Per l’Italia – o per meglio dire, per gran parte del rugby femminile mondiale – c’è un tabù: l’Inghilterra, l’unica squadra europea mai battute dalle Azzurre nella loro storia. Le motivazioni albergano nella grande differenza tra il movimento inglese e tutti gli altri, che spesso rendono il Sei Nazioni femminile una corsa al massimo a due con la Francia, unica in grado – pur con tante difficoltà – di “stare a ruota” delle inglesi, per usare un’espressione mutuata dal ciclismo.
Inghilterra-Italia: i precedenti
Le 2 squadre si sono incontrate 23 volte in partite ufficiali, con le inglesi che hanno prevalso in tutte le occasioni. La prima sfida risale alla Coppa del Mondo 1991, con l’Inghilterra che vinse 25-9 nella prima giornata della fase a gironi. Dal 2007, anno d’ingresso dell’Italia nel Sei Nazioni femminile, le due formazioni si sono incontrate tutti gli anni. Proprio ad opera dell’Inghilterra è arrivata la sconfitta più larga nella storia delle Azzurre, 74-0 a Parma nel 2022, quando poi l’Italia si riscattò ampiamente battendo Scozia e Galles nel prosieguo del torneo e conquistando i quarti di finale del Mondiale.
L’impresa sfiorata
Nonostante le difficoltà, c’è stata un’occasione in cui l’Italia ha dato realmente l’impressione di poter fare l’impresa e battere l’Inghilterra. Nel Sei Nazioni 2016, le Azzurre ospitarono le inglesi ad Ivrea in una partita che per loro si rivelò difficilissima da decifrare: dopo 26 secondi l’Italia passò in vantaggio con lo splendido break di Maria Grazia Cioffi. L’Inghilterra reagì ribaltando il risultato e portandosi sul 7-14, ma un’invenzione di Rigoni per la corsa di Stefan permise alle Azzurre di accorciare le distanze con la meta del 12-14.
Le inglesi chiusero il primo tempo con la marcatura di Clapp, ma nella ripresa arrivò l’immediata risposta con Elisa Giordano (oggi capitana dell’Italia). Seguirono 20 minuti di tensione per le inglesi, sorprese e forse impreparate a gestire un’Italia così arrembante: poi, come purtroppo capita spesso, l’ultimo quarto di partita fa venire fuori la superiorità della squadra più forte. Finì 33-24, con Este a siglare la quarta meta per l’Italia. La speranza è che partite come queste possano ripetersi al più presto, magari con un risultato diverso.
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