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VERSO LA SFIDA CON L’IRLANDA, I PRECEDENTI TRA GLI AZZURRI E LA GREEN ARMY

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IREvITA2022Roma – Il fascino della corazzata irlandese, la volontà di affondarla: le sfide contro l’Irlanda non sono mai state facili, storicamente, eppure, proprio contro gli irlandesi gli azzurri hanno ottenuto la miglior striscia di vittorie consecutive contro una tier 1, ben 3: la prima nel 1995, 22-12 a Monigo; la seconda nell’ormai celebre sfida di Lansdowne Road vinta per 37-29; la terza sempre nello stesso anno al Dall’Ara di Bologna per 37-22, ad oggi la miglior vittoria italiana contro la nazionale del trifoglio, come distacco. Il borsino totale, però, è favorevole all’Irlanda, che ha vinto 30 delle 34 partite disputate, contro le 4 vittorie degli azzurri. In Italia si sono giocate 13 partite, con 3 vittorie azzurre e 10 irlandesi. Una è arrivata al Sei Nazioni, nel 2013 in un Olimpico strapieno, nell’ultima giornata di un torneo che vide l’Italia protagonista con 2 vittorie e una grande partita a Twickenham, dove avrebbe meritato di ottenere di più.

Il trionfo di Roma

16 marzo 2013, 74.174 spettatori all’Olimpico per spingere l’Italia verso la seconda vittoria nel Sei Nazioni di quell’anno e per eguagliare il record del 2007. O’Driscoll si prende un giallo per un brutto fallo su un giocatore a terra, Orquera e Jackson si danno battaglia dalla piazzola, e anche Gonzalo Garcia dà il suo contributo con 3 punti fondamentali ottenuti da metà campo. Nella ripresa l’equilibrio è sbloccato dalla marcatura di Giovanbattista Venditti, che come sempre sfrutta il suo fiuto per la meta per portare oltre un pallone nascosto nel marasma di una ruck a pochi centimetri dalla bandierina. L’esultanza non arriva subito, perché in pochi pensano che quel pallone sia andato oltre, poi il TMO evidenzia l’immagine dell’ovale schiacciato, e arriva il primo boato dell’Olimpico, seguito dal secondo – ancora più forte – quando Barnes convalida la meta. È anche la partita dell’addio di Andrea Lo Cicero, che esce commosso e sommerso dall’applauso dei presenti, mentre Jackson accorcia ancora dalla piazzola. Ci pensa Luciano Orquera con altri due calci di punizione, al 69’ e all’80’, a chiudere i giochi e a regalare il primo – e per ora unico – successo azzurro contro l’Irlanda nel Sei Nazioni.

Italia v Irlanda, 2013: il piazzato di Luciano Orquera all’ottantesimo

L’incubo O’Gara

Quella tra Italia e Irlanda è anche una storia di imprese sfiorate, e soprattutto 3 di queste sconfitte di misura portano la stessa firma, quella di Ronan O’Gara, miglior marcatore di sempre della storia irlandese con 1083 punti. La prima risale al 2007, test match di preparazione alla Coppa del Mondo a Ravenhill, Belfast: l’Italia gioca una grande partita punto a punto contro gli irlandesi, poi passa in vantaggio a pochissimo dallo scadere con la meta di Pratichetti, ma quando tutto sembra apparecchiato per la vittoria O’Gara firma la meta della vittoria a tempo ampiamente scaduto, per il 23-20 finale.

L’Italia ci riprova pochi mesi dopo, al Sei Nazioni 2008. Una meta per parte, con Dempsey e Castrogiovanni, ma a decidere la partita è ancora una volta il piede della leggenda irlandese, che segna 11 dei 16 punti totali dell’Irlanda, che batte l’Italia 16-11. Quella che brucia di più, però, è la sconfitta del Flaminio nel 2011: l’Italia gioca bene, resta attaccata alla partita e passa in vantaggio al 75’ con la meta di McLean.

Sembra fatta, c’è solo da resistere all’assalto finale, ma ancora una volta spunta Ronan O’Gara, entrato a un quarto d’ora dalla fine al posto di Sexton. L’irlandese finalizza l’assalto dell’Irlanda con un altro drop, che condanna l’Italia a una sconfitta di misura per 13-11.