Roma – A 4 mesi di distanza, l’Italia riparte da dove aveva concluso il suo cammino al Sei Nazioni 2023: al Murrayfield di Edimburgo si gioca di nuovo Scozia-Italia, primo test di preparazione alla Coppa del Mondo 2023. Sarà il primo match estivo per entrambe le squadre, ma per gli Azzurri sarà anche l’occasione di prendersi una rivincita dopo la beffa di marzo, quando arrivarono a pochi metri dalla meta del pareggio – e forse del sorpasso – per poi subire la marcatura del 26-14 finale a tempo scaduto.
I precedenti tra Italia e Scozia
Italia e Scozia si sono affrontate 35 volte in match ufficiali, con 8 vittorie azzurre e 27 scozzesi. Nel 1996 la prima sfida ufficiale, con vittoria scozzese per 29-22 a Edimburgo. In totale, l’Italia ha segnato 536 punti contro gli 842 subiti. Il primo match disputato in Italia invece sorrise agli Azzurri, che vinsero 25-21 a Monigo. Poi nel 2000 l’ingresso dell’Italia al Sei Nazioni rende la sfida un grande classico: la prima nel Torneo, al Flaminio, finì 34-20, con un Diego Dominguez scatenato e autore di 29 punti. Alla Coppa del Mondo Italia e Scozia si sono incontrate una sola volta, nel diluvio di Saint-Etienne gli Azzurri sfiorarono la prima storica qualificazione ai quarti di finale. Finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare all’Italia un traguardo storico.
L’ultima sfida tra Italia e Scozia
Quelle tra Italia e Scozia sono state spesso sfide equilibrate, in passato, con una discreta alternanza tra le due formazioni, spesso vincenti nel proprio fortino di casa e viceversa sconfitte in trasferta. Dal 2015, però, l’Italia non è più riuscita a battere la Scozia, passando da un bilancio di 8 vittorie a 15 all’8-26 attuale. Eppure, gli azzurri ci sono andati vicini più volte, sfiorando il successo pochi mesi dopo l’impresa di Edimburgo in un test pre-mondiale a Torino (12-16), a Roma nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2018 (27-29, con un calcio di Laidlaw nel finale) e a Edimburgo pochi mesi fa. La partita si gioca punto a punto, con la strepitosa meta di Van der Merwe e quella di Kinghorn a rispondere ai calci di Allan. Lo stesso Kinghorn nella ripresa allunga sul 19-6, poi Garbisi trova una grande giocata per la meta di Allan, e pochi minuti dopo segna anche il piazzato del 19-14 che riapre tutto. Il finale è un assalto, la squadra di Crowley arriva letteralmente a meno di un metro dalla linea di meta, e viene punita oltremisura dall’ultima ripartenza scozzese, con Kinghorn che segna ancora per il 26-14 finale dopo un’altra grande giocata di Van der Merwe.
Le grandi vittorie
Numeri alla mano, la Scozia è il bersaglio preferito degli azzurri. Detto dello storico successo di Roma nel 2000, l’Italia vinse nuovamente nel 2004, grazie alla meta di Ongaro e ai calci di De Marigny. Un altro successo arrivò poi nel 2007, quando gli azzurri segnarono 3 mete d’intercetto in 7 minuti, davanti a un Murrayfield incredulo e ammutolito. Prima Mauro Bergamasco, poi Scanavacca, infine Robertson. Quella partita finì 37-17, con i punteggi attuali sarebbe valsa anche il punto di bonus offensivo. Purtroppo gli scozzesi si presero la rivincita nell’acquazzone di Saint-Etienne, a settembre, nella sfida decisiva per l’accesso ai quarti di finale della Coppa del Mondo: finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare agli azzurri un traguardo storico. Al Sei Nazioni, però, la Scozia fu costretta a cedere di nuovo l’anno successivo, stavolta per 23-20 in una partita tiratissima decisa dal drop allo scadere di Andrea Marcato. Poi 2010 e 2012, ancora Roma, ancora vittorie: quella del 2012 però fu l’ultima in casa, mentre nel 2015 arrivò l’ultimo successo in assoluto. Una partita che sembrava essersi messa male e che invece fu ripresa per i capelli grazie a un grande secondo tempo e a un pacchetto di mischia maestoso, che negli ultimi 10 minuti mise a ferro e fuoco la 22 scozzese fino a conquistare la meta tecnica per il 22-19 finale.
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