©2023 Federazione Italiana Rugby

Sei Nazioni U20: la presentazione di Italia-Irlanda

Una notte per la storia: l’Italia sfida l’Irlanda nell’ultima giornata del Sei Nazioni under 20, che potrebbe valere l’accesso al podio. Con Inghilterra e Francia in lotta per il titolo, le altre 4 squadre sono ancora tutte in lizza per il terzo posto, con il Galles davanti con 8 punti, l’Italia a quota 6 e Irlanda e Scozia a chiudere con 5. Tutto si deciderà negli ultimi 80 minuti, con gli Azzurrini che devono vincere e sperare in un risultato favorevole da Cardiff (dove il Galles sfiderà l’Inghilterra) per conquistare quello che sarebbe il secondo podio della storia dopo quello del 2023. Calcio d’inizio di Italia-Irlanda alle 20.45 allo stadio Monigo di Treviso. Come arriva l’Italia È stato un Sei Nazioni in chiaroscuro per l’Italia under 20, che ha cominciato bene battendo la Scozia, poi ha avuto due battute d’arresto con il Galles e la Francia, prima di sfoderare una grande prestazione contro l’Inghilterra dominatrice del torneo, strappando un punto di bonus che in ottica podio potrebbe essere preziosissimo. Come spiegato dal capitano Giacomo Milano, gli Azzurrini avevano bisogno di tempo per amalgamare il gruppo e la prestazione con l’Inghilterra è il segnale della crescita della squadra. L’Irlanda è una squadra fisicamente e atleticamente molto impegnativa, ma in questo Sei Nazioni ha fatto fatica riuscendo ad ottenere soltanto una vittoria, così come gli Azzurrini. Si prospetta quindi un match combattuto e tirato, dove l’Italia può fare la differenza soprattutto con i trequarti, mentre l’Irlanda può contare su un pacchetto di mischia particolarmente abrasivo, soprattutto nel punto d’incontro. Come arriva l’Irlanda Rispetto agli anni precedenti, in cui è sempre stata o vincitrice o in lotta per il primo posto fino all’ultimo, l’Irlanda ha vissuto un torneo al di sotto delle aspettative: contro l’Inghilterra era arrivata una sconfitta per 19-3 nonostante mezz’ora in superiorità numerica, poi dopo il successo contro la Scozia è arrivata una clamorosa battuta d’arresto contro il Galles che ha definitivamente compromesso il torneo. Contro la Francia si sono visti segnali di ripresa nel secondo tempo dopo una prima frazione conclusa a 0 punti, ma non è bastato ad evitare la sconfitta per 22-12. Dal punto di vista della continuità e della fisicità l’Irlanda ha qualcosa in più dell’Italia, ma non ha mai mostrato la brillantezza degli anni precedenti, ed è lì che gli Azzurrini dovranno provare a colpire. Tutte le informazioni per seguire Italia-Irlanda La sfida tra Italia e Irlanda sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno e in streaming su Rai Play e NOW alle 20.45. L’arbitro del match sarà il giapponese Katsuki Furuse, coadiuvato dagli assistenti Evan Urruzmendi e Kevin Bralley, entrambi francesi. Al TMO il gallese Adam Jones. Sei Nazioni under 20: le formazioni di Italia-Irlanda Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Alessandro Drago, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Pietro Celi, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Italo Miranda, 5 Tommaso Redondi, 4 Mattia Midena, 3 Bruno Vallesi, 2 Nicolò Michele Corvasce, 1 Christian Brasini A disposizione: 16 Alessio Caiolo-Serra 17 Sergio Pelliccioli, 18 Nicola Bolognini, 19 Enoch Opoku-Gyamfi, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Roberto Fasti, 23 Riccardo Ioannucci Irlanda: 15 Daniel Green, 14 Charlie Molony, 13 Ciarán Mangan, 12 Eoghan Smyth, 11 Gene O’Leary Kareem, 10 Tom Wood, 9 Clark Logan, 8 Éanna McCarthy (Capitano), 7 Michael Foy, 6 David Walsh, 5 Billy Corrigan, 4 Mahon Ronan, 3 Alex Mullan, 2 Henry Walker, 1 Billy Bohan A disposizione: 16 Mikey Yarr, 17 Paddy Moore, 18 Tom McAllister, 19 Conor Kennelly, 20 Bobby Power, 21 Chris O’Connor, 22 Sam Wisniewski, 23 Connor Fahy

Italia U20 | 14/03/2025

Sei Nazioni U20: Santamaria ne cambia 6 e conferma Drago. Irlanda, attenzione a Molony e Foy

Roberto Santamaria ha scelto i ragazzi che si giocheranno il podio nell’ultima giornata del Sei Nazioni under 20: la sua Italia si presenta di fronte all’Irlanda con 6 cambi rispetto al XV che ha messo in crisi l’Inghilterra padrona del torneo. Tornano titolari Zanandrea e Pietramala, mentre davanti tocca di nuovo a Miranda in terza linea e Redondi in seconda, con Opoku nell’inedito ruolo (in questo Sei Nazioni) di impact player dalla panchina. In mediana c’è Niccolò Beni, mentre in prima linea gioca dall’inizio Brasini. Dall’altra parte invece solo 3 cambi per l’Irlanda che promuove titolare il mediano di mischia Logan, il terza linea Walsh e il tallonatore Walker. Ritorni e conferme Dopo la bella partita contro l’Inghilterra si è meritato una conferma Alessandro Drago, capace di mettere più volte in difficoltà la difesa avversaria e autore di una meta valsa il punto di bonus offensivo. Deve migliorare ancora qualcosa in difesa, ma insieme a Faissal e Todaro sarà sicuramente uno dei giocatori chiave dell’attacco azzurro. A dare ordine al reparto trequarti tornano due giocatori molto concreti: Zanandrea secondo centro e Pietramala estremo, mentre Celi viene confermato all’apertura con Niccolò Beni numero 9. Proprio quello dei mediani di mischia è stato uno dei temi chiave di questo Sei Nazioni a livello di profondità, con Santamaria che ha potuto scegliere – fra i tre a disposizione – il giocatore più adatto per ogni partita, alternandoli. Alla fine, dati alla mano, Beni è quello che ha giocato di più, e ci sta che sia lui a chiudere il Sei Nazioni da titolare. In fase difensiva sarà fondamentale tenere testa all’ala Charlie Molony, 3 mete, 6 linebreaks e 162 metri guadagnati in questo Sei Nazioni. Un giocatore che sicuramente i Verdi proveranno ad innescare il più possibile e che darà vita a una bella sfida con Faissal. La battaglia davanti La mischia è stato uno dei fondamentali in cui l’Italia ha maggiormente sofferto, ma è stato anche quello in cui si è vista una crescita costante, tanto da mettere in difficoltà anche l’Inghilterra la scorsa settimana. Di fronte all’Irlanda sarà ulteriormente importante il lavoro di Brasini (novità di formazione), Corvasce (confermato dopo un bell’esordio con l’Inghilterra) e Vallesi, sempre presente in azzurro. Per avere possessi di qualità sarà fondamentale tenere testa in ruck a giocatori specializzati nello sporcare i raggruppamenti come il terza linea Foy (autore anche di 7 turnover e di 4 recuperi sulle touche avversarie) e il tallonatore McCarthy, che è anche il giocatore con più cariche effettuate in tutto il Sei Nazioni: 44. Attenzione anche a Billy Corrigan, impegnato soprattutto in attacco sia palla in mano sia nelle pulizie dei raggruppamenti quando l’Irlanda è in possesso di palla, e che soprattutto è il giocatore con più rimesse laterali vinte nel torneo, 26. Panchine e impact players È stato il Sei Nazioni dell’equilibrio, e lo dimostra il fatto che all’ultima giornata ci siano ancora 4 squadre a giocarsi il gradino più basso del podio. Italia-Irlanda potrebbe essere una partita punto a punto, decisa da un episodio nel finale, e per questo la panchina sarà fondamentale: l’ingresso di un giocatore come Opoku nella ripresa potrebbe avere un impatto devastante sul match, così come quello di giocatori che hanno già dimostrato di poter fare la differenza come Caiolo-Serra, Bolognini, Bianchi e Fasti. Dall’altra parte, l’Irlanda potrebbe incrementare il gioco al piede nel secondo tempo inserendo il mediano Wisniewski, che paga alcuni limiti difensivi che hanno portato lo staff irlandese a scegliere Wood dal primo minuto. Sei Nazioni under 20: le formazioni di Italia-Irlanda Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Alessandro Drago, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Pietro Celi, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Italo Miranda, 5 Tommaso Redondi, 4 Mattia Midena, 3 Bruno Vallesi, 2 Nicolò Michele Corvasce, 1 Christian Brasini A disposizione: 16 Alessio Caiolo-Serra 17 Sergio Pelliccioli, 18 Nicola Bolognini, 19 Enoch Opoku-Gyamfi, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Roberto Fasti, 23 Riccardo Ioannucci Irlanda: 15 Daniel Green, 14 Charlie Molony, 13 Ciarán Mangan, 12 Eoghan Smyth, 11 Gene O’Leary Kareem, 10 Tom Wood, 9 Clark Logan, 8 Éanna McCarthy (Capitano), 7 Michael Foy, 6 David Walsh, 5 Billy Corrigan, 4 Mahon Ronan, 3 Alex Mullan, 2 Henry Walker, 1 Billy Bohan A disposizione: 16 Mikey Yarr, 17 Paddy Moore, 18 Tom McAllister, 19 Conor Kennelly, 20 Bobby Power, 21 Chris O’Connor, 22 Sam Wisniewski, 23 Connor Fahy

Italia U20 | 13/03/2025

Sei Nazioni: Italia, grande occasione per Zuliani. L’Irlanda ritrova il pericoloso Lowe

Italia e Irlanda si presentano all’Olimpico con diversi cambi rispetto alle sfide disputate sabato scorso. Entrambe le squadre, infatti, devono riscattare una sconfitta pesante, rispettivamente contro Inghilterra e Francia. Gonzalo Quesada ne cambia 7, recuperando Dino Lamb e lanciando Manuel Zuliani dall’inizio con Brex che rileva i gradi di capitano al posto di Michele Lamaro, che parte dalla panchina. Simon Easterby recupera gli infortunati Lowe (che doveva giocare con la Francia ma è stato fermato da un infortunio poco prima del calcio d'inizio), Hansen e Ringrose e schiera Jack Crowley all’apertura al posto di Prendergast. A Roma si presentano quindi due formazioni in cerca di riscatto e piene di spunti tattici interessanti. Fisicità Come spiegato anche da Nacho Brex in settimana, la prima chiave del match sarà la difesa dell’Italia, che ha sofferto troppo contro Francia e Inghilterra concedendo tantissimo nel secondo tempo. L’Irlanda, come sempre, imposta il suo gioco d’attacco sulla costruzione di lunghissimi multifase che logorano l’avversario, assorbono tanti giocatori nei pressi del punto d’incontro e creano spazi all’esterno che campioni come Lowe e Hansen (che sono mancati tantissimo contro la Francia) possono sfruttare per far male. Per arginare il gioco irlandese servono due cose: reggere l’impatto a livello fisico – in questo senso la presenza di Negri e Lorenzo Cannone e il ritorno di Lamb saranno importantissimi – e rallentare il più possibile i possessi irlandesi per evitare che Gibson Park abbia a disposizione palloni veloci. Su questo secondo fattore la presenza di Manuel Zuliani, bravissimo a “scavare” nei raggruppamenti, può fare la differenza. Certo, di fronte ci sono dei veri maestri della specialità come Doris e Conan, ma la sfida è proprio questa. Attacco Il ritorno da titolare di Tommaso Allan porta Capuozzo a spostarsi nuovamente all’ala, un ruolo dove ha avuto meno palloni rispetto a quando ha indossato la maglia numero 15, ma che diventa comunque fondamentale nell’ottica di uno schieramento quanto più ordinato e compatto possibile. Contro una squadra particolarmente strutturata come l’Irlanda serve un giocatore come Allan, in grado di mettere ordine dietro, considerando l’imprescindibilità di Garbisi nel gioco azzurro. Considerando che Menoncello (e anche Ioane, quando andrà a prendersi palloni in mezzo) sarà chiamato a battagliare contro Ringrose ed Henshaw, proprio Capuozzo dovrà essere il giocatore in grado di sparigliare le carte, non solo dal suo lato (dove avrà di fronte Lowe) ma anche in mezzo al campo. Dinamismo e panchine Le scelte iniziali di Quesada lasciano intendere la volontà di tenere testa fisicamente agli irlandesi, dando spazio fin da subito a giocatori come Lorenzo Cannone, Negri, Lamb e Ferrari e facendo partire dalla panchina elementi più dinamici come Niccolò Cannone, Vintcent e Zilocchi, oltre a Michele Lamaro che in questo inedito ruolo da impact player può essere ancor più dominante nel placcaggio contro una squadra più stanca. Giocatori con queste caratteristiche saranno fondamentali a partita in corso, soprattutto per evitare i momenti di difficoltà che hanno compromesso le partite con Francia e Inghilterra. Anche perché dall’altra parte non solo cominceranno dall’inizio campioni come Doris, Van der Flier, Ryan e Sheehan, in grado di dare tantissimo avanzamento all’Irlanda, ma dalla panchina entreranno anche O’Mahony (all’ultima in maglia verde) e Bundee Aki, due giocatori in grado di spaccare la partita. A proposito di panchine, attenzione alla sfida che ci sarà in mischia tra Spagnolo e Furlong nella ripresa, e all’occasione data da Quesada a Leonardo Marin, che in base alle esigenze potrebbe ricoprire qualsiasi ruolo dal 10 al 15. Le formazioni di Italia-Irlanda Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex (Capitano), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Niccolò Cannone, 20 Michele Lamaro, 21 Ross Vintcent, 22 Stephen Varney, 23 Leonardo Marin Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Jack Crowley, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris (Capitano), 7 Josh van der Flier, 6 Jack Conan, 5 Tadhg Beirne, 4 James Ryan, 3 Finlay Bealham, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter A disposizione: 16 Gus McCarthy, 17 Jack Boyle, 18 Tadhg Furlong, 19 Joe McCarthy, 20 Peter O’Mahony, 21 Conor Murray, 22 Sam Prendergast, 23 Bundee Aki

Italia | 13/03/2025

Italia, Brex verso l’Irlanda: “Focus sulla difesa, abbiamo preso troppi punti. Ma col nostro attacco possiamo fare bene”

Poco tempo per recuperare e un’ultima grande sfida alle porte: l’Italia, tornata dalla trasferta di Londra, si è rimessa subito al lavoro per preparare il match dell’Olimpico (calcio d’inizio alle 15.15, diretta Rai/Sky) contro l’Irlanda, valido per l’ultima giornata del Sei Nazioni. Gli Azzurri ci arrivano dopo una partita particolare in cui hanno giocato alla pari con l’Inghilterra per un tempo, prima delle 3 mete in 10 minuti che hanno compromesso il match nella ripresa. Come spiega Juan Ignacio Brex, centro dell’Italia e del Benetton, bisognerà ripartire dalla sfida di Londra, nel bene e nel male: “Dalla sfida con l’Inghilterra ci portiamo dietro le cose che dobbiamo imparare, ma poi dovremo lasciarcela alle spalle e concentrarci solo sulla prossima partita. Sappiamo che sarà una settimana impegnativa anche perché abbiamo un giorno in meno a disposizione, avendo giocato domenica, quindi ci stiamo subito focalizzando sul recupero fisico per poi cominciare a preparare il match con l’Irlanda”. Nacho, a Twickenham si è vista un’Italia a due facce: cosa è mancato nel secondo tempo? “È un peccato perché nel primo tempo abbiamo giocato bene e anche nella ripresa avevamo iniziato bene: semplicemente ogni minimo errore contro queste grandi squadre si paga carissimo, all’inizio del secondo tempo abbiamo commesso 3 errori e loro ci hanno puniti 3 volte, l’alto livello è questo. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto che anche con la Francia era venuto fuori”. Quale può essere la chiave del match con l’Irlanda? “L’Irlanda è sempre una squadra fortissima, al di là dell’ultima sconfitta, quindi stiamo studiando prima di tutto le soluzioni per mettere a posto la nostra difesa, perché è da lì che dobbiamo partire per migliorare. Non ci nascondiamo: abbiamo preso 120 punti in 2 partite, per cui dobbiamo mettere a posto la difesa perché senza quella non solo prendi punti ma non hai neanche dei possessi di qualità con cui attaccare. Anche perché in attacco sappiamo che ci sono dei punti in cui possiamo metterli in difficoltà”. E infatti in attacco ci sono dei miglioramenti… “Già da qualche anno l’attacco fa parte dei nostri punti di forza, ma come dicevo prima per poter attaccare bene serve anche tutto il resto. Oltre alla difesa bisogna lavorare molto sul punto d’incontro, perché a questo livello ogni raggruppamento è un’occasione per rubare palla all’avversario o comunque rallentare il possesso, e noi abbiamo bisogno di palloni veloci e puliti, perché quando li abbiamo siamo molto pericolosi. Ci serve più consistenza nel possesso per poter sfruttare poi le nostre qualità in attacco”. Il fatto che il Galles sia tornato a un punto di distanza dall’Italia vi mette più pressione? “Chiaramente è qualcosa di cui si parla tra di noi, ma al momento non è una cosa alla quale dobbiamo pensare, anche perché sabato giocheremo per primi quindi in ogni caso non si possono e non si devono fare calcoli, anche perché pensare alla classifica rappresenterebbe una distrazione che non ci si può permettere quando si affronta una squadra come l’Irlanda. Dobbiamo pensare soltanto a fare la nostra miglior prestazione sabato, poi alla fine della partita tireremo le somme”. C’è rammarico per non aver ottenuto dei bonus ai quali l’Italia è andata vicina contro Scozia, Francia e Inghilterra? “Sì, perché a prescindere dalla classifica comunque portare a casa dei punti ti dà qualche certezza in più anche a livello mentale. Ci dispiace ma continueremo a lavorarci, come detto tutto deve partire dal miglioramento della nostra difesa: da quello poi potremo sviluppare tutto il resto”. Negli ultimi anni sei stato un elemento chiave di questa Italia, e in assenza di Lamaro ne sei stato anche capitano. Come ti fa sentire questa cosa? “Mi rende davvero orgoglioso e fiero, perché cerco di dare all’Italia almeno un po’ di quello che l’Italia sta dando a me. In campo penso principalmente a quello che devo fare a livello di gioco, poi in caso di assenza di Mitch (Lamaro, ndr) ovviamente mi prendo le mie responsabilità e cerco di fare il massimo anche in questo”.

Italia | 12/03/2025

Sei Nazioni 2025: i precedenti tra Italia e Irlanda

Il Sei Nazioni 2025 dell’Italia si chiude all’Olimpico contro l’Irlanda, nell’ultima giornata del torneo. I detentori del torneo tornano a Roma dopo 2 anni dall’ultima sfida nella Capitale, vinta 34-20. Una partita sempre ricca di fascino, anche perché negli anni ’90 le vittorie sugli irlandesi furono fondamentali per conquistarsi il diritto di accedere ai piani alti del rugby mondiale, entrando nel Sei Nazioni. I precedenti tra Italia e Irlanda Italia e Irlanda si sono affrontate 37 volte in partite ufficiali, con 4 vittorie azzurre e 33 irlandesi. Gli Azzurri hanno segnato 538 punti totali, contro 1332 avversari. La prima sfida tra le due squadre risale al 31 dicembre 1988 a Lansdowne Road, vinta 31-15 dagli irlandesi. La prima partita in Italia, invece, è stata vinta dagli Azzurri 22-12 a Monigo, primo dei 4 successi italiani: il secondo arrivò nel 1997 a Dublino (37-29), il terzo sempre nel 1997 a Bologna per 37-22, mentre il quarto risale al Sei Nazioni 2013: 22-15 in un Olimpico strapieno. Vicini al successo Prima del successo dell’Olimpico, gli Azzurri erano più volte andati vicini al colpaccio. Nel Sei Nazioni 2008 l’Irlanda vinse 16-11 con mete di Dempsey e Castrogiovanni, ma soprattutto con il piede di O’Gara, che mise a segno 11 punti su 16 e regalò il successo agli irlandesi. Nel 2011 fu ancora O’Gara a ribaltare la situazione: l’Italia segnò al 75’ con McLean, portandosi in vantaggio, ma un drop della leggenda irlandese a tempo scaduto permise ancora una volta all’Irlanda di battere gli Azzurri, questa volta per 13-11. Un’altra sfida da ricordare è sicuramente quella del 2019, quando l’Italia di Conor O’Shea giocò un grandissimo primo tempo (anche in quell’occasione l’Irlanda arrivò a Roma da detentrice del torneo) chiudendolo in vantaggio 16-12, prima di cedere nella ripresa per il 16-26 finale. L’impresa di Roma Nel Sei Nazioni, come detto, è arrivato un solo successo per la Nazionale, in una partita rimasta nella storia: Orquera e Jackson muovono il punteggio dalla piazzola, O’Driscoll lascia i suoi in 14 per 10 minuti dopo un brutto fallo su un giocatore a terra, e Gonzalo Garcia ci mette del suo mettendo dentro un calcio importantissimo da metà campo. Il primo tempo si chiude 9-6, poi nella ripresa una meta di rapina di Venditti, che sbuca dal nulla e in una ruck a pochi centimetri dalla meta trova lo spazio per schiacciare, porta la squadra di Brunel oltre il break. Jackson accorcia dalla piazzola, ma è ancora un perfetto Luciano Orquera a tenere gli Azzurri in vantaggio, fino al 22-15 finale. Proprio a Roma, l’ultima volta l’Italia ha giocato una grande partita mettendo paura a una squadra che nel febbraio del 2023 era prima nel ranking mondiale. Vantaggio azzurro con meta di Varney, che risponde a quella di Ryan e che viene poi trasformata da Garbisi per il 7-5. L’Irlanda prova a prendere il largo e segna con Keenan, Aki e Hansen, ma l’Italia rimane attaccata nel punteggio e nel finale di primo tempo va a segno con la splendida meta d’intercetto di Pierre Bruno per il 17-24 con cui si va all’intervallo. Nella ripresa gli Azzurri accorciano ancora con Garbisi per il 20-24, la partita è tiratissima, Byrne ristabilisce le distanze dalla piazzola ma alla fine è la magia di Conor Murray a decidere il match, con una finta che apre lo spazio e permette ad Hansen di siglare il definitivo 34-20. L’ultima sfida risale al Sei Nazioni 2024, ed è stata vinta 36-0 dall’Irlanda con mete di Jack Crowley, Dan Sheehan (doppietta), Jack Conan, James Lowe e Calvin Nash.

Italia | 11/03/2025

Italia U20, capitan Milano: “Con l’Irlanda ci giochiamo il podio. Il gruppo è cresciuto partita dopo partita”

Un Sei Nazioni vissuto in altalena e un’ultima partita che deciderà il destino dell’Italia under 20: contro l’Irlanda gli Azzurrini inseguono il secondo podio della loro storia dopo quello del 2023 dopo un torneo particolare, equilibratissimo e in cui è ancora tutto il gioco per il terzo posto. I ragazzi di Santamaria sono consapevoli della grande importanza del match, e lo è anche il capitano Giacomo Milano, capitano dell’Italia under 20 e terza linea del Rugby Noceto, con 3 presenze stagionali nella franchigia delle Zebre: “Non ci nascondiamo, sappiamo che con questa partita ci giochiamo il podio, così come potremmo finire dietro perché la classifica è cortissima. Sono 4 partite che stiamo insieme, il gruppo ormai si è formato e insieme stiamo benissimo. Sicuramente c’è un po’ di stanchezza perché è stato un torneo duro e veniamo da un match contro la squadra più forte del Sei Nazioni, ma c’è anche tanta voglia di chiudere bene in una partita importantissima in cui possiamo fare la storia, quindi ci stiamo preparando al meglio”. Contro l’Inghilterra c’è stato un cambio di passo dopo la sconfitta con la Francia, cos’è successo? “L’Inghilterra è una squadra molto strutturata, conoscevamo la loro fisicità e la loro capacità di attaccare per linee dirette in maniera efficace, siamo stati bravi a studiarla bene e a ‘destrutturarla’, facendo ciò che ci eravamo prefissati in settimana e riscattandoci dopo la bruttissima sconfitta contro la Francia, contro la quale invece non eravamo riusciti a fare quello che avevamo programmato. Credo abbia inciso anche il tanto tempo che abbiamo passato insieme e il percorso che stiamo facendo insieme agli allenatori e con tutto il gruppo dei giocatori, un lavoro importante che spero possa dare i suoi frutti anche contro l’Irlanda”. Con questa classifica (Galles terzo a 8 punti, poi Italia a 6, Scozia e Galles a 5, ndr) tutte le squadre possono giocarsi il podio? Come vivete la pressione di quest’ultima giornata? “Il Sei Nazioni under 20 è da sempre un torneo molto equilibrato, quindi l’ultima partita è sempre decisiva per la classifica finale. Chiaramente è difficile non pensare a quanto la sfida con l’Irlanda sia importante, ma dobbiamo pensare a noi stessi e a fare ciò che ci riesce meglio, questa è la cosa che conta di più”. Dove l’Irlanda può mettervi in difficoltà? “L’Irlanda è una squadra tecnicamente molto preparata e strutturata, a livello di impostazione è una via di mezzo tra Inghilterra e Francia. Sono molto bravi a sfruttare le opportunità, sono una squadra molto cinica quindi non dobbiamo concedere occasioni facili”. Dove invece l’Italia può mettere in difficoltà l’Irlanda? “Possiamo provare a destrutturarla come abbiamo fatto contro l’Inghilterra, studiandoli bene potremmo metterli in difficoltà e fare in modo di avere anche noi del possesso e delle opportunità per far vedere il nostro gioco. Sono certo che possiamo fare bene”. Alla luce di questi risultati, forse il rimpianto più grande riguarda la partita col Galles… “Sì, purtroppo è un grande rimpianto. Forse affrontandoli adesso sarebbe finita diversamente, perché il gruppo diventa veramente coeso dopo la terza-quarta partita, anche perché avevamo tanti nuovi innesti. Purtroppo avevamo le due partite più importanti all’inizio, con la Scozia è andata bene, col Galles no. Infatti credo che dal punto di vista tecnico la miglior partita che abbiamo fatto sia stata contro proprio la Scozia perché era la prima partita e quindi questo rendeva le cose più difficili. Col Galles ci siamo andati vicini e alla fine ci è sfuggita la vittoria per un calcio, ma alla fine anche queste sconfitte ti insegnano e ti portano a volerti rifare. Ovviamente era una partita importante e c’è tanto rammarico, ma adesso dobbiamo pensare al presente e all’Irlanda”. Cosa farà la differenza in quest’ultima giornata per la corsa al podio? “Nel Sei Nazioni under 20 tutte le squadre ripartono un po’ da zero e cambiano tanti giocatori, nel giro di cinque partite di livello così alto si diventa praticamente un’altra squadra, in particolare nelle ultime due partite: proprio per questo credo faccia la differenza chi cresce meglio, più in fretta e con il gruppo più coeso. Il nostro gruppo sa giocare bene insieme, al di là delle singole individualità, e con il tempo siamo cresciuti e migliorati”.

Italia U20 | 11/03/2025

Sei Nazioni U20 2025: i precedenti tra Italia e Irlanda

L’ultimo tabù da rompere per l’Italia under 20: l’Irlanda al Sei Nazioni. Gli Azzurrini hanno già sconfitto gli irlandesi una volta, al Mondiale 2017, ma mai in questo torneo, pur essendoci andati vicini in diverse occasioni, tra cui la sfida di Monigo dello scorso anno. I precedenti tra Italia e Irlanda under 20 Italia e Irlanda under 20 si sono sfidate 21 volte in partite ufficiali, con 19 vittorie irlandesi, una italiana e un pareggio. La prima volta tra le due squadre è stata anche la prima volta assoluta degli Azzurrini al Sei Nazioni di categoria, nel 2008, con l’Irlanda che vinse 6-0. L’unico pareggio risale al 2013: 25-25 a L’Aquila. Al Sei Nazioni gli Azzurrini non hanno mai vinto, mentre sono riusciti a conquistare il successo nel 2017 al Mondiale di categoria. L’impresa del 2017 All’AIA Arena di Kutaisi, in Georgia, un’Italia con dentro tanti ragazzi oggi punti fermi della Nazionale maggiore, da Fischetti a Lamaro passando per Riccioni e Niccolò Cannone, esordisce col botto al Mondiale 2017 e batte l’Irlanda nella prima giornata della fase a gironi. Gli Azzurrini partono fortissimo e segnano con Fischetti dopo una maul avanzante e poi con Bianchi dopo una grande azione di Cioffi, l’Irlanda accorcia con un piazzato di Dean, a cui risponde Rizzi con il drop del 15-3. Nella ripresa gli irlandesi accelerano furiosamente e segnano due volte in 5 minuti con Nash. Dean trova la seconda trasformazione che vale il pareggio, poi al 67’ con un altro piazzato porta in vantaggio l’Irlanda. A 4 minuti dalla fine l’Italia ritorna davanti: grande azione di Zanon che trova il buco e poi con un offload serve l’accorrente Cioffi, che prima segna e poi trasforma per il 22-21. Nel finale l’Irlanda ha l’occasione di vincere la partita, ma Ciaran Frawley (oggi a Leinster) manca il calcio del controsorpasso a tempo scaduto. Le ultime sfide Al Sei Nazioni l’Italia viene da due sconfitte con bonus: nel 2023 (ultima volta in casa) perse 44-27 segnando però 4 mete con Quattrini, Botturi, Mey e Gasperini. Nel 2024, invece, sfiorò una clamorosa impresa a Cork perdendo di misura 23-22, con un assalto finale al cardiopalma che però non portò i punti sperati dopo le mete di uno scatenato Scalabrin (doppietta) e Piero Gritti, con due trasformazioni e un penalty di Pucciariello. L’ultima sfida in assoluto risale al Mondiale 2024, dove purtroppo gli Azzurri persero 55-15 in un match dominato dagli irlandesi, a segno con Sheahan, Murphy, O’Connell, Treacy, Berman (tripletta) e Naughton (doppietta). Per l’Italia mete di Elettri e Bellucci.

Italia U20 | 10/03/2025

Sei Nazioni: l’Italia cede all’Allianz Stadium 47-24

Nella quarta giornata del Sei Nazioni l'Italia gioca un grande primo tempo, poi cede nella ripresa a un'Inghilterra furiosa che vince 47-24 a Twickenham e conquista il terzo successo consecutivo. Gli Azzurri rispondono colpo su colpo nei primi 40 minuti con Capuozzo e Vintcent, con l'estremo azzurro protagonista assoluto, la squadra di Borthwick chiude il primo tempo davanti 21-17 e poi segna 3 mete a inizio ripresa chiudendo la partita. Gli Azzurri accorciano con la meta di Menoncello ma nel finale vengono puniti da Ben Earl per il 47-24 finale. L'Italia, che rimane quinta in classifica a quota 4 punti, sfiderà l'Irlanda nell'ultima giornata del Sei Nazioni, mentre l'Inghilterra affronterà il Galles. La cronaca di Inghilterra-Italia Tanto gioco al piede nei primi minuti, con l'Italia che risponde bene al ping pong tattico dei padroni di casa. Menoncello conquista un bel tenuto a metà campo su Earl, ma la prima azione degli Azzurri sfuma, dall'altra parte Daly riparte subito palla in mano, poi Freeman sul lato destro sfugge a Brex e rimette dentro per Curry. Arriva in sostegno Willis che carica e va oltre per la prima meta del match. L'Inghilterra insiste ancora con Freeman che prova a superare Capuozzo, poi arriva un Menoncello furioso dal lato chiuso e lo ferma. Al 9' i padroni di casa perdono Lawrence per un infortunio, al suo posto Marcus Smith, con Borthwick che deve ridisegnare il reparto arretrato. L'Inghilterra prova a mettere pressione agli Azzurri con i calci dalla base di Mitchell e con le cariche degli avanti, ma la squadra di Quesada tiene e alla prima occasione colpisce. Primo calcetto di Garbisi ben recuperato da Brex, poi palla allargata su Ioane che con un secondo calcetto innesca la corsa di Capuozzo, che brucia Sleightholme sulla corsa e segna. Garbisi trasforma e pareggia per il 7-7. Sulla reazione dell'Inghilterra gli Azzurri resistono bene, con Gallagher che salva a 5 metri dalla linea di meta intercettando un offload di Freeman all'esterno. La squadra di Quesada risponde colpo su colpo, con Brex e Gallagher che mettono pressione dopo i calci italiani e Ioane che vince spesso la battaglia aerea contro Sleightholme. Al 23' Garbisi non trova il piazzato del possibile vantaggio. L'Inghilterra invece rinuncia ai pali da posizione piazzabile e va in rimessa laterale: Itoje si stacca dalla maul ma finisce in un nugolo di maglie azzurre e viene tenuto alto. Un minuto dopo però gli inglesi trovano la seconda meta: Daly mette un gran pallone nell'angolo, Freeman si inserisce nello spazio e arriva prima di tutti sul pallone, per poi schiacciare in meta per il 14-7. Gli Azzurri, dopo un momento di difficoltà, reagiscono con una fiammata micidiale ad opera ancora una volta di Ange Capuozzo, che trova lo spazio occupato da George e apre in due la difesa inglese, poi serve Vintcent che con una gran corsa vola in meta per il pareggio. La reazione inglese è furiosa: Mitchell batte velocemente un calcio di punizione e dà ritmo alla manovra dei padroni di casa, poi Fin Smith apre su Dingwall che resiste al placcaggio di Brex e riesce a servire Marcus Smith. Il numero 23 inglese a quel punto innesca la corsa di Sleightholme in bandierina per il 21-14, con trasformazione di Fin Smith. L'Italia risponde subito e accorcia le distanze col piede di Garbisi, poi Menoncello costringe all'errore Mitchell schiaffeggiandogli via il pallone dalle mani. È mischia per gli Azzurri, che guadagnano un vantaggio con Fischetti che mette in difficoltà Stuart, il successivo drive dopo la touche viene però arginato dagli inglesi, che chiudono il primo tempo in vantaggio 21-17. L'Italia comincia il secondo tempo in attacco, ma dopo 10 fasi Fischetti viene punito per un fallo in attacco e l'azione sfuma. La prima risposta dell'Inghilterra invece è letale: grande carica di Stuart a mettere i compagni sul piede avanzante, poi Tom Curry con un offload innesca la corsa di Marcus Smith che supera Capuozzo e segna la quarta meta: 28-17. La squadra di Borthwick imprime una forte accelerazione alla partita, fa strada con una maul avanzante che gli Azzurri riescono ad arginare ma poi Tom Curry trova la carica vincente per il 35-17. Al 53' è Itoje a ispirare la meta di Sleightholme dopo un bell'assist di George. Dopo la sfuriata l'Inghilterra gestisce il vantaggio, l'Italia spinge ma commette qualche errore di troppo nei 22 inglesi, anche se al 71' riesce ad andare a segno con Menoncello dopo una grandissima azione di Zuliani, che batte 3 avversari e viene fermato a un passo dalla linea di meta, poi Page-Relo serve il centro azzurro per il 42-24. Nel finale gli Azzurri provano ad attaccare dai propri 22 alla ricerca del punto di bonus, ma vengono puniti da Ben Earl per il 47-24 finale. Londra, Twickenham Stadium 9 marzo 2025Guinness Men’s Six Nations IV giornataInghilterra v Italia 47-24 (21-17)Marcatori: p.t. 3’ Willis tr. F. Smith (7-0); 14’m. Capuozzo tr P.Garbisi (7-7);  27’ m. Freeman tr. F.Smith (7-14); 31’ m. Vintcent tr. P. Garbisi (14-14); 35’ m. Sleightholme tr F.Smith (21-14); 38’ cp. P.Garbisi (21-17)s.t.  3’ m. M. Smith tr. F.Smith (28-17); 7’ m. T. Curry tr. F.Smith (35-17); 12’ m. Sleightholme tr. F. Smith (42-17); 31’ m. Menoncello tr. Paolo Garbisi (42-24); 41’ m. Earl (47-24)Inghilterra: Daly; Freeman, Lawrence (8’pt. M. Smith), Dingwall (33’st temporanea Hill), Sleightholme; F.Smith, Mitchell (24’st Van Poortvliet); Willis (4’st  B.Curry), Earl (10’st Cunningham-South), T.Curry (15’st Hill, 19’ st. Earl); Chessum, Itoje (Cap); Stuart (20’st Heyes), George (13’st Cowan-Dickie), Genge (20’st Baxter)all. Steve BorthwickItalia: Capuozzo (30’st Allan); Ioane, Brex, Menoncello, Gallagher (37’ st. temporanea Capuozzo); P.Garbisi, Varney (15’st Page-Relo); Vintcent (10’st L.Cannone), Lamaro (Cap, 10’st Zuliani), Negri; Ruzza, N (29’st Favretto). Cannone; Riccioni (9’st Ferrari), Nicotera (10’st Lucchesi), Fischetti (20’st Spagnolo)all. Gonzalo Quesadaarb: Andrew Brace (IRFU)assistenti: Pierre Brousset (FFR); Hollie Davidson (SRU)TMO: Mike Adamson (SRU)Cartellini: nessunoCalciatori: F. Smith (6/7); P.Garbisi (4/5)Player of The Match: Ollie Chessum (Inghilterra)Note: Centesimo cap per Jamie George (Inghilterra)Punti in classifica: Inghilterra 5; Italia 0

Italia | 09/03/2025

Sei Nazioni 2025: la presentazione di Inghilterra-Italia

L’Italia torna nel tempio di Twickenham per sfidare l’Inghilterra in una partita che vale molto di più dei punti in palio: gli inglesi hanno ancora una carta da giocarsi per tenere aperto il Sei Nazioni fino alla fine, mentre gli Azzurri devono riscattare una sconfitta – contro la Francia – che rischia di condizionare un Sei Nazioni fino a quel momento positivo. Si gioca domenica 9 marzo alle ore 16, diretta Rai 2 e Sky Sport Uno. Come arriva l’Inghilterra L’Inghilterra ha iniziato il torneo avvolta da una crisi che aveva dell’incredibile: non vinceva contro una tier 1 dal marzo del 2024 (23-22 sull’Irlanda) e poi aveva sempre perso di misura, escludendo i due successi sul Giappone. Sembrava una maledizione, interrotta dalla grandissima vittoria sulla Francia in un match pieno di colpi di scena. La squadra di Borthwick si è poi ripetuta riprendendosi la Calcutta Cup dopo 5 anni di assenza dalla propria bacheca, in un’altra partita al cardiopalma contro la Scozia, e si presenta al match con gli Azzurri al terzo posto in classifica con 10 punti e in grande fiducia. All’Inghilterra serve una vittoria, possibilmente con bonus, per rimanere in corsa per il Sei Nazioni, magari sperando che da Dublino arrivino buone notizie, ma in ogni caso serve un successo per poter continuare a nutrire speranze di conquista di un torneo che manca dal 2020. Come arriva l’Italia Il Sei Nazioni dell’Italia è stato finora altalenante. Contro la Scozia, dopo una partenza difficile, era arrivata una grande rimonta prima che Huw Jones e Graham spegnessero le speranze di successo degli Azzurri, con un 31-19 finale forse eccessivo per quanto visto in campo. Col Galles è poi arrivata la vittoria che serviva mostrando maturità, coraggio e capacità di adattare il piano di gioco anche a delle condizioni climatiche non favorevoli. Quella contro la Francia è stata una doccia fredda, soprattutto perché il primo tempo della squadra di Quesada, pur con qualche amnesia difensiva, era stato di altissimo livello, e nella ripresa nonostante il dominio francese gli Azzurri sono andati vicini al punto di bonus offensivo. Dopo una sconfitta così pesante è importante sgomberare la mente e ricominciare. Bisognerà farlo a Twickenham, dove l’Italia non ha mai vinto. Tutte le informazioni per seguire Inghilterra-Italia La sfida tra Inghilterra e Italia, valida per la quarta giornata del Sei Nazioni, sarà trasmessa domenica 9 marzo alle 16 in diretta tv su Rai 2 e Sky Sport Uno e in streaming su Rai Play e NOW. L’arbitro del match sarà l’irlandese Andrew Brace, coadiuvato dagli assistenti Craig Evans (Galles) e Luc Ramos (Francia). Al TMO il sudafricano Marius Jonker, al bunker lo scozzese Mike Adamson. Le formazioni di Inghilterra-Italia Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Tommy Freeman, 13 Ollie Lawrence, 12 Fraser Dingwall, 11 Ollie Sleightholme, 10 Fin Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Tom Willis, 7 Ben Earl, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje (capitano), 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Joe Heyes, 19 Ted Hill, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Ben Curry, 22 Jack van Poortvliet, 23 Marcus Smith Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Monty Ioane, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Matt Gallagher, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommaso Allan

Italia | 09/03/2025

Sei Nazioni U20: una bella Italia spaventa l’Inghilterra, ma a Bath vincono i padroni di casa. Bonus per gli Azzurrini

A Bath una bella Italia mette in difficoltà l'Inghilterra, che vince 33-24 e rimane prima nella classifica del Sei Nazioni under 20, ma deve faticare tanto per superare la squadra di Santamaria, che riscatta la brutta sconfitta contro la Francia con una prestazione di altissimo livello. Gli Azzurrini portano a casa il punto di bonus offensivo grazie alle 4 mete segnate da Faissal (doppietta), Casartelli e Drago, e vanno vicinissimi al secondo bonus che sfuma a tempo scaduto con la quinta meta degli inglesi. L'Italia sale a quota 6 in classifica e tiene dietro la Scozia, che ha battuto il Galles 27-12, e sfiderà l'Irlanda venerdì prossimo nell'ultima giornata del torneo. La cronaca di Inghilterra-Italia L'Inghilterra imposta subito il match su possesso e fisicità, provando a mettere in difficoltà una difesa italiana che però risponde presente e spegne la prima azione avversaria con un gran tenuto conquistato da Drago. La squadra Santamaria risponde prima con un break di Opoku che salta due avversari ed entra nei 22, poi con Celi che trova un bel cross-kick sul lato destro per Faissal, bravissimo ad anticipare Ridl e a volare in meta. Fasti trasforma per il 7-0. La risposta dell'Inghilterra è furiosa. Bracken recupera al volo il pallone su calcio di ripresa del gioco e innesca un lungo multifase che costringe gli Azzurri al fallo. Si va in rimessa laterale ma il lancio di Gulley è fuori misura e viene recuperato da Casartelli, con Celi che libera i 22. Al 12' però l'Inghilterra colpisce: imbucata di Hall che passa in mezzo a due italiani al limite dei 22 e pallone allargato su Timmis che firma la meta del pari, con trasformazione di Bellamy. La partita è piena di ribaltamenti di fronte. L'Italia torna ad avanzare con una grande maul che conquista un primo vantaggio, poi Celi trova un bel passaggio per Drago, sostegno di Fasti con un offload fantastico per Faissal che a quel punto si scatena: ne batte 4 prima di schiacciare la meta del secondo vantaggio azzurro, con Fasti che non trova la trasformazione. Nemmeno il tempo di rimettere il pallone in gioco e l'Inghilterra reagisce di nuovo: l'azione nasce dalla serpentina di Allison che riparte da metà campo e apre il primo varco, arriva il sostegno di Hanson che gioca il due contro uno su capitan Burrow che schiaccia in mezzo ai pali: 14-12. La squadra di Mapletoft insiste e al 21' trova la terza meta con un drive avanzante, finalizzato da Gulley che schiaccia nell'angolo per il 21-12 con trasformazione di Bellamy. Dopo la sfuriata inglese l'Italia torna in attacco ma spreca una bella occasione con un drive avanzante che però crolla a 5 metri dalla linea di meta inglese, causando un turnover. Nel finale la squadra di Santamaria mantiene il possesso ma non riesce a crearsi l'occasione per accorciare le distanze, si va all'intervallo sul 21-12. La ripresa comincia con una prima fase di studio con tanti calci da una parte e dall'altra, poi al 47' l'Italia accelera con una bella incursione di Drago. Bracken è costretto al fallo e viene sanzionato dall'arbitro con un cartellino giallo. Gli Azzurrini insistono con il drive, che avanza compatto ma viene tenuto alto in area di meta con Bellamy che riesce ad evitare che il pallone venga schiacciato. Cambia anche l'inerzia della mischia ordinata, con Vallesi che mette in difficoltà il neoentrato McEachran. La squadra di Santamaria torna in attacco e trova la terza meta con Nelson Casartelli, dopo una bella azione del solito Faissal: la difesa inglese scala tutta da un lato e lascia una prateria dall'altra parte, dove il flanker azzurro può marcare per il 21-17. L'Inghilterra reagisce subito, recuperando il pallone dal calcio di rinvio, poi Timmins tiene duro sul placcaggio di Faissal e serve nell'angolo Hall che marca in bandierina: Bellamy trasforma per il 28-17. I padroni di casa spingono e provano a chiudere la partita, ma al 62' Drago è bravo ad anticipare Bracken sul bel calcetto di Pearson. Il finale di partita è molto combattuto, seppur privo di reali occasioni da una parte e dall'altra fino al 74' quando l'Italia torna in attacco e guadagna una mischia nei 22 avversari. Arriva un primo calcio di punizione, gli Azzurrini chiamano di nuovo mischia e poi vanno a segno in prima fase con Alessandro Drago, che rompe il placcaggio di Davis e marca la meta del bonus offensivo. Fasti trasforma per il 28-24. Nel finale l'Inghilterra torna in attacco e chiude la partita con la meta di Bracken, che toglie il punto di bonus difensivo agli Azzurrini. I padroni di casa passano 33-24 dopo una partita resa difficilissima dall'ottima prestazione della squadra di Santamaria, che guadagna comunque un punto di bonus e sale a quota 6, restando davanti alla Scozia che ha vinto 27-12 contro il Galles. Bath, Recreation Ground, 7 marzo 2025U20 Six Nations  IV giornataInghilterra v Italia 33-24 (21-12)Marcatori: p.t. 8’ m. Faissal tr. Fasti (0-7); 12’ m. Timmins tr. Bellamy (7-7); 15’ m. Faissal (7-12); 17’ m. Burrow tr. Bellamy (14-12); 21’ m. Gulley tr. Bellamy (21-12)  s.t. 15’ m. Casartelli (21-17); 17’ m. Hall tr. Bellamy (28-17); 37’ m. Drago tr. Todaro (28-24); 40’ m. Bracken (33-24)Inghilterra: Pearson; Bracken, Hall, Allison, Ridl (18’ st. Kinder); Bellamy (28’ s.t. Davies), Hanson (16’ s.t. Davis); James, Timmins (22’ s.t. Treacey), Kpoku; Burrow (Cap) (28’ s.t. Beckerleg), Sodeke (33’ s.t. Maka); Raymont, Gulley (16’ s.t.Tuipulotu), Scola (7’s.t McEachran). A disposizione: Weimannall. Mark MapletoftItalia: Fasti; Drago, Todaro, Ducros, Faissal (22’ s.t. Zanandrea); Celi, Bellotto (25’ s.t. Beni); Milano (Cap) (31’ s.t. Melegari), Casartelli, Bianchi; Opoku-Gyamfi (8’ s.t. Redondi), Midena (28’ s.t. Fardin); Vallesi (25’ s.t. Bolognini), Corvasce (22’ s.t. Casiraghi), Pelliccioli (25’ s.t. Boccato)all. Roberto Santamariaarb: Lex Weiner (USAR)assistenti: Ben Breakspear (WRU); Mike English (WRU)TMO: Sam Grove-White (SRU)Cartellini: Al 47’ giallo a Bracken (Inghilterra U20)Calciatori: Fasti (Italia U20) 1/3; Bellamy (Inghilterra U20) 4/4; Todaro (Italia U20) 1/1; Davies (Inghilterra U20) 0/1Punti in classifica: Inghilterra U20 5; Italia U20 1

Italia U20 | 07/03/2025