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ALESSANDRO ZANNI LASCIA IL RUGBY GIOCATO

  GIOVEDI’ ALLE 19 IL TRIBUTO IN DIRETTA SU FACEBOOK E YOUTUBE FIR Roma - Alessandro Zanni ha sempre parlato poco.  In campo e fuori, con buona pace di chi ha provato ad estorcergli interviste lungo una carriera che ha attraversato - con un ruolo da protagonista - gli ultimi quindici anni del rugby italiano. Da bravo “furlan”, ha preferito mettere giù la testa e macinare lavoro, fossero infinite sedute di palestra, ripetute di corsa sul campo, schemi in touche.   Così, adesso che è arrivato il momento di dire basta, diventa facile rimettere ordine nei numeri che hanno contraddistinto una delle carriere più prestigiose nel panorama del rugby internazionale, anche se il diretto interessato probabilmente preferirebbe fare finta di niente.  Il flanker udinese dell’Italia e della Benetton Rugby ha annunciato oggi il ritiro dal rugby giocato dopo aver difeso la maglia azzurra in centodiciannove occasioni, il biancoverde di Treviso in centotrentasei, il giallonero di Calvisano in ottantasei: fanno trecentoquaratuno partite ad alto livello.  Trecentoquarantadue, contando l’apparizione con il bianconero dei Barbarians nel 2013 a Twickenham contro l’Inghilterra: un onore che non poteva non essere concesso a chi ha saputo incarnare perfettamente la sportmanship che ha sempre contraddistinto il club a inviti nato nel 1890 a Bradford. Nel mezzo, quattro partecipazioni alla Rugby World Cup (Francia 2007, Nuova Zelanda 2011, Inghilterra 2015, Giappone 2019), quattordici campagne del Sei Nazioni, una candidatura a MVP del Torneo nel 2013, tre uscite da Man of the Match con l’Italia, le sorprendenti cinquantotto apparizioni consecutive per la Nazionale tra novembre 2008 e febbraio 2014, un record che assume un valore ancor più rilevante per chi vive nella trincea della terza linea. E, ancora, la capacità di reinventarsi seconda linea a trentaquattro anni, dopo un lungo stop per infortunio, cedendo la maglia numero sei in favore della numero quattro. Sino all’ultima uscita il 22 febbraio scorso all’Olimpico, contro la Scozia, in coppia con Niccolò Cannone: a dividerli, quattordici anni di differenza.  Alfredo Gavazzi, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha reso omaggio alla carriera di Alessandro Zanni: “Conosco Alessandro sin da quando, giovanissimo, arrivò a Calvisano da Udine dopo essersi messo in mostra con le Nazionali giovanili. Educato, serio, determinato: fu chiaro da subito che era un giovane destinato a grandi cose nel nostro sport. Avrebbe esordito in Nazionale pochi mesi dopo, a Prato, contro Tonga: da allora, sino ad oggi, un punto di riferimento. Quindici anni di carriera internazionale. Mai sopra le righe, sempre al servizio dell’azzurro. Un professionista esemplare, un uomo di grande serietà. A Treviso nel nuovo ruolo di preparatore atletico saprà conquistare da subito il rispetto di atleti vecchi e nuovi, non ho dubbi. Per esperienza e per approccio, una grande risorsa per tutto il movimento. Ci mancherà vederlo in campo, parlo a nome di ogni appassionato. Il rugby italiano gli è grato e debitore”. “Ricordo i primi raduni con l’Italia sotto John Kirwan, l’esordio con Tonga con Pierre Berbizier al comando, la vittoria al Flaminio contro la Francia sotto Nick Mallett, la gioia provata a Roma insieme a Jacques Brunel quando battemmo l’Irlanda davanti a settantacinquemila spettatori. Momenti indelebili, come tanti altri che hanno contraddistinto gli ultimi due anni con Conor prima e con Franco, negli ultimi mesi: hanno creduto in me in un ruolo al quale sono arrivato nella fase finale della mia carriera e di questo non posso che ringraziarli.Ho sempre lavorato per ripagare la fiducia di tutti i tecnici che mi hanno concesso il privilegio di vestire la maglia della Nazionale. A trentasei anni è arrivato il momento di guardare oltre, ringrazio la Benetton Rugby per queste undici stagioni in cui ha creduto in me come atleta e per aver deciso di continuare a farlo nel mio nuovo ruolo di assistente preparatore: spero di poter scendere in campo in agosto nei due derby con le Zebre che dovrebbero concludere il Guinness PRO14, per salutare il pubblico di Monigo. Sopratutto, vorrei ringraziare l’Italia, il pubblico del Flaminio e dell’Olimpico, le migliaia di tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro affetto in ogni parte del mondo. Grazie a loro ho vissuto un’avventura unica, la stessa che spero rappresenti il sogno di ogni bambina o bambino che prende per la prima volta in mano una palla ovale” ha detto Alessandro Zanni commentando il proprio ritiro dal rugby agonistico. Alessandro ZanniNato a: Udineil: 31 gennaio 1984Ruolo: flanker/seconda lineaEsordio in Nazionale: Italia v Tonga 48-0 (Prato, 12 novembre 2005)Punti segnati: 20 (4 mete)Caps: 119Caps Sei Nazioni: 54Caps Rugby World Cup: 11Honours: Italia, Barbarians, Italia “A”, Italia U21, Italia U19Man of the Match internazionali: 3 (Ita v Eng 2010, Ita v Ire 2013, Ita v Fji 2013) Giovedì 18 giugno alle ore 19 Alessandro Zanni sarà il protagonista del FIRTalks settimanale, in onda in diretta sulla pagina  e sul canale  ufficiali della FIR, per ripercorrere insieme agli appassionati la propria carriera e rispondere alle domande dei sostenitori della Nazionale.  

Italia | 16/06/2020

DEAN BUDD ANNUNCIA IL RITIRO DAL RUGBY INTERNAZIONALE

Roma - Dean Budd, seconda linea con 29 caps con la maglia della Nazionale Italiana Rugby tra giugno 2017 e febbraio 2020, ha annunciato oggi il proprio ritiro dal rugby internazionale.  L’avanti trentatreenne ha ufficializzato il proprio addio alla scena dei test-match dopo aver concluso il proprio cammino con la maglia della Benetton Rugby, iniziato nel 2012 e che ha visto l’equiparato neozelandese guidare come capitano i Leoni nel 2017/18 e 2018/19.  Con la Nazionale Italiana Dean ha debuttato il 10 giugno 2017, lanciato dall’allora CT Conor O’Shea a Singapore contro la Scozia nel test inaugurale del tour estivo di quell’anno, diventando un punto fisso del pack azzurro durante la gestione del tecnico irlandese che lo aveva voluto capitano degli Azzurri sia nell’ultimo test pre-Mondiale di settembre a Newcastle con l’Inghilterra che nella seconda sfida iridata di Fukuoka, quando l’Italia aveva travolto il Canada prendendo temporaneamente il comando del girone. (altro…)

Italia | 16/06/2020

NOTA DELLA FIR SULLA BIGLIETTERIA DI ITALIA v INGHILTERRA

La Federazione Italiana Rugby informa che, al fine di offrire indicazioni complete circa le modalità di gestione della biglietteria dell’incontro Italia v Inghilterra del 14 marzo 2020 valido per la quinta giornata del Guinness Sei Nazioni, queste saranno definite non appena la data di riprogrammazione del match verrà annunciata da parte di Six Nations Ltd.   Ulteriori dettagli saranno pubblicati sulla home page del sito ufficiale federugby.ite nella sezione ticketing.federugby.it

Italia | 10/06/2020

FIRTALKS: BORTOLAMI, GHIRALDINI E LE REGOLE SPERIMENTALI

Roma - La sesta puntata dei FIRTalks, in onda venerdì 5 giugno su Facebook e Youtube FIR, si concentra su uno dei temi più sentiti e attuali per la comunità rugbistica italiana. Le proposte di modifiche temporanee e sperimentali al regolamento avanzata da World Rugby come ulteriore misura di contenimento alla pandemia da COVID-19 hanno suscitato più di un timore tra appassionati e addetti ai lavori del Gioco. La discrezionalità delle singole Federazioni nell’applicarle e il richiamo dell’organo internazionale alla loro modularità, peraltro circoscritta ad eventuali manifestazioni domestiche e non estesa alla scena dei test-match ed al rugby d’elite in generale, non hanno placato il dibattito. Ecco allora che, per fare chiarezza, l’appuntamento con il FIRTalks settimanale vede l’intervento di due ospiti d’eccezione, direttamente coinvolti nel gruppo di lavoro di World Rugby che ha sviluppato le regole sperimentali: Marco Bortolami e Leonardo Ghiraldini, due capitani Azzurri e due leggendo dell’Italrugby del terzo millennio, saranno ospiti dello studio virtuale di FIR per analizzare le regole, contestualizzarle al momento storico e rispondere alle domande di Club, tecnici e semplici appassionati sul futuro che aspetta lo sport.   

Italia | 04/06/2020

MBANDA’ NOMINATO CAVALIERE DELLA REPUBBLICA DAL PRESIDENTE MATTARELLA

    Roma - La Federazione Italiana Rugby prende atto con orgoglio della nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana di Maxime Mbanda , flanker della Nazionale Italiana Rugby e delle Zebre Rugby Club, in riconoscimento del servizio volontario svolto, in accordo con la propria franchigia di appartenenza, sulle ambulanze della Croce Gialla di Parma durante la pandemia da COVID-19. “In un momento di grave difficoltà per il Paese e per il rugby italiano - ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi - Maxime Mbandà  ha incarnato in modo concreto i valori fondanti del nostro sport, mettendosi al servizio della società civile ed anteponendo il bene comune alla propria salute e al proprio status di atleta di alto livello. Tutto il movimento italiano gli è grato per il suo incredibile e disinteressato contributo al Paese, una gratitudine che il Presidente della Repubblica ha così efficacemente espresso nel conferimento dell’Ordine al Merito, e per aver ispirato rugbiste e rugbisti di tutte le età a seguire il suo esempio” (altro…)

Italia | 03/06/2020

ITALRUGBY, TRONCON: “ENTUSIASTA DI TORNARE A LAVORARE IN AZZURRO”

  Roma – Presentato ufficialmente in videoconferenza via web – nella mattinata odierna – lo staff della Nazionale Italiana Rugby. Franco Smith – confermato come Capo Allenatore dell’Italrugby – potrà contare sulla collaborazione di nuovi innesti come Alessandro Troncon – al rientro nello staff della Nazionale Maggiore dopo l’esperienza con Nick Mallett – che allenerà il reparto dei trequarti, Corrado Pilat (che allenerà le skills) e Quintin Kruger che seguirà la preparazione atletica insieme a Giovanni Sanguin. “Le mie esperienze precedenti – ha esordito Alessandro Troncon – mi hanno fatto crescere come uomo e come tecnico. Con l’Under 20 ho avuto una maturazione importante che mi ha permesso di svolgere al meglio il lavoro seguente con le Zebre dove ho avuto un approccio quotidiano con i giocatori. L’entusiasmo di tornare a lavorare per i colori azzurri è alto. Con Franco Smith abbiamo avuto contatti telefonici costanti per lavorare al meglio a distanza. Gli fa eco Corrado Pilat, nuovo allenatore delle skills: “Sono felicissimo di far parte di questo gruppo di lavoro. Le skills sono una parte fondamentale del rugby moderno e hanno bisogno di essere seguite con attenzione. Spero di dare il mio apporto alla crescita della squadra. E’ un percorso molto interessante e non vedo l’ora di andare in raduno”. Entusiasta della nuova avventura anche Quintin Kruger: “E’ un privilegio poter lavorare con la Nazionale Italiana. Ho lavorato con Franco Smith in Sudafrica e sono felice che la fiducia nel mio lavoro sia stata confermata. Spero di poter conoscere dal vivo quanto prima anche gli altri componenti dello staff e iniziare a lavorare insieme verso i nostri obiettivi”.  

Italia | 03/06/2020

RELIVE: ROMA 5 FEBBRAIO 2000, DEBUTTO VINCENTE NEL 6 NAZIONI

  Roma - Puntata conclusiva di “Relive, le partite della nostra storia”, la rubrica che nelle settimane del lockdown ha ripercorso vittorie e partite indimenticabili della storia azzurra recente. Con la pubblicazione del protocollo per la ripresa degli allenamenti, al centro del FIRTalks di mercoledì 27, il rugby italiano può riprendere a guardare al futuro. Ma c’è tempo per un ultimo viaggio sulla macchina del tempo per tornare al 5 febbraio del 2000, al Flaminio di Roma, per rivivere la prima volta dell’Italrugby nel Torneo. Nella Capitale arriva la Scozia, vincitrice dell’ultimo 5 Nazioni, per la sfida che inaugura il nuovo millennio e il nuovo format del più antico e prestigioso appuntamento del rugby internazionale, e l’Italia si fa trovare pronta: 29 punti di Diego Dominguez, la meta di Giampiero De Carli, l’esultanza finale di capitan Troncon, il sacrificio di Massimo Giovanelli che quel giorno subisce un infortunio alla retina che ne interromperà la carriera sono solo alcuni flash di un pomeriggio entrato di diritto nell’epos del rugby italiano. (altro…)

Italia | 28/05/2020

91 ANNI DAL DEBUTTO AZZURRO SULLA SCENA INTERNAZIONALE

RIAPRE LA SEDE FEDERALE DI ROMA DOPO IL LOCKDOWN PER COVID-19 Roma - Il 20 maggio 1929 la Nazionale Italiana Rugby scendeva in campo, a Barcellona, affrontando la Spagna nel primo test-match della propria storia. Novantuno anni dopo, simbolicamente, la sede della Federazione Italiana Rugby torna ad accogliere i primi dipendenti federali, al rientro in ufficio dopo aver operato in smart-working nelle scorse settimane in coincidenza con il lockdown per la pandemia da COVID-19. Per celebrare il compleanno della maglia azzurra, i canali social della FIR offrono oggi una visita virtuale al Museo del Rugby di Artena: Corrado Mattoccia, curatore della struttura che ospita maglie e cimeli provenienti da tutto il pianeta ovale, ci porta alla scoperta della maglia di Uberto Modonesi, mediano di mischia della prima nazionale italiana a scendere in campo.      la Nazionale compie oggi novantuno anni.il 20 maggio 1929 si disputava il primo test-match della nostra storia, a Barcellona contro @ferugby La maglia azzurra, oggi più che mai, è fonte di ispirazione per tutto il nostro movimento.Buon compleanno, #Italrugby. pic.twitter.com/gMuquZefjv— Alfredo Gavazzi (@alfredo_gavazzi) May 20, 2020

Italia | 20/05/2020

RELIVE: SABATO ALLE 15 IL CATTOLICA TEST MATCH CON LA GEORGIA

Roma - Una partita recente, resa ancor più attuale dal riaccendersi del dibattito intorno alla revisione della global-season del rugby internazionale: “Relive - le partite della nostra storia”, la rubrica che ogni sabato su Facebook e YouTube FIR propone partite simbolo delle Nazionali italiane, ci riporta questo fine settimana al novembre del 2018. A Firenze, dove due anni prima gli Azzurri di Conor O’Shea hanno scritto una delle pagine più belle in novantuno anni di Italrugby, questa volta arriva la Georgia per il Cattolica Test Match che inaugura - dopo la parentesi di Chicago contro l’Irlanda - la stagione internazionale 2018/19 dell’Italrugby. Una partita che la Nazionale della repubblica ex-sovietica ha chiesto a gran voce nelle ultime stagioni, dopo aver dominato dieci delle ultime dodici edizioni del Campionato Rugby Europe, la vecchia “Coppa Europa”, divenuto nell’immaginario collettivo una sorta di Sei Nazioni “B”. (altro…)

Italia | 20/05/2020

ITALIA, IL XV IDEALE PER I VENT’ANNI DEL SEI NAZIONI: BERBIZIER L’ALLENATORE

DOMINGUEZ-TRONCON IN MEDIANA, CASTROGIOVANNI E PARISSE OLTRE L’80% DI VOTI   Roma - Oltre cinquemila appassionati hanno partecipato al sondaggio per il XV ideale dell’Italia nel Sei Nazioni lanciato nelle scorse settimane dalla Federazione Italiana Rugby attraverso Fanize, la piattaforma di fan engagement accessibile dal portale federugby.it La migliore Italia del Torneo è stata scelta dai tifosi azzurri tra una rosa potenziale di cinquantacinque candidati tra i centonovanta giocatori che, dal 5 febbraio 2000 ad oggi, hanno rappresentato l’Italia nel più antico e prestigioso Torneo rugbistico internazionale.  Il XV del ventennale della partecipazione italiana attraversa tutte le epoche e le gestioni tecniche che si sono susseguite, con il ruolo di allenatore affidato dai fans azzurri a Pierre Berbizier, il coach francese che ha guidato gli tra l’estate del 2005 e l’autunno del 2007, centrando il quarto posto nel Sei Nazioni 2007 grazie alla vittoria esterna in Scozia ed a quella del Flaminio in Galles: l’allenatore transalpino, con il 26,2% dei voti, ha preceduto John Kirwan (22%) e Nick Mallett (20%). Andrea Masi, MVP del 6 Nazioni 2011, tra i protagonisti della vittoria di Roma che valse la prima conquista del “Trofeo Garibaldi”, ha dominato le preferenze per il ruolo di miglior estremo con il 67,7% dei voti.  (altro…)

Italia | 15/05/2020