Autore: Redazione Onrugby
Tour estivo: ad Apia Samoa supera l’Italia 33-25
Ad Apia Park si interrompe la striscia positiva dell'Italia, battuta 33-25 da Samoa nella prima partita del Summer Tour. In una partita difficile da gestire gli Azzurri restano in vantaggio fino al 61', quando la meta del pareggio di Toala cambia le carte in tavola e indirizza il match verso i padroni di casa, che prendono coraggio, passano in vantaggio con il piede di D'Angelo Leuila e tengono bene l'assalto finale della squadra di Quesada, che alla fine subisce anche la meta del 33-25 finale. Gli Azzurri non perdevano dall'11 febbraio a Dublino contro l'Irlanda. La cronaca di Samoa-Italia Samoa parte fortissimo, Taumateine impone un ritmo forsennato alla sfuriata dei padroni di casa che avanzano palla in mano e mettono in difficoltà gli Azzurri (oggi in maglia bianca) che cedono all'imbucata di Izaiha Moore-Aiono. Assorbito il colpo la squadra di Quesada reagisce: bella maul avanzante, poi Lucchesi prova ad uscire ma viene ben placcato da Malolo, Brex tenta l'offload su Menoncello che non c'arriva, ma c'era un vantaggio e l'Italia piazza e trova i primi punti della sua partita con Paolo Garbisi. Lo stesso Garbisi poco dopo sorprende tutti, gioca velocemente un calcio nei 22 e serve Varney che salta il primo avversario e poi trova un gran passaggio su Ioane: l'ala azzurra batte in velocità Toala e segna in bandierina per l'8-7. La squadra di Quesada supera con pazienza il primo momento difficile e dopo aver trovato il sorpasso comincia ad aprire ancora più spazi nella difesa samoana: l'azione parte da Gallagher che si districa tra le maglie samoane, poi è bravo Lynagh ad attaccare la linea a metà campo e a servire Ioane, che batte in velocità Visinia e poi serve nuovamente all'interno l'ala della Nazionale e del Benetton che schiaccia per la seconda meta. Garbisi trasforma per il 7-15. L'Italia continua a spingere: Varney schizza via da un raggruppamento nel lato chiuso e con un bellissimo calcio trova un 50-22 in attacco. Sulla rimessa Izekor abbranca l'ovale e dà il via alla maul, poi Ruzza perde il pallone in avanti sulla carica successiva. Dall'altra parte Samoa risponde con delle fiammate improvvise: Taumateine sorprende tutti e serve all'interno Slade, palla su Paia'aua che trova un bel buco e serve con un calcetto la corsa di Ah Wong, che schiaccia in bandierina per il 12-15. Al 35' Garbisi allunga di nuovo dalla piazzola per il 12-18, poi Samoa ritorna in attacco con un gran calcio di Ah Wong che esce nell'angolino e mette pressione agli azzurri, Ruzza è bravo a vincere una rimessa laterale difficile e a spegnere l'ultima azione del primo tempo. Come nel primo tempo, anche nella ripresa è Samoa a partire forte: al 43' D'Angelo Leuila mette dentro il calcio del 15-18, poi sale in cattedra Matt Gallagher che con un ottimo up&under mette in difficoltà Leiua che manca il controllo. Garbisi capisce tutto, riconquista il pallone e vola in meta: 15-25 con la trasformazione. La battaglia in mezzo al campo si accende, Paia'aua prova a cercare spazi ma sbatte contro una buona difesa italiana, e alla fine Samoa approfitta di un calcio dalla linea dei 10 metri per accorciare le distanze con D'Angelo Leuila, che riporta i padroni di casa a un break di svantaggio. Al 52' Ruzza fa un mezzo miracolo fermando Stacey Ili a un metro dalla linea di meta, mentre 3 minuti dopo è Izekor a intercettare un passaggio di Malolo su Slade che già pregustava la meta dopo una bella "furba" dei samoani. Al 58' però i samoani passano: sulla penaltouche ai 5 metri l'Italia difende bene, McFarland apre per una prima carica di Nee-Nee, poi Toala arriva di gran carica trovando il corridoio per il 25-25. L'Italia reagisce subito e al 61' rinuncia ai pali per cercare il bersaglio grosso: la prima maul viene abbattuta irregolarmente da un'entrata laterale, la seconda da un sacking ritardato che porta a un richiamo da parte dell'arbitro Williams, la terza non viene innescata perché McFarland strappa il pallone dalle mani di Ruzza. Al 68' Samoa passa in vantaggio con un altro calcio di D'Angelo Leuila, poi Lynagh viene fermato da una francesina di Toala. Il finale è un assalto dell'Italia, ma al 76' su una touche sbagliata Samoa trova una ripartenza fulminea: grande offload di Tuala per l'accorrente Moleli che va oltre per la meta del 33-25. La squadra di Quesada ci prova fino alla fine, Garbisi prova a piazzare a tempo quasi scaduto per tornare sotto break ma il pallone non trova i pali, poi Williams fischia la fine. Samoa festeggia ad Apia Park, Italia sconfitta 33-25. Apia, Apia Park - venerdì 5 luglio 2024Test-matchSamoa v Italia 33-25Marcatori: p.t. 9’ m. Aiono tr. Leuila (7-0); 13’ cp. Garbisi P. (7-3); 16’ m. Ioane (7-8); 19’ m. Lynagh tr. Garbisi P. (7-15); 29’ m. Ah Wong (12-15); 35’ cp. Garbisi (12-18); s.t. 2’ cp. Leuila (15-18); 4’ m. Garbisi P. tr. Garbisi P. (15-25); 9’ cp. Leuila (18-25); 17’ m. Toala tr. Leuila (25-25); 28’ cp. Leuila (28-25); 37’ m. Moleli (33-25)Samoa: Pa’ia’au; Visinia (1’ st. Ili), Leiua, Toala (33’ st. Moleli), Ah Wong; Leuila, Taumateine (30’ st. Moleli); Noa (33’ st. Mapu), Aiono, McFarland (cap); Petaia Nee-nee, Slade (30’ st. Curry); Fepulea’i (36’ st. Faleiva), Malolo (36’ st. Tuala), Seiuli (30’ st. Tuimauga)all. SchwalgerItalia: Gallagher; Lynagh, Brex, Menoncello, Ioane; Garbisi P., Varney (14’ st. Page-Relo); Vintcent (12’ st. Cannone L.), Lamaro (cap), Izekor (25’ st. Zuliani); Ruzza, Cannone N. (15’ st. Iachizzi); Ferrari (15’ st. Zilocchi), Lucchesi (30’ st. Zarantonello), Fischetti (20’ st. Spagnolo)all. Quesadaarb. Williams P. (Nuova Zelanda) Cartellini: 15’ pt. Pa’ia’au (Samoa)Calciatori: Leuila (Samoa) 6/7; Garbisi (Italia) 4/6; Moleli (Samoa) 0/1Note: Debutto in Nazionale per Matt Gallagher (Azzurro 742) e Loris Zarantonello (Azzurro 743).
Italia | 05/07/2024
World Rugby U20 Championship: una grande Italia batte l’Australia 17-12 a Città del Capo
L'Italia trova la prima vittoria nel World Rugby U20 Championship 2024, battendo l'Australia 17-12 in una partita tiratissima a Città del Capo. Decidono le mete di Bellucci e Siciliano in un primo tempo dominato dagli Azzurrini, che nella ripresa hanno sofferto di più e si sono ancorati alle loro certezze: la mischia ordinata e l'avanzamento palla in mano. Significativi gli ultimi 10 minuti, con la squadra di Santamaria brava a mantenere il pallone nei 22 australiani e a non concedere più occasioni in un finale che poteva diventare concitato. L'Italia conquista 4 punti e supera la Georgia al terzo posto, portandosi a un solo punto dall'Australia - che guadagna comunque un bonus da questa partita - mentre l'Irlanda domina il girone a 9 punti. La cronaca di Australia-Italia Inizio di partita caratterizzato da una pioggia battente che rende ulteriormente più difficile giocare il pallone. L'Australia si affida al piede di McLaughlin-Phillips e Wilcox per mettere pressione al reparto arretrato azzurro, mentre la squadra di Santamaria ritrova la solidità nelle collisioni che era mancata contro l'Irlanda. Da una parte è McLeod il più pericoloso, mentre dall'altra è soprattutto Belloni a creare pericoli nella linea avversaria, mentre Siciliano si fa sentire soprattutto nel punto d'incontro. Al 19' arriva la prima occasione per l'Italia: mischia ai 5 metri, Casilio muove per l'imbucata di De Villiers che passa tra McLaughlin-Phillips e McLeod, arriva alla base del palo ma non riesce a schiacciare. Gli Azzurrini capiscono che il momento è favorevole è insistono: l'Australia concede un calcio di punizione per fuorigioco, l'Italia va in rimessa laterale nei 22 e con una maul avanzante arriva fino all'area di meta. Siciliano però viene tenuto alto e l'azione sfuma. Al 25' sale in cattedra anche la mischia italiana, che fin dall'inizio era sembrata avere qualcosa in più: arriva un altro calcio di punizione, giocato in rimessa laterale, e con la successiva serie di cariche gli Azzurrini arrivano ancora in fondo, e stavolta Luca Bellucci riesce a schiacciare per la meta del vantaggio. Brisighella trasforma per il 7-0. L'Australia prova a reagire ma di fatto non supera mai la metà campo nel primo tempo, che si chiude con gli Azzurrini avanti di 7. A inizio ripresa l'Australia rimane in 14 per un giallo a Sawers dopo un fallo su Bellucci, l'Italia preme sull'acceleratore e inizia a caricare con i propri avanti, arriva sempre più vicino alla linea di meta e al 44' marca con Valerio Siciliano. I Junior Wallabies però hanno una grande reazione: calcio di punizione conquistato dopo la contesa su calcio di ripartenza, rimessa laterale e maul avanzante - la stessa che aveva portato alla meta contro la Georgia - per il 14-7. A schiacciare è il tallonatore Tuipulotu, poi McLaughlin-Phillips trasforma. L'Italia concede qualche penalty di troppo e permette all'Australia di ritornare nuovamente in attacco, ma è proprio Tuipulotu a graziare gli Azzurrini sbagliando la rimessa laterale ai 5 metri. La squadra di Santamaria si salva due volte grazie al lavoro nel punto d'incontro prima di Brisighella e poi di Elettri, ma al 60' cede dopo la strepitosa giocata di Wilcox, che in caduta e senza guardare trova un superbo offload per Leahy che marca in bandierina. McLaughlin-Phillips non trova la trasformazione e l'Italia resta davanti 14-12. L'Italia reagisce con una grande giocata di Belloni che prima intercetta un pallone a metà campo e poi supera Wilcox con un calcetto a scavalcare, Casilio arriva sull'ovale e lo calcia a sua volta, ma nessun azzurro riesce ad arrivarci in tempo. Dall'altra parte Leahy non controlla un altro gran pallone di Wilcox e viene raggiunto da Elettri, perdendo l'ovale in avanti. Al 74' arrivano altri due calci di punizione in serie per gli Azzurri, che rinunciano ai pali e chiamano mischia nei 22 avversari: il pacchetto azzurro avanza ancora, poi l'Italia riparte con un'altra lunga serie di cariche, Bellucci si fa 5 metri palla in mano con un avversario aggrappato alla maglia, poi dopo 11 fasi arriva un altro calcio di punizione. La squadra di Santamaria chiama ancora mischia e tiene il pallone, fa passare il tempo e allo scadere conquista un altro penalty: Brisighella piazza per il 17-12 finale. L'Italia batte l'Australia e si rimette in corsa per le posizioni che contano: si deciderà tutto martedì contro la Georgia. Il tabellino del match: Cape Town, Athlone Sport StadiumWorld Rugby U20 Championship | Round 2 Giovedì 04.07.2024, kick-off ore 19:00 AUSTRALIA U20 v ITALIA U20 12-17 (p.t. 0-7) Marcatori: PT 27’ m. Bellucci, t. Brisighella (0-7). ST 43’ m. Siciliano, t. Brisighella (0-14); 46’ m. Tuipolotu, t. McLaughlin-Phillips (7-14); 61’ m. Leahy, n.t. (12-14); 80’ c.p. Brisighella (12-17) Australia U20: 15. Shane Wilcox; 14. Ronan Leahy, 13. Kadin Pritchard, 12. Jarrah McLeod (71’ 23. Frankie Goldsbrough), 11. Angus Staniforth; 10. Harry McLaughlin-Phillips (71’ 22. Joe Dillon) 9. Dan Nelson; 8. Jack Harley, 7. Dane Sawers, 6. Aden Ekanayake; 5. Ollie McCrea (56’ 19. Eamon Doyle), 4. Toby Macpherson (C – 65’ 20. Dominic Thygesen)); 3. Trevor King (30’ 18. Nick Bloomfield), 2. Ottavio Tuipulotu (46’ 16. Bryn Edwards), 1. Lington Ieli (60’ 17. William Goddard)A disposizione: 16. Bryn Edwards, 17. William Goddard, 18. Nick Bloomfield, 19. Eamon Doyle, 20. Dominic Thygesen, 21. Billy Dickens, 22. Joe Dillon, 23. Frankie Goldsbrough.Head Coach: Nathan Grey Italia U20: 15. Mirko Belloni; 14. Francesco Imberti (65’ 23. Marco Scalabrin), 13. Nicola Bozzo (C); 12. Patrick de Villiers, 11. Lorenzo Elettri; 10. Simone Brisighella, 9. Lorenzo Casilio; 8. Giacomo Milano, 7. Luca Bellucci, 6. Nelson Casartelli (46’ 21. Jacopo Botturi); 5. Piero Gritti, 4. Samuele Mirenzi (55’ 19. Mattia Midena); 3. Federico Pisani (60’ 18. Davide Ascari) 2. Valerio Siciliano (65’ 16. Nicholas Gasperini), 1. Sergio PelliccioliA disposizione: 16. Nicholas Gasperini, 17. Francesco Gentile, 18. Davide Ascari, 19. Mattia Midena, 20. Tommaso Redondi, 21. Jacopo Botturi, 22. Mattia Jimenez, 23. Marco ScalabrinHead Coach: Roberto Santamaria Arbitro: Sam Grove White (SRU) Cartellini: 41’ giallo Sawers (AUS); Calciatori: Brisighella (ITA) 3/3; McLaughlin-Phillips (AUS) 1/2Note: Primo tempo 0-7. Terreno di gioco molto appesantito, pioggia copiosa per larga parte del match. Punti classifica: Australia U20 1, Italia U20 4
Italia U20 | 04/07/2024
Summer Tour 2024: la presentazione di Samoa-Italia
Prima sfida del Summer Tour 2024 dell’Italia, che all’Apia Park sfida Samoa a quasi 2 anni di distanza dall’ultimo incontro (49-17 per gli Azzurri a Padova) e che in casa degli isolani non hanno mai vinto. Si gioca venerdì alle 6 del mattino italiane, diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport Max. La squadra di Quesada si troverà di fronte una formazione estremamente combattiva, che proverà a rallentare il più possibile il gioco ed evitare che i trequarti Azzurri possano premere sull’acceleratore. Le scelte del tecnico azzurro, che ha schierato una terza linea molto dinamica con Izekor, Lamaro e Vintcent, sembrano orientate alla volontà di evitare che quella contro le Samoa diventi una semplice battaglia di sportellate. Per il resto, la formazione dell’Italia è in piena continuità con il Sei Nazioni, con il solo Gallagher a sostituire Capuozzo (arrivato dopo la finale di Top 14 di venerdì scorso) mentre dalla panchina potrebbe esordire il tallonatore Zarantonello. Dall’altro lato, le stesse Samoa saranno ancora più imprevedibili del solito, vista la formazione rivoluzionata rispetto a quella del Mondiale. Come arrivano le Samoa Dopo la delusione mondiale (solo quarte nel girone, nonostante la presenza di giocatori come Faumuina, Ala’alatoa, Luatua, Leali’ifano e Sopoaga) le Samoa ripartono da 5 esordienti e dal blocco dei Moana Pasifika, franchigia del Super Rugby dalla quale provengono 8 giocatori tra coloro che scenderanno in campo. Il capitano sarà Theo McFarland, stella dei Saracens, e i samoani proveranno a mettere sabbia negli ingranaggi azzurri, affidandosi alla loro proverbiale fisicità e alla capacità di sorprendere gli avversari con delle giocate fuori dagli schemi. Come arriva l’Italia Gli Azzurri vengono dal miglior Sei Nazioni della loro storia e sono chiamati a un’importante prova di maturità: confermarsi contro un avversario difficile e soprattutto in trasferta, in un’Apia Park che come sempre spingerà a pieni polmoni i propri beniamini. Rispetto al Sei Nazioni, durante il quale Quesada ha dovuto lavorare “in corsa”, il tecnico azzurro ha avuto a disposizione i suoi giocatori per più tempo prima dell’inizio del Summer Tour, e ci si aspetta dagli Azzurri un gioco ancora più rodato, anche perché di fronte ci sarà una squadra che come sempre proverà ad uscire dagli schermi e soprattutto proverà a far uscire dagli schemi anche i suoi avversari. Detto di Matt Gallagher, che garantisce grande qualità in sostituzione di Capuozzo, l’altra “sorpresa” del XV azzurro è Alessandro Izekor: dotato non sono di grande fisicità ma anche di un atletismo che lo porta spesso a schierarsi al largo come trequarti aggiunto (così ha segnato la meta decisiva in Benetton-Connacht a marzo), le sue caratteristiche sembrano perfette per affrontare un avversario contro le Samoa. Tutte le informazioni per seguire Samoa-Italia La sfida tra Samoa e Italia si giocherà all’Apia Park di Apia alle 17 locali (6 ore italiane) e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport Max e in streaming su NOW. Terza arbitrale tutta neozelandese, con il direttore di gara Paul Williams che sarà affiancato dagli assistenti Dan Waenga e Tevita Rokovereni. Per questa sfida non è previsto il TMO. Le formazioni di Samoa-Italia Samoa: 15 Duncan Paia’aua, 14 Sebastian Visinia, 13 Alapati Leiua, 12 Danny Toala, 11 Nigel Ah Wong, 10 Alai D’Angelo Leuila, 9 Jonathan Taumateine, 8 Olajuwon Noa, 7 Murphy Taramai, 6 Theo McFarland (c), 5 Samuel Slade, 4 Benjamin Petaia Nee-nee, 3 Marco Fepulea’i, 2 Sama Malolo, 1 Aki Seiuli A disposizione: 16 Andrew Tuala, 17 Tietie Tuimauga, 18 Lolani Faleiva, 19 Michael Curry, 20 Iakopo Mapu, 21 Melani Matavao, 22 Afa Moleli, 23 Stacey Ili Italia: 15 Matt Gallagher, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Giacomo Nicotera A disposizione: 16 Loris Zarantonello, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Leonardo Marin
Italia | 04/07/2024
Benetton, un successo storico contro la fisicità Sudafricana. Le Zebre cedono alla distanza: l’analisi del 16esimo turno di URC
Per la prima volta il Benetton vince in Sudafrica, e lo fa nella giornata forse più importante della sua storia recente, in una sfida che valeva tantissimo per la corsa ai playoff: i biancoverdi soffrono la grande fisicità degli Sharks, vanno sotto nel punteggio ma restano sempre attaccati alla partita, fino alla strepitosa rimonta finale. Decide Jacob Umaga, prima col calcio di punizione che ha riportato la squadra di Bortolami sotto break, poi con la meta al 79’ (propiziata da una bella giocata di Zanon) che è valsa il -1, infine con la trasformazione del sorpasso per il 25-24 finale. A Durban il Benetton ottiene 4 punti d’oro e resta tra le prime 8 dello United Rugby Championship a 2 giornate dalla fine. Nulla da fare per le Zebre, che restano in partita per 60 minuti contro un Edimburgo che schiera la miglior formazione possibile e dilaga nel finale vincendo 40-14. Un successo strepitoso Il Benetton ha dimostrato come a volte si possano superare anche i propri limiti. Gli Sharks – imbottiti di Springboks e di campioni del mondo – hanno puntato tutto sulla propria fisicità, per poi allargare al momento giusto sfruttando le gambe di giocatori come Kok, Fassi e Mapimpi. La strategia è parsa funzionare per un’ora, ma il Benetton non ha mai mollato nonostante le energie si riducessero ad ogni assalto dei sudafricani. La squadra di Bortolami ha saputo ancorarsi ai propri punti di forza: una maul avanzante (e a segno con Lucchesi), una disciplina pazzesca (solo 2 calci di punizione concessi in tutta la partita) e la solita capacità di restare sempre attaccata alla partita, anche quando la doppietta di Kok sembrava aver chiuso i giochi. La coppia Brex-Menoncello e l’ingresso di Zanon Tanti i biancoverdi che si sono distinti nel durissimo pomeriggio di Durban, in particolare i centri: l’intesa della coppia Brex-Menoncello ha rappresentato un pericolo costante per la difesa degli Sharks, che ha ceduto proprio di fronte a una giocata congiunta dei due che ha portato alla meta del miglior giocatore del Sei Nazioni 2024. Ottimo ingresso ancora una volta di Marco Zanon, che nonostante la concorrenza dei due Azzurri e di Fekitoa è riuscito quest’anno a ritagliarsi spazi importanti facendosi trovare sempre pronto: è sua la giocata che porta alla meta di Umaga al 79’, e già prima si era più volte reso pericoloso. Bene come sempre Niccolò Cannone con 14 placcaggi e Sebastian Negri, chiamato a un compito durissimo contro un pacchetto di avanti pesantissimo. Menzione anche per l’esordiente Destiny Aminu, passato in una settimana da Mogliano a Durban, entrato già nel primo tempo per l’infortunio di Zani e bravo a reggere contro una mischia fortissima, e per l’immortale Dewaldt Duvenage, che ha gestito alla perfezione gli ultimi 20 minuti dopo una stagione da allenatore-giocatore. Zebre altalenanti a Edimburgo Sulla carta, soprattutto vedendo la formazione schierata da Edimburgo, sembrava una partita proibitiva per le Zebre, che però in Scozia hanno dato tutto mettendo in difficoltà la squadra di casa. La squadra di Roselli è stata brava a limitare Van Der Merwe e in generale a tenere gli scozzesi nel gioco aperto ma ha ceduto davanti, concedendo ben 3 mete direttamente da maul. Questa è stata la chiave della vittoria di Edimburgo, che era stata messa in difficoltà dalle fiammate delle Zebre, a segno con una grande imbucata di Prisciantelli nel primo tempo e con Trulla nella ripresa, dopo un gran passaggio di Montemauri. Proprio i 3 citati sono stati tra i migliori delle Zebre, insieme a Zambonin e Licata. La squadra di Roselli ha ceduto alla distanza pagando il gap fisico tra le due formazioni e soprattutto i troppi errori quando la partita era ancora aperta.
United Rugby Championship | 13/05/2024
Il Sei Nazioni dell’Italia femminile: un’impresa storica e un po’ di rimpianti
Si è concluso il Sei Nazioni femminile 2024, vinto ancora una volta dall’Inghilterra sulla Francia. L’Italia ha chiuso al quinto posto, con una vittoria e 4 sconfitte (di cui 2 col bonus), davanti al Galles ma dietro a Irlanda e Scozia. Non mancano i rimpianti, soprattutto considerando che l’Irlanda – battuta dalle Azzurre a Dublino per la prima volta nella storia – alla fine ha raggiunto il podio del Sei Nazioni, conquistando anche la qualificazione al Mondiale 2025. Le Azzurre, invece, dovranno passare dal WXV (dove saranno nella divisione 2) per staccare il biglietto per l’Inghilterra. L’impresa di Dublino Proprio la sfida con l’Irlanda è stata quella in cui l’Italia ha espresso al meglio il suo potenziale: una partita rimessa in piedi nonostante una partenza difficile, nella quale la squadra di Raineri si è dimostrata superiore in tutti i fondamentali. Un successo che anche a livello mediatico – complice la collocazione nel giorno di Pasqua – ha avuto una eco importate anche al di fuori dell’ambiente rugbistico. Nonostante il brivido finale con la meta di Corrigan che ha riaperto i giochi al 78’, l’Italia ha sempre dato l’impressione di avere in mano la partita. Alti e bassi Come sottolineato anche da coach Raineri, spesso è mancata la costanza negli 80 minuti. L’Italia ha alternato grandi cose a errori che alla fine hanno compromesso delle partite pienamente alla portata delle Azzurre. Detto della vittoria di Dublino, tra le cose migliori di questa Italia c’è sicuramente il primo tempo contro l’imbattibile Inghilterra, con il risultato ancora sullo 0-0 dopo mezz’ora, e la ripresa di Parigi contro la Francia, quando con una reazione d’orgoglio e due mete di Alyssa D’Incà la squadra di Raineri ha fatto vedere ottime cose. Purtroppo nella giornata decisiva, la quarta, la Scozia è stata brava a togliere il possesso all’Italia, impedendole di fare il proprio gioco e trascinando la partita in una battaglia fisica nella quale alla fine hanno avuto la meglio. Alti e bassi anche a Cardiff, con l’Italia che ha dimostrato di essere superiore a livello tecnico, ma ha pagato la fisicità delle gallesi e il loro dominio in mischia. Le migliori È stato un altro grande Sei Nazioni per Sara Tounesi, che ha chiuso il Torneo con 57 placcaggi, quinto posto assoluto in graduatoria. La seconda/terza linea delle Sale Sharks è stata come sempre un elemento imprescindibile, soprattutto in difesa, così come lo è stata Francesca Sgorbini, grande lavoratrice in mezzo al campo che finalmente è riuscita a giocare per intero (ha saltato solo la Francia per un colpo al naso) un Sei Nazioni dopo tanti infortuni. Per quanto riguarda le trequarti, la gestione del gioco e il carisma di Sofia Stefan si sono rivelati ancora una volta fondamentali per il gruppo azzurro. Questo è stato anche il Sei Nazioni dell’esplosione di Emma Stevanin, capace di rendere al meglio sia da apertura che da centro e di togliersi anche la soddisfazione di una meta al Millennium. Alyssa D’Incà si è confermata straripante in attacco, con 3 mete tra Francia e Scozia una più bella dell’altra, così come dall’altra parte Aura Muzzo ha sempre fatto bene.
Italia Femminile | 29/04/2024
Sei Nazioni femminile: Italia beffata nel finale, il Galles passa 22-20
Il Galles rompe un digiuno di vittorie che durava da un anno e batte l'Italia 22-20 al Principality Stadium di Cardiff: Azzurre beffate dalla meta di Tuipulotu al 78' dopo una grande rimonta firmata dalle mete di Granzotto e Stevanin nella ripresa. L'Italia evita l'ultimo posto grazie al punto di bonus difensivo che le consente di salire a quota 7 in classifica, ma resta il rimpianto per un match che a un certo punto sembrava pienamente alla portata. La cronaca di Galles-Italia Il Galles fissa un primo punto in mischia ordinata, con Prys che guadagna il calcio di punizione che consente alle padrone di casa di entrare per la prima volta nei 22. Il drive è avanzante, ma in qualche modo la squadra di Raineri riesce a fermalo, poi inizia una lunga serie di cariche con il numero di fasi che supera la doppia cifra: la difesa azzurra difende piantata sulla propria linea di meta e tiene bene, poi Rigoni si immola sulla carica di Phillips e le strappa il pallone quando sta per marcare. La risposta azzurra arriva nel gioco aperto. Grande azione di Muzzo sull'out sinistro, la difesa gallese concede il fallo e Rigoni porta le Azzurre nei 22 gallesi. La maul dell'Italia avanza e conquista altri due calci di punizione, poi però spreca tutto con un fallo in attacco che consente al Galles di salvarsi. Al 15' sono le padrone di casa a passare in vantaggio: rimessa laterale in zona d'attacco, Phillips lancia una "furba" su Butchers e riceve poi di nuovo il pallone dopo aver tagliato fuori Stefan nel 2 contro 1. Muzzo prova disperatamente a fermare la tallonatrice gallese, che però riesce a schiacciare per il 5-0, con Bevan che colpisce il palo sulla trasformazione. Sul calcio di ripresa del gioco però l'Italia risponde subito: D'Incà strappa il pallone dalle mani di Bluck e poi serve all'esterno la corsa di Vittoria Ostuni Minuzzi, che marca la meta del pareggio. Dalla piazzola Rigoni centra i pali e firma il sorpasso. La partita è combattutissima in mezzo al campo, col Galles che prova a sfruttare la propria superiorità in mischia ma spreca tanto in rimessa laterale, e l'Italia che risponde affidandosi soprattutto agli avanzamenti di Sgorbini e al ritmo imposto da Sofia Stefan. Al 34' il Galles sembra vicinissimo a marcare di nuovo: mischia a 5 metri avanzante, ma l'arbitra Barrett-Theron punisce il movimento irregolare di Phillips e concede il penalty all'Italia. Nel finale di primo tempo la squadra di Raineri ritorna in attacco, Rigoni buca la difesa gallese con un bel break, conquista un calcio di punizione ed è lei stessa a mandarlo in mezzo ai pali per il 5-10 con cui si chiudono i primi 40'. La ripresa comincia con un Galles molto aggressivo: ancora un lungo multifase con le avanti, come nel primo tempo, ma questa volta è brava Prys a trovare il varco per marcare la meta del sorpasso, con la trasformazione di Bevan per il 12-10. L'Italia inizia a fare fatica in rimessa laterale, fondamentale che invece nel primo tempo aveva funzionato, poi George riporta il Galles in attacco con uno splendido 50-22. Inizia la solita serie di cariche delle padrone di casa, che conquistano il calcio di punizione del 15-10. Nel momento più difficile l'Italia trova una grandissima risposta: incrocio di Ostuni Minuzzi con Muzzo che entra nei 22, poi Stefan attacca il lato chiuso con D'Incà e poi Granzotto, che accelera e schiaccia in bandierina per il pareggio. Al 59' Butchers trova un gran varco sorprendendo la difesa azzurra a corto di guardie ai lati del raggruppamento, la flanker gallese poi spreca tutto con una corsa orizzontale che permette all'Italia di riposizionarsi, poi l'in avanti di Neumann chiude l'azione. Dall'altra parte un placcaggio alto della stessa Neumann su Muzzo consente alle Azzurre di andare in touche ai 5 metri: stavolta è l'Italia ad avanzare con le proprie giocatrici di mischia, al momento di allargare però Stefan sbaglia la misura del passaggio su Muzzo e l'azione sfuma. La meta però è nell'aria perché l'Italia continua a spingere e al 70' passa in vantaggio: ancora un'altra azione al largo con Muzzo che rientra verso l'interno e assorbe tre giocatrici gallesi, Stefan è velocissima ad attaccare ancora il lato chiuso su Stevanin che marca in bandierina: 15-20 Italia a 10' dalla fine. Il finale è un assalto gallese: ancora un 50-22 di Lleucu George riporta le padrone di casa in attacco, le avanti ricominciano a tambureggiare fase dopo fase, l'Italia si salva con un grandissimo placcaggio di Fedrighi su Kelsey Jones ma concede un'altra mischia per un in avanti. Il pacchetto azzurro tiene, ma il Galles alla fine va oltre con la carica di Sisilia Tuipulotu che marca in mezzo ai pali per il 22-20 con trasformazione di George. Nel finale Muzzo conquista un tenuto, ma Stevanin viene punita per un placcaggio alto: il Galles vince l'ultima rimessa laterale, butta fuori il pallone e festeggia un successo importantissimo dopo un lungo periodo di crisi. L'Italia chiude a un passo dalla seconda vittoria consecutiva, ma cede 22-20. Cardiff, Principality Stadium, 27 aprile 2024Guinness Women’s Six Nations– V GiornataGalles v Italia 22-20 (5-10)Marcatori: p.t 15’ m. Phillips (5-0); 17’ m. Ostuni Minuzzi tr. Rigoni (5-7); 38’ cp. Rigoni (5-10). s.t. 3’ m. Pyrs tr. Bevan (12-10); 11’ cp. Bevan (15-10); 15’ m. Granzotto (15-15); 29’ m. Stevanin (15-20); 37 m. Tuipulotu tr. George (22-20).Galles: Hesketh; Neumann, H.Jones (Cap); Bluck, Cox; George, Bevan (34’ st. S. Jones); Evans, Callender, Butchers; Fleming (30’st Hopkins), John (18’ st. Williams); Tuipulotu, Phillips (21’st. K. Jones); Pyrs (27’st. Rose). A disposizione: Constable, Terry, Metcalfeall. Ioan CunninghamItalia: Capomaggi (11’st. Granzotto); Muzzo, D’Incà, Rigoni, Ostuni Minuzzi; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap); Sgorbini (34’st. Locatelli), Arrighetti; Duca, Tounesi (19’st. Fedrighi); Seye (1’st. Gai); Vecchini, Turani. A disposizione: Gurioli, Maris, Veronese, Madiaall. Giovanni Raineriarb: Aimee Barrett-Theron (SARU)gdl: Sara Cox (RFU); Chelsea Gillespie (SRU)TMO: Rachel Horton (RA)Cartellini: 39’st. giallo Emma Stevanin (ITA)Calciatori: Bevan (2/3); George (1/1); Rigoni (2/4)Player of the match: Gwenllian Pyrs (WAL)Note: 10.592 spettatori, record per un match femminile in Galles, centesimo cap in Azzurro per Lucia Gai (ITA)
Italia Femminile | 27/04/2024
Sei Nazioni femminile: la presentazione di Galles-Italia
Ultimo atto del Sei Nazioni femminile: al Principality Stadium di Cardiff si gioca Galles-Italia, un match che vale tantissimo per la corsa al podio. Al momento, la Scozia è terza con 8 punti, mentre Italia e Irlanda seguono a 6, con le Azzurre che hanno una differenza punti di -72 contro il -74 delle irlandesi e sono quindi virtualmente davanti. Per conquistare il podio, l’Italia deve vincere e poi sperare che l’Irlanda batta la Scozia o senza bonus (se dovessero farlo le Azzurre) o con un distacco inferiore a quello dell’ipotetico successo azzurro. Prima di fare calcoli e di pensare alla classifica, però, all’Italia serve una bella vittoria per chiudere bene un Sei Nazioni passato in altalena, mentre il Galles ha bisogno di vincere per salvare un Torneo da dimenticare fino a questo momento. Come arriva il Galles Il Galles proverà a mettere in difficoltà l’Italia attaccando per linee dirette e dando battaglia nel punto d’incontro, cercando di privare le Azzurre di possessi di qualità per non esporsi al ritmo superiore della squadra di Raineri. Dopo il podio dello scorso anno, conquistato dominando le partite contro le dirette avversarie (Italia compresa) ci si aspettava molto di più da un Galles che invece non è quasi mai stato competitivo. La sconfitta contro la Scozia (20-18) nella prima giornata era già parso un primo campanello d’allarme, nonostante il punto di bonus conquistato. Da lì, poi, nessun risultato contro Inghilterra, Francia e soprattutto Irlanda, capace di dominare la partita e vincere 36-5. Contro l’Italia, in uno stadio storico, il Galles si gioca l’ultima opportunità di salvare questo Sei Nazioni. Come arriva l’Italia Dopo un inizio molto incoraggiante, con il bel primo tempo con l’Inghilterra e la storica vittoria in Irlanda, l’Italia non è riuscita a dare continuità alle sue prestazioni. Contro la Francia una buona ripresa non è bastata a rimettere in piedi una partita già compromessa nel primo tempo, e la sconfitta contro una Scozia brava a imbrigliare il gioco delle Azzurre ha complicato di molto i piani, sia dal punto di vista del percorso di crescita sia della classifica. La qualità tecnica della squadra di Raineri non è in discussione, ma i troppi errori di handling (ben 21 contro la Scozia) hanno impedito alle Azzurre di esprimere al meglio il loro gioco. Per poter sfruttare i punti deboli del Galles serviranno possessi di maggiore qualità, che andranno conquistati prima di tutto nel punto d’incontro e nelle fai statiche, e poi mantenuti con meno errori gestuali. Tutte le informazioni per seguire Galles-Italia La sfida tra Galles e Italia si giocherà sabato 27 aprile alle 13.15 al Principality Stadium di Cardiff, e sarà trasmessa in tv su Sky Sport canale 256 e in streaming su NOW e sul canale Youtube di Sky Sport. Arbitra la sudafricana Aimee Barrett-Theron, con assistenti l’inglese Sara Cox e la scozzese Chelsea Gillespie. Al TMO l’australiana Rachel Horton. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jenny Hesketh; 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (C), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox; 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Georgia Evans, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Abbie Fleming, 4 Natalia John, 3 Sisilia Tuipulotu, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Aura Muzzo, 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto
Italia Femminile | 27/04/2024
Sei Nazioni femminile 2024: i precedenti tra Galles e Italia
Cardiff rievoca ricordi piacevoli per l’Italia femminile, che ha vinto le ultime 3 partite del Sei Nazioni in casa del Galles: nel 2018, nel 2020 e nel 2022. Le Azzurre proveranno a ripetersi anche questa volta, anche se il movimento gallese è molto cresciuto in questi ultimi anni. I precedenti tra Galles e Italia Italia e Galles si sono incontrate 22 volte in incontri ufficiali: le Azzurre hanno ottenuto 8 vittorie, un pari e 13 sconfitte. Nel Sei Nazioni invece il bilancio sorride all’Italia, che conduce per 8-7 con un pareggio. Le due squadre si sono incontrate per la prima volta al Mondiale 1998, con vittoria del Galles ad Amsterdam per 12-10. La prima sfida nel Sei Nazioni, nel 2007, finì 24-0 per il Galles a Roma, mentre il primo successo azzurro risale al 2010: 19-15 a Bridgend. La vittoria più larga delle Azzurre è il 22-5 di Padova nel 2015, mentre quella gallese risale alla Coppa del Mondo 2002: 35-3 a Barcellona. L’unico pareggio tra le due formazioni risale al 2019: a Lecce finì 3-3 con calci di Wilkins e Sillari, e quei 2 punti alla fine si rivelarono decisivi per conquistare il secondo posto. Trionfi in trasferta Paradossalmente, 5 delle 8 vittorie italiane sono arrivate in trasferta: oltre a quelle già citate, l’Italia vinse anche nel 2014 per 12-11 e nel 2016 per 16-12, entrambe le volte a Port Talbot. Insomma, le Azzurre al Sei Nazioni non perdono in casa del Galles dal 2012. Un dato non da poco, considerando quanto è importante il fattore campo. Nel 2018, al Principality Stadium di Cardiff, fu una meta di Sillari a tempo scaduto a decidere il match, vinto 22-15 dalle Azzurre. Nel 2020 ad Arms Park l’Italia si impose 19-15 con mete di Bettoni, Magatti e Stefan, mentre nel 2022 fu ancora Michela Sillari a decidere il match allo scadere, con un calcio di punizione che valse la vittoria per 10-8. L’ultima sfida L’Italia ha anche un altro obiettivo: riscattare la brutta sconfitta del 2023, quando a Parma il Galles si impose 36-10 dominando la partita. Ospiti a segno con Callender, Harries, Lewis, Lake e Tuipulotu. Per l’Italia non bastò la meta di Madia e i calci di Sillari.
Italia Femminile | 26/04/2024
L’Italia di Raineri rivoluziona il reparto trequarti, il Galles darà battaglia davanti: l’analisi delle formazioni
Nanni Raineri cambia le carte in tavola in vista dell’ultima sfida del Sei Nazioni femminile 2024, al Principality Stadium contro il Galles: la maglia numero 15 è di Beatrice Capomaggi, alla prima da titolare quest’anno, mentre Vittoria Ostuni Minuzzi si sposta all’ala. Cambio anche in cabina di regia, con Emma Stevanin che recupera dall’infortunio e giocherà apertura, mentre D’Incà rimane secondo centro accanto a Rigoni. Nessun cambio invece tra le avanti, e in panchina c’è Lucia Gai che in caso di ingresso festeggerà le 100 presenze in maglia azzurra. Cambio d’assetto La presenza di Capomaggi cambia radicalmente anche l’impostazione tattica del triangolo allargato: l’estremo del Villorba tende ad attaccare meno la linea rispetto a Ostuni Minuzzi, ma ha un gioco al piede efficace che può aggiungere ulteriori opzioni alle ripartenze azzurre. Proprio Ostuni Minuzzi, da ala, avrà invece compiti diversi: ci sarà meno spazio per attaccare da lontano e dovrà essere brava a lavorare nello stretto e a cercarsi i palloni giusti per creare pericoli nella difesa gallese. Il ritorno di Stevanin che torna titolare (ma stavolta all’apertura) dopo l’infortuno che le ha impedito di affrontare la Scozia cambia anche l’impostazione della mediana: la 10 del Valsugana ha una fisicità diversa e attacca più spesso la linea, segno di come l’Italia voglia provare ad essere pericolosa anche per linee dirette. La battaglia al piede Proprio per quanto riguarda il gioco al piede, la presenza di Capomaggi sarà importante nella battaglia tattica: l’apertura gallese Lleucu George è la seconda giocatrice del Torneo per numero di calci effettuati (47), ma il Galles è anche la squadra che ha effettuato meno calci in assoluto. Il gioco al piede, quindi, passa quasi del tutto dalla numero 10 gallese, che l’Italia dovrà essere brava ad imbrigliare. Sarà importante anche il contributo di Stevanin, stavolta schierata apertura, mentre Sofia Stefan potrebbe ancora una volta essere protagonista delle exit strategies delle Azzurre con i suoi calci dalla base. La sfida davanti A proposito di linee dirette, da questo punto di vista il Galles non si farà pregare: giocatrici come Callender e Prys cercano spesso l’avanzamento palla in mano a contatto con l’avversaria, per mettere le proprie compagne in condizione di attaccare poi gli spazi. Callender, soprattutto, è fondamentale in difesa, ed è la miglior placcatrice del Torneo. Le avanti azzurre saranno chiamate a un grande lavoro anche nel punto d’incontro, considerando l’aggressività di Fleming ed Evans, oltre che della stessa Callender che di fatto guida tutto il reparto avanzato. In difesa le due squadre si equivalgono a livello di placcaggi (85.71% la percentuale di placcaggi riusciti delle Azzurre, 85.08% quella del Galles) mentre in mischia le azzurre sembrano un gradino sopra: il pacchetto italiano ha infatti vinto l’82.05% delle mischie, contro il 78.79% del Galles. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jenny Hesketh; 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (C), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox; 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Georgia Evans, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Abbie Fleming, 4 Natalia John, 3 Sisilia Tuipulotu, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Aura Muzzo, 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto
Italia Femminile | 26/04/2024
Italia femminile, Locatelli: “C’è tanta voglia di riscatto, ma con la Scozia troppi errori”
Una sconfitta che brucia, soprattutto perché complica la corsa al podio: l’Italia, battuta dalla Scozia 17-10 a Parma nella quarta giornata del Sei Nazioni, ha bisogno di reagire subito in vista dell’ultima sfida del Torneo, al Millennium Stadium contro il Galles: “Sicuramente la Scozia è migliorata tanto e ha sfrutta bene le occasioni che ha avuto, noi abbiamo fatto tanti errori invece” ha detto Isabella Locatelli, seconda e terza linea delle Azzurre e del Colorno. Dopo un primo tempo equilibrato, la Scozia è venuta fuori nella ripresa. Cosa è successo? “Nel secondo tempo siamo entrate forse un po’ più giù di testa rispetto a loro, e questo ha fatto la differenza. Forse l’ansia della partita ha inciso, e perdere tanti palloni non ha aiutato e ha consentito alla Scozia di gestire meglio il match”. Con quale spirito si arriva alla sfida col Galles? “C’è tanta voglia di riscatto. C’è un sentimento di rivalsa e la volontà di vincere la partita e arrivare più in alto possibile in classifica, anche se per il podio è difficile fare calcoli, quello verrà dopo. La cosa più importante adesso è giocare al meglio la nostra partita e provare a vincerla, poi si vedrà a che punto siamo arrivate”. Considerando queste prime 4 giornate che giudizio dai al Sei Nazioni dell’Italia? “Siamo state altalenante, si sono viste tante cose positive e tante su cui lavorare. Il gruppo sta cambiando e quindi avevamo un po’ messo in conto che potesse accadere. Secondo me è comunque un Sei Nazioni sufficiente, dovevamo giocarci meglio le nostre occasioni e avere un’altra mentalità in alcune partite, ma è un lavoro che va fatto sul lungo periodo”. Su cosa bisogna lavorare secondo te? “Sicuramente sulla gestione della partita, sia a livello emozionale sia tecnico. Stiamo migliorando nel punto d’incontro ma non siamo ancora al livello che vorremmo. Spesso perdiamo dei palloni per una questione di mentalità: abbiamo avuto occasioni per fare punti e le abbiamo sprecate, forse gli errori sono stati legati anche a un fattore emotivo legato all’essere sotto nel punteggio”.
Italia Femminile | 23/04/2024
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