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Il progetto SAME chiude in meta: una giornata di rugby e inclusione a Sapienza Sport

Domenica 14 dicembre 2025 gli impianti di Sapienza Sport, in viale di Tor di Quinto a Roma, sede del Club Primavera Rugby, hanno ospitato la giornata finale del Progetto europeo SAME – Sports Activities for Mental Enhancement, azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport, coordinata da ECOS in collaborazione con Programma Integra – Federazione Rugby – Next Salute e Servizi, nata con l'obiettivo di favorire l’integrazione di giovani rifugiati di guerra attraverso attività sportive. Durante l'evento di domenica minori e famiglie dei Centri SAI di Roma e dei programmi di Sport Senza Frontiere, associazione che si occupa di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport, hanno potuto vivere una giornata di rugby e di sport. L’iniziativa è stata realizzata grazie all'intesa tra FIR, il Social partner Sport Senza Frontiere, con cui la Federazione è in partnership dal 2022, e il Club Primavera Rugby, che ha messo a disposizione uno dei suoi campi da rugby e due tecnici che hanno fatto giocare e divertire tutti i/le presenti. In campo sono scesi 55 minori, e 38 genitori presenti a bordo campo, ma anche in alcuni giochi di rugby con i figli e le figlie. Presente anche un gruppo di 15 giovani adulti richiedenti asilo del centro SAI “Roma Libera”, accompagnati dai loro educatori, che hanno giocato con dedizione e passione. Minori, giovani e famiglie provenienti da contesti e Paesi diversi, tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Camerun, Egitto, Eritrea, Mali, Somalia, Sudan, Ucraina e area curda, sono stati guidati dai tecnici del rugby in esercizi, giochi con la palla ovale e mini-partite. Inoltre, grazie agli istruttori di Sport Senza Frontiere minori e giovani hanno potuto cimentarsi anche in altri sport, dal calcio alla pallavolo. La giornata è stata pensata per permettere a tutti i partecipanti di vivere un vero e proprio allenamento di rugby: riscaldamento, attività a stazioni, partite finali e un momento conclusivo condiviso. L’obiettivo era offrire a chi si trova in percorsi di vita complessi la possibilità di vivere un giornata di serenità, sentendosi parte di una squadra e vivendo i valori del rugby e dello sport. Il tutto condito con il classico Terzo Tempo del Rugby durante il quale chi ha condiviso il campo da gioco si ritrova al termine delle attività per mangiare e stare insieme. Per FIR e per i Partner coinvolti questa giornata ha rappresentato la sintesi degli obiettivi promossi nel progetto SAME: un’esperienza reale di squadra, incontro e inclusione. La fine di un progetto che guarda al futuro e che mira a coinvolgere nel mondo del rugby tutti e tutte coloro che provenendo da situazioni difficili cercano un posto da chiamare casa: la conferma che il campo da rugby può essere, ogni giorno, un luogo dove sentirsi accolti e compresi.

Bandi Europei e Nazionali | 19/12/2025

Roma, il 14 dicembre il finale del Progetto SAME con una giornata di rugby e inclusione

La Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con il social partner Sport Senza Frontiere, organizza domenica 14 dicembre 2025 una giornata di festa e condivisione all’Impianto Tor di Quinto – Sapienza Sport di Roma, per celebrare l’evento conclusivo del progetto europeo SAME – Sports Activities for Mental Enhancement, di cui è partner. Al centro della giornata ci sarà il rugby come strumento di inclusione, benessere e crescita personale, con attività pensate in particolare per i minori e le famiglie dei Centri SAI di Roma e per le bambine ed i bambini coinvolti nei programmi educativi e sportivi di Sport Senza Frontiere, associazione che si occupa di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport. Durante la giornata i partecipanti potranno cimentarsi anche in altre attività sportive a cura degli educatori di Sport Senza Frontiere, come il pugilato e la pallavolo. La mattinata sarà dedicata ad attività in campo e dei tecnici FIR, con una rappreentanza della Società Primavera Rugby Roma, con proposte ludico-motorie e introduzione al rugby strutturate per fasce d’età, in un contesto sicuro, accompagnato e accogliente. L’obiettivo è offrire a bambine, bambini e famiglie un’esperienza di rugby, gioco e relazione. Nel corso della giornata è previsto anche un momento di saluti e interventi da parte dei referenti delle realtà promotrici, per condividere il senso del lavoro svolto e ringraziare educatori, operatori e famiglie che hanno reso possibile questo percorso. A rendere ancora più simbolico l’evento sarà l’impresa di un giovane atleta ucraino, che a partire dalle ore 8:00 correrà 100 km all’interno dell’impianto: una sfida di resistenza e determinazione che richiama i temi della resilienza, della forza interiore e della capacità dello sport di accompagnare i percorsi di vita anche nei momenti più complessi. La parte conviviale, con pranzo condiviso e un momento finale di festa, permetterà a tutti i partecipanti – famiglie, ragazzi, educatori, tecnici e volontari – di ritrovarsi fuori dal campo, rafforzando quel senso di comunità che il progetto SAME ha cercato di costruire e consolidare attraverso il rugby. Con questo appuntamento, FIR conferma il proprio impegno nel promuovere il rugby come veicolo di inclusione sociale e di benessere psicosociale, valorizzando pluriennale la collaborazione con Sport Senza Frontiere e con tutti i partner coinvolti nel progetto SAME e mettendo al centro, ancora una volta, le persone e le loro storie.

Bandi Europei e Nazionali | 11/12/2025

La FIR al Convegno conclusivo del Progetto Europeo UPPER: accessibilità e inclusione al centro della Settimana Europea della Mobilità

La Federazione Italiana Rugby ha partecipato al convegno conclusivo del Progetto Europeo UPPER, tenutosi venerdì 19 settembre presso l’Università Roma Tre, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità 2025.L’incontro, aperto dall’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè, ha riunito istituzioni, università e organizzazioni del territorio per condividere esperienze e buone pratiche in tema di mobilità sostenibile, accessibile e inclusiva. A rappresentare la Federazione è stata Simona Gherardo, referente FIR per l’accoglienza delle persone con disabilità, che ha illustrato le iniziative realizzate durante il Guinness Sei Nazioni 2025, nell’ambito della collaborazione con il Comune di Roma e del programma #RomaGiocaSostenibile.Nel suo intervento, Simona Gherardo ha evidenziato l’impegno della FIR nel rendere i grandi eventi sportivi più accessibili e inclusivi, con soluzioni concrete che integrano sport e responsabilità sociale. In particolare, in occasione delle gare interne del Sei Nazioni 2025, la Federazione ha attivato diverse iniziative per favorire la fruizione dell’evento da parte dei tifosi diversamente abili. In collaborazione con Protezione Civile Arvalia, è stato organizzato un servizio di trasporto dedicato per raggiungere lo stadio, e all’interno del perimetro del Villaggio del Foro Italico sono state messe a disposizione tre golf car elettriche, a chiamata, per spostarsi agevolmente tra i vari settori. Il servizio era disponibile nei tre punti di pick-up, consentendo così a chi ha ridotta mobilità di avvicinarsi senza difficoltà alle aree dell’impianto.All’interno dello stadio, la Federazione ha inoltre ottimizzato percorsi, segnaletica e fruibilità delle tribune, offrendo un’accoglienza dedicata e servizi di assistenza personalizzati.Queste azioni hanno garantito a tutti i tifosi la possibilità di seguire l’evento con la stessa qualità di esperienza, a prescindere dalle capacità motorie. In occasione del Torneo, la Federazione ha poi promosso un piano di mobilità sostenibile per facilitare gli spostamenti verso lo Stadio Olimpico, grazie alla collaborazione con ATAC, MyCicero, Moovit e MooneyGo.Tra le azioni più significative, l’attivazione di un servizio di navette dedicate tra la Stazione Termini e lo Stadio Olimpico, operative ogni 30 minuti dal mattino fino al termine della partita, con tariffe agevolate per i tifosi e corse accessibili anche a persone con mobilità ridotta.La partnership con ATAC ha permesso di potenziare i collegamenti pubblici nei giorni di gara, assicurando la presenza di mezzi dotati di rampe, segnalazioni acustiche e visive, e spazi riservati.All’interno dell’impianto, la FIR ha inoltre migliorato i servizi di accoglienza e assistenza dedicata alle persone con disabilità, ottimizzando percorsi, segnaletica e fruibilità delle tribune. Tutti i dettagli sul sistema di accesso per persone con disabilità sono disponibili alla pagina dedicata: Accesso diversamente abili. Nel corso del Sei Nazioni 25, la collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità ha consentito di promuovere l’utilizzo di mezzi condivisi e a basso impatto ambientale come bici elettriche, monopattini e car sharing nell’ambito del programma #RomaGiocaSostenibile, di cui FIR è partner attivo. Tra gli interventi del convegno, oltre a quello di Simona Gherardo, si sono susseguiti Anna Donati, Amministratrice Delegata di Roma Servizi per la Mobilità, che ha ripercorso dieci anni di #RomaGiocaSostenibile; Francesco Iacorossi di Eurocities, che ha approfondito i concetti di Mobility as a Right e Transport Poverty; e Marco Petrelli dell’Università Roma Tre, che ha presentato ricerche e proposte per una mobilità urbana più accessibile e giusta. La partecipazione della Federazione Italiana Rugby al convegno UPPER ha confermato il ruolo dello sport, e del rugby in particolare, come motore di inclusione e innovazione sociale, capace di contribuire concretamente a una mobilità più equa, sostenibile e condivisa.

Bandi Europei e Nazionali | 15/10/2025

Un’estate con il progetto Europeo SAME

Il racconto di tre allenatori di rugby Quest’estate abbiamo avuto il privilegio di vivere un’esperienza speciale con i bambini del Progetto SAME, grazie alla collaborazione con i campi estivi organizzati da Sport Senza Frontiere presso il Circolo “Le Muse” di Roma. Il Progetto Europeo SAME, promosso dall’associazione ECOS – European Culture and Sport Organization, in collaborazione con Programma Integra – Federazione Rugby – Next Salute e Servizi, nasce con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale di minori con background migratorio attraverso lo sport, e in particolare attraverso il rugby, con i suoi valori di squadra, rispetto reciproco e solidarietà. Da giugno ai primi di agosto, tre volte a settimana, come allenatori (Luigi, Damiano e Achraf) assegnati dalla FIR al progetto abbiamo portato il rugby dentro il campo estivo, incontrando bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni provenienti da contesti molto diversi. Ogni settimana ci trovavamo davanti a un gruppo nuovo: volti e storie che cambiavano continuamente, costringendoci a ricominciare da capo ogni volta, a spiegare le regole, a trasmettere i fondamentali del gioco e, soprattutto, ad accendere la scintilla della curiosità. La ricchezza di questa esperienza è stata proprio nella diversità: 151 bambini di 29 diverse nazionalità, molti dei quali con background migratorio, provenienti dai Centri SAI. Sudamericani, africani, asiatici, ucraini e palestinesi: ciascuno con la propria lingua e cultura, ma tutti capaci di ritrovarsi insieme in campo. La palla ovale è diventata il loro linguaggio comune, un ponte immediato che ha permesso di giocare, ridere e imparare senza barriere. In totale, nelle otto settimane, il Progetto Europeo SAME ha garantito 370 settimane di centro estivo donate gratuitamente a minori fragili, con oltre 700 ore di sport. Numeri che raccontano l’impatto reale e concreto di questa iniziativa: non solo attività sportiva, ma un’occasione di crescita, socializzazione e integrazione per decine di ragazzi e ragazze. Certo, non è stato sempre facile: il ricambio continuo dei bambini non ci ha permesso di seguire un percorso lungo, di vedere i progressi di un gruppo stabile. Ogni volta che iniziavamo a costruire un legame, arrivava già il momento dei saluti. Ma ciò che resta sono le espressioni di stupore e di gioia, i sorrisi che spuntavano dopo i primi passaggi, l’entusiasmo contagioso che trasformava timidezze e diffidenze in gioco condiviso. Il nostro scopo era trasmettere almeno un po’ della nostra passione: non sappiamo se tra quei volti ci sia un futuro giocatore o una futura giocatrice, se qualcuno continuerà a coltivare questa strada, ma sappiamo che, anche solo per qualche ora, quei bambini hanno potuto correre, divertirsi e sentirsi parte di una squadra, scoprendo la bellezza di uno sport che insegna a cadere e rialzarsi insieme. Un sentito ringraziamento va a tutte le persone e realtà che hanno reso possibile questa esperienza: a Daniela De Angelis della FIR, che per prima ci ha spronati e sostenuti, a Valeria Ciocchetti di Sport Senza Frontiere, che ha accompagnato sul campo l’organizzazione del centro estivo, e naturalmente all’associazione ECOS, che ha promosso e reso concreta questa opportunità. Grazie anche a educatori, volontari e tecnici delle altre discipline che hanno condiviso con noi questa estate di sport e inclusione. Quello che resta è l’immagine di un’estate piena di volti diversi, uniti per qualche ora sotto il segno del rugby. Ed è forse questo il risultato più grande del Progetto SAME: dimostrare che lo sport, se vissuto con passione e spirito di apertura, può diventare un vero strumento di incontro e integrazione. Firmato Luigi Scorrano, Damiano D'Aleo e Achraf Hliwa

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2025

Progetto Europeo SAME: in arrivo il Workshop ‘’ Sport e Inclusione: strumenti e approcci per il benessere psicosociale dei giovani rifugiati’’

Nell’ambito del Progetto Erasmus+ Sport SAME – Sports Activities for Mental Enhancement’ di cui FIR è partner, il 23 luglio 2025 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 avrà luogo online su Microsoft Teams un workshop gratuito, destinato a Tecnici sportivi (allenatori, coach, istruttori), operatori sociali e club, dedicato all’uso dello sport come strumento per il benessere mentale e l’inclusione sociale dei giovani rifugiati. I formatori del workshop saranno Santo Rullo, Psichiatra ideatore di Crazy for Football, la nazionale italiana di calcio a 5 per persone con disturbi psichiatrici; Enrico Savoca Psicologo e Psicoterapeuta con esperienze pregresse in diversi contesti aventi come target gli adolescenti (casa famiglia, comunità, scuola); Antonio Ardolino educatore di strada e operatore sociale con esperienza in progetti sulla dispersione scolastica e i circuiti penali minorili; Ibrahim Kanj, educatore professionale e mediatore culturale, specializzato nell’accompagnamento di minori italiani e MSNA in contesti residenziali e di accoglienza. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. La partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi compilando il seguente modulo:https://forms.gle/EJEndKhCCB5AZ5Hw5

Bandi Europei e Nazionali | 10/07/2025

Rugby e Inclusione: Il Progetto europeo SAME Porta i giovani dei Centri di Accoglienza e le loro famiglie al Sei Nazioni

Il progetto SAME (Sport Against Marginalization and Exclusion) è stato protagonista il 23 febbraio allo Stadio Olimpico in occasione del match Italia vs Francia del Sei Nazioni 2025.  Nato all’interno del programma Erasmus+ Sport, il progetto, che vede tra i partner FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi, è coordinato dal capofila Ecos e mira a favorire l’integrazione di giovani rifugiati di guerra attraverso attività sportive seguite da allenatori formati alla salute mentale e alla mediazione culturale.  Al fine di presentare il progetto e promuoverlo tra i Centri di Accoglienza che ospitano i giovani che dovranno poi partecipare ai programmi sportivi di rugby inclusi nelle attività di progetto, il 23 febbraio è stata organizzata una giornata di sport e integrazione. Dopo la presentazione del progetto sul Palco Peroni a cura dei partner, i minori dei Centri di Accoglienza coinvolti nel progetto e le loro famiglie hanno partecipato alle attività sportive nell’area Rugby per Tutti, dove hanno provato il rugby con la guida dei tecnici federali presenti. Sul Palco Peroni, il Presidente di Ecos, Valerio di Tommaso, e il Dott. Santo Rullo, psichiatra che guida Next, sono stati accolti dal Presidente del Comitato Regionale Lazio Rugby, Maurizio Amedei, e hanno raccontato gli obiettivi e gli sviluppi del progetto. Le attività sportive hanno coinvolto i minori dei Centri che si sono divertiti ad entrare in contatto con la palla ovale, sconosciuta a molti di loro.  La giornata è proseguita con la partecipazione delle 160 persone coinvolte nel progetto presenti all'evento alla partita Italia vs Francia, che, anche se caratterizzata dalla sconfitta della squadra di casa, ha rappresentato per i giovani coinvolti un'occasione di crescita e di riflessione. A fine partita tutti alla festa al Villaggio Peroni Terzo Tempo. Infatti, l'inclusione sociale è il cuore pulsante del progetto SAME, che non si limita a promuovere il rugby come sport, ma come veicolo per creare opportunità di dialogo, coesione e integrazione. Il progetto SAME si dimostra un esempio virtuoso di come lo sport possa essere un motore di cambiamento, capace di abbattere le barriere e costruire ponti tra le diverse realtà sociali. 

Bandi Europei e Nazionali | 25/02/2025

Pubblicato il Report ‘L’impatto di Mondovale Responsabile 2023’

La Responsabilità Sociale (CSR) è alla base delle strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile. Consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per le persone che si avvicinano alla palla ovale, si promuovono scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale ritenendo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e i principi di cittadinanza della società civile. Aderendo al modello di Sport quale attore per lo sviluppo sociale promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile], si adottano scelte socialmente responsabili che rispondano alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile in rispetto delle generazioni di domani. Rispondendo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile (Organizzazioni no profit, Onlus, Enti e Ministeri) il rugby diventa strumento di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare cittadini migliori. “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore della Federazione nel quale si muovono tutte le progettualità che, in coerenza con i valori del rugby e con i principi di equità, promuovono e sviluppano un gioco inclusivo aperto a tutti e a tutte. È stato redatto, a cura del settore Strategia e Responsabilità Sociale, il primo report ‘l’impatto di Mondovale Responsabile 2023’ che valorizza le azioni e i progetti di CSR della FIR e dei suoi Club che hanno generato per il movimento rugbistico italiano nel 2023 un valore economico pari a 1.485.247€. Per leggere e scaricare il report clicca QUI.

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2024

FIR per favorire l’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport con il progetto europeo SAME

Venerdì 12 luglio presso la sede di Ecos si è svolto il kick-off meeting del nuovo progetto europeo nel quale FIR è partner, finalizzato all’integrazione dei rifugiati attraverso lo sport. Il progetto, coordinato da Ecos, organizzazione con la quale FIR collabora da tempo in ambito di progettazione europea, è una azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport che vede la collaborazione tra Ecos, FIR, Programma Integra e Next Salute e Servizi. SAME - Sports Activities for Mental Enhancement è un progetto della durata di 18 mesi volto a favorire l’integrazione comunitaria di 50 giovani rifugiati di guerra (principalmente dall’Ucraina) recentemente stabiliti a Roma, fornendo loro opportunità sicure e arricchenti, aiutandoli a superare i traumi della guerra e dell’esilio, attraverso attività sportive strutturate da coach formati sulla salute mentale e sulla mediazione culturale, valorizzando il loro benessere psicofisico, aiutandoli ad adattarsi nella comunità ospitante, creando nuovi legami attraverso gli sport di squadra con i giovani del posto ed ampliando così le loro reti sociali in un periodo cruciale per lo sviluppo sociale e per la crescita personale, consentendo loro di adattarsi al nuovo ambiente. Tutti i risultati del progetto saranno condivisi con altri club sportivi e parti interessate, nonché con i servizi di salute mentale e organizzazioni del terzo settore legate ai giovani e alla migrazione, al fine di condividere facilmente buone pratiche e un modello replicabile in altre comunità locali e nazionali dell’UE. Ne corso del meeting i partner hanno raccontato le loro esperienze nell’ambito delle tematiche trattate dal progetto e hanno delineato insieme gli obiettivi e le fasi successive da dover implementare nel corso dei prossimi mesi.

Bandi Europei e Nazionali | 18/07/2024

KICK-OFF DEL PROGETTO, UNA GIORNATA AL VALSUGANA RUGBY

Uno degli aspetti positivi dei progetti Erasmus+ è l’opportunità di incontrare i partner con i quali si collabora. Per questo è importante il kick-off meeting che è la prima vera occasione per i partecipanti al progetto di interagire tra di loro, dopo tante call ed e-mail a distanza. Come previsto dal progetto, l’incontro iniziale di WIR si è tenuto nella sede del Capofila del progetto, il Valsugana Rugby situato nella città di Padova. Al meeting, organizzato nella giornata del 28 febbraio 2023, hanno partecipato due referenti del Valsugana Rugby, tra cui il Presidente, due della FIR, tra cui la Coordinatrice dell’attività femminile, un referente per la FFR e una per il Club Sportivo Aurora Baicoi. Dopo un pranzo a base di tipica cucina italiana, e padovana in particolare, organizzato dal Presidente del Valsu in un ristorante vicino al Club, il gruppo si è diretto alla Club House del Valsugana dove si è tenuto il meeting. Prima però è d’obbligo una visita guidata al Club a cura del Presidente che racconta come la società è cresciuta in questi anni. Dopo una passeggiata sul campo, l’incontro è pronto a partire con il primo intervento dell’agenzia Ecos, consulente del progetto, che presenta le attività e gli obiettivi di WIR. Seguono, come da agenda seguente, le presentazioni delle proprie realtà e della percezione del rugby femminile nei lori paesi da parte di Valsugana, FIR, FFR e Club Sportivo Aurora Baicoi. Dopo una breve pausa per apprezzare la caffetteria della Club House e confrontarsi sulle diverse situazioni presenti nei propri territori, il meeting prosegue con l’aggiornamento sulle attività in corso dei partner, sulla parte legata alla comunicazione del progetto e sugli aspetti amministrativi e finanziari. Agenda: 15.00 Presentations - Project Presentation - Valerio Di Tommaso  - Lead Partner presentation - Valsugana Rugby  - Partner presentation FIR, FRR, AURORA BAICOI  16.00 - Discussions - Partner Committments and roles  - Executive actions and comunication  - Executive Timetable  17.30 - Administrative and Financial - Grant Agreement and SYGMA Platform  - Budget distribution  - Reporting  18.30 End of the meeting Lo scambio fra maglie dei Club e la foto di rito sanciscono la fine del meeting con la promessa di rivedersi presto in Romania.

Bandi Europei e Nazionali | 28/02/2023