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Fino al 15 ottobre è ancora possibile fare richiesta di accreditamento come enti di accoglienza del Servizio Civile Universale

Fino al 15 ottobre le società interessate possono fare richiesta di accreditamento per diventare sede di accoglienza dei volontari di Servizio Civile, grazie all’accordo tra FIR e Opes. Il Club dovrà presentare richiesta di accreditamento una sola volta in quanto diventato ‘’ente di accoglienza di servizio civile’’ resterà accreditato per sempre. Tra club, comitati e sede nazionale, ad oggi risultano essere accreditati in 132 come sedi di accoglienza di Servizio Civile Universale. Numero che cresce ogni anno in seguito alle nuove richieste che, durante la finestra di apertura della procedura di accreditamento, arrivano da parte dei Club. L’analisi dei dati ad oggi a disposizione mostra la crescente diffusione del progetto tra le società di rugby italiane. Per approfondire i dati recenti sul servizio civile nel mondo rugbistico italiano clicca QUI Vivere il mondo del rugby attraverso il Servizio Civile offre la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di esperienza e di immergersi in un’avventura indelebile, come raccontano i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato. Massimiliano – Volontario SCU 2023 SEDE CENTRALE“Il ruolo di operatore volontario presso la Federazione Italiana Rugby, oltre ad aver avuto un ruolo specifico nell’Ufficio Responsabilità Sociale, mi ha permesso di vivere le partite del 6 Nazioni da bordocampo e di partecipare alla preparazione e al lavoro che si nasconde dietro al torneo.” Camilla – Volontaria SCU 2023 SEDE CENTRALE“Essere volontaria presso la Federazione Italiana Rugby mi ha permesso di assistere molte persone e ampliare le mie conoscenze del rugby. Inoltre, mi ha offerto l’opportunità di comprendere l’importanza dell’inclusione e attenzione al pubblico disabile durante le partite del 6 Nazioni, dove ho dato anche una mano nell’organizzazione. Per avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare la pagina del sito dedicata al Servizio Civile su Federugby.it, dove è possibile scaricare la presentazione del progetto e la modulistica necessaria. Nel caso in cui siate interessati a partecipare vi invitiamo a contattare l’Ufficio Responsabilità Sociale inviando una e-mail a responsabilitasociale@federugby.it che sarà a vostra disposizione per guidarvi nella procedura di accreditamento.

Impegno Sociale | 03/10/2024

Rugby Oltre le Sbarre, presentato il nuovo progetto del carcere di San Gimignano

Il numero delle carceri italiane in cui si gioca a rugby si arricchisce di una nuova realtà grazie all’impegno dell’Amatori Rugby Toscana, già attiva da tempo nella Casa Circondariale Le Sughere di Livorno. La nota società toscana, fiore all’occhiello di Rugby Oltre le Sbarre, ha trasmesso l’impegno e l’importanza del progetto ad un gruppo di appassionati, allenatori e non, che ogni domenica mattina, da marzo scorso, si recano nella Casa di Reclusione di Ranza a San Gimignano per far conoscere il gioco della palla ovale e i suoi valori tra i detenuti. Il progetto è stato ufficialmente presentato il 20 settembre nella sala del Consiglio del Comune di San Gimignano alla presenza delle istituzioni comunali e regionali, del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e della Polizia penitenziaria. Il Sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, e l’Assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli, hanno mostrato grande sostegno all’ingresso del rugby all’interno di una realtà carceraria di Alta sicurezza, quale è quella di Ranza. Presenti anche il Presidente del Comitato Regionale Toscano, Riccardo Bonaccorsi, i referenti dell’Ufficio Responsabilità Sociale della FIR che coordinano il progetto a livello nazionale, il Presidente dell’Amatori Rugby Toscana, Stefano Maganzi, e i referenti delle squadre OLD Toscane che partecipano, insieme alla squadra della C.C. Le Sughere ‘Le Pecore Nere’ al Campionato OLD Toscano. Largo spazio alle testimonianze di chi entra ogni settimana nell’istituto Ranza e Le Sughere, tra gli altri Leonardo Panci e Maurizio Berti, protagonisti fondamentali per la riuscita del progetto. Tra i racconti, l’emozione degli atleti detenuti nel ricevere i tesserini FIR, segno del loro ingresso nella famiglia del rugby italiano. Haka è il nome scelto per la squadra, che gli allenatori auspicano in futuro possa entrare, come la sua sorella livornese, a far parte del Campionato OLD toscano. L’istituto Ranza in provincia di Siena si unisce alle altre 17 realtà carcerarie all’interno delle quali si gioca a rugby in Italia.

Impegno Sociale | 25/09/2024

Pubblicato il Report ‘L’impatto di Mondovale Responsabile 2023’

La Responsabilità Sociale (CSR) è alla base delle strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile. Consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per le persone che si avvicinano alla palla ovale, si promuovono scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale ritenendo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e i principi di cittadinanza della società civile. Aderendo al modello di Sport quale attore per lo sviluppo sociale promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile], si adottano scelte socialmente responsabili che rispondano alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile in rispetto delle generazioni di domani. Rispondendo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile (Organizzazioni no profit, Onlus, Enti e Ministeri) il rugby diventa strumento di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare cittadini migliori. “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore della Federazione nel quale si muovono tutte le progettualità che, in coerenza con i valori del rugby e con i principi di equità, promuovono e sviluppano un gioco inclusivo aperto a tutti e a tutte. È stato redatto, a cura del settore Strategia e Responsabilità Sociale, il primo report ‘l’impatto di Mondovale Responsabile 2023’ che valorizza le azioni e i progetti di CSR della FIR e dei suoi Club che hanno generato per il movimento rugbistico italiano nel 2023 un valore economico pari a 1.485.247€. Per leggere e scaricare il report clicca QUI.

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2024

Accreditamento Enti di Accoglienza Servizio Civile Universale: Richiedilo entro il 15 Ottobre!

Come già avvenuto negli anni scorsi, anche quest’anno è possibile fare richiesta di accreditamento per diventare sede di accoglienza dei volontari di Servizio Civile Universale, per tutti i Club che ancora non sono accreditati, grazie all’Accordo tra FIR e Opes. Ad oggi risultano essere 117 i Club accreditati come sedi di accoglienza di Servizio Civile Universale e 41 tra le società, i Comitati e la sede nazionale che al momento ospitano i 92 volontari e volontarie attivi che concluderanno il loro anno di Servizio Civile a settembre. In seguito, arriveranno nuovi giovani nei 54 Club, Comitati e sede nazionale che hanno aderito al progetto nel 2023 e che hanno ricevuto più di 300 domande di candidatura. Ulteriori 16 Club hanno completato l’iter di accreditamento per riceverli nel 2025. Per avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare la pagina del sito dedicata al Servizio Civile su Federugby.it, dove è possibile scaricare la presentazione del progetto e la modulistica necessaria. Nel caso in cui siate interessati a partecipare vi invitiamo a contattare l’Ufficio Responsabilità Sociale inviando una e-mail a responsabilitasociale@federugby.it che sarà a vostra disposizione per guidarvi nella procedura di accreditamento. La scadenza prevista per accreditarsi è il 15 ottobre. Il Servizio Civile è un progetto promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale che permette ai giovani tra i 18 e i 28 anni e 364 giorni di vivere un’esperienza unica, sia dal punto di vista professionale che umano, che li porta a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese, ad assistere i cittadini più fragili o ad avvicinarsi a settori come l’educazione, lo sport sociale ed il turismo sostenibile. 

FIR per il Sociale | 05/08/2024

FIR per favorire l’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport con il progetto europeo SAME

Venerdì 12 luglio presso la sede di Ecos si è svolto il kick-off meeting del nuovo progetto europeo nel quale FIR è partner, finalizzato all’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport. Il progetto, coordinato da Ecos, organizzazione con la quale FIR collabora da tempo in ambito di progettazione europea, è una azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport che vede la collaborazione tra Ecos, FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi. SAME - Sports Activities for Mental Enhancement è un progetto della durata di 18 mesi volto a favorire l’integrazione comunitaria di 50 giovani rifugiati di guerra (principalmente dall’Ucraina) recentemente stabiliti a Roma, fornendo loro opportunità sicure e arricchenti, aiutandoli a superare i traumi della guerra e dell’esilio, attraverso attività sportive strutturate da coach formati sulla salute mentale e sulla mediazione culturale, valorizzando il loro benessere psicofisico, aiutandoli ad adattarsi nella comunità ospitante, creando nuovi legami attraverso gli sport di squadra con i giovani del posto ed ampliando così le loro reti sociali in un periodo cruciale per lo sviluppo sociale e per la crescita personale, consentendo loro di adattarsi al nuovo ambiente. Tutti i risultati del progetto saranno condivisi con altri club sportivi e parti interessate, nonché con i servizi di salute mentale e organizzazioni del terzo settore legate ai giovani e alla migrazione, al fine di condividere facilmente buone pratiche e un modello replicabile in altre comunità locali e nazionali dell’UE. Ne corso del meeting i partner hanno raccontato le loro esperienze nell’ambito delle tematiche trattate dal progetto e hanno delineato insieme gli obiettivi e le fasi successive da dover implementare nel corso dei prossimi mesi.

Bandi Europei e Nazionali | 18/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, al Trofeo Illumia vince il Rugby

C.C. Rocco D’Amato, Bologna – 22 giugno 2024 Continua a collezionare successi in giro per l’Italia il progetto Rugby Oltre le Sbarre che, grazie alla dedizione di arbitri, allenatori e Club, diffonde lo sport della palla ovale in istituti penitenziari e strutture dedicate alla rieducazione e risocializzazione.  L’ultimo traguardo ottenuto è la qualifica di arbitro da parte di 21 atleti/detenuti della squadra ‘Giallo Dozza’, attiva nella C.C. di Bologna dal 2013. Gli atleti, guidati dall’ex Arbitro internazionale Carlo Damasco, attuale Coordinatore tecnico del Progetto C.N.A. Arbitri Oltre Le sbarre FIR, e dall’Arbitro FIR Massimo Celli, hanno partecipato al corso nei mesi scorsi e sostenuto il 22 giugno l’esame per diventare arbitro a tutti gli effetti. Una qualifica che potranno utilizzare sia durante la detenzione, nel caso in cui sussistano le condizioni previste dalle normative in tema di permessi di uscita, sia al termine della stessa, come già avvenuto per altri detenuti partecipanti al progetto. Dopo l’esame, nel pomeriggio, i nuovi arbitri sono scesi sul campo del carcere, insieme al resto dei compagni di squadra, per disputare il Trofeo Illumia contro i ‘Cinghiali del Setta Rugby’ davanti ai propri familiari che hanno potuto assistere alla vittoria dei loro figli, fratelli, fidanzati, mariti, amici. Infatti, la squadra ‘Giallo Dozza’, che milita da diversi anni in serie C, ha sconfitto la squadra ospite che non ha potuto far altro che constatare la superiorità tecnica della squadra di casa, stimolata costantemente dal loro allenatore Fiorenzo Guermandi con suggerimenti di gioco dalla panchina. I ragazzi del ‘Giallo’ corrono come siluri e non lasciano al caso neanche un punto, giocando in maniera pulita e organica. Al termine della partita, tra le strette di mano e gli abbracci con i familiari e i ‘Cinghiali del Setta’, ormai da tempo amici del Giallo Dozza, non è mancato il consueto Terzo Tempo, preceduto da un momento di saluti da parte dei dirigenti della società Giallo Dozza Bologna, del capo della Polizia Penitenziaria dell’istituto e dei referenti dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR presenti. Ospite della giornata l’ex Azzurro Andrea Gritti che si è complimentato con le due squadre per la partita vista in campo e, in particolare con il Giallo Dozza, per le doti tecniche. Il progetto Rugby Oltre le Sbarre della C.C. di Bologna, quest’anno finanziato dal bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, rappresenta un fiore all’occhiello del progetto federale che si auspica possa diffondersi a macchia d’olio in tutte le strutture penitenziarie italiane affinché il Rugby possa portare valori, serenità e spirito di gruppo a coloro che vogliono rimediare al loro vissuto e costruire una nuova vita.

Impegno Sociale | 10/07/2024

Rugby Oltre le Sbarre, Una giornata con le Pecore Nere

Il racconto di una volontaria di Servizio Civile FIR Il 15 giugno 2024, ho avuto l'opportunità di partecipare per la prima volta a un evento speciale intitolato ‘Giornata dello Sport’ nella Casa Circondariale di Livorno "Le Sughere". Questo evento è stato organizzato con cura e ha previsto due partite: la prima è stata quella di calcio, dove i detenuti hanno sfidato una rappresentativa calcistica della CGIL  e la seconda quella di  rugby, dove la squadra, conosciuta come ‘Pecore Nere’, ha affrontato una selezione di giocatori Old provenienti da varie realtà toscane. Per i detenuti, questa giornata non è stata solo un'occasione per dedicarsi allo sport, ma anche un prezioso momento per riabbracciare le proprie famiglie, con le quali, di solito, durante l’anno possono solamente avere dei colloqui. Questo aspetto ha reso l'evento ancora più significativo, poiché ha permesso loro di condividere momenti di gioia e divertimento con i propri cari. Dopo la partita di calcio, terminata 8 a 2, il presidente del comitato toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, ha dato il via alla partita introducendo l'evento con un breve discorso, poi ha poi passato la parola all’arbitro internazionale Carlo Damasco, il quale ha guidato la partita con grande maestria, condividendo la sua esperienza attraverso una telecronaca appassionata e coinvolgente. Grazie alla regola del carcere per cui è vietato portare oggetti elettronici, inclusi i telefoni, all’interno della struttura, ho avuto la fortuna di vivere l’intera esperienza in modo più autentico, immergendomi completamente nell'atmosfera e nell'energia dell'evento. La realtà che da esterna, contagiata da immagini e storie negative, mi sono creata si è ribaltata quando ho visto la scena di un giocatore che, dopo essere stato placcato in modo brusco, veniva aiutato a rialzarsi proprio da chi lo aveva placcato e dopo una pacca sulla spalla hanno proseguito il gioco.  Un altro momento molto bello è stato quando negli ultimi minuti della partita l’arbitro di gara ha ceduto la sua maglia e il fischietto a uno dei giocatori delle Pecore Nere, di nome Davide, permettendogli di fare il suo debutto come arbitro dopo essersi diplomato, qualche settimana prima, al corso tenuto in carcere.  Al termine della partita che si è conclusa, con il punteggio di 2 mete a 1, c’è stato il discorso di ringraziamento del direttore del carcere e successivamente una breve cerimonia di premiazione curata dall’ Associazione Amatori Rugby Toscana.  Alla fine di tutto, i “ragazzi” del TERZO TEMPO sono arrivati con un grande buffet, composto da riso, pizza, ciambelle e per finire una deliziosa granita al limone, portando un’atmosfera di festa e di convivialità che ha subito contagiato tutti i presenti. Quando è arrivato il momento di andare, sono uscita da quel posto con un sorriso sulle labbra. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere una realtà nuova e di incontrare persone straordinarie che mi hanno raccontato le esperienze. Sono profondamente grata al Servizio Civile in F.I.R. per avermi dato l’opportunità di vivere questa bellissima esperienza.

FIR per il Sociale | 18/06/2024

Rugby Oltre le Sbarre, il racconto dell’ex azzurro Javier Dragotto

Comincia con l’appuntamento di oggi alle ore 19:00 il ciclo di incontri dedicati al Progetto federale ‘Rugby Oltre le Sbarre’. Il racconto della attività progettuali, lo scambio delle buone pratiche, gli approfondimenti di natura procedurale, e tanto altro, saranno al centro di questi incontri, che punteranno sullo scambio delle diverse esperienze presenti e passate, utile a chi è già attivo, e a chi inizierà a breve, un percorso che attraverso il rugby vuole offrire una opportunità di revisione del proprio vissuto e costruire una nuova vita. Organizzato dall’Ufficio Responsabilità Sociale della FIR, l’evento odierno avrà come protagonista la Fundation Espartanos di cui scopriremo l’impegno nelle carceri argentine attraverso il racconto dell’ex Azzurro Javier Dragotto. Prenderanno parte la dibattito, oltre ai Club attivi nel progetto federale, i Referenti di Sport e Salute Stefano Gobbi, Responsabile Politiche Sociali e Terzo Settore, Mattia Federico e Luisa Pollara, staff Sport in Carcere. Per avere maggiori informazioni sul progetto, sull’appuntamento di oggi e su quelli futuri scrivere a responsabilitasociale@federugby.it .

Azzurri per il sociale | 11/06/2024

Bingham Cup, a Roma il mondiale di rugby inclusivo dal 22 maggio

 Presso la sala della “Protomoteca” del Campidoglio si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’XI edizione della “Bingham Cup – Roma 2024”, il torneo di rugby amatoriale LGBTQIA+ più importante al mondo, davanti alle massime autorità capitoline, della Regione e dello Sport italiano. A sottolineare il valore sociale della “Bingham Cup”, la presentazione del campionato mondiale di rugby inclusivo cade nella data, il 17 maggio, che le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno istituito come Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Presenti all’evento, moderato dal giornalista Daniele Piervincenzi: l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli, il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, il Presidente del Comitato Organizzatore della “Bingham Cup – Roma 2024), Gianmarco Forcella, Antonio Parrilla (Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Mario Colamarino (Presidente del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”). La “Bingham Cup”, prende il nome da Mark Bingham, il rugbista eroe statunitense morto nello schianto del volo United 93 l’11 settembre 2001, e, dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione che avrà luogo mercoledì 22 maggio alle 19.30 a Roma nella suggestiva location del Palatiziano, dal 23 al 26 maggio oltre 3.500 rugbisti e più di 100 squadre provenienti da quattro continenti daranno vita al torneo, su otto campi collocati nell’area del quartiere EUR. «È stato un onore supportare questa candidatura, Roma ha un appeal internazionale legato ai grandi eventi e al turismo, inoltre con la Bingham Cup si aggiunge un messaggio sociale fortissimo – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato – È surreale pensare che nel 2024 in Italia e nel mondo esistano ancora forme di esclusione e che il voler vivere apertamente la propria sessualità possa portare all’esclusione dalla pratica sportiva. La Capitale e il rugby hanno un rapporto unico, Roma è la casa del rugby italiano e siamo orgogliosi che questo evento si disputerà su numerosi impianti, dei quali ben tre comunali. La Bingham Cup sarà un grande evento internazionale che porterà migliaia di persone, atleti e appassionati nella nostra città». «Avere la possibilità di ospitare a Roma un evento mondiale importante come la Bingham Cup è motivo di orgoglio per l’intero movimento del rugby italiano – ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti – Ancora una volta voglio esprimere un concetto importante: il nostro sport, fatto di impegno e sacrificio, è di tutti ed è per tutti. Per questo plaudo alla scelta di organizzare un’importante manifestazione come la Bingham Cup, che accoglie in Italia atlete e atleti appartenenti alla comunità LGBTQIA+ provenienti da tutto il mondo, a ulteriore riprova dello spirito di fratellanza e di coesione che vogliamo sostenere ogni volta in cui c’è la possibilità di farlo». Un torneo particolarmente importante, che muove un’importante fetta di turismo sportivo e che da mettere insieme non è sicuramente semplice: più di 100 squadre, 3500 partecipanti e tante migliaia di tifosi che seguiranno le partite – ha detto il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli – C’è, dunque, bisogno di una rete organizzativa molto diffusa e capillare e anche in questo vedo l’aspetto dell’inclusività e della partecipazione. Siamo orgogliosi che questo torneo si tenga nella nostra Regione e rinnoviamo il nostro sostegno a questa bella iniziativa. «La Bingham Cup – ha dichiarato Antonio Parrilla, Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è un evento la cui parole d’ordine sono inclusione e coesione e tutto questo si incastra perfettamente con il progetto che stiamo portando avanti con molti Paesi: “Combating hate speech in sport” promosso dal Consiglio d’Europa e che vuole combattere il fenomeno dei discorsi d’odio nello sport con il claim “Sport is respect”. Lo sport è rispetto e i discorsi di odio che partono dal disprezzo non possono esistere». «Siamo fieri e non vediamo l’ora di poter celebrare, per la prima volta a Roma, un evento che siamo sicuri segnerà un importante momento di sport – ha detto il Presidente del Comitato Organizzatore, Gianmarco Forcella – Sarà un’occasione imperdibile non solo per godere di uno spettacolo sportivo unico nel suo genere, ma anche per promuovere, oltre ai valori intrinseci del rugby come rispetto dell’avversario, rispetto delle regole e sostegno, anche quelli di inclusione e diversità. Non vediamo l’ora di accogliere così tante persone nella Città Eterna e di far conoscere a tutti la nostra realtà». I campi di gara Stadio delle Tre Fontane (Via delle Tre Fontane 5, Roma) Dabliu EUR (Viale Egeo, 98, 00144 Roma RM) Rugby Roma Olimpic (Via di Tor Pagnotta, 351, 00143 Roma RM Stadio Alfredo Berra (Via Giuseppe Veratti, 00146 Roma Stadio del rugby di Corviale (Via Degli Alagno, 37, 00148 Roma RM Polisportiva Ostiense (Lungotevere Dante, 3, 00146 Roma RM

Impegno Sociale | 17/05/2024

FIR e Fondazione Telethon insieme per la campagna 5×1000 a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare

“Il tuo 5x1000 a Fondazione Telethon: insieme, possiamo arrivare alla meta” è la campagna di comunicazione di Fondazione Telethon per destinare il proprio 5x1000 alla ricerca scientificasulle malattie genetiche rare. La campagna, on air da maggio a settembre, è stata organizzata in collaborazione con FIR, la Federazione Italiana Rugby, che ha aderito al progetto rendendo protagonisti dell’iniziativa cinque giocatori della nazionale italiana: Michele Lamaro, Tommaso Menoncello, Lorenzo e Niccolò Cannone e Ignacio Brex. Insieme a loro, Carlo, un bambino di 11 anni di Treviso affetto da SMA, l’atrofia muscolare spinale. “La collaborazione tra Fondazione Telethon e la Federazione Italiana di Rugby si fonda sui valori comuni che legano sport e ricerca, ovvero sulla consapevolezza di affrontare quotidianamente sfide importanti che si vincono solo grazie al gioco di squadra. Perché, nel rugby come nella ricerca, nessuno vince da solo. Si arriva alla meta solo lottando insieme, per il bene della squadra, per il bene della comunità. Solo insieme è possibile vincere la partita contro le malattie genetiche rare. E la FIR è un partner di grande valore con cui farlo”, ha detto il Presidente di Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo. Quella tra Fondazione Telethon e Federazione Italiana Rugby è un’alleanza siglata, nel 2019, da un protocollo d’intesa grazie al quale la FIR e gli atleti delle Squadre Nazionali saranno coinvolti direttamente e attivamente nelle campagne di raccolta pubblica occasionale di fondi e nelle attività di sensibilizzazione sulle malattie genetiche rare organizzate da Fondazione Telethon. “La partnership con Telethon rappresenta un fiore all’occhiello per le nostre strategie di responsabilità sociale e siamo felici di poter offrire un contributo concreto alla ricerca contro le malattie generiche rare mettendo la maglia della nostra Nazionale, il simbolo che unisce tutto il mondo sportivo italiano, al servizio della campagna  del 5x1000 di Fondazione Telethon. Questa collaborazione mi rende orgoglioso come Presidente della Federazione Italiana Rugby e sempre più fiducioso sull’evoluzione della ricerca come medico” ha commentato il dott. Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby. La campagna del 5x1000 di Fondazione Telethon è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa presso lo Stadio Olimpico di Roma, organizzata dalla FIR per la revisione dell’attività della Federazione in programma nei mesi invernali del 2024.

Azzurri per il sociale | 08/05/2024