©2023 Federazione Italiana Rugby

Rugby e disabilità

In coerenza con i principi d’inclusione e di equità la Federazione promuove la partecipazione all’attività rugbistica ad atleti e atlete con disabilità e disturbi psichici, intellettivi, dello spettro autistico e comportamentali, che scendono in campo, ove possibile, con atleti e atlete normodotati, proponendo una pratica sportiva pianificata e costante attuata in tutte le sue forme nel rispetto delle diverse abilità in campo.

 Con il supporto di reti collaborative e attraverso una metodologia dinamica multidisciplinare inclusiva, favorisce il benessere psico-fisico di atleti e atlete di ogni genere, età e abilità, con l’obiettivo di promuovere esperienze di uguaglianza, parità ed equità; potenziare il funzionamento personale e sociale; favorire il benessere e il miglioramento della qualità della vita dei singoli e delle comunità.

Con l’obiettivo di sostenere le numerose e diverse progettazioni di Rugby e disabilità, la Federazione accoglie e rispetta qualsiasi modalità e forma di gioco che favorisca l’inclusione e l’integrazione di chiunque si trovi in una condizione di fragilità. Ad oggi sono numerose le società che hanno avviato la pratica del gioco, con contatto o senza, costituendo squadre di Rugby Integrato formate da atleti/e con disabilità e atleti/e normodotati, che svolgono regolare attività in tutta Italia e all’estero.

Nell’ambito del suo impegno la Federazione collabora con:

RETE NAZIONALE RUGBY INTEGRATO

Nel 2015 alcuni Club che praticano il Rugby integrato decidono di costituirsi in una rete per collaborare e unirsi per portare avanti un progetto comune: utilizzare lo sport, in particolare il rugby, come strumento per superare le barriere che spesso nascono di fronte alle “diversità” e che portano, inevitabilmente all’isolamento dei soggetti più fragili.

SPECIAL OLYMPICS

Convenzione sottoscritta nel 2017 per favorire il gioco del Rugby tra gli atleti di Special e incentivare la partecipazione delle squadre di Rugby Integrato FIR e di tutta la comunità del Rugby italiano ai Giochi Olimpici Special.

IMAS

Organizzazione internazionale che promuove il modello Mixed Ability, movimento sociale nel mondo dello sport che promuove l’inclusione e l’eguaglianza attraverso l’educazione e il senso di appartenenza e affiliazione ad un gruppo, squadra o club. Gli sport Mixed Ability non sono sport adattati. Seguono le stesse regole degli sport tradizionali, ammettendo aggiustamenti minimi per tenere in considerazione i bisogni specifici dei partecipanti, quando necessari. FIR e IMAS hanno partecipato, dal 2017 al 2019, al Bando Erasmus della Comunità Europea insieme all’Università di Salamanca, alla Federazione spagnola di Rugby, al Club belga Rugby Vlaanderen, ai Sunday’s Well Rebels Football Club irlandesi e all’Associazione ‘’Per Formare’’, con il progetto MIXAR – Mixed Ability Rugby for all – per studiare un programma di formazione per allenatori al fine di promuovere il modello Mixed Ability, fondato sull’interazione di giocatori disabili e non disabili su base paritaria nel gioco del Rugby a pieno contatto.

In seguito ad un’attività di condivisione e collaborazione con queste realtà, l’Area Promozione e Sviluppo ha lavorato alla redazione di un percorso di formazione per i tecnici sul Rugby Integrato, ad oggi in corso.

Sport, Inclusione e Passione: una giornata speciale per il Rugby italiano

Lo Stadio Luigi Ferraris di Genova, il 16 novembre in occasione della partita tra Italia e Georgia, è stato il cuore pulsante di una giornata indimenticabile di rugby, integrazione e passione: infatti il tifo per gli Azzurri è stato arricchito dalla presenza di alcune realtà straordinarie: Primavera Rugby di Roma , Le Tre Rose Nere di Casale Monferrato e CUS Piemonte Orientale, presenti con i loro atleti e i rappresentanti dei progetti sociali della FIR: Rugby e Disabilità e Rugby e Migranti. La Primavera Rugby di Roma è stata una delle protagoniste della giornata. Il club, che ha visto i primi passi del capitano azzurro Michele Lamaro, è da oltre un decennio un punto di riferimento per l’integrazione sportiva di ragazzi e ragazze con disturbo dello spettro autistico grazie al suo Progetto Rugby e Autismo. Nato nel 2012 con appena quattro partecipanti, il progetto oggi coinvolge circa 65 atleti e atlete che ogni sabato si allenano con entusiasmo, dimostrando che il rugby è molto più di uno sport: è un’occasione per superare barriere e costruire legami autentici. Il progetto della Primavera Rugby non si ferma ai confini del campo da gioco. Proprio nel weekend della partita, i ragazzi e le ragazze del progetto hanno vissuto un’esperienza unica con una trasferta a Genova, iniziata con la visita all’Acquario e proseguita con una passeggiata nel centro storico. Il momento culminante è stato il tifo per la Nazionale sugli spalti del Ferraris. Accanto alla Primavera Rugby, un’altra realtà ha catturato l’attenzione: Le Tre Rose Rugby di Casale Monferrato. Questo club rappresenta un modello unico nel panorama italiano: una squadra composta principalmente da richiedenti asilo provenienti dall’Africa. Nata nel 2014, Le Tre Rose è un esempio di come lo sport possa diventare un ponte tra culture diverse, abbattendo diffidenze e promuovendo l’integrazione. Attraverso il rugby, questi ragazzi trovano una nuova famiglia e un messaggio di accoglienza che si riflette in ogni loro partita. Anche il CUS Piemonte Orientale era presente con una piccola delegazione, rappresentando il suo progetto Moschettieri Mixed Ability, un’iniziativa nata per includere atleti con disabilità e normodotati.La giornata è iniziata con un momento speciale: tutti i partecipanti ai progetti si sono riuniti per una foto collettiva che ha immortalato il loro entusiasmo e la loro unità. Poi, è stato il momento di fondersi tra la folla, prendere posto sugli spalti e cantare a squarciagola l’Inno di Mameli. Quando gli Azzurri hanno conquistato la vittoria per 20 a 17, l’esultanza è stata condivisa da tutti, dimostrando ancora una volta che il rugby è molto più di uno sport: è un linguaggio universale di inclusione e speranza.

Impegno Sociale | 20/11/2024

Pubblicato il Report ‘L’impatto di Mondovale Responsabile 2023’

La Responsabilità Sociale (CSR) è alla base delle strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile. Consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per le persone che si avvicinano alla palla ovale, si promuovono scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale ritenendo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e i principi di cittadinanza della società civile. Aderendo al modello di Sport quale attore per lo sviluppo sociale promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile], si adottano scelte socialmente responsabili che rispondano alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile in rispetto delle generazioni di domani. Rispondendo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile (Organizzazioni no profit, Onlus, Enti e Ministeri) il rugby diventa strumento di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare cittadini migliori. “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore della Federazione nel quale si muovono tutte le progettualità che, in coerenza con i valori del rugby e con i principi di equità, promuovono e sviluppano un gioco inclusivo aperto a tutti e a tutte. È stato redatto, a cura del settore Strategia e Responsabilità Sociale, il primo report ‘l’impatto di Mondovale Responsabile 2023’ che valorizza le azioni e i progetti di CSR della FIR e dei suoi Club che hanno generato per il movimento rugbistico italiano nel 2023 un valore economico pari a 1.485.247€. Per leggere e scaricare il report clicca QUI.

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2024