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MIXED ABILITY RUGBY, FIR E IRIDA PRESENTANO IL LOGO DEL PROGETTO

Roma – L’impegno della FIR per un rugby sempre più inclusivo e integrato a livello continentale, capace di superare le disabilità fisiche e mentali per offrire un Gioco aperto al maggior numero possibile di praticanti, è al cuore del “Progetto MIXAR”, sostenuto e finanziato dal Bando Erasmus+ Sport dell’Unione Europea e che vede la Federazione Italiana Rugby coordinare un gruppo di studio composto da IMAS (link), Federazione Spagnola di rugby, Università di Salamanca, Per Formare (link), Club irlandesi e esponenti della federazione fiamminga.  Lanciato in inverno per sviluppare un percorso formativo per tecnici mirato a creare strumenti e opportunità per una partecipazione integrata per tutti i Club volti a promuovere al proprio interno la piena inclusione, il “Progetto MIXAR” – dopo i primi incontri operativi tenutisi in Inghilterra in primavera ed in vista dei futuri appuntamenti previsti in Irlanda in autunno – può contare da oggi su un proprio logo istituzionale, per dare ulteriore concretezza al percorso e rafforzare il senso di appartenenza di tutti gli stakeholders coinvolti. Realizzato da Irida Produzioni, agenzia di comunicazione istituzionale da anni vicina alla Federugby, il logo presenta presenta l’acronimo MIXAR scritto con i cinque colori olimpici (azzurro, giallo, nero, verde, rosso) a simboleggiare l’internazionalità del progetto, mentre  sotto all’acronimo la dicitura per esteso del titolo del progetto - “Mixed Ability Rugby for All” - ha lo scopo di esplicitarne il contenuto. Il logotipo viene inscritto in una sagoma ovale che rappresenta il gioco del rugby, dove il pallone si trasforma in due mani tese che simboleggiano il sostegno e l’inclusione, ossia i cardini del rugby e del progetto MIXAR. Il colore scelto per la sagoma che completa il logo è il grigio, per proporre all’osservatore due piani di lettura differenti e per consentire ai colori del logo MIXAR di risaltare maggiormente. “MIXAR vuole trasferire, sperimentare e attuare un approccio innovativo e collaudato di inclusione sociale attraverso il rugby. Il modello prevede l’interazione di giocatori disabili e non disabili su base paritaria e a pieno contatto, promuovendo salute, equità, parità di appartenenza e coesione sociale, sfidando segregazione e stereotipi sulla disabilità. In questo senso i valori fondativi del rugby quali lavoro di squadra, integrità, rispetto, solidarietà e passione si allineano con la visione di una società pienamente inclusiva. Multiculturalismo, inclusione sociale, senso di appartenenza, opportunità omogenee e uguaglianza sono tutti tratti distintivi della progettualità che ritornano con forza nel logo che, negli anni a venire, potrà fornire un importante valore aggiunto al lavoro di tutte le componenti del progetto” ha dichiarato Daniele Pacini, Responsabile del Rugby di Base di FIR.

Impegno Sociale | 27/06/2018

MIXED ABILITY RUGBY, FIR E IRIDA PRESENTANO IL LOGO DEL PROGETTO

Roma – L’impegno della FIR per un rugby sempre più inclusivo e integrato a livello continentale, capace di superare le disabilità fisiche e mentali per offrire un Gioco aperto al maggior numero possibile di praticanti, è al cuore del “Progetto MIXAR”, sostenuto e finanziato dal Bando Erasmus+ Sport dell’Unione Europea e che vede la Federazione Italiana Rugby coordinare un gruppo di studio composto da IMAS (link), Federazione Spagnola di rugby, Università di Salamanca, Per Formare (link), Club irlandesi e esponenti della federazione fiamminga.  Lanciato in inverno per sviluppare un percorso formativo per tecnici mirato a creare strumenti e opportunità per una partecipazione integrata per tutti i Club volti a promuovere al proprio interno la piena inclusione, il “Progetto MIXAR” – dopo i primi incontri operativi tenutisi in Inghilterra in primavera ed in vista dei futuri appuntamenti previsti in Irlanda in autunno – può contare da oggi su un proprio logo istituzionale, per dare ulteriore concretezza al percorso e rafforzare il senso di appartenenza di tutti gli stakeholders coinvolti. Realizzato da Irida Produzioni, agenzia di comunicazione istituzionale da anni vicina alla Federugby, il logo presenta presenta l’acronimo MIXAR scritto con i cinque colori olimpici (azzurro, giallo, nero, verde, rosso) a simboleggiare l’internazionalità del progetto, mentre  sotto all’acronimo la dicitura per esteso del titolo del progetto - “Mixed Ability Rugby for All” - ha lo scopo di esplicitarne il contenuto. Il logotipo viene inscritto in una sagoma ovale che rappresenta il gioco del rugby, dove il pallone si trasforma in due mani tese che simboleggiano il sostegno e l’inclusione, ossia i cardini del rugby e del progetto MIXAR. Il colore scelto per la sagoma che completa il logo è il grigio, per proporre all’osservatore due piani di lettura differenti e per consentire ai colori del logo MIXAR di risaltare maggiormente. “MIXAR vuole trasferire, sperimentare e attuare un approccio innovativo e collaudato di inclusione sociale attraverso il rugby. Il modello prevede l’interazione di giocatori disabili e non disabili su base paritaria e a pieno contatto, promuovendo salute, equità, parità di appartenenza e coesione sociale, sfidando segregazione e stereotipi sulla disabilità. In questo senso i valori fondativi del rugby quali lavoro di squadra, integrità, rispetto, solidarietà e passione si allineano con la visione di una società pienamente inclusiva. Multiculturalismo, inclusione sociale, senso di appartenenza, opportunità omogenee e uguaglianza sono tutti tratti distintivi della progettualità che ritornano con forza nel logo che, negli anni a venire, potrà fornire un importante valore aggiunto al lavoro di tutte le componenti del progetto” ha dichiarato Daniele Pacini, Responsabile del Rugby di Base di FIR.

Impegno Sociale | 27/06/2018

RUGBY E INTEGRAZIONE: LE TRE ROSE RICEVONO I DIAVOLI ROSSI

Domenica 27 maggio, al campo del Ronzone, si è disputata una partita di rugby diversa da tutte le altre: il derby fra le prime due squadre multietniche italiane, le nostre Tre Rose e i Diavoli Rossi Varese. È la seconda volta che queste due squadre si affrontano: la prima fu a Varese, lo scorso autunno, per festeggiare la nascita del club lombardo che, proprio come le Tre Rose, ha scelto di integrare attraverso lo sport i migranti e profughi giunti in Italia dall'Africa. Ci sarà ancora un terzo incontro, fra due settimane, domenica 7 giugno, a Varese. Questi due club 'gemelli' erano stati inoltre invitati in primavera a Roma dalla Federazione Italiana Rugby per assistere alla partita del Sei Nazioni fra Italia e Scozia.Al Ronzone una partita di rugby diversa da tutte le altre: alla fine s'impongono i monferrini per 15 - 12, ma a vincere è la solidarietDopo  il rituale omaggio da parte del presidente Paolo Pensa dei Krumiri Rossi di Portinaro agli ospiti, la gara è cominciata e, nonostante il carattere amichevole, è stata combattuta e spigolosa, con qualche punta di nervosismo. Alla fine a vincere sono state Le Tre Rose, 15 – 12, con due mete realizzate da George Rosa Tuniok e da Abdoul Garafarou Agandja. Ma il risultato conta poco: l'importante è che progetti di integrazione come questi si diffondano in tutta Italia, coinvolgendo anche altri sport e altre realtà.

Impegno Sociale | 29/05/2018

LA FIR ISTITUISCE IL TROFEO “REBECCA BRAGLIA”

LA COPPA ITALIA FEMMINILE DEDICATA ALLA RUGBISTA 18ENNE Roma – La Coppa Italia Femminile seniores assegnerà, a partire dalla fase finale 2018 del prossimo 2/3 giugno in calendario il Trofeo “Rebecca Braglia”. La decisione assunta all’unanimità dal Consiglio Federale nella riunione di venerdì 25 maggio a Roma, dopo consultazioni con la famiglia Braglia, costituisce il primo passo di un percorso che la Federazione Italiana Rugby desidera intraprendere per tenere viva la memoria della diciottenne rugbista reggiana dell’Amatori Parma, prematuramente scomparsa il 2 maggio 2018 a seguito di un trauma cranico riportato in un concentramento di Coppa Italia Femminile disputato a Ravenna. Il Trofeo “Rebecca Braglia” sarà assegnato alla Società vincitrice della Coppa Italia Femminile seniores e consegnato al Capitano della squadra da un membro della famiglia della giovane, sfortunata giocatrice. (altro…)

Impegno Sociale | 28/05/2018

“RUGBY OLTRE LE SBARRE”, PRIMA RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO FIR/DAP

Roma – Prima riunione del gruppo di lavoro sviluppato dalla Federazione Italiana Rugby e dal Dipartimento di Polizia Penitenziaria, a margine del protocollo firmato lo scorso inverno, per lo sviluppo della progettualità FIR “Rugby oltre le Sbarre” che vede ad oggi due Società composte da detenuti dei carceri di Torino e Bologna partecipare al Campionato Italiano di Serie C e altre svolgere regolarmente attività rugbistica all’interno di numerosi istituti di pena. (altro…)

Impegno Sociale | 26/05/2018

FIR TRENTINO IN CAMPO INSIEME A “RUGBY FOR PEACE”

Trento - La palla ovale per abbattere ogni barriera e pregiudizio. Sabato alle 18.30 il campo di via Fersina a Trento ospiterà l'incontro tra una selezione di rugbisti tesserati per il Trento e la Rotaliana e una squadra composta esclusivamente da richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza provinciali. La partita celebra la fine del progetto “Rugby for peace”, iniziato lo scorso maggio e nato dalla collaborazione tra Rugby Trento, associazione Lolobà, Cinformi, Atas onlus e cooperativa Kaleidoscopio, con il sostegno della Provincia attraverso il Servizio Attività internazionali. L'obiettivo del progetto è quello di aumentare le possibilità di intrecciare relazioni tra i richiedenti asilo di Trento e i rugbisti della città attraverso lo sport e allo stesso tempo migliorare le politiche e gli strumenti di accoglienza e integrazione di richiedenti asilo nella provincia di Trento. Nato con l'idea di aprire le porte ai ragazzi richiedenti asilo di età compresa tra i 17 e i 40 anni, ritenendo lo sport un potente mezzo di inclusione sociale, il progetto ha coinvolto circa 30 ragazzi maggiorenni e 5 bambini. Poco alla volta si sono appassionati alla disciplina, hanno seguito con costanza gli allenamenti e giorno dopo giorno si sono sentiti parte di una squadra, tanto che poche settimane fa un ragazzo richiedente asilo  ha esordito con la squadra della Rotaliana nel campionato amatoriale integrandosi perfettamente al gruppo. Lo sport parla una lingua sola e questo ha permesso di confluire atleti di nazionalità diversa (Burkina Faso, Mali, Costa d'Avorio, Nigeria, Pakistan, Guinea, Senegal, Camerun e Libia) che hanno potuto apprendere i segreti di base e i valori del rugby, dalla puntualità agli allenamenti al rispetto delle regole e degli avversari. “L'idea non è trovare il campione – spiega il tecnico Massimo Soldani che ha curato il progetto per il Trento – questi ragazzi non sono in grado di giocare a livello evoluto anche se alcuni per prestanza fisica potrebbero militare in Serie C2, ma lanciare un messaggio di integrazione. Tutti loro, dopo un primo momento di disorientamento, hanno dimostrato una puntualità e un rispetto spesso anche maggiore degli altri ragazzi. Abbiamo insegnato loro ad avanzare sempre, sia nei momenti positivi sia in quelli negativi, a fidarsi dei compagni, a darsi una mano quando si cade. E ancora, aumentare la consapevolezza che ridurre la diseguglianza è possibile. Così facendo abbiamo potuto aprire diversi momenti di dialogo altrimenti molto più difficili, usando il filo conduttore dello sport a prescindere dal colore della pelle, della religione o dell'orientamento sessuale o politico di ognuno”. La partita sarà preceduta venerdì 25 maggio da una parata per le vie del centro storico dalle 19 alle 20.30 animata dalle percussioni. Per vedere i due XV in campo bisognerà attendere le 18.30 di sabato. A fine incontro il terzo tempo sarà allestito con piatti etnici preparati dagli stessi ragazzi che prima erano in campo.

Impegno Sociale | 24/05/2018

CUS POTENZA IN CAMPO A SOSTEGNO DELLA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA

Sostegno, termine ricorrente tra i rugbisti, indica uno dei principi fondamentali alla base del gioco stesso: non si può arrivare in meta senza il sostegno di un compagno di squadra. Questa non è solo una filosofia di gioco ma anche e soprattutto di vita e pervade chiunque pratichi il rugby. Quando chiamati a sostenere cause importanti, tutti i rugbisti rispondono “presente” e non sono da meno i leoni nero-verdi del CUS Potenza Rugby. (altro…)

Impegno Sociale | 24/05/2018

ITALSEVEN IN SOSTEGNO DELL’HOSPICE PEDIATRICO DI PADOVA

Gli Azzurri Andrea Pratichetti e Simone Rossi hanno fatto visita ieri all’Hospice Pediatrico di Padova ai piccoli ricoverati donando una delle maglie della Nazionale Seven, reduce dal terzo posto del Grand Prix Series di Mosca. “RUGBY IN OSPEDALE”, titolo dell’evento, si inquadra nel progetto non profit organizzato in collaborazione con la Città di Selvazzano Dentro e il Selvazzano Rugby e patrocinato dalla FIR, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino, Comitato Regionale Veneto Rugby, CONI e Città di Selvazzano Dentro (PD) e con la partecipazione di Lega Italiana Beach Rugby, Roccia Rubano Rugby e Petrarca Rugby. Il progetto prevede il coinvolgimento di alcuni atleti di rilievo nazionale e altri delle società della provincia di Padova e lo scopo dell’iniziativa, oltre a portare un momento di gioia nella “Casa del Bambino” Hospice Pediatrico, sarà quello di destinare fondi all’Associazione “L’ISOLA CHE C’È” che sostiene le attività della struttura visitata. La principale attività dell’Associazione “Portatori di Sorrisi” è l’organizzazione delle visite in strutture ospedaliere con atleti rugbisti. In tale occasione attiviamo delle raccolte fondi da devolvere alle Associazioni che sostengono le attività all’interno delle strutture ospedaliere visitate e nella ricerca scientifica. (altro…)

Impegno Sociale | 24/05/2018

MIXED ABILITY RUGBY: A SETTIMO TORINESE LA PRIMA PARTITA INTERNAZIONALE

  International Mixed Ability Sports (IMAS) e Chivasso Rugby Onlus sono lieti di poter presentare la 3a edizione della “Coppa Progetti”, evento che si svolge quest’anno sotto il patrocinio della Federazione Italiana Rugby. L’appuntamento si inserisce nella più ampia promozione del rugby Mixed Ability in Italia, grazie al successo del progetto Erasmus+ Sport MIXAR (Mixed Ability Rugby for All) finanziato dalla Commissione Europea, che vede IMAS e la FIR impegnate al fianco di altre federazioni europee per rimuovere ogni barriera alla partecipazione nella palla ovale grazie al modello Mixed Ability.  (altro…)

Impegno Sociale | 24/05/2018

RUGBY NEI PARCHI 2018, A BARI LA GRANDE TAPPA CONCLUSIVA

  Bari, 23 maggio 2018. Primavera: tempo di colori, profumi e stagione perfetta per trascorrere qualche ora di relax all’aria aperta. Come hanno fatto le tante famiglie che hanno partecipato alla settima edizione di Rugby nei Parchi, che si avvia verso la conclusione con una grande festa finale sabato 26 maggio a Bari: un pomeriggio dedicato allo sport e al divertimento nella bucolica cornice del Parco 2 Giugno. Rugby nei Parchi conferma il proprio successo anche con l’edizione 2018 e taglia un traguardo ambizioso, che testimonia il valore di un progetto capace di avvicinare grandi e piccini a questo sport, permettendo loro di vivere e riscoprire le aree verdi della propria città. La manifestazione è partita da Milano lo scorso 7 aprile e, dopo aver fatto tappa a Venezia, Napoli, Biella e Reggio Emilia, si concluderà a Bari, ospiti delle Tigri Rugby Bari 1980 ASD, con una grande festa arricchita da spettacoli di animazione, che per tutto il pomeriggio coinvolgerà bambini e famiglie nella scoperta del rugby e dei suoi valori: rispetto, spirito di squadra, altruismo. Valori fondamentali per dare il meglio sul campo ma anche per giocare una partita molto più importante, quella della vita. Imparare a conoscere l’altro, anche come avversario, a stimarlo e a rispettarlo: capisaldi storici del rugby che oggi più che mai appaiono attuali e fondamentali anche nel contesto quotidiano. Ma Rugby nei Parchi non è solo un evento per i bambini: si rivolge da sempre anche agli adulti, che hanno così la possibilità di trascorrere del tempo di qualità con i propri figli o nipoti e di approcciare con occhi diversi gli spazi verdi della propria città. I parchi pubblici cittadini diventano ancora una volta teatro a cielo aperto della manifestazione, puntando i riflettori sulla riscoperta del verde urbano per le famiglie, e non solo. (altro…)

Impegno Sociale | 24/05/2018