Il Palazzo della Borsa di Lione ha accolto nella serata di venerdì 22 settembre gli Azzurri della Nazionale Italiana Rugby per una cena di gala dedicata a Michele Lamaro e compagni che proprio a Lione, nelle prossime due settimane, inseguiranno una storica qualificazione ai quarti di finale della Rugby World Cup “Francia 2023” sfidando gli All Blacks neozelandesi e i padroni di casa nelle sfide decisive della Pool A iridata.
La cena di gala organizzata dalla Federazione Italiana Rugby in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste – il Ministro Francesco Lollobrigida è intervenuto nel corso della serata – con ICE, l’Ambasciata d’Italia in Francia, il Consolato e la Camera di Commercio Italiana di Lione ha rappresentato un’occasione in più per consolidare il ruolo degli Azzurri quali ambasciatori della cultura enogastronomica italiana, candidata dal MASAF a patrimonio immateriale UNESCO.
“La cucina italiana è una delle tante, straordinarie caratteristiche del nostro Paese, dove tradizioni diverse costituiscono un patrimonio variegato e senza eguali negli ambiti più disparati. Dall’arte allo sport, dalla cucina alla cultura popolare, l’Italia è orgogliosa della propria cultura multiforme e la nostra Nazionale è fiera di poter rappresentare tutto questo nel mondo e sulla scena della Rugby World Cup. Non poteva esserci contesto più adeguato di questo Mondiale, partecipato e dall’atmosfera straordinaria, per dare concretezza a quanto con il Ministro Lollobrigida abbiamo condiviso prima della partenza per la Francia, confermando l’impegno al fianco del MASAF per contribuire al successo della candidatura UNESCO. Ringrazio l’Ambasciatrice d’Italia in Francia, il Presidente di ICE Matteo Zoppas e tutte le rappresentanze italiane che ci sono state vicine, rendendo possibile questa splendida serata” ha detto il Presidente FIR Marzio Innocenti dando il via alla serata.
“Si può essere campioni fuori e dentro il campo. In quest’ultimo caso, ha più valore e la nazionale italiana di rugby lo sta dimostrando. Insieme stiamo raccontando, e continueremo a farlo, la nostra tradizione culinaria, le produzioni di eccellenza, la biodiversità.
Crediamo che legare la nostra cucina allo sport sia fondamentale, perché una buona e sana alimentazione è determinante. Il rugby è un simbolo di questo connubio. Siamo fieri di rappresentare insieme, in ogni partita come in ogni piatto, la nostra Nazione. Con un unico obiettivo: conquistare la meta dell’iscrizione della cucina italiana a patrimonio Unesco” ha dichiarato il Ministro per le Politiche Agrarie, la Sovranità Alimentare e le Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Con Lione aggiungiamo una tappa importante nel percorso che accompagna la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Un plauso al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e al Ministro delle politiche agricole e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida che hanno saputo cogliere l’opportunità di creare un veicolo, da qui al 2025, con cui promuovere la nostra cucina, i suoi prodotti e più in generale il bello e ben fatto italiano. Apprezzata in tutto il mondo, la nostra cucina è una cultura caratterizzata dalla tradizione, dal fare famiglia alla biodiversità e sostenibilità dei nostri prodotti agricoli che vengono preferiti da una platea sempre più ampia di consumatori.
Nei primi cinque mesi del 2023 le esportazioni dell’agroalimentare (+ 8%) performavano sopra la media del totale dell’export del Made in italy
arrivando a quota 25 miliardi di euro. In totale l’export dell’agroalimentare nel 2022 si è attestato a quota 60 miliardi di euro segnando un +15% sull’anno precedente. L’auspicio è di poter arrivare entro pochi anni ad avere due titoli internazionali: la nazionale di rugby ai Mondiali di Australia 2027 e la cucina italiana patrimonio Unesco nel 2025” ha detto il Presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas.
Michele Lamaro, Capitano dell’Italia, ha celebrato “la cucina del nostro Paese come un patrimonio unico nel panorama enogastronomico mondiale. Un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia, e che costituisce per un atleta uno strumento ideale per alimentarsi in modo sano ed efficace. Lo sport è un grande driver culturale e poter essere parte di un processo in grado di aggiungere prestigio all’Italia anche fuori dal campo è un onore per tutti noi”.
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