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Italrugby, Page-Relo: “La mentalità di questo gruppo uno degli aspetti importanti”

Roma – Prosegue la marcia di avvicinamento della Nazionale Italiana Rugby Maschile verso il match contro il Galles in calendario al Principality Stadium di Cardiff sabato 16 marzo alle 14.15 locali (15.15 italiane) valido per la quinta giornata del Guinness Sei Nazioni che chiuderà l’edizione 2024 del torneo, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e TV8. Giornata tra campo e palestra per gli Azzurri che, dopo la giornata di attività di recupero e riunioni, tornano al lavoro presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, quartier generale dell’Italia durante il Guinness Sei Nazioni 2024. “Contro la Scozia abbiamo mostrato una grande prestazione. Siamo stati bravi in attacco – ha dichiarato Martin Page-Relo nell’incontro stampa odierno – e solidi in difesa. La mentalità che ha questa squadra è uno degli aspetti importanti: siamo stati in svantaggio ma non abbiamo mai mollato”. “Cerco di dare sempre del mio meglio al servizio della squadra. Sono contento per il calcio per Nacho ma sono ancor più felice per il risultato che abbiamo raggiunto come squadra. Questo gruppo è speciale e c’è tanta armonia anche fuori dal campo. Un gruppo unito sa raggiungere risultati importanti nel rettangolo di gioco”. “I miei idoli? Sicuramente mi ispiro a Aaron Smith. E’ un giocatore che ho sempre ammirato. Al di là delle aspettative personali l’obiettivo resta la prossima partita in Galles cercando di conquistare un nuovo risultato importante” ha sottolineato il mediano di mischia azzurro. Questa la lista aggiornata degli atleti convocati: Piloni Pietro CECCARELLI (Perpignan, 32 caps) Simone FERRARI (Benetton Rugby, 52 caps) Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 40 caps) Marco RICCIONI (Saracens, 26 caps) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 4 caps) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 20 caps) Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 21 caps) Luca BIGI (Zebre Parma, 48 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 22 caps) Seconde Linee Matteo CANALI (Zebre Parma, esordiente) Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 40 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 53 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 7 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 18 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 2 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 2 caps) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 37 caps)  Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 54 caps) Ross VINTCENT (Exeter, 3 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 20 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 8 caps) Martin PAGE-RELO (Lione, 7 caps) Stephen VARNEY (Gloucester, 28 caps) Mediani di Apertura Paolo GARBISI (Tolone, 35 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 8 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 34 caps) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 16 caps) Federico MORI (Bayonne, 17 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 19 caps) Monty IOANE (Lione 29 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Louis LYNAGH (Harlequins, 1 cap) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 7 caps)

Italia | 12/03/2024

Italia, Fischetti: “Col Galles piedi per terra, non ci sentiamo favoriti”

Dopo la grande vittoria contro la Scozia, l’Italia si è subito rimessa in carreggiata: c’è da preparare l’ultima partita del Sei Nazioni 2024, a Cardiff contro il Galles, per provare a chiudere in bellezza un Torneo che ha dato grandissime soddisfazioni agli Azzurri. Come spiega Danilo Fischetti, pilone sinistro dell’Italia e delle Zebre, il difficile viene adesso. Bisognerà confermarsi in uno stadio caldissimo e contro una squadra che ha bisogno di vincere per non chiudere senza vittorie: “Dobbiamo pensare soltanto a noi adesso. Nessuno si è ‘seduto’ dopo la vittoria con la Scozia, anzi, siamo tutti motivati a fare ancora di più per ottenere un altro risultato. Credo che la pressione sia più dalla nostra parte, perché dobbiamo confermarci, ma la vittoria contro la Scozia non è arrivata a caso. È stata frutto di un percorso”. La chiave del match è stata l’aver continuato a giocare anche sotto nel punteggio (prima 3-14, poi 10-22). Cosa è successo in quei momenti? “Sapevamo che la partita sarebbe stata ancora molto lunga e avevamo tutto il tempo di ritornare in partita. Noi eravamo sicuri delle nostre potenzialità e del lavoro che avevamo fatto in settimana. Ci siamo detti semplicemente di continuare a giocare come sapevamo e di correggere le cose che non stavano funzionando: ad esempio, eravamo un po’ troppo stretti sul punto d’incontro. La Scozia è stata bravissima a sfruttare le occasioni che ha avuto, ma comunque ci sono state 2 mete nate da degli episodi più che da una nostra sofferenza in difesa. La Scozia è la squadra che fa più offload, ha dei giocatori in grado di controllare anche dei palloni difficili com’è successo nella prima meta, e questo garantisce loro una grande continuità in attacco. Nonostante la difficoltà, però, siamo sempre stati in controllo, e questo ci ha permesso di restare attaccati alla partita”. Sia in svantaggio sia quando poi siete passati in vantaggio, avete continuato a giocare come se la partita fosse 0-0. Quanto ha contato questo atteggiamento? “È un po’ la nostra forza. Sapevamo di essere una squadra completa che può passare tanto tempo a difendere ma che può anche essere pericolosa in attacco, con delle qualità che ci permettono di portare a casa dei punti decisivi. È importante saper fare entrambe le cose: sia giocare il nostro rugby indipendentemente dal risultato, sia adattarsi a quelli che sono i momenti chiave della partita, quindi sapere quando giocare, quando calciare, quando fare una determinata cosa. In questo senso Gonzalo (Quesada, ndr) ci sta dando una grande mano”. Se la Scozia avesse vinto a Roma oggi avrebbe possibilità di vincere il Sei Nazioni battendo l’Irlanda: questo fa capire la portata della vostra vittoria… “Certo, in questo momento la Scozia è una delle squadre più forti del mondo. Hanno un attacco di grandissima qualità con dei giocatori chiave con Russell e Van der Merwe che possono fare la differenza, e poi sono completi anche in difesa. Potevano davvero vincere il Sei Nazioni, quindi batterli è qualcosa di importante”. Com’è stato giocare di fronte a 70mila persone, con 55mila tifosi italiani scatenati? “Bellissimo, è stata una di quelle giornate che vorrei rivivere ogni volta che scendo in campo. Chiaramente mentre giochi sei abbastanza ‘in bolla’, quindi non percepisci molto, ma quando al 60’ sono uscito invece ho davvero sentito tutto il tifo che arrivava dagli spalti. Come ho vissuto il finale? In generale quando esco vivo malissimo le partite (ride, ndr), le subisco al 100%, non sto mai fermo e non riesco a stare seduto. Diciamo che faccio molto casino (ride, ndr)”. L’Italia ha sempre avuto il problema della continuità. A delle grandi partite sono spesso seguite delle prestazioni non all’altezza: questa volta non è successo. Cosa è cambiato? “Vero, non sempre dopo una bella partita stiamo riusciti a proporre una prestazione dello stesso livello della precedente, ma se guardiamo il Sei Nazioni di quest’anno siamo cresciuti tanto sotto questo aspetto. Con l’Inghilterra abbiamo fatto una buona partita ottenendo un punto di bonus, con l’Irlanda alla fine non è andata così male: certo, un 36-0 brucia sempre, ma a livello difensivo abbiamo fatto una prova importante, la difesa non ha ceduto nonostante il pochissimo possesso, soprattutto considerando la forza dell’avversario. Poi con la Francia siamo andati a pochi millimetri dalla vittoria, per poi battere la Scozia: questo dimostra quanto siamo cresciuti da questo punto di vista. Volendo non considerare l’Irlanda, sono comunque 3 partite su 4 di grande livello”. Contro il Galles inciderà più la pressione che avranno loro di dover vincere per forza o quella che avrete voi di dovervi confermare ancora di più? “Noi dobbiamo restare con i piedi per terra e concentrarci su quello che dobbiamo fare, non ci sentiamo assolutamente favoriti perché sappiamo quanto i 70mila del Principality Stadium saranno una grande spinta per loro. Stiamo studiando il Galles, sappiamo che abbiamo delle possibilità importanti, ma intanto dobbiamo costruire la nostra prestazione: se riusciremo a fare la prestazione che abbiamo in mente, il risultato sarà poi una conseguenza. Della pressione che possono avere i gallesi in questo momento non deve interessarci, perché quella c’è anche su di noi: dopo aver pareggiato in Francia e aver battuto la Scozia la pressione su di noi forse è ancora maggiore”.

Italia | 12/03/2024

Guinness Six Nations, la conferenza stampa allo Stadio Olimpico di coach Quesada e Capitan Lamaro dopo la vittoria sulla Scozia

(Photo by Federugby/Federugby via Getty Images) Roma – Sereni, felici, ma con pensieri e parole già proiettate sul turno finale di un Torneo che sabato prossimo a Cardiff potrebbe scrivere un’altra pagina da ricordare per il rugby italiano: Gonzalo Quesada e Mitch Lamaro si presentano così ai giornalisti nella sala stampa di uno Stadio Olimpico che esternamente continua a ospitare una festa per migliaia di tifosi arrivati da tutto il Paese. Gonzalo Quesada, head-coach Italia, sulla trasformazione della mentalità in un tempo così limitato dal suo incarico. “Il merito più grande è dei ragazzi, e di tutto lo staff. Lavoriamo molto, ho passato settimane a convincere i giocatori del loro potenziale, io non ho trasformato niente. Abbiamo vinto contro una squadra forte, arrivata qui ancora in corsa per giocarsi il successo nel Torneo, e lo abbiamo fatto con un’ottima disciplina difensiva, con tanto cuore e tanto coraggio, ma anche e soprattutto con un gioco strutturato, gestendo bene le scelte nelle zone del campo e a seconda del momento della partita. Stiamo mantenendo l’identità coraggiosa costruita negli ultimi tempi dalla squadra, ma allo stesso tempo strutturando il nostro gioco con elementi nuovi. Come allenatore sono naturalmente felicissimo, ma so anche che c’è ancora tanto potenziale inespresso, ed il nostro obiettivo è quello riuscire a farlo quanto prima. Trovarsi sotto 14 a 3 contro una squadra del livello della Scozia non è stato facile ma non abbiamo mollato mai niente continuando a credere di poterci costruire la nostra partita fino in fondo. Vedere le lacrime di giocatori e staff è stato qualcosa di molto profondo, dobbiamo fare ancora di più per consolidare conquiste come questa”. Michele Lamaro, Capitano Italia, sulle 24 fasi difensive nell’ultimo possesso scozzese: “Nel 2013 – ultima vittoria interna degli Azzurri nel Torneo, ndr – avevo 14 anni ed ero allo stadio a festeggiare con tutta la gente. Devo dire che dal campo quelle fasi sembravano di più, di sicuro aver difeso così lungamente senza commettere un fallo è qualcosa di incredibile, che deve renderci particolarmente orgogliosi per il lavoro fatto”. GQ sul cambio di inerzia del match nel secondo tempo: “Il segreto per noi dello staff è poter contare su un gruppo di giocatori pazzi, il cui caso più preoccupante è proprio quello del Capitano. Il livello di impegno è incredibile, stiamo lavorando a qualcosa di complesso e di lungo da costruire, un’identità ed una firma italiana sul nostro gioco, un progetto collettivo, che coinvolge pienamente chi gioca e tutto lo staff. Però ripeto, io non ho trasformato niente, la Federazione, le Franchigie e tutti i Club che ho visitato sento che stanno condividendo un obiettivo comune sentendosi parte di questo progetto, sta a tutti noi lavorare restando focalizzati su questo, a partire dalla settimana prossima in Galles, dove non intendiamo lasciare nulla di intentato per centrare un altro traguardo importantissimo”. ML sullo stato d’animo della squadra nell’arco di tutta la partita: “Abbiamo lavorato tanto negli ultimi anni sulla capacità di restare agganciati alla partita anche quando le situazioni non sono quelle sperate. La differenza alla fine la fa sempre il livello con cui ci si prepara a questo tipo di partite, la tenuta di testa, e noi oggi eravamo con la testa giusta fino alla fine della gara”. GQ sul fattore-chiave del match: “Contro la Scozia è stato difficile scegliere la squadra, le opzioni sono per nostra fortuna tante e quando sono entrati i cambi questo si è dimostrato pienamente. Dalla prima riunione coi ragazzi a Verona siamo usciti con dei lavori di gruppo e con l’identificazione dei focus del nostro percorso, stiamo rispettando quanto ci siamo impegnati a fare e questo è per tutti noi un segnale molto forte sul piano della consapevolezza”.  GQ su Garbisi ed il nuovo incidente sul tee al momento del primo calcio: “Intanto va detto che almeno oggi lo stadio era aperto, perché farla cadere in uno stadio chiuso è davvero da record mondiale. Paolo è un leader vero, il suo sorriso dopo la trasformazione che sembrava la replica di quella di Lille è emblematica della forza del suo carattere. Se considerate come ha gestito al piede alcune situazioni, prendendo spesso decisioni meno comode di quello che avrebbe potuto, questo dà la misura del giocatore e della persona, per noi un punto di riferimento vero”. ML sulla continuità del rendimento della squadra: “È presto per dire a che punto siamo, il match col Galles potrà darci risposte importanti su questo. Stasera festeggiamo di sicuro, però è sempre quello che si fa domani a determinare la consistenza di una squadra, non il passato da celebrare, e il nostro domani ora è la strada verso Cardiff”.

Italia | 09/03/2024

Guinness Six Nations, l’Italia batte 31 a 29 la Scozia davanti ad uno Stadio Olimpico gremito

Roma – L’Italia di Gonzalo Quesada scrive una delle pagine più belle nella storia del rugby italiano superando una Scozia durissima per 31 a 29 al termine di un match ruvido, fisico, giocato a ritmi elevati per tutti gli 80 minuti di fronte ad uno Stadio Olimpico mai così pieno di gente e di passione vera. Dopo la prima frazione chiusa sotto per 16 a 22, con gli scozzesi efficaci nel breakdown e nell’uno-contro-uno, nel secondo tempo gli Azzurri tornano in campo motivatissimi, più performanti in fase di conquista e nelle letture difensive, arrivando a costruire un +9 che nel finale al cardiopalma ha garantito la vittoria tenendo a distanza il ritorno degli HIghlanders. Di Brex,  Lynagh e Varney le marcature pesanti italiane, mentre Garbisi firmava un eloquente 5 su 6 dalla piazzola, splendida risposta all’incredibile epilogo di Lille. Dopo 9 anni l'Italia torna a battere la Scozia: all'Olimpico gli Azzurri si impongono 31-29 con una grandissima rimonta. Dopo aver subito 2 mete nei primi 11 minuti la squadra di Quesada ha reagito alla grande, restando sempre attaccata alla partita e poi ribaltando il risultato con un secondo tempo strepitoso, e soprattutto con una grande difesa che a tempo scaduto ha tenuto per oltre 20 fasi l'assalto finale scozzese. Fondamentale anche la disciplina: solo 5 falli contro i 12 scozzesi. Italia a segno con Brex, Lynagh e Varney, 3 piazzati e 2 trasformazioni di Garbisi e un piazzato di Page-Relo. La cronaca di Italia-Scozia L'Italia parte bene, va subito a mettere pressione sul calcio d'inizio e con Menoncello conquista il tenuto che vale il 3-0 di Paolo Garbisi. La Scozia risponde attaccando per linee dirette, con Huw Jones e Dempsey tra i più attivi, poi un rimpallo favorisce la corsa di Kinghorn sul lato destro: offload per Russell che tiene il pallone con un numero da giocoliere e innesca l'azione della squadra di Townsend. Redpath arriva corto, poi Zander Fagerson trova la marcatura del 3-7 con trasformazione di Russell. Gli ospiti insistono e innescano spesso Van der Merwe sul lato sinistro, Menoncello lo ferma con un gran placcaggio, ma Horne e Russell cambiano subito fronte di gioco, si propone Kinghorn che serve a Steyn la meta del 3-14. Nel momento più difficile l'Italia ha una grande reazione. Rimessa laterale vinta bene nei 22 scozzesi, Nicotera esce palla in mano e serve Page-Relo, che con uno splendido grubber buca la difesa scozzese e lancia la corsa di Brex, che marca in mezzo ai pali. Garbisi trasforma per il 10-14. Una Scozia battagliera nel punto d'incontro si riporta a +7 col piede di Russell, poi al 28' va a segno per la terza meta con Pierre Schoeman, sugli sviluppi di una maul: il merito principale è ancora di Russell, che trova il 50:22 che riporta gli scozzesi in attacco, poi la maul fa il resto fino alla marcatura del pilone sinistro. L'Italia risponde col piede di Garbisi per il 13-22, poi Brex fa un miracolo su Christie lanciato in meta. A un minuto dalla fine Page-Relo riporta gli Azzurri sotto il break, poi la squadra di Quesada sfiora il vantaggio con un Lynagh e Capuozzo: il primo intercetta un passaggio sbagliato da Russell e calcia poi il pallone nei 22 avversari, il secondo lo raccoglie ma viene tenuto alto da Van der Merwe sulla linea di meta. Nel secondo tempo la Scozia comincia a mille: Huw Jones trova il buco all'altezza dei 10 metri e trova il sostegno di Horne per la meta, che però viene annullata per un intervento senza palla di Schoeman su Vintcent. La squadra di Quesada reagisce: Ioane si accende e semina due avversari, poi Garbisi trova un calcetto splendido per la corsa di Lynagh, che marca la meta del 21-22. Il mediano azzurro colpisce il palo sulla trasformazione e la Scozia resta davanti. Il match si fa più confuso, la tensione fa aumentare gli errori in mezzo al campo da parte di entrambe le squadre. Quesada fa i primi cambi al 50' con Zilocchi, Lucchesi e Varney, la mischia tiene bene e conquista anche un calcio di punizione che riporta l'Italia in attacco, poi al 57' Vintcent apre la difesa scozzese e viene placcato a un passo dalla linea di meta: gli Azzurri non si scompongono, muovono pazientemente il pallone e marcano con Stephen Varney. Garbisi trasforma per il 28-22. La reazione scozzese è affidata a Kinghorn, che si propone più volte in aggiunta alla linea dei trequarti per creare la superiorità numerica. Al 66' sembra trovare lo spazio ma Menoncello lo ferma con un gran placcaggio che gli fa perdere il pallone. Ci prova poi Van der Merwe, servito ancora da Kinghorn e placcato da Capuozzo. Dopo una grande prova difensiva, l'Italia risponde e conquista un altro calcio di punizione: Garbisi è preciso e segna il 31-22 a 7 minuti dal termine. La Scozia si getta all'assalto, rinuncia a un calcio piazzabile e cerca il bersaglio grosso, trovando al 78' con la carica di Skinner dopo una serie di raccogli e vai. Russell trasforma per il 31-29. Il finale è tesissimo: l'assalto della Scozia dura oltre 20 fasi, ma l'Italia regge con grandissimo coraggio, arretra ma non crolla mai, e alla fine riconquista il pallone che vale la vittoria. Dopo 9 anni, l'Italia torna a battere la Scozia. All'Olimpico finisce 31-29. Roma, Stadio Olimpico - sabato 9 marzo 2024 | kick-off ore 15:15Guinness Six Nations, IV giornataITALIA v SCOZIA 31-29 (p.t. 16-22)Marcatori: PT 1’ c.p. Garbisi (3-0); 6’ m. Fagerson, t. Russell (3-7); 11’ m. Steyn, t. Russell (3-14); 14’ m. Brex, t. Garbisi (10-14); 24’ Russell (10-17); 28’ m. Schoeman, n.t. (10-22); 34’ c.p. Garbisi (13-22); 39’ c.p. Page-Relo (16-22). ST 44’ m. Lynagh, n.t. (21-22); 58’ m. Varney, t. Garbisi (28-22); 73’ c.p. Garbisi (31-22); 79’ m. Skinner, t. Russell (31-29)Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh (70’ Federico Mori), 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello (79’ Leonardo Marin), 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo (50’ Stephen Varney), 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri (58’ Lorenzo Cannone), 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone (72’ Andrea Zambonin), 3 Simone Ferrari (50’ Giosuè Zilocchi), 2 Giacomo Nicotera (50’ Gianmarco Lucchesi), 1 Danilo Fischetti (58’ Mirco Spagnolo)Head Coach: Gonzalo QuesadaScozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne (58’ Ali Price), 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (70’ Jamie Ritchie) (cc), 6 Andy Christie ((58’ Matt Fagerson), 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist (69’ Sam Skinner), 3 Zander Fagerson (69’ Millar-Mills), 2 George Turner (58’ Ewan Ashman), 1 Pierre Schoeman (58’ Alec Hepburn)Head Coach: Gregor TownsendArbitro: Angus Gardner (RA)Assistenti: Karl Dickson e Adam Leal (RFU)TMO: Marius van der Westhuizen (SARU)Cartellini: Calciatori: Garbisi (ITA) 5/6; Russell (SCO) 4/5; Page-Relo 1/1Player of the Match: Juan Ignacio Brex (ITA)Note: giornata soleggiata, terreno di gioco in perfette condizioni, , presente in tribuna la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Spettatori 69.800

Italia | 09/03/2024

Confermato il calendario del Guinness Sei Nazioni Maschile 2025

L'Italia debutta in Scozia, l'8 febbraio prima a Roma con il Galles Il calendario dei match del 2025 Guinness Sei Nazioni è stato confermato, consentendo ora ai sostenitori di assicurarsi i biglietti per il prossimo Campionato che inizierà a Parigi sotto le luci del venerdì sera del 31 gennaio, con la Francia che farà ritorno allo Stade de France per ospitare il Galles.Il primo turno di incontri, tanto atteso dai tifosi, vedrà la Scozia ospitare l'Italia e l'Inghilterra viaggiare a Dublino per affrontare l'Irlanda, entrambe le partite in programma per sabato 1 febbraio.Cinque imprevedibili e avvincenti turni di intrattenimento sportivo d'elite culmineranno con il Super Sabato il 15 marzo, con tre incontri consecutivi che potrebbero decidere il titolo del 2025. L'Italia ospiterà l'Irlanda nella prima partita della giornata, seguita da una delle più grandi rivalità dello sport, il Galles contro l'Inghilterra a Cardiff, prima di concludersi a Parigi con la partita tra Francia e Scozia.Il Guinness Sei Nazioni maschile è un punto fermo nel calendario dei sostenitori ogni singolo anno e continua a coinvolgere sempre più appassionati. Nel 2023, solo la copertura televisiva ha attirato 130 milioni di tifosi che si sintonizzavano per seguire lo svolgersi degli eventi, un aumento di +2,0 milioni rispetto all'anno precedente. Nel 2024, il Campionato è trasmesso in 190 mercati internazionali e si prevede di evidenziare una continua crescita dell’audience.Per quanto riguarda quest'anno, il Torneo del 2025 vedrà la BBC e ITV condividere la copertura nel Regno Unito, mentre S4C offrirà opzioni in lingua gallese. France Télévisions sarà la casa del Campionato per i tifosi francesi, RTE e Virgin Media copriranno nuovamente le partite in Irlanda. In Italia, Sky Italia continuerà la propria copertura del Torneo nel 2025.  Commentando le partite del Guinness Sei Nazioni 2025, Tom Harrison, CEO del Six Nations Rugby, ha dichiarato: "Il Guinness Men’s Six Nations è un appuntamento fisso ogni anno, offrendo spettacoli di grande successo per i fan di tutto il mondo. Il Torneo non delude mai nell'offrire emozioni imprevedibili ed esperienze attese dai fan e poi apprezzate. L'annuncio dei prossimi match è sempre atteso con grande interesse dai tifosi, e con i biglietti ora disponibili per i match del 2025, insieme a una copertura televisiva estesa delle partite, i fan possono già iniziare ad anticipare ciò che li attende, mentre si svolgono i restanti round del Torneo di quest’anno.  Per informazioni sul Guinness Men’s Six Nations del 2025 e su come assicurarsi i biglietti, visita www.sixnationsrugby.com/it Calendario Guinness Sei Nazioni 2025 - tutti gli orari sono espressi nel fuso italiano I giornata31.01.25 – ore 21.15Francia v Galles01.02.25 – ore 15.15Scozia v Italiaore 17.45Irlanda v Inghilterra  II giornata08.02.25 – ore 15.15Italia v Galles ore 17.45Inghilterra v Francia09.02.25 - ore 16.00 Scozia v Irlanda III giornata22.02.25 – ore 15.15Galles v Irlandaore 17.45Inghilterra v Scozia 23.02.25 - ore 16.00Italia v Francia  IV giornata08.03.25 – ore 15.15Irlanda v Francia ore 17.45Scozia v Galles09.03.25 – ore 16.00Inghilterra v Italia  V giornata15.03.25 – ore 15.15Italia v Irlandaore 17.45Galles v Inghilterra ore 21.00Francia v Scozia

Italia | 09/03/2024

Sei Nazioni 2024: la presentazione di Italia-Scozia

Il Sei Nazioni 2024 entra nella fase decisiva: 2 partite in 7 giorni decideranno il destino delle formazioni impegnate, sancendo la positività o la negatività della loro campagna primaverile. Contro la Scozia, in un Olimpico sold out, l’Italia è chiamata a confermare la bella prova di Lille e a dare continuità alle sue prestazioni. Di fronte c’è una squadra che può ancora vincere il Sei Nazioni, ma per farlo deve tornare da Roma con 5 punti. È il giorno di Italia-Scozia, calcio d’inizio alle 15.15 di sabato, diretta Sky Sport Uno, Cielo e NOW. Come arriva l’Italia Tra la delusione per la vittoria sfiorata e la soddisfazione per un risultato storico, l’Italia arriva al match con tanta voglia di confermarsi dopo il pari con la Francia. Quella dell’Olimpico sarà una prova di maturità per gli Azzurri, che hanno bisogno di più prestazioni consecutive di livello per poter fare il salto di qualità. Sarebbe fondamentale portare a casa altri punti e provare ad arrivare alla sfida di Cardiff con un vantaggio, psicologico e di classifica, nei confronti del Galles (appaiato all’Italia a 3 punti) e fare in modo che tutta la pressione sia su di loro. Quesada ritrova elementi importantissimi come Negri e Lorenzo Cannone (che parte dalla panchina) e lancia Lynagh dal primo minuto, provando a sparigliare un po’ le carte e a togliere riferimenti a una Scozia ormai ben rodata. Come arriva la Scozia Il Sei Nazioni 2024 degli scozzesi finora è stato sicuramente positivo, pur con qualche ombra: il punto di bonus mancato col Galles, al quale gli scozzesi hanno concesso una rimonta insperata riuscendo a vincere di un soffio, e il controverso finale del match perso con la Francia hanno compromesso il cammino verso un titolo che manca dal 1999 (quando si chiamava ancora “Cinque Nazioni”). Per la squadra di Townsend (seconda a 9 punti, con l’Irlanda prima a 15) è l’ultima chiamata: deve vincere col bonus e poi sperare che l’Irlanda non faccia altrettanto contro l’Inghilterra, per poi provare a giocarsi tutto con gli irlandesi all’ultima giornata. Per farlo, però, servirà una grande prestazione contro un’Italia che ha dimostrato grande solidità difensiva e che non sarà facile da superare. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia La sfida tra Italia e Scozia di sabato 9 marzo alle 15.15 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno (canale 201), in chiaro su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e in streaming su NOW e Cielotv.it. Ampio pre-partita a partire dalle 14.30. L’arbitro del match sarà l’australiano Angus Gardner, gli assistenti saranno gli inglesi Karl Dickson e Adam Leal. Al TMO il sudafricano Marius van der Westhuizen (Sudafrica). Le formazioni di Italia-Scozia Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe

Italia | 09/03/2024

Italrugby, Goosen: “Russell giocatore che fa la differenza. Focus sulla nostra prestazione”

Roma – Una giornata primaverile ha fatto da sfondo al Captain’s Run della Nazionale Italiana Rugby Maschile allo Stadio Olimpico di Roma che nella giornata di domani – sabato 9 marzo – ospiterà il match tra Italia e Scozia in programma alle 15.15 e valido per la quarta giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 con diretta prevista su Sky Sport 1 e Cielo (canale 26). “Ogni squadra ha qualcuno che può fare la differenza – ha esordito Marius Goosen, assistente allenatore dell’Italia – e Russell è sicuramente un giocatore che può fare la differenza per la Scozia. Non è il solo, ci sono altri 14 giocatori da temere. Sicuramente è un giocatore importante per la Scozia. Focus sulla nostra prestazione". “Il lavoro nel tempo si è diversificato. In passato ci eravamo focalizzati un po’ di più sull’attacco, adesso non siamo più conservativi ma sicuramente la difesa è un aspetto importante. Le nostre basi cerchiamo di costruirle su questo”. “Dopo 22 anni in Italia sono orgoglioso di aver lavorato in questo paese che ha dato a me e alla mia famiglia tante opportunità. Ho lavorato con tanti allenatori e giocatori. Arriva poi il tempo di fare una scelta e andare in una direzione diversa” ha concluso Goosen. CLICCA QUI PER IL MEDIA BIN FIR “La Scozia è una delle migliori squadre al mondo. Questo Sei Nazioni è la riprova: gioca un bel rugby e difficile da difendere. Noi dovremo essere precisi – ha esordito Michele Lamaro – e mettere pressione: trovare un equilibrio tra queste due cose sarà fondamentale. Siamo consapevoli che se giochiamo la nostra miglior partita possiamo essere competitivi. La confidenza non manca: abbiamo fatto una ottima settimana di lavoro curando i dettagli ancor di più. Domani dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo”. “E’ importante sapere che non esiste un momento preciso in cui ci si può concedere un presa di consapevolezza troppo grande: piedi sempre piantati per terra e lottare sul campo mostrando la miglior versione di noi stessi. Non è sempre facile: è difficile per ogni sportivo dare il 100% in ogni partita ma è chiaro che noi lavoriamo per cercare di avvicinarci quanto più possibile. Siamo nella direzione giusta” ha sottolineato il capitano Azzurro.

Italia | 08/03/2024

Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti tra Italia e Scozia

Terza sfida in 12 mesi fra Italia e Scozia: gli Azzurri, dopo le due beffe a tempo scaduto del 2023, vogliono finalmente portare a casa uno scalpo che manca da troppo tempo. Le ultime due sfide, infatti, hanno visto gli scozzesi prevalere nel finale dopo due partite giocate punto a punto, e la squadra di Quesada vuole finalmente cambiare l’inerzia degli ultimi incontri. Il bilancio complessivo è di 28 vittorie scozzesi e 8 italiane in 36 partite, con 588 punti segnati dall’Italia e 930 subiti. I precedenti tra Italia e Scozia La prima sfida ufficiale risale al 1996: la Scozia vinse 29-22 a Edimburgo. La prima vittoria italiana arrivò invece nella seconda partita, 25-21 a Treviso nel 1998. Gli Azzurri hanno vinto invece la prima assoluta al Sei Nazioni, 34-20 al Flaminio con uno scatenato Diego Dominguez autore di 29 punti. La vittoria più larga dell’Italia risale al 2007, 37-17 a Murrayfield con 3 mete nei primi 7 minuti, mentre il miglior successo scozzese è datato 2021: 52-10 sempre a Edimburgo. L’ultima sfida all’Olimpico risale al 2022: 33-22 per la Scozia, nel match d’esordio di Ange Capuozzo, autore di una doppietta. Le grandi vittorie Dopo il successo di Treviso nel ’98, al Sei Nazioni l’Italia ha ottenuto altre 7 vittorie contro la Scozia. La prima, come detto, nel 2000, poi gli Azzurri vinsero nuovamente nel 2004 grazie alla meta di Ongaro e ai piazzati di De Marigny. Il successo più largo è quello già citato del 2007, con Mauro Bergamasco, Scanavacca e Robertson a siglare un clamoroso parziale di 21-0 nei primi 7 minuti: nella ripresa i piazzati dello stesso Scanavacca e la meta finale di Troncon contribuirono a respingere l’assalto scozzese, finì 37-17. La Scozia si prese la rivincita pochi mesi dopo, al Mondiale 2007: finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare agli Azzurri un traguardo storico. A sua volta, l’Italia rispose immediatamente al Sei Nazioni 2008, vincendo 23-20 con un drop a tempo scaduto di Andrea Marcato. Azzurri vincitori a Roma anche nel 2010 (16-12 con meta decisiva di Canavosio dopo 3 piazzati di Mirco Bergamasco) e nel 2012 (13-6, meta di Venditti e piazzati di Mirco Bergamasco e Burton, a segno anche con un drop). L’ultimo successo risale al 2015, a Edmburgo: una partita che sembrava essersi messa male e che invece fu ripresa per i capelli grazie a un grande secondo tempo e a un pacchetto di mischia maestoso, che negli ultimi 10 minuti mise a ferro e fuoco i 22 scozzesi fino a conquistare la meta tecnica per il 22-19 finale. Le ultime sfide L’Italia è andata vicina al successo in entrambe le sfide giocate nel 2023. Nell’ultima giornata del Sei Nazioni ha prevalso la Scozia 26-14 dopo un match tiratissimo: l’Italia resta attaccata nel punteggio coi calci di Allan nel primo tempo, mentre dall’altra parte segnano Van der Merwe e due volte Kinghorn per il 19-6. Lo stesso Allan riapre la partita con una meta ispirata da Paolo Garbisi, che poi firma anche il piazzato del 19-14. Il finale è un assalto, con l’Italia che arriva a pochi centimetri dalla meta del pareggio, e tempo scaduto subisce la beffa con la meta di Kinghorn, a siglare la sua tripletta personale. Altra beffa, di nuovo a Edimburgo, nel primo test di preparazione alla Rugby World Cup 2023. L’Italia chiude il primo tempo in vantaggio grazie ai piazzati di Allan, che risponde alla meta iniziale di Graham, che poi nella ripresa va nuovamente a segno per il 15-6, con un piazzato a una trasformazione di Healy. L’Italia ritorna sotto con una bella azione finalizzata da Monty Ioane, e Allan trasforma dalla linea laterale per il -2. Healy allunga dalla piazzola per il 18-13, poi gli Azzurri sprecano un paio di occasioni importantissime e vengono punite nuovamente a tempo scaduto, questa volta da Bayliss per il 25-13 finale.

Italia | 08/03/2024

Quesada lancia Lynagh, sfida col triangolo allargato scozzese: l’analisi delle formazioni di Italia-Scozia

La novità principale di Italia-Scozia è Louis Lynagh, all’esordio con la maglia Azzurra in una partita delicatissima, visto che dall’altra parte si troverà davanti l’uomo più in forma della Scozia: quel Duhan Van Der Merwe capace di stendere l’Inghilterra con una tripletta e che già in passato ha più volte punito l’Italia. Quesada ritrova anche due giocatori fondamentali: Sebastian Negri dall’inizio e Lorenzo Cannone dalla panchina. Townsend cambia invece 3 elementi nella sua Scozia: Redpath sostituisce l’infortunato Tuipulotu, George Horne prende il posto di Ben White, mentre Andy Christie giocherà flanker al posto di Ritchie, che parte dalla panchina. Il triangolo allargato La Scozia è una squadra completa e talentuosa in tutti i reparti, ma è soprattutto il triangolo allargato a fare paura. In questo senso, il gioco al piede diventa fondamentale per evitare di lasciare palloni facili a Kinghorn, Van der Merwe e Steyn, potenzialmente devastanti in ripartenza. Quanto a talento, però, l’Italia non è da meno: Lynagh è ancora da testare a livello internazionale, ma è un giocatore di grande qualità e il fatto che sia all’esordio darà meno punti di riferimento alla Scozia, Ioane sarà chiamato come sempre a fare un grande lavoro sia nel suo ruolo sia come “centro aggiunto” in mezzo al campo, mentre dalle intuizioni di Capuozzo – che contro la Francia ha dimostrato di avere anche un buon piede nella battaglia tattica – passeranno molte delle azioni azzurre. Pressione e dinamismo L’altro uomo da tenere d’occhio, ovviamente, è Finn Russell: in questi anni è stato croce e delizia della Scozia, ma col passare del tempo ha acquisito sempre più continuità diminuendo radicalmente il numero di errori e trasformandosi in un vero e proprio leader. Il gioco della Scozia passa da lui, e sarà importante il lavoro della difesa italiana per limitarlo e impedirgli di avere palloni facili o con troppo spazio per poter scatenare la sua genialità. Placcare duro e mettere pressione: questi devono essere gli obiettivi di un’Italia che ha dimostrato di avere degli avanti molto dinamici e che proprio con questa dinamicità hanno sopperito alla differenza di peso rispetto alla mischia francese. Se gli Azzurri riusciranno a rallentare i possessi scozzesi, proprio come contro la Francia, lavorando bene nel breakdown e placcando tanto e bene, la squadra di Townsend potrebbe andare in difficoltà. Le prime linee Nelle prime 3 partite la mischia italiana è sempre cresciuta col passare dei minuti: i piloni azzurri sono stati bravi a lavorare sulle difficoltà dei primi ingaggi, adattandosi alla situazione e al metro arbitrale fino a ribaltare la situazione. Era successo già contro l’Inghilterra, anche grazie allo strepitoso ingresso di Spagnolo contro un gigante come Cole, ed è successo anche contro la Francia, con Zilocchi bravo a cambiare l’inerzia della mischia contro Baille e poi con Spagnolo e Ferrari che nel secondo tempo hanno messo in difficoltà un pacchetto molto più pesante di quello azzurro. Contro Schoeman e Fagerson l’Italia schiera Fischetti e Ferrari, due piloni altrettanto rodati ed esperti. Attenzione alle panchine: Spagnolo e Millar-Mills (il pilone destro scozzese) hanno entrambi 3 caps, sarà una bella sfida tra giovani promesse, mentre Zilocchi potrebbe far valere la sua maggiore esperienza contro Hepburn, che ha solo 2 presenze con la Scozia. Le panchine L’assenza di Zuliani (problemi fisici) potrebbe pesare nel punto d’incontro: il flanker del Benetton si è dimostrato fondamentale a partita in corso e avrebbe dato una grande mano. D’altra parte, però, Quesada recupera un altro elemento importante come Lorenzo Cannone, che nel secondo tempo sarà chiamato a dare avanzamento e comunque nel punto d’incontro non è certo uno che si tira indietro. Proprio per quanto riguarda le panchine, Townsend ha preso una decisione insolita: la Scozia non ha proposto molto spesso il 6+2, segno di come abbiano studiato il match contro la Francia e vogliano contrastare la dinamicità degli avanti italiani con giocatori esperti come Skinner, Ritchie e Matt Fagerson. Dall’altra parte, invece, Quesada torna al 5+3: Leonardo Marin a Lille è stato determinante nel secondo tempo, e Federico Mori da subentrato avrà maggiori opportunità di imporsi fisicamente. Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe

Italia | 07/03/2024

Italrugby, il XV per la partita contro la Scozia

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà la Scozia sabato 9 marzo alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma, partita valida per la quarta giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 e che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in chiaro su Cielo (canale 26). Sarà il confronto numero 37 tra le due squadre, il tredicesimo a Roma e il sedicesimo in Italia. Direzione di gara affidata all’australiano Angus Gardner nella partita che metterà in palio la Cuttitta Cup. Inedito triangolo allargato formato da Capuozzo, Ioane e Louis Lynagh che farà il suo esordio con la Nazionale Maggiore Maschile. Menoncello torna a formare – insieme a Brex – la coppia di centri delle prime due partite del torneo, mentre le chiavi della mediana saranno affidate nuovamente a Paolo Garbisi e Page-Relo. In terza linea – insieme a capitan Lamaro – conferma per Vintcent con il numero 8 mentre rientra Sebastian Negri dopo il suo infortunio che lo ha tenuto ai box contro Irlanda e Francia. In seconda linea scenderanno in campo Ruzza e Cannone, mentre in prima linea ritroverà la maglia da titolare Simone Ferrari insieme a Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Lucchesi, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Lorenzo Cannone – anche lui assente nella seconda e terza giornata del torneo per infortunio – Varney, Marin e Mori. Questa la squadra che scenderà in campo: 15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 18 caps) 14 Louis LYNAGH (Harlequins, esordiente) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 33 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 15 caps) 11 Monty IOANE (Lione 28 caps) 10 Paolo GARBISI (Tolone, 34 caps) 9 Martin PAGE-RELO (Lione, 6 caps) 8 Ross VINTCENT (Exeter, 2 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 36 caps) – capitano 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 53 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 52 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 39 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 51 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 21 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 39 caps) A disposizione 16 Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 20 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 3 caps) 18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 19 caps) 19 Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 6 caps) 20 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 17 caps) 21 Stephen VARNEY (Gloucester, 27 caps) 22 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 7 caps) 23 Federico MORI (Bayonne, 16 caps)

Italia | 07/03/2024