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Sei Nazioni U20: la presentazione di Italia-Francia

A un anno dall’impresa di Beziers l’Italia under 20 ritrova davanti la Francia, di nuovo alla terza giornata, stavolta a Treviso. Lo scorso anno gli Azzurrini fecero la storia rimettendo in piedi un Sei Nazioni cominciato male, quest’anno ci arrivano dopo una bella vittoria contro la Scozia ma anche dopo una rimonta inaspettata subita dal Galles, e hanno tanta voglia di rifarsi. Dall’altra parte la Francia sa di non poter più sbagliare nulla dopo la sconfitta con l’Inghilterra, e ha necessariamente bisogno di vincere per rimanere in corsa per vincere il torneo. Come arriva l’Italia Roberto Santamaria ha costruito un reparto trequarti di alto livello, dotato di giocatori abrasivi come Zanandrea e Todaro ed elusivi come Faissal e Ducros. Ha bisogno però di una mischia dello stesso livello: il pacchetto azzurro ha fatto fatica nelle prime due partite, subendo in particolare la pressione del Galles nel secondo tempo di Monigo. Soprattutto, l’Italia ha dato dimostrazione di essere una grande squadra con delle grandi potenzialità, ma di non riuscire ancora a mostrarle con continuità per 80 minuti: contro la Scozia era successo il contrario, con un primo tempo difficile e una ripresa bellissima, col Galles è successo il contrario. Contro la Francia sarà la prova del 9, con gli Azzurrini chiamati a fare bene per 80 minuti contro una delle squadre più forti del mondo. Come arriva la Francia La batosta con l’Inghilterra ha ridimensionato i sogni di gloria della Francia, ma il torneo è ancora lungo e i Bleus sanno di poter ancora competere per il titolo. Per farlo però hanno bisogno di punti, ed è lecito quindi aspettarsi una squadra che verrà a Treviso all’assalto, provando a non far giocare gli Azzurrini e a prendere in mano possesso e territorio fin dall’inizio. Anche la Francia, come l’Italia, è una squadra che vive di fiammate, che sa alzare e abbassare il ritmo ma che paga un po’ sulla continuità. A Treviso vincerà chi tra le due saprà sfruttare meglio i momenti favorevoli. Tutte le informazioni per seguire Italia-Francia Il match tra Italia e Francia sarà trasmesso sabato 22 febbraio alle ore 20.45 in diretta tv su Sky Sport Arena e in diretta streaming su Rai Play e NOW. Differita tv in chiaro su Rai Sport alle ore 23. Il match sarà diretto da una quaterna tutta irlandese: l’arbitro sarà Peter Martin, con Andrew Cole e Keane Davison assistenti. Al TMO Mark Patton. Sei Nazioni U20: le formazioni di Italia-Francia Italia: 15 Pietro Celi, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Giulio Sari, 8 Giacomo Milano (capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Christian Brasini A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Nicola Bolognini, 19 Mattia Midena, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Giacomo Ndoumbe Lobe, 23 Riccardo Ioannucci Francia: 15 Mathis Ibo, 14 Tom Leveque, 13 Oliver Cowie, 12 Simeli Daunivucu, 11 Melvyn Rates, 10 Luka Keletaona, 9 Baptiste Tilloles, 8 Raphael Darquier (capitano), 7 Sialevailea Tolofua, 6 Noa Traversier, 5 Corentin Mezou, 4 Chales Kante Samba, 3 Mohamed Megherbi, 2 Lyam Akrab, 1 Samuel Jean-Cristophe A disposizione: 16 Quentin Algay, 17 Edouard-Junior Jabea Njocke, 18 Brent Liufau, 19 Jacques Nguimbous, 20 Elyjah Ibsaiene, 21 Martin Blum, 22 Jean Cotarmanach’h, 23 Lucas Vigneres

Italia U20 | 22/02/2025

Sei Nazioni: Quesada lancia Gesi, Galthié col 7+1. L’analisi delle formazioni di Italia-Francia

Italia-Francia non è mai una partita banale, e ancor prima di scendere in campo (calcio d’inizio alle 16 di domenica 23 febbraio) le formazioni ufficiali propongono già tantissimi spunti di riflessione. Gonzalo Quesada punta su Simone Gesi per sostituire Monty Ioane, puntando sulle sue grandi capacità realizzative e sui suoi ottimi miglioramenti difensivi. L’altro cambio riguarda la prima linea, con Gianmarco Lucchesi che parte dall’inizio e Nicotera pronto a subentrare. Dall’altra parte invece la Francia schiera una panchina totalmente inedita: solo il Sudafrica aveva usato il 7+1 a livello internazionale fino a questo momento. Galthié sorprende tutti con ben 7 giocatori di mischia e un solo trequarti in panchina, Maxime Lucu, che come tutti i 9 di scuola francese può fare anche il mediano di apertura. Sfida tra fulmini Grandissima qualità dai lati del campo, con Ange Capuozzo che si troverà davanti Bielle-Biarrey in una vera e propria sfida tra fulmini. L’azzurro può garantire maggiore copertura in fase difensiva, ma il francese potrebbe essere innescato con dei calci nella profondità da parte di Dupont e Ramos. Al momento Bielle-Biarrey è il miglior marcatore del Sei Nazioni con 4 marcature, mentre Capuozzo ha ancora bisogno di sbloccarsi. Dall’altra parte invece sfida tra emergenti, con Gesi chiamato a sostituire Ioane e Attissogbé che ha la grande opportunità di scalzare Penaud nelle gerarchie. Due giocatori particolari, ancora da testare del tutto a livello di Sei Nazioni e che per questo rendono il match ancora più interessante. Battaglia fisica Inevitabilmente, la formazione della Francia fa capire subito le intenzioni di Galthié: provare a logorare gli azzurri a suon di cariche per poi sfruttare gli spazi che potrebbero crearsi all’esterno con Barré, Attissogbé e Bielle-Biarrey. Dall’altra parte, però, c’è una difesa che ha dimostrato anche in 13 contro 15 contro il Galles di essere in grado di reggere anche nelle situazioni più difficili. Inoltre, dato non da poco, contro i gallesi l’Italia ha sempre vinto la collisione, sia in attacco sia in difesa: chiaramente la Francia è un gradino sopra, ma quanto fatto vedere dagli Azzurri (anche a tratti contro la Scozia) è sicuramente di buon auspicio. Inoltre, non sarà facile superare la diga difensiva costruita da Brex e Menoncello, ai quali si aggiunge un Paolo Garbisi con numeri difensivi da terza linea. A proposito di battaglia, entrambe le formazioni punteranno moltissimo sui loro numeri 8 in attacco: Lorenzo Cannone e Gregory Alldritt sono rispettivamente 4° e 5° nella classifica dei metri guadagnati, 137 a 129, a dimostrazione di quanto la loro prestazione potrebbe essere decisiva. Mischia Per quanto riguarda la mischia ordinata, è vero che il peso – in valore assoluto – favorisce la Francia (932 kg contro 893 kg) ma gli Azzurri nelle prime due partite sono stati sempre dominanti, con un solo calcio di punizione contro subito nel finale di Italia-Galles. In più, la squadra di Quesada recupera uno dei suoi migliori impact player, Mirco Spagnolo, che nel finale se la vedrà in mischia con Aldegheri. Certamente, gli ultimi 20 minuti si prospettano durissimi per gli Azzurri, che dovranno resistere alla “bomb squad” francese con giocatori del calibro di Romain Taofifenua, Roumat, Jegou e Jelonch pronti ad entrare tutti in una volta. Gioco aperto e versatilità L’Italia, per diversi motivi, non è ancora riuscita a muovere il pallone come avrebbe voluto. La pressione asfissiante della Scozia ha reso quello di Edimburgo un match offensivamente difficile, mentre contro il Galles la squadra di Quesada ha dovuto cambiare piano tattico in corsa a causa della pioggia. Le qualità degli Azzurri palla in mano, però, rimangono indiscutibili, e a queste si possono aggiungere anche quella di una versatilità che forse la squadra italiana non aveva mai avuto. Gioco al piede, battaglia aerea e pressione sui calci sono stati dei fattori fondamentali per battere il Galles, e sono tutte cose che torneranno utilissime anche con i Bleus. D’altra parte, la presenza di un secondo regista come Allan permette a Garbisi di muoversi più liberamente, anche in collaborazione con Brex che funge punto di riferimento per i trequarti: questa imprevedibilità potrebbe mettere in difficoltà una Francia che tende a lasciare qualche spazio se messa sotto pressione. E poi c’è Tommaso Menoncello in grado di fare strada palla in mano e mettere sul piede avanzante gli Azzurri. Per evitare invece che l’attacco francese prenda troppa velocità sarà importantissimo il lavoro dei fetcher azzurri: Danilo Fischetti e Gianmarco Lucchesi saranno chiamati a scavare ogni volta in cui sarà possibile, così come Manuel Zuliani dalla panchina. Le formazioni di Italia-Francia Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Simone Gesi, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla Francia: 15 Leo Barré, 14 Theo Attissogbe, 13 Pierre Louis Barassi, 12 Yoram Moefana, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Thomas Ramos, 9 Antoine Dupont (capitano), 8 Gregory Alldritt, 7 Paul Boudehent, 6 François Cros, 5 Mickaël Guillard, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Jean-Baptiste Gros A disposizione: 16 Julien Marchand, 17 Cyril Baille, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Alexandre Roumat, 21 Oscar Jegou, 22 Anthony Jelonch, 23 Maxime Lucu

Italia | 21/02/2025

Sei Nazioni U20: 3 cambi per l’Italia, ben 12 per la Francia. L’analisi delle formazioni

Italia-Francia è da sempre la partita delle incognite. Coach Roberto Santamaria sostituisce tre giocatori: Celi parte estremo dall’inizio al posto di Pietramala, Sari indossa la maglia numero 9 al posto di Beni, mentre in prima linea Brasini inizia al posto di Pelliccioli. Dal punto di vista della formazione, la Francia under 20 è sicuramente la squadra più imprevedibile al mondo. La loro grandissima profondità e la politica di rotazione dei giocatori durante il Sei Nazioni portano il tecnico Cedric Laborde a schierare ogni weekend un XV sempre diverso dal precedente. In questo caso, la Francia cambia ben 12 giocatori rispetto al match con l’Inghilterra, partita nella quale a sua volta la squadra transalpina aveva cambiato 8 interpreti rispetto al Galles. Rispetto alla partita con l’Inghilterra restano titolari solo il tallonatore Akrab, il pilone sinistro Megherbi e il seconda linea Mezou. La chiave del match sarà proprio questa: gli Azzurrini dovranno essere bravi a decifrare subito il piano di gioco dei francesi e prendere subito in mano la partita per evitare di esporsi all’imprevedibilità dei Bleus. Dall’altra parte, l’Italia può contare però su una formazione maggiormente rodata e strutturata, ed è su questo che gli Azzurrini devono puntare per provare a ripetere l’impresa dell’anno scorso. Avanzamento Sembra banale, visto che il rugby è di per sé uno sport di avanzamento, ma visti i giocatori in campo questo fondamentale diventa ancora più importante. L’Italia ha a disposizione il giocatore che ha effettuato più carries nelle prime due giornate del torneo (Opoku, 23) e quello che ha guadagnato più metri in generale, Edoardo Todaro con 103. Dall’altra parte, la Francia ha tanti giocatori in grado di attaccare gli spazi e creare problemi alle difese avversarie come Oliver Cowie, centro di 19 anni che ha già esordito in Top 14 con Tolone. Un’altra grande sfida sarà sulle ali. Ironia della sorte, la Francia schiera le stesse ali (seppur a lati invertiti) del test di fine 2024 giocato contro l’Italia, con Tom Levenque e Melvyn Rates che già in quell’occasione si rivelarono molto pericolosi. Dall’altra parte Santamaria si affida a quelli che ormai sono due punti fermi della formazione azzurre: Malik Faissal e Jules Ducros, che in situazioni di gioco rotto potrebbero essere decisivi. Fasi statiche Dal punto di vista fisico la Francia proverà a farsi valere in mischia ordinata, un fondamentale dove l’Italia ha fatto un po’ di fatica nelle prime due partite. Santamaria ha invertito l’ordine dei piloni sinistri, con Brasini che partirà dall’inizio e Pellicioli pronto a subentrare, mentre la Francia schiera Samuel Jean-Cristophe a sinistra e Mohamed Megherbi, uno dei pochi ad essere schierato per la terza volta consecutiva nonostante le rotazioni francesi. Mischia e touche saranno fondamentali per creare possessi di qualità e innescare di conseguenza il proprio attacco. In questo senso, le due squadre hanno a disposizione due dei migliori saltatori del Sei Nazioni under 20: da una parte Tommaso Redondi con 10 touche conquistate, dall’altro Corentin Mezou con 9, rispettivamente secondo e terzo in questa graduatoria dietro l’inglese Tom Burrow. Mezou, però, non è ancora riuscito ad essere pericoloso sulle rimesse avversarie, mentre Redondi ha già rubato due lanci tra Scozia e Galles. Per avere possessi di qualità sarà importante anche la battaglia in mezzo al campo: la Francia schiera dall’inizio il capitano Raphael Darquier, partito dalla panchina contro l’Inghilterra, mentre dall’altra parte Giacomo Milano sarà chiamato ad un’altra grande prova nel punto d’incontro, dove al momento – statistiche alla mano – è il più attivo del torneo per numero di interventi. Sei Nazioni U20: le formazioni di Italia-Francia Italia: 15 Pietro Celi, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Giulio Sari, 8 Giacomo Milano (capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Christian Brasini A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Nicola Bolognini, 19 Mattia Midena, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Giacomo Ndoumbe Lobe, 23 Riccardo Ioannucci Francia: 15 Mathis Ibo, 14 Tom Leveque, 13 Oliver Cowie, 12 Simeli Daunivucu, 11 Melvyn Rates, 10 Luka Keletaona, 9 Baptiste Tilloles, 8 Raphael Darquier (capitano), 7 Sialevailea Tolofua, 6 Noa Traversier, 5 Corentin Mezou, 4 Chales Kante Samba, 3 Mohamed Megherbi, 2 Lyam Akrab, 1 Samuel Jean-Cristophe A disposizione: 16 Quentin Algay, 17 Edouard-Junior Jabea Njocke, 18 Brent Liufau, 19 Jacques Nguimbous, 20 Elyjah Ibsaiene, 21 Martin Blum, 22 Jean Cotarmanach’h, 23 Lucas Vigneres

Italia U20 | 20/02/2025

Italia U20, Fasti: “Col Galles abbiamo perso per due motivi. Il calcio sbagliato? Tanto dispiacere, ma grande vicinanza dei compagni”

Dopo una serata “no” è fondamentale rimettersi in carreggiata. L’Italia under 20 lo sa, e dopo la sconfitta – per certi versi inaspettata, soprattutto per quanto fatto vedere a inizio partita – contro il Galles ha tanta voglia di rifarsi contro la Francia. Una delle avversarie più difficili, come sottolinea il mediano d’apertura degli Azzurrini e del Rugby Casale Roberto Fasti, ma non per questo – come dimostra anche la vittoria dell’anno scorso – bisogna partire battuti, anzi. Roberto, come si affronta una squadra come la Francia? “La Francia è una delle squadre più forti del Torneo e del mondo, ma fin da sabato stiamo lavorando in maniera molto intensa per arrivare nel modo migliore a questa partita. Stiamo mettendo a posto le cose che non hanno funzionato contro il Galles: soprattutto dobbiamo mettere maggiore attenzione sulle variazioni del gioco. Ci alleneremo anche con la prima squadra del Benetton per poter avere un ulteriore confronto dopo aver provato le cose che vogliamo fare tra di noi in questi giorni”. Cosa è successo contro il Galles? A un certo punto l’Italia sembrava avere in mano la partita… “Nei primi 20 minuti sicuramente avevamo il comando della partita ma dovevamo sfruttare meglio questo vantaggio. Secondo me i problemi principali sono stati due: il non essere usciti sempre con dei punti dai loro 22, e poi il punto d’incontro, il fondamentale dove abbiamo perso gran parte dei palloni. A un certo punto la partita è svoltata dalla loro parte per questi due motivi. Sapevamo che lasciando loro dei momenti favorevoli per accendersi poi sarebbe stata dura, non dovevamo permetterglielo e a quel punto abbiamo dato loro troppo spazio e troppa libertà di giocare”. Come hai vissuto quel calcio sbagliato alla fine? “Subito dopo il calcio ho provato tanto dispiacere, ma in questi casi bisogna essere forti e smettere di pensarci il prima possibile, ributtandosi nell’allenamento e lavorando ancora più duramente per correggere gli errori fatti, altrimenti diventa un circolo vizioso dal quale non si esce più. I compagni sono stati fantastici, sono venuti tutti da me a rincuorarmi e a dirmi che non avevamo perso la partita per quel calcio: è l’ennesima dimostrazione di quanto questo gruppo sia fantastico. Posso solo ringraziare tutti”. Quali sono gli obiettivi adesso? “Sicuramente confermare quanto di positivo abbiamo fatto finora e poi alzare ancora l’asticella che giorno dopo giorno serve per arrivare a ogni partita più competitivi di quella precedente”.

Italia U20 | 20/02/2025

Italia, Lorenzo Cannone: “La vittoria sul Galles e quelle delle franchigie una grande iniezione di fiducia”

Dopo una settimana si riparte, all’Olimpico domenica 23 arriva la Francia, per sfidare un’Italia che dopo la vittoria sul Galles ha ancora voglia di stupire. Gli Azzurri affrontano il match con la consapevolezza di avere davanti una grandissima squadra, ma anche con la fiducia nei propri mezzi di chi sa di poter vincere partite importanti, com’è successo con il Galles e com’è successo anche in questo weekend con Benetton e Zebre, entrambe vincenti su Ulster e Edimburgo. Lo ha spiegato dal raduno azzurro Lorenzo Cannone, terza linea del Benetton e dell’Italia: “Sicuramente sono importanti iniezioni di fiducia. Quando domenica sera ci siamo ritrovati con i giocatori tornati dalle franchigie la prima cosa che abbiamo fatto è stata fare loro i complimenti. Due vittorie così aiutano ad approcciarsi a una settimana così importante” Com’è l’umore del gruppo dopo aver superato quello che alla vigilia era considerato “l’esame di maturità” con il Galles? “Sapevamo che dovevamo vincere per tanti motivi, e questo successo ci ha dato tanta fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Il tempo non era dei migliori e abbiamo dovuto adattare il nostro piano di gioco alle condizioni climatiche. Abbiamo fatto vedere delle cose buone e altre da migliorare, e su queste stiamo lavorando verso la Francia” Con il Galles siete stati bravi a cambiare il piano di gioco in corsa in base alle condizioni climatiche, come ci avevate lavorato in settimana? “Sapevamo che il giorno della partita il tempo avrebbe potuto essere non favorevole al tipo di gioco che solitamente facciamo, ma ci siamo arrivati pronti perché avevamo preparato entrambi i piani di gioco: uno con l’asciutto, uno con la pioggia. È andata bene perché siamo stati bravi nel gioco al piede e perché siamo riusciti ad essere dominanti fisicamente, erano le chiavi della partita e siamo riusciti a portarle a casa. Sappiamo che con la Francia saranno loro a provare a passarci sopra, stara a noi farci trovare pronti”. Le voci della vigilia parlano di una Francia pronta a replicare il piano di gioco dello scorso anno, quando a Lilla provò a mettervi in difficoltà soprattutto sul piano fisico… “Ne abbiamo già parlato tra di noi, sappiamo che verranno a Roma per sfidarci davanti e imporsi, e stiamo lavorando proprio per reggere dal punto di vista fisico. L’anno scorso ero infortunato, ma ricordo che a Lilla partirono molto bene i francesi, poi nel secondo tempo siamo stati più ‘fit’ e siamo riusciti a metterli sotto. Ci aspettiamo quest’anno la miglior Francia, come sempre: l’aspetto fondamentale sarà non concedere turnover facili, perché nel gioco rotto sono devastanti. Puoi essere nei loro 5 metri ma se perdi palla un attimo dopo puoi trovarti a difendere sulla tua linea di meta, non dobbiamo concedere nulla”. Quanto hai sofferto a non essere in campo l’anno scorso? “Mamma mia, tantissimo. Ho sofferto non solo per non aver giocato ma soprattutto perché i ragazzi avrebbero meritato di vincere, quel pareggio alla fine brucia. Ricordo che ho visto la partita in treno, stavo tornando a Treviso ed ero davanti al computer. Diciamo che la fine della partita l’ho presa male, ho lanciato un urlo che ha sentito tutta la carrozza (ride, ndr)”. Come risponderete al talento e alla fisicità francese? “Vogliamo rispondere con la nostra organizzazione e le nostre strutture per provare a metterli in difficoltà. La Francia è una squadra fortissima, ma sappiamo di avere la capacità di crearle problemi”.

Italia | 20/02/2025

Guinness Sei Nazioni 2025: i precedenti tra Italia e Francia

Quella dell’Olimpico non sarà una sfida come le altre: a Roma si giocherà infatti il 50esimo Italia-Francia della storia, nella terza giornata del Sei Nazioni 2025. A distanza di un anno, dell’ultima sfida rimane l’ormai celebre palo di Paolo Garbisi, il silenzio irreale dello Stadio Pierre Mauroy di Lille e dei tifosi ben consapevoli di aver evitato un disastro e quella sensazione di agrodolce vissuta dagli Azzurri, che da un lato avevano portato a casa un grande risultati (fare 13-13 in Francia non è da tutti) ma dall’altro sentivano la delusione di aver sprecato una grande occasione. A un anno di distanza, le due squadre si ritrovano nuovamente al Sei Nazioni. I precedenti tra Italia e Francia Come detto, sarà la 50esima partita tra le due squadre: il bilancio è di 45 vittorie per la Francia, un pareggio e 3 vittorie per l’Italia, con 572 punti segnati dagli Azzurri e 1530 subiti. La vittoria più larga dell’Italia è il celebre 40-32 di Grenoble, nel 1997, mentre il miglior successo dei francesi risale al match della fase a gironi dell’ultima Rugby World Cup: 60-7 a Lione. Le vittorie dell’Italia Il primo successo azzurro arrivò a Grenoble, nell’ormai storica finale della Coppa Europa 1997, vinta 40-32. Le altre due vittorie sono invece arrivate al Sei Nazioni, entrambe in casa. Nel 2011 in rimonta al Flaminio, contro una Francia ancora in lotta per la vittoria del torneo e fermata da un’Italia eroica, capace di rimontare lo svantaggio iniziale con la meta di Andrea Masi e i calci di Mirco Bergamasco, per poi resistere all’assalto finale dei transalpini e vincere 22-21 con una strenua resistenza nel finale contro la mischia francese. Nel 2013 l’Italia si ripeté, stavolta all’Olimpico, con gli Azzurri che dominarono la partita passando in vantaggio con Parisse e gestendo il gioco grazie a una splendida prestazione di Luciano Orquera, che nel secondo tempo propiziò anche la meta di Castrogiovanni. A mettere il sigillo sulla partita ci penso Burton col drop del 23-18 finale. Oltre a quello di Lille c’è stato anche un altro pareggio tra le due formazioni, nel 1983 a Rovigo, e un’altra vittoria nella Coppa FIRA 1993 per 16-9 a Monigo, ma in entrambe le occasioni la Francia non assegnò il “cap”. Vicini al successo Se si parla di imprese sfiorate, la memoria non può che tornare a quel tardo pomeriggio di un anno fa. Azzurri bravi a tenere duro in un primo tempo in cui la Francia mette sul piatto gli oltre 100 kg in più del pacchetto di mischia ma non riesce a sfondare, la squadra di Quesada soffre ma tiene, non va oltre i 10 punti di distacco e nel finale di primo tempo conquista l’occasione che riapre la partita. Danty placca altissimo Brex e verrà poi espulso dal bunker all’inizio della ripresa, Page-Relo intanto piazza per il 3-10 con cui si va all’intervallo e nel secondo tempo la squadra di Quesada può giocare con un uomo in più. I primi 20 minuti sono particolari, 3 punti a testa con l’Italia che sembra poter prendere in mano la partita ma non ci riesce del tutto. Poi arriva la fiammata: Menoncello porta a spasso mezza nazionale francese dai 22 alla metà campo, i compagni danno continuità e arrivano dentro ai 22, poi Marin trova il buco per creare la superiorità numerica e servire Capuozzo per la meta del 13-13. A quel punto l’inerzia del match è tutta dalla parte dell’Italia, che a tempo scaduto conquista con Zuliani il calcio di punizione del possibile successo. Proprio in quel momento accade l’incredibile: a 10 secondi dallo scadere dello shot clock la palla cade dalla piazzola, Garbisi la riposiziona ed è costretto a calciare in fretta, colpendo il palo. Finisce così, 13-13, un po’ dolce un po’ amaro. Quella di Lille non è stata però la prima impresa sfiorata dagli Azzurri: nel 2016 un’Italia piena di giovani fece venire i brividi alla Francia, ammutolendo lo Stade de France e giocando una grande partita. Protagonista assoluto fu Carlo Canna, unico italiano in grado di mettere a segno un “full house” (almeno una meta, un calcio di punizione, una trasformazione e un drop) in una partita del Sei Nazioni. Anche stavolta il finale sorrise un po’ fortunatamente ai francesi, che vinsero con un discusso piazzato di Plisson a 5’ dalla fine e poi sudarono freddo quando Parisse sfiorò il palo con il drop del possibile controsorpasso a tempo scaduto. Nel 2019, invece, gli Azzurri dominarono la partita ma come accaduto troppe volte sprecarono tantissime occasioni, la più incredibile con Huget che strappa il pallone dalle mani di Zanon pronto a schiacciare in meta. Alla fine trionfa la Francia 25-14 tra le lacrime di Parisse, all’ultimo atto all’Olimpico. Nel 2022 l’Italia giocò un buon primo tempo a Parigi, mettendo a segno – nonostante la sconfitta finale – un altro piccolo record: Tommaso Menoncello divenne il più giovane di sempre a segnare una meta nel Sei Nazioni, a soli 19 anni e 170 giorni. Nella ripresa, però, la Francia venne fuori di prepotenza vincendo 37-10.

Italia | 19/02/2025

Sei Nazioni U20 2025: i precedenti tra Italia e Francia

Come ogni anno, la Francia si presenta come una delle migliori formazioni al mondo al livello Under 20. Quest’anno non arriva da campione in carica, sconfitta nella finalissima dell’ultimo World Rugby U20 Championship dall’Inghilterra, ma resta comunque una delle favorite per la conquista del Sei Nazioni di categoria. I Bleus verranno a Monigo anche con la voglia di rispondere alla grande impresa realizzata a Beziers dall’Italia, capace di battere gli allora campioni del mondo in una partita rimasta nella storia. Sei Nazioni U20: i precedenti tra Italia e Francia Sono 19 le partite ufficiali disputate finora tra Francia e Italia, con l’Italia che nel 2024 ha ottenuto la sua prima vittoria contro le 18 dei Bleus. La prima sfida ufficiale risale al 2008: la Francia vinse 26-14 a Porto Vecchio nella quarta giornata del Sei Nazioni Under 20. Le due squadre si sono incontrate 17 volte nel Sei Nazioni (con un successo dell’Italia) e 2 volte ai Mondiali, nel 2008 (32-14 per la Francia) e nel 2009 (43-19), da allora nel World Rugby U20 Championship non si sono più incrociate. L’ultima sfida ufficiale, come detto, risale all’ultimo Sei Nazioni, con la strepitosa vittoria in trasferta per 23-20 per la squadra guidata nel 2024 da Massimo Brunello. Considerando anche le partite non ufficiali, l’ultimo incontro amichevole si è giocato nel novembre 2024 ed è stato vinto dalla Francia per 40-29 in un match che ha comunque dato segnali molto positivi allo staff guidato da coach Roberto Santamaria, al primo Sei Nazioni under 20 da capo allenatore dopo aver guidato gli Azzurrini nell’ultimo Mondiale di categoria. Le imprese sfiorate Prima del successo di Beziers, l’Italia era andata vicina tante volte allo scalpo francese, soprattutto negli ultimi anni. Nel 2021, nel surreale torneo disputato a porte chiuse all’Arms Park di Cardiff gli Azzurrini persero 13-11 dopo una grande partita nella quale forse non riuscirono a sfruttare al massimo il loro dominio in mischia ordinata. La sconfitta più bruciante resta però quella del 2023, quando gli Azzurri segnarono ben 5 mete ma pagarono i tanti errori dalla piazzola, che alla fine regalarono il successo alla Francia. Andarono a segno Berlese, Gallorini, Rubinato, Mey e Douglas, la cui marcatura aveva riportato l’Italia a un punto di distacco a tempo scaduto, ma non arrivò poi la trasformazione che avrebbe ribaltato il risultato. Fini 28-27 per la Francia, ma quei 2 punti di bonus furono comunque il primo passo per un Sei Nazioni under 20 doppiamente storico: il primo chiuso sul podio (al terzo posto) e il primo in cui una Nazionale Italiana è stata in gradi di fare punti in tutte le 5 partite del Torneo. Finalmente il successo Il colpaccio dell’Italia, visti i recenti precedenti, era comunque nell’aria, e nel 2024 finalmente è arrivato. A Beziers gli Azzurri arrivavano in fiducia dopo la grande partita giocata in Irlanda ma amareggiata dalla sconfitta di misura subita. Ancora una volta è la mischia ordinata a indirizzare il match, con Lorenzo Casilio che ne sfrutta l’avanzamento per poi volare in bandierina per il vantaggio, dopo aver saltato due avversari. Un piazzato a testa per Cotarmanach’h e Pucciariello, poi la Francia pareggia con Zamora al 20’ dopo una grande azione di Brau-Boirie. Al 24’ l’Italia però risponde: splendida giocata di Belloni che con un passaggio sotto le gambe innesca uno scatenato Scalabrin, autore della meta del 13-8 con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa Pucciariello porta l’Italia oltre il break con un piazzato, poi però arriva il potentissimo uno-due francese con le mete di Granell e Brau-Boirie, la seconda trasformata da Cotarmanac’h per il 20-16. Al 70’ però l’Italia piazza il colpo del k.o.: ancora una mischia incredibilmente avanzante, la Francia non può nulla e Botturi schiaccia sulla linea il pallone del 23-20. Nel finale la Francia ci prova ma sbatte contro un’ottima difesa azzurra, e alla fine è l’Italia a festeggiare.

Italia U20 | 18/02/2025

URC: doppia gioia per Benetton e Zebre. L’analisi dell’11esima giornata

Weekend di festa per entrambe le franchigie: Benetton e Zebre portano a casa due vittorie nell’11esima giornata di United Rugby Championship. Una grande iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni dell’Italia al Sei Nazioni. Il Benetton torna a vincere e batte 34-19 Ulster in una partita difficile, come da pronostico, ma nella quale i biancoverdi hanno dimostrato di avere qualcosa in più. La squadra di Bortolami porta a casa una sfida tirata dopo una bella rimonta, domina il secondo tempo e conquista 5 punti importantissimi per la corsa ai playoff. In una partita difficile è la disciplina a fare la differenza: 17 falli irlandesi (e 3 gialli) contro i soli 7 del Benetton, che sale al 7° posto a quota 28 punti. A Edimburgo delle Zebre eroiche conquistano il secondo successo consecutivo in trasferta, in una partita condotta fin dai primi minuti ma che stava per sfuggire di mano a causa dei due cartellini a Prisciantelli (giallo) e Volpi, espulso. La squadra di Brunello si è ritrovata a difendere un vantaggio di soli 5 punti con 2 uomini in meno, sfoderando una difesa strepitosa e battendo Edimburgo 22-17 dopo una grande partita. La squadra di Brunello sale a quota 20 punti in classifica con 4 vittorie. Benetton, gran colpo contro Ulster Non è stata una partita facile, perché Ulster si è rivelata come sempre una squadra di grande fisicità e qualità, ma il Benetton ha meritatamente conquistato un successo importantissimo per 34-19. La squadra di Bortolami va subito sotto con la meta di Doak, nata da una grande accelerazione irlandese, ma pareggia subito con la bella intuizione di Gallagher, bravo a calciare più volte il pallone dopo il primo intercetto e a non raccoglierlo per evitare la rimonta degli avversari. Sul 7-7 il Benetton però concede due mete con due errori evitabili: prima Albornoz si fa intercettare un passaggio troppo telefonato da Lowry, poi la meta di Stockdale nasce da una liberazione di Uren che non trova la rimessa laterale. Dopo una mezz’ora difficile, però, viene fuori tutt’altro Benetton: segna Mendy dopo un assalto lunghissimo e il primo tempo si chiude sul 17-19. Un altro segnale importante è dato dalla mischia, perché pur nelle difficoltà dei primi 40’ il pacchetto biancoverde ha sempre tenuto bene. La ripresa è equilibratissima: nessun punto per 25 minuti, ma l’impressione è che il Benetton abbia qualcosa in più, anche perché Ulster commette falli su falli e prende 3 cartellini gialli. Il primo, a McCann al 43’, non viene sfruttato dai biancoverdi, che però si rifanno con i successivi. Al 56’ va fuori Timoney e Albornoz piazza per il sorpasso, poi al 63’ viene ammonito Moore per un avanti volontario: il Benetton va in rimessa e con una maul devastante chiude la questione per il 27-19. La panchina ha fatto la differenza: ottimi gli ingressi di Favretto, Spagnolo, Kingi e Koroyadi. Player of the match per Alessandro Izekor, solita partita furiosa di Manuel Zuliani, Zilocchi miglior placcatore con 11 interventi. Prestazione molto solida anche da parte di Matt Gallagher, bravissimo in occasione della prima meta e sempre concreto nei suoi interventi difensivi. L’impresa di Edimburgo Nonostante le iniziali difficoltà in mischia, poi risolte, la difesa delle Zebre si è mostrata ancora una volta stabile e compatta. Edimburgo ha fatto un’enorme fatica in attacco, trovando spazi più con delle fiammate pericolosissime ma isolate che con un reale avanzamento costante. La squadra di Brunello ha chiuso la partita con 218 placcaggi riusciti, un numero clamoroso, dal quale svettano i 23 di un Bautista Stavile sempre più importante negli equilibri della terza linea zebrata. La meta di Trulla, nata da un’invenzione di Licata prima e Garcia poi, che creano un 3 contro 1 a quel punto impossibile da difendere per Edimburgo, ha messo subito la partita sul binario giusto, perché per quanto gli scozzesi si siano resi pericolosi non sono mai riusciti ad avere realmente in mano il match. Proprio Gonzalo Garcia, magari a volte eccessivamente esuberante, ma fondamentale nel gioco offensivo delle Zebre, è stato l’autore della seconda meta che ha mandato le Zebre all’intervallo in vantaggio. Nella ripresa la difesa italiana è rimasta sempre compatta, pur faticando quando gli scozzesi attaccavano gli spazi. Le Zebre hanno tenuto bene anche nel gioco al piede, riuscendo a non farsi sovrastare nella battaglia area e dai numerosi up&under degli scozzesi. Quando la meta di Di Bartolomeo, nata da una maul devastante, sembrava aver chiuso i giochi, è arrivato però l’unico vero errore difensivo delle Zebre: un break troppo facile concesso al velocissimo Vellacott che ha portato prima al giallo a Prisciantelli e poi alla meta di Crosbie. Sul 22-17 le Zebre si sono poi ritrovate anche in 13 per il cartellino rosso a Volpi, e quando Edimburgo sembrava poter davvero ribaltare la partita hanno tirato fuori una difesa strepitosa. Con 2 uomini in più la squadra di Brunello ha tenuto benissimo, e dopo il primo assalto scozzese non ha più concesso occasioni. Oltre a Prisciantelli, player of the match, sono tanti i giocatori delle Zebre che meritano una menzione: dal solidissimo Krumov a un arrembante Trulla, fino al sempre più decisivo Licata, in un momento di forma strepitoso.

Campionati | 16/02/2025

Sei Nazioni: l’Italia festeggia all’Olimpico. Galles battuto 22-15

L'Italia trova la prima vittoria del suo 2025, superando il Galles 22-15 nella seconda giornata del Sei Nazioni. Azzurri in vantaggio dall'inizio alla fine e trascinati dai piazzati di Tommaso Allan e dalla meta di Capuozzo, ispirata dall'intuizione di Paolo Garbisi. Finale di grande sofferenza con la squadra di Gatland che torna sotto prima con una marcatura di Wainwright e poi con una meta di penalità che lascia gli Azzurri addirittura in 13. La difesa finale, con i due uomini in meno, è però perfetta: il Galles non esce più dai propri 22 e non ha mai l'occasione di pareggiare il match. Alla fine c'è spazio per la festa dell'Olimpico, che festeggia il secondo successo consecutivo sui gallesi dopo quello di Cardiff dello scorso anno. La cronaca di Italia-Galles La prima azione è del Galles. Ben Thomas è messo sotto pressione da Lorenzo Cannone, la regia quindi è affidata soprattutto a Tomos Williams che dopo una lunga serie di raccogli e vai trova il primo spazio al limite dei 22 e con un calcio-passaggio lancia la corsa di Adams sul lato sinistro. L'ala gallese però non riesce a controllare e spreca la prima opportunità. Sulla mischia successiva arriva la risposta dell'Italia: Henry Thomas crolla contro Fischetti e Carley fischia il primo penalty per gli Azzurri, che dopo la rimessa vinta escono bene al piede con Page-Relo e allentano la pressione. La squadra di Quesada va dall'altra parte e alla prima occasione colpisce, con Allan che dalla piazzola punisce un fuorigioco gallese: 3-0. La pioggia rende ancora più accesa la battaglia a metà campo. Negri mette in grandissima difficoltà Thomas in rimessa laterale, tanto che dopo il terzo lancio disturbato dall'azzurro il Galles cambia e sposta Faletau sul primo blocco. Il Galles ha un secondo guizzo con Murray che vince una battaglia aerea con Garbisi, ma quando Josh Adams riceve il pallone per allargare subisce un placcaggio durissimo da Menoncello. Al 17' arriva il primo calcio di punizione per il Galles, con Ben Thomas che trova il pareggio. Si gioca tantissimo al piede. Garbisi con un&up under manda nei 22 avversari Allan che vince la battaglia aerea con Ben Thomas e lo costringe a un in avanti. Sulla mischia successiva l'Italia conquista un altro vantaggio, Page-Relo assorbe il primo avversario, poi Garbisi trova lo spazio in mezzo a due avversari e con un calcetto splendido ispira la corsa di Capuozzo, che schiaccia poco prima che il pallone esca. Allan trova anche la difficile trasformazione del 10-3. La squadra di Quesada respinge bene la reazione del Galles, che si affida soprattutto alle cariche degli avanti ma non trova avanzamento. Page-Relo invece trova uno splendido 50:22 che riporta i suoi in attacco, sull'azione successiva poi è lo stesso mediano a servire Garbisi, che prova il drop dalla lunga distanza: il calcio è preciso ma è corto di pochissimo e sfiora la parte bassa della traversa. Al 27' però sale in cattedra Lorenzo Cannone, che mette le mani sul pallone dopo una carica di Rowlands e conquista un altro calcio di punizione, con Allan che firma il 13-3. Il numero 8 degli Azzurri si ripete 3 minuti dopo con un altro turnover a metà campo, la squadra di Quesada torna ancora in attacco e guadagna un altro calcio, ancora una volta messo dentro da un precisissimo Allan: 16-3. La reazione arriva ancora una volta da Tomos Williams, il migliore dei suoi, che al 36' sorprende tutti con un calcetto messo nell'angolo che lancia la corsa di Adams, anticipato provvidenzialmente dal placcaggio di Capuozzo. A inizio ripresa Gatland cambia tutta la prima linea, il primo pericolo arriva però da Blair Murray che trova un gran break nella sua metà campo e poi calcia sulla profondità, ma Allan legge bene la situazione e annulla in area di meta. Sull'azione successiva arriva un grandissimo placcaggio di Menoncello su Ben Thomas, poi Lamaro mette le mani sul pallone e conquista il turnover. Al 50' arriva la prima mischia del secondo tempo, ma nonostante i cambi gallesi è ancora l'Italia ad avere la meglio. Il calcio contro il neo-entrato Assiratti concede un'altra opportunità agli Azzurri, con Allan che però commette il primo errore del suo Sei Nazioni e manda di poco a lato. Al 58' ci prova dalla sua metà campo Page-Relo, che colpisce il palo. Sull'azione successiva Josh Adams lascia il Galles in 14 per 10 minuti per un intervento pericoloso su Garbisi, colpito direttamente alla testa. Il mediano azzurro è costretto ad uscire per un controllo concussion (dentro Trulla con Allan che si sposta apertura) mentre per l'ala gallese arriva il cartellino giallo. Al 61' Allan allunga ulteriormente per il 19-3, il Galles però reagisce e torna in attacco per provare disperatamente a riaprire la partita. Freddie Thomas prova ad arrivare in fondo ma viene provvidenzialmente placcato da Trulla, poi schiaccia ma viene punito per il doppio movimento. C'era un vantaggio, il Galles va ancora in rimessa e stavolta segna con Wainwright. Edwards colpisce il palo e si resta 19-8. L'Italia torna in attacco e chiude la partita con il quinto piazzato messo a segno da Tommaso Allan, che firma il 22-8. Nel finale il Galles si ributta in attacco e dopo una serie di falli nel tentativo di difendere sul drive avanzante degli ospiti viene ammonito Riccioni. Sulla maul successiva il Galles avanza ancora e questa volta Carley concede direttamente la meta di punizione per il 22-15 per l'Italia, con Lamb che paga per tutti. Gli Azzurri devono difendere l'ultima azione in 13 contro 15, sono bravissimi a tenere il Galles sempre nei suoi 22 e poi Manuel Zuliani con un grandissimo turnover chiude la partita. L'Italia batte il Galles 22-15 e conquista 4 punti, bonus difensivo per il Galles. Roma, Stadio Olimpico, 8 febbraio 2025Guinness Men’s Nations – II giornataItalia v Galles 22-15 (16-3)Marcatori: p.t. 6’ cp. Allan (3-0); 18’ cp. B. Thomas (3-3); 20’ m. Capuozzo tr. Allan (10-3); 29’ cp Allan (13-3); 34’ cp. Allan (16-3) s.t.  21’ cp. Allan (19-3); 30’ m. Wainwright (19-8); 34’ cp. Allan (22-8); 38’ m. di punizione Galles (22-15)Italia: Allan; Capuozzo, Brex, Menoncello, Ioane; P.Garbisi (temp. 18’-28’st Trulla), Page-Relo (28’st A.Garbisi); L.Cannone, Lamaro (Cap, 26’ st. Zuliani), Negri (22’st Vintcent); Ruzza (22’st Lamb), N.Cannone; Ferrari (13’st Riccioni), Nicotera (13’st Lucchesi), Fischetti (26’st Rizzoli)all. Gonzalo QuesadaGalles: Murray; Rogers (22’st. Hathaway), Tompkins (temp- 16’-28 pt. Hathaway), James, Adams; B.Thomas (9’st Edwards), T.Williams (26’ st. R. Williams); Faletau, Morgan (Cap), Botham (17’st Wainwright); Jenkins, Rowlands (17’st Williams); H.Thomas (4’st Assiratti), Lloyd (4’st Dee), G.Thomas (4’st Smith)all. Warren Gatlandarb:Matthew Carley (RFU)assistenti: Paul Williams (NZR); Sam Grove-White (SRU)TMO: Eric Gauzins (FFR)Cartellini: 19’ st giallo a Adams (Galles); 38’ st giallo a Riccioni (Italia); 39’st) giallo a Lamb (Italia)Calciatori: Allan (6/8); B. Thomas (1/1); Page-Relo (0/1); Edwards (0/1)Drop: P.Garbisi (0/1)Player of The Match: Lorenzo Cannone (Italia)Note: Giornata piovosa, 60518 spettatoriPunti in classifica: Italia 4; Galles 1

Italia | 08/02/2025

Sei Nazioni: la presentazione di Italia-Galles

L’Italia torna allo Stadio Olimpico: gli Azzurri sfidano il Galles nel primo match casalingo del Sei Nazioni 2025. Squadre in campo sabato 8 febbraio alle 15.15, diretta Rai/Sky. L’Italia, reduce da una sconfitta per 31-19 in Scozia ma che può comunque trovare dei lati positivi nella sua prestazione, affronta un Galles affamato e arrabbiato dopo il 43-0 subito dalla Francia. La voglia di crescere ancora degli Azzurri e quella del Galles di riprendersi il posto che ha sempre avuto ai piani alti del rugby mondiale: tutto questo renderà la sfida dell’Olimpico particolarmente avvincente. Come arriva l’Italia Quello di Edimburgo è stato un match a due facce per gli Azzurri, che hanno pagato soprattutto le difficoltà dei primi 10 minuti, durante i quali sono andati sotto 14-0. Nonostante le due mete subite, l’Italia è stata brava a rimanere sempre in partita e attaccata nel punteggio grazie al piede di Tommaso Allan e a una solidità mentale che ha reso il match sempre combattuto e mai scontato. Gli Azzurri sono partiti meglio nel secondo tempo, trovando il pareggio con un netto 10-0 di parziale. Nel momento clou sono venuti fuori Darcy Graham e Huw Jones, capaci di costruire (e nel caso di quest’ultimo anche realizzare) le due mete che hanno indirizzato il match sul 31-19 finale. Un risultato amaro, soprattutto perché sul 19-19 gli Azzurri sembravano più in palla contro una Scozia scossa dal colpo subito, ma una prestazione che presenta comunque molti aspetti positivi: la mischia è stata solida e anche la touche è parsa migliorata rispetto ai test di novembre; la difesa ha concesso qualcosa di troppo rispetto al solito ma comunque ha tenuto duro contro la furia scozzese, e soprattutto a livello mentale la squadra di Quesada è sempre stata in partita. Come arriva il Galles La squadra di Gatland è reduce da una brutta sconfitta per 43-0, ma come hanno ripetuto gli stessi Azzurri alla vigilia, guai a sottovalutare una belva ferita, soprattutto se si tratta del Galles, che già nel 2023 fu capace di ribaltare il pronostico all’Olimpico con una partita di grande coraggio. A Parigi il Galles ha giocato una partita particolare, calciando pochissimo e ripartendo palla in mano dai propri 22: un piano di gioco che da un lato può essere depotenziato da una difesa granitica come lo è stata quella francese, ma che dall’altro può essere molto fruttuoso perché in grado di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. La difesa azzurra è chiamata quindi a un compito importante, probabilmente decisivo per le sorti del match: se l’Italia riuscirà ad essere avanzante a contatto e nel placcaggio allora potrà fare la partita ed essere pericolosa anche in attacco, viceversa la squadra di Gatland potrebbe prendere coraggio e abbrivio avanzante. Tutte le informazioni per seguire Italia-Galles La sfida tra Italia e Galles, valida per la seconda giornata del Sei Nazioni 2025, si giocherà sabato 8 febbraio alle 15.15 e sarà trasmessa in diretta tv su Rai 2 e Sky Sport Uno e in streaming su Rai Play e NOW. L’arbitro del match sarà l’inglese Matthew Carley, coadiuvato dal neozelandese Paul Williams e dallo scozzese Sam Grove-White. Al TMO il francese Eric Gauzins, al bunker il neozelandese Glenn Newman. Le formazioni di Italia-Galles Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla Galles: 15 Blair Murray, 14 Tom Rogers, 13 Nick Tompkins, 12 Eddie James, 11 Josh Adams, 10 Ben Thomas, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Jac Morgan (Capitano), 6 James Botham, 5 Freddie Thomas, 4 Will Rowlands, 3 Henry Thomas, 2 Evan Lloyd, 1 Gareth Thomas A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Keiron Assiratti, 19 Teddy Williams, 20 Aaron Wainwright, 21 Rhodri Williams, 22 Dan Edwards, 23 Josh Hathaway

Italia | 08/02/2025