©2023 Federazione Italiana Rugby

Torna indietro

URC: Benetton, mancati gli ultimi 40’. Zebre coraggiose ma non basta. L’analisi della 18esima giornata

News United Rugby Championship |

Si è chiusa la stagione regolare dello United Rugby Championship 2024-25. Beffa per il Benetton, che vede sfuggire i playoff negli ultimi 40 minuti del campionato, cedendo 30-21 a Cork contro Munster dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. Peccato anche per le Zebre, che giocano una partita alla pari contro Connacht ma peccano di concretezza in “zona rossa”, mentre gli irlandesi – pur faticando contro i ragazzi di Brunello – si dimostrano particolarmente cinici e alla fine vincono 22-12 l’ultima partita della stagione. Il Benetton chiude la stagione al 10° posto con 46 punti, a sole 2 lunghezze dalla zona playoff, mentre le Zebre chiudono al 15° con 29 punti.

Battaglia e rimpianti a Cork

Il Benetton gioca meglio nel primo tempo e, anzi, il 15-14 con cui va all’intervallo sembra stare addirittura stretto. Primi 15 minuti bloccatissimi, con gli avanti ipercombattivi nel breakdown, in particolare i soliti Zuliani e Beirne. La fiammata di Tom Farrell innesca l’azione della meta di Crowley, ma la risposta biancoverde è immediata, ancora una volta con i trequarti che mandano in confusione la difesa rovesciata irlandese, totalmente sorpresa dalla rapidità degli uomini di Bortolami e dalla finalizzazione di Smith. Un sealing off concede a Munster il piazzato del vantaggio, e soprattutto gli irlandesi mettono un punto su uno dei due fondamentali che di fatto deciderà la partita: la rimessa laterale. Munster decide di saltare sempre, anche nei propri 5 metri, ed è una scelta che paga perché spesso il Benetton non riesce ad avere possessi veloci. Nonostante questo, la squadra di Bortolami sembra averne di più, e quando Umaga rompe il placcaggio di Casey Smith deve solo seguire l’azione per firmare la doppietta personale. Paradossalmente, proprio il finale del primo tempo – seppur chiuso in vantaggio 14-10 – rappresenta un grande rimpianto, perché il Benetton avrebbe potuto portare a casa altri punti importanti e mettersi a distanza di sicurezza.

Nella ripresa, invece, Munster fa la differenza col secondo fondamentale decisivo del match: il drive, che al 43’ vale la meta di Barron e che per tutto il secondo tempo metterà in difficoltà i biancoverdi. Il secondo solco poi è scavato dal capolavoro di Crowley, che con un calcio-passaggio perfetto ispira la meta di Abrahams. Eppure, quando sembra finita, il Benetton ha una grandissima reazione e ritorna in partita, e lo fa proprio con le stesse armi degli irlandesi, segnando con Bernasconi dopo una maul avanzante. L’impressione, però, è che Munster arrivi nel finale con più energie, e proprio con il drive gli irlandesi chiudono la partita con Wycherley per il 30-21. A fare la differenza i più esperti, come O’Mahony, Tom Farrell e Beirne, ma anche uno scatenato Kilgallen in mezzo al campo e un Hodnett furioso in difesa. Per il Benetton solita partita impressionante di Manuel Zuliani, che chiude con 17 placcaggi, ma non bastano le fiammate dei soliti Mendy e Smith (e pesa l’aver perso subito Odogwu) a ribaltare la partita. I biancoverdi chiudono il torneo con un po’ di rimpianti, non solo per lo “spareggio” perso a Cork, ma anche per alcune partite dove sono stati persi punti importanti.

Buone Zebre, ma Connacht più cinico

Partita particolare al Lanfranchi di Parma: tanta battaglia in mezzo al campo e poche occasioni, col punteggio che infatti rimane sempre basso, ma in questo contesto è venuta fuori la maggiore esperienza di Connacht, brava a sfruttare tutte le – poche – opportunità concesse dalle Zebre, che invece non sono riuscite a portare a casa punti quando potevano. Non è un caso che la prima meta di Connacht arrivi dal primo errore difensivo del match da parte delle Zebre, al 16’, con Prendergast che rompe troppo facilmente due placcaggi. La squadra di Brunello ha subito un’occasione per pareggiare, ma la spreca, cosa che invece non fanno gli irlandesi che al 27’ vanno a segno con Bolton. Nel finale le Zebre prima mancano 3 punti con il palo di Montemauri, poi vanno a segno con Stavile, bravo a finalizzare di forza una magia di Trulla in mezzo al campo. Il match, quindi, è apertissimo, ma dopo il 7-12 dell’intervallo anche la ripresa è bloccatissima: per 20 minuti non arrivano punti, poi Connacht conquista gradualmente territorio e alla fine colpisce con Hurley-Langton. Ancora una volta la reazione dei ragazzi di Brunello è encomiabile: prima Gesi si inventa una magia facendo fuori due avversari nei propri 22 e arrivano fino ai 5 metri avversari (causando anche il giallo di Devine per un avanti volontario sul suo offload) poi Trulla finalizza l’azione successiva per il 19-12. Nel finale, però, le Zebre non riescono a costruire l’occasione del pareggio, mentre Hanrahan firma il piazzato che chiude i conti per il 22-12 finale.