Kyoto (Giappone) – Il Consiglio di World Rugby, nel corso di una riunione speciale svoltasi a Kyoto, ha varato uno storico programma di riforma dei criteri di eleggibilità internazionale.
Sviluppata per promuovere e proteggere l’integrità del gioco e l’unicità del rugby internazionale, la riforma della Regola 8 è stata approvata unanimemente dal Consiglio che ha accolto la raccomandazione di estendere il periodo di residenza richiesto per l’eleggibilità internazionale da 36 a 60 mesi.
Tale riforma assicura che un atleta abbia un rapporto genuino, stretto, credibile e consolidato con la Nazionale che andrà a rappresentare e le principali modifiche alla Regola 8 sono:
- estensione da 36 a 60 mesi del periodo di residenza necessario per rappresentare una Nazionale diversa da quella del Paese di provenienza (approvato all’unanimità, effettivo dal 31 dicembre 2020)
- Aggiunta di criteri di residenza che permettano l’eleggibilità ad atleti con dieci anni cumulativi di residenza (approvato all’unanimità, effettivo dal 10 maggio 2017)
- Le Federazioni non potranno più nominare le proprie Nazionali U20 come seconda squadra internazionale seniores (approvato a maggioranza, effettivo dall’1 gennaio 2018)
- I giocatori di rugby a sette saranno soggetti alla Regola 8 nei casi in cui i) abbiano rappresentato la Squadra Nazionale 7s di una Federazione avendo compiuto il ventesimo anno d’età durante o prima della data di partecipazione o ii) abbiano rappresentato la Squadra Nazionale 7s di una Federazione ai Giochi Olimpici o alla Rugby World Cup Sevens avendo raggiunto la maggiore età durante o prima la data di partecipazione a tali tornei (approvato a maggioranza, effettivo dall’1 luglio 2017)
A margine della storica decisione, il Presidente di World Rugby Bill Beaumont ha dichiarato: “La riforma della Regola 8 costituisce un passo importante e necessario per proteggere l’integrità e la credibilità del gioco a livello internazionale. Questa estensione del periodo di residenza richiesto creerà un legame più profondo, credibile e consolidato tra le Federazioni ed i giocatori, un aspetto positivo sia per il gioco che per gli appassionati.
Nel corso del Consiglio l’ex Presidente di World Rugby Bernard Laporte è stato eletto a maggioranza nel Comitato Esecutivo in rappresentanza della Francia, rilevando Pierre Camou, mentre l’Argentina ed il Giappone hanno ricevuto con effetto immediato tre voti – al pari dell’Italia – all’interno del Consiglio.
Completa la registrazione