Autore: Redazione Onrugby
Italia, Fischetti: “Col Galles piedi per terra, non ci sentiamo favoriti”
Dopo la grande vittoria contro la Scozia, l’Italia si è subito rimessa in carreggiata: c’è da preparare l’ultima partita del Sei Nazioni 2024, a Cardiff contro il Galles, per provare a chiudere in bellezza un Torneo che ha dato grandissime soddisfazioni agli Azzurri. Come spiega Danilo Fischetti, pilone sinistro dell’Italia e delle Zebre, il difficile viene adesso. Bisognerà confermarsi in uno stadio caldissimo e contro una squadra che ha bisogno di vincere per non chiudere senza vittorie: “Dobbiamo pensare soltanto a noi adesso. Nessuno si è ‘seduto’ dopo la vittoria con la Scozia, anzi, siamo tutti motivati a fare ancora di più per ottenere un altro risultato. Credo che la pressione sia più dalla nostra parte, perché dobbiamo confermarci, ma la vittoria contro la Scozia non è arrivata a caso. È stata frutto di un percorso”. La chiave del match è stata l’aver continuato a giocare anche sotto nel punteggio (prima 3-14, poi 10-22). Cosa è successo in quei momenti? “Sapevamo che la partita sarebbe stata ancora molto lunga e avevamo tutto il tempo di ritornare in partita. Noi eravamo sicuri delle nostre potenzialità e del lavoro che avevamo fatto in settimana. Ci siamo detti semplicemente di continuare a giocare come sapevamo e di correggere le cose che non stavano funzionando: ad esempio, eravamo un po’ troppo stretti sul punto d’incontro. La Scozia è stata bravissima a sfruttare le occasioni che ha avuto, ma comunque ci sono state 2 mete nate da degli episodi più che da una nostra sofferenza in difesa. La Scozia è la squadra che fa più offload, ha dei giocatori in grado di controllare anche dei palloni difficili com’è successo nella prima meta, e questo garantisce loro una grande continuità in attacco. Nonostante la difficoltà, però, siamo sempre stati in controllo, e questo ci ha permesso di restare attaccati alla partita”. Sia in svantaggio sia quando poi siete passati in vantaggio, avete continuato a giocare come se la partita fosse 0-0. Quanto ha contato questo atteggiamento? “È un po’ la nostra forza. Sapevamo di essere una squadra completa che può passare tanto tempo a difendere ma che può anche essere pericolosa in attacco, con delle qualità che ci permettono di portare a casa dei punti decisivi. È importante saper fare entrambe le cose: sia giocare il nostro rugby indipendentemente dal risultato, sia adattarsi a quelli che sono i momenti chiave della partita, quindi sapere quando giocare, quando calciare, quando fare una determinata cosa. In questo senso Gonzalo (Quesada, ndr) ci sta dando una grande mano”. Se la Scozia avesse vinto a Roma oggi avrebbe possibilità di vincere il Sei Nazioni battendo l’Irlanda: questo fa capire la portata della vostra vittoria… “Certo, in questo momento la Scozia è una delle squadre più forti del mondo. Hanno un attacco di grandissima qualità con dei giocatori chiave con Russell e Van der Merwe che possono fare la differenza, e poi sono completi anche in difesa. Potevano davvero vincere il Sei Nazioni, quindi batterli è qualcosa di importante”. Com’è stato giocare di fronte a 70mila persone, con 55mila tifosi italiani scatenati? “Bellissimo, è stata una di quelle giornate che vorrei rivivere ogni volta che scendo in campo. Chiaramente mentre giochi sei abbastanza ‘in bolla’, quindi non percepisci molto, ma quando al 60’ sono uscito invece ho davvero sentito tutto il tifo che arrivava dagli spalti. Come ho vissuto il finale? In generale quando esco vivo malissimo le partite (ride, ndr), le subisco al 100%, non sto mai fermo e non riesco a stare seduto. Diciamo che faccio molto casino (ride, ndr)”. L’Italia ha sempre avuto il problema della continuità. A delle grandi partite sono spesso seguite delle prestazioni non all’altezza: questa volta non è successo. Cosa è cambiato? “Vero, non sempre dopo una bella partita stiamo riusciti a proporre una prestazione dello stesso livello della precedente, ma se guardiamo il Sei Nazioni di quest’anno siamo cresciuti tanto sotto questo aspetto. Con l’Inghilterra abbiamo fatto una buona partita ottenendo un punto di bonus, con l’Irlanda alla fine non è andata così male: certo, un 36-0 brucia sempre, ma a livello difensivo abbiamo fatto una prova importante, la difesa non ha ceduto nonostante il pochissimo possesso, soprattutto considerando la forza dell’avversario. Poi con la Francia siamo andati a pochi millimetri dalla vittoria, per poi battere la Scozia: questo dimostra quanto siamo cresciuti da questo punto di vista. Volendo non considerare l’Irlanda, sono comunque 3 partite su 4 di grande livello”. Contro il Galles inciderà più la pressione che avranno loro di dover vincere per forza o quella che avrete voi di dovervi confermare ancora di più? “Noi dobbiamo restare con i piedi per terra e concentrarci su quello che dobbiamo fare, non ci sentiamo assolutamente favoriti perché sappiamo quanto i 70mila del Principality Stadium saranno una grande spinta per loro. Stiamo studiando il Galles, sappiamo che abbiamo delle possibilità importanti, ma intanto dobbiamo costruire la nostra prestazione: se riusciremo a fare la prestazione che abbiamo in mente, il risultato sarà poi una conseguenza. Della pressione che possono avere i gallesi in questo momento non deve interessarci, perché quella c’è anche su di noi: dopo aver pareggiato in Francia e aver battuto la Scozia la pressione su di noi forse è ancora maggiore”.
Italia | 12/03/2024
Italia Under 20, Pucciariello: “Giravo il mondo ma sognavo l’azzurro. Russell e Garbisi i miei idoli”
Con le sue giocate è stato protagonista dello splendido Sei Nazioni Under 20 dell’Italia, che arriva all’ultima giornata contro il Galles con l’obiettivo di conquistare la terza vittoria nel Torneo dopo aver battuto Francia e Scozia: Martino Pucciariello, numero 10 degli Azzurrini, è nato in Italia e dopo aver girato il mondo è tornato lo scorso settembre, ha abbracciato la causa azzurra (“il mio sogno da sempre”) e ha guidato la manovra con grande coraggio: “A volte so di rischiare un po’, ma provo a giocare in maniera spontanea, istintiva. Vedo quello che sta accadendo in quel momento e provo a muovermi di conseguenza. Per esempio, se vedo che c’è uno spazio in profondità provo ad esplorarlo con un calcio. La chiave del mio modo di giocare? Divertirmi. A volte posso sbagliare qualcosa, ma continuo a sorridere, perché quando sono in campo sono felice, è quello che voglio fare nella mia vita”. Martino, ti ispiri a qualcuno in particolare? “Mi piace tantissimo Finn Russell, credo che ad oggi sia il miglior numero 10 al mondo. Lui gioca all’altezza, vicino alla difesa, prende le decisioni all’ultimo momento ma riesce ad essere efficace, è una grande ispirazione per me. Tra gli italiani invece la mia ispirazione è Paolo Garbisi, sta facendo qualcosa di incredibile in Nazionale: si vede tutta la sua confidenza e il modo in cui guida una squadra che sta ottenendo grandissimi risultati, e poi lavora tantissimo in difesa”. Come arrivate a quest’ultima partita contro il Galles? “La prestazione contro la Scozia è stata ottima, abbiamo ottenuto un grande risultato e adesso non vediamo l’ora di andare in Galles a giocarcela. Sappiamo che possiamo eguagliare due record importanti: il podio dell’anno scorso e le 3 vittorie di 2 anni fa. Non sarà facile arrivare terzi, perché dobbiamo fare 5 punti in Galles e sperare che la Francia non batta l’Inghilterra, ma abbiamo il dovere di provarci. Sarebbe qualcosa di storica”. L’Italia ha fatto un Sei Nazioni Under 20 sempre in crescendo, cosa è cambiato nel corso delle settimane? “Abbiamo lavorato tantissimo con l’analisi video della prima partita contro l’Inghilterra, dove non avevamo giocato bene. Abbiamo cercato di correggere i tanti errori individuali che avevamo commesso, e a livello di squadra ci siamo detti che se avessimo affrontato l’Irlanda con la stessa testa della prima partita sarebbe andata anche peggio. A questo livello ogni errore può costare una meta. Siamo riusciti a cambiare mentalità, a giocare più liberi di mente e anche personalmente sono riuscito a giocare con più fiducia”. Come sei arrivato, anzi tornato, in Italia? “Mia madre è italiana e sono nato a Firenze, mio padre (Federico, 8 volte pilone dell’Italia, ndr) giocava in Francia e sono stato lì un anno, poi è andato a Munster in Irlanda e sono stato lì 4 anni, dopodiché sono andato a vivere in Argentina fino a quando, lo scorso settembre, sono stato chiamato dall’Accademia delle Zebre. “È stato veramente bello. Quando ho iniziato i primi raduni non conoscevo nessuno, ma i ragazzi sono stati fantastici e mi hanno aiutato. Siamo tutti amici e questa unità si vede anche in campo”. In soli 20 anni hai già girato il mondo, però alla fine hai scelto l’Italia… “Sì, ma l’avevo scelta già da prima. Avevo già chiaro da tempo che volessi giocare per l’Italia, indossare la maglia azzurra è un onore ed è un sogno che avevo fin da bambino”. Coach Brunello ti ha dato tantissima fiducia: di fatto sei l’unico 10 “di ruolo” degli Azzurrini. Eri più onorato o più sotto pressione? “Ho sempre percepito la fiducia di Massimo (Brunello, ndr), dello staff e dei compagni e questo è stato importantissima per me, anche perché comunque non avevo fatto né Under 18 né Under 19 e non ero mai stato nel gruppo. Sono veramente grato di aver avuto tutte queste opportunità e tantissimo minutaggio. La pressione alla fine è normale, c’è sempre: se non senti la pressione vuol dire che non sei entrato bene in partita, la cosa importante è trasformare quella pressione in energia positiva”.
Italia U20 | 12/03/2024
Sei Nazioni 2024: la presentazione di Italia-Scozia
Il Sei Nazioni 2024 entra nella fase decisiva: 2 partite in 7 giorni decideranno il destino delle formazioni impegnate, sancendo la positività o la negatività della loro campagna primaverile. Contro la Scozia, in un Olimpico sold out, l’Italia è chiamata a confermare la bella prova di Lille e a dare continuità alle sue prestazioni. Di fronte c’è una squadra che può ancora vincere il Sei Nazioni, ma per farlo deve tornare da Roma con 5 punti. È il giorno di Italia-Scozia, calcio d’inizio alle 15.15 di sabato, diretta Sky Sport Uno, Cielo e NOW. Come arriva l’Italia Tra la delusione per la vittoria sfiorata e la soddisfazione per un risultato storico, l’Italia arriva al match con tanta voglia di confermarsi dopo il pari con la Francia. Quella dell’Olimpico sarà una prova di maturità per gli Azzurri, che hanno bisogno di più prestazioni consecutive di livello per poter fare il salto di qualità. Sarebbe fondamentale portare a casa altri punti e provare ad arrivare alla sfida di Cardiff con un vantaggio, psicologico e di classifica, nei confronti del Galles (appaiato all’Italia a 3 punti) e fare in modo che tutta la pressione sia su di loro. Quesada ritrova elementi importantissimi come Negri e Lorenzo Cannone (che parte dalla panchina) e lancia Lynagh dal primo minuto, provando a sparigliare un po’ le carte e a togliere riferimenti a una Scozia ormai ben rodata. Come arriva la Scozia Il Sei Nazioni 2024 degli scozzesi finora è stato sicuramente positivo, pur con qualche ombra: il punto di bonus mancato col Galles, al quale gli scozzesi hanno concesso una rimonta insperata riuscendo a vincere di un soffio, e il controverso finale del match perso con la Francia hanno compromesso il cammino verso un titolo che manca dal 1999 (quando si chiamava ancora “Cinque Nazioni”). Per la squadra di Townsend (seconda a 9 punti, con l’Irlanda prima a 15) è l’ultima chiamata: deve vincere col bonus e poi sperare che l’Irlanda non faccia altrettanto contro l’Inghilterra, per poi provare a giocarsi tutto con gli irlandesi all’ultima giornata. Per farlo, però, servirà una grande prestazione contro un’Italia che ha dimostrato grande solidità difensiva e che non sarà facile da superare. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia La sfida tra Italia e Scozia di sabato 9 marzo alle 15.15 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno (canale 201), in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e in streaming su NOW e Cielotv.it. Ampio pre-partita a partire dalle 14.30. L’arbitro del match sarà l’australiano Angus Gardner, gli assistenti saranno gli inglesi Karl Dickson e Adam Leal. Al TMO il sudafricano Marius van der Westhuizen (Sudafrica). Le formazioni di Italia-Scozia Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe
Italia | 09/03/2024
Sei Nazioni U20: l’Italia batte anche la Scozia. A Treviso finisce 47-14
L'Italia Under 20 trova la seconda vittoria consecutiva nel Sei Nazioni battendo nettamente la Scozia 47-14, nonostante un primo tempo difficile e chiuso in svantaggio 7-14. Nella ripresa la squadra di Brunello ha cambiato marcia, segnando 4 mete in 12 minuti e portando a casa il bottino pieno da una partita che sembrava essersi messa male nella prima frazione. Azzurrini a segno con le doppiette di Gritti e Gasperini e con Belloni, Scalabrin e De Villiers, con Pucciariello che mette dentro 6 trasformazioni su 7. La cronaca L'Italia parte forte, mette le tende nei 22 scozzesi e dopo 8 minuti di assalto passa in vantaggio con la carica vincente di Piero Gritti, dopo un bel break di Jimenez. La Scozia risponde provando a mettere pressione al piede, con alcuni calci di Patterson che però vengono ben letti dalla difesa azzurra, mentre Hocking e Coates si rivelano più efficaci e trovano degli angoli importanti per restare in attacco. Proprio un calcio di Coates riporta l'Italia sulla linea dei 5 metri, Jimenez prova a liberare ma viene stoppato da McVie, che marca la meta del pareggio con trasformazione dello stesso Coates. L'Italia sfiora la meta del nuovo vantaggio, poi la Scozia sul ribaltamento di fronte trova la seconda marcatura. Offload di Gwynn per Watson che apre il gas, si libera di 3 avversari sul lato sinistro e marca in bandierina. Coates trasforma per il 7-14. I troppi errori di handling (9 nel primo tempo) condizionano gli Azzurrini, che faticano a trovare spazi e chiudono il primo tempo in svantaggio, nonostante una mischia che come sempre si dimostra dominante. La ripresa comincia con una lunga battaglia tattica al piede tra le due squadre, poi l'Italia accelera, spinge e comincia a mandare in affanno una difesa scozzese che gradualmente perde l'ordine che l'aveva contraddistinta nel primo tempo. Gli scozzesi provano ad arginare l'offensiva azzurra con due falli di fila, poi Piero Gritti sorprende tutti partendo dalla base del raggruppamento e trovando la meta del 14-14. La squadra di Brunello prende coraggio e continua a spingere, e gli ingressi di Casilio, Pisani e Gallorini danno una marcia in più: Pucciariello gioca un calcio di punizione veloce a metà campo e poi apre su Scalabrin, gli Azzurrini tornano nei 22 e guadagnano un altro calcio di punizione. Sugli sviluppi dell'azione Scalabrin si accende e arriva corto, poi Gasperini raccoglie e marca per il 21-14, con trasformazione di Pucciariello dalla linea laterale. Adesso il match è nelle mani degli Azzurrini. Lorenzo Casilio trova uno splendido 50:22 che riporta ancora una volta l'Italia in attacco: la maul avanza fino ai 5 metri, poi gli avanti iniziano una serie di raccoglie e vai che porta Gasperini a marcare la meta della doppietta personale e soprattutto del bonus offensivo. Pucciariello trasforma per il 28-14. L'Italia spinge ancora, mette ancora una volta a ferro e fuoco i 22 scozzesi e segna per la quinta volta con l'imbucata di Mirko Belloni. La squadra di Brunello gestisce senza affanni il finale di partita e segna la sesta meta con Marco Scalabrin, che conquista al volo un calcio di Lorenzo Casilio. Pucciariello trasforma per il 40-14. A tempo scaduto c'è gloria anche per Patrick De Villiers, che servito da un bell'offload di Bini trova una grande accelerazione, rompe due placcaggi e segna la settima meta. Pucciariello mette dentro anche questa e fissa il punteggio sul definitivo 47-14: 5 punti per l'Italia, che sale a quota 10 in classifica.Treviso, Stadio Comunale di Monigo, 8 marzo 2024U20 Men’s Six Nations– IV GiornataItalia U20 v Scozia U20 47-14 (7-14)Marcatori: p.t. 7’ m. Gritti tr. Pucciariello (7-0); 16’ m. Mcvie tr. Coates (7-7); 25’ m. Watson tr. Coates (7-14)s.t. 10’ m. Gritti tr. Pucciariello (14-14); 15’ st. m. Gasperini tr. Pucciariello (21-14); 19’ st. m. Gasperini tr. Pucciariello (28-14); 22’ st. m. Belloni (33-14); 37’ m. Scalabrin tr. Pucciariello (40-14); 40’ m. De Villiers tr. PucciarielloItalia U20: Belloni (24’ st. Bini); Scalabrin, Fusari, Bozzo (24’st. De Villiers), Imberti; Pucciariello, Jimenez (11’ st. Casilio); Botturi (Cap, 24’st. Milano), Bellucci (28’ st. Paganin), Zucconi; Gritti, Midena; Ascari (9’ st. Gallorini), Gasperini (24’ st. Padoan), Pelliccioli (11’st. Pisani)all. Massimo BrunelloScozia U20: Hocking; Doyle, Gwynn, Thomson, Watson (1’st. Ventisei); Coates (16’ st. Urwin), Patterson (11’ st. Lock); Currie, Douglas (24’ st. Morris), Hart (Cap, 24’ st. Coulston); Burke, Mcvie; Norrie (25’ st. Whitefield); Blyth-Lafferty (25’ st. Parry); Deans (16’ st. Smyth)all: Kenny Murrayarb: Saba Abulashvili (GRU)gdl: Eoghan Cross (IRFU); Ben Breakspear (WRU)TMO: Ian Davies (WRU)Cartellini: Luke Coulston (SCO)Calciatori: Pucciariello (6/7); Coates (2/2)Player of the match: Piero Gritti (ITA)Note: Serata fresca, 5000 spettatori
Italia U20 | 08/03/2024
Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti tra Italia e Scozia
Terza sfida in 12 mesi fra Italia e Scozia: gli Azzurri, dopo le due beffe a tempo scaduto del 2023, vogliono finalmente portare a casa uno scalpo che manca da troppo tempo. Le ultime due sfide, infatti, hanno visto gli scozzesi prevalere nel finale dopo due partite giocate punto a punto, e la squadra di Quesada vuole finalmente cambiare l’inerzia degli ultimi incontri. Il bilancio complessivo è di 28 vittorie scozzesi e 8 italiane in 36 partite, con 588 punti segnati dall’Italia e 930 subiti. I precedenti tra Italia e Scozia La prima sfida ufficiale risale al 1996: la Scozia vinse 29-22 a Edimburgo. La prima vittoria italiana arrivò invece nella seconda partita, 25-21 a Treviso nel 1998. Gli Azzurri hanno vinto invece la prima assoluta al Sei Nazioni, 34-20 al Flaminio con uno scatenato Diego Dominguez autore di 29 punti. La vittoria più larga dell’Italia risale al 2007, 37-17 a Murrayfield con 3 mete nei primi 7 minuti, mentre il miglior successo scozzese è datato 2021: 52-10 sempre a Edimburgo. L’ultima sfida all’Olimpico risale al 2022: 33-22 per la Scozia, nel match d’esordio di Ange Capuozzo, autore di una doppietta. Le grandi vittorie Dopo il successo di Treviso nel ’98, al Sei Nazioni l’Italia ha ottenuto altre 7 vittorie contro la Scozia. La prima, come detto, nel 2000, poi gli Azzurri vinsero nuovamente nel 2004 grazie alla meta di Ongaro e ai piazzati di De Marigny. Il successo più largo è quello già citato del 2007, con Mauro Bergamasco, Scanavacca e Robertson a siglare un clamoroso parziale di 21-0 nei primi 7 minuti: nella ripresa i piazzati dello stesso Scanavacca e la meta finale di Troncon contribuirono a respingere l’assalto scozzese, finì 37-17. La Scozia si prese la rivincita pochi mesi dopo, al Mondiale 2007: finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare agli Azzurri un traguardo storico. A sua volta, l’Italia rispose immediatamente al Sei Nazioni 2008, vincendo 23-20 con un drop a tempo scaduto di Andrea Marcato. Azzurri vincitori a Roma anche nel 2010 (16-12 con meta decisiva di Canavosio dopo 3 piazzati di Mirco Bergamasco) e nel 2012 (13-6, meta di Venditti e piazzati di Mirco Bergamasco e Burton, a segno anche con un drop). L’ultimo successo risale al 2015, a Edmburgo: una partita che sembrava essersi messa male e che invece fu ripresa per i capelli grazie a un grande secondo tempo e a un pacchetto di mischia maestoso, che negli ultimi 10 minuti mise a ferro e fuoco i 22 scozzesi fino a conquistare la meta tecnica per il 22-19 finale. Le ultime sfide L’Italia è andata vicina al successo in entrambe le sfide giocate nel 2023. Nell’ultima giornata del Sei Nazioni ha prevalso la Scozia 26-14 dopo un match tiratissimo: l’Italia resta attaccata nel punteggio coi calci di Allan nel primo tempo, mentre dall’altra parte segnano Van der Merwe e due volte Kinghorn per il 19-6. Lo stesso Allan riapre la partita con una meta ispirata da Paolo Garbisi, che poi firma anche il piazzato del 19-14. Il finale è un assalto, con l’Italia che arriva a pochi centimetri dalla meta del pareggio, e tempo scaduto subisce la beffa con la meta di Kinghorn, a siglare la sua tripletta personale. Altra beffa, di nuovo a Edimburgo, nel primo test di preparazione alla Rugby World Cup 2023. L’Italia chiude il primo tempo in vantaggio grazie ai piazzati di Allan, che risponde alla meta iniziale di Graham, che poi nella ripresa va nuovamente a segno per il 15-6, con un piazzato a una trasformazione di Healy. L’Italia ritorna sotto con una bella azione finalizzata da Monty Ioane, e Allan trasforma dalla linea laterale per il -2. Healy allunga dalla piazzola per il 18-13, poi gli Azzurri sprecano un paio di occasioni importantissime e vengono punite nuovamente a tempo scaduto, questa volta da Bayliss per il 25-13 finale.
Italia | 08/03/2024
Sei Nazioni Under 20: la presentazione di Italia-Scozia
Italia-Scozia è la partita delle conferme: dopo la storica vittoria con la Francia e l’ottima prestazione con l’Irlanda, gli Azzurrini devono dare continuità al loro rendimento provando a conquistare il secondo successo del loro Sei Nazioni U20 2024. L’Italia sta giocando un Torneo in crescendo, mentre la Scozia non è ancora riuscita a sbloccarsi e a vincere, pur facendo vedere degli sprazzi di buon gioco nelle 3 partite disputate. Si gioca venerdì 8 marzo alle 20.15, diretta Sky Sport Arena. Come arriva l’Italia Il successo di Beziers contro la Francia ha cambiato la storia di un Torneo fino a quel momento sfortunato, ma non la sostanza di una squadra che aveva già dimostrato di avere grandi qualità. Contro la Scozia è il momento di confermarle: sarà importante mantenere il ritmo alto, in modo da mettere in difficoltà gli avversari, e giocare sui propri punti di forza, come la mischia ordinata. Massimo Brunello ha cambiato tanto, a dimostrazione della profondità della rosa, ma ha comunque basato la sua formazione su alcuni elementi chiave come capitan Botturi, Gritti, Pucciariello e Scalabrin. Come arriva la Scozia Dopo la cocente delusione della mancata promozione al Mondiale 2024, la Scozia pur non vincendo ha dimostrato di aver ritrovato gioco e voglia di lottare. Per l’Italia sarà importantissimo partire bene, perché gli scozzesi hanno concluso in crescendo tutte le 3 partite fin qui disputate. Contro la Francia avevano chiuso il primo tempo sotto 26-0, per poi perdere 29-14 con un ottimo secondo tempo. Stessa cosa contro l’Inghilterra, contro la quale sono andati sotto di 25 punti in 46 minuti, per poi trovare una grande reazione e riaprire la partita, persa poi 30-17. Alla Scozia manca la continuità, ma ha delle fiammate molto pericolose che possono riaprire la partita in qualsiasi momento. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia Italia-Scozia si giocherà allo Stadio Comunale di Monigo, Treviso, venerdì 8 marzo alle 20.15. Diretta su Sky Sport Arena (canale 204) e NOW. L’arbitro del match sarà il georgiano, Saba Abulashvili, assistito dall’irlandese Eoghan Cross e dal gallese Ben Breakspear, connazionale del TMO Ian Davies. Sei Nazioni Under 20: le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Ferdinando Fusari, 12 Nicola Bozzo, 11 Francesco Imberti, 10 Martino Pucciariello, 9 Mattia Jimenez, 8 Jacopo Botturi, 7 Luca Bellucci, 6 Cesare Zucconi, 5 Piero Gritti, 4 Mattia Midena, 3 Davide Ascari, 2 Nicholas Gasperini, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Vittorio Padoan, 17 Federico Pisani, 18 Marcos Gallorini, 19 Giacomo Milano, 20 Riccardo Paganin, 21 Lorenzo Casilio, 22 Francesco Bini, 23 Patrick De Villiers Scozia: 15 Jack Hocking, 14 Finlay Doyle, 13 Geordie Gwynn, 12 Findlay Thomson, 11 Fergus Watson, 10 Isaac Coates, 9 Hector Patterson, 8 Tom Currie, 7 Freddy Douglas, 6 Ruaraidh Hart, 5 Ryan Burke, 4 Euan McVie, 3 Callum Norrie, 2 Jerry Blyth-Lafferty, 1 Robbie Deans A disposizione: 16 Gavin Parry, 17 Callum Smyth, 18. Ryan Whitefield, 19. Luke Coulston, 20. Jonny Morris, 21. Murdoch Lock, 22. Matthew Urwin, 23. Johnny Ventisei
Italia U20 | 08/03/2024
Quesada lancia Lynagh, sfida col triangolo allargato scozzese: l’analisi delle formazioni di Italia-Scozia
La novità principale di Italia-Scozia è Louis Lynagh, all’esordio con la maglia Azzurra in una partita delicatissima, visto che dall’altra parte si troverà davanti l’uomo più in forma della Scozia: quel Duhan Van Der Merwe capace di stendere l’Inghilterra con una tripletta e che già in passato ha più volte punito l’Italia. Quesada ritrova anche due giocatori fondamentali: Sebastian Negri dall’inizio e Lorenzo Cannone dalla panchina. Townsend cambia invece 3 elementi nella sua Scozia: Redpath sostituisce l’infortunato Tuipulotu, George Horne prende il posto di Ben White, mentre Andy Christie giocherà flanker al posto di Ritchie, che parte dalla panchina. Il triangolo allargato La Scozia è una squadra completa e talentuosa in tutti i reparti, ma è soprattutto il triangolo allargato a fare paura. In questo senso, il gioco al piede diventa fondamentale per evitare di lasciare palloni facili a Kinghorn, Van der Merwe e Steyn, potenzialmente devastanti in ripartenza. Quanto a talento, però, l’Italia non è da meno: Lynagh è ancora da testare a livello internazionale, ma è un giocatore di grande qualità e il fatto che sia all’esordio darà meno punti di riferimento alla Scozia, Ioane sarà chiamato come sempre a fare un grande lavoro sia nel suo ruolo sia come “centro aggiunto” in mezzo al campo, mentre dalle intuizioni di Capuozzo – che contro la Francia ha dimostrato di avere anche un buon piede nella battaglia tattica – passeranno molte delle azioni azzurre. Pressione e dinamismo L’altro uomo da tenere d’occhio, ovviamente, è Finn Russell: in questi anni è stato croce e delizia della Scozia, ma col passare del tempo ha acquisito sempre più continuità diminuendo radicalmente il numero di errori e trasformandosi in un vero e proprio leader. Il gioco della Scozia passa da lui, e sarà importante il lavoro della difesa italiana per limitarlo e impedirgli di avere palloni facili o con troppo spazio per poter scatenare la sua genialità. Placcare duro e mettere pressione: questi devono essere gli obiettivi di un’Italia che ha dimostrato di avere degli avanti molto dinamici e che proprio con questa dinamicità hanno sopperito alla differenza di peso rispetto alla mischia francese. Se gli Azzurri riusciranno a rallentare i possessi scozzesi, proprio come contro la Francia, lavorando bene nel breakdown e placcando tanto e bene, la squadra di Townsend potrebbe andare in difficoltà. Le prime linee Nelle prime 3 partite la mischia italiana è sempre cresciuta col passare dei minuti: i piloni azzurri sono stati bravi a lavorare sulle difficoltà dei primi ingaggi, adattandosi alla situazione e al metro arbitrale fino a ribaltare la situazione. Era successo già contro l’Inghilterra, anche grazie allo strepitoso ingresso di Spagnolo contro un gigante come Cole, ed è successo anche contro la Francia, con Zilocchi bravo a cambiare l’inerzia della mischia contro Baille e poi con Spagnolo e Ferrari che nel secondo tempo hanno messo in difficoltà un pacchetto molto più pesante di quello azzurro. Contro Schoeman e Fagerson l’Italia schiera Fischetti e Ferrari, due piloni altrettanto rodati ed esperti. Attenzione alle panchine: Spagnolo e Millar-Mills (il pilone destro scozzese) hanno entrambi 3 caps, sarà una bella sfida tra giovani promesse, mentre Zilocchi potrebbe far valere la sua maggiore esperienza contro Hepburn, che ha solo 2 presenze con la Scozia. Le panchine L’assenza di Zuliani (problemi fisici) potrebbe pesare nel punto d’incontro: il flanker del Benetton si è dimostrato fondamentale a partita in corso e avrebbe dato una grande mano. D’altra parte, però, Quesada recupera un altro elemento importante come Lorenzo Cannone, che nel secondo tempo sarà chiamato a dare avanzamento e comunque nel punto d’incontro non è certo uno che si tira indietro. Proprio per quanto riguarda le panchine, Townsend ha preso una decisione insolita: la Scozia non ha proposto molto spesso il 6+2, segno di come abbiano studiato il match contro la Francia e vogliano contrastare la dinamicità degli avanti italiani con giocatori esperti come Skinner, Ritchie e Matt Fagerson. Dall’altra parte, invece, Quesada torna al 5+3: Leonardo Marin a Lille è stato determinante nel secondo tempo, e Federico Mori da subentrato avrà maggiori opportunità di imporsi fisicamente. Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe
Italia | 07/03/2024
Sei Nazioni U20 2024: i precedenti tra Italia e Scozia
Da quando esistono le competizioni ufficiali Under 20, la Scozia è la squadra con la quale l’Italia ha ottenuto il maggior numero di vittorie: 11 su 23. Il bilancio attuale, quindi, vede anche la Scozia in vantaggio per 12-11, e quella di Monigo può essere quindi l’occasione di pareggiare i conti. Per quanto riguarda solo le partite del Sei Nazioni Under 20, il bilancio invece è di perfetta parità: 8 vittorie a testa, con le due formazioni alla ricerca del “sorpasso”. I precedenti tra Italia e Scozia Under 20 La prima sfida ufficiale risale al 14 marzo 2008: al comunale di Mogliano l’Italia trovò la prima vittoria della sua storia al Sei Nazioni Under 20 battendo la Scozia 14-13. Gli Azzurrini hanno affrontato la Scozia 16 volte nel Sei Nazioni Under 20 (8-8 il parziale), 6 volte al Mondiale Under 20 (2-4 il parziale, con l’Italia che ha vinto le ultime 2 partite disputate, nel 2018 e nel 2019) e una alle Summer Series 2022, vincendo 34-14. La Scozia, però, non batte l’Italia dal 2020 (29-30 a Reggio Emilia), poi tutte le sfide successive sono state appannaggio degli azzurrini: 43-3 nella “bolla” di Cardiff, 27-13 a Treviso, 34-14 ancora a Treviso nelle Summer Series e poi 40-17 a Glasgow. Le vittorie più belle Fra le tante vittorie, una delle più belle rimane sicuramente quella del Mondiale 2018: prima di tutto perché fino a quel momento gli Azzurrini non erano mai riusciti a battere la Scozia in quel torneo, e poi perché arrivo dopo un match tiratissimo. L’Italia va in vantaggio grazie a una mischia dominante, che al 27’ conquista una meta tecnica demolendo il pack avversario. La Scozia risponde con 2 mete in 5 minuti da parte di Dumbar e Chapman, che allunga dalla piazzola per il 13-7 dell’intervallo. Nella ripresa la meta di Dewhirst e i piazzati di Chapman sembrano chiudere la partita, ma l’Italia reagisce e segna 2 volte con D’Onofrio e Forcucci. Chapman e Rizzi muovono il tabellone dalla piazzola, poi a tempo scaduto l’Italia – in 14 per un cartellino giallo – va a segno con una maul straripante per il 27-26 finale. Nel 2021, invece, è arrivata la vittoria più larga della storia dell’Italia Under 20: a Cardiff, dove si disputava il Sei Nazioni di categoria in campo neutro, la squadra di Brunello si impose 43-3 contro la Scozia. Italia a segno con ben 6 mete: Vaccari, Pani, Neculai, Andreani, Albanese e Spagnolo. Completano il punteggio i calci di Marin e Teneggi. L’ultima sfida risale al 2023, sempre nel Sei Nazioni under 20: a Glagow l’Italia ha vinto 40-17 con un secondo tempo strepitoso. Dopo aver chiuso i primi 40’ sotto per 10-5 (meta trasformata di King e piazzato di Simpson, meta di Quattrini dall’altra parte) l’Italia trova una reazione furiosa nella ripresa, ribaltando il match con un parziale di 35-7 in 40 minuti: segnano Botturi, Battara, Gallorini (doppietta) e Gasperini, con trasformazioni di Brisighella e Sante.
Italia U20 | 07/03/2024
Sei Nazioni U20: Italia-Scozia, Brunello e Murray rivoluzionano le formazioni. L’analisi
Massimo Brunello spariglia le carte in vista del match della quarta giornata del Sei Nazioni Under 20 tra la sua Italia e la Scozia, in programma venerdì 8 marzo a Treviso alle 20.15. Il tecnico degli Azzurrini cambia 7 uomini nel XV iniziale, tra cui tutta la prima linea, rispetto al successo di Beziers: la chiave principale del match sarà l’utilizzo dalla panchina dei due piloni titolari, Gallorini e Pisani, mentre Pelliccioli e Ascari partono dall’inizio insieme al tallonatore Gasperini. Esordio dal primo minuto per il mediano di mischia Mattia Jimenez, che affianca Pucciariello in cabina di regia. Spazio anche per Fusari e Imberti al posto di Zanandrea ed Elettri, con Midena in seconda linea per al posto di Mirenzi. Dall’altra parte Kenny Murray, allenatore della Scozia Under 20, ne cambia 6: dentro Hocking, Doyle, Thomson e Patterson dietro, mentre davanti occasione per il seconda linea Burke e il numero 8 Currie, premiato dopo l’ottimo secondo tempo da subentrato contro l’Inghilterra. Il nuovo ruolo di Pisani e Gallorini Era già successo in altre occasioni, contro il Galles nel Sei Nazioni U20 2023 e contro il Sudafrica al Mondiale, che Brunello si giocasse la carta – vincente – del pilone titolare a partita in corso. Contro il Galles fu Destiny Aminu a ribaltare nella ripresa un match che nel primo tempo non si era messo benissimo, mentre al Mondiale ci pensò Marcos Gallorini a dare il suo contributo da subentrato nello storico successo contro i Baby Boks. Come detto anche da Piero Gritti in settimana, le prime linee azzurre sono tutte di alto livello, e Pelliccioli e Ascari hanno una grande occasione per dimostrare il loro valore in un match da vincere per restare in corsa per un secondo storico podio nel Sei Nazioni. Nella ripresa, poi, l’utilizzo di Pisani e Gallorini come impact players potrebbe essere potenzialmente devastante, soprattutto in una partita dove le fasi statiche e il breakdown saranno fondamentali. Ritmo e velocità Sarà importante dare grande intensità alla manovra, perché la Scozia già nelle precedenti partite ha sofferto i lunghi multifase delle avversarie, mentre quando il gioco si è fatto più spezzettato è invece riuscita a farsi valere grazie alla consueta carica guerriera dei propri interpreti. In questo senso la scelta di cambiare alcuni giocatori nel reparto trequarti sarà molto importante, anche perché la Scozia a sua volta ha rivoluzionato il reparto arretrato rispetto al match perso con l’Inghilterra. Imberti – che può fare anche l’estremo – che sostituisce Elettri, mentre Fusari prende il posto di Zanandrea nel ruolo di secondo centro. Soprattutto, è una grande opportunità per Mattia Jimenez, che oltre a dare il giusto ritmo all’Italia dovrà essere preciso e puntuale nel gioco al piede, che è un po’ mancato nelle prime partite. I cambi e i pericoli della Scozia Il capo allenatore della Scozia under 20, Kenny Murray, ha cambiato ben 6 giocatori rispetto al match di 2 settimane fa con l’Inghilterra, spostandone altri in ruoli diversi. Il giovanissimo Fergus Watson, 17 anni, viene spostato da estremo ad ala, con la maglia numero 15 che passa sulle spalle di Hocking. Watson, in forza ai Glasgow Warriors, nonostante la giovane età ha già dimostrato grandi numeri, e il suo cambio di ruolo è legato alla pesante assenza di Caqusau, il miglior trequarti della Scozia in fase offensiva. Davanti, coach Murray potrà contare soprattutto sulla furia di Freddie Douglas, flanker capace di segnare ben 3 mete nelle prime 3 partite, gran placcatore e soprattutto fetcher di altissimo livello, con 8 turnover conquistati nel breakdown. Dalla panchina occhio soprattutto a Murdoch Lock, mediano di mischia in forza agli inglesi del Bath ma Nazionale scozzese. Sei Nazioni U20 2024: le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Ferdinando Fusari, 12 Nicola Bozzo, 11 Francesco Imberti, 10 Martino Pucciariello, 9 Mattia Jimenez, 8 Jacopo Botturi, 7 Luca Bellucci, 6 Cesare Zucconi, 5 Piero Gritti, 4 Mattia Midena, 3 Davide Ascari, 2 Nicholas Gasperini, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Vittorio Padoan, 17 Federico Pisani, 18 Marcos Gallorini, 19 Giacomo Milano, 20 Riccardo Paganin, 21 Lorenzo Casilio, 22 Francesco Bini, 23 Patrick De Villiers Scozia: 15 Jack Hocking, 14 Finlay Doyle, 13 Geordie Gwynn, 12 Findlay Thomson, 11 Fergus Watson, 10 Isaac Coates, 9 Hector Patterson, 8 Tom Currie, 7 Freddy Douglas, 6 Ruaraidh Hart, 5 Ryan Burke, 4 Euan McVie, 3 Callum Norrie, 2 Jerry Blyth-Lafferty, 1 Robbie Deans A disposizione: 16 Gavin Parry, 17 Callum Smyth, 18. Ryan Whitefield, 19. Luke Coulston, 20. Jonny Morris, 21. Murdoch Lock, 22. Matthew Urwin, 23. Johnny Ventisei
Italia U20 | 07/03/2024
Italia: le statistiche e i migliori giocatori dopo le prime 3 giornate del Sei Nazioni 2024
Dopo la terza giornata del Sei Nazioni 2024, l’Italia è appaiata al Galles in classifica con 3 punti, pur rimanendo al sesto posto per la differenza punti (-37 contro -29). Un punto è arrivato con il bonus difensivo contro l’Inghilterra, gli altri 2 sono stati conquistati nel pari contro la Francia. Gli Azzurri hanno segnato 37 punti con 4 mete (Alessandro Garbisi, Allan, Ioane e Capuozzo), subendone 76. Placcaggi e breakdown L’Italia è la squadra che ha effettuato più placcaggi nel Torneo, 542, ed è al secondo posto per numero di placcaggi dominanti (34), pur essendo al quinto posto per percentuale di riuscita (85,62%). Per quanto riguarda le singole prestazioni, il giocatore che ha effettuato più placcaggi dominanti nel Torneo è Lamaro con 6, presenti in top 10 anche Nicotera e Niccolò Cannone con 4 a testa. Il capitano azzurro in totale ha messo insieme 55 placcaggi, il numero più alto nel Sei Nazioni, davanti al gallese Reffell (46) e a Niccolò Cannone (45). A livello di percentuale, Manuel Zuliani ha un ruolino di 30 placcaggi riusciti su 30, con il 100% di efficacia. Meglio di lui solo Maro Itoje, che ne ha messi a segno 34 senza sbagliare mai. Nel punto d’incontro, insieme all’Irlanda l’Italia è la miglior squadra per turnover conquistati: 8, di cui 4 con Gianmarco Lucchesi, secondo assoluto dietro a Tommy Reffell. Per quanto riguarda le rimesse laterali rubate ci sono cinque giocatori a quota 2: Chessum, Ruzza, Beirne, Skinner e Cummings. A livello di disciplina, l’Italia è la seconda squadra con più falli commessi (32, come la Scozia) ma va detto che la formazione che ha commesso più infrazioni è l’Irlanda (37) dominatrice del Torneo finora. In attacco Per quanto riguarda la fase offensiva, l’Italia è al quarto posto per metri guadagnati (1007,5) e al quinto per numero di linebreaks (11). Gli Azzurri sono terzi per percentuale di mischie vinte (72,73%). A livello individuale si è particolarmente distinto Monty Ioane, bravo sia ad avanzare a contatto, sia a cercare gli spazi nella difesa avversaria, con 34 carries (quarto in totale) e 218,9 metri guadagnati (terzo, dietro Winnett e Lowe). Ioane, inoltre, è anche il giocatore con più offload riusciti: 6, come James Lowe, ed è terzo nella classifica dei difensori battuti (10). Meglio di lui hanno fatto solo Earl e Dyer con 12. Insieme all’Irlanda, l’Italia è la squadra con più offload riusciti: 25. Inoltre, è la formazione che ha la più alta percentuale di offload che hanno poi portato a un break o a una meta, il 20%: è il caso del riciclo di Marin, che ha propiziato la meta di Capuozzo in Francia-Italia. Federico Ruzza è il giocatore con più touche vinte nel torneo, 15. Per quanto riguarda le cariche offensive, Alessandro Izekor è primo in una statistica molto particolare: la percentuale di attacchi palla in mano che hanno richiesto un raddoppio del placcaggio per essere fermati, il 100%.
Italia | 06/03/2024
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