita”. “Penso che possiamo essere ancora un po’ più precisi: in una situazione anche io sono stato coinvolto e potevo fare meglio. Conosciamo il valore del Sudafrica e bisognerà essere ancora più incisivi. Credo che in generale sia stata una prestazione di qualità contro l’Australia, ma possiamo fare ancora qualcosina in più nel disturbare il gioco avversario. E’ sempre giusto cercare di volersi migliorare e dare sempre di più”. “Contro il Sudafrica ho giocato contro qualche anno fa. Sicuramente sabato bisognerà fare ancora un passo in più. Conosciamo che tipo di squadra è il Sudafrica e in ogni partita prova sempre a portare qualcosa di diverso. Tutti parlano dell’aspetto fisico e della loro consistenza, ma non bisogna dimenticarsi che sono una squadra imprevedibile. Quello che potrà fare la differenza è la lucidità con cui affronteremo le varie situazioni di gioco” ha sottolineato Federico Ruzza.

Italia | 10/11/2025

Italrugby, iniziato il raduno verso la sfida al Sudafrica

Torino – Iniziato ufficialmente il raduno della Nazionale Italiana Maschile a Torino verso il secondo Test Match delle Quilter Nations Series. Gli Azzurri, sabato 15 novembre alle 13.40, all’Allianz Stadium affronteranno il Sudafrica con diretta del match in programma su Sky Sport e Rai. L’Italia ha raggiunto Torino nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 9 novembre, dopo la vittoria contro l’Australia per 26-19 al Bluenergy Stadium di Udine nell’esordio stagionale. Nella lista dei convocati, verso la sfida ai campioni del Mondo in carica, figura il nome di David Odiase con Giacomo Ferrari – terza linea delle Zebre – che è stato invitato a prendere parte al raduno dell’Italia verso il match di sabato. Questo il calendario delle partite dell’Italia nelle Quilter Nations Series: Italia v Australia 26-19, Udine – Bluenergy Stadium Italia v Sudafrica – 15.11.25 – Torino, Allianz Stadium – ore 13.40 Italia v Cile – 22.11.25 – Genova, Stadio L. Ferraris – ore 21.10 Questa la lista dei giocatori convocati: Piloni Simone FERRARI (Benetton Rugby, 67 caps) Danilo FISCHETTI (Northampton Saints 56 caps) Muhamed HASA (Zebre Parma 3 caps) Marco RICCIONI (Saracens, 35 caps) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 18 caps) Tallonatori Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, 4 caps) Pablo DIMCHEFF (Colomiers Rugby, 2 caps) Giacomo NICOTERA (Stade Français, 35 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 56 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 7 caps) Enoch OPOKU GYAMFI (Bath, esordiente) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 65 caps) Andrea ZAMBONIN (Exeter Chiefs, 13 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 31 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 7 caps) David ODIASE (Zebre Parma, 2 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 36 caps) Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 18 caps) Mediani di mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 18 caps) Martin PAGE-RELO (Bordeaux, 19 caps) Stephen VARNEY (Exeter Chiefs, 35 caps) Mediani di apertura Tommaso ALLAN (Perpignan, 86 caps) Giacomo DA RE (Zebre Parma, 5 caps) Paolo GARBISI (Toulon, 48 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Toulon, 47 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 16 caps) Damiano MAZZA (Zebre Parma, esordiente) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 32 caps) Ali/Estremi Mirko BELLONI (Zebre Parma, 2 caps) Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 29 caps) Monty IOANE (Lione, 40 caps) Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 8 caps) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 8 caps) Edoardo TODARO (Northampton Saints, esordiente) Invitato Giacomo FERRARI (Zebre Parma, esordiente) Atleti non considerati per infortunio: Matteo CANALI (Zebre Parma, 2 caps) Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 20 caps) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 48 caps) Dino LAMB (Canon Eagles, 12 caps) Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 33 caps) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 65 caps) Ivan NEMER (Benetton Rugby, 16 caps) Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 17 caps)

Italia | 10/11/2025

Italrugby, Azzurri in viaggio verso Torino. Garbisi: “Italia coraggiosa contro l’Australia”

Udine – Esordio stagionale con vittoria per la Nazionale Italiana Maschile che al Bluenergy Stadium di Udine ha battuto con il risultato di 26-19 l’Australia nel primo dei tre Test Match di novembre che vedrà gli Azzurri protagonisti nelle Quilter Nations Series. Un match sbloccato dai calci piazzati di Paolo Garbisi che ha visto l’Australia ribaltare il risultato con gli Azzurri che nel secondo tempo hanno mostrato una grande reazione realizzando due mete con Lynagh e Ioane che hanno portato al successo della squadra guidata da Gonzalo Quesada. “Abbiamo visto una bella Italia dal primo minuto. Era una cosa che ci eravamo prefissati dall’inizio – ha dichiarato Paolo Garbisi nel post partita del match contro l’Australia – e volevamo iniziare bene. Abbiamo perso un po’ il possesso verso la fine del primo tempo facendo qualche errore di troppo nella disciplina, nei punti d’incontro andando a concedere qualche opportunità in più a loro che, da grande squadra, hanno sfruttato. “Siamo riusciti a rimanere sempre incollati al punteggio. Quando passano i minuti e sei ancora lì attaccato, inizi a crederci. Abbiamo sfruttato al meglio la superiorità numerica nel secondo tempo e siamo stati bravi in difesa a reggere contro l’attacco australiano. E’ stata una Italia coraggiosa, abbastanza precisa, con tanto cuore ma con alcune cose da mettere al proprio posto per la prossima partita”. CLICCA QUI per il Media Bin FIR “Vedere che potevamo colpire in attacco e che eravamo sempre vicini nel punteggio ha fatto sì che ci credessimo fino alla fine. Abbiamo continuato a seguire il nostro piano di gioco e alla fine questo ha pagato. Vogliamo controllare tutto quello che è in nostro controllo: gli episodi che accadono non ci riguardano” ha sottolineato il mediano di apertura dell’Italia. Gli Azzurri nella mattinata odierna si sposteranno in treno verso Torino dove a partire dalla mattinata di lunedì 10 novembre inizieranno la preparazione verso il secondo Test Match di novembre in programma contro il Sudafrica – terza partita contro i campioni del Mondo in carica nel 2025 – all’Allianz Stadium di Torino sabato 15 novembre alle 13.40 con diretta su Sky Sport e Rai. Questo il calendario della Nazionale Italiana Maschile per le Quilter Nations Series: Italia v Australia 26-19, Udine – Bluenergy Stadium Italia v Sudafrica – 15.11.25 – Torino, Allianz Stadium – ore 13.40 Italia v Cile – 22.11.25 – Genova, Stadio L. Ferraris – ore 21.10

Italia | 09/11/2025

Quesada: “Rimaniamo umili, tutto il movimento alle spalle di questo gruppo”

Il CT: “Gestito i momenti chiave con maturità”. Brex: “Sostegno del pubblico fondamentale” Gonzalo Quesada analizza la partita nella conferenza stampa che, al Bluenergy Stadium di Udine, fa seguito alla vittoria sull’Australia nel primo test-match delle Quilter Nations Series, affiancato dal capitano di giornata Ignacio Brex.“Credo che, in certi momenti, abbiamo avuto alcune difficoltà per mantenere il possesso, ma la difesa ha lavorato molto bene, senza frenesia, mantenendo una grande organizzazione per tutto l’incontro. Abbiamo sfruttato al meglio ogni pallone che abbiamo avuto, spingendo l’Australia a commettere falli e mettendo i punti che servivano quando servivano, senza cercare la meta a tutti i costi, rimanendo sempre in partita. Da questo punto di vista la gestione del match da parte della squadra è stata perfetta, così come la performance di Paolo Garbisi dalla piazzola, con una percentuale di realizzazione del 100%”:“La nostra rimessa laterale è stata importante per creare pressione e situazioni d’attacco importanti - ha proseguito Quesada - e la scelta di lasciare Zambonin in campo sino alla fine, facendo entrare Ruzza come terza linea perchè le seconde linee avevano ancora maggiore freschezza rispetto alle terze, ci ha assicurato alcuni possessi fondamentali nei minuti finali”. https://youtu.be/16cesrRG_iA “Questa squadra sta arrivando alla propria maturità, questa sera ha vinto una partita che in passato forse non sarebbe stata in grado di vincere e di questo va dato merito ai giocatori, che lavorano per continuare a migliorarsi, ed tutti coloro che in FIR hanno costruito un processo per metterli in queste condizioni. Forse ci manca un po’ di profondità in alcuni ruoli, in terza linea abbiamo perso Negri e Lamaro in settimana ma in questo reparto siamo ben coperti, il lavoro che dobbiamo portare avanti è quello di ampliare la profondità della rosa, ed è quello che abbiamo fatto portando volti nuovi al tour estivo in Sudafrica, inserendo giovani, continuando a lavorare come Federazione per costruire il futuro.Ora dobbiamo rimanere umili e sapere che davanti a noi ci sono squadre di altissimo livello, e che tutto il movimento sostiene questa Nazionale.  Diamo a questa vittoria il valore che merita - ha detto Quesada - sapendo che abbiamo battuto una grande squadra, disputando un’eccellente prestazione”.“Grande merito per il risultato di questa sera va a Brex ed a tutto il gruppo dei leader, che hanno costruito questa vittoria: insieme abbiamo fatto un lavoro profondo sulla cultura e il carattere di questa squadra e la capacità di gestire questi incontri. Senza essere perfetti, abbiamo gestito con efficacia i momenti i chiave della partita, dando fiducia alla strategia che avevamo disegnato per questa gara. Ora troviamo, in questa vittoria, quel che serve per affrontare il Sudafrica tra una settimana a Torino: sarà ancora più dura della sfida contro gli All Blacks dell’anno scorso allo Stadium” ha concluso il CT.Il capitano azzurro Brex ha dichiarato: “A metà tempo abbiamo parlato e ci siamo detti di mantenere maggiore attenzione sui punti d’incontro. Il messaggio era di rallentare i palloni, abbiamo fatto un grande lavoro in questo senso. Il risultato è figlio di come abbiamo preparato la partita in settimana.  Voglio ringraziare il pubblico, abbiamo avuto quasi venticinquemila italiani che ci hanno sostenuto e ci hanno dato una grande energia, sono stati importantissimi nella vittoria di oggi e li aspettiamo a Torino, dove avremo ancor più bisogno di loro”.

Italia | 08/11/2025

Quilter Nations Series: un’Italia strepitosa batte l’Australia 26-19

Tre anni dopo è di nuovo Italia: l'Australia cade per la seconda volta, stavolta a Udine, battuta 26-19 dopo una partita giocata a ritmi altissimi. La squadra di Quesada soffre nel primo tempo, rimane attaccata nel punteggio grazie ai piazzati di un perfetto Paolo Garbisi e domina i Wallabies nella ripresa: decidono le mete di Lynagh e Ioane, player of the match per uno strepitoso Stephen Varney, ma tutti gli Azzurri hanno giocato una partita di altissimo livello. Nella ripresa l'Australia non riesce quasi mai a rendersi pericolosa, andando a segno con una fiammata di Carter Gordon ma senza più dare continuità alle propria iniziative offensive. L'Italia tornerà in campo sabato prossimo alle 13.40 contro il Sudafrica all'Allianz Stadium di Torino. La cronaca di Italia-Australia L'inizio dell'Italia è furioso: prima un turnover conquistato da Nicotera, poi un gran placcaggio di Brex su Gordon e al 5' la prima vera iniziativa offensiva con la solita imbucata di Menoncello a dare il via all'azione. Wallabies arretranti e in fuorigioco, Capuozzo attacca la linea e viene tenuto alto ma si torna indietro per il vantaggio e Paolo Garbisi mette dentro i primi punti del match. L'Australia accusa il colpo e fatica a reagire. Ioane vince di nuovo la battaglia aerea con Gordon, si riprende il pallone e poi con un grubber trova la velocità di Capuozzo. Kellaway è in anticipo ma Vintcent lo costringe ad annullare nella propria area di meta. Il pallone è portato dentro ed è quindi mischia per gli Azzurri: arriva il calcio di punizione grazie all'ottimo lavoro di Ferrari contro Bell e Garbisi mette dentro il piazzato del 6-0. L'Australia risponde con una fiammata di Carter Gordon, che attacca la linea sul canale centrale e sorprende la difesa azzurra. Pallone allargato bene per Toole che entra nei 22 ma sbatte contro l'ottima difesa azzurra: arriva il solito turnover di Zuliani che disinnesca la prima azione dei Wallabies. Come preventivabile i ritmi sono altissimi e la battaglia in mezzo al campo è durissima: al 20' arriva il primo fallo azzurro con Brex che cerca il turnover su Paisami dopo aver messo le mani sul prato. La squadra di Schmidt rinuncia ai pali e va in touche: la scelta paga perché la maul avanza e Fassler finalizza per la prima meta del match. Kellaway non trasforma e l'Italia rimane in vantaggio: al 22' è 6-5. Dopo un inizio difficile l'Australia alza il ritmo: Carter Gordon mette in difficoltà il triangolo allargato azzurro con una serie di calcetti insidiosi e gli avanti fanno strada palla in mano. L'Italia però è brava a risistemarsi in difesa, traccia una riga al limite del 22 e tiene i Wallabies fuori dalla zona rossa fino a recuperare palla. Dall'altra parte è ancora Ioane a mettere sotto pressione Gordon nel gioco aereo, grazie a degli ottimi up&under da parte di Garbisi. I Wallabies mettono in difficoltà gli Azzurri soprattutto in touche, con Frost e Hooper clienti scomodissimi per Zambonin e Vintcent. Al 31' una finta di Jake Gordon apre al secondo vero break dell'Australia, che si presenta in zona rossa a suon di cariche degli avanti: al 32' Bell riesce ad andare oltre per la meta del sorpasso. Kellaway trasforma e i Wallabies si portano sul 12-6. Nel momento più difficile del primo tempo l'Italia reagisce: Ioane e Zuliani sono come sempre i più pericolosi, e proprio in occasione di un break del flanker azzurro Tupou ostacola Fischetti in sostegno. Brace fischia un altro calcio di punizione e Garbisi mette a segno il 12-9. L'ultima occasione è dell'Italia: pallone recuperato da Fischetti e rispedito nei 22 avversari da Menoncello, Toole sbaglia il calcio di liberazione e regala il pallone a Ioane, poi Varney cerca Lynagh sul lato sinistro ma la difesa dei Wallabies si ricompatta e riconquista l'ovale. Il primo tempo si chiude sul 12-9 per l'Australia. Il primo squillo della ripresa è azzurro, con una mischia avanzante e poi Ioane che trova l'ennesimo break ma perde l'ovale a contatto. Un errore di Suaalii però riporta l'Italia in attacco. Touche vinta da Zambonin e calcio di punizione guadagnato: la posizione è defilata ma Paolo Garbisi è preciso, 12-12. Al 51' l'Australia ritorna in vantaggio: carica di Wilson su Zuliani, il pallone scoppia e Carter Gordon lo raccoglie, salta Ioane e segna in mezzo ai pali. Brace, dopo un check con il TMO, non ravvisa gli estremi dell'in avanti e convalida la marcatura del 19-12. L'Italia reagisce e lo fa con una maul avanzante. Il fallo di Wilson regala un calcio di punizione alla squadra di Quesada, che torna nei 22 australiani. Arriva un secondo fallo, e gli Azzurri colpiscono: Garbisi attacca per vie centrali e viene placcato alto, l'azione però prosegue e Varney allarga su Lynagh che con una giocata strepitosa batte Kellaway e marca in bandierina. Arriva anche il cartellino giallo per Suaalii dopo il fallo di Suaalii. Garbisi è perfetto e trasforma dall'angolo per il 19-19. È il momento migliore dell'Italia: si accende Capuozzo, poi Varney sorprende tutti e attacca dalla base del raggruppamento. Gli Azzurri sono di nuovo nei 22, Varney e Garbisi continuano ad imporre un ritmo altissimo e uno scatenato Monty Ioane trova lo spazio per passare in mezzo a due e marcare la meta del 26-19, con Garbisi ancora perfetto dalla piazzola. L'Australia reagisce e al 65' ritorna nei 22 con un'altra serie di cariche, trascinata dal neoentrato Valetini: la difesa azzurra è strepitosa, con Vintcent, Zuliani e Spagnolo strepitosi nel respingere colpo su colpo ogni tentativo dei Wallabies. AL 69' è ancora Spagnolo a conquistare un turnover fondamentale su Potter. Al 71' l'Italia va vicinissima a chiudere la partita: strepitoso intercetto di Ruzza che arriva fino all'ingresso dei 22 avversari e poi non trova un offload per Menoncello che sarebbe stato decisivo. Poi ancora Ruzza e Spagnolo trovano al 74' un altro turnover fondamentale che riporta gli Azzurri in attacco, ma dopo un lungo multifase Valetini conquista il tenuto sulla carica di Lorenzo Cannone. Nel finale l'Australia ritorna in attacco con un calcio di punizione, ma è proprio Lorenzo Cannone a riscattarsi conquistando il turnover che mette la parola "fine" alla partita. L'Italia batte 26-19 l'Australia e conquista il secondo successo consecutivo contro i Wallabies.Udine, Bluenergy Stadium - sabato 8 novembre 2025Quilter Nations SeriesItalia v Australia 26-19Marcatori: p.t. 6’ cp. Garbisi P. (3-0); 11’ cp. Garbisi P. (6-0); 20’ m. Faessler (6-5); 32’ m. Bell tr. Kellaway (6-12); 37’ cp. Garbisi P. (9-12); s.t. 9’ cp. Garbisi P. (12-12); 11’ m. Gordon C. tr. Kellaway (12-19); 18’ m. Lynagh tr. Garbisi P. (19-19); 22’ m. Ioane tr. Garbisi P. (26-19)Italia: Capuozzo; Lynagh, Brex (cap), Menoncello (40’ st. Marin), Ioane; Garbisi P., Varney (23’ st. Page-Relo); Cannone L., Zuliani (27’ st. Izekor), Vintcent (30’ st. Ruzza); Zambonin, Cannone N.; Ferrari (9’ st. Riccioni), Nicotera (23’ st. Di Bartolomeo), Fischetti (23’ st. Spagnolo)all. QuesadaAustralia: Kellaway; Toole, Suaalii, Paisami (30’ st. Daugunu), Potter; Gordon C. (15’ st. Edmed), Gordon J. (35’ st. Lonergan); Wilson (cap, 31’ st. Samu), McReight, Hooper; Williams (23’ st. Valetini), Frost; Tupou (7’ st. Nonggorr), Faessler (23’ st. Pollard), Bell (1’ st. Ross)all. Schmidtarb. BraceCartellini: 18’ st. giallo Suaalii (Australia)Calciatori: Garbisi P. (Italia) 6/6; Kellaway (Australia) 2/3Player of the Match: Varney(Italia)Note: 23.191 spettatori, serata tiepida e terreno in ottime condizioni. 

Italia | 08/11/2025

Quilter Nations Series: la presentazione di Italia-Australia

Cominciano le Quilter Nations Series dell’Italia. A 3 anni dall’impresa di Firenze gli Azzurri ci riprovano, presentandosi a Udine con ancora più consapevolezza e maturità rispetto al 2022, dopo i risultati ottenuti in questi anni. Dall’altra parte c’è un’Australia che dopo anni difficili sta uscendo da un periodo di crisi, ha battuto i Lions e il Sudafrica ma deve gestire un lungo tour di 5 partite. Calcio d’inizio alle 18.40 di sabato 8 novembre al Bluenergy Stadium di Udine. Come arriva l’Italia È stata un’estate particolare quella degli Azzurri, che tra infortuni e giocatori tenuti a riposo hanno affrontato Namibia e Sudafrica con delle formazioni molto diverse da quelle abituali. Nonostante le tante difficoltà, il tour estivo ha permesso a Gonzalo Quesada di allargare ulteriormente il parco giocatori dell’Italia, presentandosi a queste Quilter Nations Series con un ventaglio di scelte ancora più ampio. Rispetto all’Australia, che è insieme praticamente da luglio, l’Italia ha avuto meno tempo per preparare questo primo impegno, ma può contare su un gruppo ormai consolidato e arricchito da opzioni sempre più valide, e ha giocatori in grado di mettere in difficoltà i Wallabies soprattutto in campo aperto. La chiave del match saranno i primi 20 minuti, con l’Australia che sarà più rodata e l’Italia che avrà bisogno di più tempo per adattarsi: a quel punto, però, gli Azzurri potranno giocarsi la partita fino in fondo, provando ad evidenziare i punti deboli di una squadra forte ma non perfetta, che ha fatto fatica contro Inghilterra e Giappone e che – pur stando insieme da tanto – può accusare un po’ di stanchezza. La squadra di Quesada può essere pericolosa soprattutto palla in mano con i suoi uomini più talentuosi, ma può mettere sabbia negli ingranaggi australiani anche nel breakdown. Dall’altra parte, invece, l’Italia potrebbe soffrire dal punto di vista fisico non avendo molti ballcarrier a disposizione, e dovrà essere brava a indirizzare il match su una strada a lei congeniale. Come arriva l’Australia Il principale punto di forza dei Wallabies sta nella coesione di un gruppo che tra Lions e Rugby Championship è insieme da luglio, ma questo potrebbe diventare anche un punto debole, perché la stanchezza di tanti test internazionali potrebbe farsi sentire. Inoltre, l’Australia sente la pressione di dover vincere per restare in corsa per un posto fra le teste di serie del Mondiale, e dopo la sconfitta con l’Inghilterra non può più permettersi passi falsi da qui alla fine delle Quilter Nations Series. Nelle sue giornate migliori l’Australia fa paura, come ha dimostrato battendo i Lions e il Sudafrica, ma ancora non ha quella costanza di rendimento che Joe Schmidt sta cercando di instaurare nella testa dei suoi giocatori. L’Australia gioca un bel rugby offensivo, muove tanto il pallone e si affida soprattutto ai centri per creare spazi in mezzo al campo. Recuperare giocatori come Gordon, Faessler e Hooper aumenterà ulteriormente la qualità in mezzo al campo. Nel gioco aereo contro l’Inghilterra però ha sofferto tanto, prendendo due mete simili e venendo messa sotto grande pressione dagli inglesi, anche dal punto di vista della disciplina, forse il vero tallone d’Achille degli australiani. Tutte le informazioni per seguire Italia-Australia La sfida delle Quilter Nations Series tra Italia e Australia sarà trasmessa in diretta tv sabato 8 novembre alle 18.40 su Rai Sport (in chiaro), Sky Sport Uno e Sky Sport Max, e in diretta streaming su RaiPlay e NOW. L’arbitro del match sarà l’irlandese Andrew Brace, assistito da Hollie Davidson e Sam Grove-White, entrambi scozzesi. Al TMO ci sarà l’irlandese Olly Hodges, al bunker il connazionale Leo Colgan. Le formazioni di Italia-Australia Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Tommaso Di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Izekor, 21 Martin Page-Relo, 22 Tommaso Allan, 23 Leonardo Marin Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Corey Toole, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Carter Gordon, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (C), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Aidan Ross, 18 Zane Nonggorr, 19 Rob Valetini, 20 Pete Samu, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu

Italia | 08/11/2025

Italrugby, Brex verso l’Australia: “Affronteremo una delle squadre più forti al mondo”

Udine – Una giornata soleggiata ha fatto da sfondo al Captain’s Run della Nazionale Italiana Maschile che domani – sabato 8 novembre – alle 18.40 affronterà l’Australia al Bluenergy Stadium di Udine, primo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai sport e Rai Play. "Domani sarà una gara veramente importantissima contro una squadra delle più forti al mondo. Torniamo a Udine dopo un anno nel quale penso che l’Italia sia cresciuta. Soprattutto perché quest’estate, quando siamo andati in Sudafrica, c’era un gruppo abbastanza nuovo – ha dichiarato Nacho Brex, capitano degli Azzurri per la partita di esordio nelle Quilter Nations Series contro l’Australia – fatto di ragazzi che sono cresciuti, si sono messi in mostra per essere parte della squadra anche in questo weekend: quindi è tutta la rosa che continua a crescere". Sui gradi di capitano ha dichiarato: “Essere il capitano di questa squadra per questa partita è veramente un orgoglio. Il nostro capitano, come ho detto anche nelle occasioni precedenti, continua ad essere Michele Lamaro e prima di tutto rispetto il suo ruolo. Poi quando tocca a me farlo è bellissimo, sia per me che per la mia famiglia e per i miei nonni italiani”. CLICCA QUI per il Media Bin FIR “La difesa probabilmente sarà un punto chiave della gara. Loro, come detto, sono una squadra a cui piace tanto tenere la palla in mano: non calciano tantissimo, quindi un punto fondamentale per noi sarà certamente la parte difensiva. Poi sì, ci sono i breakdown, dove loro hanno qualche giocatore che davvero lotta su ogni singolo punto di incontro. Senza dimenticare le palle aeree che ormai sono diventate un punto fisso importantissimo del rugby a livello generale” ha sottolineato Brex.

Italia | 07/11/2025

Quesada con Capuozzo estremo, Schmidt ritrova Carter Gordon: l’analisi delle formazioni di Italia-Australia

Due formazioni spiccatamente offensive, come si poteva immaginare alla vigilia da parte di due squadre che amano muovere il pallone: sarà questa una delle chiavi di Italia-Australia. Gonzalo Quesada ha schierato Ange Capuozzo nel ruolo di estremo, con due ali pure come Lynagh e Monty Ioane. Davanti, per far fronte agli infortuni di Sebastian Negri e Michele Lamaro, il tecnico invece ha optato per Ross Vincent come numero 6 insieme a Zuliani e Lorenzo Cannone. Dall’altra parte Joe Schmidt ritrova Carter Gordon all’apertura: una storia particolare quella del mediano australiano, che ultimamente aveva giocato soprattutto a Rugby League. I Wallabies ritrovano anche altri due giocatori importanti: Tom Hooper e Matt Faessler. Entrambe le squadre, quindi, schierano la miglior formazione possibile per la sfida di sabato 8 novembre al Bluenergy Stadium di Udine, calcio d’inizio alle 18.40, diretta Rai/Sky. Attacco Due squadre votate all’attacco che amano allargare il gioco e tenere il pallone: quella di Udine si prospetta una sfida a ritmi altissimi, dove conteranno tecnica e gambe. Quelle di Ange Capuozzo ci saranno di sicuro: Quesada ha sciolto i dubbi della vigilia (poteva giocare ala o estremo) preferendo un triangolo allargato più offensivo, con Lynagh e Ioane sempre pericolosi in attacco, mentre Tommaso Allan potrà garantire grande esperienza dalla panchina, oltre ad essere una risorsa importante dalla piazzola in caso di finale punto a punto. Sarà una bella sfida tra Lynagh e Potter, entrambi in grande forma: l’ala del Benetton ha segnato 6 mete in 4 partite in questo inizio di stagione, mentre Potter ha marcato l’unica meta dei Wallabies contro l’Inghilterra e a 27 anni ha raggiunto la piena maturazione, diventando un elemento chiave in un’Australia dove l’ala magari non è sempre colui che finalizza, ma è parte integrante del gioco offensivo. Serve a creare spazi e avanzare per poi riconvergere al centro con le cariche degli avanti, una volta entrati negli ultimi 10 metri. A Lynagh, quindi, saranno richiesti anche compiti difensivi importanti per non permettere a Potter di farsi strada in velocità. La linea difensiva Un altro fattore chiave è rappresentato dal modo in cui l’Australia difende. Con l’arrivo di Joe Schmidt i Wallabies hanno cambiato completamente struttura: niente più rush defence ma una linea compatta e stabile sulla linea del raggruppamento. Di conseguenza, trovare spazi al largo diventa ancora più difficile: bisogna fare strada con le cariche degli avanti palla in mano o la capacità dei singoli di mettere in difficoltà il diretto avversario. In questo senso Ioane, Menoncello e Capuozzo saranno fondamentali, così come sarà importante il ritmo di Varney e Garbisi per mettere in difficoltà gli australiani e costringerli all’errore, considerando che non saliranno a mettere pressione eccessiva sul portatore ma aspetteranno le mosse degli Azzurri, come in una partita a scacchi. In attacco, però, l’Australia sa come rendersi pericolosa: lunghi multifase, giocate dei singoli (soprattutto di Akuso Suaalii, il più pericoloso) e i precisi e pericolosi calci dalla base di Jake Gordon, ma anche un pacchetto di mischia forte e ben rodato, con Taniela Tupou pericolosissimo palla in mano. La difesa azzurra dovrà limitare soprattutto due uomini: Akuso Suaalii è il più pericoloso, e Brex e Menoncello dovranno essere bravi a non far passare nulla dal loro canale. E poi c’è l’incognita Carter Gordon: mediano forte e talentuoso (Eddie Jones lo portò al Mondiale 2023 anche se aveva giocato pochissimo) che aveva deciso di darsi al Rugby League, per poi tornare sui suoi passi. È in grado di tirare fuori giocate importanti e imprevedibili, ma può andare in difficoltà se messo sotto pressione: sarà il principale compito della difesa azzurra. Dinamismo Come detto, sarà una partita dai ritmi molto alti. Anche per questo Gonzalo Quesada aveva scelto inizialmente di schierare Lamaro e Zuliani insieme, e dopo l’infortunio del capitano azzurro ha optato per una soluzione ancora più dinamica, con Ross Vintcent flanker insieme a Zuliani, con Lorenzo Cannone numero 8. Sarà una terza linea forte in touche e molto dinamica in mezzo al campo, anche se potrebbe pagare qualcosa in termini di fisicità, ma è una mossa tattica ben precisa. Vintcent rappresenta anche un’ulteriore opzione in rimessa laterale, fase di gioco nella quale sarà protagonista soprattutto Zambonin, mentre Niccolò Cannone dovrà garantire metri a contatto, soprattutto in assenza di Negri. La battaglia davanti Grandi sfide anche in prima linea: Fischetti contro Tupou. Il pilone sinistro dei Northampton Saints sembra aver fatto un ulteriore salto di qualità in Inghilterra, e se riuscisse ad arginare il suo avversario in chiusa poi potrebbe fare la differenza in campo aperto. Battaglia tra totem dall’altra parte: Ferrari e Bell sono due piloni compatti, affidabili e difficili da battere. L’Italia potrebbe fare la differenza dalla panchina, con Riccioni che si troverà di fronte Aidan Roos: ex Nuova Zelanda (una presenza con gli All Blacks nel 2022 e tanti anni ai Chiefs) da quest’anno è eleggibile per i Wallabies, ha grande esperienza a livello di club, ma molto meno a livello internazionale. Le formazioni di Italia-Australia Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Tommaso Di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Izekor, 21 Martin Page-Relo, 22 Tommaso Allan, 23 Leonardo Marin Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Corey Toole, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Carter Gordon, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (C), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Aidan Ross, 18 Zane Nonggorr, 19 Rob Valetini, 20 Pete Samu, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu

Italia | 07/11/2025

Italrugby, Quesada verso l’esordio nelle Quilter Nations Series: “L’Australia ha schierato la miglior formazione”

Udine – Annunciata la formazione dell’Italia che affronterà l’Australia nell’esordio stagionale degli Azzurri – nelle Quilter Nations Series – in calendario sabato 8 novembre alle 18.40 al Bluenergy Stadium di Udine, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai Sport e Rai Play. “In assenza di Sebastian Negri – ha esordito Gonzalo Quesada nella conferenza di annuncio formazione dell’Italia – volevamo giocare con Lamaro e Zuliani flanker. È davvero un peccato perdere Michele perché stava bene, ha fatto bene col Benetton e anche in allenamento in queste due settimane”. Proprio sull’assenza di Lamaro, Quesada ha specificato: “Abbiamo scelto più capitani anche per fronteggiare situazioni di questo tipo: se il leader unico rimane fuori magari la squadra non è pronta a cambiare questo equilibrio perché il capitano è sempre stato lo stesso, per questo abbiamo preso questa decisione in anticipo e la squadra è rimasta organizzata con tutti gli altri leader. Proveremo a capire Michele se potrà essere coinvolto per le partite con Sudafrica e Cile”. “La scelta di Capuozzo deriva dalla volontà di mettere tutti i giocatori nel proprio ruolo. Abbiamo a disposizione tre numeri 10 – Garbisi, Allan e Da Re – e in settimana hanno lavorato principalmente sui compiti da svolgere in mediana. Sappiamo che all’occorrenza possono coprire altri ruoli, ma la nostra idea di partenza è schierare i giocatori nel proprio ruolo. Todaro? Non escludiamo che possa giocare nelle prossime partite” Sulle scelte in panchina, Quesada ha sottolineato: “Abbiamo deciso di giocare col 5+3 perché immaginiamo una partita veloce contro una squadra come l’Australia che gioca lunghi multifase e tiene il pallone anche nella propria metà campo. Nel modo di attaccare per certi versi siamo simili: calciamo poco e abbiamo tanto possesso. E poi loro sono fortissimi nelle fasi statiche: hanno messo in grande difficoltà l’Inghilterra in touche e hanno una mischia solida. Il 5+3 ci permette di avere più variazioni tattiche a disposizione, perché con due soli trequarti bisogna ritardare l’ingresso dell’ultimo giocatore, così invece abbiamo l’opportunità di cambiare tutta la mediana nel caso ci fosse bisogno di modificare l’assetto della squadra. E poi speriamo di arrivare nel finale di partita attaccati nel punteggio perché con Allan e Page-Relo avremmo due giocatori di esperienza e due piazzatori per fare punti : sappiamo l’importanza dei calci in queste partite, e il match del 2022 ce lo ricorda”. Conclusione sulla formazione avversaria: “L’Australia mette la miglior formazione possibile, non fanno esperimenti. Conosciamo Joe Schmidt, sarà una partita tosta: ci sarà un’incognita che è il ritorno di Carter Gordon che ha giocato a Rugby League l’ultimo anno, quindi se la partita non dovesse essere fluida potrebbe andare in difficoltà. Noi cercheremo di rendergli la partita più complicata possibile. Hanno una prima linea solidissima, Tupou soprattutto. Hanno tre saltatori, e in panchina non hanno una seconda di ruolo ma due terze forti come Valetini e Samu” ha sottolineato il CT dell’Italia.

Italia | 06/11/2025