©2023 Federazione Italiana Rugby

Sei Nazioni femminile 2024: i precedenti tra Italia e Inghilterra

Il Sei Nazioni femminile 2024 dell’Italia inizia subito con la partita più dura, quella contro l’Inghilterra, un tabù non solo per le Azzurre ma per gran parte del rugby mondiale: ancora troppa la differenza tra il movimento inglese e tutti gli altri, che spesso rende il Sei Nazioni femminile una corsa a due con la Francia, unica in grado di reggere il ritmo delle inglesi. Italia-Inghilterra: i precedenti Le due squadre si sono incontrate 24 volte in partite ufficiali, con le inglesi che hanno vinto in tutte le occasioni. La prima sfida risale al 1988, quando in Coppa Europa le inglesi vinsero 32-9. Nel 1991 il primo incontro al Mondiale (25-9 per l’Inghilterra nella fase a gironi), poi con l’ingresso dell’Italia nel Sei Nazioni femminile, avvenuto nel 2007, le due squadre hanno iniziato ad incontrarsi ogni anno. Il primo incontro nel Torneo, che risale a quell’anno, finì 23-0 per le inglesi a Twickenham. L’ultima sfida, lo scorso anno, si è invece conclusa 68-5. L’impresa sfiorata C’è stata un’occasione in cui l’Italia ha dato realmente l’impressione di poter fare l’impresa e battere l’Inghilterra. Nel Sei Nazioni 2016 le Azzurre ospitarono le inglesi ad Ivrea in una partita che per loro si rivelò difficilissima: dopo 26 secondi l’Italia passò in vantaggio con lo splendido break di Maria Grazia Cioffi. L’Inghilterra reagì ribaltando il risultato e portandosi sul 7-14, ma un’invenzione di Rigoni per la corsa di Stefan permise alle Azzurre di accorciare le distanze con la meta del 12-14. Le inglesi chiusero il primo tempo con la marcatura di Clapp, ma nella ripresa arrivò l’immediata risposta con Elisa Giordano. Il secondo tempo fu di grande tensione per le inglesi, sorprese da un’Italia così arrembante: solo nell’ultimo quarto di partita riuscirono a venire a capo di un match complicatissimo, vincendo 33-24, con Este a siglare la quarta meta per l’Italia.

Italia Femminile | 23/03/2024

Raineri ritrova Sgorbini e lancia Cavina, Mitchell punta sull’esperienza: l’analisi delle formazioni di Italia-Inghilterra

Per la sfida d’esordio del Sei Nazioni femminile contro l’Inghilterra il capo allenatore dell’Italia Nanni Raineri ha dato continuità alle scelte del 2023. Le Azzurre ritrovano Francesca Sgorbini in terza linea, mentre davanti parte Seye dall’inizio con l’esperta Gai pronta a subentrare dalla panchina. Reparto trequarti invece senza novità con la capitana di giornata Stefan accanto a Madia in mediana. Rispetto al WXV stravinto a ottobre il c.t. dell’Inghilterra John Mitchell recupera Sadia Kabeya e Lucy Parker e schiera una formazione di grande esperienza, senza fare tanti esperimenti: svettano Emily Scarratt (108 presenze), Abbie Ward (61) e Zoe Harrison (46) e soprattutto sarà festa per la capitana Marlie Packer, che festeggerà la 100esima presenza con la maglia dell’Inghilterra dopo aver esordito nel 2008. Dalla panchina un possibile debutto: la seconda linea Maddie Feaunati. Sorprese davanti Il pacchetto di mischia scelto da coach Raineri presenta un po’ di sorprese. Come già preannunciato alla vigilia, l’assenza di Vecchini riporta Turani nel ruolo di tallonatrice, con Maris titolare a sinistra e Sara Seye che si prende la maglia numero 3 a destra. Per la prima linea delle Ealing Trailfinders una grande occasione dall’inizio, conseguenza della crescita che sta avendo nel campionato inglese. Tounesi affianca Fedrighi in seconda linea, mentre in terza ritorna dopo l’infortunio Francesca Sgorbini. L’altra flanker sarà Locatelli mentre Giulia Cavina sostituisce Giordano. La numero 8 del Cus Milano si è imposta come terza linea di grande qualità già nel WXV contro Giappone, Sudafrica e USA, ed è chiamata a confermarsi anche contro il meglio del rugby europeo e mondiale. Sicurezza fra le trequarti Se davanti il tecnico azzurro ha operato diversi cambi, nessuna sorpresa invece fra le trequarti, dove le gerarchie non cambiano: Madia affianca Stefan in mediana, D’Incà e Muzzo coprono i lati del campo con Ostuni Minuzzi estremo, mentre la coppia di centri è sempre quella formata da Rigoni e Sillari. Contro una squadra come l’Inghilterra sarà fondamentale mantenere la calma e sbagliare il meno possibile sotto la pressione furiosa delle ragazze di Mitchell, e soprattutto sotto il ritmo che imporranno Lucy Packer e Harrison. Gli inserimenti di Kildunne e il lavoro di Dow, che può anche accentrarsi per andarsi a prendere il pallone in mezzo al campo, serviranno ad aprire spazi nella difesa azzurra, con la coppia Scarratt-Rowland pronta a dare avanzamento costante. Le panchine Se reggere il primo impatto con le inglesi sarà difficile, sarà ancora più impegnativo tenere duro contro la fortissima panchina inglese. Raineri ha optato quindi per un 6+2 in panchina con giocatrici di grande esperienza come Gai e Duca, alternate invece a giovani in crescita come Gurioli, Stecca, Pilani e Frangipani. Per quanto riguarda le trequarti, Stevanin può coprire gli slot di apertura e centro, mentre Granzotto può fare praticamente quasi tutto e il ruolo che coprirà dipenderà molto dall’andamento della partita. Coach Mitchell sceglie invece un classico 5+3 pieno di esperienza, se si esclude la possibile esordiente Feaunati Le formazioni di Italia-Inghilterra Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (capitana), 8 Giulia Cavina, 7 Francesca Sgorbini, 6 Isabella Locatelli, 5 Sara Tounesi, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Silvia Turani, 1 Gaia Maris A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Lucia Gai, 19 Alessia Pilani, 20 Giordana Duca, 21 Alessandra Frangipani, 22 Emma Stevanin, 23 Francesca Granzotto Inghilterra: 15 Ellie Kildunne, 14 Abby Dow, 13 Helena Rowland, 12 Emily Scarratt, 11 Jess Breach, 10 Zoe Harrison, 9 Lucy Packer, 8 Sarah Beckett, 7 Marlie Packer (capitana), 6 Sadia Kabeya, 5 Abbie Ward, 4 Zoe Aldcroft, 3 Kelsey Clifford, 2 Lark Atkin-Davies, 1 Hannah Botterman A disposizione: 16 Connie Powell, 17 Mackenzie Carson, 18 Maud Muir, 19 Maddie Feaunati, 20 Alex Matthews, 21 Natasha Hunt, 22 Holly Aitchison, 23 Megan Jones

Italia Femminile | 22/03/2024

Guinness Women’s Six Nations, la formazione dell’Italia per l’esordio con l’Inghilterra

Tutto pronto per l’esordio della Nazionale Femminile Italiana di Rugby nell’edizione 2024 del Guinness Women’s Six Nations. Le Azzurre di Coach Nanni Raineri affronteranno domenica allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma le campionesse in carica dell’Inghilterra (calcio d’inizio alle 16:00, diretta su Sky Sport Arena).Raineri si affida a una formazione che unisce esperienza e freschezza: a guidare l’Italia sarà Sofia Stefan, che, come Michela Sillari, scenderà in campo per l’ottantatreesima volta con la maglia della Nazionale.  In mediana con lei ci sarà Veronica Madia, con D’Incà e Muzzo sulle ali, Rigoni e Sillari come centri.Sarà un test molto importante contro la squadra numero uno del ranking mondiale, che celebrerà proprio al Lanfranchi domenica il centesimo cap con la maglia delle Red Roses della capitana Marlie Packer. La Formazione dell’Italia:  15. Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 28 caps)14. Aura MUZZO (Villorba Rugby, 40 caps)13. Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 82 caps)12. Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 70 caps)11. Alyssa D’INCÀ (Villorba Rugby, 21 caps)10. Veronica MADIA (Grenoble Amazones, 46 caps)9. Sofia STEFAN (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 82 caps)8. Giulia CAVINA (CUS Milano Rugby, 5 caps)7. Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby, 20 caps)6. Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno, 46 caps)5. Sara TOUNESI (Sale Sharks, 35 caps)4. Valeria FEDRIGHI (Stade Toulousain, 50 caps)3. Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 19 caps)2. Silvia TURANI (Harlequins, 30 caps)1 Gaia MARIS (ASM Romagnat Rugby, 25 caps).A DISPOSIZIONE16. Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 7 caps)17. Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 8 caps)18. Lucia GAI (Valsugana Rugby Padova, 95 caps)19. Alessia PILANI (Rugby Colorno, 5 caps)20. Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 43 caps)21. Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 5 caps)22. Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 11 caps)23. Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 7 caps). I PROSSIMI IMPEGNI DELLE AZZURREGuinness Women’s Six NationsDomenica 24 marzo 2024, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v Inghilterra Domenica 31 marzo 2024, ore 16:00, Dublino, RDS ArenaIrlanda v ItaliaDomenica 14 aprile 2024, ore 13:30, Parigi, Stade Jean BouinFrancia v ItaliaSabato 20 aprile 2024, ore 17:45, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v ScoziaSabato 27 aprile 2024, ore 13:!5, Cardiff, Principality StadiumGalles v Italia

Italia Femminile | 22/03/2024

Il primo Sei Nazioni senza Sara Barattin: “La maglia azzurra mi manca, ma questo è un gruppo giovane e talentuoso”

Questo sarà il primo Sei Nazioni femminile della storia dell’Italia senza Sara Barattin. La mediana di mischia azzurra aveva infatti esordito nel 2005, ben 2 anni prima che le Azzurre entrassero nel Torneo femminile: “Beh, prima o poi dovevo smettere. Non potevo mica andare avanti all’infinito” racconta ridendo Barattin, che ha introdotto i temi portanti del prossimo Sei Nazioni femminile 2024. Non ti manca un po’ la maglia azzurra? “Assolutamente sì, credo sia normale. Però era il momento giusto per staccare. Sto comunque continuando a giocare al Villorba, fino a quando mi divertirò continuerò a giocare, poi smetterò del tutto”. Negli ultimi 2-3 anni hanno esordito tante giovani promettenti? Come vedi questo nuovo ciclo azzurro? “C’è tanta qualità. Partiamo da Alyssa (D’Incà, ndr), Franceschina (Granzotto, ndr), Vittoria Vecchini, Vittoria Ostuni Minuzzi, ma ce ne sono davvero tante. Speriamo di avere sempre più ragazze di questo livello”. A ottobre c’è stato un WXV molto particolare, con l’Italia che ha vinto tutte le partite schierando 3 formazioni completamente diverse. È un segnale importante? “Moltissimo, vuol dire che c’è grande profondità. Coach Raineri secondo me ha fatto benissimo, era il momento giusto per provare e far fare nuove esperienze alle ragazze. Lo ‘zoccolo duro’ del gruppo comunque era presente, ma intorno a questo sta crescendo tanto talento”. Quali possono essere i margini di miglioramento? “Negli ultimi anni c’è stata una crescita importante in touche, e in mischia comunque riusciamo sempre a ottenere i nostri possessi, quindi i miglioramenti ci sono già stati. Quello su cui bisogna lavorare tanto è soprattutto il piede, che è sempre stato il nostro problema”. Tante ragazze questa estate si sono trasferite all’estero. Pensi sia stata la scelta giusta? “Secondo me sì. Credo sia stata anche una scelta volta a mettersi in gioco a livello rugbistico e umano, per andare fuori dalla propria comfort zone. Il campionato inglese e quello francese poi sono di alto livello, è un modo per aumentare anche il proprio bagaglio tecnico”. Hai mai pensato di provare un’esperienza all’estero? “Solo un anno ci ho pensato, ma poi ho cambiato idea e ho deciso di rimanere qui. È stata una scelta di vita”. Un tuo pronostico su come sarà il Sei Nazioni 2024 dell’Italia femminile? “La partenza sarà molto dura, l’Inghilterra come sempre è l’avversaria più difficile del Torneo. Con l’Irlanda possiamo giocarcela: vero che hanno il fattore campo dalla loro parte e questo ha sempre inciso molto (l’Italia non ha mai vinto in Irlanda, ndr) ma credo e spero che le ragazze possano far bene. Con la Francia sarà un’altra partita molto difficile, forse quasi impossibile. Dovremo giocarcela contro Scozia e Galles, soprattutto la prima è alla nostra portata. Le gallesi invece stanno crescendo a dismisura, ma noi abbiamo già vinto 2 tante volte in Galles, e possiamo ripeterci”.

Italia Femminile | 21/03/2024

Parma abbraccia le Azzurre, presentato il Guinness Women’s Six Nations 2024

La Sala Conferenze “Leonardo Mussini” dello Stadio Sergio Lanfranchi di Parma ha ospitato questa mattina la conferenza stampa di presentazione del Guinness Women’s Six Nations 2024, che inizierà per l’Italia domenica 24 marzo alle 16:00, quando le ragazze di coach Nanni Raineri ospiteranno le campionesse in carica dell’Inghilterra. Presenti alla conferenza il Presidente Onorario FIR Giancarlo Dondi, il Capo della Segreteria Politica della Regione Emilia Romagna Giammaria Manghi, l’Assessore allo Sport del Comune di Parma Marco Bosi, il Responsabile Comunicazione Istituzionale e Customer Care di Vittoria Assicurazioni Luciano Chillemi, il Caporedattore e responsabile per il Rugby di SkySport Francesco Pierantozzi, l’Head Coach della Nazionale Femminile Giovanni Raineri e la Co-Capitana della Nazionale Femminile, Sofia Stefan.“Ci attende un inizio duro, contro la squadra più forte del mondo – ha spiegato Raineri -, ma vogliamo dimostrare nel corso di tutto il torneo di valere e di essere migliorate. Questo è un Sei Nazioni importante, che mette in palio il piazzamento nelle divisioni del prossimo WXV e, soprattutto, la qualificazione diretta alla Coppa del Mondo”. Gli fa eco Stefan, una delle giocatrici con più esperienza nel gruppo Azzurro: “82 caps sono tanti, ma ogni volta vestire questa maglia ha un sapore nuovo. Per me il Sei Nazioni è il periodo migliore dell’anno, quello che aspetto di più: certo, la partita di domenica sarà senz’altro dura, ma sono sicura che rispetto allo scorso anno siamo più preparate e abbiamo lavorato di più nel migliorare aspetti specifici. Ci faremo trovare pronte per tutto il Torneo”. Il Sei Nazioni sarà trasmesso da Sky Sport, che ha già seguito le edizioni U20 e Maschile e che ora è pronto a mandare in onda le gare delle Azzurre in casa e in trasferta, con la telecronaca di Paolo Malpezzi e il commento tecnico di Andrea De Rossi per le gare interne e di Federico Fusetti per le trasferte. L’Italia giocherà le sue gare interne allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, proseguendo la partnership con la Regione Emilia Romagna e con il Comune di Parma. Lo sponsor principale sulla maglia delle Azzurre è, come per le nazionali maschili, dal 2022, è Vittoria Assicurazioni.È disponibile, consultabile online e scaricabile a questo link, la Media Guide del Guinness Women’s Six Nations.A questo link invece, la registrazione integrale della conferenza di lancio del Guinness Women’s Six Nations 2024. I PROSSIMI IMPEGNI DELLE AZZURREGuinness Women’s Six NationsDomenica 24 marzo 2024, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v Inghilterra Domenica 31 marzo 2024, ore 16:00, Dublino, RDS ArenaIrlanda v ItaliaDomenica 14 aprile 2024, ore 13:30, Parigi, Stade Jean BouinFrancia v ItaliaSabato 20 aprile 2024, ore 17:45, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v ScoziaSabato 27 aprile 2024, ore 13:!5, Cardiff, Principality StadiumGalles v Italia

Italia Femminile | 20/03/2024

Italia femminile, Turani: “L’obiettivo è il podio al Sei Nazioni. L’Inghilterra ci darà segnali importanti”

Comincia l’avventura dell’Italia al Sei Nazioni femminile 2024, e comincia con la sfida più dura, quella contro l’Inghilterra: le Azzurre sfideranno le campionesse in carica domenica 23 marzo a Parma, alle ore 16 (diretta Sky Sport) ma nonostante la grande difficoltà del primo ostacolo hanno le idee molto ben chiare sugli obiettivi. Lo spiega Silvia Turani, prima linea dell’Italia: “A livello di gruppo l’obiettivo è arrivare al terzo posto. Poi ovviamente ragioniamo di partita in partita e scendiamo in campo sempre per vincere, l’obiettivo di fondo è questo anche perché ci permetterebbe di andare nella prima divisione del WXV (nel 2023 l’Italia ha giocato in seconda divisione) e soprattutto ci garantirebbe la qualificazione al prossimo Mondiale”. Hai parlato di terzo posto: vuol dire che bisogna portare a casa almeno 2 o 3 partite… “Sì, siamo consapevoli che non sarà facile perché tutte le nazionali sono molto competitive, ma abbiamo un’importante consapevolezza dei nostri mezzi. Già nel giro di un anno l’Irlanda, che lo scorso anno era più alla portata, è migliorata molto, poi la Scozia lo scorso anno ci ha battute e poi ha vinto tutte le partite al WXV, il Galles è ormai una squadra consolidata e ha fatto un percorso importante, anche se dipenderà molto anche da come si arriverà alla fine del Torneo, soprattutto perché in alcuni ruoli non abbiamo ancora la profondità necessaria per sopperire a tanti infortuni”. Iniziare contro l’Inghilterra è un ostacolo importante. Avreste preferito incontrarla dopo? “Ci sono pro e contro. Da un lato affronti subito l’ostacolo più difficile e questo permette di capire quali sono i punti sui quali bisogna lavorare per migliorare. Dall’altro ti scontri subito con la dura realtà, una squadra che non ti perdona nulla”. Quali obiettivi ci si pone quando si affronta una squadra come l’Inghilterra? “Personalmente mi piace giocare da ‘underdog’, senza la pressione del risultato, e credo possa essere un banco di prova importante anche per le ragazze più giovani che hanno meno esperienza e possono farla in una partita in cui non c’è l’ansia di dover vincere, per quanto difficilissima. Poi alla fine dei conti è una partita, anche se ci si prepara in maniera diversa perché conterà più la prestazione del risultato una volta che arrivi in campo fai quello che fai sempre quando giochi a rugby, a prescindere dall’avversario”. Hai parlato prima di profondità. Con il WXV è stato fatto un primo passo avanti? “Sì assolutamente, quelle 3 partite sono state un bel segnate. Le nostre terze linee non erano disponibili e quindi sono state chiamate – e sono anche partite titolari – ragazze molto giovani con pochissimi o nessun cap in nazionale, e si sono dimostrate tutte all’altezza. Allo stesso modo anche Nicole Mastrangelo (mediana di mischia, ndr) ha dimostrato di poter stare nel gruppo nonostante non fosse mai stata nel giro della Nazionale maggiore ma sono dell’Under 20. Chiaro, non abbiamo affrontato Francia o Inghilterra, ma comunque le loro prestazioni sono state positive, così come è positivo secondo me l’aver iniziato in un Torneo diverso dal Sei Nazioni, in modo da fare un percorso più graduale”. Per quanto riguarda la prima linea, come vedi questo Sei Nazioni nella battaglia davanti? “Intanto spero di riuscire a fare tanti minuti, perché negli ultimi anni gli infortuni hanno limitato le mie presenze nel Sei Nazioni, e vorrei essere in grado di giocare ed essere performante anche per 80 minuti di fila, se ce ne sarà la necessità. Molte avversarie le conosco, pensiamo al Galles dove la tallonatrice gioca con me nelle Harlequins, e molte prime linee le ho già incontrate nel campionato inglese. Da questo punto di vista è un vantaggio perché conosco le loro caratteristiche. Per quanto riguarda l’Italia credo che anche le giovani stiano iniziando ad avere un’esperienza importante. Pensiamo a Gaia Maris, che ha 22 anni e 25 caps, quasi incredibile. Anche Francesca Sgorbini è giovane ma ha esordito a 18 anni. A volte dai per scontato che queste ragazze abbiano la tua età, perché le vedi in azzurro da tantissimo tempo, invece non è così. Alla fine la nostra prima linea è molto giovane, dopo Lucia Gai (95 caps) quella con più cap sono io che ne ho 30, che non sono pochi ma nemmeno tantissimi. Però è anche importante che molte di noi abbiano esperienza internazionale, in effetti tante delle nostre prime linee giocano o hanno giocato all’estero. Gaia Maris è in Francia, io e Sara Seye siamo in Inghilterra, Lucia Gai è stata in Francia: questo aggiunge molto”.

Italia Femminile | 20/03/2024

Italia femminile: un grande mix di talento ed esperienza. L’analisi delle convocate per il Sei Nazioni 2024

Comincia l’avventura dell’Italia al Sei Nazioni femminile 2024: le ragazze, guidate da coach Nanni Raineri, esordiranno domenica 24 marzo alle 16 contro l’Inghilterra, per poi affrontare l’Irlanda e la Francia in trasferta, la Scozia in casa e per finire il Galles a Cardiff. Raineri ha scelto 26 giocatrici per iniziare la preparazione alla prima partita: ciò che salta all’occhio, analizzando l’elenco, non è solo l’ottimo mix tra giocatrici esperte e giovani talenti che come sempre rappresenta il punto di forza di questa squadra, ma è anche l’esperienza internazionale già maturata da alcune ragazze ancora molto giovani. Ad esempio, a soli 23 anni Sgorbini conta già 20 presenze in maglia azzurra e ha una notevole esperienza internazionale maturata in Francia, dove con Romagnat ha vinto anche il titolo nazionale. Allo stesso modo la neo-compagna di squadra a Clermont, Gaia Maris, a 22 anni ha già giocato 25 partite ed è in azzurro dal 2021. Ovviamente sarà importante l’apporto di giocatrici come Gai, Stefan, Sillari e la capitana Giordano, insieme a una Beatrice Rigoni che anche in Inghilterra sta facendo vedere tutto il suo talento. Le avanti Raineri si affida al giusto mix di giovani ed esperte. In attesa del ritorno di Vittoria Vecchini, che salterà la prima partita per infortunio, sarà probabilmente Silvia Turani ad indossare la maglia numero 2 aprendo ulteriormente la strada alla concorrenza per il ruolo di pilone sinistro, con Gaia Maris pronta a dare battaglia in mischia, così come Stecca. A destra Lucia Gai farà valere la sua grandissima esperienza: se dovesse giocare tutte e 5 le partite chiuderebbe il Torneo a quota 100 presenze in maglia azzurra. Dietro di lei ci sarà lotta serrata per il posto in squadra, con Pilani e Seye a giocarsi una maglia. Inoltre, Laura Gurioli rappresenta una pedina ulteriormente importante per tutto il reparto avanzato, potendo giocare non solo tallonatrice ma anche terza linea. In seconda linea spazio all’esperienza di Duca e Fedrighi, con Tounesi, Locatelli e Frangipani che come sempre potranno svariare tra seconda e terza in base alle esigenze del match e della squadra. In terza linea, considerando che in futuro potrebbero tornare a disposizione anche Franco e Arrighetti, ci sarà grande concorrenza per occupare i due posti al fianco della capitana Giordano. Detto delle 3 seconde linee adattabili, bisogna aggiungere alla lista Francesca Sgorbini, anche lei giovane ma con tanta esperienza internazionale, capace di garantire avanzamento palla in mano e ottima placcatrice, Beatrice Veronese – che ritorna in Nazionale dopo tanto tempo – e Giulia Cavina, autrice di un ottimo WXV lo scorso ottobre. Mediana e trequarti Per la maglia numero 9 l’esperienza di Sofia Stefan e il talento di Francesca Granzotto (che potrebbe però essere impiegata in tanti ruoli diversi, soprattutto da ala o estremo) garantiscono un reparto completo. Allo stesso modo, ci sarà lotta serrata per la maglia numero 10, con Madia e Stevanin che spesso si sono alternate nel 2023 e che avendo caratteristiche diverse rendono la mediana ulteriormente completa: la prima si distingue particolarmente nella distribuzione e nella gestione del gioco mentre la seconda può giocare quasi da centro aggiunto attaccando spesso la linea. Il reparto trequarti si presenta come sempre pericolosissimo in attacco: Rigoni e Sillari sono come sempre dei punti fermi per talento ed esperienza, D’Incà può consacrarsi dopo un grande 2023, mentre Muzzo è ormai una certezza. Le fiammate di Vittoria Ostuni Minuzzi e la duttilità di Capomaggi completano un reparto eterogeneo e sempre più performante. Italia femminile: le convocate per il Sei Nazioni 2024 Prime lineeLucia GAI (Valsugana Rugby Padova) – 95 caps Laura GURIOLI (Villorba Rugby) – 7 capsGaia MARIS (ASM Romagnat Rugby) – 25 caps Alessia PILANI (Rugby Colorno) – 5 capsSara SEYE (Ealing Trailfinders) – 18 caps Emanuela STECCA (Villorba Rugby) – 8 capsSilvia TURANI (Harlequins) – 30 caps  Seconde lineeGiordana DUCA (Valsugana Rugby Padova) – 43 caps Valeria FEDRIGHI (Stade Toulousain) – 50 caps Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby) – 5 capsSara TOUNESI (Sale Sharks) – 35 caps  Terze lineeGiulia CAVINA (CUS Milano) – 4 capsElisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova) –  Capitana – 65 caps Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno) – 46 caps Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby) – 20 capsBeatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova) – 16 caps  Mediane di mischiaFrancesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina) – 7 caps Sofia STEFAN (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps  Mediane d’aperturaVeronica MADIA (Grenoble Amazones) – 46 caps Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova) – 11 caps  CentriBeatrice RIGONI (Sale Sharks) – 70 caps Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps  Ali/estremiBeatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby) – 12 caps Alyssa D’INCÀ (Villorba Rugby) – 21 caps Aura MUZZO (Villorba Rugby) – 40 caps Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova) – 28 caps 

Italia Femminile | 18/03/2024

I numeri dell’Italia femminile e le statistiche al Sei Nazioni

La storia dell’Italia femminile comincia a Riccione, il 22 giugno 1985: le Azzurre giocarono la prima partita della loro storia contro la Francia, pareggiando per 0-0. Dopo 39 anni, l’Italia è una delle principali potenze del rugby femminile mondiale, e si presenta al Sei Nazioni 2024 come settima del ranking. I numeri all time dell’Italia femminile L’Italia ha disputato 189 partite ufficiali, ottenendo 70 vittorie, con 4 pareggi e 115 sconfitte. In totale le Azzurre hanno segnato 2737 punti, subendone 4155. La squadra che l’Italia ha affrontato più volte è proprio la Francia, sfidata 3 volte nelle prime 3 partite della sua storia e 28 volte in totale, con 5 vittorie azzurre: 1996, 2013, 2015, 2019 e 2022. La squadra più battuta dalle Azzurre è la Scozia, 16 vittorie su 24 incontri. L’Italia ha partecipato anche a 5 Coppe del Mondo, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale nel 2022. La giocatrice più presente nella storia dell’Italia è Sara Barattin con 116 presenze, mentre la miglior marcatrice è Veronica Schiavon con 383. La prima in attività, e seconda assoluta, è Michela Sillari con 279 punti. Sillari è anche la giocatrice che ha segnato più punti in una singola partita (23 contro la Scozia nel 2018) e quella che ha segnato più mete in un singolo match, 3 come Manuela Furlan. La giocatrice con più mete segnate in assoluto è Manuela Furlan con 20, mentre Sofia Stefan è la migliore tra quelle in attività con 16. La vittoria più larga dell’Italia è un 52-0 del 2005 contro la Germania e quella con più punti segnati è il 65-22 del 2012 contro le Samoa, mentre la sconfitta più larga è un 74-0 subito a Parma dall’Inghilterra nel 2022. Il record in una partita dei Mondiali invece è appannaggio di Michela Tondinelli, 19 contro la Russia nel 1998. L’Italia ha vinto anche 2 edizioni della Coppa delle Nazioni (2002 e 2006) e una del campionato europeo, nel 2005. In realtà si tratta della stessa competizione, solo che Rugby Europe assegnava il titolo di campione europeo ogni 4 anni, mentre le altre edizioni non venivano conteggiate ufficialmente. Le Azzurre sono giunte al secondo posto del WXV 2023, vincendo tutte le partite con il bonus offensivo, chiudendo a pari punti con la Scozia ma concludendo seconde per differenza punti. Sono 3 le Azzurre che hanno indossato la maglia delle Barbarians: Silvia Turani nel 2019, Sara Barattin e Maria Magatti nel 2023. Le statistiche dell’Italia al Sei Nazioni femminile L’Italia partecipa al Sei Nazioni femminile dal 2007, quando prese il posto della Spagna: da quel momento, le Azzurre hanno disputato 82 partite vincendone 23, con 3 pareggi e 57 sconfitte, 900 punti segnati e 1995 subiti. Il miglior risultato dell’Italia è il secondo posto del 2019, ottenuto conquistando 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e un pareggio contro il Galles. Anche in questo caso, la Scozia è la “vittima” preferita delle Azzurre, che hanno vinto 10 volte su 16 partite, con in mezzo un pareggio e 4 sconfitte. Dall’ingresso nel Torneo del 2007 al 2023 sono 6 le capitane che hanno guidato la Nazionale azzurra: Licia Stefan (2007), Paola Zangirolami (dal 2008 al 2012), Silvia Gaudino (dal 2013 al 2015), Sara Barattin (dal 2016 al 2018), Manuela Furlan (2019, e poi 2021 e 2022) ed Elisa Giordano, capitana nel 2020 e nel 2023. Il record di presenze italiane nel Torneo è detenuto da Sara Barattin (78 presenze), quello di punti da Veronica Schiavon (201) e quello delle mete da Manuela Furlan (12). Quest’ultimo può essere superato quest’anno, visto che la prima giocatrice in attività (terza globale, dietro Furlan e Bettoni) in classifica è Beatrice Rigoni con 10 marcature. Schiavon è anche la giocatrice ad aver segnato più punti in una singola partita dell’Italia al Sei Nazioni: 21 nella vittoria per 31-10 contro la Scozia. La vittoria italiana più larga in una partita del Sei Nazioni risale al 2014 (45-5 contro la Scozia) mentre la sconfitta col passivo più alto è lo 0-74 subito nel 2022 contro l’Inghilterra. La miglior striscia di risultati positivi nel Sei Nazioni risale al biennio 2018-19, con 4 vittorie e un pareggio. La peggiore invece risale al biennio 2007-08, con 9 sconfitte di fila. L’Italia ha conquistato anche un Trofeo Anita Garibaldi, battendo la Francia nel 2019 per 31-12 con mete di Furlan, Bettoni, Stefan e Rigoni, una trasformazione e 3 calci di punizione di Sillari. I piazzamenti dell’Italia femminile al Sei Nazioni 2007 – 6ª  2008 – 5ª con 1 vittoria (Scozia)    2009 – 6ª2010 – 5ª con 1 vittoria (Galles) e 1 pareggio (Scozia)2011 – 5ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2012 – 5ª con 1 vittoria (Scozia)2013 – 5ª con 2 vittorie (Francia e Scozia)2014 – 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2015 – 3ª con 3 vittorie (Scozia, Francia e Galles)2016 – 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)2017 – 6ª2018 – 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2019 – 2ª con 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e 1 pareggio (Galles)2020* (Il Torneo non fu disputato per intero) – 4ª con 1 vittoria (Galles)2021* (Il Torneo si tenne in versione “ridotta” con sole 3 partite) – 4ª con una vittoria (Scozia)2022 – 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)2023 – 5ª con 1 vittoria (Irlanda)

Italia Femminile | 18/03/2024

Nazionale Femminile, le convocate in preparazione di Italia-Inghilterra

Il Commissario Tecnico della Nazionale Femminile Italiana di Rugby, Giovanni Raineri, ha diramato la lista delle atlete convocate al raduno di Parma per preparare la sfida del primo turno del Guinness Women’s Six Nations con le campionesse in carica dell’Inghilterra, che si giocherà allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma domenica 24 marzo alle 16:00 (diretta su Sky Sport).La Nazionale Femminile sarà in raduno a Parma dal 19 marzo e rimarrà in raduno anche dopo la sfida con le inglesi, vincitrici delle ultime cinque edizioni del Sei Nazioni Femminile: la squadra di Raineri preparerà infatti anche la partita del secondo turno contro l’Irlanda, in programma il 31 marzo all’RDS Arena di Dublino.Qui di seguito la lista delle atlete:  Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby) – 12 caps Giulia CAVINA (CUS Milano) – 4 capsAlyssa D’INCÀ (Villorba Rugby) – 21 caps Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova) – 43 caps Valeria FEDRIGHI (Stade Toulousain) – 50 caps Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby) – 5 capsLucia GAI (Valsugana Rugby Padova) – 95 caps Elisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova) -65 caps Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina) – 7 caps Laura GURIOLI (Villorba Rugby) – 7 capsIsabella LOCATELLI (Rugby Colorno) - 46 caps Veronica MADIA (Grenoble Amazones) – 46 caps Gaia MARIS (ASM Romagnat Rugby) – 25 caps Aura MUZZO (Villorba Rugby) – 40 caps Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova) – 28 caps Alessia PILANI (Rugby Colorno) – 5 capsBeatrice RIGONI (Sale Sharks) – 70 caps Sara SEYE (Ealing Trailfinders) – 18 caps Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby) – 20 capsMichela SILLARI (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps Emanuela STECCA (Villorba Rugby) – 8 capsSofia STEFAN (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova) - 11 caps Sara TOUNESI (Sale Sharks) - 35 caps Silvia TURANI (Harlequins) – 30 caps Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova) – 16 caps  ATLETE INVITATE:  Gaia BUSO (Rugby Colorno) – 2 capsAlice CASSAGHI (CUS Milano Rugby) – 3 capsSofia CATELLANI (Rugby Colorno) – 2 capsSara MANNINI (Rugby Colorno) - esordienteNicole MASTRANGELO (Unione Rugby Capitolina) – 1 cap I PROSSIMI IMPEGNI DELLE AZZURREGuinness Women’s Six NationsDomenica 24 marzo 2024, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v Inghilterra Domenica 31 marzo 2024, ore 16:00, Dublino, RDS ArenaIrlanda v ItaliaDomenica 14 aprile 2024, ore 13:30, Parigi, Stade Jean BouinFrancia v ItaliaSabato 20 aprile 2024, ore 17:45, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v ScoziaSabato 27 aprile 2024, ore 13:!5, Cardiff, Principality StadiumGalles v Italia

Italia Femminile | 15/03/2024

Guinness Women’s Six Nations, lanciata a Londra l’edizione 2024, Giordano e Raineri: “Non vediamo l’ora, vogliamo fare bene”

È stato presentato oggi a Londra, nella galleria multimediale Frameless, il Guinness Women’s Six Nations 2024, che inizierà per le Azzurre di coach Raineri da Parma, dove il 24 marzo, con calcio d’inizio alle 16:00 e diretta su Sky Sport, affronteranno le campionesse in carica dell’Inghilterra.  E proprio Raineri, nella capitale inglese assieme alla capitana Elisa Giordano (Valsugana Rugby Padova, 65 caps) ha fatto il punto sul Torneo: “La prima partita del Sei Nazioni è sempre molto avvincente, ma in questo caso, iniziando con l’Inghilterra, la sfida è ancora più alta, perché siamo consapevoli di affrontare la miglior squadra del mondo”, ha detto il coach che poi ha aggiunto “Stiamo lavorando duramente per arrivare al meglio a un incontro così importantie. che può dire molto sul percorso che abbiamo intrapreso”. Giordano ha fissato gli obiettivi per questo Sei Nazioni: “Ovviamente vogliamo vincere il più possibile e confermarci su un livello alto. Se riuscissimo a centrare la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo (che si giocherà in Inghilterra nel 2025, ndr.) già in questo Torneo, allora avremmo fatto un passo in avanti davvero grande. Giocare con l’Inghilterra alla prima giornata è difficile, ma è anche stimolante, perché ci permette di arrivare cariche a questo appuntamento così prestigioso”.  I PROSSIMI IMPEGNI DELLE AZZURREGuinness Women’s Six NationsDomenica 24 marzo 2024, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v Inghilterra Domenica 31 marzo 2024, ore 16:00, Dublino, RDS ArenaIrlanda v ItaliaDomenica 14 aprile 2024, ore 13:30, Parigi, Stade Jean BouinFrancia v ItaliaSabato 20 aprile 2024, ore 17:45, Parma, Stadio Sergio LanfranchiItalia v ScoziaSabato 27 aprile 2024, ore 13:!5, Cardiff, Principality StadiumGalles v Italia

Italia Femminile | 13/03/2024