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URC: l’analisi della 6° giornata

News United Rugby Championship |

Nella 6° giornata di United Rugby Championship arrivano due sconfitte per Benetton e Zebre. I biancoverdi giocano un bel primo tempo a Belfast, chiudendo davanti 13-12, poi a inizio ripresa sprecano diverse occasioni per prendere il largo e nell’ultima mezz’ora vengono puniti dalla reazione di Ulster, che alla fine chiude con un punteggio pesante e vince 47-13. Al Lanfranchi di Parma invece le Zebre faticano nel primo tempo contro Cardiff, poi nella ripresa reagiscono ma non sfruttano le opportunità create per riaprire il match: alla fine passano i gallesi 29-14.

Benetton: non basta un buon primo tempo

Meglio il Benetton nei primi minuti: biancoverdi che attaccano per linee dirette e mantenendo il pallone per molte fasi, con i giocatori di Ulster che non entrano nei raggruppamenti e aspettano il momento buono per intervenire. Ne viene fuori una partita particolarmente chiusa, sbloccata dalla giocata di Nathan Doak che con un sorprendente calcio dalla base trova la cosa di Baloucoune che anticipa di un soffio Smith e marca la prima meta. Risponde subito Umaga col piazzato del 5-3. Entrambe le squadre difendono con una linea molto alta e con un giocatore che si stacca per attaccare il primo ricevitore: Ulster preferisce avere una linea più densa, mentre il Benetton manda spesso un giocatore ad attaccare il punto d’incontro. I padroni di casa cercano più spesso la larghezza del campo e al 21’ creano il sovrannumero con un passaggio di Hume su Postlethwaite che trova il break e serve Kok per la seconda meta. La reazione del Benetton arriva grazie all’intuizione di Uren, che gioca velocemente un calcio di punizione e sorprende la difesa avversaria: dopo una lunga serie di carica Bernasconi “vola” letteralmente tuffandosi oltre il raggruppamento e segnando la meta del 12-10. Dopo una prima mezz’ora combattuta le due formazioni iniziano ad usare più spesso il piede, con Stockdale messo spesso sotto pressione dai biancoverdi, e nel finale il Benetton prende in mano anche le chiavi della mischia ordinata, conquistando un calcio di punizione da metà campo: Umaga ci prova e centra i pali per 13-12 con cui si chiude il primo tempo.

Nella ripresa il Benetton costruisce tanto ma non finalizza, nonostante le iniziative di uno scatenato Ratave e l’ottimo lavoro sporco di Ruzza e Snyman. Dopo 10 minuti di assalto biancoverde è Ulster a marcare: prima imbucata di Kok che mette i padroni di casa sul piede avanzante, poi dopo una serie di cariche Hume rompe due placcaggi e segna la meta del 21-13. Nel momento migliore del Benetton marca Ulster, che cambia la partita anche grazie agli ingressi di Rob Herring e Callum Reid, che con la loro esperienza portano il match su un binario più congeniale ai padroni di casa. Cambia anche il modo in cui Ulster difende: nel primo tempo i giocatori non entravano nei raggruppamenti, adesso invece disturbano continuamente i possessi biancoverdi e cercano più volte il turnover, trovandolo in più occasioni. Al 59’ arriva la quarta meta con un’altra fiammata: primo break di Hume, poi riciclo di Postlethwaite per Kok, con Doak che trasforma per il 26-13. È il momento più difficile della partita del Benetton, che soffre soprattutto sul lato destro dove Baloucoune si rende spesso pericoloso e al 63 trova il varco per il 2 contro 1 con Augustus: il passaggio verso il numero 8 è intercettato a una mano da Ratave, che commette un avanti volontario che costa giallo e meta di punizione. Ulster sfrutta la superiorità numerica per segnare ancora con Sheridan, poi al 77’ Baloucoune fissa il punteggio sul 47-13 finale.

Zebre: Cardiff si impone con il drive

Quella del Lanfranchi è una partita molto bloccata. Le due squadre in campo aperto si equivalgono e nessuna delle due riesce a prendere realmente il sopravvento. La differenza però la fa Cardiff con i calci dalla base di Aled Davies e le fasi statiche: dalla mischia arrivano degli importanti calci di punizione e il drive gallese è dominante, tanto che tutte mete del primo tempo arrivano da una maul finalizzata dal tallonatore Hughes, autore di una tripletta. Le Zebre pagano soprattutto i 10 minuti di inferiorità numerica per un giallo a Licata e non riescono a dare continuità alle proprie azioni d’attacco, ma sono brave a sfruttare l’unica opportunità del primo tempo con un drive ben finalizzato da Di Bartolomeo. Nella ripresa le Zebre monopolizzano possesso e territorio e l’ingresso di Da Re dà molta più continuità all’attacco della squadra di Brunello, che però si ferma per ben 3 volte ai 5 metri della linea di meta gallese. Al 72’ viene anche annullata una meta a Zanon, che al 74’ trova la marcatura del 14-22, ma il tempo per ritornare sotto è troppo poco e alla fine è Cardiff a marcare per il 14-29 finale.