Autore: Redazione Onrugby
WXV: l’Italia batte il Galles 8-5 dopo un match epico
Una difesa strepitosa, la meta della capitana Giordano e il piazzato di Rigoni: si decide così il match di Città del Capo, dove l'Italia batte il Galles 8-5 nella seconda giornata del WXV. Una partita combattutissima, fisicamente difficilissima e conquistata dalle Azzurre con coraggio e determinazione. Lo dimostra l'incredibile assalto finale del Galles, chiuso con Turani spostata a destra e la neo-entrata Stecca che ha retto benissimo contro Tuipulotu nella durissima mischia finale. La squadra di Raineri ha risposto colpo su colpo a un Galles che - come preventivabile alla vigilia - ha provato a impostare il match sulla fisicità, senza però riuscire a superare il muro azzurro. Player of the match a Sara Tounesi che ha offerto una prestazione strepitosa, soprattutto in difesa. La cronaca di Galles-Italia Il Galles prova subito a mettere pressione alle Azzurre nei fondamentali dove sa di poter far male: il drive e la mischia. In entrambi i casi, però, l'Italia risponde bene in difesa e quando le avversarie provano a muoversi in campo aperto finiscono per arretrare e regalare metri. La squadra di Raineri, che perde subito Muzzo per una concussion (al suo posto Capomaggi), dopo un buon inizio difensivo risponde presente anche in attacco. Gran calcio di Stefan che mette in difficoltà Joyce, Granzotto la anticipa e con una mano riesce a riciclare per l'accorrente Ostuni Minuzzi che schiaccia in bandierina. Il passaggio viene però considerato in avanti dopo un controllo del TMO. Al 10', l'Italia risponde con quella che in teoria sarebbe la migliore arma gallese: una maul avanzante che porta Stefan a giocare il pallone ai 5 metri. Dopo 5 fasi Turani carica arrivando corta di poco, Giordano raccoglie e conclude il lavoro per il 5-0. Dopo un inizio sprint il match diventa molto più tattico. Tanto gioco al piede con Rigoni che vince un paio di battaglie tattiche importanti e con il Galles che invece mette in difficoltà le Azzurre nelle ricezioni sulle palle alte. Al 30' George che trova un bel calcio passaggio sul lato destro per Lewis, che è in anticipo su Ostuni Minuzzi ma manca l'aggancio "calcistico" col pallone. La difesa azzurra cede 5 minuti dopo, quando il Galles con un assalto di 12 fasi arriva sempre più vicino alla linea di meta, viene respinto dopo tante cariche delle avanti ma poi le Azzurre non possono nulla quando Bevan e George trovano la superiorità numerica e allargano su Hannah Bluck che firma la meta del pareggio. L'Italia inizia il secondo tempo con due cambi: dentro Mannini e Ranuccini per Sillari e Tounesi. I primi minuti sono di sofferenza, ma ancora una volta la difesa azzurra risponde presente e come nel primo tempo la squadra di Raineri colpisce subito dopo. Bel calcio di Ostuni Minuzzi che mette in difficoltà Joyce, Mannini va a mettere pressione e Capomaggi poi mette la mani sul pallone guadagnando il calcio dell'8-5 a firma di Rigoni. La squadra di Raineri continua a spingere, ma ancora una volta sono gli errori di handling a condannare le Azzurre, che sprecano due belle occasioni con Stefan e Vecchini. Al 65' Granzotto apre in due la difesa gallese e riporta le compagne in attacco, ma il Galles si salva grazie a uno strepitoso intervento di Callender nel punto d'incontro. Il finale è tiratissimo: Tuipulotu si fa sentire e dà avanzamento all'attacco gallese, ma è la stessa prima linea a sprecare una bella occasione al 73' con un in avanti. Occasione simile sprecata dall'Italia subito dopo, con Rigoni che prova a mandare Mannini nello spazio ma il suo passaggio è in avanti. A un minuto dalla fine il Galles ha l'ultima occasione del match. George rinuncia ai pali e calcia in touche per provare a vincere: l'Italia difende ancora una volta bene sugli sviluppi della maul gallese ma concede un calcio di punizione sotto i pali a tempo scaduto. Il Galles chiama mischia e ottiene un vantaggio, non sfruttato, e ritenta ancora la sfida 8 contro 8. Per l'ultima mischia Raineri mette dentro Stecca per Seye con Turani che si sposta a destra: la prima linea azzurra tiene e non concede altre penalità, il Galles deve giocarsela a suon di cariche, Veronese mette a segno un placcaggio strepitoso in mezzo ai pali, poi Bevan tenta il tutto per tutto attaccando in prima persona ma viene tenuta alta. Finisce qui, dopo una difesa strepitosa dell'Italia, che batte 8-5 il Galles e conquista il primo successo nel WXV 2024. Cape Town, Athlone Stadium, 4 ottobre 2024WXV 2 – II giornataGalles v Italia 5-8 (5-5)Marcatrici: p.t 11’m. Giordano (0-5); 32’ m. Buck (5-5) s.t 9’ cp. Rigoni (5-8);Galles: Joyce; Cox, H. Jones (Cap. 27’st. Powell), Bluck (30’st. Keight), Metcalfe; George (42'st. S. Jones), Bevan (9’-20’ pt. temp. S. Jones); Lewis, Callender, Butchers; Evans, John (35' st. A. Prys); Rose (3’st. Tuipulotu), Phillips, G. Pyrs. A disposizione: Reardon, Davies, Williamsall. Ioan CunninghamItalia: Ostuni Minuzzi; Muzzo (9’ pt. Capomaggi), Sillari (1’st. Mannini), Rigoni, Granzotto; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap.); Sgorbini (37' st. Veronese), Tounesi (1’st. Ranuccini); Duca, Fedrighi; Seye (Stecca 42' st.), Vecchini, Turani. A disposizione: Gurioli, Zanette, Frangipani,all. Giovanni Raineriarb: Ella Goldsmith (RA)gdl: Amelia Luciano (USA); Siyanda Pikoli (SARU)TMO: Aaron Paterson (NZR)Cartellini: nessunoCalciatrici: Rigoni (1/2); Bevan (0/1)Player of The Match: Sara Tounesi (ITA)Note: Giornata calda e soleggiata
Italia Femminile | 04/10/2024
WXV: la presentazione di Galles-Italia
Galles-Italia è la partita del riscatto. Entrambe le formazioni hanno bisogno di rimettersi in carreggiata dopo un esordio al di sotto delle aspettative: le gallesi hanno perso 37-5 contro l’Australia, mentre le Azzurre sono state battute 19-0 dal Galles. Si gioca all’Athlone Sports Stadium di Città del Capo: calcio d’inizio alle ore 16 di venerdì 4, diretta RugbyPass TV. Come arriva il Galles Non è un periodo facile per il Galles. L’avvicinamento al WXV è stato altalenante: in 2 partite sono arrivate una netta sconfitta contro la Scozia (40-14) e poi una vittoria tirata contro l’Australia (31-24) che però nella prima giornata del torneo si è ampiamente presa la rivincita trionfando 37-5 sulle gallesi. A questo punto il match con l’Italia è già decisivo per evitare che la stagione 2024-25 inizi con 3 sconfitte su 4. “Abbiamo analizzato la sconfitta con l’Australia e sappiamo in quali aree dobbiamo migliorare per affrontare l’Italia. Abbiamo lavorato sull’intensità fisica che dobbiamo portare in ogni prestazione per 80 minuti, e dobbiamo essere più cinici nel trasformare in punti le occasioni che creiamo” ha dichiarato coach Ian Cunningham alla vigilia del match. Come arriva l’Italia Come il Galles, anche l’Italia è arrivata in Sudafrica forte di un bel successo (24-8 sul Giappone) salvo poi soffrire nel match d’esordio. La sconfitta con la Scozia è arrivata dopo un match complicato, nel quale l’Italia aveva cominciato bene ma non è riuscita ad avere continuità in attacco, andando in difficoltà dopo aver subito la prima meta. Nonostante il 14-0 del primo tempo, le Azzurre avevano cominciato molto bene la ripresa, e un po’ come in Galles-Australia è mancato il cinismo nel momento di finalizzare le occasioni create. Proprio per questo, nonostante le filosofie di gioco delle due formazioni siano molto diverse, il match è per certi versi speculare. Entrambe le squadre, infatti, hanno bisogno di vincere e di risolvere i propri problemi in attacco. Da questo punto di vista le Azzurre hanno pero mostrato una maggiore solidità difensiva, e questo potrebbe essere un vantaggio importante in una partita così. Tutte le informazioni per seguire Galles-Italia Galles-Italia, gara valida per la seconda giornata del WXV 2024, si giocherà venerdì 4 ottobre alle ore 16 all’Athlone Sports Stadium di Città del Capo: la partita sarà trasmessa in diretta streaming sul sito Rugbypass.tv e sulla relativa app. Galles-Italia sarà arbitrata dall’australiana Ella Goldsmith, con l’americana Amelia Luciano (che ha diretto Italia-Scozia) e la sudafricana Siyanda Pikoli come assistenti. Al TMO il neozelandese Aaron Paterson. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jasmine Joyce, 14 Carys Cox, 13 Hannah Jones (c), 12 Kerin Lake, 11 Nel Metcalfe, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Bethan Lewis, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Georgia Evans, 4 Natalia John, 3 Donna Rose, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Molly Reardon, 17 Maisie Davies, 18 Sisilia Tuipulotu, 19 Alaw Pyrs, 20 Kate Williams, 21 Sian Jones, 22 Kayleigh Powell, 23 Courtney Keight Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (c), 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Alissa Ranuccini, 21 Beatrice Veronese, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi
Italia Femminile | 04/10/2024
Italia: Raineri ne cambia 5 e sfida la fisicità del Galles, che ritrova la capitana Jones
In vista del match contro il Galles di venerdì (Italia in campo alle 16) sono 5 i cambi di coach Nanni Raineri rispetto alla sconfitta contro la Scozia. Il tecnico azzurro deve fare i conti con alcuni infortuni e contemporaneamente aveva bisogno di cambiare dopo il difficile pomeriggio contro le scozzesi: in prima linea torna la recuperata Turani, mentre Sara Tounesi viene spostata in terza linea e ritorna titolare anche Sgorbini. Dall’altra parte, il tecnico del Galles Ioan Cunningham ritrova la capitana Hannah Jones, che aveva saltato le ultime 3 partite per infortunio. Attenzione anche a Sisilia Tuipulotu, match winner dell’ultima sfida al Sei Nazioni, che come in quell’occasione parte dalla panchina. Sarà una sfida tra filosofie: la ricerca degli spazi dell’Italia contro la fisicità del Galles. La rimessa laterale Coach Raineri ha preso le contromisure necessarie dopo i problemi in rimessa laterale del match contro la Scozia. Lo spostamento di Sara Tounesi in terza linea permette infatti all’Italia di schierare contemporaneamente Duca e Fedrighi in seconda, garantendo più opzioni al lancio. Davanti torna titolare Vittoria Vecchini nel ruolo di tallonatrice, con Gurioli che parte dalla panchina. Dall’altra parte, come spiegato anche dalla capitana Giordano, sarà fondamentale evitare di concedere possessi puliti al Galles, che sfrutterà la rimessa laterale per innescare la sua arma più pericolosa: il drive. Il ritorno di Sillari Dopo due ingressi a partita in corso, ritorna a vestire una maglia da titolare (la numero 13, ovviamente) Michela Sillari, a più di 6 mesi dalla sua ultima apparizione dall’inizio, il 24 marzo contro l’Inghilterra, quando dopo un intervento pericoloso di Beckett riportò una frattura del piatto tibiale che la tenne fuori fino alla fine dell’estate. Sillari è di fatto la regista del reparto trequarti azzurro, e in questi mesi si è sentita la sua mancanza. L’apporto del centro del Valsugana sarà fondamentale soprattutto nell’ottica di un match dove bisognerà muovere tanto il pallone ed evitare che il Galles imposti la partita solo sullo scontro fisico, con la collaborazione della mediana e del talento di Beatrice Rigoni, chiamata ad essere come sempre imprevedibile e capace di sorprendere le avversarie. Sempre per quanto riguarda le trequarti, Granzotto è stata tra le migliori nel difficile match contro la Scozia: ha spesso battuto la prima avversaria e ha sbagliato poco in difesa, mentre Aura Muzzo è in cerca di riscatto dopo il giallo che ha portato alla prima meta scozzese. Battaglia fisica e gioco Del resto, l’impostazione di coach Cunningham appare subito chiara: vincere la battaglia davanti per poi affidarsi alle giocatrici più veloci e talentuose per sfruttare gli spazi che si creeranno dopo le cariche delle avanti. In questo senso si spiega la scelta di schierare ad estremo Jasmine Joyce, talento del Seven che ha partecipato a tutte e 3 le Olimpiadi in cui la disciplina è stata inclusa (Rio, Tokyo e Parigi) e che più di tutte sa come infilarsi negli spazi, con Carys Cox e Nel Metcalfe alle ali. Anche per questo coach Raineri ha optato per una panchina 6+2, con il ritorno di Alissa Ranuccini pronta a dare il suo contributo. La chiave del match sarà tenere il Galles lontano dai 22 azzurri – con un gioco al piede che però dovrà essere più efficace di quello visto contro la Scozia – e soprattutto muovere tanto il pallone e costringere il Galles a una partita più tecnica che fisica. Le Azzurre, quando sono riuscite a fare il proprio gioco, si sono dimostrate in grado di battere avversarie molto forti, come l’Irlanda – reduce da uno storico successo contro la Nuova Zelanda – nell’ultimo Sei Nazioni. Sarà quindi fondamentale l’esecuzione, anche per non concedere troppe mischie a un Galles che potrebbe approfittarne. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jasmine Joyce, 14 Carys Cox, 13 Hannah Jones (c), 12 Kerin Lake, 11 Nel Metcalfe, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Bethan Lewis, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Georgia Evans, 4 Natalia John, 3 Donna Rose, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Molly Reardon, 17 Maisie Davies, 18 Sisilia Tuipulotu, 19 Alaw Pyrs, 20 Kate Williams, 21 Sian Jones, 22 Kayleigh Powell, 23 Courtney Keight Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (c), 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Alissa Ranuccini, 21 Beatrice Veronese, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi
Italia Femminile | 02/10/2024
Italia, Laura Gurioli: “Non possiamo più permetterci di calare a livello mentale”
Il 19-0 subito dalla Scozia brucia, ma l’Italia può e deve subito ripartire, concentrandosi sul secondo match del WXV che vedrà le Azzurre sfidare il Galles venerdì 4 ottobre alle 16. Nel frattempo, la squadra di Raineri sta lavorando su quello che non ha funzionato contro le scozzesi, come spiega la tallonatrice Laura Gurioli: “In campo non ci siamo ritrovate nel modo in cui siamo abituate. Cose che in allenamento riuscivano in campo non sono venute con la stessa facilità, e a questo si è sommata la difficoltà che abbiamo avuto dal punto di vista fisico contro una squadra come la Scozia, che sapevamo sarebbe stata più ostica rispetto al Giappone”. Nella prima parte di gara l’Italia ha avuto delle occasioni per passare in vantaggio, poi la Scozia ha preso il sopravvento. Secondo te cos’è mancato in quel momento? “Abbiamo difeso molto bene all’inizio, nonostante la Scozia avesse avuto maggiore possesso, e in attacco riuscivamo a portare avanti i nostri palloni. Poi abbiamo un po’ abbassato la guardia, loro ci hanno subito punite: non saprei dire cosa sia successo dal punto di vista mentale, ma non possiamo più permettercelo perché giochiamo contro squadre che non perdonano questi cali. Chiaramente non è stata soltanto una questione mentale ma anche fisica e tecnica, in generale dobbiamo lavorare per fare meglio. Dobbiamo migliorare soprattutto in touche e nei lanci, perché questo ci ha fatto perdere delle occasioni”. Da cosa si riparte dopo una sconfitta così? “Dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto nei primi 20 minuti sia del primo sia del secondo tempo. Ci manca però il cinismo che serve per concludere con dei punti le azioni che costruiamo, e questo ha fatto la differenza rispetto alla Scozia”. Anche il Galles sta vivendo un momento di difficoltà, anche maggiore rispetto all’Italia perché viene da due sconfitte pesanti nel punteggio. Come affronterete il match? “Dobbiamo sempre ricordarci del brutto scherzo che ci ha fatto il Galles nel finale di partita al Sei Nazioni. È inutile nasconderci: fisicamente sono più grosse di noi e si fanno sentire, quindi dobbiamo trovare delle contromisure per affrontare una partita che sarà sicuramente molto fisica. La partita di venerdì la vince chi ne ha più voglia, chi entra in campo con più voglia di vincere”. Hai parlato prima delle touche. Cosa non ha funzionato contro la Scozia? Cos’è successo in occasione del lancio storto fischiato alla prima occasione ai 5 metri? “Partendo da quella touche, in quell’occasione la Scozia ha deciso di non saltare, ma l’arbitro in campo ci ha detto che il lancio era troppo storto. Non spetta a me giudicare questa interpretazione del regolamento, una volta che l’arbitro prende una decisione bisogna rispettarla e andare avanti. Per quanto riguarda i problemi che abbiamo avuto in touche, posso dire che durante gli allenamenti non commettiamo tutti questi errori. Ovviamente in campo subentrano diversi fattori in più, l’agitazione, il vento, la tensione del momento, ma dobbiamo portare in partita ciò che riusciamo a fare in allenamento”. Spesso vieni utilizzata a gara in corso, mentre con la Scozia sei partita titolare. Come cambia l’approccio alla partita? “Quando entri in campo devi dare tutto e subito, quindi in questo senso partire dall’inizio o subentrare non cambia molto. La differenza è più psicologica e mentale, perché partire titolare è sempre una sfida in più, ma è stato anche molto bello ed emozionante poterlo fare”.
Italia Femminile | 01/10/2024
URC: Zebre, impresa strepitosa. Benetton tradito dall’indisciplina. L’analisi del 2° turno
Weekend a due facce per il rugby italiano: il Benetton cade 42-10 in casa dei Glasgow Warriors campioni in carica dopo una partita difficile, condizionata dai cartellini (un rosso e due gialli) e dalla troppa indisciplina. A Parma, però, le Zebre fanno l’impresa e battono Munster 42-33 dopo una partita piena di emozioni e un secondo tempo pazzesco, conquistando il bottino pieno con 5 punti e portandosi a quota 6 in classifica dopo 2 partite. L’impresa del Lanfranchi A un certo punto la sfida contro Munster sembrava essersi instradata verso il solito copione: Zebre pericolose, volitive, avanti nel punteggio e poi inesorabilmente rimontate. Stavolta non è andata così. La svolta è arrivata un minuto dopo il ritorno in campo nel secondo tempo, sul 28-15 per Munster: Jacopo Trulla capisce prima di tutti che Haley sta per fare un passaggio lento e telefonato, si avventa sul pallone, apre il gas e schiaccia la meta che riapre la partita e squarcia le certezze degli irlandesi. A quel punto il match cambia fisionomia (anche se la squadra di Brunello aveva fatto ottime cose anche nel primo tempo, in particolare la prima meta – strepitosa – sempre marcata da Trulla dopo una grande azione corale) e Licata accorcia per il -1. Il match è di nuovo in bilico, e Alessandro Fusco ripete la magia già fatta nel primo tempo: pallone raccolto dalla ruck, finta e tanti saluti alle guardie ai lati del raggruppamento. E pensare che la sua partita era cominciata con un errore che aveva portato alla prima meta di Munster, ma del resto il mediano azzurro è sempre stato capace di reagire anche nelle situazioni più difficili. Alla fine è stata la partita delle rinascite, come quella di Jacopo Trulla, che aveva finito la scorsa stagione in crescendo, riprendendosi anche la Nazionale dopo 2 anni di assenza, e ha ricominciato questa ancora meglio, con una grande partita e una doppietta decisiva. Le mete di Trulla, Licata e Fusco sono 3 colpi dai quali nemmeno il pugile più esperto potrebbe riprendersi. E le Zebre con l’ingresso di Baronio (come Locatelli, ancora una volta bene i permit players) alzano ulteriormente il ritmo e marcano un'altra meta di pregevolissima fattura con Prisciantelli. Del resto anche contro Cardiff si era vista una squadra messa benissimo in campo e consapevole di ciò che doveva fare: in Galles era mancata l’esecuzione, con i troppi errori individuali che avevano compromesso il match, una volta migliorata quella i risultati si sono visti. La meta dei McCarthy ha messo un po’ di brividi sulle spalle di Brunello, ma tutto sommato le Zebre sono parse in controllo fino alla fine, con la ciliegina sulla torta finale: il calcio di Da Re che toglie pure il bonus difensivo agli irlandesi. Benetton: cartellini decisivi Quella di Glasgow è stata la partita dei cartellini. Che i Warriors, soprattutto in casa, fossero una macchina da guerra si sapeva, ma il 14-7 con cui si stava chiudendo il primo tempo prima del fallo di Scrafton lasciava presagire una partita comunque aperta. Difficile, certo, come del resto doveva essere contro i campioni in carica, ma assolutamente aperta. In 14 i biancoverdi hanno retto finché potevano, accorciando anche le distanze per il 14-10 ma cedendo di netto sotto i colpi degli scozzesi, capaci di muovere il pallone accentuando sempre di più la superiorità numerica, diventata poi impossibile da gestire per il Benetton dopo i gialli a Odogwu e Favretto. Per 5 minuti il Benetton è stato addirittura in 12, e chiaramente è difficile anche valutare una partita di questo tipo. L’indisciplina, però, era stata un problema già nel primo tempo, e i 17 falli totali sono un numero davvero elevato. Tra le note positive ci sono sicuramente – e al di là dei due gialli, presi comunque a risultato già compromesso – Riccardo Favretto e Paolo Odogwu, entrambi costretti a un minutaggio più elevato del previsto: il primo addirittura dall’inizio dopo il problema alla schiena di Snyman, il secondo entrato dopo 10 minuti per l’infortunio di Ratave. Una partita di grande sostanza per entrambi, dopo un periodo caratterizzato da problemi fisici e – per il secondo – da un gravissimo infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi dal dicembre del 2023.
United Rugby Championship | 29/09/2024
WXV: l’Italia cede 19-0 contro la Scozia a Città del Capo
Esordio vincente per la Scozia al WXV 2024: l'Italia cede 19-0 sotto il diluvio di Città del Capo dopo un match combattuto e difficile. Decisive le mete di Rollie, Skeldon e Grant. Bene le Azzurre in mischia, ma scozzesi superiori nel breakdown e nella battaglia in mezzo al campo. L'Italia tornerà in campo venerdì prossimo alle 16 contro il Galles per la seconda giornata del torneo. La cronaca di Italia-Scozia Scozia che parte a ritmi altissimi ed entra subito nei 22 azzurri. Capitan Malcom rinuncia a un primo piazzato e manda le compagne in rimessa laterale ma Giordano intercetta provvidenzialmente il lancio di Skeldon. Al 7' arriva una seconda occasione, e questa volta la Scozia chiama mischia ai 5 metri. Il pacchetto azzurro soffre ma tiene duro e non concede calci di punizione, poi la difesa italiana disinnesca la seconda serie di cariche scozzesi. L'Italia risponde con una bella imbucata di Granzotto, che si fa 60 metri di campo e mette a dura prova la difesa scozzese. La prima vera occasione sfuma però con una touche storta, poi Rigoni manda a lato il primo piazzato della sua partita. L'Italia intanto perde Arrighetti, che non supera il controllo HIA e viene sostituita da Sgorbini. La partita si sblocca dopo 26 minuti. Muzzo viene ammonita per un avanti volontario e sull'azione successiva la Scozia accelera e mette a dura prova un'ottima difesa italiana, che però a un certo punto deve fare i conti con l'inferiorità numerica a viene punita da Chloe Rollie. La Scozia viaggia sulle ali dell'entusiasmo e ritorna subito in attacco con un 50-22 di Nelson: la stessa numero 10 sull'azione successiva si inventa un calcio-passaggio che apre la strada a Coreen Grant, che però sbaglia il controllo e spreca tutto. Le scozzesi spingono ancora e sono brave Granzotto e Mannini a tenere alta Orr dopo l'area di meta. Nel finale di frazione la Scozia trova la seconda meta: segna Lana Skeldon, che finalizza una maul avanzante, poi Nelson chiude il primo tempo sul 14-0 grazie alla trasformazione. Nel secondo tempo Sgorbini suona la carica conquistando subito un tenuto, poi con gli ingressi di Maris e Vecchini la mischia azzurra cresce e mette in difficoltà il pacchetto avversario. La pioggia rende difficile sbloccare ulteriormente il match, che nei primi 20 minuti della ripresa non vede occasioni né da una parte né dall'altra. L'Italia fatica a dare continuità alle sue azioni d'attacco soprattutto a causa della furia scozzese nel breakdown, poi nel finale le ragazze di coach Easson chiudono la partita con Coreen Grant, che riscatta la meta divorata nel primo tempo con la marcatura del 19-0 dopo un gran passaggio di Nelson. Finisce così, con la Scozia che dopo le 3 vittorie dello scorso anno conquista un altro successo nel WXV, mentre l'Italia cercherà il riscatto contro il Galles venerdì prossimo. Cape Town, DHL Stadium, 28 settembre 2024WXV 2 – I giornataItalia v Scozia 0-19 (0-14)Marcatrici: p.t 28’ m. Rollie tr. Nelson (0-7); 41’ m. Skeldon tr. Nelson (0-14), s.t. 37 Grant (0-19)Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Mannini (21’st. Sillari), Rigoni, Granzotto; Stevanin, Stefan (25 st. Capomaggi); Giordano (Cap.), Veronese, Arrighetti (25’pt. Sgorbini); Duca, Tounesi (25’ st. Frangipani); Seye (34’st. Zanette), Gurioli(1’st. Vecchini), Stecca (1’st. Maris, 35' st. Seye). A disposizione: Catellaniall. Giovanni RaineriScozia: Rollie (30' st Scott); Grant, Orr, M. Smith (9' st Thomson), McGhie; Nelson, Mattinson (30' st Brebner-Holden); Gallagher, McLachlan (9'-21' st e 30' st Stewart), Malcolm; Bonar, McIntosh (16' st McMillan); Belisle (30' st Clarke), Skeldon (26' st Martin), Young (34' st Cockburn).all. Bryan Eassonarb: Amelia Luciano (USA)gdl: Precious Pazani (ZIM); Angie Bezuidenhout (SARU)TMO: Chris Assmus (RC)Cartellini: 26’ Giallo ad Aura Muzzo (Italia);Calciatrici: Rigoni (0/1); Nelson (1/1)Player of The Match: Evie Gallagher (SCO)Note: Giornata piovosa, cinquantesimo cap per Giordana Duca e per Rachel Malcolm, esordio per Vittoria Zanette (Azzurra 220)
Italia Femminile | 28/09/2024
WXV: la presentazione di Italia-Scozia
Di nuovo WXV, ma stavolta tra Italia e Scozia non sarà una sfida a distanza. Lo scorso anno le due squadre si sono contese la divisone 2 del Torneo a suon di vittorie, con le scozzesi che hanno prevalso solo per la differenza punti (+55 contro +53) dopo aver concluso con 3 vittorie con bonus così come le Azzurre. Le due squadre si rincontrano dopo la sfida del Sei Nazioni 2024 vinta dalla Scozia 17-10 a Parma. Partita importantissima anche per il ranking: tra il 5° e il 10° posto (occupati proprio da Scozia e Italia) ballano meno di 2 punti, e un successo permetterebbe alle Azzurre non solo di superare le scozzesi, ma di guadagnare tantissime posizioni in base agli altri risultati del WXV. Squadre in campo sabato 28 settembre alle 15 al DHL Stadium di Città del Capo, diretta streaming Rugbypass.tv. Come arriva l’Italia Come raccontato da Aura Muzzo, il match col Giappone (vinto 24-8) ha sbloccato l’Italia, che aveva chiuso il Sei Nazioni con due sconfitte brucianti proprio contro Scozia e Galles, le prossime due avversarie nel WXV. Dopo una prima mezz’ora di difficoltà – ma di ottima difesa, solo 3 punti concessi in quel frangente – l’Italia ha rimesso a posto le cose con una grande reazione e con le doppiette di Muzzo e Ostuni Minuzzi. Contro la Scozia, fisicamente più ostica e capace come l’Italia di rendersi pericolosa con la velocità delle trequarti, servirà qualcosa di più, ma di questo coach Raineri e le Azzurre sono perfettamente consapevoli. Come arriva la Scozia La Scozia arriva al WXV con grande entusiasmo: la squadra di Easson ha demolito il Galles 40-14 nel primo test estivo, mentre nel secondo si è ripetuta battendo le Fiji per 59-15. Due successi che rendono questo match molto complicato per le Azzurre. Contro il Galles il primo tempo è stato alla pari, poi la Scozia ha messo in moto le proprie trequarti (scatenate Emma Orr e Chlroe Rollie, con McGhie che ha dimostrato gran fiuto per la meta) e ha risolto la partita con un punteggio larghissimo. Contro Le Fiji, invece, il match non c’è praticamente mai stato: 3 mete in 20 minuti per scavare il primo solco e reggere la fisiologica reazione delle isolane, poi nella ripresa la Scozia ha completato il lavoro sfiorando quota 60, allo stesso modo in cui aveva preso il largo contro il Galles. Tutte le informazioni per seguire Italia-Scozia La sfida tra Italia e Scozia, valida per la prima giornata del WXV 2024 divisione 2, si giocherà sabato 28 settembre alle ore 15 al DHL Stadium di Città del Capo e sarà trasmessa in diretta streaming su RugbyPass, disponibile su sito internet e app. L’arbitra del match sarà la statunitense Amelia Luciano. Le assistenti saranno Precious Pazani (Zimbabwe) e Angie Bezuidenhout (Sudafrica). Al TMO il canadese Chris Assmus. Le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Beatrice Veronese, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Laura Gurioli, 1 Emanuela Stecca A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Gaia Maris, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Francesca Sgorbini, 21 Sofia Catellani, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Scozia: 15 Chloe Rollie, 14. Coreen Grant, 13 Emma Orr, 12 Meryl Smith, 11 Francesca McGhie, 10 Helen Nelson, 9 Caity Mattinson, 8. Evie Gallagher, Rachel McLachlan, 6 Rachel Malcom ©, 5 Sarah Bonar, 4 Fi McIntosh, 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Anne Young A disposizione: 16 Elis Martin, 17 Lisa Cockburn, 18 Elliann Clarke, 19 Louise McMillan, 20 Alex Stewart, 21. Leia Brebner-Holden, 22 Lisa Thomson, 23. Lucia Scott
Italia Femminile | 28/09/2024
Italia, Raineri rivoluziona la prima linea. Scozia, occhio a McGhie, Orr e Rollie
Prima giornata del WXV2: a Città del Capo si sfidano Italia e Scozia, che lo scorso anno si giocarono il trofeo fino all’ultimo punto. Coach Raineri sorprende tutti con una prima linea inedita, con Stecca e Gurioli accanto alla confermata Seye, lo stesso fa dall’altra parte Easson con un XV leggermente rivisitato rispetto a quello titolare e nel quale spicca Francesca McGhie, 2 mete in fotocopia nelle ultime 2 partite, oltre alle solite Orr e Rollie, scatenate durante i test di avvicinamento. A dimostrazione dello spazio dato alle giovani in questo torneo, in lista gara ci sono 5 giocatrici che si sono affrontate già questa estate alle Summer Series Under 20 di Parma: Sara Mannini (unica titolare a Città del Capo), Vittoria Zanette (esordio assoluto per lei), Sofia Catellani, Leia Brebner-Holden e Lucia Scott. La battaglia davanti Tanta curiosità per quello che succederà in prima linea. Nanni Raineri lancia dal primo minuto Emanuela Stecca (pilone sinistro) e Laura Gurioli (tallonatrice) accanto alla confermata Sara Seye: uno schieramento inedito che si troverà di fronte un pacchetto di mischia invece molto esperto. La prima linea scozzese infatti conta 120 caps in tre, con Anne Young a sinistra, Christine Belisle a destra e la solita Lana Skeldon tallonatrice. In questo senso sarà fondamentale, sia in mischia ordinata che in mezzo al campo, il supporto che potranno dare alle altre l’esperienza di Giordana Duca (che festeggerà 50 caps) e la fisicità di Sara Tounesi. In terza linea Raineri ritrova anche Ilaria Arrighetti, affiancata alla capitana Giordano e a Veronese, tra le note più positive della sfida vinta contro il Giappone. Gara di velocità Il gioco dell’Italia si basa da sempre sulla rapidità delle trequarti e sulla ricerca degli spazi. Raineri conferma quasi tutto il reparto trequarti che ha battuto il Giappone, sostituendo Madia con Stevanin e rilanciando dal primo minuto Sara Mannini, al primo cap contro le nipponiche. Le doppiette di Muzzo e Ostuni Minuzzi sono arrivate da azioni corali ben impostate e soprattutto eseguite ad alto ritmo, ma dall’altra parte c’è una squadra in grado di fare lo stesso. Parlando di velocità, grande attenzione andrà posta su Francesca McGhie, un razzo capace di segnare 6 mete in 14 presenze, peraltro 2 identiche nelle ultime partite vinte dalla Scozia contro Galles e Fiji: calcetto di Emma Orr in profondità e l’ala scozzese pronta a bruciare in velocità avversarie che sembravano in largo anticipo. Ogni pallone vagante e ogni calcetto può diventare un pericolo con lei in campo: tutto si giocherà sulle letture difensive del triangolo allargato azzurro. Ostuni Minuzzi, oltre al solito contributo in attacco, dovrà essere sempre posizionata perfettamente, e dovrà essere aiutata da Granzotto, schierata ala ma con caratteristiche anche da estremo. Esperimenti e giovani Entrambi gli allenatori, come già fatto lo scorso anno, approfittano del WXV per provare anche qualcosa di nuovo. Detto di Sara Mannini, principale novità fra le trequarti, Raineri dà una grande occasioni a due giocatrici di prima linea: Stecca e Gurioli, spesso chiuse dalle inamovibili Turani (e anche Maris) e Vecchini (quest’ultima comunque in panchina) e che a Città del Capo avranno l’opportunità di mettersi in mostra. In panchina c’è anche Vittoria Zanette, pilone dell’Italia Under 20 che ha brillato alle Summer Series e unica possibile esordiente del match, mentre Sofia Catellani torna in lista gara a un anno dal suo esordio proprio al WXV. Anche coach Bryan Easson propone delle novità. Sarà interessante infatti vedere la Scozia senza Rhona Lloyd, al suo posto Coreen Grant delle Saracens, mentre in seconda linea c’è Fi McIntosh, al quarto cap. Come l’Italia, anche la Scozia presenta in lista gara delle giocatrici provenienti dalle ultime Summer Series. In panchina c’è infatti la mediana di mischia Brebner-Holden e l’estremo Lucia Scott, entrambe con 2 presenze accumulate nei test estivi. WXV: Le formazioni di Italia-Scozia Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Sara Mannini, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Beatrice Veronese, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Laura Gurioli, 1 Emanuela Stecca A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Gaia Maris, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Francesca Sgorbini, 21 Sofia Catellani, 22 Michela Sillari, 23 Beatrice Capomaggi Scozia: 15 Chloe Rollie, 14. Coreen Grant, 13 Emma Orr, 12 Meryl Smith, 11 Francesca McGhie, 10 Helen Nelson, 9 Caity Mattinson, 8. Evie Gallagher, Rachel McLachlan, 6 Rachel Malcom ©, 5 Sarah Bonar, 4 Fi McIntosh, 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Anne Young A disposizione: 16 Elis Martin, 17 Lisa Cockburn, 18 Elliann Clarke, 19 Louise McMillan, 20 Alex Stewart, 21. Leia Brebner-Holden, 22 Lisa Thomson, 23. Lucia Scott
Italia Femminile | 27/09/2024
Italia, Muzzo verso il WXV: “Col Giappone ci siamo sbloccate. In campo con tanta adrenalina”
Il buon test vinto col Giappone è il migliore viatico possibile per iniziare l’avventura verso il WXW 2024. In Sudafrica si fa sul serio contro Scozia, Galles e le padrone di casa da affrontare nel giro di 3 settimane. Si parte sabato 28 settembre alle 15 contro la Scozia, una partita alla quale le Azzurre arrivano fiduciose dopo il successo sulle nipponiche, come racconta Aura Muzzo, ala della Nazionale Italiana e del Villorba. Aura, cosa vi portate dietro dal successo col Giappone? “Veniamo da una prova difensiva assolutamente buona contro una squadra che lavora molto in mezzo al campo e poteva metterci in difficoltà. Anche se nei primi 30 minuti siamo state troppo nella nostra metà campo, alla fine la difesa è sempre qualcosa nella quale ci sappiamo battere fino alla fine. Ricordo molte partite in cui abbiamo fatto delle prove difensive di grande valore. In aggiunta, questa volta siamo riuscite a sfruttare meglio le occasioni che creavamo e portare a casa dei punti” Dov’è cambiata la partita a un certo punto? “Forse si è sbloccato qualcosa in noi. Questa estate abbiamo lavorato molto con dei raduni molto intensi a livello fisico e tecnico. C’è stata una presa di consapevolezza rispetto al lavoro fatto, rispetto a chi siamo e vogliamo essere”. In vista della Scozia su cosa bisognerà lavorare? “Sicuramente ci sono delle cose da migliorare. Dobbiamo ancora lavorare nei punti d’incontro. Col Giappone potevamo giocare la palla più velocemente in alcune occasioni e non ci siamo riuscite. Siamo una squadra che fa della velocità il suo punto di forza, e far uscire rapidamente i palloni dalla ruck serve per diventare ancora più pericolose”. Con che spirito affronterete il WXV? “Con tanta adrenalina. Sicuramente c’è molto entusiasmo perché questo torneo ci permette di avere un ulteriore spazio internazionale ed è un modo per giocare di più. Sicuramente il WXV è fondamentale per il lavoro che vogliamo fare in vista per l’anno prossimo: è un modo per prepararci ancora meglio al Sei Nazioni 2025 e di conseguenza anche al Mondiale, ma soprattutto è un modo per perfezionare ulteriormente il modo in cui vogliamo stare in campo, che alla fine è sempre l’espressione di ciò che siamo e che vogliamo essere”. Contro Scozia e Galles al Sei Nazioni sono arrivate due sconfitte. Cosa cambierà rispetto a quelle partite? “Il WXV sarà anche un’opportunità importante per rigiocare queste due partite e fare anche meglio rispetto a com’è andata nell’ultimo Sei Nazioni. Il rugby alla fine è uno sport di opportunità, ogni partita fa storia a sé, ma sicuramente avere una nuova opportunità prima ancora del prossimo Sei Nazioni fa piacere. Alla fine ogni partita ha lo stesso valore”.
Italia Femminile | 25/09/2024
Benetton, pari che sta stretto. Zebre a due facce: l’analisi della 1a giornata di URC
Il Benetton fa e disfa, e alla fine strappa un pari (20-20) allo scadere contro gli Scarlets in un match che sembrava però alla portata dei biancoverdi. A Cardiff le Zebre si rimettono in piedi dopo un brutto primo tempo, ma sprecano troppo e alla fine devono accontentarsi di un punto di bonus difensivo nel 22-17 finale. Benetton: occasione sprecata Il 20-20 di Monigo vale comunque 2 punti, ma dopo il buon primo tempo la squadra di Bortolami ha fatto un passo indietro in una ripresa confusa dove i gallesi sono riusciti con la consueta concretezza a rimettersi in carreggiata e a ribaltare anche il risultato. La meta di Ratave (tra i migliori con Mirco Spagnolo) alla fine è valsa il pareggio, ma Umaga non ha trovato la trasformazione del sorpasso. E pensare che il match sembrava essersi messo bene: nel primo tempo gli Scarlets hanno fatto fatica a reggere il ritmo di un Benetton parso più in palla e capace di portarsi sul 12-0 dopo 35 minuti in pieno controllo. A cambiare la partita, probabilmente, è stata la meta subita nel finale di primo tempo, una di quelle marcature che restano nella testa e che ci si porta negli spogliatoi come un tarlo. La confusione della ripresa, poi, ha giovato più agli Scarlets che al Benetton, mentre ai biancoverdi è mancato l’avanzamento nelle fasi clou della partita, quando la difesa gallese è salita in cattedra con un’eroica resistenza finale all’assalto biancoverde. Tra le note positive sicuramente la prestazione di altissimo livello di Mirco Spagnolo, in campo 80 minuti e devastante in campo aperto e nel breakdown. Sugli scudi anche Onisi Ratave, una spina nel fianco costante per la difesa gallese e autore di 2 delle 3 mete biancoverdi. Ottimo anche Manuel Zuliani, come sempre furioso nel breakdown e autore di 10 placcaggi riusciti, il migliore dei suoi. Col senno di poi, il Benetton paga la scelta di non piazzare in più occasioni nei primi 20 minuti, con gli Scarlets in difficoltà ma comunque bravi a bloccare il match sullo 0-0. Una vittoria sarebbe stata fondamentale soprattutto nell’ottica di un calendario che adesso si prospetta durissimo con Glasgow (in trasferta), Leinster e Sharks una dopo l’altra. Zebre a due facce La prima uscita delle Zebre in quel di Cardiff era iniziata male, è finita con un punto di bonus e un po’ di rimpianti. La sconfitta per 22-17 lascia l’amaro in bocca per le tante occasioni sprecate nel secondo tempo, ma anche buoni segnali per il futuro. La squadra di Brunello è parsa fin da subito messa molto bene in campo, con un piano di gioco preciso e ordinato che però ha pagato i troppi errori individuali e di esecuzione, errori che alla fine sono costati la partita. Tra le note più positive il breakdown: le Zebre riescono a giocare anche 15-20 fasi senza perdere il pallone. Adesso va migliorata la seconda parte del lavoro, quella dell’avanzamento. Dal punto di vista individuale, ottime le prestazioni di alcuni elementi chiave come Trulla e Licata e l’ingresso di capitan Fischetti che ha cambiato l’inerzia della mischia. Molto bene anche i permit players. Bertaccini è cresciuto col passare dei minuti: qualche difficoltà in difesa all’inizio, poi sempre più presente in attacco fino alla bellissima linea di corsa che lo ha portato in meta. Bene anche la prima di Samuele Locatelli, bravo nella battaglia in mezzo al campo contro giocatori molto più esperti di lui e autore della meta del bonus. Da rivedere, appunto, su qualche piccolo errore di esperienza, come i ritardi nell’uscita dalla mischia quando il mediano avversario gioca il pallone. Ma il ragazzo si farà. Ottimo anche l’ingresso del mediano di mischia di Viadana Baronio, che rispetto a Jelic ha dato una marcia in più nel finale. Purtroppo la mediana non ha inciso come avrebbe dovuto, con lo stesso Jelic e Montemauri che non sono riusciti a dare continuità all’attacco delle Zebre. Bene invece l’ingresso di Giacomo Da Re nel finale.
United Rugby Championship | 22/09/2024
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