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VERSO LA SFIDA CON L’IRLANDA, I PRECEDENTI TRA GLI AZZURRI E LA GREEN ARMY

    Roma - Il fascino della corazzata irlandese, la volontà di affondarla: le sfide contro l’Irlanda non sono mai state facili, storicamente, eppure, proprio contro gli irlandesi gli azzurri hanno ottenuto la miglior striscia di vittorie consecutive contro una tier 1, ben 3: la prima nel 1995, 22-12 a Monigo; la seconda nell’ormai celebre sfida di Lansdowne Road vinta per 37-29; la terza sempre nello stesso anno al Dall’Ara di Bologna per 37-22, ad oggi la miglior vittoria italiana contro la nazionale del trifoglio, come distacco. Il borsino totale, però, è favorevole all’Irlanda, che ha vinto 30 delle 34 partite disputate, contro le 4 vittorie degli azzurri. In Italia si sono giocate 13 partite, con 3 vittorie azzurre e 10 irlandesi. Una è arrivata al Sei Nazioni, nel 2013 in un Olimpico strapieno, nell’ultima giornata di un torneo che vide l’Italia protagonista con 2 vittorie e una grande partita a Twickenham, dove avrebbe meritato di ottenere di più. Il trionfo di Roma 16 marzo 2013, 74.174 spettatori all’Olimpico per spingere l’Italia verso la seconda vittoria nel Sei Nazioni di quell’anno e per eguagliare il record del 2007. O’Driscoll si prende un giallo per un brutto fallo su un giocatore a terra, Orquera e Jackson si danno battaglia dalla piazzola, e anche Gonzalo Garcia dà il suo contributo con 3 punti fondamentali ottenuti da metà campo. Nella ripresa l’equilibrio è sbloccato dalla marcatura di Giovanbattista Venditti, che come sempre sfrutta il suo fiuto per la meta per portare oltre un pallone nascosto nel marasma di una ruck a pochi centimetri dalla bandierina. L’esultanza non arriva subito, perché in pochi pensano che quel pallone sia andato oltre, poi il TMO evidenzia l’immagine dell’ovale schiacciato, e arriva il primo boato dell’Olimpico, seguito dal secondo – ancora più forte – quando Barnes convalida la meta. È anche la partita dell’addio di Andrea Lo Cicero, che esce commosso e sommerso dall’applauso dei presenti, mentre Jackson accorcia ancora dalla piazzola. Ci pensa Luciano Orquera con altri due calci di punizione, al 69’ e all’80’, a chiudere i giochi e a regalare il primo – e per ora unico – successo azzurro contro l’Irlanda nel Sei Nazioni. Italia v Irlanda, 2013: il piazzato di Luciano Orquera all’ottantesimo L’incubo O’Gara Quella tra Italia e Irlanda è anche una storia di imprese sfiorate, e soprattutto 3 di queste sconfitte di misura portano la stessa firma, quella di Ronan O’Gara, miglior marcatore di sempre della storia irlandese con 1083 punti. La prima risale al 2007, test match di preparazione alla Coppa del Mondo a Ravenhill, Belfast: l’Italia gioca una grande partita punto a punto contro gli irlandesi, poi passa in vantaggio a pochissimo dallo scadere con la meta di Pratichetti, ma quando tutto sembra apparecchiato per la vittoria O’Gara firma la meta della vittoria a tempo ampiamente scaduto, per il 23-20 finale. L’Italia ci riprova pochi mesi dopo, al Sei Nazioni 2008. Una meta per parte, con Dempsey e Castrogiovanni, ma a decidere la partita è ancora una volta il piede della leggenda irlandese, che segna 11 dei 16 punti totali dell’Irlanda, che batte l’Italia 16-11. Quella che brucia di più, però, è la sconfitta del Flaminio nel 2011: l’Italia gioca bene, resta attaccata alla partita e passa in vantaggio al 75’ con la meta di McLean. Sembra fatta, c’è solo da resistere all’assalto finale, ma ancora una volta spunta Ronan O’Gara, entrato a un quarto d’ora dalla fine al posto di Sexton. L’irlandese finalizza l’assalto dell’Irlanda con un altro drop, che condanna l’Italia a una sconfitta di misura per 13-11.    

Italia | 22/02/2023

I FRATELLI DEL RUGBY ITALIANO: UNA STORIA DI FAMIGLIA

Verona - Quando il rugby è una questione di famiglia, e non solo metaforicamente. Sono tanti i fratelli che hanno vestito la maglia azzurra, in alcuni casi anche contemporaneamente. Una lunga storia che arriva fino ad oggi, fino a Niccolò e Lorenzo Cannone da Firenze, che proprio nella loro città Natale si sono tolti una delle soddisfazioni più belle battendo l’Australia per la prima volta nella storia del rugby italiano. Insieme a loro ci sono i fratelli Garbisi, visti insieme soltanto una volta nel match vinto dall’Italia contro la Romania, ma che sicuramente avranno tantissime occasioni di farsi vedere insieme in campo, con la maglia azzurra. Per arrivare ad oggi, però, la strada è molto lunga e parte da lontano. Pensiamo al mai dimenticato Ivan Francescato, un pezzo di storia del rugby prematuramente scomparso nel 1999 e che proveniva da una famiglia di rugbisti, tre dei quali internazionali: Lello, Bruno e Rino, che avevano giocato insieme in Nazionale tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Ivan, invece, fu azzurro dal 1990 al 1997. In quell’Italia, che negli anni ’90 conquisto a suon di risultati il diritto di entrare nell’allora Cinque Nazioni, giocavano anche i fratelli Cuttitta: a Massimo, scomparso nel 2021, ricordato e stimatissimo anche oltremanica, è dedicato anche il trofeo assegnato alla vincitrice del match tra Italia e Scozia. Lui – pilone - e Marcello – ala – erano entrambi in campo in quello storico pomeriggio di Grenoble, quando l’Italia conquisto la Coppa FIRA battendo la Francia 40-32. L’ingresso nel torneo di rugby più antico del mondo, diventato per l’occasione Sei Nazioni, fu il palcoscenico perfetto per tanti altri fratelli azzurri, come Dennis e Manuel Dallan, ala e centro della Nazionale Italiana all’inizio degli anni 2000. Il mondo del rugby ha potuto poi vedere Dennis anche in un’altra veste, quella inedita di cantante: l’ex trequarti azzurro ha infatti eseguito l’inno nazionale a San Siro prima di Italia-All Blacks del 2009 e a Treviso prima della finale di Rainbow Cup 2021 tra Benetton e Bulls. Come non dimenticare anche i fratelli Pratichetti: Andrea e Matteo, anche loro provenienti da una famiglia dal cuore ovale. Lo zio Carlo fu campione d’Italia con la Rugby Roma nel 2000, mentre il prozio Silvano Tartaglini giocò 8 volte con l’Italia fra il 1948 e il 1953. E poi ci sono due storiche vittorie, che portano entrambe la firma di uno dei fratelli Bergamasco: nel 2007 Mauro raccolse un calcio di Pez per schiacciare in meta e conquistare la prima vittoria contro il Galles nel Sei Nazioni; nel 2011, invece, furono i piazzati di Mirco a demolire la Francia al Flaminio. Insieme hanno scritto un pezzo di storia del rugby italiano, Mauro gioco 106 volte con la maglia azzurra, Mirco 89. Il padre, Arturo Bergamasco, ottenne 4 caps azzurri tra il 1973 e il 1978. Anche i fratelli Sarto, Leonardo e Jacopo, ebbero l’occasione di giocare una volta insieme, in occasione della sfortunata trasferta gallese del 2016, che vide l’esordio dalla panchina dell’ex capitano del Colorno, nella sua unica presenza in azzurro. Arrivando ai giorni nostri, non si può non sottolineare l’importanza di Federico e Valentina Ruzza nella storia recente delle Nazionali maschili e femminili. Entrambe seconde linee, Federico è uno dei punti fermi della nazionale di Kieran Crowley, mentre Valentina lo è stata per 7 anni della squadra femminile, dal 2012 al 2019. Si torna quindi al presente, a Niccolò che abbraccia Lorenzo Cannone dopo la meta all’esordio contro le Samoa, ai fratelli Garbisi compagni di stanza nel tour estivo nell’attesa di poter giocare finalmente insieme, e a una Nazionale che vive anche di queste bellissime storie, nella speranza di poterne raccontare altre di ancora più belle.

Italia | 22/02/2023

TOMMASO MENONCELLO: L’AVVICINAMENTO AL MATCH CON L’IRLANDA ALL’OLIMPICO

Verona - Imparare dai propri errori e valorizzare ciò che è stato fatto di buono in queste prime due giornate, per poter migliorare ancora partita dopo partita. È su questo che si sta concentrando l’Italia in vista della terza giornata del Sei Nazioni 2023, sabato 25 febbraio all’Olimpico di Roma contro l’Irlanda. Una sfida che ha visto un avvicinamento particolare, a causa dell’influenza che ha colpito molti azzurri ma che sembra ormai alle spalle, come spiega Tommaso Menoncello, centro/ala dell’Italrugby: “Sono stato tra i primi ad avere l’influenza, nel periodo che portava alla partita contro la Francia, alla fine è toccato un po’ a tutti, ma adesso le cose vanno meglio”. Tommaso, come procede la preparazione verso l’Irlanda? “Dopo la partita abbiamo avuto dei giorni di pausa, adesso abbiamo ripreso a lavorare analizzando prima di tutto la sfida con l’Inghilterra, concentrandoci sui dettagli e sulle cose che abbiamo sbagliato. Inoltre stiamo studiando le caratteristiche dell’Irlanda, e da questo stiamo costruendo il nostro piano di gioco per sabato”. Come mai sia contro l’Inghilterra che contro la Francia la prima mezz’ora è stata così difficile? “Contro l’Inghilterra il fattore chiave è stato la disciplina: abbiamo concesso troppi calci di punizione che hanno permesso loro di giocare tanto nei nostri 22, e quando permetti a una squadra così di passare tanto tempo in quella zona di campo finisci inevitabilmente per concedere dei punti. Anche contro la Francia siamo stati un po’ indisciplinati all’inizio, ma in quel caso credo abbia inciso anche l’emozione e la tensione dell’esordio”. Come ti stai trovando da ala? “È un ruolo che necessita di un approccio diverso, soprattutto in difesa. In attacco arrivano meno palloni rispetto a un centro, e rivedendo le mie ultime prestazioni so che devo essere più attivo e andarmi a cercare le occasioni in mezzo al campo. So che il mio punto forte è l’avanzamento palla in mano, quindi devo fare in modo di avere più possesso e possibilità di mettermi in mostra. Contro l’Inghilterra poi sono passato centro, quindi è stato più semplice”. Risultati e ranking alla mano, l’Irlanda è l’avversaria più dura di questo Sei Nazioni. Qual è il vostro obiettivo per questa partita? “Noi scendiamo sempre in campo per vincere, ed è il risultato che ci renderebbe pienamente soddisfatti. Se non dovesse andare così, analizzeremo poi la partita cercando di valorizzare le cose che abbiamo fatto bene e di migliorare quelle che abbiamo sbagliato. Il nostro obiettivo è quello di migliorare in ogni partita la prestazione fatta nella partita precedente, sotto tutti gli aspetti: attacco, difesa, solidità, disciplina, concretezza. In particolare, come già detto in precedenza, a questi livelli dobbiamo concedere meno falli”. L’Italia riesce a dare il meglio proprio quando ha tanto possesso, ma anche l’Irlanda basa il suo gioco su lunghi e logoranti multifase: come eviterete che gli irlandesi vi “nascondano” l’ovale? “Proprio perché fanno tante fasi, diventa più facile commettere errori e falli che poi permetterebbero loro di avere sempre il pallone e in zone ancora più pericolose del campo, con probabilità più alte di fare punti. Dobbiamo essere consistenti in difesa e riuscire a recuperare palla quando possibile, per poter poi fare il nostro gioco”.

Italia | 21/02/2023

ITALRUGBY, CONVOCATO BUONFIGLIO IN PREPARAZIONE DEL MATCH CONTRO L’IRLANDA

  Verona – Lo staff tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile guidato da Kieran Crowley ha convocato Paolo Buonfiglio per il raduno di Verona in preparazione del terzo incontro del Guinness Sei Nazioni 2023 in calendario sabato 25 febbraio alle 15.15 contro l’Irlanda, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8. Il pilone – classe 1995 in forza alle Zebre e capitano dell’Italia U20 nel 2015 – si è unito al gruppo Azzurro nella città scaligera iniziando da questa mattina il lavoro insieme ai suoi compagni di squadra. Il programma della giornata prevede allenamento in palestra e campo nella prima parte della giornata, mentre nel pomeriggio sono programmate riunioni. (altro…)

Italia | 20/02/2023

BOLLETTINO MEDICO NAZIONALE ITALIANA RUGBY MASCHILE

  Jake Polledri – uscito al minuto 79 del match contro l’Inghilterra per valutazione HIA – al termine dell’incontro ha manifestato dolore alla spalla destra che ha portato al riscontro di un infortunio. Gli esami a cui è stato sottoposto hanno evidenziato un interessamento dei tendini della cuffia dei rotatori. Il consulto specialistico effettuato presso il club di appartenenza ha posto indicazione chirurgica. La prognosi dell’infortunio riportato e la conseguente durata del recupero sarà valutata in base all’esito dell’intervento chirurgico programmato.  

Italia | 18/02/2023

ITALRUGBY, INIZIATO IL RADUNO A VERONA VERSO IL MATCH CONTRO L’IRLANDA

Verona – Iniziato a Verona il raduno della Nazionale Italiana Rugby Maschile in preparazione alla terza giornata del Guinness Sei Nazioni 2023 in calendario sabato 25 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Irlanda, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8. Prima parte dell’allenamento mattutino in palestra, mentre per la seconda parte il gruppo si è spostato sul campo del Payanini Center di Verona. Nell’incontro stampa odierno Marius Goosen – allenatore della difesa dell’Italia – ha analizzato il prossimo avversario nel torneo: “L’Irlanda è una squadra che non ha bisogno di presentazioni. Sono primi al mondo nel ranking. E’ una squadra a cui piace tenere palla in mano. Sarà importante la gestione del possesso da parte nostra”. (altro…)

Italia | 17/02/2023

CORDOGLIO DELLA FIR PER LA SCOMPARSA DI SERGIO PARISSE SR.

  Roma - La Federazione Italiana Rugby, con profonda tristezza, si stringe al suo storico capitano azzurro Sergio Parisse, alla sorella Manuela ed alla madre signora Carmela nel ricordare il padre, Sergio Parisse Sr, scomparso mercoledì 15 febbraio a Roma.  Campione d’Italia con L’Aquila nel ruolo di ala nel 1967, Sergio Sr. successivamente si era trasferito per ragioni professionali in Argentina, dove erano nati i figli Manuela e Sergio Jr., che sin da bambino ha voluto seguire le orme del padre sul campo da rugby. Negli ultimi anni, concluso il proprio percorso professionale in Sudamerica, era rientrato nel capoluogo abruzzese. Alla famiglia Parisse vanno le condoglianze del Presidente Innocenti, del Consiglio Federale e dell’intera struttura FIR.  

Italia | 15/02/2023

ITALRUGBY, I CONVOCATI PER IL TERZO TURNO DEL GUINNESS SIX NATIONS 2023

  Roma – Lo staff tecnico della Nazionale Italiana Rugby guidato da Kieran Crowley ha ufficializzato la lista dei giocatori convocati per il terzo match del Guinness Sei Nazioni 2023 in calendario contro l’Irlanda allo Stadio Olimpico di Roma sabato 25 febbraio alle 15.15, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e TV8. Gli Azzurri si ritroveranno a Verona nel tardo pomeriggio di giovedì 16 febbraio con allenamenti calendarizzati al Payanini Center a partire da venerdì 17 febbraio. L’Italia – che potrà contare sul gruppo al completo a partire da domenica 19 febbraio con i rientri dei giocatori rilasciati ai club per il prossimo weekend di gare – resterà nella città scaligera fino a mercoledì 22 per poi trasferirsi a Roma nel pomeriggio dello stesso giorno. L’unica novità nella rosa è la presenza di Giovanni Montemauri – inizialmente invitato nei precedenti due raduni – che guadagna la sua prima convocazione in Nazionale Maggiore. Questo il calendario dell’Italia al Guinness Sei Nazioni 2023: I giornata – 05.02.23 – Roma, Stadio Olimpico – ore 16Italia v Francia 24-29 (1-5) II giornata – 12.02.23 – Londra, Twickenham Stadium – ore 15 locali (16 italiane)Inghilterra v Italia 31-14 (5-0) III giornata – 25.02.23 – Roma, Stadio Olimpico – ore 15.15Italia v Irlanda IV giornata – 11.03.23 – Roma, Stadio Olimpico – ore 15.15Italia v Galles V giornata – 18.03.23 – Edimburgo, Murrayfield – ore 12.30 locali (13.30 Italiane)Scozia v Italia Questa la lista degli atleti convocati: Piloni Pietro CECCARELLI (Brive, 25 caps)Simone FERRARI (Benetton Rugby, 42 caps)Danilo FISCHETTI (London Irish, 27 caps)Marco RICCIONI (Saracens Rugby, 18 caps)Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente)Federico ZANI (Benetton Rugby, 18 caps) Tallonatori Luca BIGI (Zebre Parma 44 caps)Marco MANFREDI (Zebre Parma, esordiente)Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 9 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 27 caps)Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap)Edoardo IACHIZZI (Vannes, 2 caps)Federico RUZZA (Benetton Rugby, 38 caps)Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 2 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 5 caps)Michele LAMARO (Benetton Rugby, 23 caps) – capitanoSebastian NEGRI (Benetton Rugby, 42 caps)Giovanni PETTINELLI (Benetton Rugby, 9 caps)Jake POLLEDRI (Gloucester Rugby, 20 caps)Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 8 caps) Mediani di Mischia Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 7 caps) Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 3 caps)Stephen VARNEY (Gloucester Rugby, 18 caps) Mediani di Apertura Tommaso ALLAN (Harlequins, 68 caps)Giacomo DA RE (Benetton Rugby, 1 cap)Paolo GARBISI (Montpellier, 21 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 20 caps)Enrico LUCCHIN (Zebre Parma, 1 cap)Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 8 caps)Luca MORISI (London Irish, 41 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 9 caps)Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 9 caps)Giovanni MONTEMAURI (FEMI-CZ Rovigo, esordiente)Edoardo PADOVANI (Benetton Rugby, 42 caps) Atleti non considerati per infortunio: Toa Halafihi (Benetton Rugby), Gianmarco Lucchesi (Benetton Rugby), Leonardo Marin (Benetton Rugby), David Sisi (Zebre Parma), Marco Fuser (Massy) Non disponibile: Montanna Ioane (Melbourne Rebels)  

Italia | 14/02/2023

CROWLEY: “SCONFITTE FRUSTRANTI, MA BENE LA REAZIONE NELLA RIPRESA”

Twickenham - Il CT Crowley, insieme a Federico Ruzza che ha rilevato in corsa i gradi di capitano da Michele Lamaro nella sfida di Twickenham, analizza la sconfitta contro il XV della Rosa nella conferenza stampa post-partita: “Gli inglesi hanno fatto la gara che ci attendevamo da loro: diretti, fisici. Ci hanno messo sotto pressione conquistando calci da mischia ordinata e sfruttando la maul avanzante. Non siamo stati capaci di trovare un piano B efficace, di trovare soluzioni nel primo tempo” ha detto Crowley. “L’aspetto positivo è che, in una partita che poteva tramutarsi in una pesante sconfitta, nel secondo tempo la squadra ha saputo reagire. Resta la frustrazione per queste due sconfitte, oggi abbiamo subito moltissimi calci da mischia ordinata, siamo penso la squadra più penalizzata dell’Emisfero Nord in questa situazione di gioco ed è un aspetto che dovremo capire come migliorare questo aspetto.  Congratulazioni comunque all’Inghilterra, noi guardiamo avanti ad un’altra gara molto dura come quella del prossimo 25 febbraio a Roma contro l’Irlanda” ha spiegato il tecnico neozelandese dell’Italia. “È frustrante dover commentare due sconfitte - ha proseguito Crowley - in particolare quella della settimana passata contro la Francia. Abbiamo perso un’opportunitá ed oggi non ci siamo adattati alla partita come avremmo dovuto” “La fisicità degli inglesi è stata quella che era lecito attendersi da questa squadra - ha detto Ruzza - e noi avremmo potuto essere più efficaci sui nostri punti d’incontro offensivi. Loro sono stati migliori di noi nel possesso e quanto a squadre come l’Inghilterra concedi di essere sul piede avanzante la situazione diventa difficile” ha aggiunto Ruzza. “Nella ripresa - ha detto il seconda linea azzurro - siamo riusciti ad impedire loro di uccidere la gara. Risaliti sul 26-14 eravamo ancora nella posizione per lottare sino alla fine, nonostante i due gialli, ma abbiamo continuato ad incontrare, anche se in misura ridotta, le stesse difficoltà ad esprimere il nostro gioco viste nel primo tempo”. Sul ritorno in azzurro di Polledri dopo oltre due anni di stop per infortunio Ruzza ha aggiunto: “Jake ha portato energia al gruppo ed oggi in campo. Ha portato alcuni buoni palloni, effettuato qualche modo placcaggio efficace: siamo contenti di averlo di nuovo con noi”. “Ci sono molte lezioni da apprendere da una gara come quella di oggi - ha concluso Ruzza - e la prima è sicuramente quella di essere più efficaci nell’adattare in corsa il nostro gioco all’avversario”. Crowley ha concluso analizzando lo stato della rosa: “Zuliani ha superato il test HIA, Lamaro ha subito una botta alla coscia che rivaluteremo. Paolo Garbisi è tornato a Montpellier, giocherà con il Club la prossima settimana e tornerà disponibile per la gara contro l’Irlanda”

Italia | 12/02/2023

ITALIA, NON BASTA UN BUON SECONDO TEMPO: A TWICKENHAM UN’INGHILTERRA SOLIDA SI IMPONE PER 31 A 14

  LONDRA – Al Twickenham Stadium di Londra l’Inghilterra batte l’Italia 31-14 e conquista la prima vittoria del Sei Nazioni 2023. Dopo un primo tempo di grande difficoltà la squadra di Crowley ha reagito bene, senza però riuscire a colmare il gap che gli inglesi avevano creato nel primo tempo. Gli azzurri pagano in particolare la sofferenza in mischia e sui drive avanzanti dell’Inghilterra, i due fattori che in questa sfida hanno fatto la differenza. (altro…)

Italia | 12/02/2023