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FIR E TERRE DES HOMMES INSIEME PER UN MONDO DELLO SPORT A MISURA DELLE BAMBINE E DELLE RAGAZZE

La Federazione Italiana Rugby scende in campo al fianco di Terre des Hommes per la difesa dei diritti delle bambine e delle ragazze, per il loro empowerment e per la prevenzione e il contrasto alla violenza e discriminazione di genere.  In coerenza con la propria visione di una disciplina capace, attraverso l'applicazione dei propri valori, di incidere concretamente sulla cultura del nostro Paese, la Federazione Italiana Rugby aderisce alla campagna indifesa con cui, da 10 anni, Terre des Hommes mette al centro del proprio intervento la protezione delle bambine e delle ragazze, in Italia e nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione e all’uguaglianza. Parità di genere, empowerment ed eque opportunità sono i punti cardine della partnership biennale che vedrà le due realtà unite insieme per sensibilizzare il grande pubblico e gli appassionati del mondo del Rugby attraverso attività di informazione e sensibilizzazione e un percorso di formazione che coinvolgerà dirigenti, formatori, allenatori, nonché atleti e le loro famiglie.   Il Presidente della FIR, Marzio Innocenti, ha dichiarato: "Giocare alla pari fa parte dei principi dello sport e riguarda tutti, maschi e femmine. L'impegno del rugby italiano contro ogni forma di discriminazione è sancito dal nostro Statuto e trova oggi vita nell'opera di tutti i nostri Club che, quotidianamente, sui campi da gioco si impegnano a combattere gli stereotipi e a promuovere la parità di genere, tra ragazzi e ragazze. Dobbiamo lavorare ancora molto, siamo pienamente consapevoli che la parità di genere in Italia e nel mondo sportivo è un obiettivo ancora non completamente raggiunto. Offrirci quindi ulteriori strumenti che, attraverso il rugby, permettano di accrescere la nostra consapevolezza del gap ancora presente e contribuire a rendere la società di oggi e di domani più paritaria e inclusiva, fa parte dell'impegno di FIR verso la società civile, un impegno che la partnership con Terre des Hommes e la partecipazione ad indifesa ci aiuterà a sviluppare in modo ancor più concreto". (altro…)

Impegno Sociale | 22/06/2021

FIR IN CAMPO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE RISPETTO AGLI ORIENTAMENTI SESSUALI

  Roma - Il Consiglio Federale di FIR ha assunto nel corso della sua recente riunione del 12 giugno la determinazione di integrare, alla prima occasione utile, le proprie normative, assumendo una posizione istituzionalmente definita ed avversa  in rapporto ad ogni forma di discriminazione, anche rispetto agli orientamenti di sessuali. La determinazione dell’organo di governo del rugby italiano giunge nel corso del Pride Month, sviluppandosi in coerenza con i principi di inclusione e diffusione dei valori istituzionali su cui l’attività rugbistica nazionale si fonda: la modifica normativa trova già applicazione concreta nell’operato di FIR e delle numerose agenzie e associazioni non governative con cui la Federazione collabora, al fine di garantire la piena salvaguardia dei diritti dei praticanti e, più in generale, dell’intera società. “La discriminazione rispetto agli orientamenti sessuali è, ancor oggi, un problema della nostra società, come del resto la disparità di genere. La FIR, entro le sue prerogative, vuole recitare un ruolo di rilievo nella vita sociale italiana, offrendo un contributo concreto. Ecco perchè, con il Consiglio Federale, abbiamo deciso di modificare le normative, rafforzando il nostro impegno anche contro questa forma di discriminazione, in precedenza non specificata. Un’azione tangibile, che non solo ci allinea pienamente al CONI per quanto riguarda il rifiuto di ogni forma di discriminazione, ma certifica la piena volontà di questa governance di contribuire, in qualità di istituzione sportiva e di movimento, alla vita ed al progresso della società civile” ha detto il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.  

Impegno Sociale | 22/06/2021

COMUNICATO STAMPA FIR SU MARCO ZENNARO

Roma - La Federazione Italiana Rugby ha appreso con soddisfazione dalle autorità governative competenti del trasferimento in una struttura alberghiera di Khartoum del proprio tesserato Marco Zennaro, dallo scorso mese di aprile detenuto in attesa di definire la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto in Sudan. A supporto dell’ex atleta ed oggi tecnico del Venezia Rugby, fiaccato fisicamente e psicologicamente dalle condizioni detentive delle carceri sudanesi, la Federazione Italiana Rugby e tutte le Società affiliate erano scese idealmente in campo già nelle scorse settimane, manifestando la solidarietà al rugbista lagunare partecipando dapprima in modo attivo alla conversazione online con l’hashtag #sosteniamoMarco e sensibilizzando poi l’opinione pubblica con uno speciale cerimoniale pre-partita in occasione della Finale del Peroni TOP10 in diretta RAI del 10 giugno scorso. “Lo straordinario affetto e la vicinanza che tutto il movimento hanno mostrato nei confronti di Marco, sostenuti dal fondamentale lavoro della diplomazia italiana, hanno permesso di raggiungere un obiettivo che, pur non ponendo fine a questa complessa vicenda, giova significativamente al fisico ed alla psiche del nostro tesserato. Ho mantenuto personalmente i contatti con Marco quasi ogni giorno in queste difficili settimane e voglio trasferire a tutti coloro che gli hanno dedicato anche un solo minuto del proprio tempo la profonda gratitudine sua e della famiglia per aver avvertito il sostegno concreto di tutta l’Italia rugbistica. Sono e siamo fiduciosi di poterlo rivedere presto sul campo, insieme ai suoi ragazzi” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.

Impegno Sociale | 14/06/2021

FIR ESPRIME VICINANZA AL RUGBISTA MARCO ZENNARO, DETENUTO IN SUDAN

  La Federazione Italiana Rugby esprime la massima vicinanza al 46enne rugbista veneziano Marco Zennaro, ex giocatore ed attuale dirigente del Venezia Rugby rimasto coinvolto in una vicenda giudiziaria che da oltre cinquanta giorni lo sta costringendo ad una durissima detenzione in Sudan. Il rugby italiano non può esimersi dal richiedere con forza che le Autorità sudanesi provvedano ad allineare immediatamente le insostenibili condizioni di carcerazione cui Marco è costretto agli standard detentivi internazionali, tenendo in dovuta considerazione le sue generali condizioni psico-fisiche, già precarie a causa di alcune patologie ed ora in rapido e preoccupante deterioramento. “Conosco Marco personalmente avendo avuto la fortuna di essere stato suo allenatore alcuni anni fa, apprezzandone le qualità umane ancora prima che quelle tecniche o atletiche. Come Presidente della Federazione Italiana Rugby ritengo doveroso raccogliere l’appello della famiglia, invitando tutte le rugbiste e i rugbisti italiani a sostenere questo loro compagno di squadra nel momento più duro della sua vita.Abbiamo naturalmente la massima fiducia nel lavoro che il Governo Italiano, anche e soprattutto attraverso l’Ambasciata locale, sta incessantemente svolgendo per giungere ad una soluzione della vicenda: a Marco confermo tutto il mio affetto e la piena solidarietà della grande famiglia del rugby italiano, nella speranza che questo possa aiutarlo a sentirsi meno solo contribuendo altresì ad accelerare le risposte attese da parte delle Autorità sudanesi” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.  La Federazione invita tesserati e Club ad aderire ad una campagna di sensibilizzazione veicolando attraverso i propri canali social l’hashtag #SosteniamoMarco  

Impegno Sociale | 24/05/2021

[VIDEO] FIR RACCONTA “LIBERA RUGBY” NELLA GIORNATA CONTRO L’OMOLESBOBITRANSFOBIA

  La Federazione Italiana Rugby celebra la giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia di lunedì 17 maggio raccontando il percorso e l’impegno di Libera Rugby Club, Società affiliata dichiaratamente gay-friendly. Il servizio, disponibile sui canali social di FIR, racconta il Club capitolino e l’impegno a favore dell’inclusione e la lotta alla discriminazione che lo vede protagonista nelle parole del Presidente Zito, di coach Amodeo e del prima linea Zuiani durante una normale giornata di allenamento sul campo dell’Arnold Rugby, con il coinvolgimento del direttore di gara Emanuele Tomò, impegnato a sua volta al fianco di Libera Rugby Club.      

Impegno Sociale | 17/05/2021

IL RUGBY IN CARCERE, UNA GUIDA PER OPERATORI PENITENZIARI, SOCIALI, SPORTIVI

In seguito alle esperienze del progetto Rugby Oltre le Sbarre nasce ‘Il Rugby in Carcere – Una guida per operatori penitenziari, sociali, sportivi’ a cura di Paolo Maddonni, strumento utile per chi già si adopera per il rugby in carcere e stimolo per chi invece non lo fa ancora, ma ne intuisce le potenzialità. Con questa guida si vuole incoraggiare la diffusione della pratica del rugby nei penitenziari italiani, mostrando quanto già esiste e quanto ancora si può mettere in campo per sviluppare le finalità di recupero sociale della persona che sconta una condanna, indicate dalla Costituzione della Repubblica Italiana e attuabili con gli strumenti delle leggi penitenziarie. L’autore, Paolo Maddonni, è funzionario giuridico-pedagogico (educatore) per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Ministero della Giustizia. Negli istituti in cui ha operato ha introdotto il Rugby e attualmente lavora negli istituti penitenziari di Civitavecchia dove il Rugby è stato attivo fino allo scoppiare della pandemia. Inoltre, fa parte del gruppo di lavoro dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR per il progetto nazionale di promozione del Rugby nelle carceri italiane. La guida per operatori penitenziari, sociali, sportivi è frutto del pensiero di persone che lavorano o operano da anni nelle carceri italiane come animatori di un progetto sportivo, culturale o sociale, conoscono e apprezzano lo sport del Rugby e credono che sia uno strumento utile di intervento sulla persona detenuta perché può incidere positivamente sul suo livello psicologico, fisico e culturale creando le condizioni favorevoli per un suo cambiamento. Il documento è stato realizzato all’interno del progetto “Rugby Oltre le Sbarre” che I Bisonti di Rebibbia, il Giallo Dozza del carcere Dozza di Bologna e La Drola del carcere Lorusso e Cutugno di Torino hanno presentato e vinto all’interno dell’avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati alla “inclusione sociale attraverso lo sport”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per lo Sport. Il progetto presentato dalle tre società affiliate FIR ha l’obiettivo di promuovere la loro attività all’interno delle carceri nelle quali già operano, di diffonderla in nuove realtà penitenziarie e di favorire un percorso di sviluppo del progetto in tutte le sue specificità attraverso molteplici strumenti, come la guida ‘Rugby in Carcere’, che saranno a disposizione di tutto il movimento rugbistico.

Impegno Sociale | 03/05/2021

PARTITA LA RACCOLTA FONDI “IN META CON NOAH” DESTINATA ALL’ASSOCIAZIONE “LA NOSTRA FAMIGLIA”

  Alla fine del 2019, verso la fine della Coppa del mondo di rugby in Giappone, mia moglie mi ha chiamato per dirmi che a nostro figlio Noah era stato diagnosticato l’autismo, oltre a disturbi da deficit di attenzione/iperattività. Ricordo di essermi sentito impotente e lontano da tutto. Non potevo essere con mia moglie e mio figlio, non potevo abbracciarlo, dirgli che lo amavo e che tutto ciò mi rendeva veramente triste. Ho pianto al telefono con mia moglie dicendole che il rugby non era più importante per me, che essere in Giappone e lontano da loro non aveva senso. Tutto quello che volevo fare era tornare a casa. Quello che doveva essere il momento clou della mia carriera, improvvisamente era diventato insignificante. Ad altri potrà sembrare egoista, ma per me la famiglia viene prima di tutto. A quel tempo c’erano anche altri problemi di salute che fortunatamente adesso si sono risolti. Mia moglie mi ha incoraggiato a rimanere e giocare per nostro figlio, poiché quella sarebbe stata la mia ultima opportunità di giocare un Mondiale. Con il passare dei mesi ho capito che non potevo più andare avanti, non mi sembra corretto nei confronti della mia famiglia. Mio figlio soffre l’ansia da separazione e nell’ultimo periodo sono state molte le volte in cui avrei voluto smettere all’istante di giocare a rugby. Così ho deciso di abbandonare il rugby internazionale per poter essere a casa più spesso. Sapevo di aver preso la decisione giusta. (altro…)

Impegno Sociale | 03/05/2021

FIR E ROBIMOOD INSIEME PER IL RUGBY INTEGRATO

  L’impegno di FIR verso il progetto Rugby Integrato si arricchisce di una nuova collaborazione. In seguito all’accordo sottoscritto tra FIR e Robimood, piattaforma etica che raccoglie fondi attraverso la vendita di vini prodotti nel rispetto degli individui e della natura, è possibile acquistare vini italiani eco-sostenibili e contribuire a far crescere le squadre di Rugby Integrato. Infatti, per ogni acquisto, attraverso un meccanismo automatico, il cliente stesso devolverà il 10% della spesa a sostegno di progetti virtuosi, di sviluppo sociale, di tutela delle persone e dell’ambiente, a sostegno della collettività. Tra questi è stato inserito anche il Progetto Rugby Integrato FIR al fine di raccogliere fondi per le attività delle squadre presenti in tutta Italia. Per partecipare all'iniziativa CLICCA QUI Il sostegno di FIR alle squadre di Rugby Integrato, attualmente più di 20 su tutto il territorio nazionale, ha l’obiettivo di accrescere la partecipazione al gioco non soltanto di persone con disabilità, ma di chiunque incontri barriere, nella convinzione che il Rugby è di tutti.  

Impegno Sociale | 21/04/2021

SOSTEGNO OVALE LANCIA LE BORSE DI STUDIO DEDICATE A FILIPPO CANTONI

Colorno- Maxime Mbanda e Giada Franco: i due campioni del rugby italiano indossano la maglia di Sostegno Ovale e scendono insieme in campo “L’obiettivo della nostra Associazione è proseguire i nostri sforzi per chi oggi è ancora più vulnerabile. Non siamo soli, tanti amici nel corso di questo anno ci hanno sostenuto e hanno creduto nelle nostre attività. Sono estremamente orgoglioso e onorato di avere nella nostra squadra due campioni del rugby italiano: Maxime Mbanba, Flanker delle Zebre e della Nazionale, e Giada Franco, Flanker delle Furie Rosse del Rugby Colorno e della Nazionale. Con queste parole Stefano Cantoni, Presidente dell’Associazione Onlus Sostegno Ovale, annuncia l’edizione 2020/2021 delle Borse di Studio dedicate a Filippo.“Sappiamo che ci sono tanti ragazzi meritevoli che promulgano un grande impegno: abbiamo bisogno dei loro sogni. Abbiamo il dovere di stimolare e alimentare quei sogni, per porre le basi di rinnovamento del nostro futuro. In questi anni abbiamo avuto l’opportunità di premiare tanti ragazzi che hanno saputo distinguersi nello studio, nello sport e nella vita sociale: sapere che stanno studiando e lavorando ci rende orgogliosi. Siamo onorati e vogliamo ringraziare Maxime e Giada per la loro testimonianza. Loro sono un esempio concreto per i nostri ragazzi, uno stimolo continuo. E noi ci crediamo”. (altro…)

Impegno Sociale | 03/04/2021

FIR SCENDE IN CAMPO INSIEME A LIBERA IL 21 MARZO

  Roma – Il sostegno da sempre è una componente fondamentale nel gioco del Rugby, dentro e fuori dal campo. È in questa ottica che la Federazione Italiana Rugby – di concerto con il CONI e in linea altre Federazioni Sportive Nazionali – ha scelto di scendere in campo con Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in occasione del prossimo 21 marzo, per la XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa dalla nota Associazione di Don Ciotti, diventata nel 2017 legge dello Stato. Insieme ai familiari delle vittime, alle istituzioni e al mondo della cultura, anche lo Sport ha scelto di dare il proprio apporto. Durante l’allenamento di martedì scorso e oggi nel Captain’s run al Murrayfield Stadium – il consueto allenamento di rifinitura prima del match – una rappresentanza dei giocatori Azzurri, compreso capitan Luca Bigi, hanno indossato la maglietta celebrativa con la scritta “Lo sport non vi dimentica” legata alla giornata del prossimo 21 marzo. “Il 21 marzo non sarà mai una giornata come le altre.  Nel rugby, come nello sport in generale, il sostegno e lo spirito di sacrificio – ha dichiarato Daniela De Angelis, Coordinatrice delle attività di Responsabilità Sociale per la Federazione Italiana Rugby – fanno pienamente parte della formazione dello sportivo. FIR vuole ricordare, insieme al CONI e ad altre Federazioni Sportive Nazionali, la XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera. Persone che prestavano la propria opera lavorativa per un obiettivo importante. Il ricordo di questa giornata non deve essere fine a se stesso ma deve essere da monito per continuare ad essere, ancor di più, persone che perseguono obiettivi di rilievo. Lo Sport, nella sua grande funzione educativa, può essere un viatico per diffondere valori sani e contribuire alla formazione degli uomini e delle donne del futuro”. “Ricordare queste giornate è un atto doveroso oltre che un piacere da parte nostra. Noi sportivi professionisti abbiamo il compito di essere da esempio dentro e fuori dal campo e quella del 21 marzo è una giornata che va sottolineata per la grande importanza del messaggio che porta con sé” ha sottolineato Luca Bigi.  

Impegno Sociale | 19/03/2021