- Dal 2 agosto il video podcast è disponibile su Spotify e YouTube, e in formato audio sulle principali piattaforme di streaming: nove puntate per rivivere le avventure iridate della Nazionale
- Aneddoti, dietro le quinte, ricordi indimenticabili nelle parole dei protagonisti di allora
- Castrogiovanni, Mauro Bergamasco, Simone Favaro, Innocenti, Vaccari e Ghiraldini tra gli ospiti delle puntate
- Un nuovo format per raccontare il rugby italiano e la sua storia
Roma – Vincere la Rugby World Cup, la Coppa del Mondo di rugby, la terza più importante manifestazione sportiva del panorama internazionale, non è una cosa per tutti. Nove edizioni, dal 1987 ad oggi, e quattro vincitori: tre volte la Nuova Zelanda, tre il Sudafrica, due l’Australia, una l’Inghilterra.
Anche solo arrivare ai quarti di finale è un obiettivo, il sogno di una vita per un intero movimento e nelle nove precedenti edizioni della Coppa che porta il nome di William Webb Ellis, il fondatore del Gioco, solo tredici Nazionali sono entrate nella top-eight. L’Italia ci è andata vicina, in un paio di occasioni vicinissima. Non ce l’ha mai fatta, ma non ha mai smesso di provarci. Lo farà anche dal prossimo settembre, in Francia, dove il Mondiale torna per celebrare la sua decima edizione, la seconda oltre le Alpi dopo il successo del 2007.
“Pronti all’Impossibile”, il podcast dedicato alle partite e alle storie che hanno fatto la storia dell’Italia al Mondiale, racconta con un taglio inedito ed esclusivo i momenti, i protagonisti, le partite e gli aneddoti che hanno fatto la storia dell’Italia, ma anche la Storia con la S maiuscola, come quella vissuta ai Mondiali del 1995 in Sudafrica.
Nove puntate, tutte online e disponibili su Spotify e YouTube, e in formato audio sulle principali piattaforme di streaming, a partire dall’1 agosto, per rivivere insieme la magia e scoprire il mai raccontato delle spedizioni italiane alla rassegna iridata, aspettando “Francia 2023”.
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“La Rugby World Cup è il sogno di una carriera e di una vita per ogni rugbista. Il Mondiale è evoluto da una prima edizione amatoriale come quella del 1987 a evento sportivo di massa: è una storia che vogliamo raccontare al nostro pubblico, ma anche a chi non conosce la portata di questo evento, attraverso i ricordi di chi ha vissuto queste avventure straordinarie.
Abbiamo anche voluto cogliere l’opportunità per proporre un tono di voce narrativo diverso, meno istituzionale, avvicinandoci ancora di più ai nostri fans.
Lo strumento del podcast abbatte le barriere dell’istituzionalità, avvicina le persone, i protagonisti: ci sono aneddoti che non ti aspetteresti in un contenuto istituzionale, momenti divertenti e altri di grande commozione. Grazie ai protagonisti, abbiamo vissuto un viaggio meraviglioso attraverso i Mondiali e non vediamo l’ora di farlo vivere anche ai nostri appassionati e al grande pubblico” ha detto Andrea Cimbrico, Responsabile Comunicazione FIR, presentando “Pronti all’impossibile”.
“Pronti all’impossibile – ha detto Fabrizio Boni, General Manager di Irida Produzioni, che ha curato la produzione del podcast – nasce dalla volontà di ripercorrere le storie dell’Italia ai Mondiali di Rugby. L’obiettivo è quello di raccontare in modo disinvolto e sincero le nove edizioni della Rugby World Cup, che ci hanno visto tornare a casa prima di aver raggiunto i quarti di finale.
Viviamo in un era ricca di incertezze, in cui all’epica dei vincitori si preferisce il coraggio di chi non si arrende. Con questo podcast abbiamo voluto celebrate la storia di una Italia che non si è mai data per vinta, e che ancora una volta affronterà il mondiale con la tenacia di chi è pronto all’impossibile.
Abbiamo allestito uno studio creando un ambiente accogliente e conviviale, anche grazie alla collaborazione del Museo del Rugby che ci ha messo a disposizione molti dei suoi memorabilia. Gli ospiti si sono messi subito a loro agio, e ogni puntata è presto diventata una piacevole conversazione tra vecchi compagni di squadra”
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