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SUMMER NATIONS SERIES, I PRECEDENTI TRA IRLANDA E ITALIA

ROMA - L’Italia torna ad affrontare l’Irlanda a pochi mesi dall’ultima sfida nel Sei Nazioni: storicamente, è sempre stato uno degli avversari più ostici per gli Azzurri, anche se proprio contro di loro è arrivata la miglior striscia di vittorie consecutive contro una Tier 1, ben 3: la prima nel 1995, 22-12 a Monigo; la seconda nell’ormai celebre sfida di Lansdowne Road vinta per 37-29; la terza sempre nello stesso anno al Dall’Ara di Bologna per 37-22, ad oggi la miglior vittoria italiana contro gli irlandesi, come distacco. I precedenti tra Irlanda e Italia Il borsino totale, però, è favorevole all’Irlanda, che ha vinto 31 delle 35 partite disputate, contro le 4 vittorie degli azzurri. Una è arrivata al Sei Nazioni, nel 2013 in un Olimpico strapieno, nell’ultima giornata di un torneo che vide l’Italia protagonista con 2 vittorie e una grande partita a Twickenham, dove avrebbe meritato di ottenere di più. Quella partita resta ancora oggi nella storia, anche per il grande seguito di pubblico: ben 74.174 spettatori accorsero all’Olimpico per spingere gli Azzurri alla conquista di una vittoria storica. Nelle 35 partite, l’Italia ha segnato in totale 523 punti, l’Irlanda 1261. Ai Mondiali Italia e Irlanda si sono incontrate 2 volte: nel 2011 e nel 2015. In entrambi i casi si trattava praticamente di una sfida-spareggio: chi vince va avanti, chi perde viene eliminato dalla Coppa del Mondo. Purtroppo, furono due beffe per gli Azzurri. In Nuova Zelanda, nel 2011, l’Italia tenne bene nel primo tempo e chiude sotto 6-9 con due calci di Mirco Bergamasco, poi cede di schianto nella ripresa e viene sconfitta 36-6. Nel 2015, invece, la partita fu molto più equilibrata fino alla fine: a decidere fu una meta di Earls al 16’ del primo tempo, trasformata da Sexton, mentre entrambe le formazioni misero dentro 3 calci con Allan e lo stesso Sexton. Finì 16-9, con l’Italia che andò più volte vicina al pareggio. L’ultima sfida Al Sei Nazioni 2023, in quella che sembrava la sfida più difficile del Torneo contro la prima del ranking mondiale, l’Italia ha tirato fuori una grande prestazione. L’Irlanda parte fortissimo, vuole chiudere la partita ma non riesce mai a prendere il largo del tutto: Varney risponde alla meta di Ryan. Poi Keenan, Aki e Hansen marcano in quello che è il miglior momento del match dell’Irlanda, Byrne però lascia per strada un po’ di punti al piede, e quando alla fine del primo tempo Bruno riapre la partita con uno splendido intercetto, il punteggio è di 17-24. L’inizio della ripresa è un incubo per gli irlandesi, l’Italia prende coraggio e accorcia ancora col piede di Garbisi, a cui risponde Byrne. Basta un episodio per decidere il match, e la scossa decisiva arriva dalla magia di Conor Murray, che libera Hansen per la meta del definitivo 34-20. Il trionfo di Roma 16 marzo 2013, 74.174 spettatori all’Olimpico per spingere l’Italia verso la seconda vittoria nel Sei Nazioni di quell’anno e per eguagliare il record del 2007. O’Driscoll si prende un giallo per un brutto fallo su un giocatore a terra, Orquera e Jackson si danno battaglia dalla piazzola, e anche Gonzalo Garcia dà il suo contributo con 3 punti fondamentali ottenuti da metà campo. Nella ripresa l’equilibrio è sbloccato dalla marcatura di Giovanbattista Venditti, che come sempre sfrutta il suo fiuto per la meta per portare oltre un pallone nascosto nel marasma di una ruck a pochi centimetri dalla bandierina. L’esultanza non arriva subito, perché in pochi pensano che quel pallone sia andato oltre, poi il TMO evidenzia l’immagine dell’ovale schiacciato, e arriva il primo boato dell’Olimpico, seguito dal secondo – ancora più forte – quando Barnes convalida la meta. È anche la partita dell’addio di Andrea Lo Cicero, che esce commosso e sommerso dall’applauso dei presenti, mentre Jackson accorcia ancora dalla piazzola. Ci pensa Luciano Orquera con altri due calci di punizione, al 69’ e all’80’, a chiudere i giochi e a regalare il primo – e per ora unico – successo azzurro contro l’Irlanda nel Sei Nazioni.

Italia | 18/07/2023

SUMMER NATIONS SERIES, I PRECEDENTI TRA IRLANDA E ITALIA

ROMA - L’Italia torna ad affrontare l’Irlanda a pochi mesi dall’ultima sfida nel Sei Nazioni: storicamente, è sempre stato uno degli avversari più ostici per gli Azzurri, anche se proprio contro di loro è arrivata la miglior striscia di vittorie consecutive contro una Tier 1, ben 3: la prima nel 1995, 22-12 a Monigo; la seconda nell’ormai celebre sfida di Lansdowne Road vinta per 37-29; la terza sempre nello stesso anno al Dall’Ara di Bologna per 37-22, ad oggi la miglior vittoria italiana contro gli irlandesi, come distacco. I precedenti tra Irlanda e Italia Il borsino totale, però, è favorevole all’Irlanda, che ha vinto 31 delle 35 partite disputate, contro le 4 vittorie degli azzurri. Una è arrivata al Sei Nazioni, nel 2013 in un Olimpico strapieno, nell’ultima giornata di un torneo che vide l’Italia protagonista con 2 vittorie e una grande partita a Twickenham, dove avrebbe meritato di ottenere di più. Quella partita resta ancora oggi nella storia, anche per il grande seguito di pubblico: ben 74.174 spettatori accorsero all’Olimpico per spingere gli Azzurri alla conquista di una vittoria storica. Nelle 35 partite, l’Italia ha segnato in totale 523 punti, l’Irlanda 1261. Ai Mondiali Italia e Irlanda si sono incontrate 2 volte: nel 2011 e nel 2015. In entrambi i casi si trattava praticamente di una sfida-spareggio: chi vince va avanti, chi perde viene eliminato dalla Coppa del Mondo. Purtroppo, furono due beffe per gli Azzurri. In Nuova Zelanda, nel 2011, l’Italia tenne bene nel primo tempo e chiude sotto 6-9 con due calci di Mirco Bergamasco, poi cede di schianto nella ripresa e viene sconfitta 36-6. Nel 2015, invece, la partita fu molto più equilibrata fino alla fine: a decidere fu una meta di Earls al 16’ del primo tempo, trasformata da Sexton, mentre entrambe le formazioni misero dentro 3 calci con Allan e lo stesso Sexton. Finì 16-9, con l’Italia che andò più volte vicina al pareggio. L’ultima sfida Al Sei Nazioni 2023, in quella che sembrava la sfida più difficile del Torneo contro la prima del ranking mondiale, l’Italia ha tirato fuori una grande prestazione. L’Irlanda parte fortissimo, vuole chiudere la partita ma non riesce mai a prendere il largo del tutto: Varney risponde alla meta di Ryan. Poi Keenan, Aki e Hansen marcano in quello che è il miglior momento del match dell’Irlanda, Byrne però lascia per strada un po’ di punti al piede, e quando alla fine del primo tempo Bruno riapre la partita con uno splendido intercetto, il punteggio è di 17-24. L’inizio della ripresa è un incubo per gli irlandesi, l’Italia prende coraggio e accorcia ancora col piede di Garbisi, a cui risponde Byrne. Basta un episodio per decidere il match, e la scossa decisiva arriva dalla magia di Conor Murray, che libera Hansen per la meta del definitivo 34-20. Il trionfo di Roma 16 marzo 2013, 74.174 spettatori all’Olimpico per spingere l’Italia verso la seconda vittoria nel Sei Nazioni di quell’anno e per eguagliare il record del 2007. O’Driscoll si prende un giallo per un brutto fallo su un giocatore a terra, Orquera e Jackson si danno battaglia dalla piazzola, e anche Gonzalo Garcia dà il suo contributo con 3 punti fondamentali ottenuti da metà campo. Nella ripresa l’equilibrio è sbloccato dalla marcatura di Giovanbattista Venditti, che come sempre sfrutta il suo fiuto per la meta per portare oltre un pallone nascosto nel marasma di una ruck a pochi centimetri dalla bandierina. L’esultanza non arriva subito, perché in pochi pensano che quel pallone sia andato oltre, poi il TMO evidenzia l’immagine dell’ovale schiacciato, e arriva il primo boato dell’Olimpico, seguito dal secondo – ancora più forte – quando Barnes convalida la meta. È anche la partita dell’addio di Andrea Lo Cicero, che esce commosso e sommerso dall’applauso dei presenti, mentre Jackson accorcia ancora dalla piazzola. Ci pensa Luciano Orquera con altri due calci di punizione, al 69’ e all’80’, a chiudere i giochi e a regalare il primo – e per ora unico – successo azzurro contro l’Irlanda nel Sei Nazioni.

Italia | 18/07/2023

SUMMER NATIONS SERIES 2023, I PRECEDENTI TRA SCOZIA E ITALIA

Roma - A 4 mesi di distanza, l’Italia riparte da dove aveva concluso il suo cammino al Sei Nazioni 2023: al Murrayfield di Edimburgo si gioca di nuovo Scozia-Italia, primo test di preparazione alla Coppa del Mondo 2023. Sarà il primo match estivo per entrambe le squadre, ma per gli Azzurri sarà anche l’occasione di prendersi una rivincita dopo la beffa di marzo, quando arrivarono a pochi metri dalla meta del pareggio – e forse del sorpasso – per poi subire la marcatura del 26-14 finale a tempo scaduto. I precedenti tra Italia e Scozia Italia e Scozia si sono affrontate 35 volte in match ufficiali, con 8 vittorie azzurre e 27 scozzesi. Nel 1996 la prima sfida ufficiale, con vittoria scozzese per 29-22 a Edimburgo. In totale, l’Italia ha segnato 536 punti contro gli 842 subiti. Il primo match disputato in Italia invece sorrise agli Azzurri, che vinsero 25-21 a Monigo. Poi nel 2000 l’ingresso dell’Italia al Sei Nazioni rende la sfida un grande classico: la prima nel Torneo, al Flaminio, finì 34-20, con un Diego Dominguez scatenato e autore di 29 punti. Alla Coppa del Mondo Italia e Scozia si sono incontrate una sola volta, nel diluvio di Saint-Etienne gli Azzurri sfiorarono la prima storica qualificazione ai quarti di finale. Finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare all’Italia un traguardo storico. L’ultima sfida tra Italia e Scozia Quelle tra Italia e Scozia sono state spesso sfide equilibrate, in passato, con una discreta alternanza tra le due formazioni, spesso vincenti nel proprio fortino di casa e viceversa sconfitte in trasferta. Dal 2015, però, l’Italia non è più riuscita a battere la Scozia, passando da un bilancio di 8 vittorie a 15 all’8-26 attuale. Eppure, gli azzurri ci sono andati vicini più volte, sfiorando il successo pochi mesi dopo l’impresa di Edimburgo in un test pre-mondiale a Torino (12-16), a Roma nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2018 (27-29, con un calcio di Laidlaw nel finale) e a Edimburgo pochi mesi fa. La partita si gioca punto a punto, con la strepitosa meta di Van der Merwe e quella di Kinghorn a rispondere ai calci di Allan. Lo stesso Kinghorn nella ripresa allunga sul 19-6, poi Garbisi trova una grande giocata per la meta di Allan, e pochi minuti dopo segna anche il piazzato del 19-14 che riapre tutto. Il finale è un assalto, la squadra di Crowley arriva letteralmente a meno di un metro dalla linea di meta, e viene punita oltremisura dall’ultima ripartenza scozzese, con Kinghorn che segna ancora per il 26-14 finale dopo un’altra grande giocata di Van der Merwe. Le grandi vittorie Numeri alla mano, la Scozia è il bersaglio preferito degli azzurri. Detto dello storico successo di Roma nel 2000, l’Italia vinse nuovamente nel 2004, grazie alla meta di Ongaro e ai calci di De Marigny. Un altro successo arrivò poi nel 2007, quando gli azzurri segnarono 3 mete d’intercetto in 7 minuti, davanti a un Murrayfield incredulo e ammutolito. Prima Mauro Bergamasco, poi Scanavacca, infine Robertson. Quella partita finì 37-17, con i punteggi attuali sarebbe valsa anche il punto di bonus offensivo. Purtroppo gli scozzesi si presero la rivincita nell’acquazzone di Saint-Etienne, a settembre, nella sfida decisiva per l’accesso ai quarti di finale della Coppa del Mondo: finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare agli azzurri un traguardo storico. Al Sei Nazioni, però, la Scozia fu costretta a cedere di nuovo l’anno successivo, stavolta per 23-20 in una partita tiratissima decisa dal drop allo scadere di Andrea Marcato. Poi 2010 e 2012, ancora Roma, ancora vittorie: quella del 2012 però fu l’ultima in casa, mentre nel 2015 arrivò l’ultimo successo in assoluto. Una partita che sembrava essersi messa male e che invece fu ripresa per i capelli grazie a un grande secondo tempo e a un pacchetto di mischia maestoso, che negli ultimi 10 minuti mise a ferro e fuoco la 22 scozzese fino a conquistare la meta tecnica per il 22-19 finale.

Italia | 18/07/2023

ITALRUGBY, GLI AZZURRI CONVOCATI PER LE PARTITE CONTRO SCOZIA E IRLANDA

  Roma – Kieran Crowley, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per i primi due Test Match delle Summer Nations Series in calendario contro Scozia e Irlanda rispettivamente il 29 luglio a Murrayfield alle 15.15 locali (16.15 italiane) e all’Aviva Stadium di Dublino sabato 5 agosto alle 20 locali (21 italiane). Entrambe le partite saranno trasmesse in diretta su Sky Sport e in chiaro su TV8. Gli Azzurri, concluso il periodo dei blocchi di allenamento a Pergine Valsugana e le sedute di lavoro presso le franchigie federali sotto la guida dello staff tecnico dell’Italia, si ritroveranno venerdì 21 luglio a Padova per proseguire la marcia di avvicinamento verso la Rugby World Cup 2023. Giovedì 27 luglio il gruppo al completo si trasferirà a Edimburgo per il primo Test Match pre-mondiale, mentre domenica 30 luglio è in programma il viaggio verso Dublino dove si chiuderà il primo blocco delle partite in avvicinamento alla RWC 2023 in Francia. (altro…)

Italia | 17/07/2023

ITALIA, VENDITTI: “LA CONDIZIONE DEI RAGAZZI È OTTIMA. NEI TEST MATCH TUTTI AVRANNO UN’OPPORTUNITÀ”

  Pergine Valsugana - Si è concluso il terzo raduno dell’Italia in vista della Rugby World Cup 2023, il primo a ranghi compatti. Lavorare con così tanti giocatori insieme è servito ad affinare ulteriormente la preparazione in vista dei primi test-match (si comincia il 29 luglio contro la Scozia) e a cementare il gruppo. La condizione fisica dei ragazzi è ottima, e le prossime partite serviranno al c.t. Kieran Crowley per operare le scelte definitive, come spiega il team manager della Nazionale Giovanbattista Venditti: “Il raduno è andato davvero bene. Non era facile, anche logisticamente, visto l’elevato numero di ragazzi, ma i risultati sono stati ottimi. È una preparazione al Mondiale, quindi è tosta a livello fisico e mentale, ma i ragazzi hanno risposto bene. Il percorso è stato pensato su misura per ognuno di loro, tutti avranno la possibilità di andare in campo e mettere in difficoltà l’allenatore sulle scelte che dovrà fare”. La presentazione dei 33 convocati è prevista dopo il secondo test match, contro l’Irlanda: nelle prime due partite quindi giocheranno tutti? “Tutti avranno una possibilità, al netto ovviamente dei ragazzi che stanno rientrando da un infortunio e stanno seguendo un percorso diverso. Rispetto agli anni scorsi abbiamo una profondità interessante in tanti ruoli, per cui tutti avranno l’opportunità di giocarsi il posto. È chiaro che ci sono delle gerarchie che vengono dal passato e da quanto visto nell’ultimo Sei Nazioni, ma quando si lavora per periodi così lunghi si mischiano un po’ le carte e tutti possono giocarsela”. Avete già parlato di obiettivi a breve termine? Cosa vi aspettate da questi 4 test prima del Mondiale? “Nella nostra testa c’è un programma ben definito. La prima parte è composta dalle prime due partite contro Scozia e Irlanda, dove conteranno soprattutto le prestazioni perché porteranno poi alla scelta dei 33 convocati definitivi, anche se alla fine il risultato è conseguenza della prestazione stessa, quindi scendiamo in campo per vincere e non esistono ‘squadre B’ o ‘squadre C’. La seconda parte sarà quella delle partite in cui dobbiamo vincere e convincere. Ne abbiamo 4: i due test contro Romania e Giappone e le prime due sfide del Mondiale contro Namibia e Uruguay. Poi ci sarà la terza parte, con le due partite contro All Blacks e Francia dove dovremo alzare ancora di più l’asticella e dare il meglio che possiamo, per provare a conquistare i quarti di finale”. Come procede il recupero dei ragazzi ancora infortunati come Capuozzo, Marin, Lucchesi e Padovani? “Alcuni giocatori come Lucchesi e Marin stanno continuando il lavoro di recupero all’interno del club, con contatti quotidiani con lo staff della Nazionale. Ange invece è venuto in raduno e sta recuperando con calma, seguendo i giusti tempi di recupero senza farsi prendere dalla fretta. Per quanto riguarda Padovani, l’operazione è andata molto bene e lo staff medico è soddisfatto, ma ci sono dei tempi che non possono essere accorciati. Edoardo è un giocatore molto intelligente, conosce bene il suo corpo e sa bene quando può chiedere di più al suo corpo e quando deve avere pazienza. Sta superando brillantemente tutte le tappe e teniamo costantemente monitorato, ma se anche non dovesse farcela per la prima convocazione dei 33 fa parte dei giocatori del gruppo allargato, che possono entrare eventualmente in sostituzione di chi dovesse avere problemi”. Quella di Pani è stata una chiamata dell’ultimo momento, come si è inserito nel gruppo? “Anche se non era stato convocato nei raduni della Nazionale maggiore, Lorenzo è sempre stato parte del gruppo, soprattutto in quest’ultimo anno di lavoro, ed è stato sempre seguito monitorato da tutto lo staff perché è un ragazzo di talento che ha dimostrato di poter fare la differenza a livello internazionale. È giovane, ha tanti anni davanti a sé e tante cose ancora da migliorare. Per alcune caratteristiche ricorda un po’ Padovani: alto, bravo sulle palle alte, bravo a giocare nel triangolo allargato” Lui, come Fusco e Alessandro Garbisi, ha giocato gli ultimi tornei Seven con l’Italia. Perché questa scelta? “Abbiamo lavorato insieme ad Andy Vilk prima e Matteo Mazzantini poi per rendere il Seven propedeutico al miglioramento dei ragazzi. Di solito le finestre di lavoro sono abbastanza strette, sia per il Seven che per la Nazionale XV, ma avendo adesso più tempo a disposizione abbiamo cercato di sfruttare le caratteristiche del Seven, sempre per una preparazione più personalizzata possibile. C’erano dei giocatori che potevano attingere da questa disciplina a livello di bagaglio tecnico e potevano inoltre mettere minuti nelle gambe, e l’esperimento ha funzionato perché i ragazzi si sono presentati in grande condizione al raduno”. Come si sono inseriti nel gruppo Lamb, Odogwu e Page-Relo? “Page-Relo aveva già fatto parte dell’ultimo blocco del Sei Nazioni, lavorando con noi in raduno. Si è presentato fisicamente molto bene e approfitterà di questa estate per conoscere meglio i ragazzi ed entrare nel gruppo, sicuramente essere compagno di squadra di Ange lo ha aiutato a inserirsi. Per Dino e Paolo è la prima volta con noi, ma così come Martin anche loro sono o sono stati compagni di squadra di alcuni ragazzi. Sono tutti ragazzi molto educati e professionali, e si sono inseriti velocemente nei meccanismi del gruppo sia dentro che fuori dal campo. A differenza del Sei Nazioni, dove i ritmi sono molto serrati, in una preparazione mondiale c’è anche più spazio per i momenti fuori dal campo in cui si crea il gruppo, e anche i ragazzi che si conosco meno hanno l’opportunità di inserirsi meglio”.  

Italia | 14/07/2023

ITALRUGBY, INIZIATO IL TEAM BUILDING A CORVARA INSIEME ALL’ESERCITO ITALIANO

Corvara in Badia – Primo giorno di lavoro tra le Dolomiti per la Nazionale Italiana Rugby Maschile che con le luci dell’alba ha iniziato il Team Building all’esterno del Villaggio Alpino “Tempesti”, base addestrativa dell’Esercito Italiano. Gli Azzurri, arrivati nel pomeriggio di giovedì 13 luglio presso la base militare in Alta Badia, hanno iniziato a prendere confidenza con l’addestramento militare in vista delle attività programmate nella giornata odierna, sabato 15 e domenica 16 luglio. Gli atleti della Nazionale Italiana maschile, coordinati da personale qualificato dell’Esercito Italiano, hanno iniziato la giornata alle 6 del mattino schierati per l’alzabandiera per poi dividersi in tre gruppi che hanno successivamente raggiunto la vetta del Monte Lagazuoi dove hanno assistito ad una rievocazione storica della Prima Guerra Mondiale. A seguire il gruppo al completo si è spostato presso Col Gallina dove ha seguito altre attività di addestramento fino alla costruzione del bivacco sotto l’attenta guida e supporto del personale dell’Esercito Italiano.

Italia | 14/07/2023

ITALRUGBY, BREX: “SANA COMPETIZIONE INTERNA NEL GRUPPO. UNITI VERSO I PROSSIMI IMPEGNI”

Pergine Valsugana – Doppio allenamento sul campo di Pergine Valsugana per la Nazionale Italiana Rugby Maschile che prosegue la preparazione verso la Rugby World Cup 2023 in calendario in Francia a partire dal prossimo settembre. Gli Azzurri hanno svolto lavoro sul campo – collettivo e diviso per reparti – nella mattinata odierna in una giornata molto calda dove lo staff tecnico ha avuto modo di porre il focus su varie fasi di gioco in vista del primo Test Match in programma in Scozia sabato 29 luglio a Murrayfield. Nel pomeriggio il gruppo che si allenerà tra campo e palestra diviso tra avanti e trequarti. “Abbiamo chiari i nostri obiettivi – ha dichiarato Juan Ignacio Brex nell’incontro stampa odierno – e lavoreremo duramente per raggiungerli. Come gruppo ragioniamo step by step e prima di arrivare al Mondiale, dove abbiamo la possibilità di giocarci le nostre carte, abbiamo i Test Match pre Rugby World Cup. Adesso siamo focalizzati sul lavoro in campo in questi giorni e poi dal prossimo raduno inizieremo a lavorare verso la Scozia”. (altro…)

Italia | 11/07/2023

CORREVA L’ANNO 2019: IL MONDIALE IN GIAPPONE E L’ANNULLAMENTO DEL MATCH CON GLI ALL BLACKS

Nel 2019 si disputa il primo Mondiale di rugby fuori dalla cerchia dei Paesi “storici”: si gioca in Giappone, un Paese che a livello rugbistico si sta evolvendo anno dopo anno e cerca la sua consacrazione. L’Italia di Conor O’Shea arriva in terra nipponica consapevole di dover andare oltre i propri limiti per eliminare una tra Nuova Zelanda e Sudafrica per passare il turno, al termine di un ciclo che ha visto gli Azzurri battere per la prima volta gli Springboks, 3 anni prima, ma in cui sono mancate le vittorie al Sei Nazioni che avevano caratterizzato in positivo gli anni precedenti. L’Italia alla Coppa del Mondo 2019 Il calendario del Mondiale è un continuo crescendo: si comincia con Namibia e Canada – che 4 anni prima aveva rischiato il colpaccio contro gli Azzurri – poi tocca al Sudafrica, per poi chiudere con gli All Blacks. L’obiettivo è chiaro: fare 10 punti nelle prime 2 partite e sigillare la qualificazione al Mondiale 2023, per poi giocarsi tutto contro il Sudafrica e provare a ripetere l’impresa del Franchi. Le cose vanno per il verso giusto. All’esordio contro la Namibia, l’Italia paga l’emozione nel primo tempo, ma nella ripresa dilaga e chiude sul 47-22 con 7 mete. Il secondo match contro il Canada va ancora meglio: la squadra di O’Shea fornisce una delle sue migliori prestazioni, e a differenza di 4 anni prima il match non è mai in discussione, con gli Azzurri che passano 48-7. Il primo obiettivo è raggiunto: 10 punti e biglietto per la Francia già staccato. Si arriva al match decisivo contro il Sudafrica, che ha perso con gli All Blacks e non può più sbagliare. L’Italia dà tutto quello che ha, resiste agli assalti di una squadra fisicamente dominante, perde nel giro di pochi minuti Ferrari e Riccioni per infortunio e chiude il primo tempo sotto 17-3. Nella ripresa gli Azzurri sprecano una grande occasione per ritornare, poi dopo l’espulsione di Lovotti provano a reggere strenuamente, ma negli ultimi 30 minuti gli Springboks – poi futuri campioni del Mondo – dilagano e vincono 49-3. All’Italia manca anche l’occasione per riscattarsi, l’ultima partita con gli All Blacks viene annullata a causa del tifone Hagibis, ed è omologata con il risultato di 0-0. Coppa del Mondo 2019: i convocati dell’Italia Avanti: Simone Ferrari, Andrea Lovotti, Danilo Fischetti, Tiziano Pasquali, Nicola Quaglio, Marco Riccioni Forfait, Federico Zani, Giosuè Zilocchi, Luca Bigi, Oliviero Fabiani, Leonardo Ghiraldini, Dean Budd, Federico Ruzza, David Sisi, Alessandro Zanni, Maxime Mbanda, Sebastian Negri, Jake Polledri, Sergio Parisse ©, Braam Steyn Trequarti: Callum Braley, Guglielmo Palazzani, Tito Tebaldi, Tommaso Allan, Carlo Canna, Tommaso Benvenuti, Michele Campagnaro, Luca Morisi, Mattia Bellini, Giulio Bisegni, Matteo Minozzi, Jayden Hayward, Edoardo Padovani C.T. Conor O’Shea Durante il Mondiale, Danilo Fischetti e Giosuè Zilocchi hanno sostituito gli infortunati Simone Ferrari e Marco Riccioni Le partite dell’Italia alla Coppa del Mondo 2019 Italia-Namibia 47-22ITA – Mete: meta tecnica 11’, Allan 26’, Tebaldi 40’+1, Bellini 44’, Canna 47’, Polledri 70, Minozzi 76’Trasformazioni: Allan 27’, 40’+2, 45’, 48’, 77’Calci di punizione:NAM – Mete: Stevens 6’, Greyling 57’, Plato 79’Trasformazioni: Loubser 7’, 80’Calci di punizione: Loubser 51’ Italia-Canada 48-7ITA – Mete: Steyn 8’, Budd 13’, Negri 44’, meta tecnica 59’, Bellini 62’, Zani 73’, Minozzi 79’Trasformazioni: Allan 9’, 14’, 45’, Canna 74’Calci di punizione: Allan 3’CAN – Mete: Coe 69’Trasformazioni: Nelson 71’Calci di punizione: Sudafrica-Italia 49-3SUD – Mete: Kolbe 6’, Mbonambi 27’, Kolbe 53’, Am 58’, Mapimpi 68’, Snyman 76’, Marx 83’Trasformazioni: Pollard 7’, 28’, 60’, 69’Calci di punizione: Pollard 12, 51’ITA – Mete:Trasformazioni:Calci di punizione: Allan 9’

Italia | 10/07/2023

CORREVA L’ANNO 2015: IL MONDIALE SEGNATO DAGLI INFORTUNI AZZURRI, IN UN GIRONE QUASI TUTTO EURO

L’Italia arriva alla Coppa del Mondo del 2015, in Inghilterra, dopo un anno fatto di alti e bassi, caratterizzato da una grande vittoria contro la Scozia a Edimburgo ma anche da alcune prestazioni non all’altezza. A ciò si aggiunge la sfortuna: tra settembre e ottobre il c.t. Brunel sarà costretto a chiamare ben 5 giocatori dall’Italia per sostituire altrettanti ragazzi infortunati, mentre il capitano Sergio Parisse è costretto a fare i conti con un problema al polpaccio che pregiudica buona parte del suo Mondiale. L’Italia alla Coppa del Mondo 2015 L’Italia è inserita in un girone quasi totalmente europeo: oltre al Canada, infatti, le avversarie sono Francia, Irlanda e Romania. L’esordio Azzurro non è dei migliori. A Twickenham la Francia esce alla distanza, va avanti col piede di Michalak e a inizio ripresa allunga con la meta di Slimani. L’Italia reagisce con la marcatura di Venditti, poi però i transalpini chiudono la questione con Mas e vincono 32-10. La seconda partita è già decisiva: contro il Canada di Kieran Crowley gli Azzurri fanno molta più fatica del previsto, vanno sotto sia nel primo tempo che nella ripresa, e trovano il sorpasso solo al 58’ con la meta di Gonzalo Garcia, vincendo 23-18. Si arriva alla sfida decisiva contro l’Irlanda: è un match da dentro o fuori, e l’Italia ritrova lo spirito dei giorni migliori giocando una bella partita. Rimane attaccata al punteggio con i calci di Tommaso Allan, spreca un’occasione d’oro con Furno e alla fine cede 16-9, venendo matematicamente eliminata dalla corsa ai quarti di finale. C’è però ancora una partita da giocare, che vale il terzo posto e l’automatica qualificazione alla Coppa del Mondo successiva. L’Italia domina la Romania raggiungendo il bonus offensivo già al 46’, poi nel finale cala il ritmo e permette agli avversari di tornare sotto, ma ormai è tardi: la squadra di Brunel vince 32-22 e chiude il girone al terzo posto. Coppa del Mondo 2015: i convocati dell’Italia Avanti: Matias Aguero, Martin Castrogiovanni, Dario Chistolini, Lorenzo Cittadini, Michele Rizzo, Loenardo Ghiraldini, Andrea Manici, Valerio Bernabo, Josh Furno, Marco Fuser, Quintin Geldenhuys, Mauro Bergamasco, Francesco Minto, Sergio Parisse ©, Samuela Vunisa, Alessandro Zanni, Trequarti: Edoardo Gori, Guglielmo Palazzani, Marcello Violi, Tommaso Allan, Carlo Canna, Tommaso Benvenuti, Michele Campagnaro, Angelo Esposito, Gonzalo Garcia, Andrea Masi, Luke McLean, Luca Morisi, Leonardo Sarto, Giovanbattista Venditti. C.T. Jacques Brunel Dopo l’annuncio dei 31 convocati, l’Italia ha cambiato 5 giocatori per infortunio: Simone Favaro, Enrico Bacchin, Michele Visentin, Alberto de Marchi e Andrea Lovotti hanno sostituito Angelo Esporito, Luca Morisi, Andrea Masi, Alberto de Marchi e Andrea Lovotti Le partite dell’Italia alla Coppa del Mondo 2015 Francia-Italia 32-10FRA – Mete: Slimani 44’, Mas 69’Trasformazioni: Michalak 45’, 70’Punizioni: Michalak 7’, 11’, 28’, Spedding 38’, Michalak 40’, 42,ITA – Mete: Venditti 52’Trasformazioni: Allan 53’Calci di punizione: 34’ Italia-Canada 23-18ITA – Mete: Rizzo 17’, Garcia 58’Trasformazioni: Allan 18’, 59’Calci di punizione: 25’, 40’, 80’CAN – Mete: Van der Merwe 15’, Evans 44’Trasformazioni: Hirayama 16’Calci di punizione: Hirayama 14’, 72’ Irlanda-Italia 16-9IRL – Mete: Earls 19’Trasformazioni: Sexton 20’Calci di punizione: Sexton 9’, 58’, 62’ITA – Mete:Trasformazioni:Calci di punizione: Allan 15’, 24’, 52’ Italia-Romania 32-22ITA – Mete: Sarto 10’, Gori 24, Allan 39’, Zanni 46’Trasformazioni: 25’, 40’, 48’Calci di punizione: Allan 16, 70’ROM – Mete: Apostol 66’, Popirlan 74’, Apostol 79’Trasformazioni: Vlaicu 67’, 76’Calci di punizione: Vlaicu 5’

Italia | 10/07/2023

CORREVA L’ANNO 2015: IL MONDIALE SEGNATO DAGLI INFORTUNI AZZURRI, IN UN GIRONE QUASI TUTTO EURO

L’Italia arriva alla Coppa del Mondo del 2015, in Inghilterra, dopo un anno fatto di alti e bassi, caratterizzato da una grande vittoria contro la Scozia a Edimburgo ma anche da alcune prestazioni non all’altezza. A ciò si aggiunge la sfortuna: tra settembre e ottobre il c.t. Brunel sarà costretto a chiamare ben 5 giocatori dall’Italia per sostituire altrettanti ragazzi infortunati, mentre il capitano Sergio Parisse è costretto a fare i conti con un problema al polpaccio che pregiudica buona parte del suo Mondiale. L’Italia alla Coppa del Mondo 2015 L’Italia è inserita in un girone quasi totalmente europeo: oltre al Canada, infatti, le avversarie sono Francia, Irlanda e Romania. L’esordio Azzurro non è dei migliori. A Twickenham la Francia esce alla distanza, va avanti col piede di Michalak e a inizio ripresa allunga con la meta di Slimani. L’Italia reagisce con la marcatura di Venditti, poi però i transalpini chiudono la questione con Mas e vincono 32-10. La seconda partita è già decisiva: contro il Canada di Kieran Crowley gli Azzurri fanno molta più fatica del previsto, vanno sotto sia nel primo tempo che nella ripresa, e trovano il sorpasso solo al 58’ con la meta di Gonzalo Garcia, vincendo 23-18. Si arriva alla sfida decisiva contro l’Irlanda: è un match da dentro o fuori, e l’Italia ritrova lo spirito dei giorni migliori giocando una bella partita. Rimane attaccata al punteggio con i calci di Tommaso Allan, spreca un’occasione d’oro con Furno e alla fine cede 16-9, venendo matematicamente eliminata dalla corsa ai quarti di finale. C’è però ancora una partita da giocare, che vale il terzo posto e l’automatica qualificazione alla Coppa del Mondo successiva. L’Italia domina la Romania raggiungendo il bonus offensivo già al 46’, poi nel finale cala il ritmo e permette agli avversari di tornare sotto, ma ormai è tardi: la squadra di Brunel vince 32-22 e chiude il girone al terzo posto. Coppa del Mondo 2015: i convocati dell’Italia Avanti: Matias Aguero, Martin Castrogiovanni, Dario Chistolini, Lorenzo Cittadini, Michele Rizzo, Loenardo Ghiraldini, Andrea Manici, Valerio Bernabo, Josh Furno, Marco Fuser, Quintin Geldenhuys, Mauro Bergamasco, Francesco Minto, Sergio Parisse ©, Samuela Vunisa, Alessandro Zanni, Trequarti: Edoardo Gori, Guglielmo Palazzani, Marcello Violi, Tommaso Allan, Carlo Canna, Tommaso Benvenuti, Michele Campagnaro, Angelo Esposito, Gonzalo Garcia, Andrea Masi, Luke McLean, Luca Morisi, Leonardo Sarto, Giovanbattista Venditti. C.T. Jacques Brunel Dopo l’annuncio dei 31 convocati, l’Italia ha cambiato 5 giocatori per infortunio: Simone Favaro, Enrico Bacchin, Michele Visentin, Alberto de Marchi e Andrea Lovotti hanno sostituito Angelo Esporito, Luca Morisi, Andrea Masi, Alberto de Marchi e Andrea Lovotti Le partite dell’Italia alla Coppa del Mondo 2015 Francia-Italia 32-10FRA – Mete: Slimani 44’, Mas 69’Trasformazioni: Michalak 45’, 70’Punizioni: Michalak 7’, 11’, 28’, Spedding 38’, Michalak 40’, 42,ITA – Mete: Venditti 52’Trasformazioni: Allan 53’Calci di punizione: 34’ Italia-Canada 23-18ITA – Mete: Rizzo 17’, Garcia 58’Trasformazioni: Allan 18’, 59’Calci di punizione: 25’, 40’, 80’CAN – Mete: Van der Merwe 15’, Evans 44’Trasformazioni: Hirayama 16’Calci di punizione: Hirayama 14’, 72’ Irlanda-Italia 16-9IRL – Mete: Earls 19’Trasformazioni: Sexton 20’Calci di punizione: Sexton 9’, 58’, 62’ITA – Mete:Trasformazioni:Calci di punizione: Allan 15’, 24’, 52’ Italia-Romania 32-22ITA – Mete: Sarto 10’, Gori 24, Allan 39’, Zanni 46’Trasformazioni: 25’, 40’, 48’Calci di punizione: Allan 16, 70’ROM – Mete: Apostol 66’, Popirlan 74’, Apostol 79’Trasformazioni: Vlaicu 67’, 76’Calci di punizione: Vlaicu 5’

Italia | 10/07/2023