Categoria: Impegno Sociale
Rugby Oltre le Sbarre, Una giornata con le Pecore Nere
Il racconto di una volontaria di Servizio Civile FIR Il 15 giugno 2024, ho avuto l'opportunità di partecipare per la prima volta a un evento speciale intitolato ‘Giornata dello Sport’ nella Casa Circondariale di Livorno "Le Sughere". Questo evento è stato organizzato con cura e ha previsto due partite: la prima è stata quella di calcio, dove i detenuti hanno sfidato una rappresentativa calcistica della CGIL e la seconda quella di rugby, dove la squadra, conosciuta come ‘Pecore Nere’, ha affrontato una selezione di giocatori Old provenienti da varie realtà toscane. Per i detenuti, questa giornata non è stata solo un'occasione per dedicarsi allo sport, ma anche un prezioso momento per riabbracciare le proprie famiglie, con le quali, di solito, durante l’anno possono solamente avere dei colloqui. Questo aspetto ha reso l'evento ancora più significativo, poiché ha permesso loro di condividere momenti di gioia e divertimento con i propri cari. Dopo la partita di calcio, terminata 8 a 2, il presidente del comitato toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, ha dato il via alla partita introducendo l'evento con un breve discorso, poi ha poi passato la parola all’arbitro internazionale Carlo Damasco, il quale ha guidato la partita con grande maestria, condividendo la sua esperienza attraverso una telecronaca appassionata e coinvolgente. Grazie alla regola del carcere per cui è vietato portare oggetti elettronici, inclusi i telefoni, all’interno della struttura, ho avuto la fortuna di vivere l’intera esperienza in modo più autentico, immergendomi completamente nell'atmosfera e nell'energia dell'evento. La realtà che da esterna, contagiata da immagini e storie negative, mi sono creata si è ribaltata quando ho visto la scena di un giocatore che, dopo essere stato placcato in modo brusco, veniva aiutato a rialzarsi proprio da chi lo aveva placcato e dopo una pacca sulla spalla hanno proseguito il gioco. Un altro momento molto bello è stato quando negli ultimi minuti della partita l’arbitro di gara ha ceduto la sua maglia e il fischietto a uno dei giocatori delle Pecore Nere, di nome Davide, permettendogli di fare il suo debutto come arbitro dopo essersi diplomato, qualche settimana prima, al corso tenuto in carcere. Al termine della partita che si è conclusa, con il punteggio di 2 mete a 1, c’è stato il discorso di ringraziamento del direttore del carcere e successivamente una breve cerimonia di premiazione curata dall’ Associazione Amatori Rugby Toscana. Alla fine di tutto, i “ragazzi” del TERZO TEMPO sono arrivati con un grande buffet, composto da riso, pizza, ciambelle e per finire una deliziosa granita al limone, portando un’atmosfera di festa e di convivialità che ha subito contagiato tutti i presenti. Quando è arrivato il momento di andare, sono uscita da quel posto con un sorriso sulle labbra. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere una realtà nuova e di incontrare persone straordinarie che mi hanno raccontato le esperienze. Sono profondamente grata al Servizio Civile in F.I.R. per avermi dato l’opportunità di vivere questa bellissima esperienza.
FIR per il Sociale | 18/06/2024
Rugby Oltre le Sbarre, il racconto dell’ex azzurro Javier Dragotto
Comincia con l’appuntamento di oggi alle ore 19:00 il ciclo di incontri dedicati al Progetto federale ‘Rugby Oltre le Sbarre’. Il racconto della attività progettuali, lo scambio delle buone pratiche, gli approfondimenti di natura procedurale, e tanto altro, saranno al centro di questi incontri, che punteranno sullo scambio delle diverse esperienze presenti e passate, utile a chi è già attivo, e a chi inizierà a breve, un percorso che attraverso il rugby vuole offrire una opportunità di revisione del proprio vissuto e costruire una nuova vita. Organizzato dall’Ufficio Responsabilità Sociale della FIR, l’evento odierno avrà come protagonista la Fundation Espartanos di cui scopriremo l’impegno nelle carceri argentine attraverso il racconto dell’ex Azzurro Javier Dragotto. Prenderanno parte la dibattito, oltre ai Club attivi nel progetto federale, i Referenti di Sport e Salute Stefano Gobbi, Responsabile Politiche Sociali e Terzo Settore, Mattia Federico e Luisa Pollara, staff Sport in Carcere. Per avere maggiori informazioni sul progetto, sull’appuntamento di oggi e su quelli futuri scrivere a responsabilitasociale@federugby.it .
Azzurri per il sociale | 11/06/2024
Bingham Cup, a Roma il mondiale di rugby inclusivo dal 22 maggio
Presso la sala della “Protomoteca” del Campidoglio si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’XI edizione della “Bingham Cup – Roma 2024”, il torneo di rugby amatoriale LGBTQIA+ più importante al mondo, davanti alle massime autorità capitoline, della Regione e dello Sport italiano. A sottolineare il valore sociale della “Bingham Cup”, la presentazione del campionato mondiale di rugby inclusivo cade nella data, il 17 maggio, che le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno istituito come Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Presenti all’evento, moderato dal giornalista Daniele Piervincenzi: l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli, il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, il Presidente del Comitato Organizzatore della “Bingham Cup – Roma 2024), Gianmarco Forcella, Antonio Parrilla (Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Mario Colamarino (Presidente del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”). La “Bingham Cup”, prende il nome da Mark Bingham, il rugbista eroe statunitense morto nello schianto del volo United 93 l’11 settembre 2001, e, dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione che avrà luogo mercoledì 22 maggio alle 19.30 a Roma nella suggestiva location del Palatiziano, dal 23 al 26 maggio oltre 3.500 rugbisti e più di 100 squadre provenienti da quattro continenti daranno vita al torneo, su otto campi collocati nell’area del quartiere EUR. «È stato un onore supportare questa candidatura, Roma ha un appeal internazionale legato ai grandi eventi e al turismo, inoltre con la Bingham Cup si aggiunge un messaggio sociale fortissimo – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato – È surreale pensare che nel 2024 in Italia e nel mondo esistano ancora forme di esclusione e che il voler vivere apertamente la propria sessualità possa portare all’esclusione dalla pratica sportiva. La Capitale e il rugby hanno un rapporto unico, Roma è la casa del rugby italiano e siamo orgogliosi che questo evento si disputerà su numerosi impianti, dei quali ben tre comunali. La Bingham Cup sarà un grande evento internazionale che porterà migliaia di persone, atleti e appassionati nella nostra città». «Avere la possibilità di ospitare a Roma un evento mondiale importante come la Bingham Cup è motivo di orgoglio per l’intero movimento del rugby italiano – ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti – Ancora una volta voglio esprimere un concetto importante: il nostro sport, fatto di impegno e sacrificio, è di tutti ed è per tutti. Per questo plaudo alla scelta di organizzare un’importante manifestazione come la Bingham Cup, che accoglie in Italia atlete e atleti appartenenti alla comunità LGBTQIA+ provenienti da tutto il mondo, a ulteriore riprova dello spirito di fratellanza e di coesione che vogliamo sostenere ogni volta in cui c’è la possibilità di farlo». Un torneo particolarmente importante, che muove un’importante fetta di turismo sportivo e che da mettere insieme non è sicuramente semplice: più di 100 squadre, 3500 partecipanti e tante migliaia di tifosi che seguiranno le partite – ha detto il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli – C’è, dunque, bisogno di una rete organizzativa molto diffusa e capillare e anche in questo vedo l’aspetto dell’inclusività e della partecipazione. Siamo orgogliosi che questo torneo si tenga nella nostra Regione e rinnoviamo il nostro sostegno a questa bella iniziativa. «La Bingham Cup – ha dichiarato Antonio Parrilla, Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è un evento la cui parole d’ordine sono inclusione e coesione e tutto questo si incastra perfettamente con il progetto che stiamo portando avanti con molti Paesi: “Combating hate speech in sport” promosso dal Consiglio d’Europa e che vuole combattere il fenomeno dei discorsi d’odio nello sport con il claim “Sport is respect”. Lo sport è rispetto e i discorsi di odio che partono dal disprezzo non possono esistere». «Siamo fieri e non vediamo l’ora di poter celebrare, per la prima volta a Roma, un evento che siamo sicuri segnerà un importante momento di sport – ha detto il Presidente del Comitato Organizzatore, Gianmarco Forcella – Sarà un’occasione imperdibile non solo per godere di uno spettacolo sportivo unico nel suo genere, ma anche per promuovere, oltre ai valori intrinseci del rugby come rispetto dell’avversario, rispetto delle regole e sostegno, anche quelli di inclusione e diversità. Non vediamo l’ora di accogliere così tante persone nella Città Eterna e di far conoscere a tutti la nostra realtà». I campi di gara Stadio delle Tre Fontane (Via delle Tre Fontane 5, Roma) Dabliu EUR (Viale Egeo, 98, 00144 Roma RM) Rugby Roma Olimpic (Via di Tor Pagnotta, 351, 00143 Roma RM Stadio Alfredo Berra (Via Giuseppe Veratti, 00146 Roma Stadio del rugby di Corviale (Via Degli Alagno, 37, 00148 Roma RM Polisportiva Ostiense (Lungotevere Dante, 3, 00146 Roma RM
Impegno Sociale | 17/05/2024
FIR e Fondazione Telethon insieme per la campagna 5×1000 a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare
“Il tuo 5x1000 a Fondazione Telethon: insieme, possiamo arrivare alla meta” è la campagna di comunicazione di Fondazione Telethon per destinare il proprio 5x1000 alla ricerca scientificasulle malattie genetiche rare. La campagna, on air da maggio a settembre, è stata organizzata in collaborazione con FIR, la Federazione Italiana Rugby, che ha aderito al progetto rendendo protagonisti dell’iniziativa cinque giocatori della nazionale italiana: Michele Lamaro, Tommaso Menoncello, Lorenzo e Niccolò Cannone e Ignacio Brex. Insieme a loro, Carlo, un bambino di 11 anni di Treviso affetto da SMA, l’atrofia muscolare spinale. “La collaborazione tra Fondazione Telethon e la Federazione Italiana di Rugby si fonda sui valori comuni che legano sport e ricerca, ovvero sulla consapevolezza di affrontare quotidianamente sfide importanti che si vincono solo grazie al gioco di squadra. Perché, nel rugby come nella ricerca, nessuno vince da solo. Si arriva alla meta solo lottando insieme, per il bene della squadra, per il bene della comunità. Solo insieme è possibile vincere la partita contro le malattie genetiche rare. E la FIR è un partner di grande valore con cui farlo”, ha detto il Presidente di Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo. Quella tra Fondazione Telethon e Federazione Italiana Rugby è un’alleanza siglata, nel 2019, da un protocollo d’intesa grazie al quale la FIR e gli atleti delle Squadre Nazionali saranno coinvolti direttamente e attivamente nelle campagne di raccolta pubblica occasionale di fondi e nelle attività di sensibilizzazione sulle malattie genetiche rare organizzate da Fondazione Telethon. “La partnership con Telethon rappresenta un fiore all’occhiello per le nostre strategie di responsabilità sociale e siamo felici di poter offrire un contributo concreto alla ricerca contro le malattie generiche rare mettendo la maglia della nostra Nazionale, il simbolo che unisce tutto il mondo sportivo italiano, al servizio della campagna del 5x1000 di Fondazione Telethon. Questa collaborazione mi rende orgoglioso come Presidente della Federazione Italiana Rugby e sempre più fiducioso sull’evoluzione della ricerca come medico” ha commentato il dott. Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby. La campagna del 5x1000 di Fondazione Telethon è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa presso lo Stadio Olimpico di Roma, organizzata dalla FIR per la revisione dell’attività della Federazione in programma nei mesi invernali del 2024.
Azzurri per il sociale | 08/05/2024
FIR e Vittoria Assicurazioni insieme per portare in meta la prevenzione dei tumori femminili
Sabato 20 aprile la Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosserà la maglia speciale Vittoria For Women -The Numbers of Prevention. A disposizione il VittoriaBus per le visite senologiche gratuite e riaperta la raccolta fondi, con anche la messa all’asta delle maglie personalizzate, a supporto della prevenzione. Vittoria Assicurazioni ha presentato oggi, venerdì 19 aprile, il progetto Vittoria For Women – The Numbers of Preventionrealizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Specchio dei tempi a supporto della prevenzione. Protagonista dell’iniziativa la maglia speciale che tutte le giocatrici della Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosseranno domani, sabato 20 aprile, nel pre-partita della sfida Italia-Scozia, ultimo appuntamento casalingo del Sei Nazioni Femminile 2024.La maglia “parlante” avrà il compito di sensibilizzare il pubblico che assisterà all’incontro, e in generale la popolazione, sulla prevenzione delle malattie oncologiche femminili. Come esplicitato anche nel claim che accompagna il progetto “I numeri delle Azzurre, per i numeri della prevenzione”, a ogni numero di maglia delle rugbiste è stato associato un dato ufficiale per ricordare come l’adozione di pratiche e accorgimenti virtuosi possa rivelarsi la migliore attenzione che qualsiasi persona possa dedicare a se stessa. “Per guardare al futuro la prevenzione gioca un ruolo cruciale. Proteggersi prima che si verifichi un evento è, infatti, fondamentale se non si vuole rischiare di essere sopraffatti e – in alcuni casi vinti – da forze maggiori. Ecco perché non smetteremo mai come Compagnia di smuovere le coscienze e rendere sia le donne che gli uomini più consapevoli e informati affinché possano prendere decisioni positive non solo per se stessi, ma anche per tutte le persone che stanno loro accanto”, afferma Matteo Campaner, Direttore Generale di Vittoria Assicurazioni. Vittoria For Women – The Numbers of Prevention rientra nelle diverse campagne messe in atto da Vittoria Assicurazioni per consolidare il suo impegno verso la collettività tramite azioni tangibili rivolte, in particolar modo, alle donne. Iniziative che sono racchiuse sotto un unico brand: Vittoria for Women. “Il messaggio che vogliamo trasmettere attraverso il Vittoria for Women - The Numbers of Prevention è il valore inestimabile della prevenzione, prioritaria in qualsiasi periodo dell’anno. Vogliamo testimoniare con evidenze reali e positive come essere tempestivi nella diagnosi e, quindi, nella cura, può realmente salvare una vita”, spiega Luciano Chillemi, Responsabile Comunicazione Istituzionale e Customer Care di Vittoria Assicurazioni. “Con Vittoria Assicurazioni e con i suoi vertici il rapporto va, da tempo, ben oltre la semplice partnership sportiva e commerciale. Abbiamo trovato dei compagni di strada preziosi, che condividono con noi il modo di intendere la vita e lo sport dentro e fuori dal campo. Per FIR l’impegno concreto nel mondo che ci circonda è fondamentale per assolvere al compito di influenzare positivamente la società. Come Presidente FIR sono orgoglioso che la nostra Nazionale Femminile, un fiore all’occhiello del rugby italiano, possa contribuire a sensibilizzare sempre più donne all’importanza della prevenzione oncologica. Come medico con oltre quarant’anni di esperienza, sono riconoscente a Vittoria Assicurazioni e alle nostre Azzurre per aver fatto squadra nel divulgare un messaggio tanto importante”, dichiara Marzio Innocenti, Presidente della FIR. Dalle ore 15:00 fino alla conclusione del match, inoltre, fuori dallo stadio Sergio Lanfranchi di Parma, sarà presente anche il VittoriaBus, un centro di prevenzione e informazione itinerante acquistato grazie alla raccolta fondi avviata nel 2023 durante il Vittoria For Women Tour e la Vittoria For Women Run, che, gestito dalla Fondazione Specchio dei tempi, sarà adibito a sala medica per una visita senologica gratuita per tutti i tifosi e non. Raccolta fondi che viene ufficialmente riaperta in occasione di questa giornata e che, oltre ai consueti canali come il sito web o le donazioni in loco, vedrà la messa all’asta delle maglie personalizzate delle giocatrici azzurre. In particolare le maglie tecniche potranno essere aggiudicate in vari momenti: sia dopo la partita del 20 aprile che in occasione delle sei tappe del Vittoria for Women Tour in programma dal 26 giugno con la prima tappa di Milano Marittima fino al 27 luglio con la tappa finale in Campania. “I numeri sono sempre importanti. Dicono la verità. E i numeri della prevenzione che spiccano sulle maglie delle giocatrici consentono di avere chiara l’efficacia di un’azione sul territorio. L’offrire la prevenzione, quasi porta a porta, annulla l’ostacolo della distanza fra la gente e la sanità. E sopperisce, in numerose regioni italiane, a reti di prevenzione che hanno una capillarità molto relativa, comunque insufficiente. L’esperienza ci dice che queste azioni salvano realmente vite. L’anno scorso sono state alcune decine le donne avviate prontamente alle cure dopo i controlli dei ginecologi sui nostri ambulatori mobili. Quest’anno siamo pronti a continuare così, pronti a salvare altre decine di vite”, asserisce Angelo Conti, Vice President Operations della Fondazione Specchio dei tempi. “Sono molto felice che il nostro main sponsor sostenga le donne con una campagna così importante. La prevenzione riguarda tutte noi ed è bene accendere una luce su una questione che spesso viene sottovalutata, ma che, solo grazie all’aumento della consapevolezza, può salvare vite e ridurre l’incidenza del cancro nella società. Per questo vestiremo nel riscaldamento la maglia con i numeri della prevenzione, perché siamo convinte che portare sul terreno di gioco un messaggio così importante possa essere un vero e proprio invito a prendersi cura di se stessi. Infine, vorrei rivolgere un invito a tutte le persone che verranno a seguirci sabato al Lanfranchi: prendetevi 10 minuti e approfittate della presenza del VittoriaBus. Una visita senologica può salvarvi la vita. Noi dal canto nostro ce la metteremo tutta per condividere questo messaggio e per diffondere la cultura della cura di sé in campo e fuori”, commenta Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Italiana Femminile di Rugby. Vittoria for Women Vittoria for Women è un progetto articolato che si compone di molte iniziative guidate dallo stesso file rouge: il benessere delle donne. Come il bando sociale AssiCuriamo Insieme, giunto quest’anno alla seconda edizione, che promuove progetti attivi sui temi della lotta contro la violenza di genere e della prevenzione delle malattie femminili. Oppure il Vittoria for Women Tour in partenza a giugno per il secondo anno consecutivo: un viaggio itinerante organizzato con la Fondazione Specchio dei tempi e la FIR nella cornice del Trofeo Italiano di Beach Rugby per sensibilizzare sul tema della prevenzione oncologica con la possibilità di effettuare una visita senologica gratuita presso il VittoriaBus. O ancora, in continuità con la responsabilità assunta nei mesi più caldi dell’anno, la Vittoria for Women Run, l’annuale corsa aziendale che, dallo scorso anno, è stata aperta a tutta la città di Milano. I numeri della prevenzione delle maglie della Vittoria for Women - The Numbers of Prevention: 1 milione di donne guarda al futuro dopo 5 anni dalla diagnosi (fonte Sole 24 Ore - Aigom) Ogni 2 anni fai una mammografia per prevenire il tumore (fonte Ministero della Salute) 3 screening sono indispensabili per prevenire i tumori femminili (fonte Ministero della Salute) 4 febbraio giornata mondiale per la lotta contro il cancro (fonte Ministero della Salute) 5 sono i tumori ginecologici (fonte Gruppo San Donato) 6 milioni di persone si sono salvate grazie alla prevenzione (fonte AIRC) Solo il 7% dei tumori al seno sono causati da fattori ereditari (fonte IOV - Istituto Oncologico Veneto) In 8 casi su 10 il tumore al seno inizia con un nodulo (fonte LILT) 9 donne su 10 sopravvivono al tumore al seno (fonte AIRC) Servono 10 minuti per fare l’autopalpazione (fonte La Repubblica) 11 anni l’età in cui viene offerta in Italia la vaccinazione per il papilloma virus (fonte Ministero della Salute) 12 punti definiscono le priorità della lotta ai tumori (fonte Salute Donna Onlus) In 13 anni sono state salvate 268 mila vite dai tumori (fonte AIOM) Il 14% delle nuove diagnosi ogni anno è un tumore al seno (fonte AIRC) Il 15% delle donne italiane fuma, aumentando il rischio di un tumore (fonte AIOM) L’HPV 16 è il principale ceppo responsabile del tumore al collo dell’utero (fonte EpiCentro) Sono 17 le sostanze che favoriscono lo sviluppo di un tumore (fonte Humanitas) 18 mila casi di tumore in più sono stati diagnosticati dal 2020 (fonte AIRC) Già dai 19 anni è consigliabile eseguire l’autopalpazione ogni mese (fonte AIRC) 20 settembre giornata mondiale dei tumori ginecologici (fonte ASL Piemonte/Biella) Oltre il 21% dei fattori di rischio dei tumori si può eliminare modificando lo stile di vita (fonte Ministero della Salute) Il 22% delle donne over 70 è colpito dal tumore al seno (fonte IOV – Istituto Oncologico Veneto) Nel ‘23 i tumori più frequenti sono stati quelli alla mammella (fonte AIRC)
Azzurri per il sociale | 19/04/2024
Progetto Woman in Rugby: il 20 aprile e il 25 maggio partecipa al rilancio della Campagna #IoFaccioLaMaglia!
Dopo i contenuti social pubblicati sui canali della FIR, la campagna #IoFaccioLaMaglia sarà rilanciata in due occasioni durante le quali ciascuno diventerà protagonista! Per partecipare basterà scattare una foto o registrare un video nel quale trasmettere un messaggio sul rugby e gli stereotipi di genere oppure scrivere/comunicare il claim della Campagna IO FACCIO LA MAGLIA o MI PIACE FARE LA MAGLIA e postarla il 20 aprile e il 25 maggio sul proprio profilo social con tag al proprio Club + @Italrugby + #IOFACCIOLAMAGLIA cosicché FIR potrà ricondividere i contenuti sui propri canali. La campagna, che vuole essere un ulteriore supporto alle attività di promozione quotidiane dei Club, conta su tutto il movimento per raggiungere il maggior numero di persone dentro e fuori il mondo rugbistico così da avvicinare tanti al meraviglioso sport della palla ovale. Inoltre, per diffondere ulteriormente la Campagna, in occasione del match Italia vs Scozia del Sei Nazioni Femminile 2024 sarà presente un Photo Booth dedicato a IO FACCIO LA MAGLIA, così come avvenuto durante la seconda partita in casa del Sei Nazioni Maschile 2024, dove sarà possibile scattare una foto o registrare un video da condividere sui social. La Campagna di comunicazione IO FACCIO LA MAGLIA è nata dal progetto Europeo Erasmus plus ‘Woman in Rugby’ (WIR) ed ha come obiettivo il sostegno all’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora circondano lo sport al femminile, nel nostro caso il rugby. Il lascito del progetto WIR, oltre alle varie azioni portate a termine, vuole essere proprio un gancio con il futuro del rugby femminile italiano, invitando tutta la comunità femminile attuale a far parte di un’unica MAGLIA, che sia rappresentativa di ogni ragazza, di ogni club e di ogni regione.Non sarà sfuggito il gioco di parole con uno degli stereotipi che più comunemente viene utilizzato da chi, ancor oggi in maniera miope, non vuole riconoscere pari opportunità di genere, altro tema culturale che solo lavorando insieme, fianco a fianco, potremo ribaltare con successo duraturo.
Impegno Sociale | 12/04/2024
Rugby Oltre le Sbarre, corso allenatori al carcere “Le Sughere” di Livorno
Dalla C.C. ‘Le Sughere’ di Livorno. È terminato il Corso Sperimentale per Allenatori di Rugby nella Casa Circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno, pensato come step ulteriore all’interno del Progetto ‘Rugby Oltre le Sbarre’ FIR e nato per andare incontro al bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, vinto, tra le diverse realtà di rugby che operano negli istituti penitenziari, anche dalle ‘Pecore Nere’, la squadra che ormai da numerosi anni è attiva nelle ‘Sughere’ con l’idea che lo sport, il rugby, è per le persone, e non le persone per lo sport. Sono state giornate intense: la mattina in aula e pomeriggio in campo, una partecipazione mista di dodici atleti delle Pecore Nere e cinque “esterni”: particolarità che, in linea con l’obiettivo In and Out del ‘Progetto Rugby Oltre le Sbarre’, dimostra sempre dare esiti positivi. Docente del corso l’eccezionale e noto Andrea Di Giandomenico, incaricato dalla FIR di tenere il Corso Sperimentale dal quale poi costruirà un modulo base dedicato ai tecnici che svolgeranno il corso nelle altre carceri vincitrici del bando, ma anche per il futuro progetto nel progetto ‘Allenatori Oltre le Sbarre’. Elevata conoscenza della materia, notevole intuito, fondamentale per la comprensione del contesto di intervento, grande capacità progettuale, rilevante capacità relazionale, assertiva, attrattiva, motivante, doti non comuni in tutti i luoghi, è sembrato che Andrea fosse già stato in contesti simili, mentre era la sua prima volta in assoluto in un istituto penitenziario. Accompagnando i partecipanti in un percorso di impegno, concentrazione, sforzo fisico e mentale, Di Giandomenico ha proposto un corso che ti mette di fronte alle responsabilità di guidare gli altri a dare il massimo per ottenere il risultato, che non è solo vincere, ma riuscire a migliorare, cercare, utilizzare, inventare esercizi per raggiungere lo scopo partendo dalle regole, dai principi del rugby e dalla coesione del gruppo; il tempo, lo spazio, la creatività, il sostegno, la difesa e l'attacco. Una serie di ringraziamenti sono d'obbligo: alla F.I.R., a tutto lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR, alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Livorno, una collaborazione che dura ormai da dieci anni, ai “ragazzi” della squadra old dei Rino..cerotti tutor delle Pecore Nere e al Comitato regionale toscano di Sport e Salute progetto “Sport di tutti – Carceri’’.
Impegno Sociale | 09/04/2024
Sei Nazioni, 37 milioni di euro per Roma e il Lazio
Fir, Ministero del Turismo, Regione Lazio e Roma Capitale presentano lo studio Italiacamp Oltre 123.000 turisti arrivati a Roma nei weekend del Torneo 2023 Evento certificato sostenibile ISO 20121 Roma - Il Sei Nazioni è prossimo a festeggiare le nozze d’argento con Roma, dove approdò per la prima volta, allo Stadio Flaminio, il 5 febbraio del 2000 con lo storico successo degli Azzurri sulla Scozia, allora campione in carica. Una vittoria sul campo che pose le fondamenta per lo sviluppo del Torneo come evento sportivo di riferimento per l’inverno romano, evolvendo gradualmente - e poi con sempre crescente consistenza dal 2012 ad oggi, con il trasferimento dallo Stadio Flaminio allo Stadio Olimpico - sino a divenire un momento di celebrazione del Gioco e dei suoi valori tra i più colorati, affascinanti e coinvolgenti di un Torneo che, nelle sue prime incarnazioni, affonda le proprie radici nell’ultimo ventennio del diciannovesimo secolo.Anno dopo anno, le partite interne dell’Italia Maschile nella Capitale hanno trasceso gli ottanta minuti di combattimento sul campo, trasformandosi progressivamente in un appuntamento di massa, la trasferta più amata e apprezzata dai tifosi, in particolare quelli d’Oltremanica, capace non solo di generare profitti funzionali allo sviluppo del movimento rugbistico italiano ma di garantire un solido impatto economico per gli stakeholders primari di FIR, le istituzioni nazionali e gli sponsor. A due giorni dalla quarta giornata del Torneo 2024, ancora contro la Scozia il prossimo sabato 9 marzo, la Federazione Italiana Rugby ha voluto celebrare idealmente le venticinque partecipazioni al Sei Nazioni presentando insieme al Ministero del Turismo, a Regione Lazio e Roma Capitale la valutazione di impatto della scorsa edizione del torneo, realizzata dall’organo di governo del rugby italiano insieme a Italiacamp, organizzazione che lavora con grandi realtà pubbliche e private, università, centri di ricerca e organizzazioni sportive per sviluppare, comunicare e misurare progetti di impatto sociale. Dall'analisi emerge per la prima volta il valore condiviso e intangibile derivante dall’identificazione e valutazione degli effetti economici e sociali di tutte le categorie di portatori d’interesse coinvolti, dal territorio locale alle scuole, dai volontari impegnati nell’organizzazione ai tifosi. L’analisi, presentata presso la sede di Regione Lazio dal Presidente federale Marzio Innocenti insieme al Ministro del Turismo Daniela Santanchè, al Presidente di Regione Lazio Francesco Rocca, all’Assessore ai Grandi Eventi, Sport Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato e all'Amministratore delegato di Italiacamp Fabrizio Sammarco - con la collaborazione di Punto 3 relativamente alla certificazione di sostenibilità dell’evento - ha riguardato i dati rilevati nel corso del Torneo 2023, con tre partite interne disputate ed il loro impatto economico, di engagement, ambientale e sociale. Le principali risultanze dell’analisi hanno restituito un valore economico del turismo sportivo generato dall’evento Sei Nazioni pari a 37.2 milioni di euro per il territorio derivante dalle spese sostenute per accoglienza, ristorazione e trasporti dagli oltre 123.000 tifosi provenienti da tutta Italia e dall’estero, cui aggiungono oltre 600.000 euro di gettito fiscale per Roma Capitale. La realizzazione dell’evento ha generato un impatto economico - diretto, indiretto e indotto - sull’ecosistema nazionale pari a 5,2 milioni di euro. Questo vuol dire che per ogni euro investito nell’organizzazione del Torneo 2023, l’effetto positivo per la comunità – in termini di impatto economico diretto, indiretto e indotto - sia stato raddoppiato (1 euro investito nel Sei Nazioni = 2,01 euro impatto economico per il sistema di riferimento). Inoltre, i costi sostenuti hanno attivato 1,4 milioni di euro di entrate fiscali per lo Stato. Il Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, teatro delle attività di intrattenimento pre e post gara, si conferma un asset amato dal pubblico e un’opportunità di business per i partner FIR, con oltre 1,2 milioni di euro di consumi ripartiti tra food & beverage e merchandising ed oltre 100.000 ore complessivamente passate all’interno del Parco del Foro Italico dagli oltre 120.000 fans che hanno visitato il Villaggio, a fronte dei 148.756 tifosi romani e non solo che hanno assistito alle tre gare interne 2023. La Federazione, in sinergia con il proprio partner organizzativo Sport&Salute, ha garantito nella gestione dell’evento una crescente attenzione alle nuove istanze del proprio pubblico e della società in generale, sia sul fronte della coesione sociale - oltre il 90% dei tifosi hanno condiviso la partecipazione con amici e familiari - che dell’impatto ambientale, confermando un trend operativo di gestione responsabile dell’evento avviato già dalle prime edizioni allo Stadio Olimpico e via via consolidato da FIR attraverso l’adozione di scelte virtuose concrete , confermando anche per il 2023, unica tra le Union del Sei Nazioni, la certificazione ISO 20121 di evento sostenibile.
Impegno Sociale | 07/03/2024
Progetto Woman in Rugby: al via la campagna ‘Io Faccio La Maglia’
Gioca ironicamente sul motto ‘Io faccio la maglia’ la campagna per rispondere al progetto europeo Woman In Rugby, cheha visto impegnati per tutto l’anno 2023 il Valsugana Rugby Padova come capofila e la FIR, il club Aurora Baicoi e la FRR come partner. Attraverso il gioco del rugby il progetto WIR si è posto l’obiettivo di promuovere una cultura che superasse tutti gli stereotipi di genere, oltre a facilitare la diffusione della palla ovale anche nell’universo femminile, a partire dalle bambine. L’iniziativa ‘Io faccio la maglia’ vuole porre l’accento sui pregiudizi legati al ruolo e alle attitudini sportive delle ragazze. Ideata e realizzata da “Lampi. Comunicazione illuminata”, agenzia fondata e guidata da una donna e sensibile al tema dei diritti, #IoFacciolaMaglia prevede un video hero e un’attivazione social: a tutte le giocatrici, alle ragazze e alle donne in genere si chiederà di postare un selfie col gesto-simbolo della campagna, rivoltare il bordo della propria maglia con l’hashtag dedicato. https://www.youtube.com/watch?v=PbDat_ckH9c Ribaltando il senso del ‘fare la maglia’, attività legata all’immagine tradizionale della donna, la campagna vuole essere un manifesto dell’orgoglio che ogni donna prova per la propria ‘maglia’, per il ruolo che gioca nella vita, qualsiasi esso sia. Attraverso le storie di passione e volontà delle atlete Gaia Buso e Alessandra Frangipani, dell’arbitro internazionale Clara Munarini, della Head of Operations delle Zebre Parma Valentina Bracalello è stato realizzato un video hero che invita tutte le ragazze a ‘unirsi al cambiamento’. La campagna verrà lanciata in occasione dell‘incontro valido per il quarto turno del Guinness Men’s Six Nations tra Italia e Scozia del 9 marzo a Roma. Nel Villaggio allestito all’Olimpico, presso lo stand “Mondo Ovale Responsabile”, sarà possibile farsi una foto con l’hashtag #IOFACCIOLAMAGLIA e diffonderla sui social per mostrare la propria adesione alla campagna. Il Presidente federale Marzio Innocenti ha dichiarato: “L’impegno di FIR verso la diffusione del gioco femminile e l’abbattimento degli stereotipi di genere è quotidiano e volto allo sviluppo di uno sport e di una società che siano capaci di accogliere, di includere e di integrare. Sono molto felice che il Valsugana Rugby Padova, una delle eccellenze del rugby femminile italiano, attuale Campione d’Italia in carica, sia capofila di un progetto portatore di un messaggio così profondo in Italia e in tutta Europa. La campagna ‘Io Faccio la Maglia’ vuole mostrare la forza e la determinazione delle donne che si occupano di rugby sotto diversi aspetti, da quello legato al gioco, alla direzione di gara, fino al lavoro in dirigenza, contribuendo con uno stereotipo a ribaltare pregiudizi che non devono trovare spazio nel nostro mondo e nel nostro sport”. Tutte le informazioni sulla campagna si trovano sul sito https://federugby.it/woman-in-rugby/
Impegno Sociale | 06/03/2024
“Rugby per tutti sempre attivi”, il progetto di FIR per l’Agenda 2030 diventa una miniserie
Con 199 Società e 16.310 atlete ed atleti coinvolti nel corso del 2023 la Federazione Italiana Rugby ed i propri partner sociali hanno portato a compimento la progettualità “Rugby per tutti sempre attivi” che, basata su cinque linee di intervento coerenti con l’Agenda ONU 2030, ha visto l’organo di governo del rugby italiano mettere a disposizione del movimento - attraverso risorse derivanti dai bandi dedicati di Sport&Salute - 595.400€ per contribuire in modo concreto alle esigenze della società civile. Portare il rugby agli Over65 come strumento di benessere fisico e d’aggregazione, offrire la possibilità di praticare attività sportiva in contesti di disagio socioeconomico, rendere il Gioco uno strumento di inclusione per uomini, donne, bambini e bambine provenienti da crisi umanitarie, agevolare la partecipazione attiva ad atlete ed atleti con disagi psichici o disabilità, contribuire alla piena inclusione del genere ed alla riduzione del gender gap sono gli ambiti nei quali i Club, supportati sia sul piano economico che in particolare modo formativo da FIR e dalle associazioni coinvolte - da Terre des Hommes a Save the Children, da Treedom all’Accademia Nazionale di Cultura Sportiva – hanno sviluppato le proprie competenze ponendosi come contaminatori sociali ed erogatori di servizi alla collettività. Ma non solo. Rugby Per Tutti Sempre Attivi ha voluto anche incoraggiare le competenze progettuali dei Club italiani, stimolando e dando organicità, organizzazione e replicabilità a tutte le attività che normalmente vengono praticate in maniera spontaneistica. Scopri l’impegno sociale di FIR - Mondo Ovale Responsabile Per raccontare questo cammino di formazione e coinvolgimento attivo del movimento di base che ha caratterizzato il 2023, all’interno della più ampia progettualità di CSR federale “Mondo Ovale Responsabile” è nata una miniserie di cinque episodi, uno per ciascuna linea progettuale, disponibili sul canale Youtube della FIR, che ripercorre e illustra l’evoluzione di “Rugby per tutti sempre attivi”, diffondendo i valori e le azioni poste in essere dai Club ma, soprattutto, vuole continuare a ispirare tutti i rugbisti d’Italia a proseguire sulla strada intrapresa, rendendo sempre più profondo il processo di contaminazione culturale del tessuto sociale italiano. La miniserie è preceduta da un sesto contenuto multimediale, che approfondisce e introduce gli obiettivi di progetto. La miniserie è accessibile a questo link Daniela De Angelis, Responsabile della Corporate Social Responsibility FIR, ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare le nostre Società per la straordinaria partecipazione al progetto e per aver accolto, formato, incluso nuove rugbiste e nuovi rugbisti, i propri tecnici e le proprie comunità, aprendo le proprie porte anche a nuove forme di gioco che non possono che contribuire a consolidare il ruolo dello sport nel nostro Paese. Insieme ai nostri partner sociali abbiamo affiancato le Società coinvolte nel progetto in processi di formazione attiva, suscitando dibattito e confronto, essenziali per garantire un lascito che potrà continuare ad alimentare il movimento negli anni a venire. La miniserie sviluppata non vuole essere un semplice documento reportistico, quanto uno strumento aggiuntivo di formazione, al servizio di tutto il rugby italiano, per continuare ad alimentare le progettualità alle quali, con Rugby per tutti sempre attivi, abbiamo voluto offrire una visione collettiva e una ribalta nazionale”.
Impegno Sociale | 20/02/2024
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