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URC: il Benetton domina sui Lions, in Galles prima sconfitta per le Zebre

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Una vittoria e una sconfitta per le franchigie italiane nella terza giornata dello United Rugby Championship. In campo contemporaneamente nel pomeriggio di sabato 11 ottobre, il Benetton ha vinto nettamente in casa contro i Lions, mentre le Zebre sono incappate nella prima sconfitta stagionale in trasferta.

A Treviso i biancoverdi giocano un primo tempo quasi perfetto, segnando quattro mete contro una nei primi trenta minuti. Nella ripresa il punteggio rimane poi bloccato a lungo prima di esplodere nel finale, con tre mete (due per il Benetton e una per i Lions) negli ultimi dieci minuti di gara. Poker di marcature per l’Azzurro Louis Lynagh e risultato finale di 41-17.

Le Zebre hanno affrontato la prima trasferta stagionale a Bridgend, in Galles, per affrontare gli Ospreys, uscendone battute per 24-0. La squadra gallese veniva da due sconfitte consecutive in Sudafrica e aveva decisamente bisogno di una vittoria nella prima di fronte al proprio pubblico. Missione compiuta, seppure senza ottenere il bonus offensivo.

Benetton, due su due a Monigo

Non c’è scampo per i Lions tra le mura di Monigo: il Benetton gioca la miglior partita di questo inizio stagione, in particolare in un primo tempo dove la linea dei trequarti mette le ali e trascina la squadra con le scorribande di Ignacio Mendy, Louis Lynagh e Rhyno Smith.

Apre le marcature per i padroni di casa proprio l’estremo sudafricano, dopo che l’apertura avversaria Chris Smith aveva messo tra i pali il calcio dello 0-3 al 2’. Bella l’azione corale del Benetton per la prima meta di giornata, costruita spostando il pallone da una parte all’altra del campo. Pochi minuti più tardi Mendy dà il là a un contrattacco letale dai propri 22 metri, sfruttando al meglio un pallone di recupero che Rhyno Smith e Lynagh trasformano in altri 5 punti. La squadra di Treviso chiude il primo quarto in bellezza quando Simone Ferrari sfonda da distanza ravvicinata dopo un paio di cariche del pack orchestrate prima da Lorenzo Cannone e poi da Alessandro Izekor (17-3).

Gli ospiti provano a rimettersi in partita con una bella azione da rimessa laterale e mandano in meta il pilone AsenathiNtlabakanye, ma il Benetton rimette subito a posto le cose grazie a una combinazione tra Louis Werchon e Louis Lynagh in mezzo al campo: è il minuto 30 e i biancoverdi sono in vantaggio di 14 punti, con il bonus offensivo già in cascina.

Il primo tempo si chiude quindi sul 24-10, che si trasforma dopo appena 60 secondi della ripresa in un 27-10 grazie a una punizione di Jacob Umaga. Il punteggio rimarrà quindi inchiodato per la successiva mezz’ora: i Lions prendono il controllo del possesso e del territorio, ma la difesa di casa fa buona guardia e riesce a non subire punti nemmeno con un uomo in meno (giallo a Thomas Gallo).

Nel finale, con i giocatori da entrambe le parti ormai stanchi, si aprono gli spazi: a 9 dal termine segna la sua terza meta Lynagh, mettendo la firma su una bella azione corale, poi i Lions hanno un sussulto d’orgoglio con il pilone van Vuuren che sfonda da distanza ravvicinata; infine, a tempo scaduto, arriva il poker di Lynagh, servito dopo una mischia ordinata a cinque metri con le squadre in 14 contro 13 (due gialli ai Lions e uno al Benetton).

Zebre, Galles amaro

Si sapeva che non sarebbe stata una partita facile per le Zebre, che si presentavano nella tana degli Ospreys con una formazione con tantissimi cambi rispetto alla settimana precedente. Il punteggio di 24-0 racconta però solo una parte di quanto accaduto a Bridgend, dove la partita è rimasta a lungo bloccata nel risultato.

I padroni di casa sono partiti fortissimo, marcando tra il quindicesimo e il diciottesimo le due mete che li hanno lanciati controllo della partita: la prima arriva grazie al lavoro della maul da touche dei gallesi, finalizzata da una penetrazione del centro Phil Cokanasiga; la seconda parte da un break di Ross Moriarty e viene chiusa dalla capacità di giocare oltre la difesa degli Ospreys, con il giovane numero 8 Morgan Morse a segno.

Nella seconda parte del primo tempo la partita è ancora fatta dagli uomini di Mark Jones, ma le Zebre hanno una reazione d’orgoglio che permette loro di arginare l’offensiva avversaria e non subire altri punti grazie soprattutto alla capacità di minacciare il possesso avversario nel punto d’incontro. 

Il 14-0 maturato dopo 18 minuti rimane sul tabellone anche per quasi tutto il secondo tempo, all’interno del quale il leit motivrimane sempre lo stesso: le Zebre si difendono ma non riescono a far male, gli Ospreys guidano la gara ma non riescono a mettere altri punti pesanti sul tabellone. All’ora di gioco l’apertura Dan Edwards allunga con un piazzato, ma per la meta che chiude definitivamente l’incontro bisogna aspettare il minuto 74, quando Lewis Lloyd porta l’ovale fin davanti ai pali e il mediano ReubenMorgan-Williams serve l’assist all’accorrente James Ratti: con la trasformazione di Edwards ecco il 24-0 con cui si chiude la partita