Autore: Redazione Onrugby
Sei Nazioni femminile 2025: i precedenti tra Scozia e Italia
Da un lato la Scozia è la squadra con la quale l’Italia ha ottenuto il maggior numero di vittorie in assoluto, dall’altro le Azzurre non battono le scozzesi dal 2022. All’Hive Stadium di Edimburgo, nella terza giornata del Sei Nazioni femminile 2025, la squadra di Roselli proverà a interrompere la striscia negativa di sconfitte. Scozia-Italia femminile: i precedenti Italia e Scozia si sono affrontate 26 volte in partite ufficiali, con 16 vittorie italiane, un pareggio e 9 successi scozzesi. Nel 2023 la Scozia è tornata a battere l’Italia dopo 6 anni di digiuno, per poi ripetersi nel 2024. In totale, le Azzurre hanno messo a segno 554 punti, subendone 358. Il primo incontro tra Scozia e Italia risale al 1995 proprio a Edimburgo, quando le Azzurre vinsero 12-10. Il primo incontro fra Italia e Scozia al Sei Nazioni invece ha sorriso alle scozzesi, che vinsero 26-6 nel 2007. La vittoria più larga dell’Italia è un 45-5 a Caserta nel Sei Nazioni 2014, mentre quella Scozzese è l’8-37 di Amsterdam alla Coppa del Mondo 1998. Le vittorie più belle Tra le 16 vittorie conquistate dalle Azzurre, quella del 2019 resta una delle più belle e importanti, anche perché proprio da quel 28-7 a Glasgow cominciò la cavalcata che portò le ragazze guidate da Andrea di Giandomenico al secondo posto nel Sei Nazioni. In quell’occasione andarono a segno Arrighetti, Franco, Rigoni e Giordano. Nel 2021, in un anno stranissimo per via della pandemia, l’Italia sfidò e sconfisse la Scozia due volte in pochi mesi: ad aprile, in un torneo caratterizzato da una formula da sole 3 partite, le Azzurre vinsero 41-20 con tripletta di Furlan, doppietta di Rigoni, mete di Ostuni Minuzzi e Arrighetti e 3 trasformazioni di Sillari. L’Italia si ripeté pochi mesi dopo nella sfida che indirizzò subito al meglio il torneo di qualificazione al Mondiale: a Parma finì 38-17 con mete di Franco, Magatti, Barattin, Arrighetti, Sillari (autrice anche di 4 trasformazioni) e Furlan. L’ultima vittoria dell’Italia risale al 2022: nel diluvio del Lanfranchi l’Italia vinse 20-13 rimontando lo svantaggio iniziale con le mete di Bettoni e Turani e con i piazzati di Sillari. L’ultima sfida Scozia e Italia si sono affrontate due volte nel 2024. Nella prima sfida, al Sei Nazioni, la Scozia ha vinto 17-10. Non è bastata la splendida meta di D’Incà alle Azzurre, subito raggiunte da Skeldon per il 7-7 dell’intervallo. Nella ripresa la Scozia ha preso in mano la partita segnando al 64’ con Orr e al 69’ con Rollie. Le mancate trasformazioni tennero in gioco le Azzurre, che accorciarono con un piazzato di Rigoni al 73’, ma non bastò a smuovere il punteggio dal 17-10 finale. Nella seconda sfida, giocata in Sudafrica nella seconda divisione del WXV 2024, la Scozia ha vinto 19-0 con mete di Rollie, Skeldon e Grant.
Italia Femminile | 09/04/2025
Italia, Beatrice Rigoni: “Dopo l’Irlanda tanta delusione, ma puntiamo sul nostro dinamismo verso la Scozia”
“Gambe in spalla e ripartire”: questo è il messaggio di Beatrice Rigoni, centro delle Sale Sharks e dell’Italia, tornata ad allenarsi in preparazione al match di domenica contro la Scozia (diretta Rai/Sky alle 16), valido per la terza giornata del Sei Nazioni femminile, la prima dopo la pausa. La prima parte del Sei Nazioni non è stata facile per le Azzurre, che dopo la buona prestazione di York contro l’Inghilterra hanno ceduto 54-12 contro l’Irlanda. Adesso, però, non è il momento di guardare al passato. Come si riparte dopo una sconfitta di questo tipo? “Bisogna continuare a lavorare e a seguire il percorso che abbiamo programmato. La sfida è portare sul campo tutto quello che facciamo in settimana e fare in modo che il lavoro delle giornate precedenti dia i suoi frutti in partita”. Su cosa state lavorando adesso? “Il nostro è un processo di crescita, non mi soffermerei molto su quello che non ha funzionato contro l’Irlanda perché sarebbe inutile crocifiggersi in questo momento. In queste prima due giornate alcuni aspetti del gioco hanno funzionato bene e da lì dobbiamo ripartire”. A livello mentale la sconfitta è stata assorbita? “Siamo molto fiduciose nel lavoro che stiamo facendo, e questo è ciò che ci guida in questo percorso. Sappiamo che sarà dura ma siamo pronte a una grande sfida. Dopo l’Irlanda le persone più deluse dalla sconfitta eravamo noi 23 in campo, quindi non c’è nessun alibi: solo lavoro, è l’unica strada percorribile. Il livello del Sei Nazioni femminile si sta alzando sempre di più, e nessuno aspetta nessuno, anzi, vanno sempre più veloci, quindi gambe in spalla e ripartire”. Dove l’Italia può far male alla Scozia? “Dalle nostre fasi statiche siamo riuscite a creare azioni importanti e ad andare oltre la linea del vantaggio, pensiamo ad esempio alla mischia ordinata. E poi siamo una squadra molto dinamica, per questo dobbiamo fare in modo che le nostre caratteristiche escano fuori al meglio, per poter essere pericolose”. Dove invece la Scozia è pericolosa? “Sono una squadra molto collaudata che in questi anni è cresciuta molto, acquisendo fiducia e ottenendo risultati importanti. Anche loro, come noi, sono una squadra molto dinamica, e in questo senso sarà una sfida alla pari. Non saprei dire un’area del gioco precisa in cui si deciderà la partita, perché Scozia e Italia sono allo stesso modo due formazioni di grande qualità: a fare la differenza saranno l’attenzione ai dettagli e la precisione nell’esecuzione”.
Italia Femminile | 09/04/2025
Sei Nazioni femminile: l’Italia cede 54-12 all’Irlanda al Lanfranchi di Parma
Nell'esordio casalingo al Sei Nazioni femminile 2025 l'Italia viene sconfitta 54-12 dall'Irlanda, che trova il primo successo dell'anno battendo le Azzurre allo stadio Lanfranchi di Parma. Ospiti a segno con Dalton, McGann (tripletta), Costigan, Djougang, Wall e Hogan, con 7 trasformazioni su 8 di O'Brien. Italia in meta con Stefan e Rigoni, autrice anche di una trasformazione. L'Italia tornerà in campo domenica 13 aprile all'Hive Stadium di Edimburgo contro la Scozia, l'Irlanda sfiderà invece l'Inghilterra sabato 12 aprile a Cork. La cronaca di Italia-Irlanda L'Irlanda parte forte conquistando subito un calcio per andare in touche nei 22 azzurri, mentre le Azzurre restano in 14 per un placcaggio alto di Fedrighi che le costa il giallo. Il drive irlandese viene arginato dalla difesa italiana, Reilly allora muove il pallone dando ritmo alle cariche delle avanti, poi O'Brien allarga in qualche modo su Dalton che raccoglie un pallone non facile e riesce a volare in bandierina per la prima meta. O'Brien trasforma per il 7-0. L'Italia risponde con una bellissima imbucata di Rigoni che innesca le trequarti azzurre, D'Incà trova lo spazio e poi serve al largo Muzzo, ma il passaggio è troppo lungo e l'ala di Villorba deve fare una magia per mantenere l'ovale. L'azione prosegue e poi si interrompe con un avanti di Maris. All'8' l'Irlanda trova la seconda meta: il buco di Higgins sfrutta la superiorità numerica e crea un due contro uno a quel punto difficile da difendere per le Azzurre, pallone allargato su McGann che va a segnare la marcatura dello 14-0. Dall'altra parte è uno splendido break di Stevanin a ridare linfa all'attacco azzurro, che conquista una mischia nei 22 irlandesi. Le prime linee sono stabili, Stefan raccoglie e attacca in prima persona prendendo di sorpresa la difesa irlandese e schiacciando nell'angolo. Sillari colpisce il palo e si resta sul 14-5 per l'Irlanda. L'Italia spreca un'occasione importante dopo un bel break di Sgorbini e Duca, mentre l'Irlanda va a segno con Higgins che trova lo spazio sul lato sinistro sorprendendo la difesa azzurra, Amee-Leigh Costigan segue l'azione e marca la terza meta con O'Brien che trasforma per il 21-5. Al 25' le Verdi trovano anche il bonus con un'azione partita da una mischia ordinata stabile e dalla carica di Wafer, poi O'Brien allarga su Dalton che trova la corsa nell'angolo di McGann che firma la doppietta personale. L'apertura irlandese trova anche la trasformazione per il 28-5. Ancora Stefan ispira l'attacco azzurro con un'azione simile a quella della prima meta, attaccando direttamente dalla base della mischia e riportando le Azzurre in attacco. Attacca la linea poi Aura Muzzo, poi il calcio di Stevanin nella profondità è fuori misura e vanifica una splendida iniziativa della squadra di Roselli. Il finale è tutto azzurro, con le avanti che guadagnano metri nei 22, poi Tounesi trova una grandissima carica e viene fermata a un passo dalla linea di meta. Costigan salva sul passaggio di Stefan, ma c'era vantaggio e l'Italia ha un'altra occasione. Si va in rimessa laterale, altra lunghissima serie di cariche e alla fine Vecchini viene tenuta alta in area di meta. Il primo tempo si chiude sul 28-5 per l'Irlanda. L'Irlanda spinge subito nel secondo tempo, con Wafer che si vede annullare una meta per un doppio movimento. Al 54' però le ospiti riescono a marcare con Linda Djougang sugli sviluppi di una maul per il 35-5. Proprio Djougang viene ammonita al 58' per un placcaggio alto su Stevanin, la squadra di Roselli continua ad insistere - anche con i cambi - e a creare occasioni, non sfruttate però a causa dei troppi errori in zona rossa. L'Irlanda invece sfrutta ogni opportunità a disposizione e segna il 40-5 con Dorothy Wall. La neoentrata Gurioli si fa subito vedere conquistando un bel tenuto e riportando l'Italia in attacco. Il drive avanza e viene fermato a un passo dalla linea di meta, poi Rigoni sorprende tutti e dopo essere stata placcata lascia il pallone, lo riprende e si tuffa in meta. La stessa trequarti azzurra trasforma per il 40-12. A un minuto dal termine Hogan trova la carica che vale la settima meta irlandese, mentre a tempo scaduto McGann firma la tripletta personale marcando il definitivo 54-12. Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, 31 marzo 2025Guinness Women’s Six Nations – II giornata Italia v Irlanda 12-54 (5-28) Marcatrici: p.t. 2’m. Dalton tr O’Brien (0-7); 8’ m. McGann tr. O’Brien (0-14); 15’ m. Stefan (14-5); 20 m. Costigan tr. O’Brien (5-21); 25’ m. McGann tr. O’Brien (5-28) s.t. 14’ m. Djougang tr. O Brien (5-35); 25’st m. Wall (5-40); 27’st m. Rigoni tr. Rigoni (12-40); 39' st m. Hogan tr. O'Brien (12-47); 41' st m. McGann tr. O'Brien (12-54) Italia: Granzotto; Muzzo (20’-30’ pt Capomaggi), Sillari (20’st Mannini), Rigoni, D’Incà (23’st Capomaggi); Stevanin, Stefan (20’st Bitonci); Giordano (Cap.); Sgorbini (15’st Veronese), Tounesi; Duca, Fedrighi (22’st Ranuccini); Maris (3’st Seye), Vecchini (18’st Gurioli), Turani (18’st Zanette)all. Fabio Roselli Irlanda: Flood; McGann, Dalton, Higgins (17’st Breen), Costigan; O’Brien, Reilly (17’ st Lane); Wafer (11’st Hogan), King, McMahon (Cap, 16-26’st temp Haney.); Tuite (11’st Wall), Campbell (19’st Moore); Djougang (26’st Haney), Jones (21’ st Moloney), O’Dowd (17’st McCarthy)all. Scott Bemand Arb: Ella Goldsmith (RA)assistenti: Precious Pazani (ZIM) Shanda Assmus (RC)TMO: Aaron Paterson (NZR)Cartellini: 1’ pt. Giallo a Fedrighi (Italia); 16’st giallo a Djougang (Irlanda)Calciatrici: O’Brien (7/8); Sillari (0/1); Rigoni (1/1)Player of The Match: Dalton (Irlanda)Note: Giornata soleggiata, 3337 spettatoriPunti in classifica: Italia 0; Irlanda 5
Italia | 30/03/2025
URC: Benetton, un successo fondamentale. Le Zebre reggono finché possono. L’analisi del 14° turno
Nella 14esima giornata di United Rugby Championship arriva il secondo successo consecutivo per il Benetton, che batte anche Cardiff 20-19 dopo un match tiratissimo e si porta al settimo posto in classifica, in piena zona playoff. A Pretoria le Zebre provano a replicare la grande partita di Durban con gli Sharks, ma alla lunga le assenze, l’altitudine e la potenza fisica e tecnica dei Bulls fanno la differenza fino la 63-24 finale. Benetton: sofferenza e rimonta Non era cominciata bene a Treviso, con Cardiff capace di portarsi subito sul 14-3 nei primi 5 minuti con le mete di Botham e Bevan. A incidere, più che la forza dei gallesi, sono gli errori dei biancoverdi che sprecano tantissime occasioni per segnare, accorciano con la meta di uno strepitoso Albornoz ma non sfruttano poi i 10 minuti di superiorità numerica concessi da un cartellino giallo a Donnell. Paradossalmente, la meta del sorpasso arriva alla fine del primo tempo, quando Cardiff recupera la sua seconda linea, con un drive straripante che porta Ollie Davidson a concedere la meta di punizione per il 17-14 con cui si chiude il primo tempo e che rende giustizia a quanto fatto dalla squadra di Bortolami, che chiuderà il match con 23 difensori battuti e 9 linebreaks. Di questi, 10 sono i difensori battuti da un devastante Mendy, con 5 linebreaks e 118 metri guadagnati. Favretto è il giocatore con più carries, mentre il miglior placcatore è un incredibile Albornoz, praticamente ovunque. Nella ripresa, complice anche la pioggia battente, entrambe le squadre non riescono a mettere punti sul tabellone per buona parte del tempo. Il Benetton non sfrutta il secondo vantaggio numerico (giallo a Jennings sugli sviluppi della meta di punizione) ma nemmeno concede vere occasioni a Cardiff, che rimane attaccato alla partita in attesa dell’occasione giusta, mentre i biancoverdi sprecano troppo. I gallesi prendono il sopravvento in mischia ordinata, che nel primo tempo era stata invece porto sicuro della squadra di Bortolami, ma non riescono a costruire delle piattaforme utili a mettere in pericoloso la squadra di casa. Al 67’ arriva però quello che sembra il punto di svolta della partita: un errore di Umaga concede un calcio di punizione a Cardiff, che va in rimessa e segna con Lloyd. La partita però gira di nuovo, perché a girare è la mischia ordinata, che torna ad essere dominata dal Benetton con Spagnolo e Ferrari: calcio di punizione guadagnato a metà campo e missile di Albornoz per il 20-17 finale. Un successo magari non esaltante, e propiziato da una prestazione superba dell’argentino, ma fondamentale in ottica playoff. Troppi Bulls per le Zebre Si sapeva che a Pretoria sarebbe stata, se possibile, ancor più dura che a Durban. La prima parte del match coi Bulls ricorda quella del sabato precedente, con i padroni di casa che partono forte (mete di Petersen e Burger) e le Zebre che rispondono stando attaccate alla partita (meta di Trulla e drop di Fusco per il 14-10). La chiave del match sta nella furiosa pressione dei Bulls, che costringono i giocatori delle Zebre a partire da fermi, rendendo più difficile l’avanzamento, e nella grande fisicità dei sudafricani che trovano avanzamento costante e mettono alle corde la squadra di Brunello. Alla fine basta un singolo errore per rompere l’equilibrio della partita, e lo dimostra Jacobs quando rompe un placcaggio e vola direttamente in mezzo ai pali. Nella ripresa si vede una grande reazione delle Zebre, a segno con Montemauri dopo 40 secondi – e dopo l’ennesima invenzione di Prisciantelli – e poi con Di Bartolomeo, ma nel finale di frazione i Bulls vengono fuori di prepotenza: le Zebre probabilmente pagano i grandi sforzi di questi 7 giorni e le assenze (Dominguez si è infortunato contro gli Sharks, e Ruggeri e Paea sono stati costretti a rinunciare alla vigilia del match) e alla fine cedono. Finisce 63-24, con 4 mete che arrivano negli ultimi 20 minuti.
News | 30/03/2025
Sei Nazioni femminile 2025: la presentazione di Italia-Irlanda
A Parma si incontrano due squadre che hanno messo in difficoltà le favorite per il Sei Nazioni femminile: l’Italia viene da una buona partita contro l’Inghilterra a York, forse una delle migliori prestazioni in assoluto contro le prime del ranking, mentre l’Irlanda ha reso la vita difficile alla Francia, venuta fuori soltanto nel finale grazie alla sua maggiore qualità. Italia-Irlanda, quindi, si prospetta una sfida di alto livello tra due squadre che cercano un posto tra le grandi del torneo: si gioca domenica 30 marzo alle 16 allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma. Come arriva l’Italia Nonostante il 38-5 finale contro l’Inghilterra, la prima Italia di Fabio Roselli ha dato ottimi segnali, in particolare nel secondo tempo di York quando le inglesi hanno provato come sempre a dilagare – senza però riuscirci – e le Azzurre hanno risposto colpo su colpo, sfiorando più volte la meta. Il prossimo passo dovrà essere proprio questo: contro l’Irlanda bisognerà sfruttare tutte le occasioni a disposizione, perché di fronte ci sarà una squadra in grado di essere pericolosa e di indirizzare il match dalla propria parte. Anche la squadra di Roselli dispone di una portata offensiva importante, ancor di più con la formazione a trazione anteriore schierata per la sfida di Parma, e proprio per questo si prospetta un match particolarmente combattuto, dove avrà la meglio chi riuscirà a sfruttare di più le opportunità create. Come arriva l’Irlanda L’Irlanda arriva a questo match con grande fiducia, dopo un 2024 di alto livello chiuso con una grande vittoria sulla Nuova Zelanda, e dopo una prestazione incoraggiante contro la Francia. Dal punto di vista tecnico l’Italia può assolutamente dire la sua contro le irlandesi, ma per farlo dovrà arginare la loro fisicità: “Mi aspetto una battaglia incredibile contro l’Italia, un match chiuso e molto intenso. Sono una squadra ben allenata con una forte identità per quanto riguarda il gioco che vogliono fare. In questi giorni ho visto una squadra molto strutturata” ha detto il capo allenatore Scott Bemand alla vigilia del match. Tutte le informazioni per seguire Italia-Irlanda La sfida tra Italia e Irlanda valida per la seconda giornata del Sei Nazioni femminile 2025 sarà trasmessa in diretta tv su Rai 2 e su Sky Sport Arena, e in streaming su Rai Play e NOW. Il match sarà diretto dall’australiana Ella Goldsmith, coadiuvata da Precious Pazani (Zimbabwe, ha diretto Inghilterra-Italia) e Shanda Assmus (Canada). Al TMO il neozelandese Aaron Paterson, al bunker l’inglese Ian Tempest. Le formazioni di Italia-Irlanda Italia: 15 Francesca Granzotto, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (Capitana), 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Gaia Maris, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani. A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Vittoria Zanette, 18 Sara Seye, 19 Beatrice Veronese, 20 Alissa Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi. Irlanda: 15 Stacey Flood, 14 Anna McGann, 13 Aoife Dalton, 12 Eve Higgins, 11 Amee-Leigh Costigan, 10 Dannah O’Brien, 9 Aoibheann Reilly, 8 Aoife Wafer, 7 Erin King, 6 Edel McMahon (Capitana), 5 Fiona Tuite, 4 Ruth Campbell, 3 Linda Djougang, 2 Neve Jones, 1 Niamh O’Dowd. A disposizione: 16 Cliodhna Moloney, 17 Siobhán McCarthy, 18 Christy Haney, 19 Grace Moore, 20 Dorothy Wall, 21 Brittany Hogan, 22 Emily Lane, 23 Enya Breen.
Italia Femminile | 30/03/2025
Italia, Roselli schiera Tounesi in terza linea. Irlanda, attenzione a McGann e Costigan: l’analisi delle formazioni
Per l’esordio casalingo contro l’Irlanda, il capo allenatore dell’Italia Fabio Roselli cambia 6 giocatrici rispetto al match d’apertura con l’Inghilterra: terza linea rivoluzionata con il ritorno della capitana Giordano, Sgorbini che si sposta a flanker e Tounesi che parte dall’inizio in terza linea, ruolo che aveva già ricoperto in passato pur essendo di base una seconda. Due cambi anche in prima linea, con Vecchini e Maris al posto di Gurioli e Seye (presenti in panchina) mentre dietro Francesca Granzotto si sposta ad estremo, mentre rientra Michela Sillari, che torna a far coppia con Rigoni. Dall’altra parte invece l’Irlanda di Scott Bemand opera solo 3 cambi: dentro la mediana di mischia Reilly, la seconda linea Tuite e soprattutto la flanker e capitana McMahon, che era partita dalla panchina contro la Francia. Arginare l’Irlanda Le fasi statiche e il breakdown saranno due chiavi del match, perché l’Irlanda proverà ad avere possessi quanto più puliti possibile per poter essere avanzante e guadagnare lo spazio per innescare le due ali McGann e Costigan, pericolosissime nell’uno contro uno e in generale tutto un reparto trequarti in grado di attaccare la linea in velocità. Se invece l’Italia dovesse riuscire a rallentare i possessi irlandesi la partita potrebbe cambiare volto, perché a quel punto sarebbe la squadra di Roselli a decidere il ritmo del match e a poter contrattaccare con il talento delle proprie trequarti: solitamente la situazione più favorevole alle Azzurre. Il gioco al piede Per potersi imporre dal punto di vista tecnico, però, l’Italia dovrà prima difendersi nella battaglia per il territorio. Di solito l’Irlanda calcia molto più delle Azzurre, e in particolare a Granzotto sarà richiesto un grande lavoro in fase di copertura, con l’utility back della Capitolina che può garantire anche velocità e imprevedibilità nelle ripartenze palla in mano. Contro l’Inghilterra il gioco al piede è passato soprattutto dai calci dalla base di Stefan, mentre con l’ingresso di Bitonci è stata Stevanin a prendersi la responsabilità di liberare in posizione azzerata. Vincere la battaglia aerea e arrivare per prime sui palloni non controllati sarà fondamentale. La mischia Tornando alle fasi statiche, la rimessa laterale contro l’Inghilterra ha funzionato a fasi alterne (14 vinte su 20 lanci) ma quando è stata di qualità ha permesso all’Italia di attaccare, andando a segno con Sgorbini nel primo tempo e ripetendosi nuovamente nella ripresa in occasione della marcatura annullata proprio alla terza linea azzurra per un fallo in attacco. In mischia, dopo una prima fase di sofferenza la squadra di Roselli ha trovato la quadra, tallonando alla velocità della luce sulle proprie introduzioni e resistendo alla furia delle prime linee inglesi. Maris si è guadagnata un’importante occasione da titolare a destra, mentre al suo fianco torna Vittoria Vecchini con Turani confermata a sinistra. Avanzamento Italia e Irlanda sono due squadre forti e pericolose in attacco, ma che per poter costruire occasioni devono avanzare e avere palloni di qualità. La scelta di schierare Sara Tounesi in terza linea sembra presa proprio in quest’ottica, in modo da avere maggiore fisicità con una seconda linea “aggiunta”, mentre il rientro di Giordano garantisce un’ulteriore opzione in rimessa laterale. A Sgorbini sarà come sempre richiesto un grande lavoro sia in attacco sia in difesa, mentre Duca e Fedrighi dovranno dare ordine soprattutto quando l’Irlanda proverà ad aumentare il ritmo. Le formazioni di Italia-Irlanda Italia: 15 Francesca Granzotto, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (Capitana), 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Gaia Maris, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani. A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Vittoria Zanette, 18 Sara Seye, 19 Beatrice Veronese, 20 Alissa Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi. Irlanda: 15 Stacey Flood, 14 Anna McGann, 13 Aoife Dalton, 12 Eve Higgins, 11 Amee-Leigh Costigan, 10 Dannah O’Brien, 9 Aoibheann Reilly, 8 Aoife Wafer, 7 Erin King, 6 Edel McMahon (Capitana), 5 Fiona Tuite, 4 Ruth Campbell, 3 Linda Djougang, 2 Neve Jones, 1 Niamh O’Dowd. A disposizione: 16 Cliodhna Moloney, 17 Siobhán McCarthy, 18 Christy Haney, 19 Grace Moore, 20 Dorothy Wall, 21 Brittany Hogan, 22 Emily Lane, 23 Enya Breen.
Italia Femminile | 29/03/2025
Italia, Seye: “Con l’Inghilterra segnali positivi. Irlanda molto forte, ma possiamo arginarla”
Nonostante la sconfitta, l’esordio dell’Italia al Sei Nazioni femminile 2025 si può considerare positivo: il 38-5 di York contro l’Inghilterra, al di là del risultato in sé, ha mostrato una squadra in grado di tenere fisicamente di fronte a una compagine molto più forte e soprattutto pesante. Tutto questo in vista dell’Irlanda è molto positivo, come spiega Sara Seye, pilone destro dell’Italia e delle Ealing Trailfinders: “Il match con l’Inghilterra è sempre fisicamente molto impegnativo. Chiaramente non è una partita in cui si può ‘giocare’ tanto sul risultato, ma bisogna analizzare la prestazione, e da questa sfida secondo me arrivano molti segnali positivi”. Un primo tempo difficile e poi una bella ripresa. Che partita è stata a York? “Nei primi 20 minuti ci è passato addosso un rullo compressore, poi però siamo state brave noi a capire come arginare le loro minacce e cercare il più possibile di non farle segnare, anche perché a livello territoriale sapevamo che sarebbero state dominanti. Non credo che loro siano calate, anche perché con la panchina piena di campionesse che avevano è difficile pensare che potessero scendere di livello nel secondo tempo, siamo state brave noi, questo è certo”. Qual è stato il segnale più positivo? “Abbiamo segnato una meta da drive all’Inghilterra, senza contare quella annullata nel secondo tempo. Può sembrare banale ma esserci riuscite contro un pacchetto così pesante, noi che siamo sempre le ‘sfavorite’ dal punto di vista fisico, è un segnale non da poco”. In mischia c’è stata un po’ di sofferenza all’inizio, ma poi siete andate in crescendo nonostante la differenza di peso dei pacchetti… “Quando abbiamo avuto il possesso siamo state brave a tallonare velocemente, era una cosa di cui avevamo parlato in settimana e credo sia un nostro punto di forza: stare basse, tallonare velocemente e far uscire la palla il prima possibile. L’inizio è stato difficile ma lo sapevamo e lo sapevo anche io personalmente, tenendo conto che negli ultimi mesi al club ho giocato soprattutto in terza linea e quindi non ho fatto molte mischie, quindi avevamo bisogno di un po’ di tempo per ritrovarci insieme. C’è stato un momento in cui appena alzavamo il piede crollava tutto, ma anche momenti in cui siamo riuscite ad avere delle mischie tranquille anche su loro introduzione. Come detto, è una partita da analizzare in prospettiva, più che nel risultato. Nel complesso, credo che rispetto agli anni precedenti sia stata una prestazione molto incoraggiante”. Adesso arriva l’Irlanda, forse la squadra che è migliorata di più nel 2024 e che al WXV ha battuto addirittura la Nuova Zelanda. Come si affronta? “L’Irlanda è cresciuta tanto, e battendo le Black Ferns ha dato un segnale importante a tutti: stanno arrivando. Però noi nel secondo tempo di York abbiamo dimostrato di poter tenere testa all’Inghilterra, per cui dobbiamo riuscire a riproporre quella prestazione contro una squadra con la quale avremo anche più palloni in attacco: se dovessimo riuscirci possiamo far male all’Irlanda. Ovviamente per farlo dobbiamo arginare subito le loro minacce, sia perché sono una squadra fisicamente impegnativa, sia perché hanno delle trequarti molto forti”. Quale sarà la chiave del match? “Hanno due ali veramente forti nell’uno contro uno, per cui dobbiamo fare in modo che non abbiano palloni facili da allargare. Dobbiamo mettere loro pressione e fare in modo che abbiano meno tempo possibile per prendere la decisione giusta, togliendo loro spazio”.
Italia Femminile | 26/03/2025
Sei Nazioni femminile 2025: i precedenti tra Italia e Irlanda
Dopo aver rotto il tabù Irlanda, l’Italia ci ha preso gusto, vincendo due partite consecutive contro le irlandesi nel 2023 e nel 2024. Adesso, però, è necessario confermarsi, perché al Lanfranchi – dove le due formazioni si incontreranno per la 24esima volta – sicuramente scenderà in campo un’Irlanda intenzionata a interrompere questa striscia negativa. Irlanda-Italia femminile: i precedenti Italia e Irlanda si sono affrontate 23 volte in partite ufficiali, con 19 vittorie per l’Irlanda e 4 per l’Italia, le ultime due consecutive. Le Azzurre hanno segnato 209 punti contro i 489 irlandesi. Il primo incontro tra Italia e Irlanda risale al 4 aprile 1997 in Coppa Europa: le Azzurre vinsero 13-5. La prima vittoria irlandese risale invece al Mondiale 1998, per 20-5. Con l’ingresso nel Sei Nazioni femminile da parte dell’Italia nel 2007 le due squadre hanno iniziato ad affrontarsi ogni anno: il primo match nel torneo fu conquistato dall’Irlanda per 17-12. Da quel momento cominciò una striscia di vittorie irlandesi interrotta solo nel 2019, quando l’Italia vinse 29-27 conquistando un successo fondamentale per la corsa allo storico secondo posto di quell’anno. La “Try of the year 2023” A Italia-Irlanda è legato un ricordo particolare del rugby azzurro. Proprio nell’ultima sfida giocata al Lanfranchi le Azzurre non solo trionfarono con un netto 24-7, ma misero a segno con Sofia Stefan anche una splendida meta, talmente bella da essere premiata come “Try of the year” del 2023. Fu proprio la mediana di mischia azzurra a iniziare e concludere l’azione, portata avanti da Madia e Rigoni che aprirono al largo su D’Incà, capace di attaccare la linea e servire poi Capomaggi con un offload. L’estremo del Villorba servì Muzzo al largo, che a sua volta trovò il sostegno di Rigoni fermata a un passo dalla linea di meta. Il sostegno vincente di Stefan però chiuse l’azione con una meta splendida. In quella partita andò a segno due volte anche Alyssa D’Incà per sigillare il successo sull’Irlanda. L’ultima sfida Nella domenica di Pasqua 2024 le Azzurre battono le irlandesi in trasferta per la prima volta nella storia. Parte meglio l’Irlanda, che passa in vantaggio con una meta di punizione concessa dopo un avanti volontario di Ostuni Minuzzi, poi l’Italia rimette a posto le cose con un parziale di 15-0 nel giro di 10 minuti. Segnano prima Vecchini, poi Fedrighi con trasformazione di Rigoni e la stessa numero 12 firma il piazzato che vale il 15-7 con cui si va all’intervallo. Nella ripresa una straripante Vecchini firma la doppietta personale, Jones accorcia le distanze ma al 68’ le Azzurre trovano la meta del bonus offensivo con Aura Muzzo. Il finale è di sofferenza, con Corrigan che riapre la partita a 2’ dalla fine con una meta di intercetto e l’Italia che tiene duro sull’assalto finale irlandese, vincendo 27-21.
Italia Femminile | 25/03/2025
Sei Nazioni femminile: l’Inghilterra batte l’Italia 38-5 a York
Il Sei Nazioni femminile 2025 dell'Italia comincia con una sconfitta per 38-5 in casa dell'Inghilterra. Le detentrici del torneo partono bene e conquistano il punto di bonus, guidando il match fin dalla prima frazione con 5 mete e firmando la sesta nella ripresa, ma a York si vede una buona Italia, brava a non scomporsi dopo il primo parziale di 14-0 e in grado di reggere in difesa contro una squadra che ha cercato di far valere in tutti i modi la propria superiorità fisica. Dopo questo test durissimo, dal quale però coach Roselli potrà raccogliere molti segnali importanti, le Azzurre torneranno in campo domenica prossima contro l'Irlanda. La cronaca di Inghilterra-Italia L'Inghilterra sceglie di non entrare nei raggruppamenti quando le Azzurre hanno il possesso, preferendo aumentare la densità della linea difensiva e provando poi a mettere pressione salendo a grande velocità quando Stefan muove il pallone. Dopo aver frenato i primi possessi dell'Italia, la squadra di casa muove il pallone al largo con Packer e Rowland che impongono un ritmo serrato al match: al 4' Venner sfrutta la superiorità numerica al largo per marcare la prima meta. La stessa Venner, all'esordio, accelera nuovamente al 6' sul lato destro con Ostuni Minuzzi brava a fermarla con una francesina. L'azione prosegue e alla fine è Scarratt a trovare la meta del 14-0. Le inglesi viaggiano a ritmi altissimi, l'Italia però difende con coraggio e si salva per due volte, prima con Gurioli brava a tenere alto il pallone oltre la linea di meta e poi con un bel turnover di Veronese. Poi è ancora Gurioli, con un altro tenuto, a spegnere un'altra azione palla in mano dell'Inghilterra, che al 22' però la mette sul piano fisico e passa con una maul avanzante, conquistando una meta di penalità con giallo per Gurioli. Al 29' l'Inghilterra trova la meta del bonus con MacDonald, servita da un calcio passaggio di Rowland sul lato sinistro. L'Italia risponde guadagnando tre calci di punizione in serie e portandosi dentro i 22 con delle touche vinte bene sui lanci di Turani. La maul azzurra è avanzante e arriva fino in fondo con Francesca Sgorbini. L'Inghilterra si riporta in attacco con una carica di Muir che assorbe tre azzurre, poi però Muzzo è brava a salvare con un bel placcaggio su MacDonald facendole perdere il pallone in avanti prima di schiacciare. Al 38' però le inglesi vanno a segno con Cokayne che intercetta una touche troppo lunga di Turani. L'Italia comincia bene il secondo tempo. Prima Granzotto viene tenuta alta dopo una bella azione di Stevanin, poi al 46' è Sgorbini ad andare oltre dopo una serie di cariche ma la meta viene annullata per un fallo in attacco sulla maul dalla quale inizia l'azione. I primi 10 minuti della ripresa sono un monologo azzurro, ma qualche errore di troppo in zona rossa impedisce alla squadra di Roselli di segnare la seconda meta. Il secondo tempo è molto combattuto a metà campo, con l'Inghilterra che sfiora la sesta meta con Sing che viene portata fuori da Ostuni Minuzzi, ma l'Italia risponde bene con gli ingressi dalla panchina, in particolare Tounesi e Vecchini. All'Inghilterra si vede annullare una meta - a Kabeya - per un passaggio in avanti di Rowland. Nel finale le inglesi provano a spingere per allargare ulteriormente il divario, sbattono contro un'ottima difesa azzurra ma a un minuto dalla fine trovano la marcatura con Emma Sing per il 38-5 finale. Il tabellino di Inghilterra-Italia 38-5 (33-5)York, Community Stadium, 23 marzo 2025Guinness Women’s Six Nations – I giornataMarcatrici: p.t. 4’m. Venner tr. Sing (7-0); 7’ m. Scarratt tr. Sing (14-0); 22’ meta di punizione Inghilterra (21-0); 29’ m. MacDonald (26-0); 36’m. Sgorbini (26-5); 39’ m. Cokayne tr. Sing (33-5) s.t. 39' m. Sing (38-5)Inghilterra: Sing; Venner (27’st Kildunne), Scarratt, Aitchinson; MacDonald; Rowland (20’st Shekells), L.Packer (27’st Robinson); Feaunati; M.Packer (16’st Kabeya), Aldcroft (Cap); Campion, Calligan (20’st Ward); Muir (12’st Bern), Cokayne (20’ st Campbell), Clifford (12’st Botterman)all. John MitchellItalia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, D’Incà, Rigoni (30’st Capomaggi), Granzotto (23’- 34 pt’ Vecchini); Madia (23’ pt Stevanin), Stefan (Cap, 24’st Bitonci); Sgorbini, Locatelli (1’st Tounesi), Veronese (16’st Franco); Duca, Fedrighi; Seye (10’st Maris), Gurioli (8’st Vecchini), Turani (24’st Stecca)all. Fabio Roselliarb: Precious Pazani (ZRU)assistenti: Jess Ling (RA); Zoe Naude (SARU)TMO: Aaron Paterson (NZR)Cartellini: 22’pt Giallo a Gurioli (Italia);Calciatrici: Sing (3/5); Rigoni (0/1)Player of The Match: Maddie Feaunati (Inghilterra)Note: Cinquantesimo Cap per Aura Muzzo (Italia); Esordio per Alia Bitonci (Azzura numero 221, Italia); Esordio per Fabio Roselli sulla panchina dell’Italia FemminilePunti in classifica: Inghilterra 5; Italia 0
Italia Femminile | 23/03/2025
Sei Nazioni femminile 2025: la presentazione di Inghilterra-Italia
L'Italia femminile di rugby si prepara all'esordio nel Sei Nazioni 2025 contro l’avversaria più difficile: l’Inghilterra campione in carica e attuale numero uno del ranking mondiale. Non poteva esserci esordio più duro, ma anche più sfidante e interessante, per Fabio Roselli sulla panchina delle Azzurre. Calcio d’inizio alle 16 di domenica 23 marzo al Community Stadium di York. Come arriva l’Inghilterra Le Red Roses dominano la scena internazionale, al Sei Nazioni non perdono addirittura dal 2018 (18-17 in Francia) e vogliono conquistare il settimo trofeo consecutivo. L’ultima sconfitta dell’Inghilterra risale al 12 novembre 2022, il giorno della finale della Rugby World Cup, quando persero 34-31 contro la Nuova Zelanda. Da quel momento solo vittorie, con due Sei Nazioni dominati e altrettanti WXV vinti a punteggio pieno. Contro l’Inghilterra è un vero e proprio crash test: le Azzurre devono resistere e lottare, provando a mettere sabbia negli ingranaggi di un meccanismo che sembra perfetto. Come arriva l’Italia Le Azzurre cominciano un nuovo corso sotto la guida di Fabio Roselli, che può partire da una rosa eterogenea, ricca di giocatrici di esperienza ma anche di giovani molto promettenti. Le Azzurre, pur venendo da due Sei Nazioni difficili, hanno comunque conquistato un successo ad edizioni, mostrandosi sempre competitive e capaci di mettere in difficoltà tutte le avversarie. Lo scorso anno con l’Inghilterra ci sono riuscite per un tempo, e hanno intenzione di migliorarsi ancora. Tutte le informazioni per seguire Inghilterra-Italia La sfida tra Inghilterra e Italia si giocherà domenica 23 marzo alle 16, diretta su Sky Sport Arena e Rai 2. A dirigere il match ci sarà: Precious Pazani (Zimbabwe) con assistenti l’australiana Jess Ling e la sudafricana Zoe Naude. Al TMO il neozelandese Aaron Paterson, mentre al bunker ci sarà l’irlandese Leo Colgan. Le formazioni di Inghilterra-Italia Inghilterra: 15 Emma Sing, 14 Mia Venner, 13 Emily Scarratt, 12 Holly Aitchison, 11 Claudia Macdonald, 10 Helena Rowland, 9 Lucy Packer, 8 Maddie Feaunati, 7 Marlie Packer, 6 Zoe Aldcroft (Capitano), 5 Lilli Ives Campion, 4 Rosie Galligan, 3 Maud Muir, 2 Amy Cokayne, 1 Kelsey Clifford A disposizione: 16 May Campbell, 17 Hannah Botterman, 18 Sarah Bern, 19 Abbie Ward, 20 Sadia Kabeya, 21 Flo Robinson, 22 Jade Shekells, 23 Ellie Kildunne Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (Capitano), 8 Francesca Sgorbini, 7 Isabella Locatelli, 6 Beatrice Veronese, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Laura Gurioli, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Sara Tounesi, 20 Giada Franco, 21 Alia Bitonci, 22 Emma Stevanin, 23 Beatrice Capomaggi
Italia Femminile | 23/03/2025
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