Roma. La Federazione Italiana Rugby scende in campo nella battaglia contro il Covid-19 muovendo tutta la sua comunità. Un appello collettivo, una voce unica e tanti accenti per invitare l’intero movimento a fare la propria parte spingendo l’acceleratore a sostegno della campagna vaccinale del Governo in questa fase così delicata per la ripartenza del Paese e del nostro sport.
Uno spot costruito grazie ai contributi video arrivati da tutti i territori, con testimonial orgogliosi di indossare la maglia del proprio Club o quella delle nostre Nazionali mentre chiamano all’appello i rugbisti e le rugbiste d’Italia: una sceneggiatura ed una realizzazione volutamente semplice, a sottolineare ancor di più nella sua spontaneità il valore di un invito profondamente sentito, forte, naturale, di testa e di cuore.
“Partecipare pur con una piccola parte a questo progetto così significativo mi ha riempito di orgoglio, come Presidente della Federazione e come medico”, le parole di Marzio Innocenti a commento dell’iniziativa. “Quando poi ho visto il risultato finale, ho davvero avuto la sensazione di far parte di una comunità che sa riconoscersi in valori importanti, primo fra tutti il senso di responsabilità nei confronti della società in cui tutti noi operiamo e viviamo come padri, come madri, come figli, come nipoti, come nonni, come nonne, come cittadini consapevoli. Vaccinarsi significa placcare duro questo virus buttandolo fuori dal campo nel momento decisivo della partita, e sono orgoglioso che ad impegnarsi a farlo sia tutta la squadra del rugby italiano, attraverso questo spot ma ben di più attraverso i suoi comportamenti quotidiani, con e senza scarpe da gioco addosso”.
Lo spot è già disponibile su tutte i canali ufficiali della Federazione, e verrà veicolato capillarmente attraverso la rete dei Comitati, delle Delegazioni Regionali e dei Club, garantendo la massima diffusione del messaggio.
In un fine settimana che concentra il match decisivo per la qualificazione alla World Cup femminile delle nostre Azzurre, l’inizio dello United Rugby Championship di Benetton e Zebre, il kick-off del Peroni Top 10 e la prima edizione del Rugby Open Day, il tema della ripartenza assume così piena sostanza oltre alla forma: il rugby italiano c’è e come sempre non si tira indietro.
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