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Italia, Fusco: “La meta alla Georgia una giocata studiata. Con gli All Blacks non saremo condizionati dalla sconfitta al Mondiale”

Una partita difficile ed emozionante, vinta in rimonta dall’Italia e decisa dalla meta di Alessandro Fusco dopo una rincorsa di 62 minuti a una Georgia combattiva ma che ha ceduto alla distanza contro degli Azzurri bravi a non arrendersi mai. Quello della seconda sfida delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series è stato un successo importante, ma come spiega lo stesso Fusco è altrettanto importante andare subito avanti e concentrarsi sulla sfida dello Juventus Stadium contro la Nuova Zelanda: “È stata una partita dura ma lo sapevamo. La Georgia è venuta a Genova per vincere e batterci di nuovo, hanno dato tutto mettendoci fisicità e cattiveria. Noi abbiamo costruito tanto e sfruttato poco, ma negli ultimi 20 minuti siamo stati bravi a rimanere in attacco e a non concedere più possesso agli avversari. Alla fine è arrivata la vittoria, ma dobbiamo subito concentrarci sulla prossima partita. Sappiamo di non avere tanto tempo davanti a noi prima degli All Blacks perché abbiamo a disposizione un giorno in meno. Dobbiamo lavorare bene”. Il sorpasso è arrivato con la tua meta. È stata un’iniziativa del momento o era una giocata preparata? “Era un movimento preparato e studiato, poi chiaramente in quel momento lì potevo decidere se servire Monty (Ioane, ndr) o Nacho (Brex, ndr) o se tenere il pallone, e alla fine è andata bene, ma tutto nasce da una cosa studiata in allenamento. Sapevamo che avremmo dovuto attaccare lì”. Una meta dopo un anno di assenza in azzurro è un gran bel ritorno… “È stata sicuramente una grande soddisfazione, così come lo è stata essere tornato a giocare con l’Italia dopo tanto tempo. Già tornare in campo con la maglia azzurra è stato un momento molto importante per me, segnare poi ancora di più, ma più che la meta la cosa importante è ovviamente aver vinto. Alla fine non c’è così tanto tempo per pensare alla meta che hai segnato: hai fatto il tuo lavoro, torni a metà campo e pensi già alla prossima cosa che devi fare. Questo sia quando fai una cosa bella sia quando fai un errore”. Come state preparando la partita con la Nuova Zelanda? “Una partita con gli All Blacks non è mai banale, è una squadra che per quanto tu possa prepararti è sempre in grado di trovare un modo per metterti in difficoltà. Dovremo essere più accurati possibili nello studio e nel lavoro della settimana, anche perché abbiamo un giorno in meno. Chiaramente ricordiamo tutti quello che è successo al Mondiale, ma siamo concentrati solo su ciò che siamo oggi. In un anno sono cambiate tante cose. Sappiamo che sarà una partita durissima, ma la prepareremo al meglio e daremo tutti più del 100% e poi alla fine dopo gli 80 minuti vedremo il risultato e capiremo com’è andata”. Il risultato negativo dell’ultima sfida al Mondiale rischia di condizionarvi? “Non ho voluto nominare apposta i 96 punti dell’anno scorso proprio perché sono sicuro che nessuno di noi si farà condizionare da questa cosa. Nessuno penserà ‘oddio, occhio a non prenderne ancora così tanti’ ma anzi, deve essere un ulteriore sprono a fare ancora meglio. Alla fine anche contro la Georgia venivamo dal ricordo negativo di Batumi, ma nei 2 anni che sono passati il gruppo è cresciuto e maturato, e sono sicuro che anche contro gli All Blacks sarà la stessa cosa”. Tra i tanti punti di forza degli All Blacks qual è secondo te il più importante? “Sono una squadra che ti mette sotto pressione da qualsiasi punto di vista: mentale, fisico, tecnico. In questi test sta calciando veramente poco, attaccano da qualsiasi zona del campo e sono sempre pericolosi. Pur perdendo contro la Francia hanno dimostrato di essere una grande squadra, quindi sarà sicuramente una partita durissima sotto tutti i punti di vista. Dovremo essere pronti”. In queste partite stanno alternando molto i due numeri 9, Cam Roigard e Cortez Ratima. Da 9 a 9, cosa ti piace particolarmente di loro? “Parliamo di due mediani fortissimi. Non si diventa il numero 9 degli All Blacks per caso. Personalmente il mio preferito è Roigard, per come fa giocare la squadra e per il giocatore che è. Contro la Francia ha giocato una grandissima partita. In questo periodo lo stanno gestendo perché viene da un infortunio molto importante, per cui ha un minutaggio limitato, e in questo senso è sicuramente importante il fatto che ci sia a disposizione un altro mediano molto forte come Ratima, che ha grandissime qualità”.

Italia | 19/11/2024

Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series: l’Italia rimonta e batte la Georgia a Genova

Una partita difficile e una grande rimonta: l'Italia batte la Georgia 20-17 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova nella seconda sfida delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. Lelos che hanno chiuso il primo tempo in vantaggio per 17-6 con le mete di Tabutsadze e Lobzhanidze, nella ripresa gli Azzurri sono usciti alla distanza, hanno subito accorciato con una meta di penalità e poi hanno trovato il sorpasso con Alessandro Fusco. Finale di gestione per la squadra di Quesada, che non ha più concesso occasioni alla Georgia e ha conquistato il successo. Azzurri attesi allo Juventus Stadium di Torino sabato prossimo per l'ultima sfida contro gli All Blacks. La cronaca di Italia-Georgia Dopo 2 minuti l'Italia perde subito il suo capitano: Michele Lamaro è costretto ad uscire per un problema alla spalla, al suo posto Zuliani. Il capitano diventa Brex. Gli Azzurri iniziano bene e per due volte entrano nei 22 georgiani nei primi 5 minuti, nella prima occasione è Niniashvili a salvare con un intercetto, mentre nella seconda Menoncello forza troppo l'offload e Gallagher non può arrivare sul pallone. La prima iniziativa della Georgia è invece vanificata da un ottimo turnover di Vintcent. Tanto piede nei primi minuti, con Ioane e Gallagher subito impegnati nel gioco aereo in un match subito molto equilibrato, così come Niniashvili dall'altra parte è costretto agli straordinari dai calci di Alessandro e Paolo Garbisi. La partita è molto intensa, tanto che la prima mischia arriva dopo ben 16 minuti. Sono gli Azzurri ad avere la meglio, con un'ottima spinta da parte di Fischetti e Ferrari che vale un importante calcio di punizione con cui Gallagher trova i 5 metri da metà campo. Pallone subito giocato dalla touche con Vintcent che rompe un placcaggio, poi Lamb va oltre ma viene tenuto alto in area di meta. Dall'altra parte Paolo Garbisi salva contro un velocissimo Kakhoidze lanciato su un pallone vagante nei 22 azzurri. Proprio il numero 10 azzurro sblocca il risultato al 22' con il piazzato del 3-0. La Georgia risponde subito con una grandissima azione: finta di Lobzhanidze che apre un primo varco, sostegno di Spanderashvili, pallone di nuovo al 9 dei Lelos e poi a Matkava che serve all'interno Tabutsadze per la meta del 3-7. L'Italia risponde prima con un piazzato dalla lunga distanza di Gallagher, che però non trova i pali, e poi con Paolo Garbisi che va a segno per il 6-7. La Georgia allunga di nuovo con Matkava e al 37' trova la meta con Lobzhanidze dopo una grande azione di Ninahsvili, che rompe due placcaggi e apre un grande varco in mezzo al campo prima di servire il suo mediano di mischia per il 6-17. L'ultima azione del primo tempo è dell'Italia, con un gran pallone di Ioane al largo per Gallagher, portato fuori da Niniashvili e Tabutsadze. Nella ripresa l'Italia spinge, guadagna quattro calci di punizione consecutivi e insiste caricando con gli avanti e poi allargando il gioco. Al 52' Alessandro Garbisi allarga su Ioane, ma Tabutsadze interviene a una mano togliendo il possesso all'ala del Lione. Per l'arbitro O'Keeffe è giallo e meta di punizione. L'Italia accorcia per il 13-17. La Georgia inizia a soffrire e prova a spezzettare il ritmo il più possibile, gli Azzurri continuano a spingere e mettono i Lelos alle corde. Quesada cambia tutta la prima linea oltre ad inserire Favretto, Fusco e l'esordiente Bertaccini (cambio temporaneo per Menoncello, per controllo HIA): a segnare è proprio Alessandro Fusco, bravo ad attaccare per linee dirette una volta ricevuto il pallone dalla touche e schiacciare dopo una bella finta. Garbisi trasforma per il 20-17. La squadra di Quesada capisce che il momento è favorevole e continua ad insistere: strepitoso break di Zuliani su Vintcent che in qualche modo serve Garbisi, calcio passaggio sulla corsa di Ioane che prova a tuffarsi in bandierina ma viene portato fuori da Tabutsadze prima di schiacciare. Gallagher manca il calcio del possibile +6, l'Italia resta in attacco, mantiene il possesso e all'80' può festeggiare una vittoria soffertissima ma meritata. Genova, Stadio “Luigi Ferraris” - domenica 17 novembreVittoria Assicurazioni Autumn Nations Series Italia v Georgia 20-17Marcatori: p.t. 21’ cp Garbisi P. (3-0); 23’ m. Tabutsadze tr. Matkava (3-7); 31’ cp. Garbisi P. (6-7); 33’ cp. Matkava (6-10); 36’ m. Lobzhanidze tr. Matkava (6-17); s.t. 12’ m. Punizione Italia (13-17); 23’ m. Fusco tr. Garbisi P. (20-17); Italia: Gallagher; Trulla (37’ pt.-1’ st. Marin), Brex, Menoncello (20’-28’ st. Bertaccini), Ioane; Garbisi P., Garbisi A. (21’ st. Fusco); Vintcent, Lamaro (cap, 2’ pt. Zuliani), Negri; Lamb, Cannone N. (20 st. Favretto); Ferrari (13’ st. Ceccarelli), Nicotera (13’ st. Lucchesi), Fischetti (13’ st. Spagnolo)a disposizione: Lucchesi, Spagnolo, Ceccarelli, Favretto, Zuliani, Fusco, Marin, Bertacciniall. QuesadaGeorgia: Niniashvili; Tabutsadze, Kveseladze, Kakhoidze, Todua (26’ st. Tapladze); Matkava, Lobzhanidze (cap, 14’ st. Aprasidze); Jalagonia, Tsutskiridze (29’ st. Ivanishvili), Spanderashvili; Javakhia (14’ st. Chachanidze), Babunashvili; Aptsiauri (11’ st. Japaridze), Karkadze, Abuladze (16’ st. Akhaladze)a disposizione: Nioradze, Akhaladze, Japaridze, Chachanidze, Ivanishvili, Aprasidze, Abzhandadze, Tapladzeall. Cockerillarb. O’KeefeeCalciatori: Garbisi (Italia) 3/5; Gallagher (Italia) 0/1; Matkava (Georgia) 3/3 Vittoria Assicurazioni Player of the Match: Lamb (Italia)Cartellini: 12’ st. giallo TabutsadzeNote: 14.771 spettatori. Giornata fresca, terreno in ottime condizioni. Esordio in Nazionale per Giulio Bertaccini. 

Italia | 17/11/2024

Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series: la presentazione di Italia-Georgia

Italia e Georgia si affrontano per la terza volta in sei anni: nel 2018 a Firenze vinsero gli Azzurri (28-17) a Batumi nel 2022 i Lelos (28-19) e a Genova si prospetta un match difficile e combattuto nella seconda settimana delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. Coach Quesada l’ha definita la partita più importante del mese, gli Azzurri sanno di dover portare a casa un risultato positivo e hanno tutte le carte in regola per farlo. Di fronte, però, c’è una formazione di alto livello e di esperienza internazionale, considerando che nei Lelos 9 giocatori su 15 titolari militano in Francia. Calcio d’inizio alle 14.40 di domenica 17 novembre (diretta Sky Sport Arena e Cielo). Come arriva l’Italia L’Italia arriva al match di Genova con un bilancio di 4 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte. La battuta d’arresto con l’Argentina non cancella quanto fatto in un 2024 straordinario, e l’Italia deve ripartire proprio dal suo recente passato e anche da quanto di buono fatto vedere contro i Pumas: in particolare il drive e la bella reazione che ha portato alla rimonta nel primo tempo contro un’Argentina che ha giocato a ritmi altissimi. Gli Azzurri hanno tutte le carte in regola per rifarsi: in particolare, le brucianti accelerazioni dei trequarti azzurri e la difesa difficile da superare vista quest’anno rappresentano due importanti assi nella manica per battere una formazione che proverà a imporre il proprio ritmo alla partita.  Come arriva la Georgia La Georgia si presenta in Italia con un bilancio di 6 vittorie (5 nel Rugby Europe Championship e una contro il Giappone) e 2 sconfitte contro Fiji e Australia, alle quali va aggiunta la sconfitta di domenica scorsa contro gli All Blacks XV. Nonostante il risultato, però, la Georgia ha mostrato molti spunti interessanti, tenendo testa a una formazione che di fatto rappresenta la seconda squadra neozelandese e che era interamente composta da giocatori del Super Rugby. La sconfitta per 31-13 è maturata infatti nella ripresa, dopo un buon primo tempo dei Lelos, e questo fa capire la pericolosità di una squadra capace di essere pericolosa anche di fronte a giocatori di altissimo livello. Tutte le informazioni per seguire Italia-Georgia La sfida tra Italia e Georgia è prevista domenica 17 novembre alle 14.40 e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Arena e Cielo e in streaming su NOW e cielotv.it. L’arbitro del match sarà il neozelandese Ben O’Keeffe, coadiuvato dal connazionale Paul Williams e dall’argentino Damian Schneider come assistenti. Al TMO il neozelandese Glenn Newman. Le formazioni di Italia-Georgia Italia: 15 Matt Gallagher, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Leonardo Marin, 23 Giulio Bertaccini Georgia: 15 Davit Niniashvili, 14 Akaki Tabutsadze, 13 Giorgi Kveseladze, 12 Tornike Kakhoidze, 11 Sandro Todua, 10 Luka Matkava, 9 Vasil Lobzhanidze (c), 8 Tornike Jalagonia, 7 Giorgi Tsutskiridze, 6 Ilia Spanderashvili, 5 Giorgi Javakhia, 4 Mikheil Babunashvili, 3 Irakli Aptsiauri, 2 Vano Karkadze, 1 Nika Abuladze A disposizione: 16. Luka Nioradze, 17. Giorgi Akhaladze, 18. Luka Japaridze, 19. Lado Chachanidze, 20. Luka Ivanishvili, 21. Gela Aprasidze, 22. Tedo Abzhandadze, 23. Demur Tapladze

Italia | 17/11/2024

L’Italia cambia 8 giocatori e punta su Gallagher. Georgia, occhio a Niniashvili: l’analisi delle formazioni

Italia-Georgia è una sfida che offre tantissimi spunti. I Lelos non sono più la squadra che un tempo puntava tutto sulla fisicità e sul pacchetto di mischia, hanno una linea di trequarti molto forte nella quale svetta l’estremo del Lione Davit Niniashvili e il mediano di apertura Luka Matkava, già protagonista con la maglia dei Black Lion. Dall’altra parte, quella di Quesada è una formazione molto completa, dotata a sua volta di trequarti capaci di creare spazi in mezzo al campo, di una mediana dotata di talento e fantasia e di un pacchetto di mischia ormai consolidato nel tempo. Per la sfida valida per le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series i due allenatori, Gonzalo Quesada e Richard Cockerill, hanno scelto due approcci completamente diversi. Il tecnico azzurro ha cambiato 8 uomini su 15 rispetto al match con l’Argentina mentre Cockerill ha confermato 14 titolari dei 15 che hanno affrontato gli All Blacks XV. Altra curiosità: a Genova scenderanno in campo due squadre giovani, l’età media di entrambe le formazioni è infatti di 26 anni. Gioco aereo Una delle chiavi del match sarà il triangolo allargato. Senza Capuozzo e Allan, Quesada ridisegna lo schieramento e punta su Gallagher estremo con Trulla ala, confermando Ioane dall’altra parte: un trio di giocatori che garantisce competitività sulle palle alte e nel gioco aereo. Gallagher, del resto, ha un piede preciso ed è sempre presente nelle contese aeree, mentre Jacopo Trulla è dotato di grande elevazione e Ioane è un giocatore completo. Dall’altra parte, i mediani Lobzhanidze e Matkava proveranno spesso a mettere pressione agli Azzurri con i calci, sfruttando la fisicità e la bravura nel gioco aereo del fortissimo Niniashvili e delle ali Tabutsadze e Todua. I centri georgiani, Kakhoidze e Kveseladze, cercheranno invece spesso l’impatto per mettere i Lelos sul piede avanzante. Gara di velocità La velocità sarà un altro tema fondamentale del match. Gli Azzurri dovranno tenere a bada soprattutto le incursioni di Niniashvili, che 2 anni fa a Batumi diede spettacolo, ma allo stesso tempo i Lelos si troveranno davanti una linea di trequarti capace di sorprendere e inventare. Paolo Garbisi in cabina di regia garantisce infatti tante opzioni di gioco diverse, Ioane è difficile da fermare e Trulla sa come saltare il diretto avversario. Gallagher dietro dà sicurezza a tutto il reparto, mentre Menoncello dovrà essere la costante spina nel fianco degli avversari e Brex può alternarsi a Garbisi come primo ricevitore. La battaglia davanti Contro l’Argentina è mancato il breakdown. Sia coach Quesada che capitan Lamaro hanno posto l’accento su quello che è stato il problema principale della sconfitta con i Pumas, e in settimana tanto lavoro è stato fatto proprio sul punto d’incontro, considerando che dall’altra parte ci sarà una squadra che darà tanta battaglia in mezzo al campo. Vintcent è forse meno fisico di Lorenzo Cannone ma garantisce tanto dinamismo davanti, e può essere anche un’opzione aggiunta per cercare dei varchi in mezzo al campo, mentre Lamaro e Negri dovranno lavorare tantissimo in difesa e appunto nel breakdown. In mischia sarà battaglia vera: Fischetti e Ferrari tornano titolari con Nicotera tallonatore, e davanti avranno una prima linea tutta di marca Top 14, con il pilone sinistro Abyladze e il tallonatore Karkadze che giocano a Montpellier e il pilone destro Aptsiauri che gioca a Lione. In assenza di Ruzza, Lamb avrà grandi responsabilità in rimessa laterale, così come Niccolò Cannone è ormai una garanzia come seconda opzione. La panchina In previsione di una partita che potrebbe anche rivelarsi molto tirata, i cambi saranno fondamentali. Quesada e Cockerill hanno entrambi tante carte da giocarsi: il primo punta su 5 avanti capaci di dare fisicità alla mischia e intensità a partita in corso. Gli ingressi al momento giusto di Lucchesi, Spagnolo e Ceccarelli saranno fondamentali, così come la fisicità e la duttilità di Favretto e la furia nel breakdown di Zuliani. Negli ultimi 20 minuti Fusco può potenzialmente spaccare la partita, Marin garantisce copertura in tutti i reparti e si attende il possibile esordio di Giulio Bertaccini, una delle sorprese più belle di questo inizio di stagione. Dall’altra parte, però, occhio a una panchina composta da 6 giocatori su 8 che militano in Francia, e soprattutto attenzione a quel Gela Aprasidze che già 2 anni fa fu decisivo nel secondo tempo di Batumi, non solo con il suo ritmo in mezzo al campo ma anche con i suoi calci dalla lunghissima distanza. Le formazioni di Italia-Georgia Italia: 15 Matt Gallagher, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Leonardo Marin, 23 Giulio Bertaccini Georgia: 15 Davit Niniashvili, 14 Akaki Tabutsadze, 13 Giorgi Kveseladze, 12 Tornike Kakhoidze, 11 Sandro Todua, 10 Luka Matkava, 9 Vasil Lobzhanidze (c), 8 Tornike Jalagonia, 7 Giorgi Tsutskiridze, 6 Ilia Spanderashvili, 5 Giorgi Javakhia, 4 Mikheil Babunashvili, 3 Irakli Aptsiauri, 2 Vano Karkadze, 1 Nika Abuladze A disposizione: 16. Luka Nioradze, 17. Giorgi Akhaladze, 18. Luka Japaridze, 19. Lado Chachanidze, 20. Luka Ivanishvili, 21. Gela Aprasidze, 22. Tedo Abzhandadze, 23. Demur Tapladze

Italia | 16/11/2024

Autumn Nations Series: i precedenti tra Italia e Georgia

Italia-Georgia non è mai una partita banale. Lo insegna la storia recente, con i Lelos che vivono questa partita come un modo per dimostrare di potersi affacciare al rugby che conta e gli Azzurri che a loro volta vogliono vincere per dimostrare di meritare più degli altri di stare al livello dei più grandi. I precedenti tra Italia e Georgia Quella di Genova sarà la quinta sfida assoluta tra Italia e Georgia: il bilancio è di 3 vittorie azzurre e una per i Lelos, con 109 punti segnati dalla formazione italiana e 81 subiti. La prima sfida risale all’11 aprile 1998, qualificazioni mondiali: l’Italia vinse 31-14 a L’Aquila in un match caratterizzato dalla doppietta di Corrado Pilat. È anche la vittoria più larga da parte degli Azzurri. Il secondo incontro risale al 2003: 31-22 in una partita caratterizzata da ben 4 cartellini ai georgiani, un rosso e 3 gialli. La battaglia di Firenze Con la costante crescita del movimento georgiano e le difficoltà dell’Italia nella seconda metà degli anni ’10, i Lelos hanno provato sempre con maggiore insistenza ad affacciarsi nel panorama del rugby che conta, e in questo senso il test del 10 novembre 2018 a Firenze assumeva un valore particolarissimo. L’Italia mise le cose in chiaro dominando la partita, pur non chiudendola del tutto, e portando a casa un importante successo per 28-17 che raffreddò gli animi in un momento molto delicato. Azzurri a segno con Campagnaro, Bellini, Budd e Allan, autore anche di 2 trasformazioni e un calcio di punizione. Dall’altra parte, dopo la meta di apertura di Mchedlidze arrivò una meta tecnica conquistata nel finale che non bastò a riaprire il match, sempre nelle mani della squadra guidata allora da Conor O’Shea, che colse un successo importante in un momento difficile per il rugby italiano. L’ultima sfida Nel 2022 l’Italia affronta per la prima volta la Georgia in trasferta. In una Batumi Arena caldissima e gremita in ogni ordine di posto gli Azzurri vanno in difficoltà contro dei Lelos aggressivi e combattivi. Segnano Todua e Abzhandadze nel giro di 3 minuti, poi Menoncello dà la scossa ai suoi e con una gran meta riapre i giochi, con Allan che al 33’ firma il piazzato del sorpasso. Nel finale però una fiammata improvvisa porta i Lelos a segnare con Abzhandadze, chiudendo il match sul 19-13 all’intervallo. La ripresa è bloccatissima: Allan e Abzhandadze rispettivamente accorciano e allungano lo svantaggio dalla piazzola, ma l’Italia non trova il colpo decisivo per ribaltare la partita e viene sconfitta per 28-19. Quella sfida rappresenterà per l’Italia il punto da cui ripartire per battere Samoa e Australia pochi mesi dopo e ricominciare il percorso che l’ha portata fino a qui.

Italia | 16/11/2024

Italia, Ioane: “Con la Georgia trasformiamo la pressione in energia positiva”

È cominciata la settimana di preparazione al secondo match delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series contro la Georgia. Dopo la sconfitta contro l’Argentina gli Azzurri giocheranno a Genova un’altra partita importantissima, ma come spiega l’ala dell’Italia e del Lione Monty Ioane anche se la prestazione di Udine non è stata quella sperata sarà importante rimettersi subito in carreggiata, analizzando gli errori fatti ma concentrandosi solo sul futuro prossimo. Monty, 50 minuti alla pari con l’Argentina, poi cos’è successo? “Credo che alla lunga abbiamo pagato le nostre difficoltà nel breakdown. I Pumas sono stati molto aggressivi su ogni nostro possesso e ci hanno creato dei problemi. Credo sia stato questo il problema principale e lo stiamo esaminando in settimana. In vista della Georgia dovremo lavorare anche sul nostro gioco al piede e sul contatto. La sconfitta fa male perché non abbiamo proposto la prestazione che volevamo fare e che sentivamo di poter fare”. L’Argentina ha messo molto sotto pressione il triangolo allargato azzurro con il gioco al piede. Come hai vissuto la cosa dal campo? “So che in questo momento il gioco aereo è l’aspetto su cui devo lavorare di più. È una parte del rugby e ora con le nuove regole diventerà ancora più importante, so che devo migliorare. Una volta recuperato il pallone ho provato a dare il meglio di me in attacco, e allo stesso modo ho cercato di difendere al meglio, ma è sul gioco aereo che devo lavorare ora”. Questa sconfitta aumenta ulteriormente la pressione su un match già delicato come quello contro la Georgia? “Non del tutto. Nel senso, di certo non vi dirò che non sentiamo la pressione, ma per qualche ragione il rugby italiano dà sempre il meglio in queste situazioni. È successo anche nel tour estivo, quando dopo la sconfitta contro Samoa abbiamo capito le cose che non avevano funzionato e siamo riusciti a risolverle, e anche in quell’occasione ovviamente eravamo sotto pressione. Quindi credo che alla fine questa pressione sia positiva: è qualcosa di cui abbiamo bisogno”. Quando si gioca contro la Georgia c’è sempre un clima particolare, come affronterete la cosa? “Per noi ogni partita è importante, e dobbiamo sempre mantenere questa mentalità. So che all’esterno c’è una percezione particolare di questa partita, in particolare sui social media, e si parla molto di quanto sia importante vincerla, ma vincere è esattamente quello che vogliamo, in questa e in tutte le partite che affrontiamo. Ora non pensiamo più all’Argentina e di certo non pensiamo agli All Blacks tra due settimane, il nostro obiettivo è la Georgia come lo è ogni partita che affrontiamo. Dobbiamo concentrarci solo su noi stessi e proporre la miglior versione possibile dell’Italia: se faremo questo allora possiamo vincere”. La Georgia come sempre ha dimostrato di avere una grande mischia. Come state preparando la partita? “In questo weekend abbiamo visto tante partite equilibrate e combattute, e questo ci fa capire la difficoltà del match che affronteremo. Contro i Pumas non tutto è andato come avevamo preparato, ma contro la Georgia sarà importante non discostarci da quello che siamo e da quello che sappiamo fare meglio. Ovviamente li stiamo studiando e stiamo preparando un piano di gioco specifico per il match, ma poi la cosa importante più importante sarà come sempre ciò che noi riusciremo a mettere in campo”.

Italia | 14/11/2024

Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series: a Udine passa nettamente l’Argentina, Azzurri battuti 50-18

L'Argentina batte l'Italia 50-18 nel primo match delle Autumn Nations Series per entrambe le formazioni. Azzurri che chiudono il primo tempo sotto 10-17, iniziano meglio nella ripresa e poi cedono alla distanza contro dei Pumas in versione deluxe, che aggiungono all'elenco la quinta Tier 1 battuta in 5 mesi dopo Francia, Nuova Zelanda, Australia e Sudafrica. Italia a segno con una meta di punizione nel primo tempo e con Nicotera nella ripresa, ma non è bastato. L'Argentina ha marcato con Mallia, Bertranou, Sclavi, Albornoz, Cordero, Alemanno e Delguy. Player of the match all'apertura dei Pumas e del Benetton Tomas Albornoz, mattatore della serata. La cronaca di Italia-Argentina La partenza dell'Argentina è fulminante: Delguy viene fermato da un gran placcaggio di Capuozzo, poi Albornoz inventa dall'altra parte per Isgrò che pregusta la bandierina ma si ritrova ancorato alle gambe un ottimo Paolo Garbisi. Alla fine i Pumas non sfondano e devono accontentarsi dei 3 punti: segna Albornoz. Assorbito il colpo l'Italia si adatta subito ai ritmi argentini: Capuozzo batte sempre il primo avversario, poi Menoncello sfiora il colpaccio con un bell'intercetto col sostegno di Brex, che si ritrova poi chiuso da 2 avversari e non riesce a dare continuità. Al 7' Capuozzo è costretto ad uscire per un controllo HIA, al suo posto Allan. La squadra di Quesada risponde con un bel multifase al limite dei 22 argentini, ma all'11' Mallia si avventa su un pallone non controllato da Ruzza, supera l'accorrente Lynagh e marca la meta dello 0-10. Nel momento più difficile un tenuto di Lucchesi dà ossigeno e morale agli Azzurri, Page-Relo ci prova dalla lunghissima distanza ma non trova i pali, poi Allan trova uno strepitoso 50-22 che porta i suoi a 5 metri dalla linea di meta. La giocata da touche però non riesce e l'Argentina si salva. Dall'altra parte Isgrò anticipa Allan su un pallone alto, arriva il sostegno di Molina e poi Grondona che subisce un gran placcaggio da Menoncello che fa scoppiare l'ovale dalle mani del flanker argentino, Bertranou arriva e marca in bandierina. La meta viene concessa dopo un consulto dell'arbitro Carley con il TMO, che considera - nel contatto tra Menoncello e Grondona - il pallone toccato all'indietro da Menoncello. Ancora una volta nella difficoltà è Lucchesi a suonare la carica con un altro grande turnover, l'Italia va in rimessa e con una maul devastante conquista la meta di punizione: 7 punti automatici e cartellino giallo per Gonzalez, "colpevole" del fallo. Nel finale l'Italia prova a sfruttare la superiorità numerica, Spagnolo resiste a un placcaggio raddoppiato e trova lo spazio per volare in meta, ma non rilascia il pallone dopo essere stato placcato e secondo Carley ha messo il ginocchio a terra, quindi la marcatura è annullata. C'era un vantaggio e Allan segna per il 10-17 con cui si chiude il primo tempo. Buona la ripartenza azzurra nel secondo tempo: comincia tutto dall'ennesima fiammata di Ioane, poi un intervento irregolare di Molina nel punto d'incontro concede ad Allan i punti del 13-17. Rispetto al primo tempo il ritmo è più basso, al 48' l'Argentina rinuncia ai pali e Albornoz trova la rimessa ai 5 metri: la scelta paga perché Joel Sclavi va fino in fondo dopo che gli Azzurri erano riusciti ad arginare la prima spinta dei Pumas. Albornoz trasforma per il 13-24. Al 57' i Pumas scavano il primo importante solco della partita su un pallone vagante che Albornoz è bravo a recuperare prima di tutti gli altri dopo un errore in ricezione di Lynagh. Al 65' è Cordero ad allungare ulteriormente il risultato finalizzando una bella iniziativa di Moroni. La risposta azzurra arriva ancora da un'ottima maul avanzante, che si ferma a pochi metri dalla linea di meta ma viene finalizzata dall'iniziativa di Giacomo Nicotera, che firma il 18-36 con Allan che non trasforma. I Pumas rispondono con una "furba" da rimessa laterale, finalizzata da Alemanno. Gli Azzurri chiudono in 14 per un giallo a Lorenzo Cannone per un placcaggio alto su Garcia. Nel finale i Pumas vanno a segno con Delguy dopo una bella azione ancora di Albornoz e Mallia per il 50-18 con cui si chiude il match. Il tabellino del match: Udine, BluEnergy Stadium Vittoria Assicurazioni ANS   Sabato 09.11.2024 - kick-off ore 18:40 ITALIA v ARGENTINA 18-50 (p.t. 10-17) Marcatori: PT 3’ cp Albornoz (0-3); 11’ m. Mallia, t. Albornoz (0-10); 29’ m. Bertranou, t. Albornoz (0-17); 33’ m. di punizione Italia (7-17); 40’ cp Allan (10-17). ST 43’ cp Allan (13-17); 48’ m. Sclavi, t. Albornoz (13-24); 57’ m. Albornoz, t. Albornoz (13-31); 65’ m. Cordero, n.t. (13-36); 67’ m. Nicotera, n.t. (18-36); 72’ m. Alemanno, t. Albornoz (18-43); 77’ m. Delguy, t. Albornoz (18-50) Italia: 15 Ange Capuozzo (6’ 22 Tommaso Allan - HIA); 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (70’ 23 Marco Zanon), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo (63’ 21 Alessandro Garbisi); 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri (58’ 20 Manuel Zuliani); 5 Federico Ruzza (44’ 19 Dino Lamb), 4 Niccolò Cannone; 3 Marco Riccioni (45’ 18 Simone Ferrari), 2 Gianmarco Lucchesi (50’ 16 Giacomo Nicotera), 1 Mirco Spagnolo (50’ 7 Danilo Fischetti)A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Danilo Fischetti, 18 Simone Ferrari, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Tommaso Allan, 23 Marco ZanonHead Coach: Gonzalo Quesada Argentina: 15 Juan Cruz Mallia; 14 Rodrigo Isgro (62’ 23 Santiago Cordero), 13 Lucio Cinti, 12 Matias Orlando (44’ 22 Matias Moroni - HIA), 11 Bautista Delguy; 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou (50’ 21 Gonzalo Garcia); 8 Joaquin Oviedo, 7 Santiago Grondona (62’ 20 Bautista Pedemonte), 6 Juan Martin Gonzalez; 5 Pedro Rubiolo, 4 Franco Molina (58’ 19 Matias Alemmano); 3 Joel Sclavi (50’ 18 Francisco Gomez Kodela), 2 Julian Montoya (c) (58’ 16 Ignacio Ruiz), 1 Thomas Gallo (66’ 17 Ignacio Calles)A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Matias Alemmano, 20 Bautista Pedemonte, 21 Gonzalo Garcia, 22 Matias Moroni, 23 Santiago CorderoHead Coach: Felipe Contepomi Arbitro: Matthew Carley (RFU)Assistenti: Andrew Brace (IRFU), Adam Leal (IRFU)Quarto Uomo: Filippo Russo (FIR)TMO: Mike Adamson (SRU)Citing Commisioner: Sebastien Lorant-Raze (FFR) Cartellini: 33’ giallo a Juan Martin Gonzalez (ARG); 75’ giallo a Lorenzo Cannone (ITA)Calciatori: Albornoz (ARG) 7/8; Page-Relo (ITA) 0/1; Allan (ITA) 2/3Player of the Match: Tomas Albornoz (ARG)Note: Serata fresca, terreno di gioco in perfette condizioni, spettatori 22.358

Italia | 09/11/2024

Autumn Nations Series: la presentazione di Italia-Argentina

Cominciano le Autumn Nations Series dell’Italia, e cominciano con una sfida piena di fascino: a Udine arriva l’Argentina, che viene dal miglior Rugby Championship della sua storia e questa estate ha battuto All Blacks e Sudafrica. Dall’altra parte gli Azzurri vengono a loro volta dal miglior Sei Nazioni della loro storia e hanno cementato il loro gruppo superando un tour estivo pieno di difficoltà. Sarà una sfida di altissima qualità alla quale la squadra di Quesada si farà trovare pronta. Si gioca sabato 9 novembre alle 18.40 a Udine, diretta Sky Sport Arena, Tv8 e NOW. Come arriva l’Italia Gli Azzurri recuperano due elementi importantissimi: Dino Lamb e Tommaso Allan, ma per il resto Gonzalo Quesada ha proposto un gruppo all’insegna della continuità. Si continua sulla strada tracciata dall’inizio dell’anno, con un gioco d’attacco che – come spiegato dal tecnico – mostrerà ulteriori novità e con una difesa che come sempre sarà un aspetto fondamentale. L’Italia arriva alle Autumn Nations Series dopo 4 vittorie (Scozia, Galles, Tonga e Giappone), un pareggio (Francia) e 3 sconfitte (Inghilterra, Irlanda e Samoa). Il bilancio di questo 2024 è positivo è l’obiettivo e mantenerlo tale fino alla fine. Come arriva l’Argentina Mai come quest’anno si sono visti dei Pumas a due facce: capaci di vincere contro chiunque, di asfaltare gli All Blacks, di rimontare il Sudafrica campione del mondo e di sommergere di punti l’Australia, ma capaci anche di buttare all’aria partite già vinte, come accaduto nella prima sfida coi Wallabies o nel primo match delle Summer Series contro una Francia rimaneggiata, o di perdere nettamente contro Nuova Zelanda e Springboks dopo aver ottenuto grandi successi. Questa imprevedibilità è croce e delizia dei Pumas, che però in valore assoluto sono e restano una squadra fortissima e completa: c’è qualità, c’è fisicità, c’è combattività. Il bilancio argentino nel 2024 è di 5 vittorie (Francia nel secondo test, Uruguay, All Blacks, Australia e Sudafrica) e 4 Sconfitte (Francia nel primo test, All Blacks nel secondo, Australia nel primo e Sudafrica nel secondo). Se l’Argentina dovesse riuscire a superare il limite della controprestazione, diventerebbe una squadra perfetta, ma l’Italia dovrà giocare su questo per tentare il colpaccio a Udine. Tutte le informazioni per seguire Italia-Argentina Il match delle Autumn Nations Series tra Italia e Argentina si giocherà sabato 9 novembre alle 18.40 al Bluenergy Stadium di Udine. La diretta tv è prevista su Sky Sport Arena (canale 204) e in chiaro su Tv8, mentre la diretta streaming è prevista su NOW e gratis su tv8.tv. L’arbitro di Italia-Argentina sarà l’inglese Matthew Carley, con il connazionale Adam Leal e l’irlandese Andrew Brace assistenti. Al TMO l’inglese Mike Adamson. Le formazioni di Italia-Argentina Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Mirco Spagnolo A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Danilo Fischetti, 18 Simone Ferrari, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Tommaso Allan, 23 Marco Zanon Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Rodrigo Isgrò, 13 Lucio Cinti, 12 Matias Orlando, 11 Bautista Delguy, 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Joaquin Oviedo, 7 Santiago Grondona, 6 Juan Martin Gonzalez, 5 Pedro Rubiolo, 4 Franco Molina, 3 Joel Sclavi, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Matias Alemanno, 20 Bautista Pedemonte, 21 Gonzalo Garcia, 22 Matias Moroni, 23 Santiago Cordero

Italia | 09/11/2024

Autumn Nations Series: i precedenti tra Italia e Argentina

Italia-Argentina: a 3 anni di distanza torna il derby latino per eccellenza. Una sfida mai banale, ricca di storia e di grandi partite. L’ultima volta in cui le squadre si sono affrontate l’Italia era all’inizio del nuovo ciclo che l’avrebbe portata fino a qui, mentre l’Argentina era una squadra rodata ma con grandi margini di crescita. Entrambe le formazioni forse non avrebbero immaginato di togliersi le grandi soddisfazioni che sarebbero arrivate negli anni successivi, e si presentano a Udine dopo un 2024 incredibile: miglior Sei Nazioni della storia per l’Italia, miglior Rugby Championship per la storia per l’Argentina. I precedenti tra Italia e Argentina Quella di Udine sarà la sfida numero 24 tra Italia e Argentina: il bilancio è di 5 vittorie azzurre, un pareggio e 17 successi dei Pumas, autori di 594 punti contro i 399 dell’Italia. La prima sfida risale al 24 ottobre 1978, con l’Italia che vinse 19-6 a Rovigo. Il primo successo argentino risale invece alla seconda partita, disputata alla Rugby World Cup 1987 e vinta dai Pumas 25-16. Quello di Rovigo è anche il successo con maggior distacco da parte degli Azzurri, mentre la vittoria argentina più larga risale al 2002: 38-6 al Flaminio. Curiosità Paradossalmente, l’Italia ha battuto l’Argentina più volte fuori dalle mura amiche che in casa. Tra le mura amiche, infatti, gli Azzurri hanno ottenuto solo 2 successi: quello già citato di Rovigo nel 1978 e quello di Piacenza del 1998. Una curiosità: quel giorno, con la maglia dei Pumas, c’era in campo anche Gonzalo Quesada, protagonista poi anche del successo argentino nel 2001 sugli Azzurri per 38-17. Le altre vittorie italiane, invece, sono arrivate in campo neutro (31-25 a East London al Mondiale 1995 in Sudafrica) o addirittura in Sudamerica: 30-29 nel 2005 e 13-12 nel 2008, in entrambi i casi a Cordoba. Anche l’unico pareggio è arrivato fuori casa, in campo neutro: 18-18 a Lourdes nel 1997. Quella del 2008 è l’ultima vittoria degli Azzurri: da quel momento l’Argentina ha inanellato 8 vittorie consecutive. La rimonta di Cordoba Se la vittoria del 1995 è sicuramente la più importante per il prestigio della competizione, la Rugby World Cup, l’ultimo successo è forse il più emozionante, essendo arrivato in rimonta in un match che sembrava nelle mani dell’Argentina. A Cordoba, nel 2008, i Pumas avevano preso il largo nella prima mezz’ora con i piazzati di Hernandez e Bosch per il 12-0. Come sempre, però, basta poco per cambiare le partite, un episodio, un momento chiave sfruttato nel modo giusto. È esattamente ciò che accade all’Estadio Mario Alberto Kempes. Nel secondo tempo l’Italia accorcia un calcio di Marcato mentre Bosch manca il piazzato del ko. Gli Azzurri restano attaccati alla partita con coraggio e voglia di lottare, tornano sotto break con Marcato e si presentano negli ultimi 10 minuti sotto 12-6. Il finale è un assalto, ma l’Argentina sembra tenere e le speranze paiono affievolirsi a ogni giro di orologio. L’ultima azione però è quella decisiva: l’Italia fa valere il suo devastante pacchetto di mischia, avanza con la maul e marca con Ghiraldini. Il tempo è scaduto e sul 12-11 non ci sono vie di mezzo: o si vince o si perde, ed è tutto nelle mani – anzi, nei piedi – di Andrea Marcato, che mette dentro la trasformazione decisiva per il 12-13 finale che regala una grandissima gioia agli Azzurri. L’ultima sfida Italia e Argentina si sono sfidate per l’ultima volta il 13 novembre 2021 allo Stadio Monigo di Treviso. È l'inizio del ciclo di Kieran Crowley che tante soddisfazioni avrebbe portato agli Azzurri, l’Italia è ancora alla ricerca di una sua identità e si trova ad affrontare una squadra in quel momento più preparata, che si porta subito avanti nel punteggio grazie a due mete nate dal gioco al piede e finalizzate da Kremer e Gonzalez. Nel momento più difficile l’Italia reagisce nel finale di primo tempo va a segno 2 volte con Paolo Garbisi per il 6-17 con cui si va all’intervallo. Nella ripresa la squadra di Crowley subisce a freddo la meta di Moroni, ma risponde subito con Varney dopo una grande azione di Negri e accorcia ulteriormente col piede di Garbisi per il 16-24. Nel finale però viene fuori l’esperienza dell’Argentina contro una formazione che ai tempi era all’inizio del ciclo che l’avrebbe poi portata a riconquistare la top 10 nel ranking mondiale: segnano Cordero e Bosch con un piazzato di Sanchez per un 37-16 finale forse anche eccessivo per quanto visto in campo.

Italia | 08/11/2024

La sfida Capuozzo-Mallia, Spagnolo titolare, Albornoz imprevedibile: l’analisi delle formazioni di Italia-Argentina

Italia-Argentina sarà un match ricchissimo di spunti. I due allenatori, Contepomi e Quesada, hanno portato nelle rispettive nazionali una filosofia di gioco ben precisa che si vedrà in campo anche a Udine. Quesada lancia Mirco Spagnolo dal primo minuto e recupera dalla panchina Lamb e Allan, mentre sarà fondamentale la regia difensiva di Brex, l’impostazione ordinata di Page-Relo e il talento di un Ange Capuozzo in grande forma. Dall’altra parte occhio alle magie di Albornoz e alla mobilità delle terze Pumas, in particolare Juan Martin Gonzalez, anche se Contepomi deve far fronte alle assenze di Matera (squalificato), Lavanini e Kremer (infortunati). Negli Azzurri, invece, indisponibili Zambonin e Vintcent. Argentina: un attacco imprevedibile La manovra offensiva dell’Argentina passa dalle invenzioni di Tomas Albornoz, che dalle parti di Treviso tutti conoscono bene: I Pumas hanno questa grande capacità di creare tantissime opzioni in attacco, in modo da non dare punti di riferimento agli avversari. Quando il numero 10 (ora Albornoz, spesso Carreras, stavolta infortunato) riceve l’ovale dal mediano di mischia trova sempre la salita di Mallia che si aggiunge alla linea d’attacco insieme a uno dei due centri, con un’ala che si propone come opzione al largo e almeno 3 avanti nel mezzo a dare densità. Chiaramente le letture difensive diventano fondamentali: la regia della difesa azzurra è come sempre affidata a Nacho Brex, ma saranno decisivi anche i placcaggi degli avanti, con Michele Lamaro che sarà chiamato agli straordinari, così come i fratelli Cannone. Ogni errore può costare caro, perché quando i Pumas trovano il break poi diventano davvero difficili da arginare. Per contro, un’eccellente organizzazione difensiva (e in partite, ad esempio, come quella di Lille con la Francia o di Cardiff con il Galles ha dimostrato di averla) può invece far inceppare gli ingranaggi argentini, com’è accaduto nelle nette sconfitte contro All Blacks e Sudafrica, battute invece la settimana precedente, e contro l’Australia, demolita poi il weekend successivo. Le scelte di Quesada Il tecnico azzurro aveva già detto alla vigilia che le scelte per la sfida di Udine sarebbero state all’insegna della continuità, e così è stato. Danilo Fischetti è riuscito a recuperare dopo l’infortunio subito con gli Scarlets ma partirà dalla panchina: occasione da titolare per Mirco Spagnolo, che ha giocato dall’inizio 5 delle 6 partite disputate dal Benetton in questo inizio di stagione. A proposito di dualismi, durante tutto il 2024 aveva tenuto banco il ballottaggio tra Page-Relo e Varney, e se con l’assenza di quest’ultimo è l’italo-francese a proiettarsi verso una maglia da titolare contemporaneamente s’è aperto un altro per il secondo posto in gerarchia: tra Alessandro Garbisi e Fusco Quesada ha scelto il primo come possibile “9” a partita in corso. In panchina si registrano due ritorni importantissimo: Dino Lamb davanti e Tommaso Allan in mediana (o anche come estremo), oltre a Marco Zanon che dopo il Giappone viene confermato come terzo trequarti nella panchina 5+3. Talenti a confronto Ange Capuozzo e Juan Cruz Mallia: compagni di squadra a Tolosa, avversari a Udine. Entrambi garantiscono imprevedibilità e talento alle rispettive Nazionali. Nei Pumas Mallia tende a giocare più vicino alla linea dei trequarti, proponendosi anche come play aggiunto, mentre Capuozzo preferisce partire più profondo e sfruttare i suoi cambi di passo per aprire spazi nella difesa avversaria. In entrambi i casi il loro apporto sarà decisivo, anche perché l’Argentina tende molto ad alternare i calci in touche a quelli in mezzo al campo in fase di liberazione dei 22, questo significa che Capuozzo potrebbe avere delle occasioni per essere pericoloso palla in mano, in particolare con il supporto di Ioane e Lynagh. Le fasi statiche Italia e Argentina sono due squadre che amano muovere il pallone e creare spazi in mezzo al campo. Per farlo, però, è necessario avere possessi di qualità. Per questo mischia e touche saranno fondamentali. Riccioni è chiamato a mettere in difficoltà Thomas Gallo, mentre Spagnolo arricchirà la collezione di piloni esperti affrontati con il 30enne Joel Sclavi. Fischetti e Ferrari inoltre garantiscono grandissima qualità anche a partita in corso. Fondamentale anche la rimessa laterale: tanto passerà dalle mani dei tallonatori Lucchesi e Nicotera e da quelle di Federico Ruzza, ma gli Azzurri dovranno proporre almeno una seconda alternativa per poter avere possessi puliti. Inoltre, lo stesso Ruzza sarà chiamato ad inquinare i lanci argentini ed evitare che possano impostare l’azione in maniera fluida. Le formazioni di Italia-Argentina Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Mirco Spagnolo A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Danilo Fischetti, 18 Simone Ferrari, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Tommaso Allan, 23 Marco Zanon Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Rodrigo Isgrò, 13 Lucio Cinti, 12 Matias Orlando, 11 Bautista Delguy, 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Joaquin Oviedo, 7 Santiago Grondona, 6 Juan Martin Gonzalez, 5 Pedro Rubiolo, 4 Franco Molina, 3 Joel Sclavi, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Matias Alemanno, 20 Bautista Pedemonte, 21 Gonzalo Garcia, 22 Matias Moroni, 23 Santiago Cordero

Italia | 07/11/2024