Categoria: United Rugby Championship
Benetton-Zebre: Zuliani e Licata strepitosi nel derby delle difese. L’analisi del primo match di URC
80 minuti di tensione a Monigo, dove il primo derby della stagione di United Rugby Championship 2024-25 si decide allo scadere dopo un match tirato e combattuto dall’inizio alla fine. Decide il piazzato di Rhyno Smith per l’11-10 finale dopo una gestione difficile dell’ultimo possesso da parte delle Zebre, che erano riuscite a portarsi in vantaggio con Zambonin. Il Benetton ha provato a impostare l’incontro soprattutto sul dominio territoriale (67-33 la percentuale) tenendo lontana la squadra di Brunello dalla propria metà campo, e pur faticando a chiudere la partita è riuscito a portare a casa un successo importante. Per le Zebre arriva un punto di bonus. Il premio di Player of the Match va a Manuel Zuliani, come al solito furioso in mezzo al campo e nel punto d’incontro, ma tra i biancoverdi si è particolarmente distinto anche Louis Lynagh, autore di 3 clean breaks che ha sfiorato una meta che – se avesse tenuto il braccio in campo – sarebbe stata stratosferica. Dopo l’ottima partita contro Bath anche Toa Halafihi concede il bis: è il miglior placcatore del match con 19 interventi. Dall’altra parte grande partita di Giovanni Licata, praticamente ovunque e condottiero di una squadra che non ha mai mollato fino alla fine. Da sottolineare anche la grande partita di Hasa, miglior placcatore delle Zebre (17 placcaggi) pur giocando solo 50 minuti, con un’ottima prestazione in mischia ordinata contro giocatori di alto livello come Spagnolo e Tetaz Chaparro. Sempre pericoloso anche Simone Gesi, capace di battere 6 difensori e di rendersi sempre pericoloso in attacco pur avendo davanti Lynagh, che ha fatto una gran partita. Equilibrio È il derby delle difese, performanti e difficili da mettere, e ciò rende la partita equilibratissima e difficile da sbloccare, anche perché entrambe le squadre perdono subito un giocatore chiave: il Benetton perde Umaga (che a sua volta aveva sostituito Albornoz all’ultimo momento) e le Zebre Lucchin. Tra i più pericolosi nel primo tempo c’è Louis Lynagh, che sfiora una meta da cineteca battendo due avversari e schiacciando in volo nell’angolino destro, senza però riuscire a rimanere in campo. A sbloccare il match alla fine è Leonardo Marin, ma nell’azione della meta è decisiva soprattutto la gran carica di Negri, che apre il varco che poi crea la superiorità numerica all’esterno e permette all’utility back del Benetton di arrivare a tutta velocità puntando lo spazio e segnando. Grande lotta anche in mischia ordinata. Prima Ferrari ha la meglio su Fischetti, poi Hasa risponde contro Spagnolo, guadagnando il calcio del 5-3. Danilo Fischetti è però decisivo nel finale di primo tempo, conquistando un tenuto importantissimo interrompendo una delle azioni più pericolose del Benetton. Fiammate Dopo un primo tempo così equilibrato entrambe le squadre si affidano maggiormente al gioco aereo. Si va avanti a fiammate: nel Benetton il più pericoloso è Ratave, che costringe agli straordinari la difesa delle Zebre, ma dall’altra parte anche Simone Gesi mette in seria difficoltà i biancoverdi, creano di più (8 clean breaks totali) ma non sempre concretizzano. La disciplina però si rivela ancora una volta il tallone d’Achille delle Zebre (14 i calci concessi alla fine) e alla fine il Benetton allunga dalla piazzola, anche se poi manca il colpo del k.o. con Marin che sbaglia un piazzato agevole. La partita scorre sul filo della tensione, poi negli ultimi 10 minuti esplode. Una delle migliori azioni d’attacco delle Zebre nel match permette ad Andrea Zambonin di marcare la meta del vantaggio. A quel punto si scatena l’assalto del Benetton, che in realtà non produce frutti nonostante un break stratosferico del solito Lynagh e la pericolosità costante di Smith e Ratave. L’episodio decisivo arriva a 20 secondi dalla fine: le Zebre decidono di gestire l’ultimo possesso sotto i loro pali, ma commettono un fallo nel punto d’incontro che consente a Rhyno Smith di piazzare per l’11-10 finale.
News | 21/12/2024
BKT United Rugby Championship, Benetton a tempo scaduto si aggiudica il primo derby
Treviso - La Benetton Rugby agguanta in extremis il successo nel primo derby italiano del BKT United Rugby Championship 2024/25 superando per 11-10 a Monigo le Zebre Parma. Decide, quando il tempo è appena scaduto, un piazzato di Smith dai ventidue metri, mentre gli ospiti stanno disperatamente cercando di consumare gli ultimi secondi per andare in rimessa laterale.I Leoni biancoverdi riescono a recuperare il pallone sull’ennesimo raccogli e vai della franchigia federale, forzando la perdita di possesso degli avversari, consegnando al proprio estremo un piazzato che il trequarti sudafricano, sempre tra i più pericolosi dei suoi, non può fallire. Derby di ritorno il 28 dicembre a Parma.Treviso, Stadio “Monigo” - sabato 21 dicembre 2024BKT United Rugby Championship, VIII giornataBenetton Rugby v Zebre Parma 11-10Marcature: p.t. 30’ m. Marin (5-0); 37’ cp. Da Re (5-3); s.t. 19’ cp. Marin (8-3); 31’ m. Zambonin tr. Da Re (8-10); 40’ cp. Smith (11-10)Benetton Rugby: Smith; Lynagh, Fekitoa, Brex, Rotaie; Umaga (24’ pt. Marin), Uren (4’ st. Garbisi A.); Halafihi (31’ st. Favretto), Zuliani, Negri (7’ st. Izekor); Ruzza (cap, 33’ st. Halafihi), Cannone N.; Ferrari S. (4’ st. Zilocchi), Maile (9’ st. Bernasconi), Spagnolo (4’ st. Tetaz)all. BortolamiZebre Parma: Prisciantelli; Gregory, Paea, Lucchin (24’ pt. Drago), Gesi; Da Re, Garcia; Licata, Stavile (27’ st. Nasove), Ferrari G. (36’ st. Bianchi); Zambonin, Canali (12’ st. Krumov); Neculai (30’ pt. Hasa), Di Bartolomeo (36’ st. Ribaldi), Fischetti (cap, 21’ st. Rizzoli)all. Brunelloarb. Vedovelli (Italia)Cartellini: 10’ pt. giallo Gregory (Zebre Parma)Player of the Match: Zuliani (Benetton)Calciatori: Marin (Benetton Rugby) 1/3; Da Re (Zebre) 2/2; Smith (Benetton Rugby) 1/1
Campionati | 21/12/2024
Le formazioni per il derby d’andata di URC tra Benetton e Zebre: tanti Azzurri in campo e punti pesanti in palio nel match in diretta su Sky
Il derby di United Rugby Championship tra Benetton e Zebre è ormai un classico delle settimane a cavallo tra le festività invernali e mette di fronte le due franchigie italiane, che quest'anno giocheranno prima a Treviso (il 21 dicembre alle 14:00) e poi a Parma (il 28 dicembre alle 16:00). In palio ci sono punti importanti per due squadre che cercano di migliorare lo score e di chiudere in crescendo il 2024. Benetton viene da una vittoria all’ultimo secondo contro Bath nella sfida casalinga di EPCR Champions Cup, mentre le Zebre sono reduci da una sconfitta di misura (19-21) contro Lione nella gara di EPCR Challenge Cup giocata al Lanfranchi, in cui negli ospiti ha segnato anche l'Azzurro Monty Ioane. Fin qui i trevigiani hanno conquistato in URC due vittorie con Sharks e Dragons e un pareggio contro gli Scarlets, mentre gli emiliani hanno vinto due sfide, entrambe in casa, contro Munster e Ospreys. Benetton ha 14 punti in classifica, le Zebre 11. Per il derby d’andata dunque, Marco Bortolami e Massimo Brunello mettono in campo due formazioni di livello, con diversi atleti internazionali, per la maggior parte Azzurri. Sono infatti ventotto i giocatori, tra titolari e panchine, che hanno conquistato caps internazionali e tra questi ben venti lo hanno fatto con la maglia dell'Italia. Tra questi, Federico Ruzza è l'Azzurro con più presenze nel club: scendendo in campo nel derby, segnerà la presenza numero 123 con la maglia dei Leoni, facendolo peraltro da capitano e da ex, avendo vestito i colori delle Zebre tra il 2014 e il 2017. Sarà dunque un momento importante per il movimento italiano, a cominciare dalla Nazionale Maggiore Maschile, con coach Gonzalo Quesada e il suo staff che seguiranno con attenzione le due gare, che si disputano a poco più di un mese dall'esordio dell'Italia nell'edizione 2025 del Guinness Men's Six Nations.Quesada terrà dunque d'occhio i giocatori in campo, compresi quelli che ha convocato o invitato nei raduni nel corso del 2024, ma che ancora non hanno esordito in azzurro, come le Zebre Muhamed Hasa, Tommaso Di Bartolomeo, Luca Rizzoli e Matteo Canali. Benetton v Zebre andrà in scena allo stadio Monigo di Treviso, ma sarà visibile anche in diretta su Sky Sport. Il derby sarà diretto da un team arbitrale tutto italiano, con Federico Vedovelli come arbitro, Gianluca Gnecchi e Alex Frasson in qualità di assistenti e Stefano Penne al TMO. Le formazioni del derby d'andata tra Benetton Rugby Treviso e Zebre Parma*ha avuto caps internazionali**ha avuto caps internazionali con l'Italia Benetton Rugby:15 Rhyno Smith14 Louis Lynagh**13 Malakai Fekitoa*12 Ignacio Brex**11 Onisi Ratave10 Tomas Albornoz*9 Andy Uren8 Toa Halafihi**7 Manuel Zuliani**6 Sebastian Negri**5 Federico Ruzza** (Capitano)4 Niccolò Cannone**3 Simone Ferrari**2 Siua Maile*1 Mirco Spagnolo**A disposizione: 16 Bautista Bernasconi17 Nahuel Tetaz*18 Giosué Zilocchi**19 Riccardo Favretto** 20 Alessandro Izekor**21 Alessandro Garbisi** 22 Jacob Umaga*23 Leonardo Marin** Zebre Parma15 Geronimo Prisciantelli 14 Scott Gregory 13 Fetuli Paea*12 Enrico Lucchin**11 Simone Gesi**10 Giacomo Da Re**9 Gonzalo Garcia*8 Giovanni Licata**7 Bautista Stavile 6 Giacomo Ferrari 5 Andrea Zambonin** 4 Matteo Canali 3 Ion Neculai2 Tommaso Di Bartolomeo 1 Danilo Fischetti** (Capitano)A disposizione16 Giampietro Ribaldi 17 Luca Rizzoli 18 Muhamed Hasa 19 Leonard Krumov 20 Iacopo Bianchi 21 Thomas Dominguez 22 Filippo Drago 23 Rusiate Nasove*
Campionati | 20/12/2024
Consiglio Federale, aperte le manifestazioni d’interesse per la cessione di Zebre Rugby SrL
- FIR disponibile alla cessione dell’intero capitale sociale di Zebre Rugby S.r.L.- piena continuità alla partecipazione di due Franchigie italiane all’URC- impegno minimo di sei stagioni e condivisione tra FIR e proprietà sull’indirizzo sportivo Il Consiglio Federale della FIR, riunitosi a Roma nella giornata di martedì 17 dicembre, ha reso nota la disponibilità a cedere la propria quota di capitale sociale - pari al 100% - della Società Zebre Rugby S.r.L., partecipante al BKT United Rugby Championship e alle competizioni organizzate dall’European Professional Rugby Club. Le manifestazioni d’interesse da parte dei soggetti interessati dovranno pervenire alla Federazione Italiana Rugby entro il termine delle ore 12 del 15 gennaio 2025, con la possibilità per FIR di riservarsi di proseguire nella conduzione diretta della Franchigia. La documentazione completa per la presentazione di tali manifestazioni è scaricabile da federugby.it L’eventuale cessione della Franchigia potrà avvenire con termini e modalità idonei a consentire alla nuova proprietà di gestire la partecipazione alle manifestazioni previste a partire dalla Stagione Sportiva 2025/26, continuando a garantire la presenza di due entità sportive italiane alle competizioni internazionali europee per Club. Tra i requisiti inderogabili identificati dalla Federazione per la presentazione delle manifestazioni d’interesse l’espresso divieto di trasferimento dell’attività al di fuori del territorio nazionale, la disponibilità di uno Stadio dalla capienza minima di cinquemila posti, un budget economico e finanziario annuale non inferiore al contributo FIR previsto per la Stagione Sportiva 2025/26 e l’impegno a condividere con la Federazione le scelte sportive coerenti con gli obiettivi di partecipazione ad URC ed EPCR. FIR manterrà la piena titolarità dei diritti di partecipazione, garantendo all’eventuale nuova proprietà - per tutta la durata del coinvolgimento negli eventi URC ed EPCR e comunque per un periodo non inferiore alle sei stagioni sportive - un contributo economico funzionale al perseguimento dell’obiettivo primario della partecipazione al BKT United Rugby Championship ed alle competizioni EPCR, ossia il costante aumento della competitività sportiva e dell’attrattività commerciale delle proprie Franchigie e, di conseguenza, della Squadra Nazionale Maschile.
Campionati | 18/12/2024
URC: Zebre, che vittoria con gli Ospreys. Un punto per il Benetton a Edimburgo. L’analisi del settimo turno
Una vittoria e una sconfitta con bonus per le franchigie italiane scese in campo nella settima giornata di United Rugby Championship. A Parma le Zebre tornano al successo battendo gli Ospreys 22-17 in una partita sempre condotta dai ragazzi di Massimo Brunello, nonostante il brivido finale dopo la meta di Lloyd che aveva riaperto i giochi al 72’. Le Zebre abbandonano l’ultimo posto, superano i Dragons e raggiungono proprio i gallesi a quota 11 in classifica. A Edimburgo il Benetton sfiora una clamorosa rimonta dopo un primo tempo da dimenticare: sotto 35-0 all’intervallo, la squadra di Bortolami si è riportata sotto con una grande reazione. Cinque mete e partita addirittura riaperta, con Edimburgo che ha dovuto chiuderla negli ultimi minuti con la meta di Muncaster e il piazzato di Healy per il 50-33 finale. Ora i biancoverdi sono al 12° posto a quota 14 punti in classifica. Nulla è compromesso per i playoff: l’8° posto dista solo 4 punti. Festa a Parma Le Zebre tornano a vincere e lo fanno con una partita di grande sostanza: al Lanfranchi di Parma gli Ospreys sbattono contro una grandissima difesa, vanno sotto fin da subito e inseguono per 80 minuti senza però trovare mai il colpo del sorpasso. La squadra di Brunello è brava a sfruttare la lentezza della mediana gallese per riposizionarsi velocemente e chiudere ogni spazio. Al resto ci pensa un attacco bravo a capitalizzare le poche occasioni avute: Simone Gesi firma una doppietta, prima finalizzando un’ottima azione di tutti i trequarti delle Zebre, poi tenendo in campo un pallone difficilissimo con un gioco di prestigio prima di marcare in bandierina. Nella ripresa la meta di Trulla, dopo un’altra bellissima azione, scava il solco definitivo. Un po’ di brividi nel finale, con Lloyd che al 72’ riapre la partita per il 22-17, ma il punteggio non cambierà più e addirittura le Zebre non faranno più entrare gli Ospreys nei 22. Quella di Parma è stata anche la partita dei ritorni e dei nuovi inizi: Enrico Lucchin, dopo i 20 minuti giocati con gli Scarlets, è tornato a vestire la maglia da titolare e lo ha fatto con la solita prestazione di sostanza, dando avanzamento in attacco e placcando qualsiasi cosa in difesa. Prima da titolare per Bautista Stavile, una spina nel fianco costante per i gallesi in mezzo al campo e miglior placcatore del match con 16 interventi, mentre Nasove ha bagnato il suo esordio assoluto in maglia Zebre con un’ottima prestazione difensiva. Al fianco di Lucchin ennesima conferma per Giulio Bertaccini, sempre più a suo agio a questo livello, ma è difficile trovare una prestazione negativa nel match di Parma: premio di migliore in campo per Simone Gesi, non solo per la doppietta ma anche per la sua costante pericolosità in attacco e per l’ottima prestazione difensiva. Più volte infatti l’ala delle Zebre ha tenuto a bada Kasende, il più pericoloso degli Ospreys. Benetton a due facce È un punto particolare quello ottenuto dal Benetton nella pazza serata di Edimburgo. Da un lato, i biancoverdi erano arrivati in Scozia per giocarsi la partita e si sono ritrovati sotto 33-0 all’intervallo dopo un primo tempo non all’altezza, dall’altro con una grandissima reazione è arrivato un punto di bonus in una partita che a quel punto sembrava andata e che invece la squadra di Bortolami era addirittura riuscita a riaprire. La prima meta del Benetton nasce da un gran passaggio di Umaga su Smith – con Odogwu che finalizza – ma anche e soprattutto da un evidente cambio di marcia da parte di tutto il XV biancoverde, trascinato da un Agustín Creevy in grande spolvero. L’argentino segna due mete e in generale, con la sua leadership, rimette in pista una squadra che col passare dei minuti prende sempre più fiducia. Lo dimostra la reazione alla meta del 40-19 di Price che – dopo le tre mete del Benetton – avrebbe potuto nuovamente minare la fiducia della squadra di Bortolami, che invece ha assorbito bene il colpo e ha continuato a spingere alla ricerca del bonus. Segna subito Izekor, e il primo obiettivo è raggiunto, poi Umaga sfiora una meta che avrebbe avuto dell’incredibile con 3 calcetti uno dietro l’altro (l’ultimo fuori misura) e alla fine Fekitoa riapre per davvero i giochi. Sul 40-33 però si fa sentire la fisiologica stanchezza dopo una rincorsa incredibile, Edimburgo riesce a chiudere la partita con Muncaster e poi Healy fissa il punteggio sul definitivo 50-33. Un match a due facce per il Benetton, che si proietta alla doppia sfida di Champions contro Clermont e Bath consapevole di avere le carte in regola per giocarsela, ma anche di non potersi più permettere regali.
News | 01/12/2024
Benetton, beffa allo scadere. Zebre a due facce a Llanelli: l’analisi della 6° giornata di URC
Nella sesta giornata di United Rugby Championship il Benetton ha sfiorato una vittoria di grandissimo prestigio, conducendo il match con i Bulls fino al 77’ e perdendo 17-15: decidono la meta di Van der Merwe e la difficile trasformazione di Kriel. Se da un lato questa sconfitta brucia, perché arrivata dopo aver giocato alla pari contro una squadra davvero forte, dall’altro la prestazione di Monigo è un altro importante segnale di ripresa che fa il paio con le 2 vittorie consecutive precedenti: i biancoverdi sono definitivamente venuti fuori dalle difficoltà dell’inizio di stagione, dov’era arrivato un solo pari e 2 sconfitte. Zebre a due facce a Llanelli, nella partita giocata in contemporanea in Galles: la squadra di Brunello gioca un buon primo tempo, spreca anche delle opportunità per chiudere in vantaggio ma nella ripresa cede alle imbucate degli Scarlets, che segnano 2 mete in pochi minuti e cambiano la partita. Finisce 30-8. Un grande Benetton Primo tempo molto bloccato con i biancoverdi avanti grazie ai piazzati di Albornoz e Smith. Bulls in grande difficoltà soprattutto nella battaglia tattica al piede, e in questo senso ha pagato la scelta di Bortolami di schierare un doppio estremo con Smith e Gallagher contemporaneamente in campo. I due, insieme ad Albornoz, mettono sotto costante pressione il triangolo allargato dei sudafricani, spesso in ritardo sul pallone e presi d’assalto soprattutto da Smith e Albornoz. Dall’altra parte i Bulls soffrono ma non escono mai dalla partita, con la consueta concretezza nelle fasi calde del match che poi porterà a ribaltare il risultato a 3 minuti dalla fine con Van der Merwe sugli sviluppi di una maul. Col senno di poi, il Benetton non è riuscito a sfruttare fino in fondo la sua netta superiorità nel punto d’incontro: ogni volta che i Bulls acceleravano sbattevano contro la furia degli avanti biancoverdi, che in totale conquistano ben 9 turnover in tutto il match, rallentando spesso i possessi avversari. Nella ripresa, come preventivabile, i Bulls sono venuti fuori di forza. Niccolò Cannone ha salvato con un gran placcaggio su Arendse, poi la meta di Ludwig ha reso il finale un assalto. Il Benetton ha concesso un paio di falli di troppo negli ultimi minuti, permettendo ai Bulls di risalire il campo e costruirsi un’ultima azione: a quel punto, contro la maul sudafricana, era davvero difficile difendere. Resta una prestazione di alto livello: spiccano – oltre ai già citati Albornoz, Smith e Gallagher – l’ottima prestazione offensiva di Menoncello e quella difensiva di Lorenzo Cannone e Maile (16 placcaggi, il migliore dei suoi) mentre Bernasconi ha offerto un’ottima prova in difesa (100% di placcaggi riusciti) ma deve ancora sistemare qualcosa al lancio. Zebre, non basta un buon primo tempo Un primo tempo equilibrato a Llanelli, poi i gallesi sono venuti fuori nella ripresa. Le Zebre che si affidano come sempre alle invenzioni e al piede di Prisciantelli (autore del drop del 3-3) e alla rapidità dei propri trequarti, come dimostra la bella meta di Cambriani. Dall’altra parte gli Scarlets fanno una partita di sostanza, nella prima frazione cercano soprattutto di limitare le scorribande avversarie e colpiscono alla prima occasione. Zebre penalizzate anche dagli infortuni: nel primo tempo sono costretti ad uscire Fischetti, Licata e Cambriani, il migliore dei suoi fino a quel momento. La squadra di Brunello è messa bene in campo, ma paga ancora una volta l’indisciplina e i troppi errori nei placcaggi: 8 placcaggi sbagliati e soprattutto 8 difensori battuti da parte degli Scarlets, che segnano per 3 volte con 3 imbucate a metà campo. A quel punto la partita cambia e i gallesi riescono anche a portare a casa il punto di bonus.
News | 26/10/2024
URC: Benetton, 5 punti fondamentali. Zebre, ottimi segnali. L’analisi del 5° turno
Settimana agrodolce per le franchigie italiane impegnate nella quinta giornata di United Rugby Championship. Il Benetton dà continuità al successo della scorsa settimana contro gli Sharks e nonostante un po’ di sofferenza nel primo tempo viene fuori alla distanza e batte 31-21 i Dragons a Newport, con mischia e drive dei biancoverdi protagonisti assoluti ed elementi principali di questo successo. Questi 5 punti portano il Benetton, per la prima volta in stagione, in zona playoff: ora la squadra di Bortolami è ottava. Le Zebre giocano una buona partita in condizioni meteo difficili contro i Lions e alla fine vengono battute di un punto. A decidere è la meta di Van der Merwe dopo un match giocato alla pari e vinto 10-9 dai sudafricani. Il punto di bonus guadagnato, comunque, permette alle Zebre di scavalcare gli Ospreys e lasciare l’ultimo posto in classifica, e soprattutto arriva contro una squadra ancora imbattuta, che era terza in classifica – adesso seconda – nonostante una partita in meno. Benetton: inizio difficile, poi la rimonta I Dragons di questo inizio di stagione si sono dimostrati ancora una volta una squadra ostica, capace di imporre al Benetton un ritmo più basso rispetto a quello che avrebbe voluto per poi affidarsi alle improvvise fiammate di Rio Dyer. D’altra parte, i biancoverdi hanno dovuto affrontare diverse difficoltà a inizio partita: hanno perso Ferrari prima ancora di cominciare causa influenza, poi dopo 7 minuti è uscito anche Mendy, mentre al 15’ è arrivato un giallo per Bernasconi. Nonostante tutto, il Benetton in realtà non ha concesso occasioni, e la meta subita è arrivata per un intercetto di Westwood su un – raro – errore di Brex. Dopo la prima mezz’ora di difficoltà il Benetton è venuto fuori di forza, soprattutto grazie alla qualità del proprio pacchetto di mischia: il rientrante Gallo e l’ancora una volta ottimo Avaca hanno fatto la differenza, e al 36’ è arrivata la meta da maul di Bernasconi, mentre i calci di Umaga hanno permesso ai biancoverdi di chiudere il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa, al di là di alcune belle fiammate dei Dragons, la partita è finita gradualmente nelle mani del Benetton, capace di mettere in difficoltà i gallesi nel gioco al piede e di marcare proprio con uno dei migliori del match: un Enzo Avaca che nel giro di poche partite si è già imposto a questo livello. Anche se la partita si è subito riaperta con la meta un po’ rocambolesca di Evans, nel secondo tempo il Benetton non ha mai dato l’impressione di poter concedere possibilità di rimonta ai Dragons, definitivamente stesi prima da una bella carica di Manfredi – bravo a sorprendere la difesa gallese cambiando improvvisamente senso dell’attacco – e poi da una mischia dominante ai 5 metri, finalizzata da Lorenzo Cannone. Zebre beffate Quella tra Zebre e Lions è stata una partita particolare: due squadre abituate a giocare tanto e a muovere il pallone sono state sbalzate fuori dalla propria comfort zone dal diluvio di Parma. Entrambe sono riuscite, a tratti, ad adattarsi alle condizioni meteo, e soprattutto le Zebre sono state brave a vincere la battaglia tattica al piede con un’ottima prestazione di Montemauri e del solito Prisciantelli. Alla fine il match è stato deciso dall’unica vera occasione per i Lions, nata da un calcio di punizione girato per fallo di Fusco: da lì si è sviluppata la classica azione da squadra sudafricana, con una bella serie di cariche prima di allargare verso la bandierina su Edwill van der Merwe. Nella ripresa le Zebre hanno dato l’impressione di poter ribaltare la partita, senza però riuscire a costruirsi un’opportunità concreta per marcare. Il punto di bonus, per quanto comunque importante per superare gli Ospreys in classifica, sta un po’ stretto per quanto fatto vedere dalle Zebre contro una squadra che da inizio campionato staziona ai piani alti del torneo.
United Rugby Championship | 20/10/2024
URC: un Benetton rinato. Zebre, troppi errori. L’analisi della quarta giornata
Serviva una grande risposta dopo un inizio complicato, e il Benetton l’ha data: 38 punti agli Sharks in una partita dominata, una sola meta concessa – a tempo scaduto e col match in cassaforte – e una prestazione di alto livello dal primo all’ultimo minuto. Quello che aveva chiesto Bortolami, quello che serviva: 38-10 e 5 punti importantissimi per cominciare la risalita. Per le Zebre, invece, match per certi versi simile a quello con gli Stormers, con Glasgow che prende in mano la partita col passare dei minuti e la fa sua facendo valere la propria superiorità. Difficile chiedere di più in casa dei campioni in carica, ma la squadra di Brunello ha comunque pagato i troppi errori nel momento in cui si poteva finalizzare e portare a casa punti importanti. Il 33-3 per Glasgow appare eccessivo per le tante occasioni create dalle Zebre. Benetton, che reazione Tra i tanti spunti che questa partita offre ce n’è uno in particolare che ha probabilmente svoltato la giornata di Monigo. Dopo i primi 3 punti di Umaga è arrivata la prevedibile reazione degli Sharks, che con la loro fisicità hanno provato a mettere sotto assedio la difesa biancoverde, che dopo tantissime fasi ha retto benissimo, concedendo solo un calcio di punizione e costringendo i sudafricani ad accontentarsi dei 3 punti. Quella grande difesa, poi ripetuta nel corso di tutti gli 80 minuti, è stato il primo segnale della reazione del Benetton dopo le prime 3 partite. Quando poi la squadra di Bortolami è tornata dall’altra parte non ce n’è stata per nessuno: il punteggio finale di 38-10 non lascia spazio a interpretazioni. Importante la firma di un Odogwu tornato ai livelli pre-infortunio, strepitosa la prestazione di Rhyno Smith, ma soprattutto fondamentale il ritorno degli ultimi Nazionali, con la coppia di seconda Cannone-Ruzza che si conferma imprescindibile per i biancoverdi e un Nacho Brex che come sempre si dimostra granitico in difesa. Da segnalare anche la prestazione di Enzo Avaca: il pilone destro si è trovato di fronte un mito degli Springboks, Trevor Nyakane, e gli ha tenuto testa per 58 minuti concedendo un solo calcio di punizione in mischia. Ancora una volta, nonostante le tantissime assenze (soprattutto a destra) la prima linea biancoverde è stata decisiva per garantire stabilità e possessi puliti al resto della squadra. Come detto, il rientro di Rhyno Smith è stato fondamentale per ridare al Benetton quella marcia in più in attacco, ma tutta la formazione di Marco Bortolami sembra aver ritrovato quel cinismo e quella capacità di finalizzare che a questi livelli è fondamentale. La prima meta di Odogwu arriva dopo un passaggio visionario – anche se non precisissimo – di Umaga, ma poi ci ha pensato l’ala azzurra a metterci la firma con le gambe e il fisico. La seconda meta è stata invece il manifesto del match: ogni volta che i biancoverdi hanno mosso il pallone al largo hanno messo in difficoltà gli Sharks, e poi ci ha pensato uno strepitoso Izekor a fare la differenza, prima che Umaga e poi Smith chiudessero l’azione. Il resto del match è stata una grande dimostrazione di gestione: Sharks annullati e poi meta del bonus al 64’ dopo aver tenuto i sudafricani a secco. Considerando che mancano ancora gli internazionali argentini più utilizzati nel Rugby Championship (Gallo, Albornoz e Bazan Velez) questo Benetton può ancora salire di colpi. Zebre: impresa ardua, ma troppi errori in attacco In casa dei Glasgow Warriors campioni in carica è durissima per tutti, eppure le Zebre hanno costruito tanto e sprecato altrettanto, a dimostrazione – l’ennesima in queste prime 4 partite – del tanto potenziale di questa squadra, ma anche del tanto lavoro che c’è da fare in fase di finalizzazione. Lo dimostra il primo tempo: i Warriors hanno creato 3 occasioni in 40 minuti e le hanno sfruttate tutte, segnando 21 punti, le Zebre ne hanno create altrettante ma hanno portato a casa solo 3 punti. Nella ripresa gli scozzesi non hanno poi creato tantissimo, limitandosi a gestire, mentre la squadra di Brunello ha avuto molte opportunità per riavvicinarsi nel punteggio – e magari provare a conquistare un bonus – ma ancora una volta sono stati gli errori di handling a punirla oltremisura. Il 33-3 alla fine è anche eccessivo, considerando la prestazione in campo, ma a questi livelli i dettagli fanno una grandissima differenza. Resta comunque indubbio che queste Zebre siano molto ben messe in campo e abbiano tanti margini di crescita, e potranno dimostrarlo già la prossima settimana contro i Lions.
News | 13/10/2024
URC: le Zebre pagano i tanti falli. Troppo Leinster per il Benetton. L’analisi del 3° turno
Non è stato un sabato facile per le franchigie italiane, entrambe sconfitte nella terza giornata dello United Rugby Championship. Il Benetton ha ceduto in casa contro Leinster per 35-5, con gli irlandesi che hanno schierato a Monigo una formazione stellare con 15 internazionali (14 irlandesi e uno Springbok) mentre al Lanfranchi di Parma le Zebre hanno sprecato tante occasioni contro gli Stormers, che alla fine sono usciti fuori alla distanza e hanno conquistato un successo dal punteggio (36-5) forse troppo pesante rispetto a quanto visto in campo. Leinster stellare, Benetton coraggioso nel secondo tempo Al Leinster bastano 4 marcature nei primi 26 minuti per chiudere la partita, approfittando anche del giallo a Mirco Spagnolo che fa crollare la maul in occasione della meta tecnica che apre il match. Con l’uomo in più gli irlandesi sono diventati devastanti e a quel punto diventava difficile opporre resistenza. Il Benetton lo ha fatto nel secondo tempo, anche grazie ad alcuni cambi che hanno permesso ai biancoverdi di essere più incisivi in attacco e di marcare con Manfredi, prima della meta di Barron. Nel 35-5 finale pesano soprattutto la difficoltà nel trovare spazi contro l’aggressiva difesa di Leinster e i tanti placcaggi sbagliati, 25 su 119 totali con una percentuale di riuscita del 79%, troppo bassa per questo livello. Pur nelle difficoltà si è distinto Leonardo Marin, bravo a capire come disinnescare la furiosa salita difensiva di Leinster messa a punto da Jacques Nienaber – ex allenatore del Sudafrica campione del mondo e ora specialista della difesa degli irlandesi – e a mettere i compagni sul piede avanzante. Tra i migliori anche Simone Ferrari, dominante in mischia nel primo tempo, ma in generale entrambe le prime linee biancoverdi – quella titolare e quella dalla panchina – hanno funzionato bene. Zebre: match scivolato dalle mani Le immagini della partita, soprattutto del primo tempo, non avrebbero mai lasciato presagire un punteggio così alto. Gli Stormers hanno espugnato il Lanfranchi di Parma per 36-5 venendo fuori alla distanza e approfittando soprattutto dell’indisciplina della squadra di Brunello, che ha commesso il doppio dei falli (16 a 8) dei sudafricani. Il match era cominciato bene, con le Zebre spesso in attacco ma poco ciniche nel momento di portare a casa i punti. Gli Stormers, in questo senso, pur soffrendo hanno fatto valere la loro maggiore esperienza, prendendosi tutti i punti concessi dai troppi falli delle Zebre e fissando con i calci di un preciso Matthee un primo parziale di 9-0 pur non entrando quasi mai nei 22 avversari. La meta di Zas allo scadere del primo tempo, poi, ha tagliato le gambe alla squadra di Brunello, che si è ritrovata sotto di 16 punti pur non avendo demeritato. Da questo punto di vista ha anche pesato il cambio di inerzia della mischia ordinata, che nei primi minuti sembrava appannaggio delle Zebre e che invece è scivolata dalla parte dei sudafricani, che quando sono diventati dominanti con la loro prima linea hanno tolto certezze e stabilità offensiva alla franchigia di Parma, che non è più riuscita a costruire come nella prima parte di gara. A quel punto la partita era completamente in mano agli Stormers, che sono riusciti anche a raggiungere il punto di bonus con il 36-5 finale. Tra i migliori, nelle Zebre, anche una volta Samuele Locatelli, autore di 14 placcaggi e di una solida partita difensiva. Bravo in difesa anche Ruggeri, mentre Gesi quando è stato innescato ha spesso battuto il primo avversario.
United Rugby Championship | 07/10/2024
URC: Zebre, impresa strepitosa. Benetton tradito dall’indisciplina. L’analisi del 2° turno
Weekend a due facce per il rugby italiano: il Benetton cade 42-10 in casa dei Glasgow Warriors campioni in carica dopo una partita difficile, condizionata dai cartellini (un rosso e due gialli) e dalla troppa indisciplina. A Parma, però, le Zebre fanno l’impresa e battono Munster 42-33 dopo una partita piena di emozioni e un secondo tempo pazzesco, conquistando il bottino pieno con 5 punti e portandosi a quota 6 in classifica dopo 2 partite. L’impresa del Lanfranchi A un certo punto la sfida contro Munster sembrava essersi instradata verso il solito copione: Zebre pericolose, volitive, avanti nel punteggio e poi inesorabilmente rimontate. Stavolta non è andata così. La svolta è arrivata un minuto dopo il ritorno in campo nel secondo tempo, sul 28-15 per Munster: Jacopo Trulla capisce prima di tutti che Haley sta per fare un passaggio lento e telefonato, si avventa sul pallone, apre il gas e schiaccia la meta che riapre la partita e squarcia le certezze degli irlandesi. A quel punto il match cambia fisionomia (anche se la squadra di Brunello aveva fatto ottime cose anche nel primo tempo, in particolare la prima meta – strepitosa – sempre marcata da Trulla dopo una grande azione corale) e Licata accorcia per il -1. Il match è di nuovo in bilico, e Alessandro Fusco ripete la magia già fatta nel primo tempo: pallone raccolto dalla ruck, finta e tanti saluti alle guardie ai lati del raggruppamento. E pensare che la sua partita era cominciata con un errore che aveva portato alla prima meta di Munster, ma del resto il mediano azzurro è sempre stato capace di reagire anche nelle situazioni più difficili. Alla fine è stata la partita delle rinascite, come quella di Jacopo Trulla, che aveva finito la scorsa stagione in crescendo, riprendendosi anche la Nazionale dopo 2 anni di assenza, e ha ricominciato questa ancora meglio, con una grande partita e una doppietta decisiva. Le mete di Trulla, Licata e Fusco sono 3 colpi dai quali nemmeno il pugile più esperto potrebbe riprendersi. E le Zebre con l’ingresso di Baronio (come Locatelli, ancora una volta bene i permit players) alzano ulteriormente il ritmo e marcano un'altra meta di pregevolissima fattura con Prisciantelli. Del resto anche contro Cardiff si era vista una squadra messa benissimo in campo e consapevole di ciò che doveva fare: in Galles era mancata l’esecuzione, con i troppi errori individuali che avevano compromesso il match, una volta migliorata quella i risultati si sono visti. La meta dei McCarthy ha messo un po’ di brividi sulle spalle di Brunello, ma tutto sommato le Zebre sono parse in controllo fino alla fine, con la ciliegina sulla torta finale: il calcio di Da Re che toglie pure il bonus difensivo agli irlandesi. Benetton: cartellini decisivi Quella di Glasgow è stata la partita dei cartellini. Che i Warriors, soprattutto in casa, fossero una macchina da guerra si sapeva, ma il 14-7 con cui si stava chiudendo il primo tempo prima del fallo di Scrafton lasciava presagire una partita comunque aperta. Difficile, certo, come del resto doveva essere contro i campioni in carica, ma assolutamente aperta. In 14 i biancoverdi hanno retto finché potevano, accorciando anche le distanze per il 14-10 ma cedendo di netto sotto i colpi degli scozzesi, capaci di muovere il pallone accentuando sempre di più la superiorità numerica, diventata poi impossibile da gestire per il Benetton dopo i gialli a Odogwu e Favretto. Per 5 minuti il Benetton è stato addirittura in 12, e chiaramente è difficile anche valutare una partita di questo tipo. L’indisciplina, però, era stata un problema già nel primo tempo, e i 17 falli totali sono un numero davvero elevato. Tra le note positive ci sono sicuramente – e al di là dei due gialli, presi comunque a risultato già compromesso – Riccardo Favretto e Paolo Odogwu, entrambi costretti a un minutaggio più elevato del previsto: il primo addirittura dall’inizio dopo il problema alla schiena di Snyman, il secondo entrato dopo 10 minuti per l’infortunio di Ratave. Una partita di grande sostanza per entrambi, dopo un periodo caratterizzato da problemi fisici e – per il secondo – da un gravissimo infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi dal dicembre del 2023.
United Rugby Championship | 29/09/2024
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