©2023 Federazione Italiana Rugby

Sei Nazioni femminile 2024: i precedenti tra Francia e Italia

Allo Stade Jean-Bouin di Parigi si chiude la terza giornata del Sei Nazioni femminile 2024: sarà la 29esima sfida tra Francia e Italia, che nel 1985 fu anche il primo storico incontro ufficiale della Nazionale Italiana femminile e finì 0-0. Francia-Italia femminile: i precedenti Francia e Italia si sono affrontate 28 volte con 22 successi francesi, 5 italiani e un pareggio. Le Azzurre hanno segnato 239 punti, subendone 781. Se il primo incontro in assoluto fu nel 1985, la prima vittoria italiana arrivò nel 1996, 8-5 in Coppa Europa a Madrid. Italia-Francia è stato anche il primo incontro in assoluto per le Azzurre nel Sei Nazioni femminile, nel 2007 a Biella finì 37-17 per le francesi, mentre il primo successo italiano contro la Francia nel Torneo arrivò nel 2013, quando nel diluvio di Rovato le Azzurre vinsero 13-12 dopo un incredibile assalto finale, culminato con il piazzato di Veronica Schiavon che valse il successo a tempo scaduto. Due anni dopo la terza vittoria, 17-12 a Badia, mentre la quarta – forse la più bella – arrivò nel 2019, in una partita dominata dall’inizio alla fine e vinta 31-12 che valse uno storico secondo posto al Sei Nazioni. L’ultimo successo invece è recente, e risale al settembre del 2022: a Biella, l’Italia concluse col botto il suo cammino di preparazione alla Coppa del Mondo, battendo la Francia 26-19 dopo una grandissima rimonta. Le transalpine sembravano aver già messo in cassaforte il match con le mete di Fall e Menager e i calci di Drouin, ma sul 14-0 è arrivata la grande reazione dell’Italia, che nel giro di 4 minuti si riportò sul 14-12 e poi passò in vantaggio a inizio ripresa con Ostuni Minuzzi. Llorens al 71’ rimise la situazione in parità, ma ancora una volta fu l’ultimo assalto a dare la vittoria alle Azzurre: break di Rigoni, passaggio all’interno per Stefan con la strada spianata per la meta e pallone intercettato con un avanti volontario di Queyroi. Meta tecnica, 26-19 e Francia battuta. L’ultima sfida Le due squadre si sono affrontate per l’ultima volta al Sei Nazioni 2023, con la Francia che ha prevalso 22-12 dopo un match in bilico per 75 minuti. Azzurre in vantaggio al 22’ con Franco, dopo uno splendido break di Sgorbini, Francia che risponde con le mete di Vernier e Arbez e i calci di Bourdon per il 15-7 con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa l’Italia torna sotto Alyssa D’Incà, che finalizza alla bandierina una lunga azione delle avanti. Nel finale la pioggia condiziona il gioco delle Azzurre, la Francia si impone con la sua fisicità e segna la meta che chiude il match con Boujard al 75, per il 22-12 finale.

Italia Femminile | 13/04/2024

Due cambi obbligati per Raineri e un’opzione in più in rimessa: l’analisi delle formazioni di Francia-Italia

Dopo aver fatto la storia a Dublino, l’Italia ci riprova a Parigi: domenica 14 aprile alle 13.30 le Azzurre sfideranno la Francia nella terza giornata del Sei Nazioni femminile 2024. Verso una delle sfide più difficili del Torneo, Raineri rilancia Isabella Locatelli, che sostituisce l’infortunata Sgorbini. Un cambio anche in prima linea, con Maris promossa titolare a causa dell’assenza di Silvia Turani. Anche la Francia cambia poco rispetto al successo – ottenuto con più fatica del previsto – contro la Scozia: il trio alla guida della squadra francese, formato da Gaëlle Mignot, David Ortiz e Sylvain Mirande, sostituisce infatti le due flanker schierando Escudero e Gros al fianco della confermata Romane Menager. Fra le trequarti, invece, Llorens sostituisce Arbey, mentre Marine Menager cambia lato e indosserà la maglia numero 11. Le fasi statiche La presenza contemporanea di Locatelli e Fedrighi permette alle Azzurre di avere più opzioni in rimessa laterale, e soprattutto di poter contrastare in maniera più efficace i lanci su Manae Feleu, che è la giocatrice ad aver vinto più touche finora nel Torneo 2024. Locatelli, inoltre, rappresenta una garanzia in termini di esperienza e costanza e pur non avendo la dinamicità di Sgorbini – assente per infortunio – garantisce equilibrio ed è una buona soluzione anche in attacco. In mischia l’assenza di Turani mette ancora più pressione nei confronti di Maris e Seye, che saranno chiamate a un grande lavoro contro Deshayes e Khalfaoui, soprattutto considerando che la Francia non ha ancora perso una mischia in questo Sei Nazioni. Vietato sbagliare Raineri ha confermato in blocco mediana e trequarti rispetto alla formazione che ha vinto a Dublino. L’idea di schierare Emma Stevanin come primo centro, già provata in alcune occasioni in precedenza, si è rivelata vincente, con Rigoni brava ad adattarsi a numero 13. Contro la Francia sarà fondamentale difendere senza errori, soprattutto contro Marine Menager, ad oggi una delle giocatrici più pericolose in attacco dell’intero Torneo con 172 metri guadagnati dopo il primo contatto e 3 linebreak. Attenzione anche ad Assia Khalfaoui, pilone destro sempre molto costante in avanzamento. Al piede si sono visti dei miglioramenti da parte dell’Italia, e sarà necessario confermarli e fare un ulteriore passo avanti contro una squadra che con Lina Queyroi e Pauline Bourdon calcia molto. In attacco Le Azzurre, però, hanno anche a disposizione tante armi offensive, come dimostrato contro l’Irlanda nonostante il poco possesso avuto a disposizione. Dai break di D’Incà sono nate 2 delle 4 mete dell’Italia, e la squadra di Raineri come sempre si è dimostrata capace di attaccare gli spazi e creare poi la superiorità numerica al largo, come accaduto con la meta di Muzzo a Dublino, preceduta poco prima da un’altra marcatura simile poi annullata. L’Italia sembra poi essere riuscita ad aggiungere un’altra arma al proprio arsenale: la maul, che già contro l’Inghilterra aveva mostrato dei miglioramenti in fase difensiva, e che contro l’Irlanda ha permesso di segnare con Vecchini. Le formazioni di Francia-Italia Francia: 15 Emilie Boulard, 14 Marine Menager, 13 Nassira Konde, 12 Gabrielle Vernier, 11 Mélissande Llorens, 10 Lina Queyroi, 9 Pauline Bourdon Sansus, 8 Romane Menager, 7 Emeline Gros, 6 Charlotte Escudero, 5 Madoussou Fall, 4 Manae Feleu (c), 3 Assia Khalfaoui, 2 Agathe Sochat, 1 Annaelle Deshayes A disposizione: 16 Élisa Riffonneau, 17 Ambre Mwayembe, 18 Clara Joyeux, 19 Gaëlle Hermet, 20 Teani Feleu, 21 Alexandra Chambon, 22 Lina Tuy, 23 Morgane Bourgeois Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Beatrice Rigoni, 12 Emma Stevanin, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (c), 8 Ilaria Arrighetti, 7 Isabella Locatelli, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Gaia Maris A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Lucia Gai, 19 Alessia Pilani, 20 Beatrice Rigoni, 21 Alessandra Frangipani, 22 Francesca Granzotto, 23 Beatrice Capomaggi

Italia Femminile | 13/04/2024

Francia-Italia, i ricordi di Manuela Furlan: “Per me è ‘La partita’, nel bene e nel male”

La Francia nel destino, nel bene e nel male. Le sfide contro di loro hanno sempre avuto un sapore speciale, dall’esordio assoluto della Nazionale femminile (1985, 0-0 a Riccione) al successo del 2019 che consegnò il secondo posto all’Italia nel Sei Nazioni: Manuela Furlan lo sa bene, perché c’era nel 2019 ma c’era anche nel 2022, quando in un test pre-Mondiale riportò una distorsione al ginocchio con lesione del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale mediale. Un infortunio che sembrava aver scritto la parola “fine” alla sua carriera, ma la capitana azzurra riuscì a recuperare in tempo per l’ultima partita del Mondiale, ai quarti di finale, proprio contro la Francia. Manuela, quanti ricordi ti dà la Francia? “Mamma mia, troppi (ride, ndr). Ho tanti ricordi belli di partite coinvolgenti, che fanno crescere. Per me è Italia-Francia è ‘La partita’. Quella del 2019 chiaramente ha tracciato un ‘prima e dopo’ nel rugby italiano, e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Al di là di come si era messa già nei primi minuti, è stata una di quelle partite in cui scegli in campo senza niente da perdere, con la voglia di giocarcela, e le abbiamo messe in difficoltà da subito. Abbiamo giocato senza fare calcoli: alcune di noi sapevano che facendo 5 punti saremmo arrivate seconde, altre no, io ad esempio non lo sapevo (ride, ndr) perché non ce lo eravamo mai dette prima a chiare lettere e non avevamo fatto questi calcoli. Molte di noi lo hanno scoperto alla fine, ed è stata una soddisfazione ancora più grande: arrivare seconde, scavalcando la Francia stessa… che te lo dico a fare! (ride, ndr). È stato incredibile. Andando indietro nel tempo ricordo anche la prima vittoria al Sei Nazioni contro la Francia, nel 2013 a Rovato con un calcio di Veronica Schiavon alla fine. Ricordo un silenzio tombale, poi Veronica prende la rincorsa, calcia e quando il pallone va in mezzo ai pali si sente un boato assurdo. Da lì non si è capito più niente”. E con la Francia hai anche chiuso la carriera, alla fine… “Sì, alla fine la Francia è sempre ritornata nel mio destino in un modo o nell’altro. È la partita in cui mi sono fatta male e quella con cui poi ho vestito per l’ultima volta la maglia azzurra al Mondiale: avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, un po’ amore e un po’ odio (ride, ndr). Ma poi ce ne sono davvero tante che andrebbero ricordate. La vittoria a Badia del 2015, ma anche la prima partita contro la Francia, dove perdemmo ma segnai la mia prima meta in azzurro. Insomma, è sempre stata una partita speciale”. Nonostante sulla carta siano più forti, molte sfide sono state equilibrate. Secondo te perché? “Quando penso alla Francia la vedo molto simile a noi. È completa in tutti i reparti e imprevedibile, per questo le partite contro di loro sono sempre iniziate – ancor di più delle altre – sullo 0-0, e lo abbiamo dimostrato varie volte. In Francia siamo ancora riuscite a vincere, ma ricordo tante partite in cui magari il risultato non ci ha sorriso ma abbiamo comunque proposto delle prestazioni di livello”. Adesso cosa fai? “Per un po’ ho voluto staccare dal rugby, ed effettivamente mi sento molto più rilassata. Da qualche settimana sono tornata ad allenarmi ma per mio piacere personale, e magari per divertimento penserò se fare qualche torneo di beach rugby. La scorsa estate ho lavorato a un progetto molto importante, il “Vittoria For Women Tour”. Mi hanno coinvolta a maggio ed è stata un’idea di Vittoria Assicurazioni, main sponsor della Nazionale: portare il rugby sulle spiagge d’Italia e contemporaneamente sostenere la lotta contro il tumore al seno. Abbiamo unito la parte di divertimento del gioco e dell’animazione dei ragazzi di ScuolaZoo alla prevenzione, con delle visite senologiche gratuite effettuate con l’aiuto dell’associazione Specchio d’Italia. È stata un’estate piena di spunti, di divertimenti e riflessione su quanto il gioco di squadra faccia la differenza”. Come vedi questo secondo anno del ciclo di Raineri alla guida dell’Italia? “Può già essere un anno di conferme. La squadra ha avuto modo di rodarsi anche grazie al WXV e sicuramente si può fare un primo bilancio del lavoro fatto a livello di staff e di squadra. Con l’inserimento delle franchigie sicuramente il tecnico può avere ancora più dati e feedback sulle ragazze di interesse nazionale. Come sempre saranno partite dure e agguerrite, le ragazze dovranno come sempre dare più del 100% pero ottenere risultati. Al WXV abbiamo vinto 3 partite con 3 formazioni completamente diverse, e questo è un segnale importante di come la profondità sia aumentata: è una cosa che fa molto bene al gruppo e alla crescita di tutte le ragazze. Qualsiasi allenatore pagherebbe per avere una scelta così ampia di giocatrici e poter scegliere di volta in volta la formazione migliore. Da questo primo anno l’Italia si porta dietro molta consapevolezza in più: si è visto un gioco sempre migliore e frutto anche del lavoro fatto insieme”.

Italia Femminile | 11/04/2024

Italia, Stevanin: “La vittoria con l’Irlanda è arrivata anche a chi non seguiva il rugby”

L’Italia femminile ha trovato la prima vittoria del suo Sei Nazioni, battendo l’Irlanda 27-21 a Dublino e conquistando il primo successo della sua storia in terra irlandese: 5 punti meritati e 3° posto in classifica dopo la seconda giornata. Una partita vinta bene, seppur con qualche sofferenza, e che soprattutto ha contribuito ad aumentare la visibilità del rugby italiano, come spiega Emma Stevanin, apertura e centro dell’Italia e del Valsugana: "Tornando all’Università i giorni successivi mi sono resa conto di quanta gente avesse visto la partita, anche chi solitamente non seguiva il rugby”. Una bella vittoria, nonostante un po’ di sofferenza all’inizio e alla fine. Quali sono i margini di miglioramento? “Sappiamo che seguendo il nostro processo di gioco riusciamo a ottenere dei risultati. Allo stesso modo, siamo consapevoli del fatto che ci siano tante cose da migliorare. I margini sono ampi, più lavoriamo insieme più le cose migliorano sia a livello individuale che di gruppo. Dobbiamo cercare di avere più possesso, attaccare di più e gestire meglio i palloni che abbiamo, in modo da poter respirare un po’ e non dover difendere troppo”. Anche perché con la Francia il poco possesso potrebbe creare problemi? “Sì, oltre al possesso c’è stato anche un problema di territorio, perché avere palla solo nella tua metà campo ti costringe a cercare soluzioni diverse dal gioco alla mano”. In questo Sei Nazioni hai giocato sempre primo centro, pur essendo un’apertura di ruolo. Quale posizione preferisci? “Mi sono trovata bene in questo modo, poi quest’anno anche in campionato ho giocato più spesso come 12 quindi non è stato un salto nel vuoto. Poi avere vicino Meddy (Madia, ndr) e Bea (Rigoni, ndr) mi aiuta molto. Se mi trovo bene con chi mi circonda giocare 10 o 12 non fa differenza, anzi, giocare primo centro magari mi toglie un po’ di responsabilità in fase di impostazione”. Però sei molto più sollecitata in difesa… “Sì, ma a me non dispiace difendere per cui va bene così” (ride, ndr) Finora la Francia non ha brillato, quali sono i punti dove potete provare a complicarle la partita? “Dobbiamo mettere loro tanta pressione. Quando si riesce a ‘rompere’ il loro gioco possono andare in difficoltà, ma sarà importante essere costanti soprattutto a livello mentale. Non sono un’avversaria irraggiungibile, lo abbiamo dimostrato più volte anche nel passato recente. Come detto prima, sarà importante non dare loro troppi pallone ed evitare di concedere giocate facili”. Quanto è importante l’unità del vostro gruppo? Quanto incide lo spogliatoio sui risultati che ottenete? “Moltissimo, anche l’esperienza del WXV ci ha dato modo di passare molto più tempo insieme rispetto a prima, permettendoci di crescere dal punto di vista del gruppo e di affinare i rapporti tra di noi”. La vittoria con l’Irlanda ha suscitato molto clamore, essendo la prima della storia azzurra in trasferta. D’altro canto, però, era una partita sulla carta alla vostra portata. Vi ha sorpreso questa reazione mediatica? “Effettivamente abbiamo avuto una visibilità che di solito non abbiamo, anche quando vinciamo. Forse ha aiutato anche l’aver giocato a Pasqua, poiché molte più persone erano a casa e quindi hanno avuto la possibilità di vedere la partita. Anche tornando all’Università i giorni successivi mi sono resa conto di quanta gente avesse visto la partita, anche chi solitamente non seguiva il rugby”. Che è un po’ quello che è accaduto anche con il Sei Nazioni maschile. È un bel momento per il rugby italiano? “Sì, il fatto che poi il Sei Nazioni femminile arrivi subito dopo quello maschile permette di dare una certa continuità e allungare l’arco temporale, per cui le vittorie alla fine danno visibilità a tutti, e spero che questa serie di vittorie italiane contribuisca ancora di più a diffondere il nostro sport in Italia e a renderlo più seguito rispetto al passato”.

Italia Femminile | 09/04/2024

Sei Nazioni femminile: l’Italia vince in Irlanda per la prima volta nella storia. Le Azzurre passano 27-21 a Dublino

L'Italia femminile fa la storia, con qualche brivido, e vince per la prima volta in Irlanda: a Dublino le Azzurre si impongono 27-21 dopo una partita dominata per larghi tratti e un finale però tesissimo, con la meta di Corrigan a riaprire una partita che al 78' sembrava chiusa. Ancora una volta è la difesa a decidere la partita, con l'Italia che tiene bene e sigilla il successo con il turnover di Veronese. La squadra di Raineri conquista anche il bonus offensivo grazie alle mete di Vecchini (doppietta e player of the match), Fedrighi (prima marcatura internazionale per lei) e Muzzo. Il successo vale 5 punti e il terzo posto in classifica dopo 2 giornate, dietro soltanto a Inghilterra e Francia. La cronaca di Irlanda-Italia Il primo pericolo arriva dall'Irlanda, Parsons evita il placcaggio di Ostuni Minuzzi e si invola sul lato sinistro, poi gran carica avanzate di Hogan dentro i 22. Le Azzurre tengono bene in difesa e Turani conquista un turnover importante. La squadra di casa insiste con O'Brien che con un calcio passaggio cerca Corrigan a destra, Ostuni Minuzzi la anticipa ma è costretta a portarsi il pallone in area di meta. L'Irlanda continua a spingere, allarga il gioco e l'estremo delle Azzurre intercetta a una mano il passaggio al largo di Parsons verso Corrigan, la direttrice di gara Hollie Davidson fischia l'avanti volontario e opta per la decisione più severa: giallo e meta tecnica, 7-0 per le padrone di casa. I 10 minuti di inferiorità numerica sono durissimi per l'Italia, che deve reggere la furiosa pressione irlandese ma è molto brava a non concedere punti, nonostante perda anche Turani per un colpo al volto (al suo posto Maris) e Sgorbini per una ferita sanguinante (dentro Veronese). La neoentrata Gaia Maris si fa valere contro Haney in mischia e guadagna due calci di punizione di fila che permette alle Azzurre di entrare per la prima volta nei 22. Rigoni va in rimessa laterale, Fedrighi riceve il lancio di Vecchini e innesca la maul italiana, avanzante e finalizzata proprio dalla tallonatrice del Valsugana. Sulla trasformazione Rigoni è sfortunata, calcia bene ma colpisce la traversa e il pallone rimbalza fuori. Dall'altra parte l'Irlanda rinuncia ai pali da posizione agevole, O'Brien non trova però la rimessa laterale e alla fine l'Italia riconquista l'ovale con un calcio di punizione a favore. L'Italia risponde, torna in attacco e completa la rimonta: primo break di Alyssa D'Incà che mette le Azzurre sul piede avanzante, poi strepitosa carica di Tounesi che si porta dietro 3 avversarie e arriva corta di pochissimo. Ci pensa Valeria Fedrighi a finalizzare con la carica del 12-7 con trasformazione di Rigoni. È la prima meta in azzurro per la seconda linea dello Stade Toulousain, al 52esimo cap, sempre tra le migliori con tanto lavoro sporco. La squadra di Raineri cambia marcia: gran break di Muzzo sul lato sinistro, poi bel calcio di Madia che mette in difficoltà Delaney, costretta a ripartire dalla propria area di meta e bel placcata da D'Incà. Arriva velocissima Vecchini che conquista il tenuto che vale il calcio del 15-7, punteggio con il quale finisce il primo tempo a Dublino. L'Irlanda inserisce Fowley, apertura titolare contro la Francia, e tiene dietro O'Brien giocando quindi con una doppia apertura, e ricomincia il secondo tempo in attacco: le avanti fanno strada e creano la superiorità numerica al largo, O'Brian e Fowley aprono su Parsons che però perde clamorosamente in avanti l'ovale con un'autostrada davanti. Dopo lo scampato pericolo l'Italia accelera di nuovo e trova la terza meta: una strepitosa D'Incà riparte dai propri 22, apre in due la difesa irlandese e arriva fino ai 22 avversari. Muzzo e poi le avanti azzurre danno seguito all'azione, e alla fine Vecchini trova la gran carica per il 22-7 con trasformazione di Rigoni. L'Irlanda si affida ancora una volta alla propria fisicità per riaprire la partita, conquista un calcio di punizione che vale una touche a 5 metri dalla linea di meta dell'Italia. La maul è avanzante e Neve Jones finalizza per il 22-14 con trasformazione di O'Brien. La reazione azzurra però è immediata, con un bellissimo break di Arrighetti dalla base del raggruppamento: la numero 8 azzurra arriva corta, poi Madia allarga su Muzzo che segna, ma Davidson - dopo un controllo con il TMO - considera in avanti il passaggio dell'apertura italiana. Muzzo però si ripete al 68', riceve ancora un altro pallone al largo e vola in bandierina, e questa volta è tutto buono: l'Italia porta a casa anche il bonus offensivo. Negli ultimi 10 minuti l'Irlanda prova a riaprire la partita, Veronese salva con un grandissimo placcaggio su Parsons, che sembrava potersi involare verso la meta. Al 78' però le irlandesi tornano sotto con Corrigan, che intercetta un passaggio di Rigoni e vola in mezzo ai pali per il 21-27. Il finale è tesissimo, l'Irlanda ritorna in attacco a preme costantemente nei 22 italiani: la difesa della squadra di Raineri tiene nonostante la grande pressione, poi Veronese con un turnover riconquista l'ovale che vale il primo successo dell'Italia in terra irlandese. Dublino, RDS Arena - domenica 31 marzo 2024Guinness Women’s Six Nations, II giornataIrlanda v Italia 21-27Marcatrici: p.t. 7’ m. punizione Irlanda (7-0); 24’ m. Vecchini (7-5); 30’ m. Fedrighi tr. Rigoni (7-12); 36’ cp. Rigoni (7-15); s.t. 17’ m. Vecchini tr. Rigoni (7-22); 22’ m. Jones tr. O’Brien (14-22); 28’ m. Muzzo (14-27); 38’ m. Corrigan tr.O’Brien (21-27)Irlanda: Delany (10’ st. Fowley); Corrigan, Higgins, Breen (18’ st. Dalton), Parsons; O’Brien, Reilly (17’ st. Scuffil-McCabe); Hogan, Wafer, Moore (14’ st. Tuite); Monaghan (cap), Wall (26’ st. Corri); Haney (23’ st. Mcgrath), Jones, Djougangall. BemandItalia: Ostuni-Minuzzi; Muzzo, Rigoni, Stevanin (32’ st. Granzotto), D’Incà; Madia, Stefan (cap); Arrighetti, Sgorbini (11’ pt. Veronese), Tounesi (29’ st. Locatelli); Duca, Fedrighi; Seye (32’ st. Gai), Vecchini, Turani (14’ pt. Maris)all. Raineriarb. Davidson (Scozia)Cartellini: 7’ pt. giallo Ostuni-Minuzzi (Italia)Calciatrici: Rigoni (Italia) 3/5Guinness Player of the Match: Vecchini (Italia)Note: 6605 spettatori, record per un incontro femminile in Irlanda. 

Italia Femminile | 31/03/2024

Sei Nazioni femminile: la presentazione di Irlanda-Italia

Nel giorno di Pasqua l’Italia sfida l’Irlanda alla RDS Arena di Dublino per la seconda giornata del Sei Nazioni femminile 2024, diretta Sky Sport Max e NOW alle ore 16 italiane. Entrambe le formazioni vengono da una sconfitta nella quale hanno comunque dato dei buoni segnali a livello di prestazione: le Azzurre sono state battute dall’Inghilterra, mentre l’Irlanda ha perso contro la Francia. Per entrambe le squadre è la prima vera prova del nove di questo Torneo. L’obiettivo dichiarato dell’Italia è il podio, e la partita di Dublino è un passaggio obbligato per provare a ottenerlo. Come arriva l’Irlanda Difesa, gioco al piede e breakdown sono stati i fondamentali ai quali le irlandesi si sono ancorati per non sprofondare contro la Francia, e ci sono riuscite, perché le semifinaliste dell’ultimo Mondiale hanno fatto molta più fatica del previsto ad avere ragione di un’Irlanda ostica e coraggiosa, e quando hanno sigillato il risultato sono arrivate comunque altre 2 mete da parte delle irlandesi per il 38-17 finale. L’Irlanda è una squadra ostica e capace di restare in partita anche quando è sotto nel punteggio, e contro le azzurre si prospetta quindi un match punto a punto dove la squadra di Raineri dovrà essere brava a mantenere alta la concentrazione anche se le cose dovessero mettersi bene, perché contro questa Irlanda basta un attimo per riaprire i giochi. Come arriva l’Italia Anche l’Italia, nonostante la sconfitta pesante nel punteggio contro l’Inghilterra, può scendere in campo a Dublino con fiducia. Le inglesi non sono mai parse così in difficoltà come nel primo tempo di Parma, durante il quale la squadra di Raineri ha sfoderato una difesa ordinata e compatta che ha concesso pochissime occasioni alle inglesi, le quali sono venute fuori alla distanza grazie al loro strapotere fisico. Ciò non cancella comunque gli ottimi segnali mostrati dal primo tempo di Parma, ed è da lì che la squadra di Raineri dovrà ripartire per trovare la prima vittoria del suo 2024. L’Irlanda è una formazione alla portata, ma con delle caratteristiche che possono risultare molto indigeste alle Azzurre: soprattutto il gioco al piede. Se l’Italia dovesse riuscire ad arginarlo, allora la partita potrebbe assumere tutta un’altra fisionomia. Tutte le informazioni per seguire Irlanda-Italia Irlanda-Italia sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Max (canale 205) e in streaming su NOW domenica 31 marzo alle ore 16 italiane. La scozzese Hollie Davidson dirigerà il match, coadiuvata dalle assistenti Maria Heitor (Portogallo) e Amber Stamp-Dunstain (Galles). Al TMO il canadese Chris Assmus. Le formazioni di Irlanda-Italia Irlanda: 15 Lauren Delany, 14 Katie Corrigan, 13 Eve Higgins, 12 Enya Breen, 11 Béibhinn Parsons, 10 Dannah O’Brien, 9 Aoibheann Reilly, 8 Brittany Hogan, 7 Aoife Wafer, 6 Grace Moore, 5 Sam Monaghan (capitana), 4 Dorothy Wall, 3 Christy Haney, 2 Neve Jones, 1 Linda Djougang A disposizione: 16 Sarah Delaney, 17 Niamh O’Dowd, 18 Sadhbh McGrath, 19 Fiona Tuite, 20 Eimear Corri, 21 Molly Scuffil-McCabe, 22. Nicole Fowley, 23. Aoife Dalton Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Beatrice Rigoni, 12 Emma Stevanin, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (capitana), 8 Ilaria Arrighetti, 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Isabella Locatelli, 20 Beatrice Veronese, 21 Alessandra Frangipani, 22 Francesca Granzotto, 23 Beatrice Capomaggi

Italia Femminile | 31/03/2024

Sei Nazioni femminile 2024: i precedenti tra Irlanda e Italia

L’Irlanda è da sempre una delle squadre più ostiche per l’Italia, che anche quando sulla carta sembrava superiore a livello di gioco e risultati non sempre è riuscita a prevalere, ottenendo forse meno di quanto meritava. È successo spesso anche negli ultimi anni, con il successo del Lanfranchi del 2023 a rompere questo complicato tabù. Al Sei Nazioni femminile 2024 le due squadre si incontrano per la 23esima volta. Irlanda-Italia: i precedenti Italia e Irlanda si sono affrontate 22 volte in partite ufficiali, con 19 vittorie per l’Irlanda e 3 per l’Italia. Sono 182 i punti segnati dall’Italia, contro i 468 irlandesi. Il primo incontro risale al 4 aprile 1997, quando a Nizza in Coppa Europa le Azzurre vinsero 13-5. L’anno successivo, al Mondiale, arrivò invece la prima vittoria irlandese, per 20-5. La prima sfida al Sei Nazioni, nel 2007, finì 17-12 per l’Irlanda, che ha sempre prevalso fino al 2019, quando le Azzurre vinsero 29-27 con mete di Muzzo, Giacomoli, Stefan e Franco, 3 trasformazioni e un calcio di punizione di Sillari. L’ultima sfida e la “Try of the year 2023” La terza vittoria per l’Italia sull’Irlanda risale allo scorso Sei Nazioni, 24-7 per le Azzurre. Quello del Lanfranchi di Parma fu anche il match della meta di Sofia Stefan, che alla fine della stagione sarebbe stata premiata come la marcatura più bella dell’anno: al 29’, sugli sviluppi di una mischia, la numero 9 azzurra serve la coppia di play Madia-Rigoni, per poi aprire su D’Incà che attacca la linea e serve Capomaggi con un offload. L’estremo del Villorba trova Muzzo sul lato sinistro, poi Rigoni si propone all’interno e viene fermata a pochi metri dalla linea di meta. Stefan segue l’azione e segna. Nella ripresa si scatena Alyssa D’Incà, che segna due mete e sarà premiata player of the match. Sillari allunga dalla piazzola e non basta la meta tecnica delle irlandesi: finisce 24-7 per la prima vittoria azzurra del ciclo di Nanni Raineri.

News | 30/03/2024

L’Italia ritrova Arrighetti e Vecchini e schiera un doppio play. Irlanda pericolosa al piede. L’analisi delle formazioni

La sfida tra Irlanda e Italia offre tantissimi spunti tattici. Nanni Raineri, costretto a rinunciare a Sillari per infortunio, gioca la carta della doppia apertura con Emma Stevanin primo centro, affiancata alla confermata Madia. Davanti, il tecnico ritrova Ilaria Arrighetti (che mancava dal 2022) e Vittoria Vecchini, reduce da un mese di stop per infortunio. Sarà una sfida molto tirata e con tante incognite, a cominciare dal gioco al piede, punto di forza dell’Irlanda, mentre le Azzurre possono sfruttare il loro potenziale tecnico per attaccare gli spazi e non dare punti di riferimento alle avversarie. Entrambe le difese hanno fatto vedere ottime cose contro Inghilterra e Francia, e chi tra Italia e Irlanda riuscirà per prima a trovare la chiave per minare le certezze avversarie in questo fondamentale potrà fare la differenza. Il gioco al piede Se dal punto di vista tecnico l’Italia appare superiore, l’Irlanda potrà invece mettere in difficoltà la squadra di Raineri su quello che è da sempre il punto debole delle azzurre, il gioco al piede: contro la Francia Nicole Fowley e Dannah O’Brien hanno messo in grande difficoltà il triangolo allargato avversario. Stavolta le due “10” si invertiranno, con la seconda che sarà titolare contro le Azzurre, ma il piano di gioco difficilmente cambierà. Il ping pong tattico – nel quale comunque l’Italia ha fatto vedere dei miglioramenti – può quindi essere un’arma a favore dell’Irlanda, che però dovrà fare molta attenzione a non regalare palloni facili per le ripartenze del triangolo allargato italiano. Se Ostuni Minuzzi, D’Incà e Muzzo dovessero ricevere dei palloni senza pressione allora il piede irlandese potrebbe trasformarsi in un boomerang, con le 3 Azzurre che si sono sempre dimostrate molto capaci nell’attaccare gli spazi. La battaglia davanti Tante incognite nelle fasi statiche, soprattutto perché entrambe le formazioni recuperano due elementi fondamentali assenti nella prima giornata: l’Italia ritrova Vecchini, titolare nel ruolo di tallonatrice, mentre l’Irlanda recupera la capitana e leader della touche Sam Monaghan. Contro la Francia la rimessa laterale delle irlandesi ha avuto molte difficoltà, e la seconda linea dovrà essere brava a rimettere a posto la situazione. Per le rimesse l’Italia si affiderà come sempre a Valeria Fedrighi, che ritrova al suo fianco Giordana Duca. Il ritorno di Vecchini, inoltre, permette a Turani di tornare pilone con Maris che potrà partire dalla panchina e garantire ulteriore qualità nel secondo tempo, considerando che a destra potrebbe entrare anche l’esperta Lucia Gai. Dall’altra parte ci sarà la fortissima Linda Djougang, che sfiderà in mischia Sara Seye. Doppio play L’Infortunio di Sillari ha costretto Raineri a cambiare le carte in tavola dietro: il tecnico schiera di fatto una doppia apertura con Madia 10 e Stevanin 12, mentre Rigoni scala a secondo centro e si prenderà anche la responsabilità dei piazzati, che nel secondo tempo potrebbe anche passare a Capomaggi in caso di ingresso dalla panchina. Stevanin ha le caratteristiche per fare bene entrambi i ruoli, e sarà importante anche per togliere punti di riferimento a una difesa Irlandese che contro la Francia è stata ottima. Le formazioni di Irlanda-Italia Irlanda: 15 Lauren Delany, 14 Katie Corrigan, 13 Eve Higgins, 12 Enya Breen, 11 Béibhinn Parsons, 10 Dannah O’Brien, 9 Aoibheann Reilly, 8 Brittany Hogan, 7 Aoife Wafer, 6 Grace Moore, 5 Sam Monaghan (capitana), 4 Dorothy Wall, 3 Christy Haney, 2 Neve Jones, 1 Linda Djougang A disposizione: 16 Sarah Delaney, 17 Niamh O’Dowd, 18 Sadhbh McGrath, 19 Fiona Tuite, 20 Eimear Corri, 21 Molly Scuffil-McCabe, 22. Nicole Fowley, 23. Aoife Dalton Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Beatrice Rigoni, 12 Emma Stevanin, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (capitana), 8 Ilaria Arrighetti, 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Isabella Locatelli, 20 Beatrice Veronese, 21 Alessandra Frangipani, 22 Francesca Granzotto, 23 Beatrice Capomaggi

Italia Femminile | 30/03/2024

Sillari a Cardiff (due volte) e le vittorie in Scozia: i successi più belli dell’Italia in trasferta

L’Italia è pronta alla prima trasferta del 2024: la seconda giornata del Sei Nazioni femminile vedrà infatti le Azzurre sfidare l’Irlanda nella domenica di Pasqua, alla ricerca del primo successo in terra irlandese. Nel corso degli anni, l’Italia si è tolta grandi soddisfazioni lontana da casa, e rompere il tabù Irlanda sarebbe un altro grande colpo. Nel complesso, l’Italia ha vinto 11 partite in trasferta nel Sei Nazioni. Peraltro, due di queste sono state chiuse da Michela Sillari a tempo scaduto. La trequarti azzurra infatti ha steso il Galles nel 2018 al Millennium Stadium (oggi Principality) con una meta all’80’, per poi ripetersi nel 2022 ad Arms Park con un calcio di punizione al 79’. Le grandi vittorie dell’Italia femminile in trasferta Il primo successo in trasferta dell’Italia al Sei Nazioni è arrivato nel 2010: all’ultima giornata, le Azzurre vinsero 19-15 a Bridgend contro il Galles, condannandolo al cucchiaio di legno, per poi ripetersi l’anno dopo contro la Scozia a Edimburgo, con un netto 26-0. La Scozia, del resto, è da sempre la “vittima” preferita delle Azzurre, che vinsero in trasferta anche nel 2013: 8-0 a Dundee. Nel 2014 è cominciata anche la striscia positiva di vittorie in trasferta contro il Galles, non ancora interrotta: le Azzurre vinsero 12-11 a Port Talbot nella prima giornata del Torneo, per poi ripetersi nel 2016 (16-12), nel 2018 (22-15), nel 2020 (19-15) e nel 2022 (10-8). Nel 2015 il successo esterno sulla Scozia per 31-8 diede il via a una grande cavalcata delle Azzurre, che poi vinsero in casa contro Francia e Galles e conquistarono il primo storico podio della loro storia, cedendo soltanto di fronte all’Irlanda (poi vincitrice del Torneo) e alla solita Inghilterra. Lo stesso accadde nel 2019: Arrighetti, Franco, Rigoni e Giordano stesero le scozzesi nella prima giornata del Torneo, dando il via al miglior Sei Nazioni della storia dell’Italia, chiuso al secondo posto dopo il pari col Galles e altre due vittorie casalinghe con Irlanda e Francia. Contro la Scozia è arrivato anche un altro successo, nel 2021 – seppur in uno Scotstoun di Edimburgo vuoto a causa della Pandemia – per 41-20. Il Millennium e due volte Sillari Tra le tante vittorie in trasferta in Galles, quella del 2018 ha un sapore speciale, perché si giocò al Millennium Stadium di Cardiff. L’Italia parte bene e segna dopo 9 minuti con una bella imbucata di Locatelli, che evita due placcaggi e schiaccia in mezzo ai pali. Il Galles risponde prima con un piazzato di Wilkins, poi con Butchers che finalizza in bandierina una serie di cariche delle avanti. Nel finale di primo tempo, però, le Azzurre ritornano davanti: magia di Furlan che attacca la linea e poi riesce a servire l’accorrente Magatti con un’offload, e l’ala marca per l’8-12. Nella ripresa le Azzurre mettono in piedi l’azione più bella della partita: buco di Madia, Locatelli riceve in sostegno e viene fermata ai 5 metri, Barattin dà continuità all’azione e serve Ruzza che con un passamano dà a Rigoni la possibilità di marcare per il 17-8. Il Galles accorcia al 69’ con Harries e Wilkins trasforma per il 17-15: l’Italia sfodera una grande difesa, evita il sorpasso gallese e a tempo scaduto chiude la questione con Michela Sillari, che marca la meta del bonus per il 22-15 finale. Il centro si ripeterà 4 anni dopo sempre a Cardiff: questa volta ad Arms Park la partita è combattuta a metà campo e con poche occasioni. L’Italia passa in vantaggio alla mezz’ora con Barattin e guida fino al 75’, quando la meta di Bevan dopo un precedente calcio di Wilkins ribalta il match. Sembra finita, ma le Azzurre con le ultime gocce di energia rimaste trovano la forza di tornare in attacco, guadagnano un calcio di punizione dopo un fuorigioco gallese e Sillari mette dentro i punti del 10-8 finale.

Italia Femminile | 28/03/2024

Italia, Francesca Sgorbini: “Pronte per l’Irlanda. Sarà una partita difficile ma è alla nostra portata”

L’Italia va a Dublino per rompere un altro tabù: le Azzurre non hanno mai vinto in Irlanda, e alla RDS Arena (domenica 31 alle 16 italiane, diretta Sky Sport) proveranno a ottenere la loro prima vittoria nel Sei Nazioni 2024. La squadra di Raineri vuole ripartire dal buon primo tempo giocato contro l’Inghilterra, come racconta Francesca Sgorbini, terza linea delle Azzurre e di Romagnat. Cosa vi lascia la prestazione con l’Inghilterra? “Il nostro obiettivo era rimanere in partita il più possibile, abbiamo cercato fin da subito di mettere pressione in difesa alle nostre avversarie e nel primo tempo ci siamo riuscite. Peccato per qualche errore in attacco, perché avremmo potuto concretizzare di più e fare dei punti, poi nella ripresa l’Inghilterra è venuta fuori, ma possiamo ripartire dalle cose buone che abbiamo fatto”. Come procede la preparazione alla sfida con l’Irlanda? “È una partita ostica. Contro l’Inghilterra non abbiamo potuto mostrare il nostro meglio, ma siamo pronte per l’Irlanda. Loro ci aspettano a Dublino e sarà la nostra prima trasferta dell’anno, sarà una partita difficile ma alla nostra portata. L’Irlanda ha fatto vedere una buona difesa contro la Francia, hanno iniziato in maniera simile a noi, con una partita difficile contro una squadra molto forte nella quale dovevano soprattutto difendere. Contro di noi sarà una partita più aperta, l’anno scorso hanno perso a Parma e vorranno sicuramente rifarsi a casa loro”. Dove l’Italia non ha mai vinto, peraltro… “Beh, c’è sempre una prima volta” (ride, ndr) Dal punto di vista degli infortuni l’inizio non è stato molto fortunato. Quanto pesano le assenze? “Purtroppo gli infortuni fanno parte del gioco. Non fa mai piacere perdere ragazze come Sillari, una figura importantissima per la nostra squadra, ma siamo un grande gruppo e sono sicura che le ragazze che prenderanno il posto delle infortunate saranno assolutamente all’altezza”. L’anno scorso ti facesti male proprio contro l’Irlanda… “Eh sì, l’anno scorso mi infortunai proprio contro l’Irlanda, ma quest’anno mi sono ripresa da tutti gli acciacchi dopo un 2023 un po’ sfortunato. Sono sicura che andrà meglio, anche se non voglio dirlo troppo forte (ride, ndr)” Qual è la difficoltà del giocare in Irlanda e contro l’Irlanda? “Sicuramente giocare fuori casa cambia, l’Irlanda ci ha messe spesso in difficoltà anche perché ha un gioco molto simile a quello dell’Inghilterra, che noi tendiamo a soffrire di più”.

Italia Femminile | 27/03/2024