
A trentacinque anni il gigante sudafricano dell’Italia, di cui è stato capitano in cinque occasioni, saluta il palcoscenico dei test-match. Lo fa, con lo stile che gli è tipico, senza clamore: “Sono arrivato in Italia nel 2005, sarò sempre grato a questo Paese ed a tutto il movimento italiano per quello che mi hanno dato. Qui sono nati i nostri figli, è la nostra casa e lo rimarrà negli anni a venire. Poter indossare la maglia azzurra e prendere parte a due Rugby World Cup è più di quanto avrei mai potuto sognare quando sono arrivato a Viadana, essere stato chiamato a capitanare la Nazionale del Paese che ci ha adottato un enorme privilegio. Ringrazio i miei Club, la Federazione, tutti gli allenatori che hanno creduto in me in questi anni, i miei compagni, i meravigliosi fans della Nazionale: porterò per sempre con me ogni secondo vissuto insieme a tutti loro”.
“In questa fase finale della mia carriera – ha concluso Geldenhuys – voglio dedicarmi al Club, aiutare le Zebre sino a quando mi sarà possibile, e trovare più tempo da dedicare ai miei figli che stanno crescendo. In Nazionale sta iniziando un nuovo corso, Conor O’Shea ed il suo staff sono le figure ideali per continuare a far crescere il rugby italiano e auguro a tutti i miei compagni i migliori risultati. In seconda linea ci sono tanti giovani di valore che sono pronti al salto, Fuser è cresciuto moltissimo e crescerà ancora, Ruzza alle Zebre può diventare un atleta di valore assoluto. E’ il momento di lasciare spazio a loro”.
Conor O’Shea, CT della Nazionale, ha dichiarato: “Avremmo preferito salutare Qujntin con una vittoria, perché il suo contributo a questo nostro nuovo capitolo de rugby italiano è stato immenso. Non molti hanno la possibilità di scendere in campo sapendo che sarà la loro ultima partita internazionale, ma pensiamo che Quintin si sia guadagnato questo diritto. Mancherà a tutti noi, ma sono sicuro che continuerà a dare il proprio contributo alle Zebre ed alla crescita dei loro giovani. La nostra gratitudine nei suoi confronti è grande quanto il contributo che ha dato alla Nazionale”.
Alfredo Gavazzi, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha voluto tributare il proprio omaggio alla carriera di Geldenhuys: “Quintin è stato un professionista esemplare, un uomo di altissima caratura dentro e fuori dal campo. Merita ogni singola parola di gratitudine ed apprezzamento che sia stata spesa sul suo conto. Siamo orgogliosi di quanto ha fatto per la Nazionale e per l’intero rugby italiano e gli auguriamo tutto il meglio per questa ultima fase della carriera”.
QUINTIN GELDENHUYS
nato a: Krugersdorp (RSA); il: 19 giugno 1981; ruolo: seconda linea; altezza: 203cm; peso: 126kg; Club: Zebre Rugby; Caps: 67; Esordio in Nazionale: Australia – Italia 31-8, Canberra 13.06.09; Punti segnati: -; Caps 6 Nazioni: 29; Caps RWC: 7; Caps da capitano: 5; altre selezioni: Barbarians, Italia “A”, Sudafrica U21, Sudafrica U19: Stato civile: sposato con Jelezma
Studi: Laura in psicologia dello sport – University of Johannesburg
Azzurro n°: 605
Twitter: @quintin454
Instagram: quintin_geldenhuys
Tutti i test disputati da Quintin Geldenhuys:
AUS09, AUS09(2), NZL09, NZL09(2), RSA09, SAM09, IRL10, ENG10, SCO10, FRA10, WAL10, RSA10(1), RSA10(2), ARG10, AUS10, FIJ10, IRL11(1), ENG11, WAL11, FRA11, SCO11(1), JAP11, RUS11, USA11, IRL11(2), FRA12, ENG12, IRL12, WAL12, SCO12, TON12, NZL12, AUS12, FRA13, SCO13, WAL13, ENG13, IRL13, AUS13, FIJ13, ARG13, WAL14, FRA14, SCO14, IRL14, ENG14, FIG14, SAM14, JPN14, SAM14(2), ARG14, RSA14, FRA15, WAL15, SCO15(2), SCO15(3), WAL15(2), FRA15(2), CAN15, IRE15(2), ROM15, IRE16, WAL16, ARG16, USA16, CAN16, TON16
Completa la registrazione