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Roma, il 14 dicembre il finale del Progetto SAME con una giornata di rugby e inclusione

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La Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con il social partner Sport Senza Frontiere, organizza domenica 14 dicembre 2025 una giornata di festa e condivisione all’Impianto Tor di Quinto – Sapienza Sport di Roma, per celebrare l’evento conclusivo del progetto europeo SAME – Sports Activities for Mental Enhancement, di cui è partner.

Al centro della giornata ci sarà il rugby come strumento di inclusione, benessere e crescita personale, con attività pensate in particolare per i minori e le famiglie dei Centri SAI di Roma e per le bambine ed i bambini coinvolti nei programmi educativi e sportivi di Sport Senza Frontiere, associazione che si occupa di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport.

Durante la giornata i partecipanti potranno cimentarsi anche in altre attività sportive a cura degli educatori di Sport Senza Frontiere, come il pugilato e la pallavolo.

La mattinata sarà dedicata ad attività in campo e dei tecnici FIR, con una rappreentanza della Società Primavera Rugby Roma, con proposte ludico-motorie e introduzione al rugby strutturate per fasce d’età, in un contesto sicuro, accompagnato e accogliente. L’obiettivo è offrire a bambine, bambini e famiglie un’esperienza di rugby, gioco e relazione.

Nel corso della giornata è previsto anche un momento di saluti e interventi da parte dei referenti delle realtà promotrici, per condividere il senso del lavoro svolto e ringraziare educatori, operatori e famiglie che hanno reso possibile questo percorso.

A rendere ancora più simbolico l’evento sarà l’impresa di un giovane atleta ucraino, che a partire dalle ore 8:00 correrà 100 km all’interno dell’impianto: una sfida di resistenza e determinazione che richiama i temi della resilienza, della forza interiore e della capacità dello sport di accompagnare i percorsi di vita anche nei momenti più complessi.

La parte conviviale, con pranzo condiviso e un momento finale di festa, permetterà a tutti i partecipanti – famiglie, ragazzi, educatori, tecnici e volontari – di ritrovarsi fuori dal campo, rafforzando quel senso di comunità che il progetto SAME ha cercato di costruire e consolidare attraverso il rugby.

Con questo appuntamento, FIR conferma il proprio impegno nel promuovere il rugby come veicolo di inclusione sociale e di benessere psicosociale, valorizzando pluriennale la collaborazione con Sport Senza Frontiere e con tutti i partner coinvolti nel progetto SAME e mettendo al centro, ancora una volta, le persone e le loro storie.